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Stato Aria Tradate Sintesi

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Indagine sullo stato dell'aria a Tradate (sintesi). Fonte Lega Ambiente Tradate.

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Page 1: Stato Aria Tradate Sintesi

Indagine sullo stato dell’aria a TradateAbbiamo raccolto tutti i dati disponibili riguardanti la qualità dell’aria a Tradate.Tali dati sono stati ricavati dai rilevamenti che ARPA ha fatto a Tradate tramite laboratorio mobile dal 18Sett. al 27 Nov 2002. Purtroppo non è stata rilevata la quantità di PM10.Più recente invece la campagna di misura effettuata a Vengono Inferiore dal 26 Ott. al 12 Dic 2006, che hafornito dati più completi. Poiché Venegono è in una situazione ambientalmente più privilegiata di Tradatepossiamo sicuramente considerare validi i dati di Vengono anche per Tradate. Inoltre possiamo anche disporre dei dati sui PM10 di Olgiate Comasco.

Dall’analisi di questi dati si possono trarre le seguenti conclusioni:Osservando i dati relativi ai principali inquinanti si può affermare che rimangono sotto i limiti di legge tutti igas sotto osservazione ad eccezione di Ozono troposferico e polveri sottili PM10.Per quest’ultime la legge prevede un valore max di 50microg/mc ed una media annuale max di 40.

L’andamento delle percentuali di tutti i gas si discosta di poco dall’andamento delle rilevazioni effettuate nellecentraline fisse di Saronno, Varese, Gallarate, Busto A. attestandosi a livelli quantitativi di poco inferiori.Le stesse conclusioni dell’Arpa confermano tale ipotesi:

“Infine, per quanto concerne il PM10, sebbene il rendimento inferiore al 90% non consentaun’esaustiva valutazione comparativa, si osserva che i valori medi e massimi, così come il numerodi superamenti della soglia di 50 Sg/m_ si collocano in posizione intermedia tra i valori rilevati aVarese e quelli riscontrati in area Sempione.Durante i giorni della campagna di misura effettuata nel comune di Venegono Inferiore, tra iparametri misurati (SO2, NO2, CO, O3, PM10) si sono avuti esclusivamente superamenti dei limitirelativi al PM10, analogamente a quanto accaduto nelle altre stazioni della sottorete provinciale.Si rileva inoltre che i livelli di SO2, NO2, CO, O3 e PM10 misurati a Venegono Inferiore sono risultatimediamente confrontabili con quelli registrati dalle postazioni fisse della rete di rilevamentoinstallata nel territorio della provincia di Varese”

Riportiamo il grafico dei valori rilevati invitando ad osservare che in 44 giorni per ben 14 giorni sono statirilevati superamenti del valore limite di legge (non si possono superare i 35 giorni di superamento in unanno).

La situazione, purtroppo, ad oggi è anche peggiorata, a pochi chilometri da qui, ad Olgiate Comasco lecentraline davano 10 giorni su 10 di superamento ai primi di gennaio 2008. (valori tra 50 a 88 )

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Ed il grafico comparativo tra i dati di Venegono (Tradate) e quelli delle città con centraline fisse (riteniamocorretta una estrapolazione dei valori di Tradate facendo una media tra quelli di Saronno (maggiori) eVarese Copelli (inferiori):

Per limitarci alle PM10 la loro pericolosità si manifesta soprattutto per cuore e polmoni.Le particelle inalate, si possono depositare in qualche tratto dell´apparato respiratorio, oppure essereespirate.Se le particelle depositate sono liquide o solubili possono essere assorbite dai tessuti in qualsiasi punto dovesi depositano e provocare dei danni intorno a tale punto, se sono corrosive o radioattive o in grado di avviareq u a l s i a s i a z i o n e l o c a l e .Le particelle insolubili possono essere trasportate, in base alle loro dimensioni, verso altre parti del trattorespiratorio o del corpo, dove possono essere assorbite o provocare danni biologico.

Secondo l’OMS se venissero rispettati i limiti di legge (40 microg./mc media annuale) nelle 13 principali cittàitaliane si eviterebbero 2200 morti premature.

Ma chi produce le polveri sottili?

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Riportiamo i dati delle ipotesi di ARPA per Venegono

Dalla tabella ricaviamo che le PM10 per Venegono provengono per 5 ton/anno dalla combustione dellalegna e per 4,2 ton dai trasporti piu altri contributi minori. Si può affermare in generale che, per situazioni piùurbanizzate diminuisce l’uso del riscaldamento a legna ed aumenta il traffico veicolare. Per la Lombardia lafonte principale di PM10 è il traffico (diesel), seguito dal riscaldamento a legna.

Soprattutto per le polveri sottili occorre precisare che ciò che si produce in una città non rimane lì, ma va asommarsi alle produzioni di tutta la pianura creando una enorme “nuvola” di polveri ben visibile dall’alto dellemontagne osservando la pianura padana. Tale nuvola ristagna per giorni e giorni fino all’arrivo diperturbazioni atmosferiche.

Ciò fa sì che, spesso, visto che il problema è globale, nessuno interviene, né a livello di amministrazione néa livello personale, salvo qualche blocco o restrizione di traffico (mai a Tradate).

Il problema è molto serio poiché, assodato il parallelismo tra Tradate, Varese e Saronno, è grave osservareil numero di giorni all’anno in cui vengono superati i limiti di legge (per legge il num di gg minore di 35).

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Per il 2005 per Varese 79gg, per Saronno 93gg, per Tradate circa 85 giorni contro i 35 di legge.Con questi dati, salvo smentite, nessuno a Tradate può affermare che “l’aria è buona”!

Cosa fare?

Per abbattere le PM10 occorre intervenire sulle cause:A livello regionale per il trasporto interventi di riduzione del traffico, incentivare il trasporto pubblico e le pisteciclabili oltre che diffusione di filtri antiparticolato.Per il riscaldamento diffondere l’uso di stufe e camini (legna o pellets) dell’ultima generazione.Qualunque intervento verrebbe poi vanificato dall’aumento sconsiderato nelle zone critiche di ulteriori nuoveresidenze e traffico. Se gli investimenti continuano a privilegiare nuove strade invece che nuovi treni significache si vuol proseguire sulla strada sbagliata, a danno della salute umana.La diffusione invece di zone verdi alberate, in particolare vicino alle zone più critiche, oltre cheagire da polmone e da mitigatori del clima, realizza un effetto di schermo e filtro.

“Come funzionano i filtri verdi

Le piante agiscono come filtri purificatori dell'aria intercettando i contaminanti gassosi e il particolatotrasportati dal vento. In particolare, il monossido di carbonio, il biossido d'azoto, l'anidride solforosa el'ozono sono assorbiti dalle foglie, mentre i PM 10 sono solo trattenuti dai peli e dai composti cerosipresenti sulla superficie di queste ultime o dalle rugosità della corteccia del tronco e dei rami.

"Ogni anno gli alberi di Chicago tolgono dall'atmosfera 15 tonnellate di monossido di carbonio, 84 tonnellate dibiossido d'azoto, 191 tonnellate di ozono e più di 200 tonnellate di particolato atmosferico (i famosi PM 10 e PM 2,5)"

Concludiamo con le conclusioni del ricercatore inglese Nick Hewitt:

Effetti benefici

"Non si deve dimenticare che un generale aumento del verde nelle città è sempre un fatto positivo e privo dicontroindicazioni" precisa Nick Hewitt, "gli alberi dei parchi, dei giardini, dei viali, oltre migliorare la qualità dell'aria,sono belli e diminuiscono la temperatura, la produzione di anidride carbonica e l'inquinamento acustico provenientedalle strade". Il ricercatore inglese ha studiato in particolare la deposizione delle particelle inquinanti sulla vegetazionedelle West Midlands, una regione al centro della Gran Bretagna, negli ultimi 50 anni. L'indagine ha permesso diquantificare l'effetto del verde cittadino sulla qualità dell'aria: "Le piante non prevengono l'inquinamento, ma lopossono controllare in modo efficace: raddoppiare il numero delle piante presenti nell'area considerata diminuirebbe diun quarto la presenza del PM 10 ed eviterebbe 140 morti all'anno dovute all'inquinamento" conclude Hewitt.