ANESTESIA E ANALGESIA
D.Lgs 26/14
Art. 14.
Anestesia
1. Sono vietate le procedure che non prevedono anestesia o analgesia, qualora esse causano dolore
intenso a seguito di gravi lesioni all’animale, ad eccezione delle procedure per la sperimentazione di anestetici ed analgesici.
ANESTESIA E ANALGESIA
2. Fatto salvo quanto previsto dal comma 1, sono consentite le procedure condotte in assenza di anestesia generale o locale secondo quanto disposto dalla legislazione o farmacopea nazionale, europee o internazionali, ovvero qualora si ritiene che
l’anestesia è per l’animale più traumatica della
stessa procedura ovvero risulta essere incompatibile
con le finalità della stessa.
ANESTESIA E ANALGESIA
Anestesia generale: perdita di coscienza, analgesia, soppressione dei riflessi e rilassamento muscolare
Farmaci iniettabili e/o inalatori
Anestesia locale: perdita di sensibilità in una piccola area del corpo, blocco della conduzione nervosa, attraverso l’iniezione o l’applicazione cutanea di farmaci
ANESTESIA E ANALGESIA
Una buona anestesia è qualcosa di più di una somministrazione del farmaco la mancanza
di attenzione alla cura dell’animale nel periodo di
pre e post- anestesia è spesso causa di un insuccesso anestesiologico
Acclimatamento degli animali al nuovo ambiente (7 – 14 giorni) prima del loro utilizzo dopo il trasporto
cambiamenti metabolici e ormonali causati dallo stress ritornano nella norma
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Nel periodo precedente l’anestesia registrare per alcuni giorni il consumo di cibo e di acqua e familiarizzare con il comportamento degli animali
informazioni preziose per valutare la ripresa post-
operatoria degli animali
ANESTESIA E ANALGESIA
Gli animali possono essere addestrati ad accettare
la presa da parte dell’uomo (roditori)
facilitata la somministrazione dei farmaci e la riduzione del carico di stress per l’animale con
un’ induzione dell’anestesia più sicura
(animale stressato dose più alta rischio
di sovradosaggio)
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Il digiuno preoperatorio:
� nel coniglio e nei piccoli roditori non è necessario in quanto non sono in grado di vomitare;
� nei polli non è consigliabile la privazione del cibo (il metabolismo elevato potrebbe indurre ipoglicemia, soprattutto negli uccelli di peso inferiore a 1 kg);
� gli anfibi non richiedono generalmente digiuno;
� i pesci dovrebbero essere a digiuno da 24 – 48 ore prima dell’anestesia potrebbero vomitare e questo potrebbe interferire con la funzione delle branchie
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Se gli animali devono essere utilizzati singolarmente dopo la chirurgia è preferibile acclimatarli al nuovo ambiente precedentemente
Adattamento allo stress dell’isolamento sociale che consente agli animali di far fronte meglio allo stress anestetico e chirurgico
ANESTESIA E ANALGESIA
È fondamentale utilizzare animali sani e privi di malattia
riduce il rischio di problemi durante l’anestesia e nel periodo post-operatorio
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Medicazione preanestetica nei mammiferi e negli
uccelli:
1. Riduce lo stato di paura e di apprensione [Tranquillanti e sedativi (Benzodiazepine, Fenotiazine) ]
2. Riduce la quantità di agente anestetico per indurre l’anestesia generale e di conseguenza gli effetti indesiderati
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3. Riduce le secrezioni salivari e bronchiali, abbassando il rischio di blocco delle vie respiratorie, e protegge il cuore dall’inibizione vagale (atropina e glicopirrolato)
Nel coniglio il glicopirrolatoin quanto l’atropina è metabolizzata velocemente a seguito della presenza di elevati livelli atripino-esterasi
4. Riduce il dolore post-operativo[Oppioidi (es. buprenorfina)]
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Pochissimi anestetici, impiegati singolarmente, sono in grado di produrre un’anestesia generale che invece può
essere realizzata con
un’anestesia bilanciata
Combinazione di farmaci:
premedicazione + anestetici + analgesici
Vantaggi: riduzione degli effetti collaterali delle singole sostanze.
Diversi anestetici producono un effetto sinergico quando combinati e nuovamente questo riduce la probabilità e la severità degli effetti collaterali
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La scelta degli agenti per l’anestesia bilanciata
dipende da:
� La specie e il ceppo
� La durata dell’intervento
� La natura della procedura valutare possibili effetti degli anestetici sui dati sperimentali
� La disponibilità di farmaci
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Metodi per somministrare gli anestetici:
via inalatoria via iniettiva
Gli agenti iniettabili (fase di induzione) sono spesso usati in combinazione con quelli inalatori (fase di
mantenimento)
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Gli anestetici gassosi:
-Vengono somministrati agli animali attraverso una macchina anestetica, utilizzando ossigeno o una miscela di ossigeno e protossido di azoto come veicolo anestetico, assorbito dai polmoni ed eliminato principalmente per via respiratoria -
-Induzione e ripresa dall’anestesia più rapide rispetto
agli agenti iniettabili
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Il maggior vantaggio dell’anestesia gassosa è la possibilità di aggiustare la profondità dell’anestesia nel corso della chirurgia:
Se l’anestesia è troppa leggera è sufficiente alzare la concentrazione di vapore e con alcuni respiri la profondità dell’anestesia aumenta
Questo rende l’anestesia gassosa (agenti utilizzati ad effetto) relativamente più sicura rispetto a quella iniettabile (calcolo della dose e variazione della risposta)
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Gli anestetici gassosi NON DANNO ANALGESIA
Isofluorano e sevofluorano: anestetici gassosi maggiormente utilizzati nei roditori, nel coniglio
e negli uccelli
Isofluorano e l’alotano: anestetici gassosi maggiormente usati nell’ opossum
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Anestetici iniettabili:
� Facili da somministrare, richiedono un equipaggiamento semplice.
�Utilizzati nella fase di induzione e mantenimento
�Fondamentale il calcolo della dose in base al peso degli animali
�L’effetto residuo del farmaco persiste per un periodo prolungato e il pieno ricovero dall’anestesia può essere prolungato .
�Possibilità di un’ accidentale somministrazione nei grossi vasi o negli organi addominali
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Vie di somministrazione:Somministrati frequentemente negli animali da laboratorio di piccole dimensioni per :� via intramuscolare, � via intraperitoneale (comunemente utilizzata nei roditori)� sottocutanea
� via endovenosa - effetto rapido e somministrazione ad effetto - minor probabilità di un sovra o sottodosaggio - di difficile impiego negli animali di piccole dimensioni- impiegata nei polli (vena ulnare, faccia interna dell’ala o le vene giugulari) e nel coniglio (vasi dell’orecchio)
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La risposta agli anestetici iniettabili non è sempre prevedibile e varia in relazione all’individuo, al sesso, all’età .
Possono esserci delle variazioni anestetiche nei diversi ceppi di roditori pertanto uno studio
pilota dovrebbe essere fatto quando si utilizzano per la prima volta nuovi regimi anestesiologici
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L’anestesia nel coniglio:
può risultare complicata . È un animale che si spaventa facilmente e può reagire con reazioni improvvise e forti alla contenzione possibili fratture del rachide e interferenza con l’anestesia
(Stress e anestesia possono portare ad un arresto
cardiocircolatorio)
Consigliata la manipolazione degli animali con alcuni
giorni di anticipo all’anestesia
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L’anestesia nei roditori :
problemi legati principalmente alla ridotta dimensione corporea
• la somministrazione endovenosa è limitata dalla
dimensione delle vene superficiali
• la dimensione relativamente piccola della laringe rende difficile l’intubazione endotracheale
• i volumi anestetici sono molto piccoli
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Farmaci utilizzati nello stabilimento dell’Università
di Trieste per topi, ratti, conigli e opossum:
1. Sedativi-analgesici: Xilor (xilazina), Dexotomidor(dexdetomidina)
2. Anestetici generali: Zoletil (tiletamina e zolazepam)
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Negli anfibi l’anestesia generale è realizzata prevalentemente per immersione in una soluzione
di tricaina metasulfonato (MS222): 0,5- 2 g /l per
gli adulti (durata 18 – 30 minuti e risveglio dopo 30 e 90 minuti) Stabulario UNITS 300 mg/l
Xenopus Laevis
Raggiungimento del piano anestesiologico mancanza del riflesso di raddrizzamento e dei movimenti respiratori della gola e di quelli addominali
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Negli anfibi è stato proposto di immobilizzare gli animali per la chirurgia attraverso l’ipotermia:
tecnica non accettabile considerato che il grado di
analgesia prodotto non è noto
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L’anestesia nei pesci:
la più comune via di somministrazione è l’immersione in una soluzione anestetica di MS222 che produce una sedazione e un’anestesia dose dipendente
Zebrafish adulto: sedazione 30 – 50 mg/l , anestesia leggera 50- 100 mg/l; anestesia profonda 100- 200 mg/l
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Animale anestetizzato riduzione dei movimenti degli opercoli (“coperchietti” rigidi che ricoprono le branchie dall’esterno), immobilità e mancata di
risposta alla pressione dei muscoli alla base della coda
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Zebrafish può essere sottoposto a un graduale raffreddamento temperatura finale dell’acqua
10 – 12° C, per procedure non dolorose
Sia per gli anfibi che per i pesci la soluzione anestetica a base di MS-222, in ragione della sua acidità, deve essere tamponata (Ph 7-7,5)
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Anestetici locali
Lidocaina e pubivacaina nei roditori e nel coniglio. Applicazione topica (desensibilizzazione della cute, cornea e congiuntiva) o per infiltrazione (cute e tessuti
sottostanti)
- Infiltrazione fornisce una sufficiente anestesia per suture e biopsie cutanee.
- Infiltrazioni dei piani anatomici sede di dissezione chirurgica comporta una riduzione della dose di anestetico generale (anestesia bilanciata) e analgesia
post-operataria
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Anestetici locali in uso presso UNITS:lidocaina (roditori e conigli) e crema EMLA (prilocaina+ lidocaina) per i prelievi ematici dall’orecchio nel coniglio
Valutazione della profondità dell’anestesia:perdita di coscienza, rilassamento muscolare e analgesia
Valutazione dell’analgesia
pressione con pinza delle dita, riflesso di retrazione podale, della coda o dell’orecchio mancanza di risposta anestesia chirurgica
ANESTESIA E ANALGESIA
Management anestetico:
�valutazione della funzione cardiorespiratoria (clinica e strumentale)
�misurazione della temperatura corporea: importante, considerato che tutti gli anestetici abbassano la temperatura corporea, in particolar modo negli animali
di piccola taglia ( suscettibili di perdere calore)
palpazione delle zampe e delle orecchie, sonde rettali o esofagee
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Strategie per far fronte alla perdita di calore :
ridurre al minimo l’area di rasatura e non rimuovere un numero elevato di piume, ambiente caldo, idealmente il tavolo operatorio dovrebbe essere riscaldato, tappetini riscaldati, isolamento del corpo con panni o bubble wrap
L’ ipotermia è la più comune causa di morte nei piccoli roditori
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Cure post-operatorie:
mancanza di cure in questo periodo porta inevitabilmente ad un recupero dall’anestesia
prolungato e complicato con possibile morte del paziente
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1. Gli anestetici iniettabili sono generalmente metabolizzati nel fegato ed escreti per via renale e questo processo può essere prolungato, aumenta il rischio di ipotermia e di disidratazione
2. L’azione di alcuni farmaci può essere antagonizzata (atipamezolo per xilazina). Ritorno alla stato di coscienza in tempi brevi
3. Animali stabulati singolarmente in ambiente tranquillo e caldo
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4. Messa in opera di misure per prevenire
l’ipotermia Incubatori per piccoli animali, panni, lettiera a base di carta
tagliata (per i conigli e i piccoli roditori la segatura non dovrebbe essere utilizzata in quanto si attacca alla naso e alla bocca dell’animale o sulle ferite chirurgiche)
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5. Tutte le specie dovrebbero essere controllate almeno una volta al giorno e nell’immediato periodo post-operatorio controllare gli animali ogni 1- 4 ore
per le prime 8- 12 ore
6. Controllare il peso e ispezionare le ferite chirurgiche ai roditori si possono dare dei pellet ammorbiti con acqua da mettere sul fondo della gabbia visto che possono essere riluttanti a cibarsi dalla mangiatoia
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7. L’assunzione di acqua è spesso ridotta nel periodo
post-operatorio e lo stato di idratazione può essere valutato sollevando la cute del dorso dell’animale –
In caso di disidratazione somministrazione di fluidi (soluzione salina 0,9 %) per via sottocutanea o intraperitoneale: nella maggior parte delle specie circa
40 – 80 ml/kg/24 ore
8. Controllare la produzione di urina e feci , indicatori
dello stato di idratazione e delle condizioni del tratto gastro-intestinale
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9. Nei polli è consigliato fissare le ali al corpo con
nastro per prevenire danni provocato dallo sbattimento
delle ali.
10. Dopo la chirurgia gli anfibi non devono essere rimessi nella vasca fino a quando (passate 24 – 48 ore) non si siano completamente ripresi dall’anestesia (rischio di annegamento)
Stabulati singolarmente con un livello di acqua che consenta loro di far emergere le narici per respirare
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ANALGESIA
D.Lgs 14/2014
art. 14
Cessati gli effetti dell’anestesia o quando questa non sia praticabile, gli animali sono immediatamente
sottoposti a un trattamento analgesico adeguato o ad un altro metodo appropriato per ridurre la percezione del dolore o della sofferenza, purché compatibile con le finalità della procedura.
La prevenzione e il management del dolore a seguito della chirurgia, e non solo di questa, è un aspetto fondamentale nel periodo di ricovero
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Il dolore produce cambiamenti fisiologici (ridotta
assunzione di cibo e di acqua, interferisce con la
respirazione, l’immobilità può causare atrofia
muscolare e imbrattamento fecale) che ritardano il recupero post -operatorio.
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Riluttanza a somministrare gli analgesici in quanto essi potrebbero influire negativamente sull’esito sperimentale sebbene ci siano situazioni in cui l’utilizzo di un dato farmaco è controindicato, è anche vero che è altamente improbabile che non esista un analgesico idoneo che possa essere somministrato
ricerca nella letteratura per vedere se ci sono studi validati sull’esistenza di un effetto analgesico su un dato parametro sperimentale
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Una recente indagine sull’uso degli analgesici nei roditori nel periodo post-operatorio ha evidenziato che spesso in ambito sperimentale non si utilizzano gli analgesici una possibile spiegazione è basata
sul fatto che il dolore negli animali spesso non è
riconosciuto.
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Aspetti comportamentali del dolore nei roditori:
I roditori, essendo animali preda, tendono a nascondere lo stato di sofferenza ( fino a quando il dolore diventa invalidante difficile discriminare tra stato lieve e moderato):
Tra gli aspetti comportamentali del dolore:
1. ridotta o cessata (dolore severo) assunzione di cibo
e acqua
2. ridotta produzione di feci e urine (difficile da stimare)
3. ridotta mobilità o immobile
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4. manto arruffato (mancanza di grooming)
5.atteggiamento di falsa cifosi
6. isolato dal resto del gruppo
7. più docile o più aggressivo (graffi e morsi)
8. vocalizzazioni (manipolazione)
9. leccamento dell’area dolorosa
10. cromodiacrorrea (ratto)
11. respirazione superficiale
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Aspetti comportamentali del dolore nel coniglio:
Il coniglio è un animale preda che tende a nascondere lo stato di dolore1. manto arruffato (mancanza di grooming) 2. isolamento dal gruppo
3. movimento limitato
4. ridotta o cessata (dolore severo)assunzione di cibo meno feci e urine
5. Pressione dell’addome sul fondo della gabbia ( specifico per il dolore addominale)6. aggressività7. respiro superficiale8. vocalizzazioni se contenuto
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Molti conigli con operatori estranei rimangono immobili
Aspetti comportamentali del dolore negli uccelli:
Negli uccelli la risposta al dolore è più sottile rispetto altre specie ridotta assunzione di cibo-acqua e perdita di peso, postura incurvata con ali pendule, piumaggio arruffato, isolamento dal gruppo, con il dolore severo possono sviluppare uno stato catatonico (immobili e totalmente non reattivi)
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Aspetti comportamentali del dolore negli anfibi:
risposta di fuga non specifica e intensa, vocalizzazioni e sfregamenti o morsi della parte del corpo fonte di dolore.
Aspetti comportamentali del dolore nei pesci:
I pesci rispondono al dolore con alterazioni comportamentali, fisiologiche e ormonali.
E’ dibattuta la questione se essi hanno la capacità cognitiva dello stato di sofferenza o se semplicemente rispondono passivamente agli stimoli dolorosi
ANESTESIA E ANALGESIA
La valutazione del dolore nei pesci è difficile e non ben standardizzata non disponibili singoli parametri fisiologici o comportamentali che sono documentati per essere correlati allo stato di dolore
Come nei mammiferi terrestri ,una combinazione di elementi comportamentali e fisiologici necessitano di essere valutati:
�cambiamenti di posizione nella colonna d’acqua
�aumento dei movimenti opercolari
� ridotto appetito.
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Elementi per facilitare il riconoscimento del dolore
negli animali
1. Conoscere l’aspetto e il comportamento della specie utilizzata
2. Confrontare le informazioni individuali dell’animale (comportamentali, peso, assunzione di cibo-acqua) prima e dopo l’intervento
3. Manipolazione dell’area operata per valutare la risposta al dolore
4. Osservazione della funzionalità dell’area (arti dopo chirurgia o trauma)
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FANS
Gli analgesici sono divisi in due grandi gruppi
oppioidi
Il dolore può essere contrastato con farmaci che agiscono a livello centrale e periferico e somministrati per via orale, parenterale o topica La scelta del farmaco deve tener conto della severità del dolore:
- - dolore di grado lieve – moderato [FANS (meloxicam, carprofen)
-- dolore di grado elevato [oppioidi analgesici (buprenorfina)]
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Xenopus indicatori di dolore e studi farmacologici al fine di esaminare i potenziali effetti analgesici non sono stati condotti al momento. Sono disponibili raccomandazioni per l’utilizzo di analgesici (es. buprenorfina). Non è noto l’effetto di ripetuti trattamenti analgesici sull’ ovogenesi, sulla qualità degli ovociti e sull’embriogenesi.
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Come per gli anfibi, nei pesci poco è noto circa gli effetti analgesici su questi animali .
Pochi i dati disponibili: butorfanolo (oppioide) nella carpa e morfina nella trota
Anche per il pollo poche sono le informazioni disponibili circa gli effetti analgesici:butorfanolo e bruprenorfina
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Analgesici impiegati nello stabilimento UNITS:
Carprofen e Tramadolo (farmaco morfino simile
Agonista oppioide + inibizione della ricapitolazione
della serotonina e noradrenalina) in topi, ratti,
conigli e opossum.
ANESTESIA E NALGESIA
Terapia multimodale analgesica:
Il dolore post-operatorio origina dall’attivazione di molteplici meccanismi e spesso una singola classe di farmaci non riesce sopprimerlo
la combinazione di più analgesici garantisce un’analgesia più efficace con riduzione delle dosi di ciascun farmaco Es. buprenorfina (azione centrale con riduzione dell’ipersensibilità CNS ) + Carprofen (riduce la flogosi tessutale)
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Tempo di somministrazione degli analgesici
Analgesia preventiva : somministrazione del farmaco prima dell’insorgenza dello stimolo doloroso, consente di evitare una sensibilizzazione del SNC al dolore
Stato algico facilmente controllato nel periodo post-
operatorio con riduzione dei dosaggi
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Frequenza di somministrazione degli analgesici dipende dalle caratteristiche del farmaco (durata di azione) e dalla natura della procedura (es. laparotomia, chirurgia
ortopedica e toracica fino a 72 ore post-intervento)