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La comunicazione non La comunicazione non verbale verbale
Psicologia della comunicazione in ambito sanitario
Prof.ssa Maria Grazia Strepparava
La comunicazione non verbale
La comunicazione umana avviene attraverso l’uso simultaneo e *interdipendente* di diversi sistemi comunicativi
verbale *non* verbale
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
La comunicazione non verbale
Canali della comunicazione
Linguisticoparole, frasi,
stilemi, gergo, ecc
Vocale /intonazionaleTimbro della voce, cadenza, prosodia, ritmo
ParalinguisticoColpi di tosse,
*hum*, ecc
Cinesico / mimico-gestuale
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
La comunicazione non verbale
Cinesica / mimico-gestuale Espressioni facciali Gesti delle mani Movimenti del corpo
Prossemica Uso dello spazio interpersonale La bolla soggettiva
Contatto corporeo Es nei rituali di saluto
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
La comunicazione non verbale
Gli aspetti non verbali…
…integrano, ampliano e a volte sostituiscono il contenuto verbale di una comunicazione
…trasmettono informazioni sulla qualità della relazione
…soprattutto…
sono un complesso sistema di comunicazione sociale
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
La comunicazione non verbale
Un sistema di comunicazione sociale...
…influenzato da fattori culturali …con funzioni diverse, articolate a volte
sovrapposte …che utilizza canali autonomi e ben definiti
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Alcune domandeAlcune domande
Qual è l’origine dei segnali non verbali? Quanto è innato e quanto appreso? Quali meccanismi fisiologici regolano l’emissione
dei segnali non verbali?
sorriso Attivazione del sistema neuromuscolare in seguito
all’attivazione emotiva (sistema limbico) Strumento di segnalazione sociale
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2004-2005
Un criterio fondamentaleUn criterio fondamentale
Tutto ciò che possiamo osservare nei meccanismi della CNV è frutto della storia evolutiva della specie umana, dei meccanismi di adattamento alla propria *nicchia ecologica* che per gli esseri umani è anche il gruppo sociale
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Innato-appresoInnato-appreso Segnali non verbali
Centri cerebrali nervo facciale muscoli
espressione volto
Origine fisiologica
Evoluzione
Ipotalamo&Sistema limbico
Espressioni spontanee
Corteccia
Espressioni intenzionali
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Innato-appreso
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Innato-appreso
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
La comunicazione non verbale
I segnali non verbali sono frequenti e connaturati nel comportamento comunicativo
Non facile avere la consapevolezza della loro funzione
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
IntenzionalitàIntenzionalità
Segnali non verbali possono essere
Involontari Intenzionali
SudorazioneRossore
Un dito davanti alla bocca per chiedere
silenzioVolontari & diretti a
uno scopo
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Il comportamento non verbale può essere…
Informativo Gesti il cui significato è condiviso e interpretato in modo
analogo da alcune classi di osservatori
Comunicativo Gesti che vengono inviati consapevolmente e in modo
chiaro per trasmettere un messaggio
Interattivo Gesti che vengono usati durante un’interazione e che
influenzano i partecipanti all’interazione
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Codifica e decodificaCodifica e decodifica
Codificare un messaggio non verbale significa inviare informazioni in modo consapevole o inconsapevole a un’altra persona attraverso i canali e i segnali che costituiscono la CNV
Decodificare questi messaggi significa: percepirli & interpretarli
Ma la decodifica può non essere adeguata!
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Quali situazioni?Quali situazioni?(Argyle 1988)
A&B attribuiscono a un segnale NV significato uguale
B interpreta male il segnale di A perché A inefficace o B inefficace
A invia un messaggio ingannevole
A non intende comunicare ma B decodifica ugualmente i suoi segnali es. sbadiglio
A non intentende comunicare e B interpreta in modo inadeguato
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Competenza comunicativa non verbale
Competenze sociali adeguate per fare un uso corretto dei segnali NV e per risonoscerne
significato e finalità
E’ un importante *abilità* sociale
Determina la buona qualità e varietà dei rapporti sociali
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Competenza comunicativa non verbale
Scegliere nella gamma possibile il/i segnali pertinenti e consoni alla situazione e alla qualità e tipologia di relazione tra i parlanti
Regolare adeguatamente l’intensità dei segnali
Identificare adeguatamente norme sociali, regole culturali e caratteristiche personologiche individuali
Riconoscere e utilizzare i segnali di feedback
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della Le funzioni della comunicazione non verbalecomunicazione non verbale
Esprimere emozioni
Comunicare gli atteggiamenti interpersonali
Presentare se stessi
Sostenere, modificare, completare, sostituire il discorso
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale
Esprimere emozioni uomini che gli animali emettono spontaneamente in
modo costante segnali non verbali che manifestano con molta efficacia gli stati emotivi
I segnali non verbali possiedono rispetto al linguaggio maggiore efficacia comunicativa e veridicità: in parte per la loro visibilità in parte per il minor controllo che è possibile esercitare su di essi
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale: esprimere emozioni
Lo stato emozionale viene rivelato in modo più esplicito da alcuni canali:
VOLTO (espressioni facciali e sguardo) comunica il maggior numero di informazioni, canale più controllato
Indica per lo più il tipo di emozione provata
CORPO - postura, gesti, movimenti, e il TONO DELLA VOCE canali meno controllabili
forniscono informazioni sull’intensità delle emozioni Zuckerman et al 1982
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale: esprimere emozioni
Espressione delle emozioni Volontaria Controllata
Display rulesNascondere
l’emozione provata simulandone un’altra
Mostrare indifferenza
Ridurre il livello di espressione dell’
emozione
Aumentare l’espressività
Eckman&Friesen, 1969
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale: esprimere emozioni
Espressione delle emozioni
Tre componenti Stato fisiologico
Segnali fisiologici: temperatura, conduttanza cutanea, tremore, sudorazione, respirazione, ecc
Esperienza soggettiva Interpretazione soggettiva
Segnali NVb
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale
Comunicare gli atteggiamenti interpersonali
CNV mezzo primario per segnalare mutamenti di qualità nello svolgimento delle relazioni interpersonali
dominanza/sottomissione, amicizia/ostilità
Atteggiamenti sempre orientati a un *altro* Segnali
Spontanei Controllati intenzionalmente per mantenere la relazione
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale: comunicare gli atteggiamenti interpersonali
I segnali non verbali hanno maggiore efficacia comunicativa rispetto a quelli verbali ricerca amicizia-ostilità e superiorità-inferiorità
Sono centrali nella definizione di ruolo in ambito professionale o sociale
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale
Presentare se stessi Nell’interazione sociale la CNV consente agli
individui uno scambio di informazioni su se stessi con lo scopo di raggiungere una maggiore conoscenza reciproca e di stabilire delle relazioni
Goffman (1959) self-presentation come *piece* teatrale, con scena attori e pubblico
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale: presentare se stessi
Strategie di presentazione di sé Status Ruolo Appartenenza di gruppo Immagine Uso di simboli ….
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale: presentare se stessi
Goffman (1959) “la vita quotidiana come rappresentazione” il Mulino
Self-presentation come *piece* teatrale, con scena attori e pubblico
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale
Sostenere, modificare, completare, sostituire il discorso
il messaggio verbale è accompagnato e influenzato da un insieme di elementi non verbali
non vocale: gesti, movimenti del corpo, posture ecc. Vocale: intonazione, qualità della voce, pause ecc
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale: Sostenere, modificare, completare, sostituire il discorso
Nella conversazione le persone fanno largo uso di gesti e dello sguardo per sottolineare o enfatizzare il discorso (le pause rappresentano circa il 50% di un discorso)
Segnali non verbali come regolatori del flusso e del fluire ottimale dell’interazione (turn taking)
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale: Sostenere, modificare, completare, sostituire il discorso
Regolazione sguardo, cenno del capo o gesto per indicare che si è
finito un discorso e si vuole cedere la parola
sorrisi, gesti di assenso o espressioni quali «sì, bene, certo» rivelano in genere approvazione e interesse
scuotere il capo, alzare le spalle, guardare altroverivela in genere disinteresse, disaccordo da parte dell’interlocutore e contribuisce in alcuni casi a modificare o sminuire la comunicazione
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Le funzioni della comunicazione non verbale: Sostenere, modificare, completare, sostituire il discorso
Uso delle pause.. Enfasi Segnale di cambio di turno
… e del silenzio…
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNVElementi della CNV Aspetto esteriore
Volto
Sguardo
Voce e aspetti non verbali del parlato
Comportamento spaziale
Movimenti del corpo e gesti
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV
Aspetto esteriore elementi “statici”
Non subiscono modificazioni nel corso dell’interazione, ma possono venire intenzionalmente manipolati (Cook, 1971)
conformazione fisica stereotipi cognitivo-emotivi volto (nei suoi tratti fisici), abiti, il trucco, l’acconciatura
Es. Grassi e magriSegnale sociale
Status, ruolo, gruppo, gerarchia, riti
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-10
Elementi della CNV
Volto
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-10
Elementi della CNV
Lo sguardo Elementi fisiologici: dilatazione pupille, battito palpebre,
movimenti oculari, ..
Guardare/essere guardatipiacere
ansia
Equilibrio nel contatto oculare
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV
Voce e aspetti non verbali del parlato: paralinguistica (Trager, 1958)
Qualità della voce Tono, risonanza, aspetti soggettivi
Vocalizzazioni caratterizzatori vocali
Sospiro, pianto, riso, sbadiglio Qualificatori vocali
Intensità, timbro , estensione Segregati vocali
Uh, uhm, inspirazioni, aspirazioni, pause
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV: Voce e aspett i non verbali del parlato
Argyle 1988 Segnali prosodici fanno parte integrante del linguaggio
Pause per evidenziare i passaggi del discorso, sonorità per dare enfasi, tono di voce ascendente nelle domande
Segnali sincronici segnalano che si è terminato di parlare
Tono discendente
Segnali di disturbo Ripetizioni balbettii, omissioni, suoni incoerenti, ecc
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV: Voce e aspett i non verbali del parlato
Voce: canale su cui si esercita meno controllo Riconoscere gli stati emotivi da tono, ritmo, tono della
voce
Alto l ivello di att ivazione psicofisiologica ALTO
AROUSAL
Basso l ivel lo di att ivazione psicofisiologica BASSO
AROUSAL
Aumento di velocitàAlta frequenza
Ampiezza di estensione della voce
Riduzione della velocitàBassa frequenza
Riduzione dell ’ estensione della voce
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV
Comportamento spaziale studio del comportamento spaziale dell’ individuo: dei
movimenti del suo corpo nell’ambiente fisico, il livello di contatto fisico o distanza che tende a stabiilre tra sé e gli altri, postura
migliore comprensione degli aspetti di personalità, stati emotivi, atteggiamenti ecc
Rapporto individuo-spazio
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV Comportamento spaziale
Rapporto individuo-spazio
Elementi fisici dell’ambiente Caratteristiche individuali
Fattori sociali Fattori culturali
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV Comportamento spaziale
Contatto corporeo
Vicinanza-lontananza intima (0-45 cm) personale (45 cm- 1,20 m) sociale (1,20 m – 3,65 m) pubblica (3,65 m in poi)
Orientazione Postura
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV
Movimenti del corpo e gesti
Si definiscono gesti tutte le azioni che vengono prodotte volontariamente per comunicare informazioni a chi guarda. Esistono anche dei gesti spontanei, involontari, apparentemente privi di una precisa finalità comunicativa, ma che rappresentano comunque segnali visivi percepiti e osservati da chi guarda
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV
Alcune classificazioni Rosenfeld 1966
Gesticolazione Manipolazione di sé
Kendon 1983
Semiotici - significato intrinseco
Funzionali - significato in funzione del discorso
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV Movimenti del corpo e gesti
Eckman & Friesen, 1969
Gesti emblematici Segnali emessi da una persona intenzionalmente, il significato
può essere traducibile direttamente in parole Condivisione sociale es. autostop
Gesti illustratori Gesti fatti con le mani, collegati strettamente al discorso,
aumentano le informazioni trasmesse sul piano verbale Culturalmente differenti, consapevoli anch se non sempre
intenzionali Servono a enfatizzare, scandire, sottolineare parti del discorso
Prof. Strepparava - Corso di Psicologia della comunicazione in ambito sanitario AA 2009-2010
Elementi della CNV Movimenti del corpo e gesti
Segnali regolatori Utilizzati per mantenre il flusso dell’interazione, sincrnizzare gli
interventi, indicare interesse, approvazione ecc
Segnali indicatori di stato emotivo Pugno contratto
Gesti di adattamento Es. automanipolazione