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arte concettuale: Corrente artistica, sviluppatasi dopo il 1960 che, perseguendo una ricerca di ordine ideale e
teoretico, privilegia il processo, lo schema concettuale e costruttivo che determina l’opera d’arte. Nella sua
forma più pura, l’arte c. si libera dalla sottomissione al materiale volgendosi prevalentemente alla progettazione e
all’ideazione di un’opera, alla concettualizzazione di un’immagine.
In un ambito più generale, possono esservi ricondotte esperienze artistiche come la minimal art, la land art,
l’arte comportamentale
L’espressione fu usata per la prima volta da Sol LeWitt (Paragraphs on conceptual art, pubblicato sulla rivsta
d’arte statunitense Artforum nel 1967).In quella sede l’artista affermava:
In conceptual art the idea or concept is the most important aspect of the work.
The idea becomes a machine that makes the art. This kind of art is not theoretical or illustrative of theories; it is
intuitive, it is involved with all types of mental processes and it is purposeless. It is usually free from the dependence on
the skill of the artist as a craftsman...
It doesn’t really matter if the viewer understands the concepts of the artist by seeing the art.
Once it is out of his hand the artist has no control over the way a viewer will perceive the work.
Different people will understand the same thing in a different way...
Nor do I think all conceptual art merits the viewer’s attention. Conceptual art is good only when the idea is good.
(Sol LeWitt, 1967)
Il campo di azione della cosiddetta arte concettuale è andato ampliandosi nel tempo a dismisura, fino a
comprendere manifestazioni sempre più vaste e collegate tra loro soltanto dall’abbandono dei mezzi tecnici
tradizionali della pittura e della scultura. Uno dei primi campi verso i quali si è aperto questo
settore è stata la cosiddetta arte comportamentale, nella quale l’opera viene sostanzialmente assorbita dal corpo
dell’autore dando luogo a manifestazioni esterne (fotografia, disegni, oggetti) che non dovrebbero essere
considerati altro che documenti.
(Angela Vettese, Capire l’arte contemporanea, 2004, pp.217-218)
body art: Arte che usa il corpo come mezzo espressivo quale oggetto su cui compiere operazioni o come soggetto che agisce in uno spazio e provoca eventi.
(treccani.org)
Nell’ambito dell’arte del Novecento, l’attitudine a utilizzare il corpo proprio dell’artista come materia dell’opera può essere fatta risalire a molti antecedenti: i baffi a spillo di Salvador Dalì sono un’immagine
molto popolare, ma accanto a questi dovremmo ricordare gli atteggiamenti di molti surrealisti e dadaisti, che derivano dalla
tradizione romantica e bohémien. Ancora più calzante risulta l’esempio di Marcel Duchamp, il quale
spesso fece uso di pseudonimi, si fece fotografare da Man Ray con una tonsura a forma di stella o travestito da donna sotto il nome di
Rrose Selavy.
(Vettese, op.cit)
arte comportamentale: propria delle esperienze artistiche che pongono l’accento sull’agire diretto dell’artista, inteso come rapporto dinamico con le cose e con l’ambiente. L’arte c. può comprendere varie espressioni artistiche, dalla body art, alla land art, all’arte povera.