ZEUS(o Giove):Dio del cielo e il signore degli dei del monte
Olimpo. Secondo Omero, Zeus era il creatore, il protettore e il
signore tanto degli dei olimpici quanto del genere umano, nonch il
re del cielo, il dio della pioggia, il raccoglitore delle nubi e il
dispensatore dei fulmini; il dio si proteggeva il petto con l'egida
e veniva simboleggiato dall'aquila e dall'albero di quercia. 3.
Zeus era il figlio pi giovane del titano Crono e della titanide Rea
e fratello degli dei Poseidone, Ade, Estia, Demetra ed Era. Secondo
un antico mito riguardante la nascita di Zeus, Crono, temendo di
perdere il trono per mano di uno dei figli, li ingoiava appena
nati. Quando nacque Zeus, Rea avvolse in fasce una pietra che fece
ingoiare a Crono e nascose a Creta il neonato, che venne accudito
dalle ninfe. Divenuto adulto, Zeus obblig Crono a restituire gli
altri figli, assetati di vendetta. Nella guerra che ne segu, i
titani combatterono al fianco di Crono, ma vinse Zeus con gli altri
dei, mentre i titani furono gettati nel Tartaro. Zeus da quel
momento domin il Cielo, i suoi fratelli Poseidone e Ade ebbero il
potere rispettivamente sul mare e sugli inferi, mentre la Terra fu
governata in comune da tutti e tre. Nei poemi omerici Zeus viene
rappresentato come il dio della giustizia e della piet, sposo della
sorella Era, con la quale ebbe Ares, dio della guerra, Ebe, dea
della giovinezza, Efesto, dio del fuoco, e Ilizia, dea del
parto.
Zeus 4.
ERA (o Giunone)La regina degli dei; figlia del titano Crono e
della titanide Rea, era sorella e sposa di Zeus. Dea del matrimonio
e protettrice delle donne sposate, Era gener Ares, dio della
guerra; Efesto, dio del fuoco; Ebe, dea della giovinezza, e Ilizia,
dea del parto. Moglie gelosa, Era perseguit spesso le amanti e i
figli di Zeus; non dimenticava mai un'offesa ed era nota per la sua
natura vendicativa. Adirata con il principe troiano Paride che le
aveva preferito Afrodite, dea dell'amore, in una gara di bellezza,
Era aiut i greci nella guerra di Troia e fu soddisfatta soltanto
quando la citt venne finalmente distrutta.
Era 5.
ARES(o Marte)Dio della guerra e figlio di Zeus e di Era.
Aggressivo e feroce, impersonava la natura brutale della guerra.
Tra le divinit a lui associate c'era Afrodite, dea dell'amore, da
cui ebbe dei figli, e divinit minori come Deimo (Terrore) e Fobo
(Paura), che lo accompagnavano in battaglia. Per quanto ardito e
battagliero, Ares non era invincibile, neppure contro i mortali.
Era identificato dai romani con il dio greco della guerra, Ares.
Tra le principali divinit di Roma, era considerato anche il padre
del popolo romano, in quanto padre di Romolo, il leggendario
fondatore della citt.
Marte 6.
ERMES (o Mercurio)Messaggero degli dei, figlio del dio Zeus e
di Maia, figlia del titano Atlante. Messaggero particolare di Zeus,
Ermes portava sandali alati, un cappello a falda larga e una verga
d'oro magica (il caduceo), con serpenti intrecciati e ali; Ermes
conduceva le anime dei morti nel mondo sotterraneo ( Ermes
Psicopompo ), possedeva poteri magici sul sonno e i sogni, ed era
il dio del commercio e dei mercanti, nonch il custode delle
mandrie. Dio degli atleti, proteggeva i ginnasi e gli stadi e lo si
riteneva responsabile sia della fortuna che della ricchezza.
Malgrado le sue virt, Ermes era anche un nemico pericoloso, un
truffatore e un ladro. Il giorno della sua nascita rub il bestiame
del fratello Apollo, dio del Sole, facendo camminare all'indietro
la mandria sulle proprie orme per cancellarne le tracce; posto a
confronto con Apollo, Ermes neg il furto, ma i due fratelli si
riconciliarono quando Ermes don ad Apollo la lira che aveva creato.
Ermes veniva rappresentato nell'arte greca pi antica come un uomo
barbuto e maturo; nel periodo classico divenne un giovane atletico,
nudo e imberbe.
Ermes 7.
ATENA(o Minerva)Figlia prediletta di Zeus, Atena nacque gi
adulta dalla testa del dio ,armata di uno scudo ornato con la
spaventosa testa della gorgone Medusa, che pietrificava chiunque la
guardasse, della sua lancia, dell'egida (una corazza di pelle
caprina) e dell'elmo. Era chiamata anche Pallade oParthnos("la
vergine"), e ad Atene si trovava il principale tempio a lei
dedicato, il Partenone: secondo la leggenda, divenne suo come
ricompensa del dono dell'ulivo che aveva fatto agli ateniesi. Atena
era prima di tutto la dea delle citt greche, delle arti e dei
mestieri e, nella mitologia pi tarda, della saggezza. anche la dea
della guerra; tra gli dei fu la pi accanita sostenitrice dei greci
durante la guerra di Troia. Dopo la caduta della citt, tuttavia,
questi non rispettarono la sacralit di un altare dedicato alla dea,
presso il quale si era rifugiata la profetessa troiana Cassandra.
Per punirli, Atena chiese quindi a Poseidone, dio del mare, di
scatenare una tempesta che distrusse la maggior parte delle navi
greche sulla via del ritorno da Troia. La dea era anche protettrice
dell'agricoltura e dei mestieri femminili, soprattutto della
filatura e della tessitura. All'uomo, invece, dedic l'invenzione
dell'aratro e del flauto e le arti di addomesticare gli animali,
costruire navi e fabbricare calzature. Fu spesso associata agli
uccelli, soprattutto alla civetta.
Atena 8.
POSEIDONE (o Nettuno)Dio del mare, ma in origine anche dei
terremoti, figlio del titano Crono e di Rea, e fratello di Zeus e
di Ade. 9. Poseidone era lo sposo di Anfitrite, una delle nereidi,
dalla quale aveva avuto un figlio, Tritone. Poseidone, tuttavia,
ebbe numerose altre storie d'amore, specialmente con ninfe di
sorgenti, con le quali gener numerosi figli famosi per la loro
barbarie e crudelt, tra cui il gigante Orione e il ciclope
Polifemo; con la gorgone Medusa concep Pegaso, il celebre cavallo
alato. Poseidone ha un ruolo di spicco in molti miti e leggende
greci: lott senza successo contro Atena, dea della saggezza, per il
controllo di Atene; quando, assieme ad Apollo, dio del Sole, si
vide privato del compenso pattuito per avere aiutato Laomedonte, re
di Troia, a costruire le mura della citt, si vendic furiosamente
mandando un terribile mostro marino a devastare la regione, e
durante la guerra di Troia si schier con i greci. In arte Poseidone
compare come un personaggio maestoso, con la barba, che impugna un
tridente, ed spesso accompagnato da un delfino. Ogni due anni, a
Corinto, si tenevano in suo onore i giochi istmici, corse di
cavalli e carri.
Poseidone 10.
ADE (o Plutone)Figlio del Titano Crono e di Rea, Ade era
fratello di Zeus e Poseidone. Dopo la deposizione di Crono e la
spartizione dell'universo, Ade ottenne il mondo sotterraneo, sul
quale regn insieme alla ninfa Persefone, rapita dal mondo terreno;
bench fosse un dio feroce e non si placasse n con sacrifici n con
preghiere, non era malvagio. Era noto anche come Plutone, signore
delle ricchezze, perch sia i raccolti che i metalli preziosi erano
considerati appartenenti al regno degli Inferi. Il mondo
sotterraneo su cui regnava, nelle lontane regioni dell'Occidente,
era formato dall'Erebo, luogo dove approdavano le anime dei
trapassati, e dalle profondit del Tartaro, in cui gli di avevano
imprigionato i Titani. Era un luogo cupo, separato dal mondo da
fiumi dall'aspetto triste e minaccioso; veniva custodito da
Cerbero, un cane con tre teste e la coda di drago, mentre a un
vecchio barcaiolo, Caronte, toccava il compito di traghettare le
anime dei morti attraverso le loro acque. Nell'oscurit degli Inferi
aveva sede il palazzo di Ade, rappresentato come una dimora
fatiscente con molti cancelli, affollata di anime e popolata di
fantasmi. Nelle leggende pi tarde il regno degli Inferi viene
distinto in due luoghi separati: l'Elisio, luogo della ricompensa
ultraterrena dei buoni, e il Tartaro, dove vengono puniti i
malvagi.
Ade 11.
AFRODITE (o Venere)La dea dell'amore e della bellezza. Nell'
Iliadedi Omero presentata come la figlia di Zeus e Dione, una delle
sue consorti, ma nellaTeogoniadi Esiodo si narra che nacque dalla
schiuma del mare. 12. Secondo Omero, Afrodite sposa del dio Efesto;
tra i suoi amanti ebbe Ares, dio della guerra, e rivaleggi con
Persefone, regina del mondo sotterraneo, per l'amore di Adone,
bellissimo giovane greco; ebbe anche un figlio, Enea, da Anchise,
principe troiano. La leggenda pi famosa riguardante Afrodite
concerne la causa della guerra di Troia. Eris, dea della discordia,
fu l'unica a non essere invitata alle nozze del re Peleo con la
divinit marina Teti: risentita, la dea gett nella sala del
banchetto una mela d'oro, su cui erano scritte le parole: "Alla pi
bella". Quando Zeus rifiut di scegliere tra Era, Atena e Afrodite,
le tre dee che ambivano alla mela, esse si rivolsero a Paride,
principe di Troia. Ciascuna gli promise un dono: Era l'avrebbe reso
potente, Atena gli avrebbe procurato la gloria militare e Afrodite
invece gli avrebbe concesso la donna pi bella del mondo. Paride
decret che la mela spettava ad Afrodite, e chiese in premio Elena,
moglie del re greco Menelao. Con il rapimento di Elena, Paride
scaten quindi la guerra di Troia.
Afrodite 13.
EFESTO (o Vulcano)Dio del fuoco e della lavorazione dei
metalli, figlio del dio Zeus e della dea Era o, in alcune versioni,
generato dalla sola Era. Diversamente dagli altri dei, Efesto era
brutto e zoppo. Poco tempo dopo la sua nascita fu cacciato
dall'Olimpo: in alcune leggende da Era, disgustata dalla sua
deformit, in altre da Zeus, perch Efesto si era schierato a fianco
di Era contro di lui. Nella maggior parte dei racconti, per,
assurge ben presto all'Olimpo e sposa Afrodite, dea dell'amore, o
Aglaia, una delle tre grazie. In quanto artigiano degli dei, Efesto
fabbricava per loro corazze, armature e gioielli.
Efesto 14.
DEMETRA (o Cerere)Dea del grano e dei raccolti, figlia del
titano Crono e di Rea. Quando sua figlia Persefone fu rapita da
Ade, dio degli Inferi, Demetra ne fu cos addolorata che trascur le
terre, sulle quali non crebbe pi alcuna pianta, e la carestia si
abbatt sul mondo. Sconcertato dalla situazione, Zeus chiese al
fratello Ade di restituire Persefone alla madre. Questi acconsent,
ma prima di liberarla le fece mangiare i chicchi di una melagrana
che l'avrebbero costretta a ritornare da lui quattro mesi all'anno
(sei mesi in un'altra versione del mito). Felice di aver ritrovato
sua figlia, in primavera Demetra faceva nascere dalla terra fiori,
frutti e grano in abbondanza, ma in autunno, quando Persefone
ritornava nel mondo sotterraneo, il suo dolore provocava la morte
della vegetazione e apriva le porte all'inverno.
Demetra 15.
Dioniso , Dio del vino e della vegetazione che insegn ai
mortali la viticoltura e la vinificazione. Figlio di Zeus e della
mortale Semele, figlia del re di Tebe, Cadmo, Dioniso venne spesso
raffigurato sui vasi attici come dio della vegetazione, con un
corno per bere e tralci di vite; in seguito divenne popolare come
dio del vino, e in alcune feste in suo onore gli si attribuivano
"miracoli del vino". Secondo la tradizione, Dioniso moriva ogni
inverno per rinascere in primavera, simboleggiando, con la
rinascita ciclica e la ricomparsa dei frutti sulla terra.Dal V
secolo a.C. Dioniso fu conosciuto presso i greci anche come Bacco,
e baccanti erano detti i suoi seguaci che lo invocavano durante i
misteri, nati probabilmente dalle feste di primavera e divenuti
un'occasione per abbandonarsi al vino e alle licenziosit. Fu in
questa forma che il culto di Dioniso si diffuse presso i romani,
dove i suoi misteri furono chiamati, nel II secolo a.C., Baccanali,
e divennero cos sfrenati da incorrere nella proibizione del senato
romano nel 186 a.C. Nel I secolo d.C., tuttavia, i misteri di
Dioniso erano ancora popolari, come attestano le raffigurazioni
visibili sui sarcofagi greci.
Dioniso 16. CUPIDO(o Eros) , figlio di Venere, dea dell'amore, e
di Vulcano, dio del fuoco. Noto soprattutto come il dio giovane e
bello che si innamor di Psiche, una fanciulla bellissima. In altri
racconti appare come un ragazzo dispettoso che colpisce
indiscriminatamente uomini e dei con le sue frecce, facendoli
innamorare perdutamente. Nelle raffigurazioni artistiche di solito
Cupido appare come un bimbo nudo e alato, spesso bendato, con arco
e frecce. Dio dell'amore. Nella mitologia pi antica era
rappresentato come una delle prime forze della natura, figlio del
Caos e personificazione dell'armonia e della potenza creativa
dell'universo; ben presto, tuttavia, venne identificato con un
giovane bello e affascinante, accompagnato da Foto ("bramosia") e
Imero ("desiderio"). Nella mitologia pi tarda appare inseparabile
dalla madre, Afrodite, dea dell'amore. Nell'arte greca Eros veniva
descritto come un giovane alato, piccolo ma bellissimo, dagli occhi
frequentemente bendati per simboleggiare la cecit dell'amore. A
volte aveva in mano un fiore, ma pi spesso arco e frecce d'argento,
con cui lanciava frecce di desiderio nel petto degli dei e degli
uomini. Nell'arte e nella leggenda romane, Eros degener in un
ragazzino dispettoso e fu spesso raffigurato come un paffuto
fanciullino alato armato di arco e faretra. Cupido 17.
APOLLO Figlio del dio Zeus e di Leto, figlia di un titano.
Nelle leggende omeriche Apollo era prima di tutto un dio profeta
con un importante oracolo a Delfi, che concedeva talvolta il dono
profetico ai mortali che amava, come la principessa troiana
Cassandra. Era anche il dio della musica e della medicina, oltre
che un abilissimo arciere e un grande atleta; era anche il dio
dell'agricoltura e del bestiame, della luce poetica e della verit
filosofica.Talvolta Apollo descritto spietato e crudele, come nell'
Iliade di Omero dove si dice che rispose alle preghiere del
sacerdote Crise, che implorava la liberazione di sua figlia da
parte del generale greco Agamennone, lanciando frecce infuocate
portatrici di peste sull'esercito greco; uccise per gelosia
Coronide, che gli aveva dato il figlio Asclepio; rap e violent la
giovane principessa ateniese Creusa e l'abbandon assieme al figlio
con lei concepito. Nell'arte anticaApollo veniva rappresentato pi
delle altre divinit,forse per la sua bellezza fisica.