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Da Lucy al futuroEVENTO
LUOGO: il tuo pensieroQUANDO: adessoAUTORI: classe I sez.B Liceo Scientifico Galileo Galilei di Catania
IL VIAGGIO NELLA STORIA DELL’UOMO COMINCIA CON
UNA DONNA
Lucy era un australopiteco.Era alta poco più di un metro,
era in grado di mantenere per qualche tempo la stazione eretta, l’analisi della dentatura rivela
che aveva una dieta prevalentemente vegetariana.
Le donne preistoriche riconoscevano le parti commestibili
e le proprietà medicinali di ogni pianta.
Conoscevano i cicli vitali delle piante ed i luoghi in cui esse crescevano più abbondanti.
Conoscevano il tempo di maturazione dei frutti.
Sapevano come non danneggiare le piante durante la raccolta.
Questo rapporto privilegiato con la natura permise loro di
comprendere i meccanismi della riproduzione:
queste conoscenze portarono all’evoluzione
della specie umana.
La donna, come le veneri steatopigie, era associata alla fertilità della terra e al ciclo naturale di rinascita delle piante.
Queste prime forme di culto favorirono la nascita del pensiero magico-religioso.
Nell’antico Egitto la donna svolgeva un ruolo importante, sebbene la sua posizione sociale fosse solitamente inferiore a quella dell’uomo.
Per esprimere il senso di eguaglianza e di intimità, marito e moglie venivano indicati, anche nella lirica d’amore, con i termini "fratello" e "sorella".
Nelle società mesopotamiche generalmente le
donne avevano una situazione di
sostanziale parità con l’uomo:
potevano anche diventare sacerdotesse o regine. Le donne di alto ceto sapevano leggere e scrivere. Anche le donne di
classi inferiori erano libere di andare nei
mercati, per vendere e comprare.
In assenza di uomini esse potevano
occuparsi di pratiche legali.
Dal Talmud:“… state molto
attenti a far piangere una donna, che poi
Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell’uomo,non dai
piedi perché dovesse essere pestata,né dalla testa per essere superiore,ma dal fianco per essere
uguale, un po’ più in basso del braccio
per essere protettae dal lato del cuore
per essere Amata”
«Quando Demetra giunse nel nostro paese, nel suo peregrinare a seguito del rapimento di Core, e provò un sentimento di benevolenza nei confronti dei nostri antenati per i servizi ricevuti ,di cui solo
agli iniziati è consentito sentire parlare, concesse due doni, che sono i più grandi che esistano,
i frutti della terra grazie ai quali non viviamo come bestie, e l’iniziazione, in virtù della quale coloro che vi partecipano godono delle più dolci speranze
per la fine della vita e per l’intera durata della loro esistenza..»
..’’Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lievevede piovere sulle
erbe,sui grossi frumenti
gentilie piange sempre la
sera.Forse è la sua
preghiera.’‘
..’’E’ lei che, nel Regno di Ade,
spinge l’anima verso la via sinistra,
segnata dal pioppo bianco, verso la
fonte del Lete e le acque della
Dimenticanza, verso la Ruota di Moira, la
Ruota delle rinascite.’’
Trasformare le bucce di arance e agrumi in tessuti. Non è impossibile. Lo hanno dimostrato Enrica Arena e Adriana Santanocito, le due giovani catanesi che hanno dato vita ad Orange Fiber, la startup insediata nell'incubatore d'impresa di Trentino Sviluppo. "Il nostro sogno – hanno affermato durante le varie presentazioni dell'ambizioso progetto - è che da oggi, ogni volta che berrete una spremuta, penserete che ci sono due matte che cercano di trasformare lo scarto dell'arancia in un tessuto sostenibile per consumatori consapevoli".
“Vittoria, il vino, la vigna, le pietre dei muretti a secco.
Questa è la mia terra. Il sole che sorge presto
la mattina, su dai monti Iblei, mentre il cielo arrossisce a
strati e la luce calda si diffonde
tra i filari di Fossa di Lupo, la mia
contrada. Amo
le uve di questi luoghi, il Frappato e il Nero
d’Avola. Mi ritrovo nella loro espressione, nel
loro essere armonici e
disuguali. Adoro la forza di
sapersi portare dentro un passato
e un futuro allo stesso tempo.”
Arianna OcchipintiUn simbolo
dell’imprenditoria giovanile siciliana
Barbara Mazzolai è Coordinatore del Centro di Micro-BioRobotica (CMBR) a Pontedera dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova e Vice Direttore, con delega al funzionamento dei Centri della Rete IIT. Nel novembre 2009 diventa Team Leader al CMBR e nel 2011 ne diventa il Coordinatore. Nel 2013 riceve la Medaglia del Senato della Repubblica italiana per le sue ricerche nel campo della robotica ispirata a piante e animali. In questo settore, è il Coordinatore del progetto europeo FET-Open PLANTOID, robot in grado di imitare il comportamento delle radici per l’esplorazione del suolo e il monitoraggio ambientale.
Amalia Ercoli FinziÈ stata la prima donna a laurearsi in ingegneria aeronautica, unica
donna responsabile scientifico del “trapano” progettato per perforare il nucleo della cometa 67/p Churymov-Gerasimenko,
presso il politecnico di Milano. Ed è anche una delle protagoniste della missione spaziale “Rosetta”.
“Questa passione nasce dalla curiosità per un mondo nuovo che stimola la fantasia, ma non è di fantasia.
Un mondo dominato dalle regole ferree della Meccanica Celeste e dove nulla è lasciato al caso.
Un mondo che consente di raggiungere mondi inesplorati e mete insperate attraverso l’uso di tecnologie esasperate e metodi tanto
raffinati quanto geniali. Un mondo che è una sfida”
Samantha Cristoforetti è un'aviatrice, ingegnere e
astronauta italiana, prima donna italiana negli equipaggi
dell'Agenzia Spaziale Europea e prima donna italiana nello
spazio. Il "tema" che la Cristoforetti ha scelto per la
missione Futura è l'alimentazione. O meglio, capire «come cibo e corpo
interagiscano tra loro, e come determinati squilibri finiscano
per creare le condizioni affinché, magari anche a lungo
termine, nell'organismo insorgano determinate
malattie».
«Cos'è il pianeta Terra se non una grande astronave?»