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MRGE 2010 LE NOVITA’, LE CERTEZZE, I DUBBI.
MRGE - DEFINIZIONE
IL REFLUSSO DEL CONTENUTO GASTRICO IN ESOFAGO E’ UN EVENTO FISIOLOGICO.
(Montreal Consensus Group. Am J Gastroenterol 2006; 101:1900-1920)
MRGE - DEFINIZIONE
IL REFLUSSO DEL CONTENUTO GASTRICO IN ESOFAGO E’ UN EVENTO FISIOLOGICO.
MRGE: CONDIZIONE CHE SI MANIFESTA QUANDO IL REFLUSSO DEL CONTENUTO GASTRICO DETERMINA SINTOMI CHE INCIDONO SUL BENESSERE DEL PAZIENTE E/O PROVOCA IL VERIFICARSI DI COMPLICANZE.
(Montreal Consensus Group. Am J Gastroenterol 2006; 101:1900-1920)
MRGE - EPIDEMIOLOGIA
Prevalenza 20- 40 % della popolazioneIncidenza 5/1000 persone all’ anno Frequenza nella IV- V decade di vita M/F= 2-3/1
FATTORI PREDISPONENTI:
OBESITA’ (BMI>30 kg/m2 )
FUMO, ALCOOL (>7 DRINKS STANDARD/SETTIMANA)
CONSANGUINEO DI PRIMO GRADO AFFETTO DA MRGE
CONNETTIVOPATIE
MALATTIE RESPIRATORIE CRONICHE
PAZIENTI ALLETTATI PER LUNGHI PERIODI
PAZIENTI CON GRAVI CEREBROPATIE
FARMACI (Ca-ANTAGONISTI, BETA-BLOCCANTI)
LA CAUSA PiU’ COMUNE DI DISPEPSIA NEL MONDO OCCIDENTALE
(R. Shaker et al. A J Gastroenterol. 2003, 98; 7:1487-1493)
Durata Frequenza nella giornata
PIROSI: Sensazione di bruciore nella regione retrosternale.
RIGURGITO: Percezione di reflusso di contenuto acido nel cavo orale o nell’ipofaringe.
Fattori aggressivi materiale gastrico refluito: HCl, pepsina, bile, enzimi pancreatici
Barriera anatomo-funzionale antireflusso Sfintere esofageo inferioreClearance esofagea
Barriera mucosa esofagea Muco, bicarbonati, epitelio stratificato
Fattori aggressivi materiale gastrico refluito: HCl, pepsina, bile, enzimi pancreatici
Distensione gastrica
Meccanocettori gastrici
Nervo vago
Distensione gastrica
Nucleo dorsale del vago
Meccanocettori gastrici
Nervo vagoNer
vo v
ago e
nervo
fren
ico
Rilasciamento del LES,
Contrazione del muscolo longitudinale dell’esofago,
Rilasciamento della crura diaframmatica
Distensione gastrica
Nucleo dorsale del vago
REFLUSSO GASTROESOFAGEO - FISIOPATOLOGIA
IL RILASCIAMENTO DEL LES AVVIENE NON CON UNA PERSISTENTE RIDUZIONE DEL TONO BASALE MA CON IL SUSSEGUIRSI DI BREVI E TRANSITORI EPISODI DI COMPLETO RILASCIAMENTO DELLO SFINTERE, NON CORRELATI ALLA DEGLUTIZIONE (Transient Lower Esophageal Sphicter Relaxation)
(Dent J et al, J Clin Invest, 1980; 65:256-67)
L’ernia hiatale può contribuire al verificarsi del reflusso.
Non è costantemente presente nel paziente che soffre di RGE.
Molti pazienti con ernia hiatale non hanno sintomi da RGE.
Sintomi Esofagite
Reflusso Ernia hiatale
MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO
Sintomi Esofagite (ERD)30-70%
(NERD)
MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO
(Montreal Consensus Group. Am J Gastroenterol 2006; 101:1900-1920)
Non Erosive Reflux Disease (NERD) – DEFINIZIONE
LA PRESENZA DI SINTOMI RIFERIBILI A REFLUSSO GASTROESOFAGEO IN ASSENZA DI LESIONI DELLA MUCOSA ESOFAGEA EVIDENZIABILI ALL’ENDOSCOPIA.
NERD ERD
ERD NERD
NEI Pz. CON GERD ALLA SOSPENSIONE DEL TRATTAMENTO POSSONO RECIDIVARE I SINTOMI MA NON LE EROSIONI ESOFAGEE
Remissione endoscopica di pz con ERD in trattamento di mantenim (%)
78.3 21.2(1) 6-12 82.3 37(2)
60
PPI Placebo Intervallo di tempo (mesi)
(1) Cochrane Database Syst Rev 2004; 4: CD003245 (2) Caos A et al. Aliment Pharmacol Ther 2005;21:1189-1202.
ERD NERD
NEI Pz. CON GERD ALLA SOSPENSIONE DEL TRATTAMENTO POSSONO RECIDIVARE I SINTOMI MA NON LE EROSIONI ESOFAGEE
Remissione endoscopica di pz con ERD in trattamento di mantenim (%)
78.3 21.2(1) 6-12 82.3 37(2)
60
PPI Placebo Intervallo di tempo (mesi)
(1) Cochrane Database Syst Rev 2004; 4: CD003245. (2 )Caos A et al. Aliment Pharmacol Ther 2005;21:1189-1202
VARIABILITA’ INTEROSSERVATORE
(3) Miwa H et al. Dis Esoph 2008; 21: 355-63 (4) Armstrong D Gastroenterology 2002; 122:A471-A472.
0.113 0.167 0.033 (3) 0.713 - 0.583 (4)
Normale Grado A Grado B
Variabilità interosservatore (k)
NERD – TERAPIA: PPI vs PLACEBO
Fernandez MC Watson RGP Ponce J Miwa H Armstrong D Fujiwara Y Armstrong D Talley NJ Kinoshita Y Fock KM Armstrong D Ang TL SUBTOTAL (I squared = 93%, p=0.0000)
Kahrilas PJC Kats PO Miner PJ Jr Bitzer P Bate CM Lind T Lind T TalleyNJSUBTOTAL (I squared = 98%, p=0.0000)
Heterogeneity betw. Groups: p=0.000Overall (I squared = 97.0%, p=0.0000)
0 .25 .5 .75 1Improvement rate
(T Hiyama et al. J Gastroenterol Hepatol 24, 2009: 1326-1332)
RCTs
Non-RCTs
Tra il 30 ed il 70% dei pazienti con sintomi da RGE non mostrano alcuna lesione della mucosa esofagea all’EGDS.
Tra il 30 ed il 70% dei pazienti con sintomi da RGE non mostrano alcuna lesione della mucosa esofagea all’EGDS.
La prescrizione di tale indagine deve essere limitata a pazienti selezionati.
Il trattamento dei sintomi nei pazienti affetti da NERD non è diverso da quello indicato nei pazienti con ERD.
MRGE – INDAGINI STRUMENTALI
QUALI PAZIENTI DEBBONO ESEGUIRLE?
MRGE – INDAGINI STRUMENTALI
QUALI PAZIENTI DEBBONO ESEGUIRLE?
1. Pazienti con sintomi di allarme: DisfagiaOdinofagiaEmatemesiSoffocamento notturnoCalo ponderale
2. Pazienti con sintomi riferibili a MRGE di età > 45 anni
3. Pazienti con sintomatologia persistente dopo adeguato trattamento.
Classificazione dell’esofagite secondo i criteri di Los Angeles
Grado A: Erosioni della mucosa di lunghezza < 5 mm
Grado B: Erosioni della mucosa di lunghezza > 5mm
Grado C: Erosioni della mucosa continue tra 2 pliche mucose
Grado D: Erosioni della mucosa >75% della circonferenza esofagea
ESOFAGO DI BARRETT - DEFINIZIONE
UNA CONDIZIONE CONSIDERATA PRECACEROSA CARATTERIZZATA DA UNA MODIFICAZIONE METAPLASTICA DELL’ EPITELIO ESOFAGEO SQUAMOSO IN EPITELIO COLONNARE.
ESOFAGO DI BARRETT - EPIDEMIOLOGIA
PREVALENZA = 10-15% DEI PAZIENTI CON GERD
INCIDENZA ADENOCARCINOMA = 1 CASO/1000 SOGGETTI/ANNORISCHIO DI ADENOCARCINOMA = x 30-40 QUELLO DELLA POPOLAZIONE GENERALE
RELAZIONE INVERSA TRA INFEZIONE DA HELICOBCACTER PYLORI, CONSUMO DI VINO ROSSO.
(P. Sharma N Engl J Med 2009;361:2548-56)
RISCHIO DI ADENOCARCINOMA IN NERD ED IN ERD
ESOFAGITE n. paz. Follow-up ADC ADC (pz/anni) osservato atteso
NERD 10.761 47,939 0 1.4
H Pohl et al, 2009
ERD 29.959 141,929 28 6.1
SOCIETA’ SCIENTIFICA SCREENING RACCOMANDATO
ESAME ISTOLOGICO RICHIESTO PER LA DIAGNOSI
INTERVALLI DI SORVEGLIANZA PER PAZIENTI CON EB SENZA DISPLASIA
American College of Gastroenterology NO SI 3 anni
American Society for Gastrointestinal Endoscopy
SI SI 3 anni
British Society of Gastroenterology NO NO 2 anni
French Society of Digestive Endoscopy
Non indicato SI <3 cm, 5 anni 3-6 cm, 3
anni >6 cm 2 anni
Society for Surgery of the Alimentary Tract
SI SI 2 anni
ESOFAGO DI BARRETT – LINEE GUIDA PER LA SORVEGLIANZA
ESOFAGO DI BARRETT – TERAPIA (?)
INTERVENTI ANTIREFLUSSO: Ridurre i sintomi da RGE, indurre la guarigione delle lesioni
TERAPIA MEDICA (IPP)
CHIRURGIA ANTIREFLUSSO
ABLAZIONE ENDOSCOPICA DELLA MUCOSA NEOPLASTICA
ABLAZIONE ENDOSCOPICA DELLA MUCOSA METAPLASTICA CIRCOSTANTE (Terapia fotodinamica, crioablazione, argon-plasma coagulazione)
ESOFAGECTOMIA (HGD, ADC)
ESOFAGO DI BARRETT – TERAPIA (?)
INTERVENTI ANTIREFLUSSO: Ridurre i sintomi da RGE, indurre la guarigione delle lesioni
TERAPIA MEDICA (IPP)
CHIRURGIA ANTIREFLUSSO
ABLAZIONE ENDOSCOPICA DELLA MUCOSA NEOPLASTICA
ABLAZIONE ENDOSCOPICA DELLA MUCOSA METAPLASTICA CIRCOSTANTE (Terapia fotodinamica, crioablazione, argon-plasma coagulazione)
ESOFAGECTOMIA (HGD, ADC)
ESOFAGO DI BARRETT – TERAPIA (?)
INTERVENTI ANTIREFLUSSO: Ridurre i sintomi da RGE, indurre la guarigione delle lesioni
TERAPIA MEDICA (IPP)
CHIRURGIA ANTIREFLUSSO
ABLAZIONE ENDOSCOPICA DELLA MUCOSA NEOPLASTICA
ABLAZIONE ENDOSCOPICA DELLA MUCOSA METAPLASTICA CIRCOSTANTE (Terapia fotodinamica, crioablazione, argon-plasma coagulazione)
ESOFAGECTOMIA (HGD, ADC)
NESSUNA EVIDENZA DI RIDUZIONE DELLA DEGENERAZIONE NEOPLASTICA CON LA TERAPIA
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Ottime notizie: non ha ernia hiatale, nessuna esofagite, acalasia, stenosi, ulcerazioni, esofago di Barrett, adenocarcinoma, cancro squamoso dell’esofago,esofagite eosinofila, da candida, da caustici…
Ottime notizie: non ha ernia hiatale, nessuna esofagite, acalasia, stenosi, ulcerazioni, esofago di Barrett, adenocarcinoma, cancro squamoso dell’esofago,esofagite eosinofila, da candida, da caustici…
Sarà…ma io ho certi bruciori...
pH-IMPEDENZOMETRIA MULTICANALE
pH-IMPEDENZOMETRIA MULTICANALE
La pH-impedenzometria è l’indagine più accurata nel sospetto di MRGE con sintomi atipici.
La pH-impedenzometria rappresenta la metodica più indicata per stabilire il rapporto tra l’insorgenza dei sintomi e gli eventi di reflusso.
Permette di verificare l’estensione prossimale dei reflussi e di identificarne il tipo (acido, debolmente acido, gassoso).
L’impedenziometria identifica un sottogruppo di pazienti GERD resistenti a PPI sinora considerato di pazienti funzionali a cui può essere proposta la terapia endoscopica.
SINDROMI ESOFAGEESINDROMI ESOFAGEE SINDROMI EXTRA ESOFAGEESINDROMI EXTRA ESOFAGEE
Montreal Classification Montreal Classification A.J.Gastr 2006A.J.Gastr 2006
MRGE Condizione che si manifesta quando il reflusso del contenuto gastrico determina sintomi che incidono sul benessere del paziente o
provoca il verificarsi di complicanze.
SINDROMI ESOFAGEESINDROMI ESOFAGEE SINDROMI EXTRA ESOFAGEESINDROMI EXTRA ESOFAGEE
SINDROMI SINTOMATICHE
SINDROMI SINTOMATICHE
SINDROMI CONDANNO ESOFAGEO
SINDROMI CONDANNO ESOFAGEO
Adenocarcinoma esofageo
Esofagite da reflusso
Stenosi da reflusso
Esofago di Barrett
Sindrome da reflusso tipica
Sindrome da reflusso con
dolore toracico
Montreal Classification Montreal Classification A.J.Gastr 2006A.J.Gastr 2006
MRGE – PRESENTAZIONE CLINICA
SINDROMI ESOFAGEESINDROMI ESOFAGEE SINDROMI EXTRA ESOFAGEESINDROMI EXTRA ESOFAGEE
SINDROMI SINTOMATICHE
SINDROMI SINTOMATICHE
SINDROMI CONDANNO ESOFAGEO
SINDROMI CONDANNO ESOFAGEO
ASSOCIAZIONIVALIDATE
ASSOCIAZIONIVALIDATE
ASSOCIAZIONIPROPOSTE
ASSOCIAZIONIPROPOSTE
Adenocarcinoma esofageo
Esofagite da reflusso
Stenosi da reflusso
Esofago di Barrett
Sindrome da reflusso tipica
Sindrome da reflusso con
dolore toracico
Faringite
Sinusite
Fibrosi polmonare idiopatica
Otite media recidivante
Sindrome reflusso tosse
Sindrome Sindrome
reflusso laringitereflusso laringite
Sindrome reflusso asma
Sindrome reflusso erosioni
dentaliMontreal Classification Montreal Classification A.J.Gastr 2006A.J.Gastr 2006
MRGE – PRESENTAZIONE CLINICA
12
12
16 13
10
46
PNDS
GERD
ASMA
ALTRI 5
Fattori etiologici di tosse cronica in 78 pazienti
Palombini BC et al, Chest, 1999, 116;2,279-84
CAUSE PIU’ FREQUENTI DI TOSSE CRONICA – CONFRONTO TRA 4 STUDI
Non esposizione ad agenti irritativi o a fumo passivo Il paziente non assume anti ACE Rx torace normale o che mostri lesioni pregresse stabili nel tempo Esclusa asma (mancata risposta alla terapia, test alla metacolina negativo) Esclusa rinosinusite (inefficacia antiistaminici) Esclusa bronchite eosinofila (esame espettorato negativo, mancata risposta a cortisonici)
Profilo clinico indicativo per tosse cronica da RGE
RS Irwin: Chest 2006 129;1: 80S-94S
23 PAZIENTI CON TOSSE CRONICA DI ORIGINE IGNOTA (Rx torace, test alla metacolina negativi, terapia empirica per
PND inefficace)
TM Ours. Am J Gastroenterol 1999; 94, 11:3131-8.
23 PAZIENTI CON TOSSE CRONICA DI ORIGINE IGNOTA (Rx torace, test alla metacolina negativi, terapia empirica per
PND inefficace)
17 pHmetria +va OMEPRAZOLO 40 mg bid (9 pz.) o placebo* X 12 settimane
6 pHmetria –va
OMEPRAZOLO 40 mg bid X 12 settimane
* 8 pz, solo 1 miglioramento della tosse
TM Ours. Am J Gastroenterol 1999; 94, 11:3131-8.
23 PAZIENTI CON TOSSE CRONICA DI ORIGINE IGNOTA (Rx torace, test alla metacolina negativi, terapia empirica per
PND inefficace)
17 pHmetria +va OMEPRAZOLO 40 mg bid (9 pz.) o placebo* X 12 settimane
6 pHmetria –va
OMEPRAZOLO 40 mg bid X 12 settimane
6 scomparsa della tosse
6 nessun effetto sulla tosse
17 nessun effetto sulla tosse
* 8 pz, solo 1 miglioramento della tosse
TM Ours. Am J Gastroenterol 1999; 94, 11:3131-8.
TOSSE CRONICA - utilità degli IPP
La revisione della letteratura (solo 3 trials controllati vs placebo) non consente di affermare che l’uso degli IPP sia definitivamente vantaggioso nella terapia della tosse cronica: i dati disponibili forniscono evidenze negative o equivoche.
La mucosa laringea è 100 volte più sensibile all’acido di quella esofagea.
Il danno si verifica anche dopo un tempodi esposizione ridotto e a pH 5.
La laringe non possiede meccanismi di difesa per la clearence dell’acido.
LARINGITE
Edema e iperemia della laringeIperemia e iperplasia linfoide della faringe posteriore Modificazioni interaritenoidiGranulomiUlcerazioni da contattoPolipi laringeiNeoplasieStenosi sub glotticaStenosiApnea
LESIONI LARINGEE ASSOCIATE A MRGE
Gaynor EB, J Clin Gastroenterol 2000
0102030405060708090
100
BARRA LESIONE ADACCIOTTOLATO
ASINTOMATICI
SINTOMATICI
ERITEMA
Confronto dei 3 reperti laringoscopici più frequenti tra volontari (sintomatologia ORL assente o presente) in 105 volontari sani NON affetti da MRGE.
N.S.
N.S.N.S.
DM Hicks et al. J of Voice, 2002; 16, 4:564-79
Pharyngeal wall erythema 23 (69.7) 14 (42.4) 0.003 Pharyngeal wall cobblestoning 4 (12.1) 1 (3) NSInterarytenoid bar 8 (24.2) 3 (9.1) NSPathological tonsils 3 (9.1) 2 (6.1) NSLaryngeal erythema 11 (33.3) 6 (18.2) NSPosterior laryngitis 17 (51.5) 5 (15.2) 0.001Arytenoid ulcer 5 (15.2) 3 (9.1) NS
Before treatment After treatment (n = 33) (%) (n = 33) (%) P
33 pz con laringite e MRGE (pHmetria+va) Modificazione dei reperti laringoscopici pre- e post trattamento (PNTPZ 80 mg/die)
Karoui S. Dis Esoph, 2009
Pharyngeal wall erythema 23 (69.7) 14 (42.4) 0.003 Pharyngeal wall cobblestoning 4 (12.1) 1 (3) NSInterarytenoid bar 8 (24.2) 3 (9.1) NSPathological tonsils 3 (9.1) 2 (6.1) NSLaryngeal erythema 11 (33.3) 6 (18.2) NSPosterior laryngitis 17 (51.5) 5 (15.2) 0.001Arytenoid ulcer 5 (15.2) 3 (9.1) NS
Before treatment After treatment (n = 33) (%) (n = 33) (%) P
33 pz con laringite e MRGE (pHmetria+va) Modificazione dei reperti laringoscopici pre- e post trattamento (PNTPZ 80 mg/die)
Karoui S. Dis Esoph, 2009
Miglioramento clinico nel 51%
L’associazione tra laringite e RGE non è facilmente dimostrabile per l’assenza di lesioni laringoscopiche patognomoniche.
Lesioni endoscopiche dell’esofago son tutt’altro che frequenti nel paziente affetto da laringite.
La terapia con IPP deve essere a dosaggio almeno doppio di quello standard e protratta per periodi non inferiori ai 3 mesi.
LARINGITE DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO (?)
ASMA E RGE
ASMA E RGE
REFLUSSO
Abbassamento del diaframma, aumento dell’angolo di HIS, perdita di competenza del LES
Broncocostrizione (riflesso vagale) Aspirazione del refluito Iperreattività bronchiale
REFLUSSO
Abbassamento del diaframma, aumento dell’angolo di HIS, perdita di competenza del LES
ASMA E RGE
MRGE E ASMAPrevalenza di lesioni esofagee in 186
pazienti asmatici
26%
8%5%
61%
Normale Lieve Moderato Severo
Lesioni Esofagee
113 Paz.
10 Paz.
15 Paz.
48 Paz.
Sontag SJ 1999
Sintomi notturni
Asma dell’adulto
Asma refrattaria alla terapia convenzionale
Assenza di altre cause (allergie)
Associazione con sintomi da reflusso classici
ASMA ASSOCIATA A RGE – CARATTERISTICHE CLINICHE
Irwing, 2000
020406080
100120140160180
Asthmasymptoms
Asthmamedication
use
Peakexpiratoryflow rate
Spirometry
Patients Improved Patients not Improved
ASTHMA RESPONSE TO MEDICAL GERD TREATMENT
SUMMARY DATA FROM 8 RCTS
Field
SK
et
al 1
99
8
Littner et al, Chest 2005;128;1128-1135
207 pazienti con asma e sintomi da RGE. Percentuale di pazienti con almeno una riacutizzazione o almeno una riacutizzazione di grado moderato-severo* di sintomi asmatici in trattamento con Lansoprazolo 30 mg/die o placebo bid.
* Che richieda uso di cortisonici per os
Autori Anno Pz Terapia Risposta
Ford et al 1994 10 Ome 20, 4 wks - sympts, - PEFMeier et al 1994 15 Ome 40, 6 wks - FEV1Teichtahl et al 1996 20 Ome 40, 4 wks - sympts, - FEV1, + PEFLevin et al 1998 9 Ome 20, 8 wks + sympts, + PEF, - FEV1Boeree et al 1998 30 Ome 80, 12 wks -day + night sympts, FEV1 PEF- FEV1, - Kiljander et al 1999 52 Ome 40, 8 wks -Day + night symptoms, -FEV1, - PEF
Jiang et al 2003 30 Ome 20, + FEV1, + PEF Domperidone 10
TID, 6 wks
Risultati di 7 RCTs sull’efficacia degli IPP nell’asma correlato a MRGE
Shaheen N, 2004
ASMA ASSOCIATA A RGE – CONCLUSIONI
La MRGE è una patologia spesso concomitante nei pazienti asmatici
Nei pazienti selezionati è raccomandabile l’associazione di una terapia con IPP per coadiuvare la terapia specifica antiasmatica
La terapia per la MRGE non può sostituire in alcun caso la terapia specifica
ALGORITMO DECISIONALE PER LA TERAPIA ANTIREFLUSSO NEI PAZIENTI ASMATICI
PAZIENTI ASMATICI SELEZIONATI PPI
a dosaggio di attacco BID X 3 mesi
ALGORITMO DECISIONALE PER LA TERAPIA ANTIREFLUSSO NEI PAZIENTI ASMATICI
PAZIENTI ASMATICI SELEZIONATI PPI
a dosaggio di attacco BID X 3 mesi
MIGLIORAMENTO NON MIGLIORAMENTO
Dosaggio di mantenimento
pH-impedenzometria
ALGORITMO DECISIONALE PER LA TERAPIA ANTIREFLUSSO NEI PAZIENTI ASMATICI
PAZIENTI ASMATICI SELEZIONATI PPI
a dosaggio di attacco BID X 3 mesi
MIGLIORAMENTO NON MIGLIORAMENTO
Dosaggio di mantenimento
pH-impedenzometria
+ -
Aggiustare il dosaggio degli IPP
Considerare altre cause oltre alla
MRGE
MANIFESTAZIONE EXTRAESOFAGEE DELLA MRGE: ESISTONO?
Evidenze cliniche supportano l’ASSOCIAZIONE tra MRGE, asma, laringite e tosse cronica
Il trattamento con IPP deve essere condotto a dosaggi elevati e per periodi non inferiori a 3 mesi
Il RGE è CAUSA di queste patologie solo in una minoranza di casi
ASMaD OnlusASMaD Onlus
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FINALIZZATO A:
Ridurre i sintomi da RGE Guarire le lesioni endoscopiche Ridurre il rischio di complicanze
MRGE – TRATTAMENTO
MRGE – TRATTAMENTO
FINALIZZATO A:
Ridurre i sintomi da RGE Guarire le lesioni endoscopiche Ridurre il rischio di complicanze
RIDUZIONE DELL’ESPOSIZIONE DELLA MUCOSA ESOFAGEA AL CONTENUTO GASTRICO
MRGE – TRATTAMENTO
FINALIZZATO A:
Ridurre i sintomi da RGE Guarire le lesioni endoscopiche Ridurre il rischio di complicanze
RIDUZIONE DELL’ESPOSIZIONE DELLA MUCOSA ESOFAGEA AL CONTENUTO GASTRICO
RIDURRE IL RILASCIAMENTO DEL LES RIDURRE IL REFLUSSO
MRGE - TRATTAMENTO
RIDURRE IL RILASCIAMENTO DEL LES OBESITA’ ALIMENTI PARTICOLARMENTE GRASSI ALCOOL CAFFE’ FUMO FARMACI (Ca-antagonisti, Beta-bloccanti).
DIETA
RIDURRE IL REFLUSSO ALIMENTI ACIDI (succhi di frutta,
pomodoro) INDUMENTI COSTRITTIVI EVITARE POSIZIONE
SUPINA NEL POSTPRANDIUM ELEVARE LA TESTATA DEL LETTO
MRGE – TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
RIDURRE IL RILASCIAMENTO DEL LES
RIDURRE IL REFLUSSO
PROCINETICI
Domperidone Clebopride Metoclopramide Mosapride Isopride Tandospirone GABA-antagonista AZD3355
ANTIACIDI
ANTISECRETORI
Anti-H2 IPP
STRATEGIA DEL TRATTAMENTO DELLA MRGE CON IPP
L’analisi costo-beneficio dei diversi tipi di trattamento con inibitori della secrezione acida (step-up, step-down, terapia continuativa con anti-H2 o IPP) indica che nella MRGE di grado moderato/severo favorisce quello basato sulla terapia con IPP a dosaggio standard per 8 settimane, seguito da altri cicli on demand.
LB Gerson Am J Gastroenterol 2000; 95: 395-47
0
20
40
60
80
100
Lansopr azol o Esomepr azol o
91.4 89.1
Howden CW et al. Evidence for therapeutic equivalence of lansoprazole 30 mg and esomeprazole 40 mg in the treatment of erosive oesophagitis. CNS Drug Invest 2002; 22(2): 99-109
Guarigione endoscopica a 8 settimane
OMEPRAZOLO
0
20
40
60
80
100
Lansopr azol o
Scomparsa del dolore dopo 24 h dall’assunzione dell’ IPP.
Baldi F.IPP nelle patologie acido-correlate: il ruolo di lansoprazolo. Sentrix Global Health Communications. Milano 2007
ESOMEPRAZOLO
0
20
40
60
80
100
LANSOPRAZOLO PANTOPRAZOLO
Riduzione del reflusso acido a seguito di trattamento con lansoprazolo (n=26) o con pantoprazolo (n=24) per 3-4 settimane.
Frazzoni M, et al. Effective intra-oesophageal acid suppresion in patients with gastro-oesophageal reflux disease: lansoprazole vs. pantoprazole. Aliment Pharmacol Ther.2003; 17: 235-241
100
75
0
10
20
30
40
50
LANSOPRAZOLO
ESOMEPRAZOLO
giorno notte
41.5
47.9
41.7
34.5
Howden CW et al. Evidence for therapeutic equivalence of lansoprazole 30 mg and esomeprazole 40 mg in the treatment of erosive oesophagitis. Clin Drug Invest 2002; 22: 99-109
Risposta sintomatologica al primo giorno di trattamento, di pazienti affetti da MRGE trattati con lansoprazolo o con esomeprazolo in monosomministrazione.
ESOFAGITE EOSINOFILA
Una condizione caratterizzata da:
1. SINTOMI - di disfagia e arresto del transito del bolo in esofago nell’ ADULTO; - da RGE e da associazione a patologie allergiche nel pz. PEDIATRICO;
2. Infiltrato EOSINOFILO (> 15 eos/HPF);
3. ESCLUSIONE di altre patologie con simili caratteristiche cliniche, istologiche o endoscopiche, soprattutto la MRGE (mancata risposta a terapia con IPP, pH-metria normale).
(Consensus Reportof Eosinophilic Esophagitis. Gastroenterology 2007; 133, 4:1342-1363)
ESOFAGITE EOSINOFILA - DEFINIZIONE
ESOFAGITE EOSINOFILA – PREVALENZA
(Consensus Reportof Eosinophilic Esophagitis. Gastroenterology 2007; 133, 4:1342-1363)
MASCHI:FEMMINE
3:1ADULTI (Età media 38 anni)
2:1PEDIATRICI (Età media 8 anni)
ESOFAGITE EOSINOFILA – SINTOMATOLOGIA
ADULTI
Pz. PEDIATRICI
Disfagia intermittente
Arresto del del bolo in esofago
Sintomi da RGE
Dolore retrosternale
Frequenza (%)
Rifiuto del pasto
Sintomi da RGE
Vomito
Dolore addominale Scarso accrescimento
100
5
50
ESOFAGITE EOSINOFILA – CRITERI DIAGNOSTICI ISTOLOGICI
>15 eos /HPF
Microascessi eosinofili
Stratificazione superficiale degli eosinofili
Iperplasia dello strato basale
Degranulazione degli eosinofili.
ESOFAGITE EOSINOFILA – IPOTESI ETIOLOGICHE
PATOLOGIA ALLERGICA?
Atopia presente nel 50-80% dei pazienti con EE (coesistenza di dermatite atopica, rinite allergica, asma bronchiale, positività prick-tests, IgE antigene-specifiche)
Eosinofilia (X 2) nel 10-50% degli adulti e nel 20-100% dei pz. pediatrici
Citokina IL-13 nel 50% dei pz. adulti
ESOFAGITE EOSINOFILA – TRATTAMENTO
Da non considerare come opzione terapeutica (solo valore diagnostico)
Sistemici (Prednisone 1-2 mg/kg/die)
CORTISONICI
IPP
Topici (Beclometasone o Fluticasone 880 mcgr/die)
Necessari in emergenza, Non per uso prolungatoCandidosi buccale, esofagea
TRATTAMENTO DIETOLOGICOEsclusione di 6 alimenti (latticini, uova, grano, soia, arachidi, crostacei)
Miglioramento clinico, endoscopico ed istologico nel 74% di 35 pz. trattati (Kagalwalla AF, 2006)
Diete elementari (Aa formulati) Miglioramento clinico, endoscopico ed istologico nel 92-98% dei pz. Trattati (Kelly KJ, 1995; Fox VL, 2003)
FARMACI BIOLOGICI (Anti-IL-5) Risultati aneddotici
E’ men male l’agitarsi nel dubbio che il riposar nell’errore (A.Manzoni)
Il dubbio è l’inizio della conoscenza (Cartesio)Chi più sa, più dubita (E.S.Piccolomini) Dubitare di se stesso è il primo segno di intelligenza (Onetti)
MRGE 2010 LE NOVITA’, LE CERTEZZE, I DUBBI.