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Como 3 Dicembre 2009 Il Web 2.0 e i nativi digitali Paolo Ferri [email protected] 1. Web 1.0 al Web 2.0: come cambiano le modalità del comunicare e la società e la formazione 2. I nativi digitali chi sono e come apprendono: risultati delle nostre ricerche 3. Il Web 2.0, i nativi digitali e la didattica: dentro e fuori dall’aula 4. Il Web 2.0, i nativi digitali e didattica: connettere le scuole in contesti disagiati casi ed esempi

La scuola 2.0 e i nativi digitali 2009. Dati e interpretazioni

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Come sta cambiando la scuola alcuni dati internazionali

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Como 3 Dicembre 2009

Il Web 2.0 e i nativi digitali

Paolo [email protected]

1. Web 1.0 al Web 2.0: come cambiano le modalità del comunicare e la società e la formazione

2. I nativi digitali chi sono e come apprendono: risultati delle nostre ricerche

3. Il Web 2.0, i nativi digitali e la didattica: dentro e fuori dall’aula 4. Il Web 2.0, i nativi digitali e didattica: connettere le scuole in contesti disagiati casi ed esempi

1.

Dal Web 1.0 al Web 2.0: come cambiano le modalità del comunicare e la società e la formazione

Il circuito dell’editoria mass nell’età dei mass media

• Il contesto della comunicazione è nazionale e fortemente condizionato dalla lingua

Autori/Istituzioni cultullturalidi validazione/Sistema Universitario

Editoria libraria, Quotidiani, Periodici, Radio, Televisione

fruitori

fruitori

fruitori

fruitori

CENTRO

PERIFERIA

UNO

MOLTI

1/28/2009 6

Americans online by age

Chart 1: Percentage of Americans online by age (Teens, 12-17, Nov. 2007-Feb. 2008, margin of error = ±3%. Adults, December 2008, margins of error differ by subgroup. See methodology).

Generations Online in 2009

93%89% 87%

80%83%

80% 78%

71%

62%

45%

27%

87%82%

85% 83%80%

76%73%

68% 68%

55%

85%

56% (2008)

17%

26%

57% (2005)

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

12-17 18-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-75 76+

2008 2005

1/28/2009 7

Activity diagram: Overall online pursuits

Generations Online in 2009

Source: Qualitatively based on the combination of activities pursued by the majority (at least 50%) of each generation, based on type of activity. See next slide for more detail.

Ma che sono le tecnologie che usano il Web 2.0

Web 1.0→Web 2.0 → Social Net

2009: more than 50%

Social Networking

Cosa cambia nel web 2.0

• Creare contenuti Es. Blog• Connettere persone Social networking• Collaborare on-line Google docs• Connettere servizi/basi dati flickr maps

PERSONEPERSONE

CONTENUTICONTENUTI SERVIZISERVIZI

Web 2.0Social Network

piattaforma

wikiVOIP

Intelligenza collettiva

Banda Largatagging

RSS

Podcast

blogOpen source

libertà

semplicità

collaborazione

sociale

convergenza

economicità

beta perpetuo

Architettura di partecipazione

servizi

Always on

Web 2.0 Tag cloud: un nuovo linguaggio

Mash up

La banda larga: la tecnologie abilitante

LA LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE

I Net Book commerciali e olpc

Anatomia di un social network on-line• Profilo

– Una specie di home page personale (o di gruppo) con testi, immagini, video, commenti da altri membri, e la lista dei propri amici

– La pagina può essere più o meno strutturata liberamente (es MySpace dà molta libertà)

• “Friends”– I membri possono crearsi una rete di “friends” (la terminologia varia; in linkedin: connections),

invitando persone (anche non membri) a farne parte. Se la proposta è accettata, la relazione è indicata nei due profili

– Si può navigare nelle reti dei propri friend, con accesso ai diversi profili (limitazioni variabili da sito a sito)

• Messaggi e commenti– I friends possono inviarsi messagi (pubblici o privati) o inserire commenti nella pagina personale

(terminologia e modalità variano; es.The Wall in Facebook, raccomndazioni in linkedin)

• +240.000.000 di utenti• Legami basati sulla

fiducia (o quasi)• Elevata interazione• Il “Pubblico”

– Selezionato (gli amici)– potenziale

• Integrazione di più forme di comunicazione– Possibilità di creare

gruppi– Microblogging– Photo/video Sharing– Instant messaging– Posta interna

caratteristiche

2. Chi sono e come apprendono i digital Kids

Biblioteca di Vimercate 11/06/2009

2. I nativi digitali chi sono e come apprendono: risultati delle nostre ricerche

21 Università Milano Bicocca 7 Novembre 2008

Appropriazione digitale molto precoce (0-6 anni)

• Relazione tra utente e artefatto tecnologico – Modellamento (modelling)– Esplorazione spontanea– Esplorazione guidata– Studio delle procedure d’uso

22 Università Milano Bicocca 7 Novembre 2008

Tendenziale Bilinguismo dei nativi

• Per i digital immigrants: – Lingua digitale = L2 (spesso appresa da grandi)

• Per i digital natives: – Lingua digitale = L1 (ma “naturalmente” bilingui)

23 Università Milano Bicocca 7 Novembre 2008

I nativi digitali cosa pensano del computer?Col computer è più facile

24 Università Milano Bicocca 7 Novembre 2008

I nativi digitali cosa pensano del computer? Dalle osservazioni: cosa fanno con il computer ?

• Il primo contatto plasmato dal modeling dei comportamenti d’uso delle tecnologie dei genitori

• Il modeling degli insegnanti non c’è ancora• I principali comportamenti osservati

– Giocare– Scrivere – Far insieme – Navigare in Internet– Comunicare

Modeling familiare

Modeling a scuola ?

25 Università Milano Bicocca 7 Novembre 2008

Dalle interviste:I bambini si annoiano?

• Le attività svolte in digitale... – Scrivere– Disegnare – Giocare...stancano i bambini e le bambine, al contrario della televisione

“Il piccolo ha quasi 4 anni ed è poco interessato, nel senso che quando la sorella accende il computer e disegna, queste immagini colorate lo attraggono, però finisce veramente lì, mentre mia figlia è molto più tecnologica, molto più interessata a tutto ciò che è tecnologia, quindi l’utilizzo di un MP3, piuttosto che il fatto di avere un game-boy tanto (…) però sono io che faccio in modo, come la televisione, che lei non ne abusi”.

26 Università Milano Bicocca 7 Novembre 2008

Le problematiche avvertite dagli insegnanti

27 Università Milano Bicocca 7 Novembre 2008

Ruolo e responsabilità della scuola

28 Università Milano Bicocca 7 Novembre 2008

Immigranti e nativi digitali

Digital immigrantsCodice alfabeticoApprendimento lineareStile comunicativo uno a moltiApprendimento per assorbimentoInternalizzazione riflessioneAutorità del testo Primo leggere

Digital nativeCodice digitaleApprendimento MultitaskingCondividere e creare la conoscenza (Mp3 Wikipedia)Apprendere ricercando giocando esplorando Esternalizzazionie dell’apprendimentoComunicazione versus riflessioneNo autorità del testo multicodicalitàConnettersi navigare ed esplorare

Dall’apprendimenti alfabetico per accumulazione

Possibilitàescluse

Sintesi memoriale 4

P

Possilità aperte

f

s1s2

s3

eBook Kindle

All’apprendimento multitasking per navigazione/cooperazione

1 Testualità lineare

∞ infinito

Lessìe

Il mega-cambiamento nel content providing e nell’educazione

Single-user tools

Multi-user VirtualLearning Environment

Online CompoundLearning Systems

1980 20202000

Time

Computer BasedTraining

Substitution Transformation

On-line Learning

Learning on-demand

2040

Distributed ElectronicVirtual Knowledge Centers

Learning Mall

Creative destruction

ICT uses

quote Veen, W. & Vrakking, B. (2006). Homo Zappiens, Growing up in a Digital Age. London, Network Continuum Ed

Web 2.0, i nativi digitali e la didattica: dentro e fuori dall’aula

Web 2.0: Technologies for Learning Key Stages 3 and 4 11-16 anni

Using Web 2.0 to Support Learning

Impatto del Web 2.0 sull’apprendimento

MOLTEPLICITA’ DEI CODICI- Web Web 2.0 permette di splorare una vasta gamma di formati espressivi. - Nuove opportunità di manipolare più di testi convenzionali di comunicazione- immagini, audio e video, musica, grafica interattiva

PARTECIPAZIONE- Il Web 2.0 è sinonimo di partecipazione degli utenti- Crea nuove possibilità per la condivisione e 'effetti di rete' che emerngono su scala mondiale.- Maggiore è il numero di persone che partecipano, maggiore è il valore derivato.

COLLABORAZIONE - la partecipazione e la condivisione di risorse può evolvere in forme più organizzate di costruzione comune della conoscenza

PUBBLICAZIONE E GESTIONE DELLA CONOSCENZA- modelli di scambio e la pubblicazione del Web 2.0 - il Web 2.0 offre nuovi quadri e di risorse per la ricerca e la didattica

May 23,3009

I fattori di cabiamento

Aspects of the context…

What do students think important to use more of in class?

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

CreatePodcast

Own Blog Create Wiki Online chat Powerpoint

No answer

Very important

Important

Neutral

Unimportant

Very unimportant

LA DIDATTICA DIGITALE DIGITALE DENTRO L’AULASPAZI DELLA DIDATTICA E STRUMENTI DIGITALI IN AULA

From Idea to Reality Jóna Pálsdóttir [email protected]

E la nostra scuola

NUOVI AMBIENTI E STRUMENTI

A SCUOLA CON IL DIGITALE:LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA METEDOLOGIA

Copertura wireless della scuola

Il laboratorio portatile

Dalla lavagna tradizionale…

…Alla LIM:Lavagna

Interattiva Multimediale

LA LIM COME OCCASIONE PER IL CAMBIAMENTO

http://www.indire.it/scuola-digitale/lavagna/

Evaluation of the Primary Schools Whiteboard Expansion Project Report to the Department for

Children, Schools and Families, July 2007

Bridget Somekh, Maureen Haldane, Kelvyn Jones, Cathy Lewin, Stephen Steadman, Peter Scrimshaw, Sue Sing, Kate Bird, John Cummings, Brigid Downing, Tanya Harber Stuart, Janis Jarvis, Diane Mavers and Derek Woodrow Centre for ICT, Pedagogy and Learning Education & Social Research Institute, Manchester Metropolitan University

partners.becta.org.uk/upload.../whiteboards_expansion_summary.doc

Vantaggi in test sperimentali sulle scienze

Vantaggi in test sperimentali sulla matematica

Vantaggi in test sperimentali inglese

Vantaggi in test sperimentali scrivere

I vantaggi della LIM

FUORI DALL’AULA NEL WEB

Un modello risultante per l’e-learning

• Insegnamento/apprendimento è un processo ”emergente”, sociale e culturalmente situato

• Le comunità di pratiche (docenti, studenti) devono poter gestire questo processo complesso e articolato

• Le comunità di pratiche devono trovare un equilibrio tra programmazione e processi emergenti, rimodellando progressivamente il setting didattico

Wenger E., Communities of practice, Learning, meaning, and identity Cambridge University Press, 1998

Le Piattaforme di E-learning CSCL e LCMS permettono

• di gestire l’apprendimento come un processo emergente • di rappresentare e mettere in circolo la conoscenza emergente• di gestire la conoscenza tacita dei docenti e degli studenti trasformandola in

costruzione cooperativa del sapere

Un approccio costruttivista all’e-learning: flessibilità cognitiva e ipertestualità

I modelli didattici: le blended solutionI modelli didattici variano a seconda di diversi fattori quali il numero di studenti, la possibilità di riproporre e riutilizzare nel tempo gli stessi contenuti, la disponibilità a seguire studenti o gruppi di studenti che praticano attività on line.

In generale, i modelli sono forme miste di:

Didattiche attive E-tievities

Didattiche espositive LO

Apprendere dai Learning Object

La creazione di LO come “integrazione del testo” e non come sostituzione permette di:

– Aumentare l’efficacia didattica dell’oggetto stesso, che sfrutta la multimedialità e aggiunge interattività al testo;

– potenziare l’efficacia del libro di testo per le parti che effettivamente vengono apprese meglio attraverso la lettura di un testo approfondito;

– Abbassare i costi di produzione dei Learning Object relativi ad un insegnamento, diminuendo il numero di oggetti creati. Pochi Learning object di qualità che affiancano testi di qualità per una didattica efficace a costi ragionevoli.

Apprendere dalle “e-tivities”– La creazione di e-tivities permette di:

– Aumentare le occasioni di apprendimento attivo, collaborativo e coooperativo, che permettono di migliorare l’efficacia della didattica;

– Abbassare il fenomeno del drop-out, permettendo anche ai non frequentanti di sentirsi protagonisti dell’attività;

– - Migliorare la dimensione relazionale tra gli studenti e il corpo docente e tra gli studenti stessi, riavvicinando all’università gli studenti non frequentanti e permettendo di stabilire una comunicazione positiva tra i soggetti coinvolti nel processo didattico;

Esempi di e-tivities– E-TIVITIES sperimentate:– Studio di caso (individuale o di gruppo)– Progetto (individuale o di gruppo)– Field trip (costruzione di un testo corredato di risorse

esemplificative)– Test on line– Relazione scritta– Esercizi (specifici per disciplina)– Webquest (ricerca mirata sul web)– Gruppi di discussione