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Il passaggio al SEC 2010 e la revisione generale dei conti nazionali
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L’inclusione dell’economia illegale nei conti
nazionali: la metodologia,
le fonti informative, i risultati
Antonella Baldassarini
Aula Magna, Istat
Via Cesare Balbo, 16 – Roma
Il passaggio al SEC 2010 e la revisione generale dei
conti nazionali
Nei conti nazionali misurare in modo esaustivo i processi di produzioneè fondamentale per la stima del Pil e dei suoi aggregati ma anche per lacomparabilità internazionale delle stime
I confini della produzione sono stabiliti dai regolamenti internazionali ecomprendono sia ciò che è osservato sia quello che non è osservato.L’economia illegale è una delle componenti dell’economia nondirettamente osservata
Il sistema dei conti nazionali non opera nessuna distinzione tra attivitàlegali e illegali per definire i confini della produzione pertanto questeultime devono rientrare nella stima del Pil
Convegno su “Il passaggio al SEC 2010 e la revisione generale dei conti nazionali”
Introduzione
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Sono definite illegali:
- le attività di produzione di beni e servizi la cui vendita, distribuzione opossesso sono proibite dalla legge
- le attività che, pur essendo legali, sono svolte da operatori nonautorizzati
Sono incluse nei conti soltanto le attività illegali che presentano lacaratteristica di scambio volontario tra soggetti: per queste sipresuppone l’esistenza di un mutuo accordo tra i diversi soggetti cheoperano sul mercato
Verificato il criterio del mutuo consenso, devono essere registrate tutte lediverse operazioni che da queste attività traggono origine (produzione,consumo, scambi con l’estero, distribuzione del reddito)
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Le attività illegali secondo il Sec
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Il Comitato GNI, che ha il compito di esaminare la comparabilità el’affidabilità delle stime del reddito nazionale, ha ritenuto che le attivitàillegali da inserire nel Pil potessero essere limitate alle seguenti attività:
• produzione e commercio di droga• attività di prostituzione• contrabbando di alcol e sigarette
Entro settembre del 2014 tutti i paesi europei dovevano inserire le stimenei conti nazionali.
I risultati ad oggi disponibili indicano l’impatto delle attività illegali sul PILinferiore all’1% per diversi paesi europei
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Cosa è inserito nei conti
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Esiste un variegato insieme di informazioni, dirette e indirette, di entipubblici, organizzazioni internazionali, associazioni private e di ricerca.Se ne valuta la qualità attraverso il confronto e l’integrazione dei dati
Stupefacenti: dati correntemente pubblicati da autorità nazionali(Ministero della Salute sull’attività dei SERT, Dipartimento PoliticheAntidroga, CNR-IPSAD) e sovra-nazionali (European Monitoring Centreon Drugs and Drugs Addicts – EMCDDA – e United Nations Office onDrugs and Crime – UNODC)
Prostituzione: le informazioni provengono da associazioni private divolontariato e assistenza (Gruppo Abele), da ricerche promosse dalla CE,dai dati sulle statistiche giudiziarie e da studi di ricercatori, a livellolocale
Contrabbando: dati sui sequestri (Guardia di Finanza)
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Le fonti di informazione
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I metodi di stima sono differenziati in base al tipo di attività illegale:
•metodi che partono dalla stima della domanda, consideranoprevalentemente informazioni relative agli utilizzatori finali del bene eservizio illegale, nonchè i loro comportamenti di consumo
•metodi di stima dal lato dell’offerta, utilizzano indicatori che consentonodi stimare il valore della produzione a partire dalle informazioni sullemerci sequestrate o sulle unità produttive coinvolte
La registrazione dei flussi illegali di produzione nell’ambito dei continazionali non pone particolari problemi nella misura in cui l’attività èsimile a quella della produzione legale
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I metodi di stima
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NUMERO DI
CONSUMATORI
ABITUDINI DI
CONSUMO
QUANTITA’
UTILIZZATACONSUMO
FINALEIMPORTAZIONI
ESPORTAZIONI
QUANTITA’ SUL
MERCATO INTERNO
INGROSSO INTERNOINGROSSO
INTERNAZIONALE
COMMERCIO AL
DETTAGLIO
Margini commerciali
Costi intermedi
Valore aggiunto
Margini commerciali
Costi intermedi
Valore aggiunto
Margini commerciali
Costi intermedi
Valore aggiunto
PRODUZIONE
COSTI INTERMEDI
VALORE AGGIUNTO
Approccio domanda
La procedura di stima della droga
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NUMERO DI PROSTITUTE PERTIPOLOGIA
PRESTAZIONI E GIORNATE LAVORATE
NUMERO COMPLESSIVO DI PRESTAZIONI NELL’ANNO
OFFERTE SUL MERCATO INTERNO
CONSUMO FINALE
PRODUZIONECOSTI INTERMEDIVALORE AGGIUNTO
Approccio offerta
La procedura di stima della prostituzione
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QUANTITA’ DI MERCE SEQUESTRATA
INDICATORI INDIRETTI
QUANTITA’ DI MERCE DISPONIBILE SUL MERCATO INTERNO
CONSUMO FINALE
Approccio offerta
La procedura di stima del contrabbando di tabacco
COMMERCIO AL
DETTAGLIO
MARGINI COMMERCIALICOSTI INTERMEDIVALORE AGGIUNTO
IMPORTAZIONI
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Risultati
PRINCIPALI AGGREGATI ECONOMICI PER TIPOLOGIA DI
ATTIVITÀ ILLEGALE Anno 2011, miliardi di euro
Attività Consumo Importazioni Produzione Valore aggiunto
Droga 12,7 1,1 11,8 10,5
Prostituzione 3,9 - 3,9 3,6
Contrabbando di sigarette 0,4 0,1 0,3 0,2
Totale illegale 17,0 1,2 16,0 14,3
Indotto - - - 1, 2
Incidenza sul totale economia (%) 1,7 0,3 0,5 0,9
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Risultati
VALORE AGGIUNTO DELLE ATTIVITA’ ILLEGALI IN ALCUNI PAESI EUROPEI
Anni vari, in % del Pil
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Droga ProstituzioneContrabbando
Tabacco
Contrabbando
AlcolAltro Totale
Germania 2011 0,1 n.a. (a) 0,2 0,3
Francia 2013 0,1 0,0 n.d. 0,1
Portogallo 2011 0,7
Spagna 2010 0,5 0,4 0,9
Paesi Bassi 2010 0,3 0,1 0,0 0,1 0,5
Regno Unito 2009 0,3 0,4 0,7
ITALIA 2011 0,6 0,2 0,0 0,9
Repubblica Ceca (b) 2010 0,2 0,1 0,0 0,0 0,4
Danimarca 2008 0,2
(a) La prostituzione è legale e regolamentata, quindi già inclusa nella stima del Pil
(b) La prostituzione e il contrabbando erano parzialmente già inclusi nella stima del Pil
PAESI
Quota di valore aggiunto sul PilPeriodo di
riferimento
• Le soluzioni adottate sono molto semplificate
• Approccio pragmatico e flessibile coerente con il regolamento
• I dati di base utilizzati sono di natura pubblica ma non provengono darilevazioni della statistica ufficiale
• I metodi utilizzati non consentono di misurare il volume d’affari delleorganizzazioni criminali o l’insieme di operazioni economiche (legali oillegali) riconducibili a questo tipo di operatori
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Conclusioni
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