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PROGETTARE UN’ESPERIENZA DIDATTICA CON LE NUOVE TECNOLOGIE Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Progettare un'esperienza didattica con le nuove tecnologie

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PROGETTARE UN’ESPERIENZA DIDATTICA CON LE NUOVE TECNOLOGIE

Elena Maccari – Politecnico di Milano

Catanzaro, 9 gennaio 2013

Introduzione

È possibile paragonare l’insegnante a un “…chimico che conosce le formule e la materia, ossia le tecniche e i metodi d'insegnamento ed è esperto della propria disciplina. In sostanza è in grado di utilizzare uno o più oggetti, scomporli e crearne di nuovi. Combinando insieme oggetti diversi si possono realizzare percorsi di apprendimento diversi.” (S. Panzavolta – 2003).

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Modelli di progettazione didattica

Importante: esistono molti approcci alla progettazione didattica! Seguiremo la lezione messa a punto da Lorenzo Cantoni, Professore presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università della Svizzera Italiana

È possibile individuare quattro principali approcci alla progettazione didattica:

Lineare

Euristico

Per prototipi

Costruttivista

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Approccio lineare

Questo approccio è chiamato ADDIE dall’acronimo delle parole che individuano le azioni da compiere:

Analysis (Analisi)

Design (Disegno-progettazione)

Development (Sviluppo)

Implementation (Implementazione)

Evaluation (Valutazione)

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Approccio Euristico

Il modello non prevede delle fasi consecutive ma individua:

Nove elementi che costituiscono la progettazione formativa

Quattro tipi di valutazione

Quattro aree di progettazione

Pianificazione

Project Management

Revisione

Valutazione formativa

Valu

tazio

ne

confe

rmati

va V

alu

tazio

ne

som

mativ

a

Imple

menta

zio

ne

Serv

izi di support

o

Problema formativo

Analisi dei contenuti

Analisi dei discenti

Obiettivi formativi

Sequenza dei contenuti

Strategie formative

Progetto del messaggio

Sviluppo della formazione

Strumenti valutazione

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Approccio per Prototipi

Il prototipo è “…un supporto didattico strutturato con contenuti effettivi, realizzato come se dovesse essere usato in un contesto reale.” (Cantoni-2007).

Il prototipo consente di porre in primo piano i risultati anziché le tecnologie.

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Approccio costruttivista

Il modello R2D2 elaborato da Willis nel 1995 individua quattro principi:

Ricorsività

Riflessività

Non linearità

Progettazione partecipativa PROGETTAZIONE E SVILUPPO

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Il format didattico

Le principali caratteristiche di un format didattico (cioè di un progetto didattico) sono:

Astrazione

Potenziale spendibilità in contesti diversi

Flessibilità dei contenuti in base ai bisogni del target group

Potenziale coesistenza di strategie di insegnamento riferiti a uno o più paradigmi pedagogici

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

PoliCultura

Dal 2006 ad oggi sono state realizzate quasi 900 narrazioni multimediali e hanno partecipato a PoliCultura più di 900 docenti e oltre 20.000 studenti delle scuole di ogni ordine e grado.

Tutte le narrazioni realizzate ad oggi sono raccolte nel portale www.policulturaportal.it

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Modalità di progettazione

“E' il quarto anno che seguo una classe nella partecipazione al concorso. Tre volte su quattro ho coordinato l'attività mentre l'anno scorso ho "prestato" la mia collaborazione ad un collega. Naturalmente i benefici maggiori li ho apprezzati nei percorsi che ho coordinato. Vorrei sottolineare che, pur ritenendo sempre validissima l'esperienza, le ho vissute tutte in modo diverso. Il primo anno ho concentrato gli sforzi sui contenuti, il secondo sul prodotto, il terzo sugli aspetti tecnici, il quarto (quello dell'edizione corrente) sugli allievi.”

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Finalità e obiettivi

Gli obiettivi didattici generali di PoliCultura sono:

Promuovere “cultura” utilizzando il digital storytelling

Favorire l’interdisciplinarietà didattica

Favorire le connessioni (e la continuità) tra attività scolastica ed extrascolastica

Inserire efficacemente le tecnologie nel curriculum scolastico e nelle attività didattiche ordinarie

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Benefici didattici

“…questo modo innovativo di procedere nel sapere e nel fare, ha prodotto dei benefici rilevanti negli alunni, che si sono mostrati capaci, in alcuni casi sorprendendomi, di comprendere e sviluppare appieno la struttura concettuale della narrazione, sapendo eliminare il superfluo, per cogliere soltanto i punti contenutistici essenziali in essa presenti.”

“La mia classe è particolarmente difficile, sia dal punto di vista didattico che disciplinare. PoliCultura mi ha permesso di aggregare gli alunni in gruppi e di motivarli alla ricerca di argomenti legati anche ai programmi scolastici.”

“Il lavoro svolto per Policultura ha dato l'occasione alla classe di fare in modo diverso qualcosa che li ha migliorati nelle conoscenze, nei metodi di apprendimento e nell'uso delle Nuove Tecnologie come protagonisti e non fruitori passivi di esse.”

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Contesto/problemi-soluzioni

Narrazione: Emozioni in pigiama: Una fiaba EmozioNarrante

Ospedale S. Matteo - Pavia (PV) -Primaria

Contesto

Scuola in ospedale

Problema/soluzione

Trasformare l’esperienza del ricovero in un momento di crescita formativa.

Narrazione: The school… a smile

Direzione Didattica Statale II Circolo Karol Wojtyla - Crotone (KR) – Primaria

Contesto

Classe multiculturale con numerosi studenti stranieri

Problema/soluzione

Le favole sono lo strumento per conoscersi e creare un percorso didi integrazione e socializzazione coinvolgendo anche i genitori.

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Metodologie

“Ha responsabilizzato sia i singoli alunni sia il gruppo classe per l'affidamento di compiti specifici. Ha dimostrato che si può apprendere e poi comunicare in modo diverso. Il lavoro di gruppo ha permesso inoltre di valorizzare le singole potenzialità, migliorando lo spirito collaborativo; ognuno di loro ha potuto così confrontare le proprie esperienze e le conoscenze”.

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Strumenti e ambienti reali e virtuali

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Il motore 1001Storia consente di realizzare una storia in un formato digitale interattivo; arricchire la struttura concettuale con contenuti

multimediali; erogare la narrazione multimediale attraverso diversi canali.

Valutazione

I docenti coinvolti in PoliCultura hanno partecipato al monitoraggio delle attività didattiche svolte nell’ambito del progetto FIRB L4ALL

Per approfondire i risultati del progetto http://www.learningforall.it

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Prospettiva inclusiva

“Pochissimi alunni non si sono lasciati coinvolgere, mentre la maggioranza della classe ha mostrato un grande entusiasmo e sono emerse capacità e risorse inaspettate da alunni in genere poco coinvolti nel lavoro scolastico.”

“Le molteplici e diversificate attività proposte in seno alla narrazione: disegno, recitazione, scannerizzazione di immagini, manipolazione... hanno consentito anche agli alunni che solitamente ottengono performance non elevate di trovare il proprio stile cognitivo e la opportuna motivazione per apprendere.”

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Conclusioni

“E' stato un modo di fare italiano, arte e immagine, scienze, informatica in modo diverso. E' stato certamente una grande possibilità sia per noi insegnanti che per i nostri alunni. Siamo in un tempo dove le lezioni frontali hanno perso di fascino e questa esperienza ci ha permesso di recuperare per esempio la bellezza della lettura da parte dell'insegnante, ma anche la semplicità di relazionare su esperienze vissute anche da parte di bambini che faticano a scrivere e a raccontare. Il vedere, il guardare sono stati la molla per aderire ad un progetto che all'inizio non conoscevamo, ma che cammino facendo ci ha preso sempre di più, fino al punto di dire: si, vogliamo partecipare al concorso!”

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013

Contatti

[email protected]

[email protected]

Siti di riferimento dell’iniziativa:

www.policultura.it

www.policulturaportal.it

Grazie per l’attenzione!

Elena Maccari – Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013