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PREVENZIONE E PERCORSO PREVENZIONE E PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO NELLA RETE DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO NELLA RETE ASSISTENZIALE PER LE DEMENZE ASSISTENZIALE PER LE DEMENZE Dr. Giovanni Mancini Dr. Giovanni Mancini Direttore f.f. UOC Direttore f.f. UOC Neurologia Neurologia Osp. G.B. Grassi Osp. G.B. Grassi Responsabile UVA ASL Roma Responsabile UVA ASL Roma D D

Convegno anziani e demenze 26 luglio 2012

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Prevenzione, diagnosi ed assistenza alle demenze e alla fragilità

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PREVENZIONE E PERCORSO PREVENZIONE E PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO NELLA DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO NELLA

RETE ASSISTENZIALE PER LE DEMENZERETE ASSISTENZIALE PER LE DEMENZE

Dr. Giovanni ManciniDr. Giovanni Mancini

Direttore f.f. UOC Neurologia Direttore f.f. UOC Neurologia Osp. G.B. GrassiOsp. G.B. Grassi

Responsabile UVA ASL Roma DResponsabile UVA ASL Roma D

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Il problema Invecchiamento della Il problema Invecchiamento della PopolazionePopolazione

Aspettativa di vita alla nascita Aspettativa di vita alla nascita in Italia:in Italia:nel 1990: Uomini = 73,6nel 1990: Uomini = 73,6 Donne = 80,1Donne = 80,1nel 2008:nel 2008: Uomini = 77,1Uomini = 77,1 Donne = 83,2Donne = 83,2

Percentuale di Ultra65enni in Italia:Percentuale di Ultra65enni in Italia:Censimento 1951= 8% della popolazione, età media = 32 anniCensimento 1951= 8% della popolazione, età media = 32 anniCensimento 2001= Censimento 2001= 18,7%18,7% della popolazione, età media = 41 della popolazione, età media = 41

Stima per il 2021= Stima per il 2021= 24%24% “ “ “ “ “ = 46 “ = 46 Stima per il 2041= Stima per il 2041= 34%34% “ “ “ “ “ = 50 “ = 50

Fonte: Rapporto Nazionale sulle Condizioni ed il Pensiero degli Anziani - Fonte: Rapporto Nazionale sulle Condizioni ed il Pensiero degli Anziani - una società diversa - promosso da IRCCS INRCA per l'Agenzia Nazionale una società diversa - promosso da IRCCS INRCA per l'Agenzia Nazionale dell'Invecchiamento - Ageing Society - Osservatorio Terza Età, Federsanità dell'Invecchiamento - Ageing Society - Osservatorio Terza Età, Federsanità Anci. Tabella 1.8 pag. 77 e Tab. 1.11 pag. 95Anci. Tabella 1.8 pag. 77 e Tab. 1.11 pag. 95

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Le dimensioni del problema DemenzeLe dimensioni del problema Demenze• Con il progressivo invecchiamento della popolazione la Con il progressivo invecchiamento della popolazione la

PrevalenzaPrevalenza della demenza in ITALIAdella demenza in ITALIA sta rapidamente sta rapidamente aumentando nella popolazione anziana: circa aumentando nella popolazione anziana: circa il 5-6% dei il 5-6% dei soggetti al di sopra dei 65 annisoggetti al di sopra dei 65 anni nei paesi occidentali, nei paesi occidentali, dall’1,4% dall’1,4% tra 65 e 69 anni tra 65 e 69 anni al 32% oltre i 90 annial 32% oltre i 90 anniFonte: studio ILSA, 1999Fonte: studio ILSA, 1999

• Ogni anno un malato di Alzheimer costa alla famiglia e alla Ogni anno un malato di Alzheimer costa alla famiglia e alla collettività circa collettività circa 60.000 euro60.000 euro

• Il Il 33%33% per cento dei malati è assistito da badanti straniere per cento dei malati è assistito da badanti straniere• In In ItaliaItalia il numero di pazienti dementi è stimato essere intorno a il numero di pazienti dementi è stimato essere intorno a

905.000 905.000 • Prevalenza media stimata Prevalenza media stimata nel mondonel mondo: : 3,5% degli ultra65enni;3,5% degli ultra65enni; • stima attuale di circa 24 milioni di pazienti nel mondostima attuale di circa 24 milioni di pazienti nel mondo• stima futura di 42 milioni nel 2020 e 81 milioni nel 2040stima futura di 42 milioni nel 2020 e 81 milioni nel 2040

Fonte: The Lancet 2005;366(9503):2112-7.Fonte: The Lancet 2005;366(9503):2112-7.

• Pandemia Alzheimer: Pandemia Alzheimer: "la più grave crisi sanitaria, sociale e "la più grave crisi sanitaria, sociale e finanziaria del XXI secolo” secondo il finanziaria del XXI secolo” secondo il World Alzheimer Report World Alzheimer Report 20102010

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Gli Anziani nella popolazione della ASL Roma DGli Anziani nella popolazione della ASL Roma D(Dati gentilmente forniti dalla UOC Programmazione SIS Epidemiologia)(Dati gentilmente forniti dalla UOC Programmazione SIS Epidemiologia)

• Popolazione residente al 31.12.2010Popolazione residente al 31.12.2010

Totale ASL RM D:Totale ASL RM D: 592.752 592.752 118894118894 (20%)(20%)

Fiumicino: 70.985 70.985 97729772 ( (14%)14%)Municipio XIII 226.084 226.084 40132 40132

(18%)(18%)Municipio XV: 152.700152.700 33800 33800

(22%)(22%)Municipio XVI: 142.983 142.983 35190 35190

(25%)(25%)

• Numero pz. dementi previsti nella ASL RM D secondo le stime epidemiologiche = circa 6300 pazienti >65 annicirca 6300 pazienti >65 anni

20%

80%

anziani

118894

88000

0

20000

40000

60000

80000

100000

120000

140000

118.894

Anno 1998 Anno 2010

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Considerazioni sul futuro della societàConsiderazioni sul futuro della società• I cambiamenti demografici sono al centro del dibattito sulla I cambiamenti demografici sono al centro del dibattito sulla

riorganizzazione dei sistemi di welfare e aprono numerose riorganizzazione dei sistemi di welfare e aprono numerose domande sul futuro delle nostre società:domande sul futuro delle nostre società:

• Quali effetti produrrà l’aumento della speranza di vita nelle Quali effetti produrrà l’aumento della speranza di vita nelle persone anziane?persone anziane?

• Avremo a che fare con un numero maggiore di persone che Avremo a che fare con un numero maggiore di persone che vivono in autonomia per un lungo periodo?vivono in autonomia per un lungo periodo?

• Esse potranno dedicarsi a perseguire i loro interessi e assumere Esse potranno dedicarsi a perseguire i loro interessi e assumere un ruolo attivo nella vita relazionale, culturale, sociale e politica un ruolo attivo nella vita relazionale, culturale, sociale e politica della comunità?della comunità?

• O dovremo fare i conti con un O dovremo fare i conti con un elevato numero di persone in elevato numero di persone in condizioni di non autosufficienzacondizioni di non autosufficienza, che resteranno a lungo , che resteranno a lungo dipendenti dalle reti familiari e dal sistema dei servizi?dipendenti dalle reti familiari e dal sistema dei servizi?

• Come inciderà il cambiamento della struttura demografica sulle Come inciderà il cambiamento della struttura demografica sulle dinamiche familiari e sulla vita della comunità?dinamiche familiari e sulla vita della comunità?

• Avere un numero minore di figli ridurrà la densità delle reti e la Avere un numero minore di figli ridurrà la densità delle reti e la cultura della solidarietà familiare o, al contrario, la presenza di cultura della solidarietà familiare o, al contrario, la presenza di più generazioni (bisnonni, nonni, genitori e nipoti) e la maggior più generazioni (bisnonni, nonni, genitori e nipoti) e la maggior durata della vita di coppia finiranno per consolidare i sistemi durata della vita di coppia finiranno per consolidare i sistemi relazionali familiari?relazionali familiari?

• A quali politiche è necessario pensare per far fronte ai A quali politiche è necessario pensare per far fronte ai cambiamenti in atto? cambiamenti in atto?

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Comuni indicatori di fragilitàComuni indicatori di fragilità

• Età avanzataEtà avanzata• • Declino funzionale, disabilità fisica e necessità di Declino funzionale, disabilità fisica e necessità di

aiuto nelle ADL/IADLaiuto nelle ADL/IADL• • Frequenti cadute e traumi (frattura di femore)Frequenti cadute e traumi (frattura di femore)• • Malattie cronicheMalattie croniche• PolifarmacoterapiaPolifarmacoterapia• Stato sociale: dipendenza o necessità di caregiversStato sociale: dipendenza o necessità di caregivers• Stato cognitivo: deterioramento o depressioneStato cognitivo: deterioramento o depressione• Istituzionalizzazione o ospedalizzazioneIstituzionalizzazione o ospedalizzazione• MalnutrizioneMalnutrizione• Stato infiammatorio e disendocrinoStato infiammatorio e disendocrino

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Sette fattori di rischio potenzialmente Sette fattori di rischio potenzialmente modificabili per l’Alzheimer:modificabili per l’Alzheimer:

1) Diabete1) Diabete2) Ipertensione nell’età media2) Ipertensione nell’età media3) Obesità nell’età media3) Obesità nell’età media4) Fumo4) Fumo5) Depressione5) Depressione6) Inattività cognitiva o basso livello culturale6) Inattività cognitiva o basso livello culturale7) Inattività fisica7) Inattività fisica

• La Comunità Europea ha dichiarato il 2012: La Comunità Europea ha dichiarato il 2012: “Anno dell'invecchiamento attivo e della “Anno dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni”solidarietà tra le generazioni”

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Prevenire il deterioramento cognitivo è in Prevenire il deterioramento cognitivo è in parte possibile attraverso:parte possibile attraverso:

• La prevenzione di fattori di rischio cardio-La prevenzione di fattori di rischio cardio-vascolarivascolari

• La correzione di carenze vitaminicheLa correzione di carenze vitaminiche• Riconoscendo l’importanza della stimolazione Riconoscendo l’importanza della stimolazione

delle funzioni cognitive con delle funzioni cognitive con un’adeguata un’adeguata stimolazione ambientale e motoriastimolazione ambientale e motoria

• Il riconoscimento dei limiti biologici e quindi il Il riconoscimento dei limiti biologici e quindi il concedersi tempi un po’ più lunghi rispetto concedersi tempi un po’ più lunghi rispetto alla giovane etàalla giovane età

• L’utilizzo di particolari strategie per L’utilizzo di particolari strategie per aumentare l’efficienza mentale aumentare l’efficienza mentale (training (training ludico-ricreativo)ludico-ricreativo)

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Si tratta di un invecchiamento Si tratta di un invecchiamento fisiologico o di una demenza?fisiologico o di una demenza?

E’ depresso o ansioso o E’ depresso o ansioso o irritabile come è già stato altre irritabile come è già stato altre volte o sta cambiando?volte o sta cambiando?

Come dobbiamo reagire noi Come dobbiamo reagire noi familiari? familiari?

Chi ci può aiutare?Chi ci può aiutare?

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Questionario AD8Questionario AD8 • Al familiare informatore viene richiesto di valutare qualsiasi cambiamento Al familiare informatore viene richiesto di valutare qualsiasi cambiamento

che abbia notato nelle seguenti aree di funzionamento personale:che abbia notato nelle seguenti aree di funzionamento personale:

1) 1) Ci sono stati problemi di giudizio delle situazioni? (ad esempio Ci sono stati problemi di giudizio delle situazioni? (ad esempio decisioni finanziarie sbagliate)decisioni finanziarie sbagliate)

2) E’ diminuito l’interesse per i suoi hobby o altre attività in 2) E’ diminuito l’interesse per i suoi hobby o altre attività in precedenza svolte? precedenza svolte?

3) Il presunto paziente ripete spesso le stesse cose, come storie, frasi 3) Il presunto paziente ripete spesso le stesse cose, come storie, frasi o domande?o domande?

4) Ha problemi nell’imparare ad usare strumenti o elettrodomestici, 4) Ha problemi nell’imparare ad usare strumenti o elettrodomestici, quali il telecomando TV o il forno a microonde?quali il telecomando TV o il forno a microonde?

5) Dimentica spesso il mese o l’anno in cui siamo?5) Dimentica spesso il mese o l’anno in cui siamo?

6) Ha notato qualche difficoltà nel gestire affari finanziari (ad esempio 6) Ha notato qualche difficoltà nel gestire affari finanziari (ad esempio far quadrare i conti di casa)?far quadrare i conti di casa)?

7) Dimentica appuntamenti più spesso che in passato?7) Dimentica appuntamenti più spesso che in passato?

8) Si notano significativi problemi di memoria o nel ragionamento?8) Si notano significativi problemi di memoria o nel ragionamento?• I familiari “Informatori” devono rispondere con “SI” o “NO”.I familiari “Informatori” devono rispondere con “SI” o “NO”.

• Il “SI” vale un punto. Se il questionario totalizza almeno due punti, si Il “SI” vale un punto. Se il questionario totalizza almeno due punti, si consiglia di procedere ad una ulteriore valutazione clinica.consiglia di procedere ad una ulteriore valutazione clinica.

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Self-Neglect o AutoabbandonoSelf-Neglect o Autoabbandono

• Descritto per la prima volta da due psichiatri inglesi Descritto per la prima volta da due psichiatri inglesi come “tracollo senile della pulizia personale e come “tracollo senile della pulizia personale e ambientale” (Macmillan e Shaw, 1966)ambientale” (Macmillan e Shaw, 1966)

• Il Il Self - NeglectSelf - Neglect (autotrascuratezza o autoabbandono) (autotrascuratezza o autoabbandono) può essere definito come “un’entità comportamentale può essere definito come “un’entità comportamentale multiforme caratterizzata dall’incapacità o dal rifiuto di multiforme caratterizzata dall’incapacità o dal rifiuto di provvedere in misura adeguata alla propria salute, provvedere in misura adeguata alla propria salute, igiene, nutrizione e ai propri bisogni sociali” (Lachs et igiene, nutrizione e ai propri bisogni sociali” (Lachs et al., 1997).al., 1997).

• A questa condizione di base possono aggiungersi A questa condizione di base possono aggiungersi sintomi accessori quali la sintomi accessori quali la SillogomaniaSillogomania (accumulo (accumulo ossessivo di oggetti disparati), la ossessivo di oggetti disparati), la presa in carico di un presa in carico di un gran numero di animaligran numero di animali (in genere cani o gatti), (in genere cani o gatti), l’l’anosognosiaanosognosia (negazione del problema) e il (negazione del problema) e il conseguente conseguente rifiuto di aiutorifiuto di aiuto

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Assistenza agli anziani non- Assistenza agli anziani non- autosufficenti in Italiaautosufficenti in Italia

Il mix assistenziale agli anziani non autosufficienti nel nostro Paese si muove Il mix assistenziale agli anziani non autosufficienti nel nostro Paese si muove su su quattro linee:quattro linee:

Assistenza familiare:Assistenza familiare: ruolo crescente ormai quasi strutturale che ruolo crescente ormai quasi strutturale che non si limita alle funzioni domestiche, ma integra ed in taluni casi non si limita alle funzioni domestiche, ma integra ed in taluni casi surroga, il servizio pubblico – sia sanitario che sociale - non sempre con surroga, il servizio pubblico – sia sanitario che sociale - non sempre con le stesse garanzie di qualità.le stesse garanzie di qualità.

Trasferimenti monetari, indennità di accompagnamento Trasferimenti monetari, indennità di accompagnamento e assegno di cura: e assegno di cura: interessano oltre il 50% della spesa pubblica per interessano oltre il 50% della spesa pubblica per il Welfare, con 10 MD di euro di erogazione per la sola indennità di il Welfare, con 10 MD di euro di erogazione per la sola indennità di accompagnamento.accompagnamento.

Assistenza domiciliare (ADI):Assistenza domiciliare (ADI): presente in modo soddisfacente presente in modo soddisfacente solo in talune Regioni del Paese, non sono ben codificate le tipologie di solo in talune Regioni del Paese, non sono ben codificate le tipologie di prestazioni in ragione della gravità del paziente, che dovrebbero prestazioni in ragione della gravità del paziente, che dovrebbero prevedere una assistenza continuativa nei casi più complessi. Oggi prevedere una assistenza continuativa nei casi più complessi. Oggi mediamente il servizio raggiunge il 5% della popolazione anziana.mediamente il servizio raggiunge il 5% della popolazione anziana.

Assistenza residenziale:Assistenza residenziale: interessa circa il 3% della popolazione interessa circa il 3% della popolazione con punte elevate al Nord e molto basse al Sud. Il Centro Sud del Paese ècon punte elevate al Nord e molto basse al Sud. Il Centro Sud del Paese èpesantemente al di sotto degli standard europei.pesantemente al di sotto degli standard europei.

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Possibili soluzioni ai problemi della non-autosufficienzaPossibili soluzioni ai problemi della non-autosufficienza

• Rivalutazione del Rivalutazione del ruolo sociale degli anziani e dei pensionatiruolo sociale degli anziani e dei pensionati in buone condizioni, prevenzione dell’invecchiamento in buone condizioni, prevenzione dell’invecchiamento patologicopatologico

• Potenziamento delle Potenziamento delle iniziative di mutuo-aiutoiniziative di mutuo-aiuto tra anziani tra anziani (vita comunitaria, associazioni di volontariato sociale, Centri (vita comunitaria, associazioni di volontariato sociale, Centri Diurni autogestiti da associazioni di anziani): diffondere la Diurni autogestiti da associazioni di anziani): diffondere la cultura del “prendersi cura” cultura del “prendersi cura” di qualcuno o qualcosadi qualcuno o qualcosa

• Potenziamento deiPotenziamento dei Trasferimenti monetari Trasferimenti monetari e degli e degli sgravi sgravi fiscali fiscali per le famiglie che assistono pazienti dementi e/o non per le famiglie che assistono pazienti dementi e/o non autosufficientiautosufficienti

• Incremento dei Incremento dei Fondi per la non-autosufficienzaFondi per la non-autosufficienza • Deospedalizzazione delle patologie cronico-degenerativeDeospedalizzazione delle patologie cronico-degenerative e e

potenziamento della potenziamento della Assistenza territoriale extraospedaliera Assistenza territoriale extraospedaliera (Assistenza domiciliare Integrata(Assistenza domiciliare Integrata socio-sanitaria e di quella socio-sanitaria e di quella sociale)sociale)

• Aumento delle strutture Semiresidenziali per i pazienti fragili Aumento delle strutture Semiresidenziali per i pazienti fragili ma mobilizzabili ma mobilizzabili (Centri Diurni)(Centri Diurni)

• Aumento delle Aumento delle Residenze Sanitarie AssistiteResidenze Sanitarie Assistite per anziani e per anziani e dei dei Centri AlzheimerCentri Alzheimer per “ricoveri di sollievo” per “ricoveri di sollievo”

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Spesa sanitaria delle Regioni:Spesa sanitaria delle Regioni:+74% in dieci anni+74% in dieci anni

In dieci anni la spesa delle Regioni è passata In dieci anni la spesa delle Regioni è passata da 119 a 209 miliardi di euro (+75,6%),da 119 a 209 miliardi di euro (+75,6%), un un valore di circa tre volte superiore al tasso di valore di circa tre volte superiore al tasso di incremento dell'inflazione (+22,1% nello incremento dell'inflazione (+22,1% nello stesso periodo) soprattutto a causa dellastesso periodo) soprattutto a causa della Sanità, le cui uscite sono aumentate di quasi 46 miliardi di Euro (+74,3%) tra il 2000 e il tra il 2000 e il 2009.2009.

DOCTORNEWS33 Il Quotidiano online del Medico Italiano - 13 settembre 2011

Page 17: Convegno anziani e demenze 26 luglio 2012

Dal Piano Sanitario Nazionale 2011-2013, Dal Piano Sanitario Nazionale 2011-2013, approvato dalla Conferenza Stato-Regioniapprovato dalla Conferenza Stato-Regioni

• Rimodulazione dell'assistenza sul territorio, rafforzando il Rimodulazione dell'assistenza sul territorio, rafforzando il ruolo dei Medici di medicina generaleruolo dei Medici di medicina generale e puntando sulla e puntando sulla nascita di nascita di équipe multidisciplinariéquipe multidisciplinari

• Valorizzazione di Valorizzazione di ospedali di comunitàospedali di comunità o o poliambulatori specialisticipoliambulatori specialistici, con posti letto gestiti da , con posti letto gestiti da medici di famiglia e personale infermieristico e la medici di famiglia e personale infermieristico e la presenza eventuale di specialistipresenza eventuale di specialisti

• Gestione della fase acuta a domicilio con Gestione della fase acuta a domicilio con un'assistenza un'assistenza domiciliare integrata domiciliare integrata

• Investire sui sistemi informatici e sulle nuove tecnologieInvestire sui sistemi informatici e sulle nuove tecnologie• Implementare il sistema della Implementare il sistema della prevenzioneprevenzione• Rafforzare il sistema di Rafforzare il sistema di Governance multilivelloGovernance multilivello, capace , capace

di assicurare «un costante equilibrio tra sistema delle di assicurare «un costante equilibrio tra sistema delle prestazioni e quello dei finanziamenti» prestazioni e quello dei finanziamenti»

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Minimal Cognitive Impairment (MCI)Minimal Cognitive Impairment (MCI)

Riferito decadimento Riferito decadimento della memoriadella memoria

Anormale performance Anormale performance ai test di memoria (per ai test di memoria (per l’età del soggetto)l’età del soggetto)

Non deficit in altre aree Non deficit in altre aree cognitivecognitive

Non impatto funzionaleNon impatto funzionale Non criteri di demenzaNon criteri di demenza

Petersen RC. Neurology. 2001;56:1133-1142Petersen RC et al. Arch Neurol. 1999;56:303-308

Page 19: Convegno anziani e demenze 26 luglio 2012

Memoria Semantica, Procedurale e di Lavoro

Budson, A. E. et al. N Engl J Med 2005;352:692-699

Page 20: Convegno anziani e demenze 26 luglio 2012

Memoria Episodica

Budson, A. E. et al. N Engl J Med 2005;352:692-699

Page 21: Convegno anziani e demenze 26 luglio 2012

Allenamento integrato di memoria e Allenamento integrato di memoria e psicomotricitàpsicomotricità

• Una vita impegnata fatta di attività sociali, sfide sulla Una vita impegnata fatta di attività sociali, sfide sulla conoscenza, esercizi di psicomotricità e esperienze conoscenza, esercizi di psicomotricità e esperienze non abituali o inaspettate che coinvolgono tutti e non abituali o inaspettate che coinvolgono tutti e cinque i sensi e le emozioni, stimolano il cervello a cinque i sensi e le emozioni, stimolano il cervello a formare associazioni fra i diversi tipi di informazioniformare associazioni fra i diversi tipi di informazioni

• Tali associazioni costituiscono dei blocchi di Tali associazioni costituiscono dei blocchi di memoria e sono la base dell’apprendimento memoria e sono la base dell’apprendimento permanentepermanente

• La combinazione di allenamento psicomotorio e La combinazione di allenamento psicomotorio e della memoria migliora significativamente le abilità della memoria migliora significativamente le abilità cognitivecognitive

• Dal libro di M. Lindenberg Kaiser, L. Mari, P. Pieroni, Dal libro di M. Lindenberg Kaiser, L. Mari, P. Pieroni, D. Steionva: I quaderni del Centro Cornaglia - Editor D. Steionva: I quaderni del Centro Cornaglia - Editor Dario BraccoDario Bracco

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Source: The Lancet Neurology 2010

© 2010 Science Photo Library

La Diagnosi di DemenzaLa Diagnosi di Demenza

Storia clinica (con l’aiuto dei familiari Storia clinica (con l’aiuto dei familiari o conviventi)o conviventi)

Valutazione dello stato mentale Valutazione dello stato mentale

Esame generale e neurologicoEsame generale e neurologico

Valutazione dello stato funzionale Valutazione dello stato funzionale (attività quotidiane), della (attività quotidiane), della depressione, dei sintomi comporta-depressione, dei sintomi comporta-mentali non cognitivimentali non cognitivi

Esami EmatochimiciEsami Ematochimici

Esami di Neuroimmagini (TAC o RM) Esami di Neuroimmagini (TAC o RM)

Marcatori liquorali di malattiaMarcatori liquorali di malattia

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Page 24: Convegno anziani e demenze 26 luglio 2012

Disfunzione Disfunzione CerebraleCerebrale

Modificazioni Cognitive Modificazioni Cognitive e/o Comportamentalie/o Comportamentali

TerapieTerapie

PatologiePatologieCerebraliCerebrali

Disturbi Disturbi PsichiatriciPsichiatrici

Malattie Malattie MedicheMediche

Tratto da: C.E. Coffey, JL Cummings, Neuropsichiatria Geriatrica, CIC 2001Tratto da: C.E. Coffey, JL Cummings, Neuropsichiatria Geriatrica, CIC 2001

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Quale organizzazione possibile?Quale organizzazione possibile?

• ““L’ulteriore crescita delle L’ulteriore crescita delle Unità di Valutazione Unità di Valutazione Alzheimer (UVA)Alzheimer (UVA) è fortemente auspicata, sia a livello è fortemente auspicata, sia a livello nazionale che regionale.nazionale che regionale.

• la struttura organizzativa e assistenziale che si fonda sulle la struttura organizzativa e assistenziale che si fonda sulle UVAUVA è destinata a rappresentare sempre più un è destinata a rappresentare sempre più un punto punto fermo della curafermo della cura rivolta alle persone affette da demenza. rivolta alle persone affette da demenza.

• Le UVA hanno rappresentato un punto di appoggio Le UVA hanno rappresentato un punto di appoggio significativo per chi aveva bisogno di una diagnosi, di una significativo per chi aveva bisogno di una diagnosi, di una cura e di un’attenzione per i problemi connessi alle cura e di un’attenzione per i problemi connessi alle demenze, ed un porto sicuro per centinaia di migliaia di demenze, ed un porto sicuro per centinaia di migliaia di ammalati e per le loro famiglie”ammalati e per le loro famiglie”

(Prof. Marco Trabucchi, Presidente della Assoc. Ital. di (Prof. Marco Trabucchi, Presidente della Assoc. Ital. di Psicogeriatria, dal sito del Progetto UNIVA )Psicogeriatria, dal sito del Progetto UNIVA )

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Percorso Diagnostico-Percorso Diagnostico-Assistenziale e suoi Assistenziale e suoi

ProtagonistiProtagonistiMMG

PUA

Paziente/Familiare

Sospetta Demenza

Eventuale Valutazione Bisogni Assistenziali,

MMSE o altre scale di screening

SI

UVA AziendaleUVA Aziendale (Ospedale/Territorio) Neurologia, Geriatria

NO

FORMAZIONE

Conferma Demenza

FINE

MCI : rivalutare dopo 6 mesi

NOSI

Piano Diagnostico-TerapeuticoPiano Diagnostico-Terapeutico con segnalazione caso a UOS Integrazione Socio-Sanitaria

(PUA) o CADTerapie FarmacologicheTerapie Non

Farmacologiche

MMGCAREGIVERS

RETE RETE SOCIALESOCIALE

Servizi Sociali del Municipio

Associazioni Volontariato

Altri Specialisti

Assistenza Domiciliare

Centro Diurno Alzheimer

Nucleo Ricovero Alzheimer

Day-Hospital Neurologico o Geriatrico

RSA o LUNGODEGENZA

Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)

CAD

Psichiatra Psichiatra CSMCSM

Sospetta Pseudo-Demenza

PUA PUA

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APPROCCI DIFFERENZIATI SECONDO APPROCCI DIFFERENZIATI SECONDO LO STADIO DI MALATTIALO STADIO DI MALATTIA

Il percorso terapeutico-assistenziale al paziente demente Il percorso terapeutico-assistenziale al paziente demente deve essere adeguato al livello di gravità della sua deve essere adeguato al livello di gravità della sua malattia:malattia:

• Per la Per la fase preclinica (MCI)fase preclinica (MCI) le esigenze assistenziali le esigenze assistenziali sono quasi esclusivamente medico-specialistiche, con sono quasi esclusivamente medico-specialistiche, con possibili piani riabilitativi autosomministrabili possibili piani riabilitativi autosomministrabili

• Per la fase di Per la fase di demenza lieve-moderatademenza lieve-moderata sono indicati sono indicati tutti i trattamenti non-farmacologici per le demenze tutti i trattamenti non-farmacologici per le demenze (terapia di riorientamento, Memory training, (terapia di riorientamento, Memory training, socializzazione presso Centri Diurni per anziani fragili)socializzazione presso Centri Diurni per anziani fragili)

• Per la Per la fase avanzatafase avanzata è più indicata una assistenza è più indicata una assistenza individuale a domicilio (ad es. terapia di validazione), individuale a domicilio (ad es. terapia di validazione), counceling su come riorganizzare gli spazi della counceling su come riorganizzare gli spazi della propria casa e ridurre i rischi di cadute; eventuale propria casa e ridurre i rischi di cadute; eventuale trasferimento presso Casa di riposo, Nucleo Alzheimer trasferimento presso Casa di riposo, Nucleo Alzheimer di sollievo, RSA o Lungodegenza se non è possibile la di sollievo, RSA o Lungodegenza se non è possibile la gestione al proprio domiciliogestione al proprio domicilio

Page 29: Convegno anziani e demenze 26 luglio 2012

QUESTIONI APERTEQUESTIONI APERTE• Promuovere adeguate forme di Promuovere adeguate forme di prevenzione prevenzione

volte a ridurre i tassi di disabilitàvolte a ridurre i tassi di disabilità• Intercettare Intercettare i soggetti con i maggiori bisognii soggetti con i maggiori bisogni• Ridefinire gli strumenti e le regole di Ridefinire gli strumenti e le regole di

compartecipazionecompartecipazione delle persone e delle delle persone e delle famiglie al costo dei servizifamiglie al costo dei servizi

• Far cambiare l’Far cambiare l’atteggiamentoatteggiamento delle persone delle persone verso il demente e modificare i verso il demente e modificare i pregiudizi pregiudizi che portano all’isolamento sociale delle che portano all’isolamento sociale delle famiglie con pazienti dementifamiglie con pazienti dementi

• Promuovere, anche attraverso gli strumenti Promuovere, anche attraverso gli strumenti contrattuali e/o assicurativi, i contrattuali e/o assicurativi, i fondi fondi integrativi per la non autosufficienzaintegrativi per la non autosufficienza

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ConclusioniConclusioni• I variI vari aspetti della demenza aspetti della demenza inducono a inducono a

considerare considerare l’individualità di ogni persona, l’individualità di ogni persona, l’assoluta unicità del suo dolore e della sua l’assoluta unicità del suo dolore e della sua sofferenza sofferenza

• L’invecchiamento va vissuto in modo attivo e L’invecchiamento va vissuto in modo attivo e con una particolare attenzione alla con una particolare attenzione alla prevenzione e ai vari fattori di rischio ben noti prevenzione e ai vari fattori di rischio ben noti per la saluteper la salute

• Il Il contesto famiglia-pazientecontesto famiglia-paziente deve essere al deve essere al centro delle iniziative assistenziali integrate e centro delle iniziative assistenziali integrate e coordinate tra sanitari e servizi socialicoordinate tra sanitari e servizi sociali

• La demenza non deve creare isolamento e La demenza non deve creare isolamento e stigma socialestigma sociale

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!GRAZIE PER L’ATTENZIONE!