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Presentazione Memorie EXPO Secondaria Bolgare

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Ecologia della nutrizione Conservazione degli alimenti

I principi nutritivi Energia per muoversi

•500g di pesce spada •2 pomodori duri •3 peperoni (verde,giallo,rosso) •2 cipolle •Sale •Pepe •origano •Olio extravergine di oliva

GLI INGREDIENTI

1,6 kg di carne bovina 2 cipolle medie 2 carote 2 coste di sedano Uno spicchio d’aglio Olio extravergine di oliva Sale Pepe Erbe aromatiche fresche(salvia, rosmarino,timo)

GLI INGREDIENTI

• Cous cous precotto 160 g • Acqua calda 320 g • Olio di oliva extravergine • Curcuma 1 cucchiaino • Sale 1 pizzico • Prezzemolo 30 g • Coriandolo 30 • Carote 180 g • Pomodori 100 g • Sale q.b. • 1 Peperoncino fresco piccante • Cipollotto fresco 100 g • Aglio 1 spicchio • Zucchine 180 g • Zenzero fresco 10 g • Rape 250 g • Fave 50 g • Ceci 50g

GLI INGREDIENTI

•45 gr. Burro non salato •250 gr. Farina bianca •Un pizzico di sale •3 cucchiai da tavola di yoghurt naturale •acqua

GLI INGREDIENTI

•Foglie di banano o carta alluminio •200 g di riso glutinoso (colloso o riso dolce) •400 ml di latte di cocco •Banane •4 cucchiai di zucchero di canna •sale •70 g di fagioli secchi (lasciati in acqua per una notte e cotti in acqua per farli ammorbidire)

GLI INGREDIENTI

•Patate bollite •Peperoncino giallo •Latte •Aglio •Olio extravergine di oliva •Formaggio fresco •(Uova sode) •(olive) •(Foglie di lattuga)

GLI INGREDIENTI

•450g di tteok, gnocchi di riso; •200g circa di carne (manzo); •3 spicchi d’aglio; •1 cipollina verde, (queste per intenderci); •2 uova; •1 cucchiaio da minestra di salsa di soia (se è di vostro gusto); •1 cucchiaino di olio di sesamo; •pizzico di pepe nero; •1 foglio di kim; •1 peperoncino (a vostro piacimento); •sale.

GLI INGREDIENTI

ITALIA •Informazioni •Territorio •Clima •Città •Cultura •Economia •Piatti tipici •Inno Italiano •Sport

INFORMAZIONI

• Forma di governo: repubblica parlamentale • Religione prevalente: cattolicesimo • Lingua: italiano (nelle regioni autonome a nord si parla il

tedesco e il francese) • Superficie: 301.388 km2 • Ab. tot.: 60.685.487 • Densità: 201 ab\km2

• Regioni: 20 (5 autonome) • Province: 110 • Capitale: Roma 2.872.021 ab. • PIL: 2.149 miliardi di euro • Catene montuose: Alpi, Appennini • Lago più esteso: Garda • Fiume più lungo: Po

TERRITORIO L’Italia è costituita in gran

parte da montagne e colline. Due grandi catene montuose segnano il territorio: a nord le Alpi e gli Appennini lungo tutto il territorio. Racchiusa tra Alpi e Prealpi si trova la Pianura Padano-Veneta.

Il fiume più lungo d’Italia è il Po che nasce dal Monviso, in Piemonte, e sfocia nel Mar Adriatico.

I laghi principali del territorio sono: Lago di Garda, Lago Maggiore e Lago di Como.

Ha due isole maggiori: Sicilia e Sardegna.

CLIMA

L’Italia è divisa in quattro zone climatiche: zona alpina (inverni freddi e nevosi, estati brevi e fresche), zona padano-veneta (nebbie ed estati afose), zona appenninica interna (clima continentale ma più mite verso le coste), zona costiera (clima mediterraneo e più secco verso sud).

CITTA’ La città più importante è Roma

(capitale), seguita da Milano, Napoli, Torino, Genova, Bologna, Firenze e Venezia. Queste città sono famose per i loro monumenti o per speciali avvenimenti

CULTURA L’Italia ha dato i natali a grandi personaggi come Boccaccio, Dante Alighieri, Giotto, Galileo, Archimede…

ECONOMIA L’economia italiana è basata soprattutto sul settore dei servizi

(trasporti, sanità, autostrade). Ben sviluppato è anche il settore secondario, basato sul lavoro

di piccole e medie imprese (industria chimica, meccanica, automobilistica)

Il settore primario è basato sull’agricoltura (pomodori, verdure), sull’allevamento (bovino e suino al nord, ovino e caprino al sud).

PIATTI TIPICI I piatti tipici italiani sono molti tra

questi vi troviamo: pizza, pasta,panettone, risotto alla milanese, tortellini, lasagne, carne fiorentina, pasta alla carbonara.

INNO ITALIANO Fu composto da Mameli nel 1847

SPORT Gli sport più praticati sono il calcio, il nuoto, la pallavolo e il tennis.

La campania

LA CAMPANIA La Campania fisica

La Campania politica

Economia e settori

Le ricchezze

Napoli

LA CAMPANIA FISICA

• GLI APPENNINI OCCUPANO UN TERZO DELLA REGIONE CHE SI AFFACCIA SUL MAR TIRRENO CON I DUE GOLFI DI NAPOLI E SALERNO. GLI APPENNINI SI DIVIDONO IN: APPENNINO CAMPANO E APPENNINO SANNITA LA VETTA PIU’ ALTA E’ IL MONTE MILETTO 2050 m.

• TRA I RILIEVI CAMPANI PIÙ ALTI C’E’ ANCHE IL VESUVIO, IL SECONDO VULCANO PIÙ ALTO, CHE ARRIVA A 1281 m ANCORA ATTIVO. TRA LE MAGGIORI PIANURE DELLA REGIONE TROVIAMO LA PIANURA CAMPANA, MOLTO FERTILE, DOVE SCORRE IL FIUME SELE.

• QUASI TUTTI I FIUMI CAMPANI SFOCIANO NEL MAR TIRRENO

LA CAMPANIA POLITICA

• IL CAPOLUOGO DELLA CAMPANIA È NAPOLI

• LE PROVINCE SONO: AVELLINO, BENEVENTO, CASERTA, NAPOLI, SALERNO

• LA REGIONE CONFINA CON LA BASILICATA, IL LAZIO, IL MOLISE E LA PUGLIA.

• GLI ABITANTI SONO 5851433.

• LA DENSITA’ E’ DI 428,02 ABITANTI PER CHILOMETRO QUADRATO .

DIALETTI PRINCIPALI SONO IL NAPOLETANO, Il CILENTANO, IL BENEVENTANO E IL DIALETTO IRPINO.

ECONOMIA E SETTORI SETTORE PRIMARIO: LA CAMPANIA E’ UNA

DELLE REGIONI CHE PRODUCE PIU’ PRODOTTI AGROALIMENTARI. IL SUO TERRITORIO E’ ESTREMAMENTE FERTILE NELLA FRUTTICULTURA VENGONO COLTIVATI,OLTRE AGLI AGRUMI E ALLE ALBICOCCHE, LE MELE ANNURCHE. LA ANNURCA E’ UNA MELA TIPICA DELLA REGIONE CAMPANIA TANTO DA ESSERE CONSIDERATA LA “REGINA DELLE MELE”

SETTORE SECONDARIO: LA CAMPANIA E’ LA REGIONE PIU’ INDUSTRIALIZZATA DELL’ ITALIA MERIDIONALE. LE INDUSTRIE PIU’ IMPORTANTI SONO QUELLE MECCANICHE, PETROLCHIMICHE, ELETTRONICHE, ALIMENTARI, CALZATURIERE E SI CONCENTRANO PREVALENTEMENTE NEL TERRITORIO NAPOLETANO, SALERNITANO E CASERTANO.

SETTORE TERZIARIO: IL SETTORE TERZIARIO COMPRENDE IL TURISMO CHE È MOLTO SVILUPPATO IN TUTTA LA REGIONE

Le Ricchezze • LA CAMPANIA E’ FAMOSA PER :

• L’ ABBIGLIAMENTO

• I VINI

• CIBO ( OLIO D’OLIVA E MOZZARELLA DI BUFALA )

• FAMOSA IN TUTTO IL MONDO PER LA DIETA MEDITERRANEA

NAPOLI MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI

COSA VISITARE A NAPOLI

NAPOLI

COSA VISITARE A NAPOLI

MUSEO ARCHEOLOGICO INTERNAZIONALE DI NAPOLI

BASILICA DI SANTA CHIARA

SPACCANAPOLI

TEATRO SAN CARLO

DUOMO DI NAPOLI

CATACOMBE DI SAN GENNARO

PALAZZO REALE DI NAPOLI

La pizza è un prodotto gastronomico salato tipico della cucina napoletana, oggi, con le paste alimentari, il più conosciuto della gastronomia italiana, sia in Italia che all'estero.

Di solito per farcirla si usano del pomodoro fresco, della mozzarella e del basilico.

LA PIZZA NAPOLETANA

LA STORIA DELLA PIZZA

PREPARIAMOLA INSIEME!

prepariamo gli ingredienti necessari

e…pronta! Si mangia!

KHAO TOM un dolce dal Vietnam

Prepariamolo! Ecco gli ingredienti:

Foglie di banano o carta alluminio 200 g di riso glutinoso (colloso o

riso dolce) 400 ml di latte di cocco

banane 4 cucchiai di zucchero di canna

sale 70 g di fagioli secchi (lasciati in

acqua per una notte e cotti in acqua per farli ammorbidire)

La ricetta Mettiamo a bagno in acqua fredda il riso glutinoso ben lavato per un’ora In una casseruola portiamo a bollore il latte di cocco Aggiungiamo il riso, il sale, lo zucchero e mescoliamo il tutto per 15 minuti

Tagliamo le banane a fette nel senso della lunghezza Prendiamo poi le foglie di banano o la carta alluminio e ci mettiamo uno strato di riso, qualche fagiolo, una fetta di banana e ricopriamo il tutto con un altro strato di riso

Uhm…. sembra buono…

Facciamo ora cuocere questi pacchetti nel cesto della vaporiera per circa un’ora.

Voilà! Il nostro Khao Tom

Bon Appétit!

AFRICA

MAROCCO

MONARCHIA COSTITUZIONALE

DIRHAM MAROCCHINO

RABAT

ARABO, TAMAZIGHT

3 250 DIRHAM

70,92 ab./km²

Nome completo: REPUBBLICA SOCIALISTA DEL VIETNAM Lingua ufficiale: VIETNAMITA Capitale: HANOI Forma di governo: REPUBBLICA SOCIALISTA Densità di popolazione: 270 ab./km² Continente: ASIA Valuta: Il đồng Pil procapite: 1 753 $

BANDIERA

MONETA

Nome completo: REPUBBLICA SOCIALISTA DEL VIETNAM

Forma di governo: STATO REPUBBLICA COSTITUZIONALE

Lingue: LA LINGUA UFFICIALE E’ IL VIETNAMITA

Capitale: HANOI

Densità: 270 ab./km

Continente: ASIA

Moneta: Il đồng

Pil procapite: 1 753 $

2

estrazione del caucciù

Crostacei e molluschi

Apatite

carbone

rame apatite stagno

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

La cucina Vietnamita è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata in Vietnam.

I piatti tradizionali del Vietnam sono almeno cinquecento, testimoniando in tal modo l'estrema varietà della cucina del paese. Tra i prodotti tipici e maggiormente diffusi vi è il riso. Rilevante è anche la cucina cinese che ha influenzato notevolmente quella locale.

CHÀ GIÒ involtini primavera

BÚN CHÀ, spaghetti di riso con maiale e verdure

KHAO TOM è un dolce tipico del Vietnam meridionale, a base di riso glutinoso

ỐC NHồI: carne di lumaca e di maiale, cipolla verde tritata, nuoc mam e pepe, il tutto avvolto in foglie di zenzero e cotto nei gusci di lumaca.

Stuoia di Khao tom è un dessert tradizionale tailandese a base di riso colloso, latte di cocco e banane. Solitamente è avvolto in foglie di banana o cocco.

Khao tom mat là

một món tráng

miệng Thái

truyền thống

được làm từ gạo

nếp, sữa dừa và

chuối. Nó

thường được

bọc trong chuối hoặc dừa lá.

VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL REGNO UNITO

REGNO UNITO

GRAN BRETAGNA, REGNO UNITO, INGHILTERRA

• IL REGNO UNITO: comprende regioni della Gran Bretagna e dell’Irlanda del nord.

• LA GRAN BRETAGNA: è il nome dell’ isola, composta da

Galles,Inghilterra e Scozia.

• L’ INGHILTERRA: è una delle regioni della Gran Bretagna

Gran Bretagna Inghilterra Regno Unito

TABELLA DI SINTESI

FORMA DI GOVERNO Monarchia costituzionale

CAPITALE Londra ( 9 milioni di ab.)

SUPERIFICIE 244 820 Km²

POPOLAZIONE 63 milioni di ab

DENSITA’ 257ab/Km²

POPOLAZIONE URBANA 80%

VITA MEDIA M77/ F81

LINGUA inglese

RELIGIONE Anglicani 43% Protestanti 10 % Cattolici 10%

REDDITO PROCAPITE 63.000$

MONETA Lira sterlina

Mar d’Irlanda

In Gran Bretagna ci sono molte isole come ad esempio:

Isole Shetland

Isole Orcadi

Isole Ebridi

Isola di Man

Isole del Canale

Canale della Manica

MARI E ISOLE

Ci sono varie catene montuose: da Nord… Highlands sett. Monti Grampiani Upland meridionali Monti Pennini Monti Cambrici Il monte più alto è il Ben Nevis (1344 m)

I più importanti fiumi della Gran Bretagna sono : Tamigi (345km) e il Severn

I laghi sono molto numerosi soprattutto in Scozia (famoso è il lago di Lochness), e in Inghilterra dove si trova il Lake District

In Inghilterra si trovano le più importanti pianure: le Midlands

GEOGRAFIA FISICA

Il clima del Regno Unito è temperato (umido, ventoso), anche grazie alla corrente del Golfo. Inverni rigidi soprattutto a Nord

Estati non troppo calde

Molte precipitazioni

CLIMA

78%

3%

19%

Nel settore secondario è sviluppata l’industria meccanica, tessile, chimica, aereonautica.

Il settore primario si occupa della coltivazione di cereali patate e luppolo. Si allevano ovini e bovini. Si pratica la pesca.

Il settore terziario è sviluppato nel turismo e nei trasporti.

ECONOMIA

FORMA DI GOVERNO Il Regno Unito è una MONARCHIA COSTITUZIONALE

Monarchia: Elisabetta II

Parlamento e Primo Ministro (Cameron)

LA MONETA

La Sterlina

Pound: banconote

Penny: monete

IL REGNO UNITO

Si divide in quattro regioni

INGHILTERRA

Città inglesi:

• Londra (la capitale) • Liverpoo

l • Manchester

GALLES

Città gallesi:

• Cardiff

• Swansea

SCOZIA

Città scozzesi:

• Edimburgo

• Glasgow

IRLANDA DEL NORD

Città nord-irlandesi:

• Belfast

UNION JACK

Il nome completo è Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Comprende quattro grandi regioni: Inghilterra, Scozia, Irlanda del

Nord e Galles.

PIATTI TIPICI ROASTBEEF ALL’INGLESE : Il roastbeef all’inglese dovrebbe essere cotto con l’osso e poi tagliato a fettine sottili e servito con salsa gravy.

PIATTI TIPICI SCOTCH EGGS: Si tratta di uova alla coque o sodo, avvolte in uno strato di salsiccia di maiale, impanate e fritte. In genere le scotch eggs sono preparate per i picnic ma si possono servire sia come secondo piatto sfizioso, o meglio ancora, secondo me, come piatto unico, magari con un contorno leggero vicino.

RED VELVET CAKE: Una torta a più strati fatta con un pan di Spagna viola a cui si alternano strati di crema soffice e bianchissima: una vera gioia per gli occhi e per il palato.

PIATTI TIPICI

PIATTI TIPICI HOT CROSS BUN:

Un hot cross bun è un panino dolce speziato a base di uva passa o uvetta e segnato con una croce sulla parte superiore, tradizionalmente consumato il Venerdì Santo, nel Regno Unito , in Irlanda del nord . Come tali, essi segnano la fine della Quaresima parti e diverse del hot cross bun avere un certo significato, tra cui la croce rappresenta la crocifissione di Gesù e le spezie all'interno che ricordano ai cristiani “le spezie immesse sul corpo di Gesù”.

SPORT Il golf Il cricket Il rugby Tennis Corse con i cavalli Hockey Polo football

VIAGGIO NELLA CITTA’ DI LONDRA

Il Big Ben e Westminster

Il Tower Bridge

Buckingham Palace

British Museum Torre di Londra

LA TORRE DI LONDRA

La Torre di Londra è un complesso di diversi edifici costruito a più riprese fin dal medioevo. Nel 1988 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. La struttura più antica è la White Tower che risale all’XI secolo. Il complesso fortificato è stato usato nel corso del tempo come palazzo reale, prigione per detenuti nobili, polveriera. Dal 1303 vi sono depositati i gioielli della Corona, difesi da guardie armate.

TOWER BRIDGE

Finito di costruire nel 1894, ha una struttura in acciaio rivestito in pietra nel caratteristico stile neogotico. Costruito come ponte levatoio per permettere il passaggio di grosse navi, veniva aperto anche 50 volte al giorno

BUCKINGHAM PALACE

È la residenza londinese della famiglia reale dove i turisti si affollano per fotografare il cambio delle guardie

davanti al maestoso portone d’ingresso.

BRITISH MUSEUM

Il British Museum risale alla prima metà del Settecento ed è uno dei musei più antichi del mondo. Famose sono le sue ricche collezioni di arte assiro-babilonese, greca, egizia, romana. La National Gallery è una pinacoteca che contiene una delle più ricche collezioni d’arte del mondo, dal XIII al XX secolo.

WESTMINSTER Il palazzo di Westminster è il centro della politica del Regno Unito. Vi ha sede il Parlamento con le due Camere, quella dei Comuni e quella dei Lords. Il modo migliore per osservarlo è dal ponte sul Tamigi da cui si ammira anche il Big Ben la famosa Torre dell’Orologio alta quasi 100 metri.

ENRICO VIII

Enrico VIII (1509-1547)

• Richiesta di divorzio al Papa per due motivi:

1. Caterina d’ Aragona non gli aveva dato eredi maschi

2. Era innamorato di Anna Bolena

• Il Papa non concede il divorzio con Caterina d’Aragona

• Enrico VIII fonda una nuova confessione religiosa, l’Anglicanesimo, dove il potere religioso è nelle mani del Re

ROAST BEEF WITH

VEGETABLES

Calories: 360 Fats: 54 g Protein: 79 g Carbs: 13 g Salt: 7.6 g

NUTRITION PER SERVING

INGREDIENTS

• 1.6 kg quality topside of beef • 2 medium onions • 2 carrots • 2 celery sticks • 1 garlic bulb • 1 small bunch of fresh thyme, rosemary, sage • olive oil • sea salt • freshly ground black pepper

METHOD To prepare your beef: take your beef out of the fridge 30 minutes before it goes into the oven. Preheat your oven to 240°c. There’s no need to peel the vegetables – just give them a wash and chop them. Pile all the veg, garlic and herbs into the middle of a large roasting tray and drizzle with olive oil. Drizzle the beef with olive oil and season well with salt and pepper, rubbing it all over the meat. Place the beef on top of the vegetables. To cook your beef: place the roasting tray in the preheated oven turn the heat down immediately to 200° c and cook for 1 hour.

Superficie 131.957

Abitanti 11.127.000

Densità 84 ab/km²

Ordinamento Repubblica

Capitale Atene

Popolazione urbana 59%

Lingua Greco

Religione Ortodossa

Moneta Euro

Ingresso UE 1981

La Grecia, nome ufficiale Repubblica Ellenica, è uno Stato membro dell'Unione europea situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con il sud della penisola balcanica. Confina a nord con Albania, Macedonia e Bulgaria, oltre che con la Turchia a nord-est. È bagnata dal Mar Egeo a est e a sud, mentre il suo versante occidentale è bagnato dal Mar Ionio.

Il territorio greco è costituito da un territorio montuoso nella parte più meridionale dove ci sono isole e arcipelaghi.

A nord ci sono i Monti Rodopi mentre in centro c’è la catena del Pindo tra cui l’Olimpo, il Chiona e il Parnaso. Le pianure si estendono nella parte costiera e in aree alluvionali.

Dato che ci sono poche pianure i fiumi non sono molto grandi e lunghi, inoltre non hanno una grande portata. Il fiume principale è l’Aliakmon che sfocia nel mare Ionio. Mentre i laghi sono poco numerosi e di piccole dimensioni.

La Grecia è circondata dal Mar Mediterraneo, dal Mar Ionio e dal Mar Egeo. Le coste sono alte e frastagliate. Ci sono molte isole di cui 167 abitate.

Nella Grecia Meridionale sulle coste del mediterraneo, il clima è con poche piogge e estati calde, che sono le condizioni giuste per la crescita della macchia mediterranea. Mentre nell’entroterra il clima è formato da caratteristiche più continentali.

Il cielo di Atene la sera

Il 40% dei greci vive in contesti rurali o piccoli borghi, mentre le città sono poco diffuse e popolate. Oltre Atene che è la capitale ci sono altre città importanti come Salonicco e Patrasso.

La capitale della Grecia è Atene, con una lunghissima e gloriosa storia.

Ultimamente sono sorti molti edifici abusivi, questo ha portato conseguenze sul piano dell’inquinamento. Negli ultimi anni il governo della città sta cercando di orientare lo sviluppo della città in una direzione più sostenibile.

• Acropoli di Atene •Partenone •Museo dell’acropoli di Atene •Meteora •Plaka •Tempio di Efesto

Acropoli di Atene L'acropoli di Atene si può considerare la più rappresentativa delle acropoli greche. È una rocca, spianata nella parte superiore, che si eleva di 156 metri sul livello del mare sopra la città di Atene. Il pianoro è largo 140 m e lungo quasi 280 m. È anche conosciuta come Cecropia in onore del leggendario uomo-serpente Cecrope, il primo re ateniese.

L‘acropoli è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1987.

Partenone Il Partenone è un tempio greco, periptero di ordine dorico che sorge sull'acropoli di Atene, dedicato alla dea Atena. Questo tempio è il più famoso reperto dell'antica Grecia; è stato lodato come la migliore realizzazione dell'architettura greca classica e le sue decorazioni sono considerate alcuni dei più grandi elementi dell'arte greca. Il Partenone è un simbolo duraturo dell'antica Grecia e della democrazia ateniese e rappresenta senz'altro uno dei più grandi monumenti culturali del mondo.

Museo dell’acropoli di Atene

Il Museo dell'Acropoli è un museo ad Atene che raccoglie esclusivamente materiali rinvenuti sull'Acropoli: nucleo principale della collezione sono le statue e i frammenti di decorazione architettonica arcaica profanati dai persiani nel 480 a.C., cui si aggiungono sculture del periodo classico. Il museo è situato ai piedi della collina dell'Acropoli, sul suo lato di sud-est.

Tempio di Efesto Il tempio di Efesto è un tempio greco situato ad Atene poco sopra l'antica agorà. È uno dei templi dorici meglio conservati al mondo, pur essendo meno noto del vicino Partenone. Il tempio è conosciuto anche come Theseion perché ritenuto erroneamente in epoca bizantina, e anche da alcuni studiosi dell'Ottocento, il luogo di sepoltura di Teseo. Dal VII secolo fino al 1834 fu utilizzato come chiesa di San Giorgio Akamates.

Plaka

La Plaka è uno dei più antichi e caratteristici quartieri della capitale ellenica, non solo perché si estende proprio ai piedi dell'Acropoli, ma anche perché tra le sue strette vie si concentrano le tradizionali taverne, i ristoranti, gli animati caffè, gli innumerevoli negozietti di souvenir. Il corso principale della Plaka è Odos Adrianou, che si snoda proprio nel cuore del quartiere ed è diventato, insieme alle vie attorno, il più caratteristico centro del cuore di Atene ad alta intensità turistica. La Plaka è apprezzata dai turisti anche perché si possono scoprire scorci dell'Atene antica e moderna ma comunque lontani dal caos della metropoli.

Meteora Meteora è una famosa località ubicata nel nord della Grecia, al bordo nord occidentale della pianura della Tessaglia, nei pressi della cittadina di Kalambaka. È un importante centro della chiesa ortodossa, nonché una rinomata meta turistica, ed è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco.

• Souvlaki •Insalata greca • Taramosalata

• Tzatziki • Moussaka

•Melomakarona

Il souvlaki (suvlàki; gr. σουβλάκι) è un popolare cibo rapido greco; la parola souvlaki significa letteralmente "spiedino", ovvero piccolo ("aki", diminutivo, corrispondente al nostro "ino") spiedo (soùvla). Costituito da carne o pesce e verdura marinate e grigliate su uno spiedino. La carne può essere di agnello, di maiale, di pollo e, di pesce, generalmente, pescespada.

Composta da pomodori, cetrioli, peperoni verdi, cipolla, olive e feta (che e’ un formaggio tipico greco). L’insalata greca si condisce con olio d’oliva, aceto e origano e spesso viene servita come antipasto assieme al pane.

Un mix di pesce, patate, pane grattugiato e limone. Nonostante il nome si presenta come una salsa.

Piatto greco tradizionale con carne macinata, melanzane e patate, condito con besciamella, un piatto che ricorda molto la nostra parmigiana.

Dolci tipici della Grecia del periodo di Natale. Solitamente vengono regalati a

ragazzini, facendo gli auguri alle diverse famiglie e ricevendo in dono questi

deliziosi biscotti. La ricetta per prepararli è abbastanza

semplice ma deve essere seguita attentamente. Come tutti i piatti della tradizione culinaria di un posto. Ogni

pasticciere o ogni famiglia aggiunge dei piccoli ingredienti che insaporiscono il piatto il modo diverso lasciando però

inalterata la ricetta base.

Difficulty: super easy Kind of food: bread, vegetarian, of Indian origin.

Calories fat protein carbs sugar salt fibre 213 7gr 6,2 gr 32 gr 3.2 gr 0.4 gr 1.3 gr

• 45 gr. Unsalated butter • 250 gr. White bread flour (or raw flour) • A pinch of salt • 3 table spoons low fat natural yoghurt • Water • (a bit of honey)

First melt the butter in a small pan over a low heat

Them mix the flour, warm water, warm butter and yoghurt in a large bowl.

Devide the dough into 6/8 pieces

Heat a non stir frying pan. And cook the naan for 5/6 minutes. You may also add some sesame seeds

CARTA D’IDENTITA’: • Nome completo: Repubblica

dell’India.

• Lingua ufficiale: hindi, inglese.

• Capitale: Nuova Delhi.

• Forma di governo: Repubblica federale.

• Totale superficie: 3287263 km2.

• Totale popolazione: 1210193422.

• Densità:372,5 ab\km2.

• Tasso di crescità:1,312% (2012).

• Continente: Asia

• Fuso orario: UTC +5:30.

• Confini: Bangladesh, Myanmar, Pakistan,Cina, Nepal, Bhutan.

• Valuta: Rupia Indiana.

Bandiera

Moneta

MORFOLOGIA DEL TERRITORIO

Popolazione, economia, città

SETTORE PRIMARIO

SETTORE SECONDARIO

SETTORE TERZIARIO

LA STORIA

I primi europei a giungere in India furono i portoghesi, ma a colonizzarla furono i britannici. La dominazione della Gran Bretagna si consolidò dalla

fine del XVIII secolo; in poco tempo la Gran Bretagna assunse il controllo dell’intero subcontinente,

soffocando nel sangue ogni tentativo di rivolta. All’inizio del XX secolo iniziò a manifestarsi una

diffusa opposizione al dominio britannico e, dopo la prima guerra mondiale, Gandhi si mise alla guida del

movimento nazionalista indiano ricorrendo a un metodo di lotta basato sulla resistenza non violenta;

per questo Gandhi fu ammirato in tutto il mondo. La resistenza non violenta consisteva nell’evitare

reazioni di fronte alla violenza degli inglesi; ad esempio venivano boicottati i servizi inglesi tra cui

scuole, uffici e ferrovie. Gandhi riuscì in questo modo a coinvolgere un gran numero di persone,

trasformando la sua lotta in un movimento spirituale. L’India divenne indipendente dall’Inghilterra nel 1947

ma, dopo l’indipendenza, indù e musulmani si separarono formando due stati: l’India e il Pakistan.

Gandhi fu ucciso nel 1948 da un estremista indù.

PIATTI TIPICI:

Pane Naan: è il tipico pane indiano, si tratta di una

galletta di farina di frumento non lievitata e cotta sulla

piastra a fuoco vivo.

Il pulav: è una sorta di riso pilaf insaporito da masala (una mistura di spezie presente in tutti i piatti indiani) o da altre spezie e con l’aggiunta di verdure. Il riso più diffuso però è il basmati.

चपाती: अपने ठेठ

भारतीय रोटी, यह

अखमीरी पूरे गेहूं का

आटा (Ata) की एक

केक है और एक

रोटी पकाने का तवा

पर पकाया उच्च

गमी पर।

पुलाव: मसाला (सभी

भारतीय व्यूंजनोूं में

मसालोूं का ममश्रण) या

अन्य मसाले से स्वाद

और सब्जियोूं जोड़ने

चावल pilaf (चावल),

का एक प्रकार है।

बासमती चावल मिर भी

सबसे लोकमप्रय है।

IL MAROCCO È UN PAESE BERBERO-ARABO NEL NORD-OVEST DELL'AFRICA; IL NOME DERIVA DA MARRAKESH, CAPITALE E CITTÀ IMPERIALE TRA IL 1062 E IL 1273. ABITATO FIN DALLA PREISTORIA DAI BERBERI, IL PAESE CONOBBE LA COLONIZZAZIONE DI VARI POPOLI COME FENICI, CARTAGINESI, ROMANI, VANDALI,BIZANTINI, ARABI, FRANCESI E SPAGNOLI. HA RAGGIUNTO L’INDIPENDENZA NEL 1956 ED E’ DIVENTATO UNA MONARCHIA COSTITUZIONALE. IL PAESE E’ CARATTERIZZATO DA FORTI SQUILIBRI INTERNI, IL TENORE DI VITA E’ MOLTO BASSO, QUASI LA META’ DELLA POPOLAZIONE E’ ANALFABETA E LA MORTALITA’ INFANTILE E’ MOLTO ELEVATA. LE DIFFICILI CONDIZIONI DI VITA HANNO COSTRETTO MOLTE PERSONE A EMIGRARE IN EUROPA IN CERCA DI LAVORO

STORIA

AFRICA

MAROCCO

MONARCHIA COSTITUZIONALE

DIRHAM MAROCCHINO

RABAT

ARABO, TAMAZIGHT

3 250 DIRHAM

70,92 ab./km²

Nome completo: Regno del Marocco Lingua: arabo (lingua ufficiale) e dialetti berberi Capitale: Rabat Forma di governo: monarchia costituzionale Religione: musulmana Totale superficie: 442.311 km² Totale popolazione: 32.272.974 abitanti Densità: 73 ab/Km² Continente: Africa Confini: Algeria, Mauritania Valuta: Dirham marocchino PIL: 3083 US $

CLIMA IL CLIMA DEL MAROCCO PUÒ ESSERE SUDDIVISO IN CINQUE SOTTO-ZONE: • OCEANICO • MEDITERRANEO •MONTANO •CONTINENTALE •DESERTICO

MONTAGNE LA GEOGRAFIA FISICA DEL MAROCCO È CARATTERIZZATA DALLA PRESENZA DI DUE GRANDI CATENE MONTUOSE: LA CATENA DEL RIF, A RIDOSSO DELLA COSTA MEDITERRANEA, E QUELLA DELL'ATLANTE CHE ATTRAVERSA TUTTO IL PAESE DA SUD-OVEST A NORD-EST E HA VETTE CHE SUPERANO I 4 000 m NELLA PARTE PIÙ MERIDIONALE DEL MAROCCO SI INCONTRA IL GRANDE DESERTO DEL SAHARA IN CORRISPONDENZA DEL QUALE LA PRESENZA DI INSEDIAMENTI UMANI DIVENTA ESTREMAMENTE RAREFATTA.

TERRITORIO

LAGHI E LAGUNE POCHI CHILOMETRI A SUD DELLA CITTÀ DI MELILLA, NEL NORD EST DEL MAROCCO, SI TROVA LA LAGUNA DI SABKHA BOU AREA DOVE SI AFFACCIA IL PORTO DELLA CITTÀ DI NADOR. LUNGO IL CORSO DEL MOULOUYA SI TROVANO DUE LAGHI, IL LAGO DI MOHAMED V E POCO PIÙ A SETTENTRIONE IL LAGO DI MESCHRA AMMADI.

FIUMI I PRINCIPALI FIUMI DEL MAROCCO HANNO GENERALMENTE UN

ANDAMENTO DA SUD VERSO NORD O NORD OVEST, SEGUENDO IL TRAGITTO CHE DAI MONTI DELL'ATLANTE, CON IL LORO REGIME IRREGOLARE, LI

PORTA A SFOCIARE NEL MAR MEDITERRANEO O NELL'OCEANO ATLANTICO. QUESTI CORSI D‘ ACQUA, PER LA SCARSITÀ DELLE PRECIPITAZIONI E PER LA

MORFOLOGIA DALLA CATENA MONTUOSA DELL'ATLANTE, NON SONO ADATTI PER LA NAVIGAZIONE, MA SONO INTENSAMENTE SFRUTTATI PER

L'IRRIGAZIONE E LA PRODUZIONE DI ENERGIA IDROELETTRICA. TRA I MAGGIORI FIUMI DEL MAROCCO TROVIAMO IL MOULOUYA, IL

FIUME OUM EL-RBIA, IL SEBOU, LO UADI DRA.

ECONOMIA E RISORSE DEL PAESE

ESTRAZIONE MINERARIA IL MAROCCO E’ RICCO DI FOSFATI, DI CUI È IL TERZO PRODUTTORE MONDIALE, DOPO CINA E STATI UNITI. I PRINCIPALI SITI DI ESTRAZIONE DI FOSFATI SI TROVANO A KHOURIBGA, A BEN GUERIR, AYOUSSOUFIA E A BOU CRAA (NEL SAHARA OCCIDENTALE).

NEL PAESE SONO PRESENTI INOLTRE MINIERE DI COBALTO (8º PRODUTTORE MONDIALE), DI PIOMBO (13º PRODUTTORE MONDIALE), DI ZINCO (16º PRODUTTORE MONDIALE), DI ARGENTO (17º PRODUTTORE MONDIALE), DI MANGANESE, DI FERRO, DI RAME, DI CARBONE, DI ORO E DI ANTIMONIO. RECENTEMENTE SONO STATI TROVATI GIACIMENTI DI PETROLIO E GAS NATURALE.

.

INDUSTRIA L'INDUSTRIA MAROCCHINA È TRA LE PIÙ ATTIVE DELL'AFRICA. MOLTO IMOPORTANTI SONO I SETTORI AGROALIMENTARE E TESSILE MA ,NEGLI ULTIMI DECENNI , L'INDUSTRIA SI È SVILUPPATA ANCHE NEL SETTORE CHIMICO, PETROLCHIMICO, ELETTRONICO, AUTOMOBILISTICO (LARAKI, RENAULT, NISSAN), INFORMATICO E NAVALE. MOLTO PREGIATO E’ L’ARTIGIANATO, SOPRATTUTTO DI TAPPETI E OGGETTI ARTISTICI. TURISMO IL MAROCCO SI È AFFERMATO COME UNA DELLE MAGGIORI METE TURISTICHE DELL'AFRICA SETTENTRIONALE, IN PARTICOLARE PER QUANTO RIGUARDA IL TURISMO ORGANIZZATO. LE METE PIÙ VISITATE SONO LE COSIDDETTE CITTÀ IMPERIALI E IL DESERTO DEL SAHARA. SI PUÒ TROVARE: TURISMO DI TIPO CULTURALE, DI TIPO NATURALE E BALNEARE IL NUMERO DI TURISTI NEGLI ULTIMI ANNI SI VALUTA SU POCO PIÙ DI 10 MILIONI, LA METÀ PROVENIENTE DALL'EUROPA IN TESTA FRANCIA, GERMANIA E SPAGNA.

AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO E PESCA I PRINCIPALI PRODOTTI AGRICOLI SONO CEREALI, CANNA DA ZUCCHERO, AGRUMI, LEGUMI, POMODORI, OLIVE (IL MAROCCO È UNO DEI MAGGIORI ESPORTATORI DI OLIO DI OLIVA) E’ INOLTRE L'UNICO PRODUTTORE MONDIALE DI OLIO DI ARGAN. E’ DIFFUSO L’ALLEVAMENTO, SOPRATTUTTO OVINO E CAPRINO. CON I SUOI 17 PORTI IL MAROCCO È TRA I MAGGIORI PAESI AFRICANI IN CUI SI PRATICA LA PESCA ANCHE INDUSTRIALE.

Il TAJINE, consiste in carne in umido, accompagnata da verdura o frutta, cotta in un piatto di terracotta, smaltato e decorato, dal quale prende il nome.

COUSCOUS, semola macinata finemente e cotta che viene servita con uno stufato di agnello e verdure e condito con una salsa molto piccante, harissa.

La PASTILLA, consiste in un composto di carne di piccione, uova, mandorle, cannella, zafferano e zucchero, racchiuso in diversi strati di una sfoglia detta ouarka.

CARTA D’ IDENTITA’

• Il Perù è una repubblica presidenziale

• È una repubblica dell’ America latina

• La capitale è Lima

• Ha circa 31150000 abitanti, 23 per km quadrato

• La valuta è il nuovo sol peruviano

• Le lingue ufficiali sono lo spagnolo, il quechua e anymara

• Il PIL procapite è 6525$

GEOGRAFIA Il Perù, con un'estensione di 1.285.216 km² è il terzo Paese del Sud America per grandezza del territorio, dopo il Brasile e l’ Argentina. Confina con l'Ecuador e la Colombia a nord, il Brasile a est, con la Bolivia a sud-est, con il Cile a sud, e l'Oceano Pacifico a ovest. La Cordigliera delle Ande corre parallela all'Oceano Pacifico, e separa le tre regioni tradizionalmente utilizzate per descrivere geograficamente il paese. La Costa, a ovest, è una stretta pianura, prevalentemente arida, ad eccezione delle valli create da fiumi stagionali. La Sierra è la regione delle Ande, costituita da altipiani con vette che superano spesso i 6000 metri di altezza (come, ad esempio, il monte Huascaràn, che raggiunge i 6768 m). La Selva è formata da un vastissimo bassopiano che è attraversato da grandi fiumi (Maranòn, Urcavali) che danno origine al Rio delle Amazzoni; questa regione, dal clima caldo e umido, è ricoperta da un manto di foreste impenetrabili, ed è la zona meno abitata del Perù (meno di 1 abitante per chilometro quadrato).

IDROGRAFIA Il Perù ha il 4% dell'acqua dolce totale

del pianeta. I maggiori bacini idrografici sono tre: il bacino del Rio delle

Amazzoni, che scorre a est delle Ande, il bacino del Pacifico, dove scorrono fiumi

che, nati dalla Cordigliera scorrono a ovest verso il Pacifico, e la conca del

Lago Titicaca, al confine con la Bolivia. Il Titicaca è il secondo lago più vasto

dell’America Latina, nonché il più alto lago navigabile del mondo .

Il Perù ha circa 29000000 abitanti e, secondo le stime dell’ istituto nazionale di statistica e informatica, è il quarto paese più popolato del SudAmerica . La popolazione urbana equivale al 76% e quella rurale al 24% della popolazione totale. Le principali città si trovano lungo la costa, i maggiori centri abitati sono:Piura, Chiclayo, Trujillo, Chimbote, Lima, Ica. Nella regione andina le principali città sono Arequipa, Cajamarca, Ayacucho, Huancayo e Cuzco. Infine nella selva amazzonica la città più importante è Iquitos, seguita da Pucallpa, Tarapoto e Juanjui; sono quasi tutte capoluoghi di regione. Il Perù è una repubblica democratica presidenziale rappresentativa; vive soprattutto di agricoltura, pesca , risorse minerarie e prodotti tessili esportati in tutto il mondo.

Il Perù vive soprattutto di pesca, agricoltura risorse minerarie e industria tessile. Il Prodotto nazionale lordo è di 322.904 milioni di $; pro capite 10.596 (stime 2012) Il 7,7% della popolazione è disoccupato, e una grossa percentuale lavora nel settore terziario. Nel 1997 la crescita economica è stata del 7%, ma non più del 1% nel 1998 a causa degli effetti disastrosi di "El Niño”, che ha provocato inondazioni con conseguenze sulla pesca, oltre le crisi finanziarie di Asia, Brasile e Russia. Tuttavia, nel XXI secolo l'economia peruviana è stata quella a più alta crescita dell'America Latina, crescita costante unita a bassa inflazione, una delle più basse al mondo nel 2010.

Agricoltura Nel tempo degli Inca si coltivava soprattutto mais, patate e coca usando il metodo di coltivazione a terrazze. Ora si coltivano sempre patate e mais, di cui il Perù è il quinto esportatore al mondo, i carciofi e soprattutto gli asparagi, di cui il Perù è il secondo esportatore al mondo Allevamento In Perù si allevano diversi animali; nella zone della sierra si allevano soprattutto lama e pecore; meno diffuso è l'allevamento di bovini e caprini. Minerali Il rame è il minerale maggiormente esportato, assieme all’argento; di questi due metalli il Perù infatti è il secondo esportatore al mondo . Abbondantemente presenti anche zinco, oro, prodotti petroliferi, piombo, argento, ferro, stagno, fosfati, carbone, vanadio, bismuto, guano, mercurio, antimonio, molibdeno, tungsteno e sale. Pesca acciughe, sardine, gamberetti e olio di pesce sono tra i prodotti della pesca più esportati, anche se il più esportato in assoluto è la farina di pesce, della quale il Perù è il primo produttore al mondo . Industria I settori industriali più sviluppati sono quello tessile e quello siderurgico. Di rilievo anche la produzione di cemento, tabacco, metallurgia, alimentari, e carta.

In Perù, a partire dalle Ande, fino ad arrivare alle pianure è presente in strada, un enorme quantità di spazzatura abbandonata, data la scarsa

gestione dei rifiuti e l’assenza di raccolta differenziata. Nelle città l’ inquinamento è quasi insopportabile, e l’aria praticamente

irrespirabile. Il Perù deve anche lottare contro la deforestazione, la desertificazione, l’erosione del suolo, l’inquinamento atmosferico nei centri urbani, l’utilizzo

di eternit, la pesca eccessiva, l’inquinamento dei fiumi e della acque costiere dai rifiuti urbani e la gestione di questi. Sfide molto impegnative.

La papa alla huancaina è un piatto tipico della cucina criolla del Perù, i riferimenti scritti più antichi risalgono alla fine del XIX secolo. Per quanto ruguarda l’origine del nome, questo viene dalla

regione peruviana di Huancayo: a quanto si racconta, l’inventore di questo piatto comprava gli ingredienti nella città di Huancayo e la omaggiò dandone il nome a questa squisita pietanza. Un’altra versione dice che

il piatto fosse una specialità di un ristorantino situato nella prima stazione a Lima in direzione di

Huancayo e per questo motivo il piatto venne chiamato Patate alla Huancaina.

Ingredientes : 5 ajíes amarillos papas sancochadas 1 diente de ajo 1 cucharada de sal 250 gr. de queso fresco ½ taza de leche evaporada

한국

AFRICA

MAROCCO

MONARCHIA COSTITUZIONALE

DIRHAM MAROCCHINO

RABAT

ARABO, TAMAZIGHT

3 250 DIRHAM

70,92 ab./km²

Nome completo: Rebubblica di Corea Lingua ufficiale:coreano Capitale: Forma di governo:repubblica Densità di popolazione:491 ab/km2 Continente: ASIA Valuta: Won Sudcoreano Pil procapite: 22589 $

BANDIERA

MONETA

RISORSE

ECONOMIA

SETTORE PRIMARIO

SETTORE SECONDARIO , sono estratti nella zona

paese. A causa delle carenze nel settore energetico, il paese ha potenziato di energia nucleare. Il

è molto

dell’elettronica.

SETTORE TERZIARIO

PIATTO TIPICO: TTEOKGUK (떡국)은 한국 새 해의 축 하 동안에 먹는 전통 한국 요리 이다. 접시는 얇게 썬된 떡으로 국물/스프 (국)의 구성 (떡-그것은 불릴 수 있다 쌀 파스타의 일종). 소비자 올해 행운을 얻을 나이의 1 년 부여 여겨지고 있기 때문에 새 해 첫날에 를 먹는 전통 이다. 그것은 일반적으로 얇은 요리 계란, 절인된 고기, 그리고 김

Ecologia della nutrizione

Nutrition ecology. Si tratta di una scienza inter-disciplinare, che prende in esame tutte le componenti della catena alimentare e ne valuta gli effetti secondo 4 punti di vista principali: la salute umana, l'ambiente, la società e l'economia.

Allevamento

Il consumo di carne pro capite è più che raddoppiato nella scorsa metà del secolo. Considerando il continuo

aumento della popolazione si può stimare che il consumo totale di carne è

aumentato di 5 volte.

Degradazione del Suolo – Deforestazione –

Inquinamento Chimico – Uso dell’energia – Consumo di acqua – Smaltimento delle deiezioni – Riscaldamento

globale

Risorse

Conseguenze

Agricoltura

I governi dei paesi industrializzati tra il 1960 e la fine degli anni novanta hanno indotto la cosiddetta Rivoluzione Verde,

ossia hanno investito in maniera consistente nella ricerca agricola,

cercando sistemi per incrementare la produzione alimentare

Degradazione del Suolo – Deforestazione –

Inquinamento Chimico – Uso dell’energia – Consumo di acqua – Smaltimento delle deiezioni – Riscaldamento

globale

Risorse

Conseguenze

Degradazione del suolo

Agricoltura

•L'agricoltura può contribuire alla desertificazione sia direttamente, tramite pratiche agricole dannose come la coltivazione intensiva, il sovrasfruttamento dei pascoli, e un uso smodato di acqua, sia indirettamente, quando la terra viene deforestata per creare nuove terre coltivabili o nuovi pascoli per il bestiame.

Allevamento

•Mentre servono da 20 a 1000 anni per la formazione di un centimetro di suolo, le Nazioni Unite hanno stimato che il vento e l'acqua erodono l'1% del suolo del pianeta ogni anno. Generalmente è poco noto come l'allevamento di animali sia uno dei fattori che più contribuiscono all'erosione. Quando un pascolo è sovrasfruttato, il bestiame compatta il suolo con gli zoccoli e strappa la vegetazione che tiene assieme il terreno, diventando così causa di erosione.

Deforestazione

Agricoltura

• Il tasso annuo di deforestazione ha continuato ad aumentare negli anni. Il 10% dell'area deforestata è usata per la coltivazione della soia (usata come mangime per animali negli allevamenti intensivi), il resto è riservato al pascolo; dopo pochi anni, l'area va incontro a un processo irreversibile di desertificazione, e quindi diventa necessario abbattere una nuova porzione di foresta, in un circolo vizioso che degrada l'ambiente sempre di più.

Allevamento

• In soli dieci anni (dal 1990 al 2000) l'Amazzonia Brasiliana ha perso un'area di foresta pari a due volte il Portogallo: la stragrande maggioranza di quest'area è diventata pascolo per bovini, per il consumo interno e per l'esportazione in Europa, Giappone, USA. Tra il 1997 e il 2003 il volume dell'esportazione di bovini dal Brasile è aumentato di oltre cinque volte; l'80% di questo incremento di produzione ha avuto luogo nella foresta Amazzonica.

Inquinamento chimico

Agricoltura

• Gli esseri umani hanno praticato l'agricoltura per più di 10.000 anni, ma solo negli ultimi 50 anni i coltivatori hanno sviluppato una pesante dipendenza dai fertilizzanti chimici sintetici e dai pesticidi. I raccolti in realtà assorbono solo da un terzo alla metà dell'azoto applicato al terreno come fertilizzante: le sostanze chimiche rimaste inutilizzate inquinano il suolo e l'acqua.

Allevamento

• Dato che, secondo le statistiche della FAO, metà dei cereali e il 90% della soia prodotti nel mondo sono usati come mangimi per animali, e che queste sostanze chimiche sono per la maggior parte usate nelle monocolture per la produzione di mangimi animali, è chiaro che la maggior responsabilità per questo enorme uso di sostanze chimiche sta proprio nella pratica dell'allevamento del bestiame.

Uso dell’energia

Agricoltura

•Gli esseri umani hanno praticato l'agricoltura per più di 10.000 anni, ma sono negli ultimi 70 anni i coltivatori hanno sviluppato un’agricoltura strettamente dipendente dall’utilizzo di macchine agricole motorizzate.

Allevamento

•La conversione da cereali a carne implica un'enorme perdita di energia, specialmente se per la conversione si utilizzano i bovini. La quantità media di combustibile fossile necessario a produrre 1 kcal di proteine dalla carne è di 25 kcal, vale a dire 11 volte tanto rispetto a quello necessario per la produzione di grano, che ammonta a 2,2 kcal circa. Il rapporto è di 57:1 per la carne di agnello, 40:1 per quella di manzo, 39:1 per le uova, 14:1 per il latte e la carne di maiale.

Smaltimento delle deiezioni

Agricoltura

• Quando gli animali vengono allevati coi metodi tradizionali, le loro deiezioni sono considerate un elemento chiave nei sistemi di agricoltura a rotazione, che producono una grande varietà di cibo e mantengono il suolo sano e fertile. Tuttavia, quanto troppi animali vengono allevati in un'area troppo piccola, l'ambiente circostante non è in grado di smaltire tutte le deiezioni prodotte.

Allevamento

• Le deiezioni liquide e semi-liquide del bestiame contengono livelli di fosforo e azoto al di sopra della norma. Quando gli escrementi animali filtrano nei corsi d'acqua, l'azoto e fosforo in eccesso in essi contenuto rovina la qualità dell'acqua e danneggia gli ecosistemi acquatici e le zone umide. Circa il 70-80% dell'azoto fornito ai bovini, suini e alle galline ovaiole mediante l'alimentazione, e il 60% di quello dato ai polli "da carne" viene eliminato nelle feci e nell'urina e finisce nei corsi d'acqua.

Consumo di acqua

Agricoltura

• L'acqua richiesta per produrre vari tipi di cibo vegetale e foraggio varia dai 500 ai 2000 litri per chilo di raccolto prodotto.

Allevamento

• Il consumo d'acqua è una delle maggiori cause di impatto ambientale dell'allevamento di bestiame. L'agricoltura, per la maggior parte dedicata alla produzione di bestiame e di mangime, consuma più acqua di qualsiasi altra attività negli Stati Uniti, e in generale utilizza il 70% dell'acqua usata in totale nel mondo.

Riscaldamento globale

Agricoltura

• Il riscaldamento globale è causato dal consumo di energia, dato che nel mondo moderno le fonti primarie di energia sono combustibili ad alto contenuto di carbonio i quali, se bruciati, emettono diossido di carbonio, o altri gas serra.

Allevamento

• L'allevamento di bestiame è una delle cause principali dell'aumento di uso di combustibile. Ma il bestiame emette anche gas serra in modo diretto, come sottoprodotto della digestione. I bovini emettono una quantità significativa di metano, un potente gas serra, nell'aria.

CROMOSOMI I cromosomi sono dei corpuscoli che si trovano

all’interno del nucleo che vengono duplicati e ripartiti nelle cellule nuove.

I cromosomi sono visibili come bastoncelli con una strozzatura centrale, detta centromero.

Si trovano in ogni cellula, in un numero fisso per ogni specie. I cromosomi sono uguali a 2 a 2 e quelli appartenenti alla stessa coppia sono detti omologhi.

LA STRUTTURA DEL D.N.A.

Ogni cromosoma è costituito da DNA, o acido desossiribonucleico. Ogni molecola è lunghissima ed ripiegata più volte su se stessa, ed è costituita da piccole strutture chiamate nucleotidi. La molecola di DNA non è formato da un solo filamento di nucleotidi, ma da 2 lunghissime sequenze di nucleotidi avvolte a spirale. La struttura è formata da basi azotate che si completano e formano dei legami chimici.

LA DUPLICAZIONE DEL DNA

Il DNA ha una capacità unica: è in grado di riprodurre un’altra molecola simile a se stessa.

Quando le cellule si dividono l’intero progetto di costruzione dell’individuo deve passare integro in tutte le nuove cellule.

Le basi azotate sono complementari. La timina con la adenina, la guanina con la citosina.

IL PROCESSO DI TRASCRIZIONE

Nel nucleo i 2 filamenti di DNA si aprono per un tratto.

Successivamente a ogni base dei filamenti aperti è appaiata la base complementare.

Contemporaneamente si uniscono le molecole di acido fosforico e di ribosio si forma il filamento di RNA.

Si uniscono le molecole di acido fosforico e di

ribosio, e si forma il filamento di RNA. Esso

contiene una sequenza di nucleotidi

complementare a quello del filamento di DNA.

L’RNA passa attraverso i pori del nucleo e si

dirige sui ribosomi nel citoplasma.

L’RNA MESSAGGERO

IL CODICE GENETICO

Il codice genetico di un individuo è determinato della sequenza delle triplette nel suo DNA

L’ R.N.A. DI TRASFERIMENTO

Nel citoplasma si trovano altre molecole di RNA di TRASFERIMENTO. Queste molecole presentano a un’estremità una tripletta di tre basi azotate. All’estremità opposta vi è invece un sito,cioè una struttura molecolare a cui può legarsi il solo tipo di amminoacido a cui corrisponde la tripletta.

La sintesi delle proteine L’RNA messaggero si colloca su un

ribosoma, in modo da presentare libera la prima tripletta. Automaticamente verrà a collocarsi, di fronte ad essa, l’RNA di trasferimento che porta la tripletta corrispondente. Gli amminoacidi si legano tra loro e viene composta la proteina.

La tecnologia del D.N.A. ricombinante

La tecnologia del dna ricombinante permette di

trasferire frammenti di dna da un organismo a

un altro, che risulta così ricombinato per produrre una proteina utile.

Gli O.G.M.

Gli OGM possono essere batteri , piante o animali e sono utilizzati nell’industria farmaceutica per la produzione di farmaci; in agricoltura per produrre piante più

resistenti a certe malattie o a condizioni ambientali avverse;nell’industria alimentare e chimica

per ottenere, con altre rese, sostanze utili, come

la rennina, enzima impiegato nell’industria del formaggio, o altre sostanze chimiche

importanti come l’idrogeno, l’alcol, il metano.

Come si ottengono gli O.G.M.

Le tecniche per ottenere gli ogm sono diverse secondo gli organismi, tuttavia la prima tappa del processo è la clonazione del dna,cioè la produzione di copie identiche di un gene che deve essere inserito in un certo organismo. La clonazione del dna

Le piante transgeniche

• Si dice transgenico un organismo nel cui genoma è stato introdotto un gene proveniente da un’altra specie

GLI ANIMALI TRANSGENICI

• Per ottenere un animale si inietta una soluzione contenente il DNA clonato nel nucleo della cellula che, dividendosi, trasmette il genoma modificato a tutte le cellule dell’embrione in formazione, dando origine a un animale transgenico.

LA CLONAZIONE

La clonazione è la formazione di una popolazione di cellule o di individui tutti geneticamente uguali.

Ttokguk (zuppa di gnocchi di riso) -떡국.

The Korean recipe: 콩밥 위키백과, 우리 모두의 백과사전. 콩밥. 콩밥은 한국 요리의 하나로 콩을 같이 넣어 지은 밥이다. 콩밥은 콩과 쌀을 물에 충분히 불린 뒤 밥을 안쳐 짓는다. 들어가는 콩의 종류는 다양하다. 문화 속의 콩밥[편집] 년대 중반까지는 교도소에서 죄수들에게 콩밥을 줬었으나, 1986년부터 보리밥으로 바뀌었다. 하지만 관용적인 표현으로 오늘날에도 교도소에 수감된다는 뜻으로‘콩밥 먹다’라는 표현을 쓴다. 영양가 있고 건강에 좋은 음식으로 널리 알려져 있음에도 불구하고 콩밥은 오랫동안 한국 식당에서 쉽게 볼 수 없었다. 최근 삶의 질을 강조하며 건강한 생활방식과 먹거리의 유행을 타고 '영양밥', '잡곡밥' 등 콩이 들어간 여러 가지 밥을 내놓는 곳이 늘었다.

La ricetta in italiano:

Ingredienti (2-3 porzioni): 450g di tteok, gnocchi di riso; 200g circa di carne (manzo); 3 spicchi d’aglio; 1 cipollina verde, (queste per intenderci); 2 uova; 1 cucchiaio da minestra di salsa di soia (se è di vostro gusto); 1 cucchiaino di olio di sesamo; pizzico di pepe nero; 1 foglio di kim; 1 peperoncino (a vostro piacimento); sale.

Laviamo gli gnocchi lasciandoli per 30 min in una bacinella con acqua fredda e poi scoliamoli. Tagliamo la carne a piccole strisce e poi prepariamo le cipolle che vanno tagliate diagonalmente, in modo da ottenere sottili anellini. Mettiamo a cuocere in una grossa pentola gli gnocchi con circa 7 bicchieri d’acqua. Lasciamo cuocere a fuoco alto per circa 15 min. Non appena l’acqua bolle, aggiungiamo la carne e gli spicchi d’aglio. Lasciamo a bollire il tutto ancora per 20 minuti (controllate la carne che rimanga il più morbida possibile). Cuociamo il kim, o meglio arrostiamolo su entrambe le parti finché non diventano verde chiaro. Possiamo farlo benissimo direttamente sui fornelli. Prendiamo le uova e separiamo l’albume dal tuorlo mettendoli in due ciotole diverse. Versiamo un po’ d’olio per friggere sulla padella e facciamo una frittatina con l’albume. Una volta pronta, tagliamola come la carne, a striscioline e mettettiamola a bollire insieme agli gnocchi e alla carne. Aggiungiamo anche la salsa di soia e la cipollina. Copriamo con il coperchio e lasciamo bollire finché gli gnocchi non salgono a galla. Quando gli gnocchi sono pronti, aggiungiamo l’olio di sesamo e pepe e mescoliamo bene. Tolta dal fuoco, serviamo la zuppa calda nei piatti, aggiungiamo ancora striscioline di frittata, cipolline ed infine il kim (spezzettato con le mani).

The English recipe: Main ingredients: rice, broth (beef, chicken, pork,

pheasant, or seafood; soy sauce), garaetteok

Other information Traditional for Korean New Year

Tteokguk is a traditional Korean dish eaten during the celebration of the Korean New Year.

The dish consists of the broth/soup (guk) with thinly sliced rice cakes (tteok - it can be called a kind of rice pasta). It is tradition to eat tteokguk on New Year's Day because it is believed to grant the consumer good luck for the year and gain a year of age. It is usually garnished with thin julienned cooked eggs, marinated meat, and gim.

The broth is generally made by simmering the main protein (beef, chicken, pork, pheasant, seafood) in a ganjang seasoned stock. The stock is then strained to clarify the broth and long cylinder-shaped garaetteok are thin-sliced diagonally and boiled in the clear broth. Garnish is added before serving; the garnish may vary by region and personal taste, but usual staples are pan-fried julienned egg yolks and whites, gim and spring onions. A drizzle of sesame oil is common just prior to serving the teokguk. Varieties of tteokguk include: saeng tteokguk (생떡국) or nal tteokguk (날떡국), a specialty of Chungcheong province, where a mixture of non-glutinous rice with glutinous rice is made into small balls or rolled into a garaetteok shape and then sliced into a boiling broth; joraengi tteokguk (조랭이 떡국 ) from the Kaesong region with the tteok twisted in small cocoon shapes; and gon tteokguk (곤떡국) from the island of Jeju, which uses sliced jeolpyeon tteok rather than the usual garaetteok. Another variety, tteokmanduguk is literally tteokguk with additional mandu (Korean beef dumpling)..

L’attività fisica deve far parte della nostre abitudini di vita quotidiana, perché e in grado di migliorare molti aspetti della salute.

LA PIRAMIDE DELL’ATTIVITÀ FISICA (secondo la Società Italiana di Pediatria per bambini e adolescenti).

ATTIVITÀ Kcalorie per un’ora

Riposo a letto 80 – 90

Posizione seduta (studiare, leggere, scrivere) 100 - 150

Camminare lentamente 200 - 220

Camminare velocemente 300 - 350

Salire le scale 340 - 370

Lavori di casa 180 - 250

Attività sportive leggere(arco, golf, bocce, bigliardo) 180 – 300

Attività sportive moderate (ballo, equitazione, scherma, tennis da tavolo, ginnastica)

300 - 480

Attività sportive intense (calcio, volley, basket, pallanuoto, pallamano, atletica, ciclismo, canottaggio, nuoto, sci alpino, arti marziali, pattinaggio)

420 – 600

Attività sportive molto intense (pugilato, lotta, corsa campestre, sci nordico) 600 - 800

CONSUMO DI ENERGIA è molto variabile e dipende dal tipo di attività svolta,

dal livello a cui si svolge e dalla sua durata.

È la quantità di energia che serve al nostro organismo per sostenere le funzioni vitali

è dato da

Metabolismo basale, cioè il consumo di energia nelle condizioni di riposo assoluto.

Termogenesi alimentare, Cioè la quantità di energia consumata dal corpo umano per la digestione.

Costo energetico dell’ attività fisica, Cioè l’ energia che serve per compiere attività che richiedono uno sforzo muscolare.

Tabella calorica giornaliera per ragazzi/e dai 10 ai 18 anni (variabile a seconda dell’attività svolta)

L’Antichità

Il Medioevo

L’Età moderna

storia CONSERVAZIONE

sostenibilità

Additivi e allergie

Microrganismi interni

Microrganismi esterni

Cause del deterioramento

Sistemi di conservazione

Trattamento con il freddo Trattamento con il caldo Rimozione dell’acqua Conservanti naturali

Irraggiamento

additivi etichetta

coloranti

conservanti

antiossidanti

acidificanti

addensanti, stabilizzanti, gelificanti, emulsionanti

aromatizzanti

Modalità d’uso e conservazione

Data di scadenza

Elenco degli ingredienti

Quantità netta

Denominazione di vendita

Etichetta nutrizionale

Marchi (DOP, IGP ecc.)

refrigerazione

congelazione

surgelazione

pastorizzazione

sterilizzazione

affumicatura

essiccazione

liofilizzazione

concentrazione

sale

olio

aceto

zucchero

alcool Scelta, lavatura, pulitura

pezzatura confezionamento Tunnel di surgelazione

Catena del freddo

Atmosfera modificata

Atm. controllata

Atm. protettiva

Sottovuoto

Cattiva conservazione e patologie

Anisakis

Botulismo

Epatite virale

Salmonella

Tifo

Solfiti

Le tecniche di conservazione degli alimenti hanno

origine antichissime, infatti allungare la vita dei

prodotti permetteva di stoccarli come scorte. Le

prime tecniche per prolungare la durata dei cibi

utilizzavano sostanze e processi naturali, come l’uso

di sale ed essiccamento. I Romani effettuavano la

salagione del prosciutto e per conservare pesci e

olive utilizzavano la salamoia (acqua e sale). Il sale

era talmente importante che fu costruita la via

Salaria per portarlo a Roma dalle saline del mare

Adriatico. Inoltre i soldati romani venivano pagati con

una certa quantità di sale, da cui deriva il termine

“salario”.

Nel Medioevo le tecniche di conservazione

degli alimenti non erano molto diverse da

quelle dell’antichità. Un metodo diffuso era

quello dell’essiccamento, ottenuto esponendo

gli alimenti al sole e all’aria. Diffuse erano

anche la salatura e l’affumicatura sia della

carne sia del pesce. Per affumicare la carne

venivano usate le enormi cappe dei camini. Il

pesce del Baltico e del Mare del Nord

essiccato e salato era uno dei principali

prodotti di scambio. Per quanto riguarda la

conservazione con il freddo venivano

utilizzate le nevaie o ghiacciaie, appositi locali

in pietra che servivano come deposito di neve

e ghiaccio. Esse sono state le antenate dei

nostri frigoriferi.

La sterilizzazione in bottiglia.

Una vera e propria rivoluzione nella conservazione dei cibi furono le conserve

sotto vetro realizzate grazie alla tecnica di sterilizzazione inventata nell’ottocento

dal pasticcere francese Appert. Le bottiglie di vetro a collo largo venivano

riempite di verdure e fatte bollire a bagnomaria tappate in modo ermetico.

Barattoli in latta e pastorizzazione

A metà ottocento l’industria dei metalli produsse i primi barattoli in banda

stagnata, cioè in lamiera di ferro rivestita di stagno. I cibi venivano inscatolati e

poi bolliti per fare uscire l’aria, perché si riteneva che l’unico responsabile del loro

deterioramento fosse l’ossigeno. Intorno al 1860 Pasteur, un chimico e biologo

francese, scoprì che l’alterazione degli alimenti è dovuta alla presenza di

microrganismi e che può essere limitata riscaldandoli per alcuni minuti a precise

temperature.

Gli impianti frigoriferi

Il passaggio dalle nevaie alle prime macchine che “fabbricavano” il freddo

avvenne verso la metà dell’ottocento. La prima macchina per fabbricare il

ghiaccio fu messa a punto in America. Nel 1861, in Australia, venne costruita la

prima fabbrica del mondo per il congelamento della carne.

Un alimento fresco, lasciato all’aria, cambia abbastanza

rapidamente le sue caratteristiche. Peggiora nell’aspetto, nel

colore e nel sapore: in altre parole si deteriora.

Il naturale deterioramento di un alimento fresco è causato da

alcuni microrganismi che possono vivere sia al suo interno

sia al suo esterno.

Congelamento

Viene usato soprattutto per i grossi pezzi di

carne e di pesce destinati all’esportazione, che

devono sopportare viaggi e stoccaggio che

durano alcuni mesi. I pezzi da congelare vengono

portati progressivamente a una temperatura tra

-10 e -15°C; l’acqua contenuta nei tessuti si

trasforma così in ghiaccio e l’attività dei

microrganismi viene quasi completamente

bloccata (manca infatti l’elemento “liquido” di

cui essi hanno bisogno). L’operazione di

scongelamento va fatta per gradi, per impedire

la perdita di sostanze nutritive e la riduzione

della consistenza dell’alimento.

Nel congelamento lento i grossi cristalli di ghiaccio rompono le membrane cellulari.

Surgelazione

I surgelati sono alimenti freschi che hanno subito un rapido raffreddamento e vengono conservati a temperature molto basse (inferiori ai -18°C). L’industria dei surgelati è nata per la conservazione del pesce, alimento facilmente deperibile e si è poi estesa ad altri alimenti.

Nel congelamento rapido e ultrarapido i cristalli di ghiaccio rimangono piccolissimi e non rompono le membrane cellulari.

Gli alimenti freschi

vengono scelti,

lavati e puliti.

Gli alimenti freschi vengono

scelti, lavati e puliti. I pezzi

più grandi, come i pesci di

grosse dimensioni vengono

ridotti in piccole pezzature.

Gli alimenti freschi vengono scelti, lavati e puliti. I pezzi più grandi, come i pesci di grosse dimensioni vengono ridotti in piccole pezzature. Gli alimenti sono preparati nelle confezioni di vendita con buste di polietilene o scatole di cartone.

Le confezioni entrano nel tunnel di

surgelazione, dove la ventilazione

forzata mantiene un livello di gelo tra i

-50 °C e i -60 °C. L’acqua presente negli

alimenti si trasforma rapidamente in

cristalli di ghiaccio piccolissimi, che

non alterano i tessuti vegetali o

animali.

Gli alimenti surgelati

sono conservati a

temperature molto

basse, inferiore ai -18 °C.

Il disegno a lato illustra

la cosiddetta catena

ininterrotta del freddo

che ha come ultimo

anello il freezer del

frigorifero domestico.

Questo metodo si usa soprattutto per alimenti

liquidi, come il latte, i succhi di frutta, la birra e

il vino. Il liquido viene fatto circolare in una

piastra sottile, dove si riscalda per 15-30 secondi

fino alla temperatura di 70-80 °C.

Questa temperatura è sufficiente a far morire i

germi patogeni (portatori di malattie) lasciando

intatto il contenuto di proteine e di vitamine

dell’alimento.

Usa temperature più alte (120-150°C) e per

tempi più lunghi (10-15 minuti); viene usato

per frutta, verdura, carni e pesce. Il latte

costituisce un caso a sé, perché le tecniche di

uperizzazione impiegano temperature elevate

(150 °C) per un tempo brevissimo (1s). La

sterilizzazione distrugge tutti i microrganismi,

gli alimenti, opportunamente sigillati, si

conservano per molti mesi. Dopo l’apertura

dei contenitori, anch’essi, come gli alimenti

freschi, subiscono la degradazione dovuta

all’ambiente.

L’affumicatura utilizza i fumi prodotti dalla combustione lenta e senza fiamma di vari tipi di legnami con poca resina. Le sostanze presenti nel fumo sono tossiche solo per i microrganismi e penetrando nell’alimento, ne impediscono lo sviluppo. Oltre a migliorare la conservazione dei cibi, l’affumicatura ne modifica il sapore, conferendo un aroma particolare ; si pensi allo speck, al salmone, alla scamorza ecc. I tipi di affumicatura più diffusi sono a caldo e a freddo. L’affumicatura a caldo è di breve durata (qualche ora) con temperature alte (tra i 50°C e i 90°C), mentre quella a freddo può durare giorni o settimane, ma con temperature intorno ai 30°C.

Gli alimenti lasciati all'aria aperta (nei mesi

estivi) o messi in un forno caldo perdono gran

parte dell'acqua che contengono, così si crea un

ambiente sfavorevole allo sviluppo dei germi.

Oggi questa tecnica è usata per la frutta secca

(fichi, prugne, albicocche), i legumi secchi e i

funghi secchi. In Norvegia si usa ancora per

produrre lo stoccafisso, cioè merluzzo disseccato.

Consiste nel togliere tutta l'acqua

presente nell'alimento

(disidratazione totale),

con un processo di congelamento

rapido (-40°C) seguito da un

riscaldamento sottovuoto (cioè in

assenza di aria). Alla fine, rimane una

polvere fine, che viene confezionata

in buste o barattoli sottovuoto; al

momento del consumo basta

aggiungere l’acqua eliminata.

La concentrazione si ottiene facendo evaporare una parte dell'acqua presente negli alimenti. È una tecnica non del tutto efficace poiché la quantità d’acqua, seppur ridotta, rimane troppo elevata. Gli alimenti concentrati devono quindi essere consumati in breve tempo oppure sottoposti a una forma di conservazione ulteriore, come la sterilizzazione o la pastorizzazione. I prodotti concentrati hanno però il vantaggio di occupare meno spazio e di pesare meno.

Il comune sale da cucina ha buone proprietà

antisettiche (uccide i germi); inoltre funziona come

disidratante (assorbe l’acqua) e satura l’ambiente

liquido indispensabile alla vita dei germi. La salagione a

secco si usa soprattutto per conservare il pesce fresco in

recipienti di legno, dove viene disposto a strati,

alternati col sale e ben pressati (sardine, acciughe,

baccalà); oppure per conservare la carne a tranci interi

o macinata , che viene cosparsa di sale e lasciata

stagionare all’aria (prosciutto, bresaola, insaccati).

La salagione a umido, detta salamoia, si usa invece per

le olive , vengono conservate in barattoli pieni di acqua

salata (la soluzione si realizza con il 10% di sale).

Qualunque tipo di olio ha il potere di isolare gli

alimenti dal contatto con l’aria; evita pertanto lo

sviluppo dei microrganismi aerobi (che vivono

appunto in presenza d’aria). Questa conservazione

viene usata per alcuni tipi di pesce (sardine, tonno)

e per molte verdure carnose (cipolline, carote).

Spesso è necessario procedere a una cottura

preliminare, per distruggere i microrganismi

anaerobi (che vivono in assenza d’aria).

L’aceto contiene una sostanza acida (acido

acetico) che ha discrete capacità

antisettiche, inoltre crea un ambiente ostile

alla moltiplicazione dei germi. È usato

soprattutto per certe verdure (i sottoaceti),

che vengono immerse in acqua bollente e

poi in aceto bollente.

Lo zucchero funziona come il sale, perché

disidrata i microrganismi rendendoli inattivi. Si

usa soprattutto per la frutta sciroppata, che

viene conservata in barattoli riempiti con una

soluzione zuccherina (prima devono essere

sterilizzati in acqua bollente), e per le

marmellate, dove la polpa della frutta viene

mescolata col 50% di zucchero.

L’alcool puro esercita un’energica

azione antisettica cioè impedisce lo

sviluppo di microrganismi ed è

pertanto un ottimo conservante.

Poiché costa molto, viene usato solo

per la frutta pregiata, spesso in

soluzioni diluite (ciliegie e susine sotto

spirito).

Con il metodo dell’atmosfera controllata il

prodotto viene conservato in confezioni

chiuse ermeticamente, all’interno delle

quali l’aria viene sostituita con alcuni gas,

miscelati in proporzioni variabili a secondo

dell’alimento. Se il prodotto è mantenuto

a una temperatura di 3-4 °C, il tempo di

conservazione è di circa sei mesi.

In quest’ultimi anni hanno trovato grande

diffusione i prodotti confezionati in

atmosfera protettiva o modificata, nella

quale la concentrazione di ossigeno viene

ridotta e talvolta viene anche aumentata

quella di anidride carbonica, impedendo lo

sviluppo dei microbi e prolungando il tempo

di conservazione. I prodotti confezionati con

tale metodo devono portare la dicitura

“confezionato in atmosfera protettiva”.

La conservazione sottovuoto si

realizza togliendo l’aria contenuta

nella confezione, solitamente in

plastica. A seconda del tipo, gli

alimenti possono essere poi

conservati a temperatura

ambiente (caffè, arachidi) oppure

in frigorifero (pasta fresca).

L’irradiazione si basa sull’utilizzo di radiazioni

come raggi X e raggi gamma che agiscono in

tempi molto rapidi sui microrganismi impedendo

loro di riprodursi e in parte uccidendoli

direttamente. Inoltre agisce direttamente

sull’alimento (aglio, cipolla, patata ecc.)

bloccandone la maturazione e la germinazione.

Simbolo che indica quando un alimento è stato sottoposto a irradiazioni.

Gli additivi sono sostanze che si trovano nella maggior

parte dei prodotti alimentari, anche in quelli artigianali,

e sono aggiunti agli alimenti per prolungarne la

conservazione o per migliorarne l’aspetto e il sapore.

Gli additivi devono essere necessari:

• cioè vanno usati solo se non esistono alternative;

• innocui, cioè ne deve essere dimostrata la non tossicità;

• citati, in modo chiaro sulle confezioni.

Gli additivi possono causare delle intolleranze ed allergie, è

quindi preferibile orientarsi verso quei cibi che ne contengono di

meno.

A questo scopo è bene tenere presente quanto segue:

•Vi sono alimenti di “base” in cui non è consentito aggiungere

additivi: olio vergine di oliva, latte fresco pastorizzato, yogurt al

naturale, zucchero, miele, paste alimentari secche;

•Per gli alimenti di agricoltura biologica, in particolare quelli di

origine vegetale, la lista degli additivi consentiti è limitata e

comprende sostanze scelte tra le più innocue;

•È buona regola preferire i cibi confezionati con l’elenco degli

ingredienti più breve;

•È opportuno scegliere alimenti senza coloranti: nelle aranciate,

per esempio, se la bottiglia è di plastica trasparente è presente il

colorante arancio per ravvivare il colore, ma se la bottiglia è

colorata o la bibita è in lattina, allora spesso il colorante non

viene aggiunto.

Quasi tutti gli additivi hanno una “sigla” formata dalla lettera

“E” seguita da tre cifre (per esempio, E300) e una

denominazione (per esempio, acido ascorbico). Gli additivi

fanno parte di un elenco di sostanze autorizzate dall’Unione

Europea e sono raggruppati in sei classi, in base alla loro

funzione.

Coloranti (da E 100 a E 199)

Molti alimenti, durante i processi di trasformazione, perdono

il loro colore naturale. I coloranti ridanno vivacità al colore,

cosi il consumatore è convinto di mangiare un alimento con

le caratteristiche originarie.

Conservanti (da E 200 a E 299)

Aumentano la durata dei prodotti:

l’anidride solforosa(SO₂), la nisina e i

sorbati ostacolano lo sviluppo di batteri e

muffe. I tortellini e i ravioli contengono

come antifermentativo l’acido sorbico.

Nella frutta secca è frequente l’uso di

anidride solforosa.

Antiossidanti (da E300 a E 322)

Alcuni componenti degli alimenti, per

esempio i grassi, a contatto con

l’ossigeno subiscono il fenomeno

dell’irrancidimento. Gli antiossidanti

catturano l’ossigeno prima che la sua

presenza trasformi l’alimento. Si usano

per esempio nell’olio di frittura.

Acidificanti (da E325 a E 385)

Conferiscono il sapore

acidulo del limone, dell’aceto

ecc.

Danno consistenza agli alimenti ottenuti

con i processi industriali. Per esempio i

“formaggi” si ottengono miscelando con

acqua una massa di formaggi diversi e

sottoponendo il tutto a macinatura e

fusione: in presenza di questi additivi si

ottiene un prodotto finale omogeneo.

Addensanti, stabilizzanti, gelificanti, emulsionanti (da E 400 a E 499)

Esaltano un sapore o ne coprono uno

sgradevole; sono molto usati per

mantenere inalterato il gusto. Per esempio

i biscotti alla fragola avrebbero un gusto

diverso se fatti con frutta coltivata

all’aperto o in serra; gli aromi permettono

di ottenere biscotti con lo stesso gusto

durante tutto l’anno.

Prevengono l’ossidazione e sono usati

nel vino, dove sono prodotti in modo

naturale dalla fermentazione alcolica.

La legge impone che sulle etichette sia

riportata la dicitura contiene solfiti se

la quantità presente supera i 10 mg/l,

poiché sono allergenici e tossici.

L’ etichetta è la” carta di identità” del prodotto alimentare e deve

essere completa e chiara e semplice da leggere. A volte

l’informazione vera e propria è poco visibile e ridotta all’essenziale.

Bisogna quindi imparare a ricercare le informazioni utili. Le

indicazioni per legge sono: il nome, elenco degli ingredienti, la

quantità, la data di scadenza, il nome e la sede del produttore, il

numero di lotto, la provenienza geografica e le modalità d’ uso e di

conservazione.

Modalità di conservazione Indica in casi particolari se conservare il prodotto in frigorifero o a temperatura ambiente, oppure per quanto tempo nel congelatore.

Codice a barre Consente l’identificazione automatica del prodotto. È formato da una serie di barre parallele e da numeri sottostanti. Quello più diffuso è l’EAN 13 (European Article Number) con tredici numeri che identificano il Paese produttore (i primi due numeri sono detti flag, ossia bandiera), il prodotto stesso e un sistema di controllo. Poi c’è l’EAN 8 per le superfici di imballaggio più piccole o i prodotti più semplici.

Lotto di appartenenza

È un numero preceduto

dalla lettera L e indica un insieme di pezzi di una derrata alimentare che sono stati prodotti, trasformati e confezionati nelle medesime circostanze. È determinato dal produttore e permette di risalire a un dato momento della fabbricazione.

Data di scadenza La dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” indica la data entro cui, in adeguate condizioni di conservabilità, il prodotto mantiene le sue specifiche proprietà, senza risultare pericoloso per la salute. La scadenza è invece un termine obbligatorio per la consumazione del prodotto, indicata con l’espressione “da consumarsi entro …”, o addirittura con la sola data di scadenza per generi facilmente deperibili. Questa dicitura avverte che il prodotto in questione non può essere consumato dopo tale data segnalata, altrimenti ci si esporrebbe agli effetti collaterali di un alimento in decomposizione. È assolutamente vietato vendere prodotti scaduti.

Certificazione biologica Il marchio unico europeo garantisce che il prodotto è stato coltivato secondo i metodi dell’agricoltura biologica.

Elenco degli ingredienti

È l’elenco, in ordine decrescente di peso, di

tutte le sostanze, additivi compresi, utilizzate

nella trasformazione del prodotto e ancora

presenti, anche se modificati, in esso. Informazioni nutrizionali

Quantità netta

Indica la quantità in peso( g,kg) per prodotti solidi,

e in volume( l,cl,ml) per prodotti liquidi.

È il nome previsto per il prodotto dalle

disposizioni comunitarie a esso applicabili; deve

specificare lo stato fisico del prodotto e

l’eventuale trattamento subito (ad esempio in

polvere, concentrato, surgelato, trattato con

radiazioni ionizzanti …).

Informazioni nutrizionali per porzione Esprimono per ogni singolo porzione il valore energetico e la quantità contenuta dei nutrienti, il cui valore è espresso in percentuale.

Questo e altri marchi simili indicano che il contenitore è riciclabile e va gettato nell’apposito cassonetto per la raccolta differenziata.

Denominazione di origine protetta (DOP) individua gli alimenti prodotti e lavorati in una delimitata area geografica (per esempio, prosciutto di Parma).

Indicazione geografica protetta (IGP) si trova sugli alimenti lavorati in una certa area geografica (per esempio,morta-della di Bologna).

È il marchio che caratterizza i prodotti biologici, senza alcuna sostanza chimica di sintesi e nel pieno rispetto dell’ambiente.

La “e” significa che il produttore ha seguito le disposizioni europee per il confezionamento. Questi prodotti sono commercializzati in tutti gli stati UE.

È risaputo che consumando cibi crudi, o cotti male, in

alcuni casi si può correre il rischio di contrarre delle

pericolose malattie. Anche i cibi cotti, però, possono

contenere una carica batterica che, a temperatura

ambiente, dopo alcune ore può aumentare e causare

qualche problema.

Ci sono essenzialmente tre tipi di malattie alimentari:

le infezioni, che passano dall’intestino al sangue e

causano febbre per 12-48 ore;

le intossicazioni, i cui sintomi sono diarrea e vomito,

ma non febbre;

le tossinfezioni, che ha doppio effetto sull’organismo,

cioè febbre, vomito e dolori addominali.

È un parassita che si annida nelle carni e nelle

viscere dei pesci. Il pesce crudo per essere

consumato in totale tranquillità deve essere

“abbattuto”, cioè posto almeno per 12 ore in un

congelatore a -15 °C. Oggi è di moda mangiare

pesce crudo; tuttavia, è meglio evitare di

consumarlo se non viene garantito che è stato

abbattuto. L’anisakis provoca nausea, vomito,

diarrea e violenti dolori addominali.

Si contrae consumando cibi crudi o

non adeguatamente sterilizzati

(conserve casalinghe, carni, pesce, e

molluschi). È un’intossicazione molto

grave che provoca nausea, vomito,

difficoltà alla vista e alla parola; può

portare alla morte.

Può essere trasmessa dai frutti di

mare, dall’acqua contaminata e dal

consumo di verdure crude lavate

con acqua contaminata. È una

malattia che provoca gravi stati

infiammatori a carico del fegato.

Si trasmette attraverso cibi

crudi, poco cotti o lasciati molto

tempo a temperatura ambiente

(carne, uova, latte e derivati,

pesce e molluschi). Provoca

diarrea, vomito, dolori

addominali e febbre.

Si contrae soprattutto

con il consumo di frutti

di mare, verdure crude e

lavate con acqua

contaminata. Causa

febbre, vomito e diarrea.

Gli alimenti possono provocare disturbi più o meno gravi nelle

persone ad essi “sensibili”. Si va da lievi difficoltà digestive, a

eruzioni cutanee, fino a reazioni allergiche. Gli additivi presenti

negli alimenti possono essere una causa scatenante delle

allergie. Tra questi citiamo gli aromi che sono utilizzati per

“esaltare” un sapore o per coprirne uno sgradevole, come nel

caso di alimenti in cui è stato aggiunto il ferro come integratore

alimentare. Gli aromi naturali, molto costosi e perciò meno

usati, sono prodotti a partire da materie prime fresche, gli aromi

sintetici, essendo sostanze che non esistono in natura vengono

sintetizzati in laboratorio.

Le allergie alimentari sono reazione

immediata ed esagerata verso un

alimento, scatenate dal proprio sistema

immunitario. Gli alimenti responsabili

della maggior parte delle allergie, nei

bambini dipendono da latte, uova e

arachidi, mentre negli adulti sono causati

da frutta secca, pesci e molluschi. Anche

gli additivi chimici sono spesso causa di

un’allergia alimentare, in particolare

coloranti, conservanti, antiossidanti ed

esaltatori di sapore.

La pianta del riso è originaria delle regioni dell'Asia sud orientale e grazie a ritrovamenti che risalgono a 5.000 o 6.000 anni fa in una zona della Cina orientale ed in una caverna nel Nord della Tailandia, si può stimare che il riso è coltivato in modo intensivo da oltre settemila anni. Tracce storiche antichissime, che risalgono a tremila anni fa, sono state ritrovate in India nelle regioni del Gange. Le tecniche di coltivazione più antiche risalgono alla tradizione cinese.

Dall'Estremo Oriente il riso intraprende solo dopo millenni la sua diffusione verso Occidente, approdando in Mesopotamia, dove è coltivato nel IV secolo a.C., per giungere in Europa come prodotto alimentare con Alessandro il Grande. Ancor prima dei Greci, è il re di Persia che, verso la fine del VI sec. a.C., ordina esplorazioni in Asia a Scillace, primo tra i greci a compiere un viaggio lungo il fiume Indo, che riferisce come il cereale attecchisca nei territori dell'attuale Pakistan.

Durante il periodo Greco-Romano questo cereale veniva considerato come una spezia orientale e da usare con parsimonia. Da documenti attendibili risulta che il riso era tra le merci che transitavano sotto la “Porta del pepe” ad Alessandria d'Egitto. Intorno al 500 d.C. troviamo il riso in numerosi documenti Etiopi, Arabi, Siriani e Armeni che parlano della coltivazione dei cereali. Dagli antichi Romani e fino al Medio Evo, in Europa il riso mantiene questa sua caratteristica di spezia esotica, talvolta utilizzato per fare infusi contro il mal di pancia. In Europa la coltivazione del riso comincia a diffondersi tra la fine

del XIV e l'inizio del XV secolo. Per capire l'importanza e la forza di

questo “nuovo” cereale è necessario ricordare che nel 1475 Gian

Galeazzo Sforza, duca di Milano, donò ai duchi d'Este di Ferrara, un

sacco di semi di riso assicurando che sarebbero diventati 12 sacchi

se ben coltivati. Questo rapporto 1 a 12, in quel tempo eccezionale,

fece moltiplicare la superficie di terreni adibita a risaia. In alcune

regioni d'Italia, dove nel XV secolo le risaie occupavano 5.000 ettari,

già nel XVI secolo si estendevano per 50.000 ettari .

Il riso si attesta sempre di più come un alimento di importanza mondiale, in una società dove l'oriente guarda l'occidente attratto dalla sua cucina, dai vini e dall'olio di oliva, mentre l'occidente osserva, interessato ed attratto, gli usi e i costumi orientali, i suoi cibi, le sue filosofie e le sue tradizioni. Così anche il riso, messo un po' da parte in passato, riacquista interesse anche in Europa, poiché tradizione, cultura e cibo hanno sempre mantenuto tra loro uno stretto legame.

FILASTROCCA “BAMBOLINA DELL'EXPO” All’Expo noi siamo andate e una bambolina abbiamo incontrato a salutarla ci siamo fermate e una foto abbiamo scattato davanti al padiglione del Vietnam era posata e lì una scodella di riso abbiamo mangiato nel frattempo lei se ne era andata “ Oh no ! “ abbiamo esclamato!

IL CINESINO Ecco qua il cinesino con il suo bel cappellino. È vicino ad un ristorante vuol mangiare un po’ di riso con il suo bel sorriso Ma di soldi non ne ha allora chi glielo offrirà ? Forse quel signore là, che assomiglia al suo papà gentile lui sarà e come ricordo il cinesino gli darà il suo cappellino.

C’ era una volta una statuina

che si sentiva molto carina,

lei voleva un bel castello

ma le han messo accanto di bambù un

alberello

lei era molto galante

per cui voleva un abito elegante

lei voleva un profumo di rose

invece le han dato un profumo di cipolle

preziose

lei voleva essere regina

invece le han dato il riso

da cucinare

e … l’han mandata in cucina.

PUO' ESSERE CREMOSO

PUO' ESSERE

FORMAGGIOSO

E' BIANCO E PICCOLINO

LO PUOI CUCINARE CON IL

VINO

LO TROVI SIA IN ORIENTE

LO TROVI IN OCCIDENTE

E' SPESSO NEI MENU'

ORA INDOVINA TU…

- UN CHICCO VANITOSO - Una sera mentre cercavo una merendina nell’armadietto della cucina, buttai sul tavolo un pacchetto di riso << Ahi!>> sentii urlare, ma non ci feci caso; presi la merendina scesi dalla sedia e iniziai a mangiarla << Ma non mi hai sentito mi hai fatto male!!>>. Allora io mi voltai, ma stranamente non vidi nessuno, così cercai in lungo e in largo, perfino nel frigorifero! Ma non trovai nessuno, seguii la voce che diceva << Sono qui!>> bizzarramente la voce proveniva dal pacchetto. CONTINUA

Proviamo ad inventare delle… storie!

Allora tolsi da esso il contenuto c’erano tanti chicchi bianchi e … << Io sono il riso, il cereale più elegante del mondo, la mia generazione è comparsa 15.000 anni fa sull’ Himalaya, sono il cibo principale della metà della popolazione>> <<Che noia! Mi sembri il profe!!!>> <<Perché mangi solo «cibo spazzatura»! Comunque, io sono un riso fine, il più bello di tutti i risi e, per non vantarmi sono anche il più «divertente»! I primi ad averci coltivato furono i Cinesi nel VI millennio a.C. ….>> <<Noiaaaa, dimmi qualcosa di interessante!>> <<Voi italiani, nel 2005, producevate 1,44 T di riso, posso essere cucinato per preparare: risotti, riso al latte e torte di riso!>> <<Buono a sapersi>> e lo presi lo misi in una pentola e lo cucinai, perché mi dava fastidio e ci feci una bella torta di riso. Si sa, il riso ha una storia noiosissima ma è buono da mangiare.

RISOLANDIA La destinazione per la navicella 331L12 si trovava all’interno del sistema solare, in una galassia lontana lontana rispetto al punto di partenza. A bordo c’era l’alieno Willy con il suo equipaggio. Parlavano una lingua generalmente detta “astroceleste”. La loro missione consisteva nel far conoscere ai terrestri una pianta che si può coltivare soprattutto nel continente asiatico : il riso. Dopo circa 6 anni atterrarono alla stazione spaziale europea dove incontrarono i presidenti di tutte le nazioni. Si formò così una lunga passerella proprio per loro. L’unico inconveniente che rovinò l’incontro fu la lingua diversa. I capi delle nazioni infatti parlavano l’inglese e gli alieni “l’ astroceleste”. All’inizio ci furono un po’ di problemi ma infine si decise di utilizzare un linguaggio molto strano, il linguaggio dei gesti. E facendo pratica impararono questo nuovo linguaggio. Successivamente gli alieni mostrarono il nuovo alimento trasportato da Risolandia : il riso. Per i terrestri era un cibo del tutto nuovo e all’inizio si chiesero cosa fosse. Gli alieni spiegarono che si trattava del riso, una pianta che sul loro pianeta cresceva spontaneamente molto velocemente. CONTINUA

Allora gli uomini, curiosi di scoprire come si coltivava , vollero fare una prova. Piantarono i molteplici semi portati da Risolandia in un campo molto fertile, nelle vicinanze di un fiume. Passarono giorni e giorni ma le piantine di riso non crescevano e per questo motivo i più grandi scienziati della Terra e i più saggi degli alieni furono costretti a riunirsi in assemblea. Ma proprio durante la riunione il fiume straripò inondando il campo dove era seminato il riso e i poveri alieni si arresero, pensando di aver perso il futuro raccolto. Passò qualche giorno e il più vecchio dei saggi alieni mentre stava passeggiando vicino al campo inondato, vide che sul fondo del terreno sommerso dall’acqua stavano crescendo le piantine di riso che pensavano di aver perduto. Corse subito ad avvisare gli altri saggi della notizia sconvolgente e tutti rimasero sorpresi perché capirono che l’elemento essenziale per coltivare il riso era l’acqua. Scoprirono così che ancora una volta la natura aveva aiutato l’uomo.

IL RISO E LA REGINA C’era una volta una regina che amava mangiare il riso ma non sapeva come coltivarlo provò a farlo piantare sulla montagna ma venne il freddo e la pianta morì. Provò a piantarlo in collina ma venne l’ acqua che trascinò via la pianta, provò a piantarlo in pianura, la pianta crebbe ma poi seccò perché l’ acqua non era sufficiente . Un giorno passò di lì un contadino, sentì la regina che si lamentava con il re perché non riusciva a far crescere il riso. Il contadino dopo aver saputo dove l’ aveva piantato le suggerì di far nascere le piante e poi di ripiantarle nei suoi terreni ricchi di acqua. La regina fece quello che il contadino le suggerì, le piantine crebbero e maturarono con la soddisfazione della regina. Da allora, tutti coltivano il riso.

UN CIBO DIVERTENTE Durante la dinastia Yuan un contadino cinese trovò una piccola piantina che era nata sulla sponda di un fiume era un po’ immersa nell’ acqua allora pensando che avesse bisogno di meno acqua la raccolse, la mise in un vaso e se la portò a casa. La piantina però avendo poca acqua stava seccando allora la moglie del contadino le mise dell’ acqua ma la piantina appassiva comunque. Lei continuò a mettere sempre più acqua alla piantina fino a quando l’ acqua non fuoriuscì dalla terra. Con l’ acqua così alta la piantina riusciva a sopravvivere e quando ci fu la stagione del raccolto il contadino cinese prese quei chicchi allungati che erano attaccati allo stelo della piantina, li seminò vicino alla piantina che aveva trovato e l’ anno successivo si trovò con molti di quei chicchi, allora una parte li piantò mentre l’ altra parte provò a cucinarli in diversi modi; provò a farli cuocere senza niente che li facesse bollire, provò a cucinarli come le verdure, ma eano diventati di un colore nero inchiostro, infine provò a cucinarli con molta acqua e a mescolare e solo allora riuscì a capire come si cucinavano. Mangiandoli sua moglie iniziò a ridere perché pensava a tutte le volte che avevano sprecato quei semi mentre dovevano semplicemente essere cotti con molta acqua. Allora il contadino chiamò quei semi «riso» così si sarebbe ricordato per sempre la risata di sua moglie quando avevano finalmente trovato il modo giusto per cucinarlo.

SCRIVIAMO RICETTE DA FARE… CON IL RISO

RICETTA DEL RISO ALLA MILANESE

PER PREPARARE IL RISOTTO ALLA MILANESE

DEVI ESSERE ATTENTO E CORTESE,

PRENDI CIPOLLA E TAGLIERE

E TAGLIA TAGLIA COME UN BARBIERE.

BUTTA IN PENTOLA CON IL BURRO

E METTI A FUOCO LENTO COME UN

SUSSURRO,

BUTTA IL RISO A PIÙ NON POSSO

E MESCOCLA CON UN CUCCHIAIO BELLO

GROSSO.

DOPO LA TOSTATURA FATTA A MODO

AGGIUNGI VINO E BRODO,

NON DIMENTICRE LO ZAFFERANO

METTINE CON LA MAESTRIA DI UN

ARTIGIANO,

AGGIUNGI IL BRODO FINO A COTTURA

ULTIMATA

FINCHÈ L' ARIA NON SARÀ PROFUMATA.

RICETTA DEL RISOTTO

PER FARE UN BUON RISOTTO

DEVE ESSERE NON FREDDO O TROPPO

COTTO

AL SUPERMERCATO SENZA TROPPO GIRARE

UN BEL PACCHETTO NE PUOI COMPRARE

A CASA TAGLI UN BEL CIPOLLOTTO

MA SENZA FARE UN CASOTTO

SCALDI L’ACQUA, VERSI IL TUTTO

E LO TOGLI QUANDO E’ COTTO

SERVI IL TUTTO E SARA’ …

UN GRAN DEBUTTO!!!

RICETTA DEL RISO SQUISITO

SE VUOI FARE UN BUON PIATTO DI

RISO

DEVI FARLO CON IL SORRISO.

LA RICETTA È LA SEGUENTE

DA SEGUIRE IN MODO PAZIENTE,

40 GRAMMI DI PARMIGIANO

1 BUSTINA DI ZAFFERANO,

SE AL RISO UN PO’ DI GUSTO VUOI

DARE

DEVI AGGIUNGERE UN PIZZICO DI

SALE,

SE LA CIPOLLA VUOI MANGIARE

ATTENTO A NON ESAGERARE.

UN BUON RISOTTO COSÌ È SERVITO

GNAM GNAM … È SQUISITO!!!

E ORA … BUON APPETITO !!!!

ACQUA

VITAMINE SALI MINERALI

LIPIDI

PROTEINE

L’ACQUA È LA

SOSTANZA PIÙ

ABBONDANTE DEL NOSTRO

CORPO.

È COMPOSTA DA DUE MOLECOLE DI IDROGENO E UNA DI OSSIGENO: H₂O

a cosa serve? L’acqua ha una funzione bioregolatrice, trasporta diverse sostanze all’interno dell’organismo, garantendone il corretto funzionamento contribuisce a mantenere costante la temperatura corporea evaporando sottoforma di sudore. L’acqua svolge anche una funzione plastica, prevedendo a dare sostegno ai tessuti. non è possibile sopravvivere più di qualche giorno senza bere: in effetti risulta essenziale per il nostro organismo mantenere l’equilibrio idrico, introducendo acqua attraverso bevande e alimenti, per compensare l’acqua che viene eliminata attraverso l’urina, il sudore, le feci e la respirazione.

NEL CITOPLASMA

NEL SANGUE NELLA SALIVA

I CARBOIDRATI O GLUCIDI SONO SOSTANZE ORGANICHE COMPOSTE DA ATOMI DI CARBONIO,

IDROGENO E OSSIGENO.

SI DIVIDONO IN:

• MONOSACCARIDI: ZUCCHERI SEMPLICI;

• DISACCARIDI: FORMATI DA 2 MOLECOLE DI ZUCCHERI SEMPLICE;

• POLISACCARIDI: FORMATI DA PIÙ DI 2 MOLECOLE DI ZUCCHERO SEMPLICE.

SOPRATTUTTO NEI CEREALI E NEI LORO DERIVATI

SONO CONTENUTI

A COSA SERVONO? I carboidrati hanno una funzione energetica, cioè forniscono energia per mantenere costante la temperatura corporea, per far funzionare i nostri organi interni, per realizzare il movimento e per compiere ogni genere di lavoro. Solo se sono introdotti eccessivamente sono trasformati in grassi che si accumulano come riserva energetica del corpo.

LA LORO POSIZIONE NELLA PIRAMIDEALIMENTARE:

CARBOIDRATI

ACQUA

I carboidrati vanno consumati tutti i giorni, in particolare con pranzo e colazione, perché ci danno molta energia.

La quantità di acqua da consumare al giorno è compresa tra 6 bicchieri d’acqua e 10 bicchieri d’acqua. Il consumo medio di 1500 - 1600 ml può essere ottenuto consumando: un bicchiere di acqua a colazione, due bicchieri di acqua a pranzo, due bicchieri di acqua a cena e mezzo litro di acqua lontano dai pasti.

I PROTIDI, DETTI PROTEINE, SONO SOSTANZE ORGANICHE COMPOSTE DA ATOMI DI CARBONIO, IDROGENO, OSSIGENO, A VOLTE ANCHE AZOTO E ZOLFO. LA LORO MOLECOLA SI PUÒ CONSIDERARE COME UNA LUNGA CATENA, FORMATA DA 20 DIVERSE MOLECOLE PIÙ PICCOLE, GLI AMMINOACIDI.

LE PROTEINE Che cosa sono?

LE PROTEINE SONO I COSTITUENTI ESSENZIALI

DELLE MEMBRANE CELLULARI; HANNO

FONDAMENTALMENTE UNA FUNZIONE PLASTICA

(O COSTRUTTIVA) OVVERO SONO I MATTONI PER

COSTRUIRE, ACCRESCERE E RIPARARE LE

STRUTTURE DEL NOSTRO CORPO.

POSSONO IN CASO DI BISOGNO, ESSERE BRUCIATE

DALL’ORGANISMO PER PRODURRE ENERGIA.

Che funzione hanno?

LE TROVIAMO IN: • UOVA • CARNE • PESCE • LATTE E

DERIVATI • LEGUMI

Dove le troviamo?

NELLA PIRAMIDE ALIMENTARE LE PROTEINE OCCUPANO IL QUARTO POSTO.

Proteine

I lipidi (detti comunemente grassi) sono sostanze organiche non solubili in acqua e presentano molecole costituite da atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno.

I LIPIDI

i lipidi hanno principalmente una funzione energetica anche una funzione plastica: basti pensare ai trigliceridi che sostengono gli organi e modellano il corpo e ai fosfolipidi e al colesterolo che sono costituenti essenziali delle membrane cellulari.

Che cosa sono?

Che funzione hanno?

Dove li troviamo?

NELLA PIRAMIDE ALIMENTARE I LIPIDI OCCUPANO L’ ULTIMO POSTO, CIÒ STA A SIGNIFICARE CHE DOVREMMO MANGIARE QUESTI ALIMENTI 1-2 VOLTE A SETTIMANA.

Lipidi

I SALI MINERALI, SONO SOSTANZE INORGANICHE CHE NON FORNISCONO NESSUN GENERE DI ENERGIA. ESSI HANNO UN RUOLO FONDAMENTALE NEL FUNZIONAMENTO DI TUTTI GLI ORGANISMI VIVENTI, ANIMALI, VEGETALI, FUNGHI E REGNI DEGLI ORGANISMI PIÙ SEMPLICI, E PER QUESTO MOTIVO SONO DETTI ANCHE MINERALI ESSENZIALI O GENERALMENTE ELEMENTI ESSENZIALI ANDANDO A REGOLARE L'EQUILIBRIO IDROSALINO.

I SALI MINERALI HANNO UNA FUNZIONE PLASTICA E QUINDI CONTRIBUISCONO ALLA COSTRUZIONE DEL TESSUTO OSSEO. MENTRE ALTRI HANNO LA FUNZIONE BIOREGOLATRICE E PROTETTIVA DEL CORPO E QUESTA FUNZIONE SI AVVERTE CON LA MANCANZA CON MALATTIE, SINTOMI E PROBLEMI DI OGNI TIPO.

I SALI MINERALI Che cosa sono?

Che funzione hanno?

Dove li troviamo?

NELLA PIRAMIDE ALIMENTARE I SALI MINERALI OCCUPANO IL SECONDO E IL QUINTO POSTO.

Sali minerali

Le vitamine sono sostanze organiche presenti nel nostro corpo in quantità minime. Devono essere assunte attraverso gli alimenti.

LE VITAMINE

Che cosa sono?

Che funzione hanno? Sono indispensabili, in quanto regolano varie attività dell’organismo garantendone il buon funzionamento. Svolgono una funzione bioregolatrice e protettiva.

LE TROVIAMO

PRINCIPALMENT

E IN ORTAGGI,

VERDURA

E FRUTTA.

Dove le troviamo?

VITAMINA DOVE È PRESENTE CARATTERISTICHE

A Olio di fegato di merluzzo, carote, spinaci, pomodori, peperoni, frutta gialla, uova, formaggi.

È importante per la vista, protegge le mucose, favorisce la resistenza alle infezioni.

B1 Latte, fegato, cereali, lievito di birra, legumi, miele.

La sua carenza causa stanchezza e disturbi al sistema nervoso.

B2 Latte, uova, carne, olio di fegato, di merluzzo, lievito di birra.

Favorisce l’accrescimento e la vista e protegge le mucose dell’apparato digerente e della pelle.

B12 Fegato, tuorlo d’uovo. È necessaria per la formazione di globuli rossi.

C Agrumi e verdure fresche. Favorisce l’accrescimento, protegge le mucose, la pelle, le gengive e i denti. Svolge un azione protettiva contro le infezioni e le sostanze tossiche.

D3 Olio di fegato di merluzzo, sardine, uova, latte .

È importante nei processi di ossificazione.

K1 Cavoli, spinaci, pomodori. È indispensabile nella coagulazione del sangue.

PP Carne, pesce, cereali integrali, verdure.

Favorisce la crescita e protegge il sistema nervoso, l’apparato digerente e l’integrità della pelle.

ACIDO FOLICO Fegato, lievito, vegetali a foglia larga, cereali.

È particolarmente importante durante le diverse fasi dello sviluppo.

NELLA PIRAMIDE ALIMENTARE LE VITAMINE OCCUPANO IL QUARTO POSTO. DOVREMMO ASSUMERLE OGNI GIORNO.

Vitamine

IL PEPERONE

Contiene vitamine C e B. Oltre alle vitamine, sono presenti molti sali minerali, principalmente potassio, ma anche ferro, magnesio e calcio.

Appartiene alla famiglia delle Solanacee, genere Capsicum, che comprende anche il peperoncino. Giallo, verde, rosso, fin dai colori è un’esplosione di estate, sole e calore; infatti è un tipico ortaggio estivo, e per quanto ormai sia diffuso negli orti e nelle coltivazioni di tutto il mondo, dalla Cina, all’Italia, al Perù, i piatti e le ricette che lo ricordano di più hanno una chiara impronta meridionale: dalla peperonata siciliana al gazpacho spagnolo, alle fajitas messicane, il peperone sa di caldo, di vacanze, di sole.

Del resto, per quanto sia ormai diffuso ovunque, la sua origine è l’America del sud; venne importato in Europa insieme ad altri frutti e ortaggi che prima del sedicesimo secolo erano del tutto sconosciuti nel vecchio continente. Si ritiene che la sua primitiva area di origine potrebbe essere il Brasile, ma all’arrivo dei conquistatori era già diffuso anche in America centrale, in moltissime varietà.

LA PATATA La piante delle patate, nome scientifico Solanum Tuberosum, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Solanacee ed i suoi tuberi ricchi di proprietà sono l’alimento più consumato ed allo stesso tempo più coltivato al mondo. Le sue origini si fanno risalire a circa 3.000 anni prima dell’avvento di Cristo presso la popolazione Incas dove veniva chiamata col nome “papa”.

Contiene potassio, fosforo, calcio, sodio, magnesio, ferro, zinco, rame, selenio e manganese. Ricca di vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, K e J.

Già dai tempi più remoti le patate godevano di una certa considerazione grazie alle loro proprietà sia curative che nutrizionali. In Italia, lo stesso Papa Pio IV, era un grande sostenitore delle loro proprietà curative grazie al fatto che venne guarito da una grave malattia proprio grazie ad una cura a base di patate.

IL FAGIOLO I fagioli, nome scientifico Phaseolus vulgaris, sono legumi dalle ottime proprietà nutritive che vengono prodotti da una pianta appartenente alla famiglia delle Leguminose che trae le sue origini da paesi con clima particolarmente caldo come l’America centrale. Nei tempi passati, a causa del loro basso prezzo e della facile reperibilità, i fagioli venivano considerati il cibo dei poveri. In realtà il fagiolo è un alimento nobile e molto nutriente e secondo fonti storiche è grazie al loro consumo che nel medioevo vennero affrontate e superate spaventose carestie. La varietà dei fagioli è molto numerosa, se ne contano almeno 300 diverse tipologie, di cui circa sessanta sono commestibili, con forme e colori di tutti i tipi: bianchi, neri, variegati, rossi, grandi, piccoli, rotondi o schiacciati. Contengono: sodio, potassio, ferro, fosforo, manganese, calcio, magnesio, zinco, rame, e selenio. Contengono vitamina A e le vitamine B1, B2, B3, B5 e B6.

IL RISO è un cereale tanto quanto il mais o il frumento, ma a differenza di questi, possiede meno grassi , viene coltivato in quasi tutti i paesi del mondo ed è mangiato da circa la metà della popolazione mondiale. A seconda delle caratteristiche dei chicchi (piccoli o grossi, tondi o affusolati) può essere suddiviso in quattro varietà fondamentali: Comuni, Semifini, Fini e Superfini. Le origini del riso non sono certe, si ritiene che le varietà più antiche siano comparse oltre quindicimila anni fa lungo le pendici dell'Himalaya. L'unica cosa che sappiamo per certo sulle origini di questo alimento è nato in Cina verso il VI millennio a.C.

Il riso è uno dei cibi più studiati dai genetisti. Il riso transgenico è privo di allergeni e fabbrica vitamine, antivirali e vaccini.

Il RISO

NON SOLO PER RISOTTI

Col riso,

del semplice materiale, e…

costruiamo…

i “bastoni della pioggia”

e facciamo musica

Nella sua presentazione più classica, le Patate alla Huancaina si servono sopra alcune foglie di lattuga e accompagnate da uova sode e qualche oliva nera. Nonostante questa sia la versione ufficiale del piatto, recentemente la salsa viene utilizzata anche per altri scopi, come ad esempio come condimento per ravioli, paste o il Sancochado. Esistono, inoltre, varianti con altri tipi di peperoncino, come il rocoto.

LA PAPA ALLA HUANCAINA

Preparazione e procedimento: • Pulire accuratamente il peperoncino giallo e togliere tutti i semi, quindi lavarli bene sfregandoli uno contro

l’altro. • Scaldare un po’ di olio in una padella e saltare i

pezzetti di peperoncino insieme all’aglio. •A questo punto mettere il peperoncino saltato con l’aglio in un frullatore, insieme al formaggio, all’olio e

al sale, fino a quando non si ottiene una crema omogenea. Se dovesse risultare troppo densa è

possibile aggiungere un po’ di latte. •Una volta pronta la salsa, bollite le patate in una

pentola con acqua calda fino a quando non si fanno tenere.

•Scolate le patate e servitele tagliate a metà su un letto di lattuga e mezzo uovo sodo. Ricoprite il tutto con la

salsa e decorate con qualche oliva nera. Buon Appetito!

Preparazione e procedimento: Lavare il pesce spada, i pomodori, le cipolle e i peperoni, tagliarli in grossi pezzi. In una ciotola versare tutti quanti gli ingredienti senza eccezione alcuna, mescolare con le mani, coprire e mettere in frigorifero per 3 ore. Bagnare con acqua fredda 4 spiedini di legno e infilzare il pesce alternato con le verdure e spennellare con la marinata. Sistemare gli spiedini sulla griglia e cuocere per circa 15 minuti, girando gli spiedini un paio di volte.

SOUVLAKJ

Preparazione e procedimento: Cominciate a preparare il cous cous di verdure mettendo l’acqua in una pentola. Portate l’acqua a ebollizione e, quando sta per bollire, spegnete il fuoco. Aggiungete un pizzico di sale e il cous cous, poi mettete un coperchio e lasciate riposare per 10-15 minuti finché il cous cous non avrà assorbito tutta l’acqua. Nel frattempo, pulite e affettate finemente il cipollotto. Fatelo rosolare in padella con un filo d’olio, l’aglio, zenzero e curcuma per circa 2-3 minuti. Passato questo tempo, aggiungete il coriandolo, il brodo e le carote. Portate a ebollizione e lasciate in cottura per altri 5 minuti. A questo punto, versate nella padella le altre verdure i ceci, le fave, le rape e infine le zucchine, precedentemente pulite e tagliate a rondelle, e continuate la cottura finché le verdure non si ammorbidiscono, aggiungendo un po’ d’acqua se vedete che il composto si asciuga troppo. Alla fine mettete il prezzemolo ed il peperoncino. Versate il cous cous in un piatto da portata, sistemandovi sopra le verdure e il liquido di cottura avanzato. Condite con un filo d’olio e servite caldo.