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Bitcoin: la moneta virtuale conquista il mondo reale Vantaggi e criticità del più diffuso metodo di pagamento “democratico” Ottobre 2015

Bitcoin: la moneta virtuale conquista il mondo reale

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Bitcoin: la moneta virtuale conquista il

mondo reale Vantaggi e criticità del più

diffuso metodo di pagamento “democratico”

Ottobre 2015

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3 gennaio 2009Viene lanciata la moneta virtuale Bitcoin, una rete open source che con il metodo peer-to-peer gestisce un database comune nel quale sono registrate tutte le transazioni. È un sistema

La moneta non coniata

sicuro: tutte le operazioni sono pubbliche e tracciabili, anche se l’identità degli utenti resta segreta;

facile: per accedere a Bitcoin basta installare un software per creare il proprio portafoglio digitale ― wallet ― al quale viene abbinato un indirizzo Bitcoin (che corrisponde al conto in banca, ma senza spese di gestione), per salvare le monete;

convertibile: il cambio è stabilito tramite algoritmi, non da una Banca centrale, ed è aggiornato ogni minuto. Oggi un Bitcoin vale circa 1.000 dollari;

segue

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La moneta non coniata

diffuso: è accettato per molti pagamenti on line in negozi specializzati (Amazon, E-bay) o per le piattaforme di download musicale e di gioco; diverse App forniscono le mappe dei negozi/servizi (reali) che accettano Bitcoin;

ha un tetto massimo: i Bitcoin hanno un numero massimo di diffusione, pari a 21 milioni. Ogni 4 anni viene “emessa” una quota di Bitcoin. Nel 2017 l’emissione di moneta giungerà a 3/4 del suo punto di massimo sviluppo, nel 2040 il processo giungerà a compimento.

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Una rivoluzione ancora in cerca d’autore

Chi sia davvero il padre di Bitcoin non è chiaro. L’inventore di Bitcoin ha utilizzato lo pseudonimo Satoshi Nakamoto, ma non si sa se dietro si celi una singola persona oppure un collettivo.Alcuni sostengono che Bitcoin sia nato come reazione alla crisi finanziaria del 2009 da un movimento chiamato Cyberpunk, impegnato nella liberalizzazione dell’informazione globale.Nel 2014 Leah McGrath Goodman, giornalista di Newsweek, ha sostenuto che l’autore della moneta virtuale si chiamerebbe davvero così, e sarebbe un uomo di origini giapponesi che vive in California. Dorian Prentice Satoshi Nakamoto ha finora negato di

«aver creato, inventato o lavorato al Bitcoin».

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Bitcoin è una cripto-valuta, né di carta né di metallo ma di “bit”, operazioni matematiche nell’ambito della crittografia, che ne garantiscono la sicurezza.Queste operazioni richiedono sempre più potenza di calcolo, e questa “potenza” viene fornita dagli utenti che mettono a disposizione i loro pc per eseguire i calcoli necessari: si tratta di un sistema di calcolo piuttosto complicato, paragonabile al tentativo di aprire una cassaforte tentando la combinazione tra miliardi possibili!Quest’operazione è definita mining e gli operatori di denaro virtuale si chiamano miner. Molto diffuso è il mining pool, ovvero il sistema nel quale più utenti mettono in comune le potenze di calcolo dei propri pc ed effettuano il mining. Il premio ― i Bitcoin ― per l’apporto computazionale fornito viene suddiviso tra tutti i partecipanti.

Come accumulare denaro

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I vantaggi di Bitcoin

È istantaneo: si possono fare pagamenti on line da e per tutto il mondo quasi in tempo reale.Ha costi contenuti: le transazioni costano molto meno dei metodi di pagamento tradizionali. Questo rende Bitcoin particolarmente adatto anche per piccoli pagamenti, ad esempio in bar, ristoranti, eccetera... basterebbe lo smartphone per pagare un caffè!È disponibile h24: non dipende dagli orari delle banche ed è possibile prelevare/versare Bitcoin sempre. Non è soggetto a blocchi o limitazioni da parte dei Governi come misura di politica economica.Non si svaluta: la limitatezza predeterminata del numero di Bitcoin fa sì che non se ne possa aumentare la quantità in circolazione e, quindi, non può esserci inflazione.

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È ancora poco accettato: sebbene sia in forte espansione, ancora oggi pochi conoscono Bitcoin e ancora meno sono quelli che ne fanno uso. È volatile: a causa della sua poca diffusione e della sua giovane età, Bitcoin è soggetto a fluttuazioni del proprio valore. È da migliorare: è ancora una tecnologia in fase di sviluppo, molte caratteristiche devono essere aggiunte e/o potenziate. È irreversibile: le transazioni eseguite non possono essere annullate, neanche in caso di errori di digitazione e/o destinatari sbagliati. Attenti al portafoglio! È anonimo: questo potrebbe favorire l’utilizzo di Bitcoin per operazioni illegali.

I punti deboli

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Diversi operatori cambiano Bitcoin con monete tradizionali: il tasso di cambio è calcolato al momento della transazione, in base ai meccanismi della domanda/offerta di Bitcoin: maggiore la richiesta, maggiore il suo valore.

In Italia la piattaforma che offre questo servizio è Robocoin Italia. Ha installato bancomat Bitcoin a Milano, Roma e Firenze e cresce il numero degli esercenti affiliati.

Circa 200 negozi sparsi sul territorio nazionale accettano pagamenti in Bitcoin. L’obiettivo è raggiungere

«centinaia di punti d’accesso entro la fine del 2015».

Bitcoin e la realtà (non digitale): come comprare moneta tradizionale e beni/servizi

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Non è una moneta vera e propria e, quindi, può essere considerato un bene comune, un prodotto sul quale investire. Infatti qualcuno ha scommesso (e guadagnato) su Bitcoin.

Chi?

I produttori delle infrastrutture digitali, le piattaforme e i software finanziari grazie ai quali è possibile scambiare Bitcoin e acquistare beni e servizi.In tutto il mondo, gli investitori di Bitcoin si contano sulle dita di una mano e sono giovani imprenditori che hanno creduto per primi in questa cripto-valuta.Qualche esempio di “piazze della finanza” virtuale: Mt. Gox, BTC China, First Meta, Bitstamp.

Moneta virtuale, guadagni reali: chi investe (e guadagna) nel mondo Bitcoin

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Bitcoin e fiscalità: non un bene né una valuta. Quale tassazione?

Miti da sfatare

Non è vero che le transazioni/investimenti in Bitcoin non sono tassati perché è una moneta “intangibile”: i beni/servizi acquistati con Bitcoin sono tassati come se fossero acquistati con monete tradizionali. Se ad esempio acquisto un’auto, non posso aspettarmi che sia esente da IVA!

A proposito di IVA: la Corte di Giustizia dell’UE ha stabilito che Bitcoin non è una valuta e che il cambio con una moneta tradizionale (e viceversa) costituisce una prestazione di servizio a titolo oneroso; rientrando in questa fattispecie, è sottoposta al pagamento dell’IVA.

Un passo avanti sulla fiscalità per Bitcoin.

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Bitcoin e fiscalità: non un bene né una valuta. Quale tassazione?

Secondo l’organo giurisdizionale dell’UE nessun Paese ha adottato un quadro normativo organico per le monete digitali:

Singapore, Germania, Slovenia hanno stabilito un’imposta sulle operazioni in cripto-valuta, considerandole a seconda dei casi reddito da capitale, moneta privata/baratto eccetera.In Danimarca i guadagni da Bitcoin sono esentasse. La Cina invece è contro la moneta elettronica e ne ha vietato l’uso nel settore finanziario.Gli USA considerano i Bitcoin alla stregua di una proprietà (come possedere delle azioni o un immobile) con un valore che fluttua nel tempo e produce un guadagno di capitale, quindi deve essere tassato.

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Quale scenario per l’Italia?

Esiste un vuoto legislativo a livello nazionale, come accade (quasi sempre!) per le innovazioni tecnologiche che costituiscono delle vere rivoluzioni. È un tema con forti implicazioni anche sul piano della tutela dei consumatori, visto l’ampliarsi del numero di utenti. Diventa quindi urgente che le Istituzioni intervengano. Molti auspicano che sia l’UE ad approvare una legislazione armonizzata per tutti gli Stati Membri.

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Bitcoin e criptovalute non sono ancora diffuse su larga scala in Italia, ma il tema di come regolamentarle e integrarle nel circuito monetario è entrato nell’agenda politica. C’è chi invoca cautela, chi invece non vuole imbrigliare con “lacci legislativi” il libero sviluppo del settore.

2013

Nasce Bitcoin Foundation Italia

«Noi sosteniamo il diritto universale di ogni uomo di effettuare libero scambio in attività finanziarie,

senza alcuna interferenza da parte di terzi. Siamo convinti che la finanza decentralizzata possa

consentire un’economia, una società libera e giusta».

Bitcoin in Italia: cresce l’interesse tra gli stakeholder. Le prime iniziative

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2014

A giugno alla Camera dei Deputati il primo incontro, promosso dall’onorevole Stefano Quintarelli (Per l’Italia): “Bitcoin in Italia: quali opportunità per le ‘monete matematiche’ nel nostro Paese?” - #bitincamera.

Un secondo incontro, dal titolo “Bitcoin in the real economy” è stato promosso dall’onorevole Sergio Boccadutri (SEL).

L’associazione CashlessWay ha dedicato l’appuntamento annuale 2014 del “No Cash Day” a Bitcoin.

Bitcoin in Italia: cresce l’interesse tra gli stakeholder. Le prime iniziative

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Luglio 2014

Boccadutri (SEL) presenta il Disegno di Legge “Delega al Governo per la disciplina dell’emissione e della circolazione delle monete complementari”.L’esame della proposta, assegnata alla Commissione Finanze, non è stata ancora avviato.

Boccadutri ha affermato:«Sto rispondendo anche a una richiesta

del mercato: l’Agenzia delle Entrate è stata interpellata da chi accetta i Bitcoin e ha risposto di essere in attesa

di capire come muoversi. Io sono un parlamentare e mi sono posto il problema».

La proposta normativa

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Delega il Governo ad adottare una disciplina normativa ad hoc che:

definisca cos’è e quali sono i criteri che identificano le monete complementari;

imponga l’obbligo, da parte del soggetto che emette criptomoneta, di indicare un tasso di cambio fisso con l’Euro;

specifichi che si tratta di un sistema di pagamento volontario;

potenzi la tracciabilità dei pagamenti;

imponga l’obbligo, per il soggetto che emette criptomoneta, di inviare una relazione semestrale alla Banca d’Italia sulla gestione del circuito e la tutela degli interessi di chi vi partecipa.

I contenuti del Disegno di legge

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Il Disegno di Legge definisce la valuta come strumento di scambio e non di deposito, ovvero:

regolamenta gli acquisti ma non l’accumulo, e quindi non disciplina il valore oggettivo di Bitcoin,

laddove invece il principale punto debole della moneta elettronica è proprio la volatilità del valore.

Il punto critico?

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La sopravvivenza della critptomoneta non è più in discussione: è ormai un fenomeno irreversibile.I primi soggetti a rendersene conto sono stati le banche: Goldman Sachs, Barclays e Ubs hanno manifestato interesse a investire nel settore.

Bitcoin è un’innovazione destinata a svilupparsi, un percorso intrapreso dal quale non è possibile né auspicabile tornare indietro. Vi sono passi importanti da compiere prima di poter considerare le criptomonete alla stregue delle valute tradizionali, primo tra tutti quello della regolamentazione.

Quali scenari possibili?

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