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C’è l’idea molto tenace, ma unilaterale e quindi falsa che per meglio comprendere un’altrui cultura ci si deve, per così dire, trasferire in essa e, dimenticata la propria, guardare il mondo con gli occhi di questa cultura altrui. Questa idea è unilaterale. Certo, una certa immedesimazione nella cultura altrui, la possibilità di guardare il mondo coi suoi occhi è un momento necessario del processo della sua comprensione; ma se la comprensione si esaurisse in questo solo momento, essa sarebbe una semplice duplicazione e porterebbe in sé nulla di nuovo ed arricchente. La comprensione creativa non rinuncia a sé, al proprio posto nel tempo, alla propria cultura e non dimentica nulla. Di grande momento per la comprensione è l’extralocalità del comprendente, il suo trovarsi fuori nel tempo, nello spazio, nella cultura rispetto a ciò che egli vuole creativamente comprendere. L’uomo non può veramente vedere e interpretare nel suo complesso neppure il proprio aspetto esteriore e non c’è specchio e fotografia che lo possa aiutare; il suo vero aspetto esteriore lo possono vedere e capire soltanto gli altri, grazie alla loro extralocalità spaziale, grazie al fatto di essere altri.
Michail Bachtin, Risposta ad una domanda di “Novyj mir”, 1970
Essi dunque si recarono oltremare dai russi variaghi: questi particolari variaghi erano noti come russi, così come alcuni sono chiamati svedesi e altri normanni, angli e goti, perché così erano nominati. I ciudi, gli slavi e kriviči dissero allora al popolo di Rus’: “Tutta la nostra terra è grande e ricca, ma in essa non c’è ordine. Venite a governare e regnare su di noi!”. Essi allora scelsero tre fratelli, con il loro parentado, che presero con sé tutti i russi e migrarono. Il più anziano, Rjurik, si insediò a Novgorod; il secondo, Sineo, a Beloozero; il terzo, Trevur, a Izborsk. A causa di questi variaghi, la regione di Novgorod divenne nota quale terra dei rus’. Gli attuali abitanti di Novgorod sono discendenti della razza variaga, ma in precedenza erano slavi.
Cronaca di Nestore (per l’anno 862 d.C.)
Вид на Московский Кремль с Большого Каменного моста
Боровицкая башня и Боровицкие ворота
Троицкая башня
Спасская башня
Спас Смоленский
Соборная площадь
Успенский собор
Благовещенский собор
Архангельский собор
Колокольня Ивана Великого
Патриарший дворец
Грановитая палата
Большой Кремлёвский дворец
Государственный Кремлёвский дворец
Stemma dell’Impero bizantinovs.
stemma dell’Impero russo
Шапка Мономаха
Российские регалии
Viktor Vasnecov, Car’ Ivan Vasil’evič, 1897
Il’ja Repin, Ivan Groznyj i ego syn Ivan, 1885
Собор Василия Блаженного
Данилов монастырь
Новодевичий монастырь
Крутицкое подворье
Новоиерусалимский монастырь