10
Il modello DIR Dott. Antonio Narzisi

Dir

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Dir

Il modello DIR

Dott. Antonio Narzisi

Page 2: Dir

D.I.R.

D= DEVELOPMENTAL, CIOÈ BASATO SULLO SVILUPPO;

I = INDIVIDUAL DIFFERENCE, CIOÈ BASATO SULLE DIFFERENZE INDIVIDUALI;

R = RELATIONSHIP-BASED, CIOÈ BASATO SULLE RELAZIONI

Il modello DIR e l’approccio FLOOR-TIME

Page 3: Dir

A CHI È INDIRIZZATO IL D.I.R. ?

Ai bambini con problemi di sviluppo:- Disturbi dello spettro autistico- Problemi della relazione e della

comunicazione- Problemi gravi del linguaggio- Problemi gravi di regolazione- Sindrome di down- Sindrome X fragile- Sindrome feto-alcolica- Paralisi cerebrali infantile

Page 4: Dir

I TRE INSIGHT NUCLEARI

1_Il linguaggio e l’intelligenza, così come le abilità emozionali e sociali vengono tutte apprese attraverso relazioni interattive che coinvolgono gli scambi affettivi.

- Affinchè una interazione possa essere considerata nutriente dovrà avere alcune di queste caratteristiche:

- a) calore e sicurezza; b) regolazione che permette al bambino di non sentirsi sopraffatto; c) senso della relazione e coinvolgimento; d) segnali e gesti emozionali reciproci; e) problem solving; f) utilizzo delle idee in modo significativo e funzionale; g) pensare e ragionare.

Page 5: Dir

I TRE INSIGHT NUCLEARI

2_esiste una grande variabilità nella processazione motoria e sensoriale sottostante le capacità di regolazione.

3_una nuova mappatura delle capacità di sviluppo funzionale ed emozionale.

Page 6: Dir

FLOOR TIME

E’ una specifica componente del modello DIR non costituisce quindi l’intero modello.

Il FLOOR-TIME è focalizzato sulla creazione di interazioni emozionalmente significative che facilitano l’apprendimento e l’emergere delle sei capacità di sviluppo funzionale.

Page 7: Dir

1) Regolazione e attenzione condivisa

2) Coinvolgimento ricco di calore e di fiducia

3) Comunicazione intenzionale a due vie fatta di circoli comunicativi che si aprono e si chiudono reciprocamente e con l’utilizzo di molti gesti affettivi e micro-affettivi

4) problem-solving interattivo

5) Utilizzo funzionale delle idee (es. dire “..ho fame…succo per favore…”

6) Costruire ponti tra le idee (es. bambino dice “..voglio uscire..” e voi dite “….perchè?...”.

Page 8: Dir

Il compito del terapista è quello di seguire l’iniziativa del bambino e di giocare con qualsiasi cosa possa catturare il suo interesse, ma di fare ciò in un modo che incoraggi il bambino a interagire con voi.

(es. macchinine-gare; )

Il ruolo del terapista è quello di essere un aiuto costruttivo e, se necessario, provocatorio per fare tutto ciò che è necessario per trasformare la sua attività in un interazione a due persone.

Page 9: Dir

I 4 OBIETTIVI 1) Incoraggiare l’attenzione e l’intimitàè importante aiutare il bambino a sintonizzarsi e agodere della vostra presenza2) Comunicazione a due vieInsegnare al bambino ad aprire e chiudere circolicomunicativi3) Incoraggiare l’espressioneAttraverso le parole o il gioco del far finta4) Il pensiero logicoAiutare il b. a giungere ad una comprensione del

mondobasata sulla logica

Page 10: Dir

CONSIGLI PRATICI

- Trovare il piacere reciproco

- Adattarsi all’umore del bambino

- Mantenere l’attenzione del b. attraverso i suoi sensi (es.suoni che ama di più; tatto-tessuti; vista-colori brillanti)

- Sfarfallare insieme facendo finta di volare