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La Gestione del La Gestione del rischio clinicorischio clinico
Dr Aiello – Dr Giallanza
Perché nasce l’esigenza di un sistema di gestione del rischio clinico?
Il sistema sanitario è complesso e può essere esposto a rischi correlati alle attività svolte al pari di altri sistemi quali le centrali nucleari, l’aviazione.
In ogni organizzazione sanitaria caratterizzata da un alto grado di complessità possono verificarsi errori potenzialmente dannosi per il paziente.
Rapporto tra errore umano e problema del sistema
Nel 72.4 % gli incidenti sono la conseguenza di problemi organizzativi
Nel 27.6 % sono legati a negligenza,imperizia, imprudenza.
Errori medici più frequenti Diagnosi sbagliata Errata Somministrazione di farmaci Scambio di paziente o di lato da operare Materiale lasciato all’interno del sito chirurgico Caduta accidentale del paziente dal letto o dalla barella Anestesia mal dosata, con effetti letali Infezioni contratte per inadeguata sterilizzazione Ritardo nei soccorsi Guasto di una macchina proprio nel momento in cui il suo funzionamento è
vitale Difetto di comunicazione tra gli operatori Scarsa attenzione alla comunicazione nei confronti del paziente (consenso
informato)
(Fonte: Tribunale dei Diritti del Malato, anni 1997-2001)
Lesioni Colpose: Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, inverte l'immagine e rischia gravi conseguenze in sala operatoria al San Maurizio di Bolzano.
Soverato, medici scambiano radiografie: operato per errorea causa di uno scambio di radiografie.
E' accaduto a Soverato (Catanzaro) dove un signore, al quale sarebbe bastato una terapia di antibiotici per guarire, è finito sotto i ferri perchè i sanitari hanno fatto la diagnosi su una radiografia fatta su un altro paziente che non si sa che fine a fatto.
Malasanità, in Italia 3 errori medici ogni 1000 ricoveri in ospedale
Marsh ha pubblicato il rapporto Medmal Claims riguardante gli errori medici e sanitari nel nostro Paese, e le relative richieste di risarcimento danni da parte dei pazienti. In media, si registrano 3 errori medici ogni 1000 ricoveri, con gli errori in sala operatoria che dominano con il 30% delle richieste totali.
Importante anche il dato riguardante gli esami diagnostici, pari al 16% del totale.
ROMA Ospedali italiani bersagliati dalle denunce: lo scorso anno se ne sono registrate ben 12mila per sinistri contro le strutture sanitarie pubbliche del paese. E' quanto emerge dai dati, relativi al 2012, dell'indagine sui modelli regionali di gestione sinistri e polizze presentata dall'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas). Numeri provvisori che non includono i dati di tre regioni e che vanno correlati all'impressionante numero prestazioni sanitarie forniti, pari a oltre nove milioni di ricoveri e circa un miliardo di prestazioni specialistiche.
Da alcune simulazioni fatte dai tecnici dell'Agenas è inoltre emerso che il costo medio del risarcimento liquidato in caso di danni dovuti a responsabilità medica è di circa 40mila euro e la grande maggioranza dei sinistri denunciati, circa il 63%, riguarda casi di lesioni personali. A fronte dell'alto tasso di contenzioso che preoccupa professionisti e istituzioni sono 7 le Regioni che si sono dotate di un sistema gestioni rischi adeguato (Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte e Provincia autonoma Trento).
La “gestione del rischio clinico” in ambito sanitario richiede un fondamentale cambio di prospettiva: considerare l’errore, o l’evento avverso, oppure ancora l’evento “sentinella”, come fonte di apprendimento per evitare il ripetersi delle circostanze che hanno portato a sbagliare.
Ciò si traduce nel considerare tutti gli eventi avversi come “non conformità” di sistema o di processo che necessariamente danno origine ad una azione preventiva e/o correttiva di miglioramento, con verifica a posteriori dell’efficacia dell’azione stessa (AUDIT).
È importante sottolineare che l’errore nella pratica clinica è un elemento che è possibile contenere ma non eliminare completamente,
quindi chi segnala più eventi
non è chi commette più errorima un soggetto più sensibile al problema.
È importante sottolineare che l’errore nella pratica clinica è un elemento che è possibile contenere ma non eliminare completamente,
quindi chi segnala più eventi
non è chi commette più errorima un soggetto più sensibile al problema.
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“Piramide” di Heinrich
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La gestione del rischio clinico L’analisi degli eventi avversi in sanità
individua tra le cause più frequenti proprio i comportamenti umani, fra i quali le difficoltà a lavorare in gruppo e i deficit di comunicazione. Si stima che alla base dell’80 per cento degli errori in sala operatoria vi è un deficit di competenze non tecniche (Non Technical Skills), quali alcune capacità cognitive, comportamentali e di dinamiche di gruppo che per natura sono trasversali alle professioni degli operatori.
Studi di Gawande (2003) e Rogers (2006) dimostrano che il 60-70 per cento degli errori in chirurgia coinvolgono più di un operatore nella generazione dell’evento avverso.
Seguendo un approccio scientifico, si distinguono pertanto: competenze individuali (o livello intra-personale) come capacità decisionale, comprensione della situazione clinica, gestione dello stress, controllo dell’attenzione e della componente emotiva.; competenze di gruppo (livello inter-personale), come cooperazione, coordinazione, ascolto, comunicazione, osservazione e leadership
Raccolta dei Rischi CliniciSi realizza attraverso tre metodiche:
1. Segnalazione spontanea;
2. Studi osservazionali prospettici;
3 .Indagini di prevalenza.
"Dobbiamo costruire un sistema che renda facile fare le cose giuste e difficile quelle sbagliate"
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Piano di mitigazione dei rischi 1.Orientamento al paziente; 2. Applicazione di linee guida; 3. Applicazione di protocolli di valutazione (AUDIT); 4. Analisi degli indici e degli indicatori di efficienza,
efficacia ed economicità.
We cannot change the human beings but we can change the conditions under they work.
(James Reason, 2003)
Grazie