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Roma, 28 settembre 2017 Ore 09.00 – 13.30 Sala Convegni dello Spazio Attivo Roma Tecnopolo via Giacomo Peroni 442-444 Laboratorio valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali Le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA): opportunità e strumenti a servizio delle imprese e della comunità Laura Cutaia [email protected] 1 Overview su modelli ed esperienze di APEA

Overview su modelli ed esperienze di APEA

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Page 1: Overview su modelli ed esperienze di APEA

Roma, 28 settembre 2017 Ore 09.00 – 13.30

Sala Convegni dello Spazio Attivo Roma Tecnopolo via Giacomo Peroni 442-444

Laboratorio valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali

Le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate

(APEA): opportunità e strumenti a servizio delle imprese e della comunità

Laura Cutaia [email protected] 1

Overview su modelli ed esperienze di APEA

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Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112

• Art. 26. - Aree industriali e aree ecologicamente attrezzate

• 1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano disciplinano, con proprie leggi, le aree industriali e le aree ecologicamente attrezzate, dotate delle infrastrutture e dei sistemi necessari a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell'ambiente. Le medesime leggi disciplinano altresi' le forme di gestione unitaria delle infrastrutture e dei servizi delle aree ecologicamente attrezzate da parte di soggetti pubblici o privati, anche costituiti ai sensi di quanto previsto dall'articolo 12 della legge 23 dicembre 1992, n. 498, e dall'articolo 22 della legge 8 giugno 1990, n. 142, nonche' le modalita' di acquisizione dei terreni compresi nelle aree industriali, ove necessario anche mediante espropriazione. Gli impianti produttivi localizzati nelle aree ecologicamente attrezzate sono esonerati dall'acquisizione delle autorizzazioni concernenti la utilizzazione dei servizi ivi presenti.

• 2. Le regioni e le province autonome individuano le aree di cui al comma 1 scegliendole prioritariamente tra le aree, zone o nuclei gia' esistenti, anche se totalmente o parzialmente dismessi. Al procedimento di individuazione partecipano gli enti locali interessati.

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Regioni che hanno legiferato in materia di APEA o temi affini

• Abruzzo

• Calabria

• Emilia Romagna

• Liguria

• Marche

• Piemonte

• Puglia

• Toscana

• Basilicata

• Campania

• Friuli Venezia Giulia

• Molise

• Lazio

• Lombardia

• Umbria

• Veneto

• Sicilia

• Sardegna

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Regioni che hanno legiferato in materia di APEA

Regioni LEGGI REGIONALI ALTRI ATTI LINEE GUIDA ALTRO

ABRUZZO 2 3 BASILICATA 2 CALABRIA 3 CAMPANIA 3 4 EMILIA ROMAGNA 4 3 1 3 FRIULI VENEZIA GIULIA 2 LAZIO 1 2 LIGURIA 2 5 2 LOMBARDIA 1 1 3 MARCHE 3 3 1 3 MOLISE 3 PIEMONTE 2 1 1 1 PUGLIA 4 SARDEGNA 1 4 SICILIA 4 TOSCANA 2 2 1 5 UMBRIA 2 1 VENETO 1 Nel complesso 27 24 6 35

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Un obiettivo comune...percorsi differenti

• La normativa di interesse per la gestione delle aree industriali proviene da discipline diverse: • pianificazione territoriale e urbanistica

• attività produttive

• ambiente

• Gli strumenti di promozione più utilizzati in Italia sono stati: • Linee guida e manuali tecnici

• Casi pilota e progetti sperimentali

• Finanziamenti

Fonte: 2010, Le aree produttive ecoogicamente attrezzate in Italia. Stato dell’arte e prospettive. Rete Cartesio. RER. Ervet.

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Un obiettivo comune...percorsi differenti

• Argomenti maggiormente approfonditi: • Analisi ambientale d’area

• Programma ambientale d’area

• Dotazioni infrastrutturali e tecnologie pulite

• Pianificazione sostenibile

• Accordi territoriali

• Buone pratiche

• Temi da approfondire: • Gestione unitaria

• Coinvolgimento delle imprese

• Autorizzazioni uniche

• Semplificazioni e incentivi

Fonte: 2010, Le aree produttive ecoogicamente attrezzate in Italia. Stato dell’arte e prospettive. Rete Cartesio. RER. Ervet.

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Un obiettivo comune...percorsi differenti

Rilascio della qualifica e

criteri

Soggetti coinvolti

Ruoli

Coinvolgimento delle imprese

Semplificazioni e incentivi

Dotazioni territoriali

Standard prestazionali

Gestore unitario

Iter autorizzativo

Fonte: 2010, Le aree produttive ecoogicamente attrezzate in Italia. Stato dell’arte e prospettive. Rete Cartesio. RER. Ervet.

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• Elementi comuni:

• Dotazioni territoriali di qualità,

• Presenza di un gestore unitario delle reti e dei servizi (analisi ambientale d’area, attuazione programma ambientale d’area, sistema di monitoraggio).

• SGA auspicata ma non sempre realizzata.

• Elementi differenti • APEA sulla base di scelte pianificazione

• APEA sulla base di “candidature”

Un obiettivo comune...percorsi differenti

Fonte: 2010, Le aree produttive ecoogicamente attrezzate in Italia. Stato dell’arte e prospettive. Rete Cartesio. RER. Ervet.

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• Requisiti prestazionali: • obiettivi da perseguire (Emilia Romagna, Piemonte),

• misure standard da adottare (Marche, Toscana).

• Dotazioni territoriali e servizi: • indicate talvolta in maniera generica (es. Liguria),

• In maniera dettagliata (es. Toscana)

• Dotazioni: • intera area o singola impresa (es. Marche).

• Criteri riconoscimento APEA (ove prev.): • di tipo gestionale (es. Piemonte)

• maggiormente indirizzati alla dotazione (es. Toscana).

Un obiettivo comune...percorsi differenti

Fonte: 2010, Le aree produttive ecoogicamente attrezzate in Italia. Stato dell’arte e prospettive. Rete Cartesio. RER. Ervet.

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Un obiettivo comune...percorsi differenti

• Soggetto gestore • soggetto gestore, soggetto responsabile, gestore

unico, consorzi, ecc.

• Natura può essere pubblica, privata o mista e la forma societaria può essere varia

• Struttura di controllo del SG (alle volte prevista)

• referenti per il monitoraggio delle prestazioni ambientali dell’APEA, di cui è responsabile il SG.

• Semplificazioni normative, in particolare il

• Forme di semplificazione per le imprese che operano all’interno di un’APEA

• Non sempre riferimenti ad autorizzazione unica Fonte: 2010, Le aree produttive ecoogicamente attrezzate in Italia. Stato dell’arte e prospettive. Rete Cartesio. RER. Ervet.

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Alcuni servizi offerti dalle APEA

• dal soggetto gestore • urbanizzazione delle aree

• gestione reti/infrastrutture

• manutenzione verde/strade

• sorveglianza/sicurezza

• assistenza tecnico-amministrativa/consulenza

• intermediazione/marketing

• formazione

• ricerca e sviluppo

• ricerca fondi/finanziamenti/progettazione.

Fonte: 2010, Le aree produttive ecoogicamente attrezzate in Italia. Stato dell’arte e prospettive. Rete Cartesio. RER. Ervet.

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Alcuni servizi offerti dalle APEA

Fonte: 2010, Le aree produttive ecoogicamente attrezzate in Italia. Stato dell’arte e prospettive. Rete Cartesio. RER. Ervet.

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Alcuni siti APEA

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Regione Nome area Comune Provincia

Emilia Romagna

1. Area Ponte Rizzoli Ozzano dell'Emilia Bologna 2. Area Gumiera Camugnano Bologna 3. Area Sipro - San Giovanni Ostellato Ferrara 4. Area Pomposa Ponte Quagliotto Codigoro Ferrara 5. Area Sant'Antonio - Via Copernico Argenta Ferrara 6. Area Villa Selva Forli Forli-Cesena 7. Area Marconi Fidenza Parma 8. Area Naviglio via Sinistra Canale Superiore Bagnacavallo Ravenna 9. Area Comparto Bassette Ovest Ravenna Ravenna 10. Area Ca' Nova Sarmato Piacenza 11. Polo logistico Pip Le Mose Piacenza Piacenza 12. Area Rolo Fabbrico Rolo e Fabbrico Reggio Emilia 13. Area Fora di Cavola Toano Reggio Emilia 14. Area Corte Tegge Cavriago e Reggio Emilia Reggio Emilia

15. Area Parco delle attività economiche della Val Conca San Clemente Rimini

Piemonte 1. Area produttiva Vico Cherasco Cuneo 2. Area Rivoli Rivoli Torino 3. Area Favria Busano Favria Busano Torino

Liguria 1. Area S. Giuseppe Cairo Montenotte Savoia 2. Zona artigianale Loc. Fondeghe Brugnato La Spezia 3. Zona artigianale Campi Carrodano La Spezia

Toscana

1. Pianvallico San Piero a Sieve, Scarperia Firenze 2. Area Navicelli Pisa Pisa 3. I° Macrolotto Industriale Prato Prato 4. Piombino Piombino Livorno

Marche 1. ZIPA 4 Jesi Ancona 2. Monte San Vito Monte San Vito Ancona

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L’insediamento di un’APEA

• APEA Piombino (Procedura per assegnazione lotti)

• ….. Accetta che i servizi e le forniture siano erogati dal SG, in particolare relativamente alle utenze di energia termica ed elettrica, idrica, ed ai servizi di gestione rifiuti, assicurazione centralizzata, manutentivi, adempimenti autorizzativi/burocratici, secondo quanto stabilito nel contratto di specifico servizio. Tali servizi e utenze sono contabilizzati in TO.

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Delibera n. 118 del 13/06/2007 - RER

• Funzioni possibili del SG • Gestione rifiuti speciali

• Servizio idrico

• Smaltimento acque reflue

• Produzione e distribuzione energia

• Illuminazione pubblica

• Logistica integrata

• come interfaccia e/o in con imprese e amm.

• Raccolta rifiuti

• DB info ambientali

• Borsa recupero rifiuti

• Energy manager d’area • Acquisto energia e gas • Mobility manager d’area • Gestione ICT • Manutenzione strade e verde • Marketing territoriale • Controlli ambientali • Analisi di laboratorio • Promozione strumenti volontari • Gestione unitaria emergenze

Page 16: Overview su modelli ed esperienze di APEA

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Linee guida Regione Lazio DGR 349/2015 - finalità

1. la simbiosi e lo sviluppo industriale e tecnologico sostenibile;

2. l’economia circolare;

3. il riciclo ed il recupero dei rifiuti;

4. la tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente anche dal punto di vista paesaggistico;

5. la salubrità e l’igiene dei luoghi di lavoro;

6. la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del terreno;

7. il trattamento delle acque reflue;

8. il contenimento del consumo dell'energia e il suo utilizzo efficace;

9. la prevenzione, il controllo e la gestione dei rischi di incidenti rilevanti;

10. l’adeguata e razionale accessibilità delle persone e delle merci;

11. gli elementi cardine del programma di miglioramento ambientale, produttivo e competitivo.

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Linee guida Regione Lazio – definizioni

• APEA PUNTUALE O DIFFUSA

• a) soggetti giuridici, pubblici e/o privati che attuino cessioni e/o trasferimenti di risorse ……

• b) una o più infrastrutture, reti, servizi, sistemi comuni, caratterizzati da una gestione unitaria ed integrata degli stessi,

• c) due o più operatori che, all’interno di un protocollo di intesa, perseguano lo sviluppo congiunto e lo scambio di buone pratiche e ricerche innovative nel campo dell’eco- efficienza e dell’eco-innovazione;

• d) un sistema di gestione effettuato a partire dal bilancio delle risorse input- ouput dell'APEA, finalizzato a garantirne una gestione efficace, l’efficientamento e la valorizzazione all'interno dell'APEA, anche, ove possibile a livello territoriale, con piani di miglioramento e revisione annuali, secondo la logica PDCA (Plan, Do, Check, Act).

• Tutti i soggetti compresi nell'APEA devono partecipare al sistema di gestione delle risorse dell'area.

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Ecologia industriale

• Frosch and Gallopoulos (1989) first introduced the term Industrial Ecology together with the concept of Industrial Ecosystems, referring to the design of production sites in analogy to natural ecosystems.

• Industrial Ecology aims at a sustainable co-existence of the techno-sphere and the environment. The analogy between natural and technical systems and processes is the core concept. Processes in nature, where cycles are closed and waste from one process is input for another, are models for socio-technological processes.

• The word "industrial" does not mean only the industrial complexes or industrial process systems: the word is used for all kinds of technological systems used in the exploration-production-consumption chain.

Page 19: Overview su modelli ed esperienze di APEA

Ecologia industriale

Ayres (1989) elaborated the biosphere/techno-sphere metaphor

Biosphere Technosphere

•Environment •Organism •Natural Product •Natural Selection •Ecosystem •Ecological Niche •Anabolism / Catabolism •Mutation and Selection •Succession •Adaptation •Food Web

•Market •Company •Industrial Product •Competition •Eco-Industrial Park •Market Niche •Manufacturing / Waste Management •Design for Environment •Economic Growth •Innovation •Product Life Cycle

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Ecologia e Simbiosi industriale

• “…There are relationships between industries, sometimes simple, but often quite complex, which enter into and complicate the analysis. Chief among these is the phenomenon of industrial symbiosis. By this is meant the consorting together of two or more of dissimilar industries. …”.

• Renner, Renner, G.T.. Geography of Industrial Localization. Economic Geography 23, no. 3: 167–189., 1947

• “Industrial symbiosis engages traditionally separate industries and other organisations in a network to foster innovative strategies for more sustainable resource use (including materials, energy, water, assets, expertise, logistics etc.)..…..”

• Lombardi & Laybourn, NISP

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Approcci per la simbiosi industriale

1. Il tipo «Kalundborg»

2. I parchi eco-industriali

3. Le aree industriali ecologicamente attrezzate (APEA)

Page 22: Overview su modelli ed esperienze di APEA

1. Il tipo «Kalundborg»

• Approccio “bottom-up”

• Il sistema di relazioni tra imprese nasce indipendentemente da una specifica programmazione, ma, nel tempo, sulla base di accordi successivi per lo scambio di materia, energia o servizi

• «A “non-project” made by a “non-organization” »

• Limitata distanza fisica

• Assenza di barriere legali/amministrative

• Assenza di barriere “mentali”

• Ottima comunicazione

Page 23: Overview su modelli ed esperienze di APEA

L’evoluzione di Kalundborg

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I partner a Kalundborg

Azienda Produce Impiega

Novo Nordisk Insulina 2600

Novozymes Enzimi 500

Gyproc Pannelli di gesso 165

Municipalità - 50000 abit.

Dong Energy - Asnæs Plant Energia elettrica 120

RGS 90 Trattamento rifiuti e suoli contaminati per recupero e riciclo

15

Statoil Raffineria 350

Kara/Novoren Trattamento rifiuti 15

Kalundborg Forsyning A/S Acqua, teleriscaldamento, trattamento acque

66

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La simbiosi industriale a Kalundborg

The Symbiosis Institute

1996

Soilrem

Lake

Tissø

Novozymes

Novo Nordisk

Farms

Fish farm

Asnæs

Power Station

The Municipality

of Kalundborg

Gyproc

Fertilizer

industry

Re-use

basin

Cement

industry

Statoil

Refinery

10 Surface water 1987

12

Yeast

slurry

1989

4

Biomass/

NovoGro

1976

13 Sulphur 1990

Fertilizer 2001

5

Fly ash

1979

16 Gypsum 1993

9 Steam 1982

15 Gas 1992

11 Cooling

water 1987

7

Heat

1981

6 Heat 1980/89

8 Steam 1982

2

Gas

1972

19 Sludge

17 Waste water 1995

1 Surface water 1961

3

Surface

water

1973

14 Tech.water 1991

18 Drain water 1995

1998 Waste water

treatment

20

Fly

Ash

1999

Collaboration

with Noveren

21 Deionized water 2002

Purifica-

tion

of water

22

Water

2004 24 Sea water 2007

Recovery of nickel

and vanadium Pig farms

23

Alko-

holic

residue

Fonte: Jørgen Christensen, 2006

Page 26: Overview su modelli ed esperienze di APEA

I vantaggi di Kalundborg

• Benefici economici

• Riciclaggio dei sottoprodotti

• Riduzione nel consumo delle risorse

• Riduzione della pressione ambientale

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2. I parchi ecoindustriali (EIP)

• Iniziative di stampo statunitense, realizzate inizialmente e principalmente, negli Stati Uniti/Canada ed in Asia.

• Approccio “top-down”: il parco eco-industriale è programmato, progettato e gestito sulla base dei principi dell’ecologia e della simbiosi industriale

• Composizione della rete di scambi

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2. La progettazione di un EIP

1. Individuare e coinvolgere le comunità interessate nella progettazione del parco

2. Ridurre l'impatto ambientale con la sostituzione di materiali tossici, gli scambi di materiali e la gestione integrata dei rifiuti

3. Massimizzare l'efficienza energetica attraverso l’utilizzo «in cascata» dei vari sottoprodotti energetici

4. Conservare materiali attraverso il riutilizzo, recupero e riciclaggio

5. Network con fornitori e clienti presenti nell’area in cui l’EIP è situato

6. Imprese SGA

7. Sistema amministrativo/normativo adeguato alla flessibilità richiesta dalla simbiosi

8. Strumenti economici per scoraggiare la produzione di rifiuti

9. Gestione delle informazioni (per facilitare la chiusura dei cicli)

10. Formazione per gli operatori ed il management

11. Marketing per attirare aziende in «nicchie» scoperte.

Page 29: Overview su modelli ed esperienze di APEA

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Alcune considerazioni

• Difformità tra regioni

• Quadro nazionale, monitoraggio, accesso alle info

• Finalità ambientali vs finalità più ampie (incluse le sociali)

• Requisiti ambientali APEA superati, talvolta, dalla normativa vigente

• Il nuovo quadro di riferimento dell’economia circolare

• Focus sulle risorse e la loro valorizzazione

• simbiosi industriale - Decreto sottoprodotti

• Strumenti integrativi

• Contratti di rete

• EMAS APO

• ….