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Che fine farà la coscienza umana nella futura era della simbiosi tra uomo e macchina?
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Il futuro che ci aspetta
quale coscienza nell’era della ipertecnologia
conferenza diDott. Elio Occhipinti
www.occhipintielio.it
Incertezza, complessità, velocità, globalizzazione, pervasività e dipendenza massiva dalle tecnologie, quali saranno gli
effetti per le nostre vite nel breve e nel lungo termine? Quali le conseguenze a livello
individuale e sociale? La nostra coscienza cambierà o si creerà una frattura incolmabile tra l’uomo e la tecnologia? Siamo destinati ad un salto evolutivo o stiamo precipitando nella
barbarie?
Günther Anders (Stern)1902 – 1992Filosofo
L’uomo è antiquato1956
Dislivello prometeico
incapacità della nostra anima di rimanere al corrente dei nostri
prodotti,un dislivello che ogni giorno si fa
più grande
Dislivello Prometeico
all’illimitata capacità formale di produrre non corrisponde da parte dell’uomo una rapida
capacità di adattabilità
Brian Arthur (1946 - )Professor of Economics and Population Studies at Stanford, and Citibank Professor at the Santa Fe Institute.
2009
Da sempre l'umanità si è sentita a suo agio con la natura: ci fidiamo della
natura, non della tecnologia. Eppure ci rivolgiamo a questa per
salvaguardare il nostro futuro: speriamo nella tecnologia. Quindi speriamo in qualcosa di cui non ci
fidiamo pienamente.
Eppure la tecnologia è una programmazione della natura, è orchestrazione e uso di fenomeni
naturali. Quindi nella sua essenza la tecnologia è naturale, profondamente naturale.
Kevin Kelly (1952 - )Scrittore, fotografo e ambientalista.Cofondatore della rivista Wired
2010
Il technium é un risultato della mente umana, è anche un risultato della vita e, per estensione, un risultato dell'auto-organizzazione fisica e chimica che in origine ha consentito la vita stessa.
Ray Kurzweill(1948 – immortale)Saggista, inventore,Director of engineering at Google
Io sono principalmente uno schema che si conserva nel tempo. Sono uno
schema che evolve, e posso influenzare il corso dell'evoluzione del mio schema. La conoscenza è uno schema, distinto dalla pura
informazione, e perdere delle
conoscenze e una perdita grave.
Intelligenza Artificiale
Robi, il bambino robot
E la coscienza?
La nascita della coscienza permise ai nostri antenati di essere consapevoli
della propria condizione.
La conoscenza dipende dalla capacità di creare e sviluppare e archiviare immagini esplicite del mondo esteriore e interiore.
Grazie all’immaginazione e alla riflessione è possibile
anticipare, prevedere e orientare le azioni, e inventarne di nuove.
L’homo sapiens è sempre stato homo technologicus
Da sempre la tecnologia concorre a formare l’essenza
dell’umano.
Il rapporto tra l’uomo e la tecnologia è un rapporto di simbiosi.
La tecnologia potenzia e può far emergere nuove
caratteristiche fisiche e cognitive, ma ne indebolisce o
annulla altre.
Il fenomeno non riguarda tanto la tecnologia in sé ma il rapporto tra l’uomo e la tecnologia.
Per fronteggiare il dilagare delle informazioni e le pluralità delle
funzioni bisogna coltivare la capacità di astrazione,
immaginazione e concentrazione.
Non dovremmo accettare alcuna tecnologia che ci indebolisca, né presumere che se una cosa è possibile sia automaticamente desiderabile ... laddove invece migliora la nostra relazione con il mondo e con noi stessi, afferma la vita. Afferma la nostra umanità. (Brian Arthur)
Il Laboratorio della Coscienza è dedicato a quanti, sempre più numerosi, sentono il bisogno di indagare la propria natura più profonda e di raggiungere una consapevolezza che possa essere tradotta in azione e condivisa con gli altri. Per questo le attività che proponiamo insegnano a fermarsi, a dedicarsi a se stessi, all'ascolto e al dialogo. Esse fanno appello all'innata aspirazione al miglioramento insita in ogni ricercatore e alla sua capacità di mettersi in gioco utilizzando i limiti come occasioni di crescita.
www.laboratorio-coscienza.org
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