- 1. Energia Rinnovabilit Democrazia CONTRATTO MONDIALE ENERGIA
Novembre 2006
2. Dal Don Chisciotte di Miguel Cervantes
- O perpetuo scopritore degli antipodi, face del mondo, occhio
del cielo. Tu che sempre ascendi e, a dispetto delle apparenze non
ti corichi mai. Dico a te, sole, con il cui aiuto luomo genera
luomo! Illumina le tenebre del mio ingegno, che senza te mi sento
freddo, sfinito, incerto
3. EMPEDOCLE: I 4 ELEMENTI Aria, acqua, terra e fuoco , i
quattro elementi fondamentali impiegati da Empedocle per descrivere
il mondo in cui viviamo, sono tra loro interconnessi.Il fuoco
lenergia viene oggi utilizzato dalluomo e consumato cos
dissennatamente,in particolare nelle sue forme fossili, da
compromettere i cicli della biosfera, dando luogo ad un
inarrestabile degrado dellaria, dellacqua, della terra. 4.
- Lenergia una sostanza connaturata allesistenza.
- Lenergia libera serve alluomo per vivere e per alimentare le
sue protesi artificiali.
- Lenergia sviluppo, crescita, consumo e motore del mercato.
- Lenergia inglobata nellintero ciclo del prodotto.
COSEcomunementeLENERGIA? 5.
- Lenergia una risorsa finita e degradabile.
- Lenergia equilibrio per la biosfera.
- Lenergia diritto alla vita e, quindi, un bene comune.
Il FSM ha riconosciuto che il passaggio dalle fonti fossili alle
rinnovabili e la riduzione dei consumi sono indispensabili per
lottare per la pace, contro ilcambiamento climatico e la povert.
COSEdavveroLENERGIA? 6. IL SERBATOIO FOSSILE.
PassatoPresenteFuturo... PRIMACOMBUSTIBILI FOSSILIDOPO SPELLO
(PERUGIA)CITT DEL MESSICO 7. 1)LANALISI DELLO SPRECO
- GUERRA E INGIUSTIZIA SOCIALE.
8. Il pianeta di notte 9. LE MEGALOPOLI DI NOTTE 10.
Infrastrutture energetiche 1 11. Infrastrutture energetiche 2 Rete
europea dei metanodotti 12. Infrastrutture energetiche 3 30.120
kmdi metanodotti al 31/12/2003 13. Riserve di energia solare
(annuali)> 2130 TWhentro il 2020 Africa > 450 TWh Asia
Oceania> 270 TWh Latin America> 270 TWh Middle East> 200
TWh India:> 180 TWh Australia Japan - NZ> 130 TWh Europe>
90 TWh North America> 180 TWh China> 220 TWh East Europe Ex
URSS> 130 TWh Based on data from B. Dessus & UNESCOs Summer
School of rural electrification Yearly kWh by m 1200 1700 1950 2450
850 600 14. Riserve di energia eolica (annuali) > 660 TWhentro
2020 Africa> 20 TWh Asia Oceania > 45 TWh Latin America>
50 TWh China> 45 TWh Middle East> 3 TWh North America> 150
TWh India> 35 TWh Australia Japan - NZ > 90 TWh East Europe
Ex URSS > 65 TWh Europe> 130 TWh Based on data from B. Dessus
& UNESCOs Summer School of rural electrification kWh by kW
installed 100 1700 2700 4000 15. Potenziale di biomasse> 6700
TWhentro 2020 Africa > 1200 TWh Asia Oceania > 1000 TWh Latin
America > 1400 TWh China> 660 TWh NorthAmerica > 680 TWh
India> 680 TWh Australia Japan - NZ > 120 TWh East Europe Ex
URSS >430 TWh Europe > 550 TWh Calculations based on data
from B. Dessus & UNESCOs Summer School on Solar Electricity
Middle East > 70 TWh 16. Lo Scenario Energetico Globale
- Consumo primario: 120.000 TWh/anno
17. Fossili:Gap fra la scoperta e luso 18. RISORSE ENERGETICHE
TERRA EJ=Exa Joule=10 18J1 Tep= 4,8x10 10J 19. Quante riserve
abbiamo?
- Le riserve accertate (sicure al 90%)
- 1.280 miliardi di barili diPetrolio;
- 180.000 miliardi di m 3diGas;
- 1.000 miliardi di tonnellate diCarbone;
- 4.588.700 tonnellate diUranio.
20. Quanta Energia si pu ricavare? 21. Per Quanto Tempo?
- Petrolio e gashanno una capacit accertata di 18 volte il
fabbisogno mondiale corrente, ilcarbonedi 50,luraniodi 1.5 (poco
meno di 5 includendo anche le risorse speculative).
22. Per Quanto Tempo?
- Includendo anche tutte le risorse speculative ditutte le
tipologiedi fonti energetiche si arriva a 25 milioni di TWh, pari a
200 volte i consumi del 2003.
- Ma con un tasso di crescita del 2% nella domanda (meno di
quello dal 1990 ad oggi), e una quota di rinnovabili sotto il
20%,tutte le riserve convenzionali sarebbero esaurite prima del
2100 .
23. PRIMACOMBUSTIBILI FOSSILIDOPO ASPO 24. L'aumento di prezzi
avr quattro effetti
- Dal pi veloce al pi lento, gli effetti saranno:
- Diminuzione dellaqualit di vita bisogner fare di pi per
ottenere di meno ed essere infelici;
- Rendimento energeticoaumentato- fate lo stesso, ma usando meno
energia;
- Disponibilit dienergia alternativaaumentata fate lo stesso, ma
con i sostituti dellolio;
- Aspirazioni culturalicambiate scegliete di fare qualche cosa di
diverso ed essere felici.
25. Second energy crisis 1979to 1981 1965 1970 1975 1980 1985
1990 1995 2000 2005 2010 $80 $60 $40 $20 ? 1 2 3 4 5 6 prices of
the day 2003 prices Picco Petrolio 26. La centralit dellEnergia
- Gli attuali processi di globalizzazione rendono sempre pi
evidenti e esplosivi quattro nodi:
-
- la limitatezza delle risorse naturali;
-
- limpatto ambientale e climatico dellinquinamento;
-
- la diffusione accelerata di modelli di vita orientati al
consumo sempre pi distruttivi;
-
- la pervasivit del ricorso alle armi per il controllo delle
risorse energetiche.
Una democrazia energetica basata su risorse rinnovabili la
bussola per il futuro e la precondizione per evitare un disastro
27. Cambiamenticlimatici INQUINAMENTO 2) EXILLES- Alta Valle di
Susa- Lago e ghiacciaio 28. Il ciclo degli elementi= base della
vita 29. Fattori del sistema climatico 30. Leffetto serra 31.
Lemergenza climatica
- Negli ultimi 150 anni la concentrazione di CO 2in atmosfera: da
280 a 370 ppm.
- Ogni anno vengono rilasciati 25 Gton di CO2 = 6,5 Gton di
C.
- La temperatura del globo si innalzata di 0,6 C nel 900.
- La crescita di CO 2al 2020 previsto del 50%.
32. 1 litro gasolio:2,7 kg CO 2 1 litro benzina:2,4 kg CO 2 1 kg
carbone =3,7 kg CO 2 1 kWh elettrico da petrolio =0,6 kg CO 2 33.
LEMERGENZA CLIMATICA: SEQUESTRO DI CO2?
- Per immettere nel sottosuolo 1G ton di CO 2(4% emissione annua)
occorre movimentare 5 milioni di m 3di gas al giorno;
- Il sequestro di CO 2incide per 3-4 centesimi di euro per Kw/ora
sul costo totale (7-10 centesimi di euro);
- Generare elettricit da carbone e sequestrare la CO 2costa oggi
il 14% rispetto allelettricit da fotovoltaico.
34. CO 2 : mai cos alta da 700.000 anni ? DOME C EPICA -
Antartide 35. Produzione di CO 2
- CRESCITA DI CO2 NEL TEMPO
36. Crescita di CO 2
- Crescita di gas-serra nel secolo scorso (rispetto al 1750)
37. Aumentodella temperatura superficialedel mare 1910-1960
1961-2005 1961 - 2005 38. AUMENTO TEMPERATURA 39. PERDITE
ECONOMICHE 40. Aumento eventi estremi in Italia 41. Le correnti
marine 42. Le coste minacciate 43. RISCHI DI CATASTROFI 44. IMPATTI
DI AUMENTO T 45. Effetti positivi del riscaldamento globale 46. IL
PROTOCOLLO DI KYOTO 1
- IlProtocollo di Kyotosottoscritto nel 1997 prevede di ridurre
tra il 2008 e il 2012 le emissioni dei sei principali climalteranti
del 5,2% rispetto al 1990. La politica ambientale vincolante il
punto di forza dellaccordo. Mentre il suo lato debole riguarda i
meccanismi di flessibilit che consentono di aggirare i vincoli e
monetizzano lineguaglianza.
47. IL PROTOCOLLO DI KYOTO 2
- Per lItalia KYOTO prevede una riduzione del 6.5% dal 1990 al
2012.
- Per lUE la riduzione dell8%.
- LIPCC ritiene necessaria una riduzione del 60-80% delle
emissioni al 2050 per contenere in +2C laumento T pianeta.
48. OBIETTIVI DI KYOTO 49. EMISSIONI GAS SERRA 50. 51. Emissioni
di CO2 in Italiae Protocollo di Kyoto. a)
- Oggi ogni italiano emette 8 t/anno.
- 500 milioni t/anno le emissioni Italia.
- Landamento dellItalia opposto a quello degli altri grandi paesi
europei Germania, Gran Bretagna, Francia che riducono o
stabilizzano le loro emissioni avvicinando o addirittura superando
gli obiettivi di Kyoto.
52. Emissioni di CO2 in Italiae Protocollo di Kyoto. b)
- Confrontate con il 1990 anno di riferimento per lobiettivo di
riduzione del 6,5% entro il 2010 assegnatoci dal Protocollo di
Kyoto la crescita (come emissioni nette)supera gi oggi il 10%,(+13%
in Lombardia) soprattutto a causa dellaumento dei consumi per
trasporti (+24% sul 1990) e della produzione di energia elettrica
(+13%).
53. GAS SERRA ITALIA 1990-2000 54. TON GAS SERRA ITALIA 55.
Emissioni di CO2 in Lombardia e Protocollo di Kyoto
- Le emissioni CO2 In Lombardia sono 100 milioni di
Tonnellate:
- I trasporti contribuiscono col 23%;
- Il riscaldamento civile col 21%;
- La produzione di energia col 17%;
56. PROVINCE LOMBARDE 57. EFFETTI FORESTALI 58. KYOTO ATTUAZIONE
59. MISURE DOMESTICHE 60. MECCANISMI FLESSIBILI 61. 62. CUNEI
RIDUZIONE CO2 63. ITALIA:OBIETTIVI CO2 eRISPARMIO
- CO2 allanno 2050 almeno 60% in meno rispetto al 1990.
- Risparmio : traguardo a breve per fabbisogno energetico:
130Mtep
- di cui 30 Mtep elettrico ( con copertura del 30% (9 Mtep) da
rinnovabili).
64. LINQUINAMENTO DELLARIA 1
- Livello di attenzione 125 g/mc media giornaliera.
- Livello allarme 250 g/mc media giornaliera.
65. LINQUINAMENTO DELLARIA 2
- Livello di attenzione200 g/mc media oraria
- Livello di allarme400 g/mc media oraria
66. LINQUINAMENTO DELLARIA 3
- Livello di attenzione 15 mg/mc media oraria
- Livello di allarme 30 mg/mc media oraria
67. LINQUINAMENTO DELLARIA 4
- Soglia di valutazione superiore: 70% del valore limite (0,35
g/m3) su media annuale.
- Soglia di valutazione inferiore: 50% del valore limite (0,25
g/m3) su media annuale.
68. LINQUINAMENTO DELLARIA 5
- al 1/1/0550 g/mcnon >35 gg/anno
- al 1/1201050 g/mcnon > 7 gg/anno.
- PM2,5 35 g/mcnon >35 gg/anno.
69. Inquinamento da Centrali elettriche
70. Lautodistruzione della Cina 71. Inquinamento globale 72.
Inquinamento in Europa 73. Inquinamento Pianura Padana 74.
LOMBARDIA EMISSIONE INQUINANTI 75. CONTRIBUTI DA FONTI
ALLINQUINAMENTO 76. MILANO PM10 2005 Figura 2 Concentrazioni medie
giornaliere di PM10 (g/m3 ) misurate nella postazione di Milano,
via Juvara, nel 2005. Elaborazione degli autori su dati ARPA
Lombardia 77. MILANO POLVERI SOTTILI 2006
- 91 i superamenti PM10 al 16/10/06.
- 53% il contributo da traffico.
- 18% il contributo da caldaie.
- 140 microgrammi/mcubo PM10 il15/10.
- 108 microgrammi/mcubo PM2,5 il 15/10.
78. 3) CRISI TRANSIZIONE CAMBIAMENTO 79. Consumi totali di
energiain tep/anno.persona al 2002
- Europa Orientale e Russia3,3 2,9
- America centrale e meridionale 1,21,2
- America settentrionale7,05,8
80.
- C una forte correlazione tra HDI (Human Developement Index)
econsumo pro-capitedi energia (la tendenza attuale indica un
raddoppio dei consumi entro il 2050).
- Un europeo oggi consuma4 tepe un americano oltrepassa8
tep.
- Il fabbisogno pro-capite minimo di energia per soddisfare i
bisogni di base 1 - 1,5 tep/anno e questo deve diventare lobiettivo
ideale.
- Occorre migliorare lefficienza energetica, passare a fonti
rinnovabili eridurre i consumi.
Quanta energia consumiamo: tendenze 81. Produciamo circa520 kga
testa di rifiuti allanno! Energia e materie prime nascoste nel
prodotto Italia: 200.000 tonnellate/anno di plastica per
imbottigliare 11 miliardi di litri d'acqua, 193 litri/ persona
allanno 1 kg di plastica =2 kg di petrolio e 10 kWhdi energia(1
bottiglia da 1,5 l = 35 g di plastica) Il riciclo consente di
utilizzare solo 3 kWh/kg bottiglie di plastica = energia emissioni
rifiuti inceneritori! 1 t di carta =10 alberi+ 15 m 3dacqua + 6000
kWh 82. CONSUMI DI ACQUA (700 l/g) 83. IL BUCO ENERGETICO
- L'uso globale di energia attuale 13 TW, si prevede che per il
2050 arrivi a 30.
- il deficit previsto sarebbe 17 - 20 TW.
- Costruendo 1 centrale nucleare da 1000 Mw al giorno per 50 anni
si otterrebbero 10 TW.
- Il vento offre in prospettiva 2-4 TW.
- La biomassa d un massimo teorico di 7-10 TW.
84. Come garantire la disponibilit di risorse?
- Perseverare con lattuale modello di crescita e di sviluppo
asimmetrico, in cui laccesso e la disponibilit delle risorse sar di
fatto negatoallIndia, alla Cinae agli altri paesi sottosviluppati,
favorisce le disuguaglianze, i conflitti sociali, le guerre e le
catastrofi economiche e ambientali.
- E necessario promuovere una politica economica globale
diriconversione ecologicadella produzione, diridistribuzionee di
sostegno al mercato diprodottisocialmente ed ambientalmente
desiderabili.
85. Decrescere e vivere bene
- Intervenire suglisprechi energetici( isolamento termico muri e
vetri, caldaie efficienti, elettrodomestici classe A, confort
sobrio, no mode, no finestre aperte, per ogni C in pi, aumenta 7%
consumo )
- Calcolare i propri consumi e risparmi Bollette e unit di
misura
- Ridurre acquistinon necessari (mi serve?)
- Razionalizzare acquistisu base energetica e produzione rifiuti
( acqua minerale... imballaggi, scatola cioccolatini vs. sfuso,
insalata prelavata e incartata...gadget inutili, sacchetto in
tessuto riutilizzabile fatevi sentire, contagiate gli altri non c
nulla che il responsabile acquisti tema di pi che molta gente
insoddisfatta delle politiche di vendita...)
- Privilegiare consumo locale e no verdure fuori stagione
GAS
- Riciclarerifiuti (direttamente, indirettamente)
- Riusare e Riparare(No moda e usa e getta) eRegalare (costituire
un luogo di scambio usato a livello di quartiere o su sitoweb)
- Divertimenti sobri : centrati sulluomo e non sulloggetto,
lettura, convivialit
- Autoprodurre cibo:orto domestico, anche urbano, conserve
casalinghe
- Autoprodurre energia:solare, eolico, biomassa
- Ridurre le necessit di trasporto (dove vado? perch ci
vado?)
- Ottimizzare i trasporti : condividere lauto, andare in bus o a
piedi(500 m in 5 min, in auto non ci si mette meno tra semafori e
parcheggi)
86. Un nuovo paradigma energetico
- La sola via percorribile alternativa alla guerra una
riconversione ecologica delleconomia e della produzione
- Attraverso il risparmio energeticoper abbattere gli sprechi,
accrescere lefficienza dei sistemi, ridurre i consumi, contenere
linquinamento e liberare risorse;
- Attraverso il ricorso alle energie rinnovabiliin quanto
soluzione necessaria per evitare lesaurimento delle risorse
disponibili ;
- Attraverso una equa distribuzione delle risorseper evitare i
conflitti e combattere la povert;
- Attraverso il rallentamento progressivo e articolato della
crescita economica .
87. SCENARI DI DECRESCITA RIDUZIONE EMISSIONI 88. Riflessione:
quanto costatala guerra in Iraq? 1
- Solo lenergia bruciata dalla guerra, diretta e indiretta,
enormemente superiore al contenuto energetico del greggio estratto
durante il conflitto.
- La quantit di CO2 immessa per le azioni di guerra superiore a
quella dovuta allattivit USA di 2 mesi e a quella di 2 anni
dellintera Africa.
89. Riflessione: quanto costata la guerra in Iraq? 2
- I 200 miliardi di dollari spesi al 2005 nella guerra sarebbero
stati sufficienti a rendere competitiva lenergia fotovoltaica
(passando dagli attuali 20 agli 8 cents per kilowatt-ora).
- Gli stessi 200 miliardi sarebbero stati sufficienti a coprire
il 5% del fabbisogno energetico italiano per 50 anni, se impiegati
per la costruzione di centrali eoliche off-shore.
- Le basi USA in Europa costano 1000 mlrd$/y.
90. IL PUNTO
- Stiamo vivendo lapogeo dellera dellenergia fossile.
- Lenergia di alta qualit sta diventando una risorsa scarsa la
disponibilit diminuisce.
- Lenergia potenzia il lavoro e la creativit, e attiva i
capitali.
- Leconomosfera funziona ormai in modo simile alla bio-geosfera e
vi contenuta.
- Accadranno grossi cambiamenti economici-sociali.
- ugente e necessario un nuovo pensiero economico.
91.
92.
93. Un nuovo paradigma energetico 1
- La sola via percorribile alternativa alla guerra la
riconversione ecologica di produzione e consumi
- Attraverso il risparmio energeticoper abbattere gli sprechi,
accrescere lefficienza dei sistemi, ridurre i consumi, contenere
linquinamento e liberare risorse;
94. Un nuovo paradigma energetico 2
- Attraversoil ricorso alle energie rinnovabiliin quanto
soluzione necessaria per evitare lesaurimento delle risorse
disponibili ;
- Attraversouna giusta distribuzione delle risorseper evitare i
conflitti e combattere la povert;
- Attraversoil rallentamento progressivo della crescitaeconomica
e una decrescita delle economie pi dissipative.
In armonia con i tempi biologici e con le risorse energetiche
presenti nel territorio, occorre superare le grandi centrali e
passare alla produzione localizzata di energia da fonti
rinnovabili. 95. UN NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI RETI CORTE RETI
CORTE RETI CORTE RETI CORTE = RINNOVABILI RETI LUNGHE = RISPARMIO E
COLLETTIVO 96. Una proposta: limpronta ecologica 1
- Lecological footprint un indicatore ideato da William Rees e
Mathis Wackernagel che mette a confronto lo stile di vita ed i
consumi di una popolazione con la quantit di natura - espressa in
ettari pro-capite di territorio necessaria a sostenerli a tempo
indeterminato.
97. Una proposta: limpronta ecologica 2
- Limpronta ecologica rappresenta quindi il peso ( espresso in
ettari di natura bio-produttiva ) con cui ogni popolazione grava
sul pianeta.
- Considerando che la biocapacit della terra 1,8 ha/cap e
limpronta attuale 2,2 ha/cap, stiamo gi consumando pi di quanto la
terra in grado di rigenerare.
98. Impronta ecologica nel mondo 0,4 1,8 2,2 6148,1 Mondo 0,4
0,4 0,8 1033,4 India 0,8 0,8 1,5 1292,6 Cina 2,7 1,1 3,8 57,5
Italia 2,9 1,9 4,8 82,3 Germania 2,8 3,1 5,8 59,6 Francia 4 0,8 4,7
16,0 Olanda -8 10,2 2,2 174 Brasile -11,519,2 7,7 19,4 Australia
4,74,9 9,5 288,0 USA D = B-I Deficit ecologico pro capite B =
Disponibilit di biocapacit in ettari I = Impronta pro capite in
ettari Popolazionein milioni (2002) 99. Metodo dellimpronta per
lelettricit
- Se applichiamo il metodo dellimpronta al comparto della
produzione di energia scopriamo che:
-
- Centrali a vapore (carbone) 161 ha/GWh
-
- Elettricit da petrolio 150 ha/GWh
-
- Elettricit da gas naturali 94 ha/GWh
-
- Elettricit da eolico 6 ha/GWh
-
- Elettricit da fotovoltaico24 ha/GWh
-
- Elettricit da biomassa 27-46 ha/GWh
Con il fotovoltaico (con le tecnologie attuali) sarebbe
sufficiente lo 0,07% delle terre emerse per soddisfare il
fabbisogno globale. (in Italia basterebbe lo 0,6%) 100. OVERSHOOT
DAY (OVDAY)
- Dal 1 Gen 2006 al 9 Ott lumanit ha consumato le risorse
rinnovabili del pianeta.
- Nel 1987 OvDay era 19 Dic; nel 1995 era il 21 Nov; nel 2004 era
il 21 Ott.
- Il nostro stile di vita esaurisce il capitale naturale
terrestre, con consumi> 30% biocapacit del pianeta.
101. Il Potenziale Rinnovabile
- Ogni anno sulla Terra sarebbe possibile produrre, senza un
significativo impatto ambientale:
- 14 mila TWh daidroelettrico;
- 70-120 mila TWh dabiomassa;
- 1400000 TWh dageotermico;
- Quanto di questo enorme potenziale pu essere utilizzato prima
che i cambiamenti climatici diventino irreversibili e prima che la
crisi energetica porti al collasso del sistema ?
102. Crescita Rinnovabili vs Fossili nel mondo 103.
104.
-
-
-
-
- Alexander stadium, Birmingham
-
-
-
-
- The Eden Centre, Cornwall
-
-
-
-
- Environment Agency HQLondon Buses, Vauxhall Cross
105. A solarcentury installation on a Gazeley shed roof today
Gazeleys ecotemplateroof of the future Architect: William McDonough
106. Come si passa alle rinnovabili e,soprattutto, basta? 1
- Un mercato lasciato a se stesso si limiterebbe a bruciare le
risorse fossili nella maniera pi veloce possibile ed impedirebbe
alle nuove tecnologie di emergere fino allinsorgere di una
situazione di crisi, quando per sarebbe troppo tardi.
- Quindi la transizione alle rinnovabili deve essere guidata
dalla politica.
107. Come si passa alle rinnovabili e, soprattutto, basta? 2
- Mantenendo lo scenario tendenziale attuale dei consumi, anche
nellipotesi pi ottimistica di penetrazione delle fonti rinnovabili,
si avrebbe nel 2100 il raggiungimento del limite catastrofico di +2
oC di incremento della temperatura.
- Quindi necessario ridurre i consumi.
108. Sostituire le fonti convenzionali con le rinnovabili non
basta!
- E necessario attuarepolitiche di risparmioenergetico,rallentare
la crescitae modificare le attuali tendenze di produzione e consumo
adottati dalla societ capitalistica di mercato.
Non solo una questione ambientale, ma si tratta anche di
realizzare maggiore equit nella distribuzione e maggiore sicurezza
nellaccesso . 109.
- Riferimento a indicatori economicidiversi dal PILche
contemperino la qualit e non solo la quantit.
- Incentividi mercato per ridurre i consumi privati e favorire le
rinnovabili.
- Miglioramento dell accessoalle tecnologie pulite.
Come gestire la transizione? 1 110.
- Spostamento dellapressione fiscaledal lavoro alle fonti
fossili.
- Contrasto alla logica di mercato che sfavoriscei
prodottiambientalmente e socialmente pi desiderabili.
- Affermazione della priorit
- della politica sul mercato.
Come gestire la transizione? 2 111. NO AL NUCLEARE
- Il nucleare costa, non sostenibile e presenta altissimi rischi
ambientali.
- Le fonti di uranio sono limitate, i costi di produzione
dellenergia nucleare sono alti e non sono in grado di beneficiare
di uneconomia di scala.
- Luscita dal petrolio attraverso il rilancio del nucleare
assolutamente impraticabile.
112. Anni necessari per ottenere energiadal nucleare.
- 4 anni per la costruzione di una centrale.
- 40 anni di durata di funzionamento.
- 10 anni per il pareggio di energia.
- Un impianto fornisce energia netta dal 9 anno.
- Sistema che sviluppa 1 impianto/anno d energia netta positiva
al 13anno.
- Un sistema che costruisce ogni anno 10% nuovi impianti d
energia netta positiva durante il 15 anno.
- Non va pi in perdita un sistema che costruisce ogni anno + 20%
nuovi impianti.
113. Larcipelago nucleare russo 114. Fonti tradizionali: che
fare?
- Petrolio : probabilmente il prezzo osciller intorno ad un
prezzo medio costantemente in crescita.
- Carbone : il pi disponibile, richiede limpiego di processi di
sequestro della CO 2poco convenienti, che fagocitano grossi
investimenti in America ed Europa.
- Gas : preferibile al petrolio per effetti di inquinamento, ma
comunque limitato.
115. Fonti convenzionali: proposta 1
- Proponiamo come linea di riferimento ladiversificazione sul gas
, per quanto possibile e con le dovute cautele.
- Un sistema ad alto rendimento energetico costituito da centrali
termoelettriche aciclo combinatoalimentate a gas naturale.
116. Fonti convenzionali: proposta 2
- Linternalizzazione dei costi,con una attenta analisi dellintero
ciclo di vita dei combustibili fossili e dei costi diretti e
indiretti, porterebbe beneficamente la base dei prezzi dai 6-7c/kWh
attuali a circa 9-10 c/kWh per il gas e 12-16 c/kWh per oli e
carbone, favorendo le fonti rinnovabili.
117. 4) LA PROPOSTA DEL CONTRATTO
- UN CONTRATTO MONDIALE PER LENERGIA E IL CLIMA E CONTRO LA
POVERTA
118. Lenergia un bene necessario al soddisfacimento di bisogni
essenziali da cui nessuna e nessuno pu essere escluso.
- Quindi lenergia un bene comune .
- Tuttavia, a differenza dellacqua e dellaria, lenergia
disponibile sotto diverse forme e estraibile attraverso diverse
tecnologie, per cui diventa difficile darne una definizione
altrettanto univoca.
- Quali possono essere lelinee guidaper un contratto mondiale in
tema energetico?
119. Contratto mondialesullenergia Lenergia unbene comune
Conservare lerisorse energetiche e Ridurre i consumi Tecnologie per
losfruttamento locale Autoproduzione dafonti rinnovabili Controllo
pubblicodella produzione edistribuzione Nuovi vettori energetici
abasso impattoe trasporto collettivo 120. Lenergia un bene
comune
- La riceviamo in prestito dalla natura.
- indispensabile alla vita.
- Laccesso, non la propriet un diritto.
- anche un patrimonio sociale.
- un bene territoriale e comunitario.
- qualitativamente determinante per gli ecosistemi e per il
potere rigenerativo della natura (il genere femminile!).
- E intrinseca allabitare e alla mobilit.
121. Scenari Futuri 1
- Spostare le risorsedalle fonti convenzionali a quelle
rinnovabili e sviluppare la ricerca e lapplicazione, permette di
abbatterne i costi e accelerarne la penetrazione.
122. Scenari Futuri 2
- Conincentivi a scomparire , la quota di rinnovabili sulla
domanda totale di energia pu raggiungere il 30% nel 2030, il 50%
nel 2050, l80% nel 2100.
- Ma il vero nodo che ci comporta unmodello distribuito della
generazione di energia , governato democraticamente osteggiato
dalle corporations.
123. Privatizzazione: un bene o un male? 1
- I propositi del libero mercato e il conseguente processo di
privatizzazione sono stati propagandati come necessari ma i
risultati sono negativi :
-
- nessuna accelerazione nello sviluppo delle energie rinnovabili
(non sono competitive ai costi attuali delle fonti fossili);
-
- scarsi investimenti nella ricerca e sviluppo e nella
manutenzione degli impianti;
-
- oligarchia produttiva e distributiva.
124. Privatizzazione: un bene o un male? 2
- In conclusione bisogna arrestare il processo di
liberalizzazione del mercato dellenergia gi in atto e che andr
rinforzandosi in Europa e proporre unsistema pubblico partecipato
di gestione dellenergia,come unica possibilit di dare spazio alle
comunit di intervenire sulle scelte energetiche.
125. Gestore ATO comuni erogatore Utenti tariffa Manutenzione
tariffazione (affidamento temporale) Investimenti Piano
investimenti (proprietario) Finanziamento Finlombarda con suo
capitale sociale e possibilit di credito Ciclo dellacqua 126.
Propriet reti capitale capitale Verso la privatizzazione.. Capitale
sociale Grandi compiti estesiCDA diampi poteri Enti Locali 100% AEM
ecc. gestione scopo SOT Holding Linea Group SOB 127. OGGI Enti
locali AEM ecc. AEM gestione Gestione erogazione FUTURO Enti locali
Aziende consortiliin house Gestione erogazione 128. Proposta:
internalizzazione dei costi
- Un sistema efficiente dal punto di vista economico non
necessariamente il sistema migliore.
- La societ paga oggi i costi esterni.
- E necessario che la societ possa controllare e decidere
democraticamente le politiche tariffarie.
129. Il ruolo dellEuropa
- LEuropa particolarmente sensibile ai bisogni sociali e alla
tutela dellambiente.
- Ma i provvedimenti in materia ambientale sono visti dalla nuova
Commissione come un costo nelle strategie generali del trattato di
Lisbona.
Il movimento deve rientrare neldibattito e deve riprendersi
lEuropa!
- Programmazione pubblica degli interventi in campo
ambientale.
- Blocco della privatizzazione e della liberalizzazione del
mercato dellenergia.
- Politica tariffaria e internalizzazione dei costi.
- Raggiungimento per tutti i Paesi degli obiettivi previsti nel
Protocollo di Kyoto.
- Uscire dal nucleare sia civile che militare: ridiscutere il
trattato Euratom.
130. Il sole del Mediterraneo
- Lenergia solare va sostenuta come opzione prioritaria per
ricreare il legame storico fra i popoli del Mediterraneo, ponendo
fine agli attuali conflitti bellici che avvengono per motivi
religiosi e, soprattutto, per obiettivi di approvvigionamento
energetico.
Sostituire il petrolio con il sole!! 131. 5)LO SCENARIO
NAZIONALE
132. Lo scenario energetico italiano
- Caratterizzato da forte dipendenza energetica (85% dellenergia
consumata importata) e continua crescita dei consumi, a cui non
corrisponde un miglioramento delle condizioni di vita.
- Prospettiva come base di stoccaggio europeo del gas.
133. Lo scenario energetico italiano
- Rinnovabili in contrazione con luso prevalente di petrolio
(46,8%), gas (33%) e combustibili solidi (9,5%).
- In Italia si stanno letteralmente bruciando i risparmi di
generazioni per importare lenergia primaria necessaria a sostenere
un sistema altamente dissipativo.
134. Obiettivi di svolta
- Risparmio, uso razionale e maggiore efficienza(energy saving):
cogenerazione, case passive, limite massimo di consumo, automobili
che percorrono 100-120 km con un litro. Tutte cose gi disponibili e
immediatamente realizzabili. In Italia il solo uso pi razionale
della energia potrebbe ridurre i consumi del 47% senza alterare i
comfort e i servizi.
- Creazione diESCO(Energy Service Company). Societ che realizzano
a proprio rischio e spese le ristrutturazioni energetiche per i
loro clienti trattenendo in denaro una parte dei risparmi forniti.
Il loro guadagno proporzionale alla lorocapacit di accrescere
lefficienza .
- Accoglienza delle nuove direttive comunitariesul risparmio.
Unnuovo Piano nazionale per lenergia(lultimo risale al 1988)
- Internalizzazione dei costi : i costi sociali e ambientali
devono essere sostenuti da chi li genera. Cos le fonti di energia
rinnovabili pi sostenibili avrebbero oggi una penetrazione ben
maggiore.
Diversi fattori concorrono alla crescita della domanda di
energia con la sola conseguenza di generare un costo per la
collettivit. 135. Libro Verde UE 136. Libro Verde UE 137. Libro
Verde UE 138. Libro Verde UE 139. Libro Verde UE 140. Istituto
Fraunhofer CONSUMI ENERGETICI NEGLI EDIFICI 141. CONSUMINEGLI
EDIFICIIN ITALIA Consumo medio negli edifici circa 200 kWh/ (m
2anno) 142. Media Italia: 200 kWh/m2 anno Max Germania: 70 kWh/m2
anno Casa passiva: 15 kWh/m2/anno 143. Proposta: internalizzazione
dei costi
- Attenzione! Un sistema efficiente dal punto di vista economico
non necessariamente il sistema migliore.
- E necessario che la societ possa controllare e decidere
democraticamente le politiche tariffarie.
- La fonte energetica pi economica il risparmio. Linvestimento
per risparmiare 1kWh ci costerebbe 1-3 c per i primi 40.000
TWh/a.
- A differenza delle fonti convenzionali anche le rinnovabili pi
care, come il FV, hanno un forte potenziale di riduzione dei
costi.
- Nella generazione distribuita il termine di paragone diventa il
prezzo dellenergia per lutente finale (10-20 c per i privati).
144. Il ruolo delle fonti rinnovabili
- A dispetto deibassi investimenti , il settore delle rinnovabili
ormai riuscito a raggiungere un livellocompetitivorispetto a quello
delle fonti tradizionali (in linea con la politica europea).
- Letecnologie eolica e solareesibiscono a livelli europei tassi
annuali dicrescitasuperiori al 30% e curve di apprendimento
nellordine del 20%.
- Laddove sono stati attuatifinanziamenti pubblici(Germania,
Danimarca e Giappone) vi stato un vero e proprio boom della
generazione da fonti rinnovabili.
- Cos come ragioni politiche (militari) hanno portato per 50 anni
ad investire sul nucleare, lanecessit di garantire un futuro
energetico sicuro e sostenibile, di salvaguardare lambiente e di
prevenire i cambiamenti climaticidovrebbe portare ad uno
spostamento delle risorse a favore delle nuove fonti
rinnovabili.
145. Fonti rinnovabili: Eolica Ottima curva di apprendimento nel
breve periodo
- Per Wind Force 12 si pu arrivare a coprire il 12% del
fabbisogno energetico mondiale nel 2020 generando 2 milioni di
posti di lavoro.
- LItalia ferma a 900 MW contro i 15 GW della Germania.
- Il costo dellenergia eolica si aggira intorno ai 4-8c /kWh e
scender a 3 entro il 2010.
146. LE TECNOLOGIE SOLARI 147. Fonti rinnovabili: fotovoltaico 1
Curva di apprendimento come eolico in ritardo di 10 anni
- Nel lungo termine potrebbe essere in grado di sostituire
interamente le fonti fossili. Ma necessario un grande impegno nel
consolidare e incentivare meccanismi di incentivazione (tariffe in
conto energia, o feed-in) gi presenti in Germania, Austria e Spagna
che hanno dato ottimi risultati. In Italia i certificati verdi pare
che abbiano piuttosto rallentato lo sviluppo di tecnologie
fotovoltaiche perch ancora pi costose rispetto alleolico.
148. Fonti rinnovabili: fotovoltaico 2 Curva di apprendimento
come eolico in ritardo di 10 anni
- Noi paghiamo gi 0,92c/kWh sulla bolletta ENEL come sovrapprezzo
per sostegno alle fonti rinnovabili e assimilate, dicitura che
destina l80% di questa somma a fonti inquinanti quali rifiuti,
carbone miscelato, gasolio bianco.
149. FOTOVOLTAICO 3 150. RIDUZIONE COSTI RINNOVABILI 151.
Esempio di convenienza: il Fotovoltaico Agostinelli, G.; Acciarri
M.; Ferrazza, F. Le scienze, maggio 2005 152. Fonti rinnovabili:
solare termico 1 Oggi si usa calore per produrre energia elettrica
che serve a generare nuovamente calore. Si pu fare di meglio!
- Solare termico per generazione di potenza sarebbe
concorrenziale, nello stesso segmento, con le fonti fossili solo se
vengono internalizzati i costi esterni di queste ultime.
153. Fonti rinnovabili: solare termico 2 Oggi si usa calore per
produrre energia elettrica che serve a generare nuovamente calore.
Si pu fare di meglio!
- Solare termico per produzione di calore destinato a usi civili
e commerciali molto promettente, anche se il ritorno
dellinvestimento su 7-10 anni rimane sfavorevole per le
applicazioni residenziali.
- Manca unadeguata normativa di incentivo per il passaggio al
solare termico nella generazione termica (calore/freddo).
154. Fonti rinnovabili: idroelettrico
- Ideale per gli impianti di piccole dimensioni nel pieno
rispetto degli equilibri ambientali dei corpi idrici. In Italia
copre gi il 20% dellenergia elettrica messa in rete con 20 GW di
impianti installati. Una forte spinta pu essere data dal mini e
micro-idroelettrico e da un riammodernamento degli impianti
esistenti.
155. Fonti rinnovabili e alternative: biomasse, geotermia e
cogenerazione 1
- Geotermia : lItalia conta da sola per oltre il 90% della
produzione geotermica in Europa con costi contenuti.
- Biomasse : ambientalmente valide solo per impianti di piccola
taglia, contribuiranno in maniera complementare al soddisfacimento
della crescita della nuova domanda di energia.
156. Fonti rinnovabili e alternative: biomasse, geotermia e
cogenerazione 2
- La cogenerazione(elettricit pi calore) un processo che permette
di aumentare sensibilmente lefficienza (si passerebbe dal 30-35% di
un impianto convenzionale all80% di un impianto di cogenerazione)
nello sfruttamento delle fonti energetiche (si sfrutta il calore
disperso nella produzione di energia elettrica).
- Utile nel passaggio verso le rinnovabili.
157. Una mobilit sostenibile
- Il concetto dimobilit come fabbisognocostituisce il punto di
riferimento sia per linnovazione di prodotto sia per la
riorganizzazione della circolazione di persone e merci.
- Gliinterventi riguardano : riorganizzazione e limitazione del
traffico, veicoli innovativi, combustibili alternativi,
riprogettazione dellambiente relazionale e comunicativo sotto il
profilo della raggiungibilit (muscoli e mente, non solo
macchine).
- Per il traffico indispensabile necessaria unapolitica di
transizioneper raggiungere il traguardo rappresentato da veicoli
dotati di propulsori elettrici con celle a combustibile alimentate
a idrogeno ottenuto da fonti energetiche rinnovabili. ( Adozione di
soluzioni intermedie industrialmente fattibili ; creazione
dinicchie di mercatoincentivato dall intervento pubblico , per
attivare una rete di produzione e distribuzione di combustibili
alternativi; sviluppo, prototipizzazione e sperimentazione di nuove
soluzioni attraverso laricerca avanzata) .
158. Perch lidrogeno? Source: World Fuel Cell Council,
Nuvera
- Riduzione delle emissioni di gas serra inquinamento
globale
- Riduzione delle emissioni di inquinanti locali
- Diversificazione delle fonti primarie, riduzione della
dipendenza dalle importazioni
- Aumento della competitivit dellindustria nazionale con la
creazione di nuove opportunit ad alto valore aggiunto
Security energia Competitivit internazionale Riduzionegas
serraInquinamentolocale Stati Uniti Giappone Europa
BassaImportanzaAlta 159. Idrogeno: una soluzione?
- Si continuer a bruciare fossili per lungo tempo.
- La CO 2rimane in atmosfera e cresce in concentrazione.
- Cresce la temperatura del pianeta.
- Idrogeno da rinnovabili non prima di 20 anni.
-
- Occorre medicare linfezione eridurre subito le emissionicon
cambiamenti socio-economici (le proposte del contratto).
-
- Intanto sviluppare una medicina, comeleconomia
dellidrogenodafonti rinnovabili.
160. Le fonti rinnovabili discontinue Lidrogeno come sistema di
accumulo Elettrolisi Accumulo H 2 Fuel cell EE da RES EE = 70% =
50% = 35% Elevati costi di investimento ~ 25.000 /kW eq(Eolico) ~
60.000 /kW eq(PV) Elevate quantit di idrogeno da accumulare ~
24.000 Nm 3@ 100 kW eq (15 giorni) 161. Idrogeno
- Costituisce il90%degli atomi delluniverso (atomi legati da
forti energie di legame).
- E un vettore energeticoe lenergia necessaria a produrlo entra a
far parte dei bilanci energetici e ambientali.
- Non conveniente in termini sia economici che ambientali la
produzioneda fossili.
- lagenerazione diffusa di piccola taglia da fonti rinnovabili di
estremo interesse (facile trasportare, alto rendimento energetico
nelle celle a combustibile).
162. Idrogeno: Quanto e da dove?
- Per riconvertire leconomia USA 150 milioniton/anno di H 2
- 1350 milioniton/anno di H 2 O
- acque per uso domestico in USA: 1340 milioniton/anno
- acque per veicoli tutto idrogeno USA: 28 milioniton/anno
- acque per consumo termonucleare USA : 19600
milioniton/anno
- acque per veicoli tutto idrogeno Lombardia: 1,5
milioniton/anno
163. Le tecnologie
H 2 O biomassa calore H 2 Nota: si pu liberare H 2per
elettrolisi o biochimicamente, o termochimicamente da H 2 SO
4(850C) e da HI(450C). 164. Produzione da fonti rinnovabili medio e
lungo termine La produzione idrogeno attraversodissociazione
termica dellacqua un processo termodinamicamente possibile solo ad
altissime temperature (2500-5000C), che presenta difficolt nella
separazione idrogeno/ossigeno, una volta che questi si sono formati
ENERGIA SOLARE CONCENTRATA H 2 O Dissociazione termica diretta H 2
O 2 Limpiego diprocessi termochimiciconsente di abbassare
notevolmente le temperature di reazione (800-1500C) e di effettuare
la separazione idrogeno/ ossigeno in fasi diverse del ciclo,
aumentando la resa globale del sistema (fino a rendimenti del 50%)
H 2 O H 2 O 2 Cicli termochimici PROCESSO ZOLFO-IODIO PROCESSO
FERRITI MISTE PROCESSO UT-3 PROCESSO ZnO-Zn 165. Lidrogeno come
combustibile (problemi 1)
- Anche se per unit di peso rilascia pi energia di ogni altro
carburante,
- Per ottenerlo in qualsiasi processo si perde molta dellenergia
primaria.
- Quando convertito da metano si perde il 15% di energia
primaria.
- A temperatura ambiente occupa uno spazio 3.000 volte maggiore
della benzina a parit di contenuto di energia.
- Liquefa a -256C, difficile da immagazzinare ed
infiammabile.
166. Lidrogeno come combustibile (problemi 2)
- Anche a 700 atmosfere occorrono serbatoi quattro volte pi
grandi di quelli tradizionali.
- Per liquefarlo occorre spendere il 30% della sua energia.
- I costi di un motore tradizionale sono di circa 370 euro.
Quelli di un motore H 2 FC sono circa 3.500 euro.
- Una stazione di rifornimento (da 100 a 2.000 auto) richiede da
5 a 81 MW.
167. Lidrogeno come combustibile (trasporto)
- Per trasportare la stessa energia di una autobotte di benzina
occorrono 21 autobotti di idrogeno.
- Per 500 Km percorsi da una autobotte di idrogeno bisogna usare
il 40% del suo carico.
- L1,4% dellidrogeno in un gasdotto va perso per pomparlo ogni
150 Km.
168. Efficienza dellintero ciclo WTW
169. Unagricoltura a bassa intensit energetica
- I sistemi pitradizionalidi coltivazione sono oggi anche quelli
piefficientidal punto di vista energetico (Vietnam 1:10). In
seguito alla rivoluzione verde iniziata negli anni 60, con limpiego
di fertilizzanti, sistemi dirrigazione, imballaggio dei
prodotti,oggi lenergia impiegata maggiore di quella che se ne
ricava dal raccolto( Stati Uniti 10:1). Questo sistema produce pi
CO2 di quanta ne possa assorbire.
170.
- Maggioreefficienza energeticae uso difertilizzanti
organici(agricoltura biologica)
- Fontienergeticherinnovabili e filiera corta(riduzione della
distanza dalla produzione al consumo).
- Produzione di biomassead uso energetico.
- Ovviamente iconsumialimentari delle popolazioni pi ricche
devono diventarecompatibili con il mantenimento dei processi
naturali(es. dieta mediterranea con riduzione dei consumi di
carne).
Evoluzione del sistema agricolo 171. I biocombustibili
- In forma liquida (etanolo, biodiesel) e in forma gassosa
(idrogeno e biogas) possono rappresentare una validasoluzioneper
contribuire allariduzione delle emissioni di CO2, anchese usati in
miscele con i combustibili fossili.
- Lipotesi di unasostituzione totaledei combustibili fossili da
parte dei biocombustibili presenta diverseriserve , prima fra tutte
la priorit alimentare dei raccolti percombattere la fame nel mondo
. Leccessivo sfruttamento delle terre potrebbe rompere gliequilibri
dellecosistemae infine degradare lambiente perfino pi di quanto non
facciano le fonti fossili.
172. 6)CONCLUSIONI 173. Da dove partiamo
- LItaliadetiene un numero elevato diprimati negativinel campo
ambientale in Europa (auto, metropolitane, Kyoto, pesticidi,
edificazione, regole, etc.).
- Il nuovo governo si ritrovauneredit drammatica : devastazioni e
guasti profondi inferti non solo al territorio, ma anche al sistema
delle regole e agli strumenti pubblici di controllo e di gestione
.
174. Riprendiamoci lEnergia
- La questione energetica una questione didemocrazia.
- Il superamento dei fossilipassa dal rilancio del governo dei
beni comuni e dalla responsabilizzazione politica dei
cittadini.
- Lenergia rinnovabilepu essere prodotta su scala locale in
impianti di piccola e media taglia e distribuita alla rete locale,
con un governo diretto delle comunit, pubblico e partecipato.
175. Fondi Comunitari?
- Bisogna fare fronte all investimento , ma al netto della
produzione nellarco di vita dellimpianto si arriva comunque ad
unricavo .
- In presenza di incentivi ilrendimento dellinvestimento
superiore al 10% annuo.
- E allora perch non creare deifondi gestiti direttamente dalle
comunit , retribuiti a tassi sicuri, per fare fronte
allinvestimento con tante piccole quote e creare energia
rinnovabile per tutti?
176. Quale cammino ci aspetta
- Solo un vasto e maturomovimento ancorato al territorioe
coerente nello sviluppo nonsolo di parole dordine, ma anche di
campagne e lotte esemplari, pu dare garanzia di uninversione
duratura rispetto a scelte reiterate, drammaticamente
irresponsabili.
177. GLI OBIETTIVI E LA BELLEZZA DEI NUMERI
- 1 Tep /pro capiteconsumoenergia.
- 1,5 Ton/anno pro capite emissioneCO2.
- Inversioneovershoot daya 31/12 al 2030.
- impronta ecologicaa 1,8 ha/cap al 2030
- 100 g CO2/Km maxda autoal 2010.
178. PROPOSTA GESTIONE DOCUMENTO
- Creazione di un movimento per la proposizione surete europea e
internazionaledella presente piattaforma, finalizzata ad estendere,
consolidare, collegare e articolare sulterritoriola proposta di un
nuovo paradigma energetico.
179. AZIONI ECAMPAGNE
-
- Collegamento alle campagne dellintero movimento (es. contro
precariato per lavoro).
-
- Unificazione con le lotte peri beni comuni
-
- (es. contratto mondiale per lacqua).
-
- Radicamento nelle autonomie locali per la costruzione di un
modello energetico distribuito (es. Rete Nuovi Municipi).
-
- Coinvolgimento della comunit scientifica.
-
- Impegno educativo per consegnare alle nuove generazioni una
cultura dellenergia come fonte di vita riproducibile.