Ultrasonic eXcell plus Multiscan
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Istruzioni e programmi per l’uso terapeutico
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L’ultrasuono è definito come una vibrazione acustica con frequenze sopra illimite di quelle udibili (cioè maggiori di 20.000 Hz).
Gli ultrasuoni a scopo terapeutico vennero introdotti e studiati in modo siste-matico nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. In Italia si diffu-sero immediatamente e molti nostri studiosi hanno contribuito in modo deter-minante alla ricerca sperimentale e clinica in questo campo.
Gli ultrasuoni si diffondono sotto forma di onde di compressione-decom-pressione con movimento di va e vieni delle particelle del mezzo di trasmissio-ne, parallelo alla direzione delle onde di propagazione.
Gli ultrasuoni vengono prodotti artificialmente tramite l’effetto piezoelettricosfruttando o un quarzo o un disco di materiale ceramico. Applicando delle cari-che elettriche sulle facce di una lamina di quarzo si ha la compressione del cri-stallo, invertendone il senso se ne ottiene l’espansione. Sottoponendo il quarzoad un campo elettrico alternato si ottiene, pertanto, un alternarsi di compres-sioni e di espansioni del cristallo con la produzione di una serie di vibrazioniusate in terapia.
Quando le onde ultrasonore viaggiano attraverso il tessuto, perdono unacerta porzione della loro energia: è questo un processo conosciuto con il nomedi attenuazione. L’attenuazione nel tessuto è prodotta da molti meccanismi:l’assorbimento, la divergenza del raggio a la deflezione. L’assorbimento è lacausa principale dell’attenuazione degli ultrasuoni. L’energia ultrasonora vieneassorbita dal tessuto ed è alla fine convertita in calore. Per la maggior parte deitessuti, l’attenuazione aumenta all’aumentare della frequenza, così un segnaledi 1.0 MHz penetrerebbe più profondamente di un segnale di 3.0 MHz, a causadella attenuazione più bassa nel tessuto. La divergenza del raggio è il grado incui il raggio si disperde dal trasduttore. La divergenza del raggio diminuisceall’aumentare della frequenza e quindi un segnale a frequenza più alta ha unraggio più focalizzato. La deflezione include il processo di riflessione, rifrazionee dispersione.
Un apparecchio per ultrasuonoterapia è costituito principalmente da ungeneratore di corrente alternata (tipicamente 1 MHz e/o 3 MHz) che alimenta,tramite cavo, una testa di emittente in cui è inserito un trasduttore (disco pie-zoelettrico o lamina al quarzo) che converte l’energia elettrica in energia mec-canica (vibrazioni acustiche) che vengono trasmesse ai tessuti.
L’interazione degli ultrasuoni con i tessuti biologici produce effetti meccanici,termici, chimici e di cavitazione.
Effetti meccanici: l’azione meccanica è dovuta al movimento delle particelledei tessuti attraversati dall’onda ultrasonica. Le variazioni di pressione che siproducono sono in grado di determinare un movimento dei liquidi in presenzadi disomogeneità (microcorrenti), un aumento della permeabilità di membrana ela scompaginazione dei tessuti per separazione delle fibre collagene.
Effetti termici; l’effetto termico dipende essenzialmente da due fattori: lecaratteristiche di assorbimento del mezzo biologico e la riflessione dell’energiaa livello dell’interfaccia tra tessuti a differente impedenza acustica.
Il passaggio di ultrasuoni attraverso i tessuti “molli” crea un innalzamentodella temperatura per: - assorbimento legato alla viscosità, - assorbimentodovuto alla conduttività termica e –assorbimento chimico.
Effetti chimici: l’azione chimica con modificazione del ph locale e della per-meabilità delle membrane cellulari e con cambiamenti molecolari è provocatadalle notevoli forze di accelerazione alle quali le particelle dei tessuti sono sot-toposte al passaggio dell’onda ultrasonica.
Effetti di cavitazione: la cavitazione è la capacità degli ultrasuoni di generarein un fluido piccole bolle di gas disciolto con successivo aumento di dimensio-ne e possibile esplosione delle bolle. Da un punto di vista istologico il risultatoè una distruzione cellulare irregolare con emorragia di tipo petecchiale. Adosaggi terapeutici le reazioni distruttive come l’emolisi si verificherebbero soloin presenza di bassa concentrazione cellulare e bassa viscosità del mezzo,come a livello dell’occhio e dell’utero.
La terapia con ultrasuoni può essere somministrata con due modalità diver-se: a contatto diretto, con testina mobile o fissa, e ad immersione.
La modalità a contatto diretto, che è più frequentemente utilizzata, consi-ste nell’applicazione della testina emittente a diretto contatto della cute con l’in-terposizione di una sostanza(di solito un apposito gel conduttivo) per favorire daun lato la trasmissione tra testina e cute e dall’altro l’aderenza, lo scivolamen-to e l’eliminazione di possibile aria frapposta fra cute e trasduttore che potreb-
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Ultrasuonoterapia Meccanismo d’azione
Modalità generali di applicazione
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be ostacolare, per la sua capacità riflettente, la trasmissione dell’onda ultraso-nica.
Nella tecnica a testina mobile, il trasduttore, applicato con leggera pres-sione, viene fatto scorrere con movimenti brevi di 3-4 cm, perpendicolari gli uniagli altri, o con movimenti circolari, aventi campi d’azione di 30-50 cm2 al mas-simo. Nelle articolazioni particolarmente voluminose come l’anca e la spalla icampi di trattamento dovrebbero essere tre: anteriore, laterale e posteriore, per-ché per l’interposizione dell’osso non è possibile un solo trattamento efficace sututta la struttura.
Nella tecnica a testina fissa, quest’ultima viene posta sulla zona da trattarecon uno stativo che la sostiene e la tiene a contatto con la pelle per l’intera dura-ta della terapia con l’interposizione di un gel elettroconduttivo. Con questa tec-nica si ottengono rapidi aumenti della temperatura in una zona molto circoscrit-ta, mentre il rimanente campo non è riscaldato; è richiesta pertanto una minorepotenza di erogazione od una emissione pulsata. Recentemente sono statiintrodotti sul mercato dispositivi elettromedicali per ultrasuonoterapia dotati diinnovative testine, opportunamente pilotate con moderni stadi di potenza inclasse E, che, tramite l’utilizzo di sensori termici, consentono di ridurre l’ecces-sivo aumento di temperatura, garantendo dunque un’erogazione omogeneadella potenza sulla regione trattata.
È utile quando le superfici da curare sono troppo piccole od irregolari o quan-do la zona è così dolente da impedire il contatto diretto. La parte da trattareviene immersa in un recipiente contenente acqua insieme alla testina emittente,posta ad una distanza massima di 2-3 cm dalla superficie corporea, per evitareuna eccessiva dispersione del fascio ultrasonico con diminuzione dell’efficaciaterapeutica. Sarebbe meglio usare un recipiente di metallo in quanto maggior-mente riflettente. La temperatura dell’acqua deve essere di 37° C circa in quan-to la temperatura della superficie corporea viene modificata sia da quella delmezzo di accoppiamento sia da quella della testina emittente. Più bassa è latemperatura dell’acqua maggiore è la perdita di calore a livello cutaneo e mino-re l’effetto terapeutico.
La penetrazione dell’onda ultrasonica nei tessuti varia a seconda della suafrequenza di emissione, di norma compresa tra 1 e 3 MHz. Nel primo caso ven-
gono, in linea teorica, trattati i tessuti fino a 4-5 cm di profondità, nel secondocaso fino a 1,5 cm.
L’intensità media di utilizzo dell’ultrasuono è di 2-3 W/cm2 per l’applicazionea testina mobile e ad immersione, di 0,5-1 W/cm2 per quella a testina fissa.
Generalmente si usano intensità di 3-5 W/cm2 se si vogliono raggiungereorgani profondi e di 1-2 W/cm2 per gli organi superficiali.
Il tempo di applicazione varia tra 5 e 10 minuti nella tecnica a testina fissa, tra10 e 15 minuti nella modalità ad immersione ed a massaggio.
La frequenza del trattamento è generalmente quotidiana per un totale di diecisedute.
Metodica ad immersione
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Tutte le patologie dell’apparato locomotore in cui si desidera un effetto antal-gico. Nelle sciatalgie e nevriti in genere (intensità ridotta ed irradiazione lungo laproiezione cutanea del tronco nervoso da trattare). Nella periartrite scapolo-omerale la terapia con ultrasuoni è in grado di disgregare le calcificazioni e difavorire il riassorbimento delle deposizioni di sali di calcio. Nella epicondilite, nelmorbo di Dupuytren. È utile per migliorare l’efficacia delle sedute di cinesitera-pia.
Si sconsiglia l’uso in presenza di mezzi di sintesi metallica e di protesi artico-lari, per il loro maggior assorbimento rispetto ai tessuti circostanti e quindi peril loro possibile deterioramento o danno per i tessuti vicini. Inoltre il trattamentolocalizzato sulla sede dell’impianto può portare a surriscaldamento o ad unoscollamento per effetto della vibrazione.
Appare caduta la controindicazione assoluta in presenza di osteoporosi inquanto l’effetto piezoelettrico potrebbe avere addirittura un’azione positiva sullaosteogenesi. È controindicata in caso di processi flogistici acuti, neoplasie,lesioni cutanee ed alterazioni della sensibilità.
Va evitata in corrispondenza dei globi oculari e dell’utero gravidico per la pos-sibilità che anche a dosaggi terapeutici si verifichi l’effetto della cavitazione.
Particolare cautela va posta nel trattamento di aree in prossimità del midollospinale dopo intervento di laminectomia.
La terapia va evitata in corrispondenza dell’area cardiaca per la possibilità diinterferenza sulla conduzione e contrazione cardiaca; è da evitare l’esposizionediretta dei pace-maker o di altre apparecchiature elettromeccaniche impiantateper i possibili danni permanenti che ne possono derivare.
-Applicazioni per l’assorbimento di sostanze attive sul viso e sul corpoII programma viene utilizzato per l’applicazione di agenti cosmetici. L’ultrasuonofacilita l’assorbimento di oli, vitamine solubili grasse, prodotti ai liposomi, emul-sioni e agenti idrosolubili.
L’effetto è di aumentare la permeabilità delle cellule, diminuire la barriera fun-zionale della pelle e aumentare l’attività dei canali degli ingredienti attivi.
- Trattamento rughe superficiali e pelli sensibiliII trattamento è utilizzato per stendere-levigare le rughe [rughe di espressione].L’ultrasuono, grazie ai suoi effetti termici, riscalda i tessuti e favorisce processibiochimici e metabolici.
- Trattamento acne, brufoli sul viso e foruncoli sul corpoOltre ad un effetto anti infiammatorio l’ultrasuono attiva i fibroplasti che hannoun ruolo importante nel processo di rigenerazione post infiammatoria. Il colla-gene e le fibre elastiche prodotte dopo il trattamento ad ultrasuoni incrementa-no l’elasticità dei tessuti riducendo la possibile formazione di cicatrici post acne.È possibile inoltre favorire l’assorbimento dei prodotti anti acne incrementando-ne l’effetto.
- Trattamenti anti celluliteIdeale per problemi di cellulite. Si ha una azione di mobilizzazione del grassodella zona trattata grazie all’effetto termico. Viene così favorito il metabolismodel grasso e la sua rimozione.
Gli effetti terapeutici degli ultrasuoni in parte sono dovuti all’aumento della tem-peratura. Sono rappresentati dall’analgesia dall’effetto fibrolitico e trofico.
a) AnalgesiaL’effetto analgesico è dovuto all’azione del calore e probabilmente anche adun’azione diretta degli ultrasuoni sulle terminazioni nervose sensitive.
b) Azione fibroliticaLe oscillazioni delle particelle dei tessuti, prodotte dagli ultrasuoni, determinanolo scompaginamento delle fibre collagene dei tessuti fibrosi.
c) Effetto troficoLa vasodilatazione, che fa seguito all’elevazione termica, facilita la rimozione dei
Indicazioni terapeutiche
Applicazioni specifiche di fitness and beauty
Applicazioni specifiche di salute
Controindicazioni
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cataboliti e fa pervenire nei tessuti sostanze nutritive ed ossigeno; in tal modogli ultrasuoni migliorano il trofismo dei tessuti, agevolano la riparazione dei dannitissutali ed accelerano la risoluzione dei processi infiammatori.
- Rilasciamento dei muscoli contrattiII rilasciamento dei muscoli contratti è legato all’effetto termico e all’azione dimicromassaggio tissutale indotto dagli ultrasuoni. Ideale per rilassare i muscolistressati ed eliminare gli spasmi muscolari causati da attività sportiva o infortu-ni.
Effetti meccanici: l’azione meccanica è dovuta al movimento delle particelledei tessuti attraversati dall’onda ultrasonica. Sebbene lo spostamento subitodalle singole particelle sia piccolo, le variazioni di pressione che esso producesono considerevoli e tali da generare importanti effetti meccanici nei tessuti.Le variazioni pressorie indotte da un apparecchio di ultrasuoni con potenza di 2W/cm2 e con frequenza di 800.000 cicli al secondo è pari pressappoco a +/- 2,6atmosfere. Le modificazioni meccaniche indotte dagli ultrasuoni determinano:a] Accelerazione dei processi di diffusione attraverso le membrane cellulari.b] Scissione di molecole complesse (proteine, polisaccaridi, ecc].c] Micromassaggio tissutale.
Effetti termici: Il passaggio di ultrasuoni attraverso i tessuti “molli” crea uninnalzamento della temperatura per:- assorbimento legato alla viscosità,- assorbimento dovuto alla conduttività termica e assorbimento chimico.Gli ultrasuoni producono calore attraverso le vibrazioni, l’urto e la frizione dellestrutture cellulari ed intercellulari che compongono i tessuti, attraversati dalleonde sonore. L’elevazione termica genera, come effetti secondari, aumento delmetabolismo cellulare e vasodilatazione.
Effetti chimici: l’azione chimica con modificazione del ph locale e della per-meabilità delle membrane cellulari e con cambiamenti molecolari è provocata
dalle notevoli forze di accelerazione alle quali le particelle dei tessuti sono sot-toposte al passaggio dell’onda ultrasonica.
Meccanismo d’azione degli ultrasuoni
Applicazioni specifiche sport ! Attenzione
Le applicazioni di ultrasuoni non creano alcun danno se non nei casi con-troindicati (si veda il capitolo “Controindicazioni” sul manuale d’uso).E’ opportuno comunque attenersi a quanto indicato evitando azioni esa-sperate o applicazioni troppo frequenti che potrebbero risultare estetica-mente controproducenti.
Si consiglia l’uso delle applicazioni terapeutiche sotto il controllo del pro-prio medico.
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Excell Plus - Programmi terapeutici
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PATOLOGIA
DOLORETEMPOROMANDIBOLARE
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 65
PATOLOGIA
NEVRALGIA OCCIPITALE
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 64
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 63
Successivamente
Nelle prime sedute
PATOLOGIA
MIALGIA DEL TRAPEZIOtrattare i punti trigger
o zone di dolore circoscritte
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Se prevale la componente algica
PATOLOGIADOLORE ALLA REGIONE
PARASCAPOLARE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Se prevale la componente algica
Se prevale la componente muscolo-tensiva
Se prevale la componente muscolo-tensiva
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PATOLOGIA
TENDINOPATIEDEL CAPO LUNGO DEL BICIPITEE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
PATOLOGIA
PATOLOGIE MUSCOLARIDELLA CUFFIA DEI ROTATORIE DEL TRICIPITE BRACHIALE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
PATOLOGIAEPICONDILITE
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 63
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 48
PATOLOGIA
CAPSULITI-BORSITIDELL’ARTICOLAZIONE
DELLA SPALLA
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 48
PATOLOGIA
BORSITE SOTTODELTOIDEAPATOLOGIE DEL MUSCOLO
DELTOIDE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Se è presente un quadrodi metaplasia ossicocalcifica
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PATOLOGIAEPITROCLEITE
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 63
PATOLOGIAPATOLOGIE MIOTENDINEE
DELL’AVAMBRACCIO
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 63
PATOLOGIATENDINOPATIA DISTALE
DEL BICIPITE BRACHIALE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
TRATTAMENTO PATOLOGIE CONSONOFORESI
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
EMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 48
BORSITE RETRO-OLECRANICATENDINITE DISTALE
DEL TRICIPITE BRACHIALE
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 63
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 48
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 – 2,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
Se in immersione
Se cronica
PATOLOGIA
Se è presente un quadrodi metaplasia ossicocalcifica
1 - APPLICARE ILPRODOTTO SPECIFICOSUL CORPOIN SOSTITUZIONEDEL GEL ULTRASUONI
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2 - AGIRE CON ILMANIPOLO SULLAPARTE DEL CORPODA TRATTARECON MOVIMENTICIRCOLARI
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PATOLOGIATENDINITE DI DE QUERVAIN
STILOIDITE RADIALE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
PATOLOGIA
TENDINITE DEGLI ESTENSORIDELLA MANO
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 – 2,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
EMISSIONE pulsata al 25%PROGRAMMA 53
Ad immersione
Ad immersione
PATOLOGIA
TENDINITE DEI FLESSORIDELLA MANO SINDROME
DEL TUNNEL CARPALE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
Ad immersione
PATOLOGIAARTROSI
TRAPEZIOMETACARPALE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
Ad immersione
PATOLOGIAPOLIARTROSI PRIMARIA
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 1,5 - 2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
Ad immersione
Ad immersione (se presente quadrodi tenosinovite stenosante
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PATOLOGIAMORBO DI DUPUYTREN
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0,8 - 1,2 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 65
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 - 2,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
Ad immersione, successivamente
Nelle prime sedute,emissione continua successivamente
PATOLOGIALOMBALGIA
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Successivamente
Nelle prime sedute
PATOLOGIADOLORE ALLA REGIONE
SACROILIACA
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0.8 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
PATOLOGIATENDINITE INSERZIONALE
DEL RETTO ANTERIORE
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0.8 – 1 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 65
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BORSITE-ENTESITEDEL GRAN TROCANTEREDOLORE DA COXARTROSI
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 1 - 1,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Dolore da coxartrosi
Borsite-entesite del gran trocantere
PATOLOGIA
PATOLOGIE DEL MUSCOLOQUADRICIPITE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0,8 - 1,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Esiti fibrotici e cicatriziali o altri casi
Se è presente componente fibrositica
PATOLOGIA
PATOLOGIE DEI MUSCOLIFLESSORI
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0,5 - 1,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Esiti fibrotici e cicatriziali o altri casi
Se è presente componente fibrositica
PATOLOGIA
TENDINITE DEL ROTULEOBORSITE PREROTULEA
E SOTTOROTULEA
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0.8 – 1,2 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE puls. al 50%-75%PROGRAMMA 65
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 63
EMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 65
Borsite prerotulea e sottorotuleanelle forme croniche
Borsite prerotulea e sottorotulea
Tendinite del rotuleo
PATOLOGIA
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PATOLOGIA
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PATOLOGIATENDINITE DEL QUADRICIPITE
FEMORALE
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0.5 – 1,5 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE puls. al 50%-75%PROGRAMMA 65 e 64
PATOLOGIACONDROPATIA FEMOROROTULEA
ARTROSI FEMOROROTULEA
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 1 – 1,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
PATOLOGIA
TENDINITE – BORSITEDELLA ZAMPA D’OCA
FREQUENZA 3 MHzPOTENZA 0,8 – 1,2 W/cm2
DURATA max 11 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 64
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 63
Nelle prime sedute
Successivamente
PATOLOGIE DEL LEGAMENTOCOLLATERALE LATERALE E DELLA
BANDELLETTA ILEOTIBIALEARTROSI FEMOROTIBIALE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 1 – 1,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Artrosi femorotibiale
Successivamente
Nelle prime sedute, (patologia del legamentocollaterale laterale e della bandelletta)
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PATOLOGIATENDINOPATIA DISTALE
DEL BICIPITE FEMORALE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0,5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Successivamente
Nelle prime sedute
PATOLOGIATENDINOPATIA DEL POPLITEO
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0,5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 48
EMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
Successivamente
Nelle prime sedute
PATOLOGIAPATOLOGIE DEL MUSCOLO
TRICIPITE SURALE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0,8 – 1,2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
EMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
Se è presente componente fibrositica
In fase subacuta
PATOLOGIE DEL LEGAMENTOCOLLATERALE MEDIALE
ARTROSI FEMOROTIBIALE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 1 – 1,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Artrosi femorotibiale
Successivamente
Nelle prime sedute, (patologie del legamentocollaterale laterale e della bandelletta ileotibiale)
PATOLOGIA
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PATOLOGIATENDINITE PROSSIMALEDEL TIBIALE ANTERIORE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0,5 – 1,2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
EMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 48
In altri casi
Con sonoforesiAd immersione (se presente edemao ematoma in fase acuta e subacuta)
PATOLOGIATENDINITE DEI PERONIERI
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 0,5 – 1 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 75%PROGRAMMA 47
EMISSIONE continuaPROGRAMMA 46
Successivamente
Nelle prime sedute
PATOLOGIAPATOLOGIE DEL
COMPARTIMENTO LATERALEDELLA CAVIGLIA
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 52
PATOLOGIAPATOLOGIE DEL
COMPARTIMENTO MEDIALEDELLA CAVIGLIA
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 50%*PROGRAMMA 52
Ad immersione (se presente edemao ematoma in fase acuta e subacuta)
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PATOLOGIABORSITE RETROACHILLEA
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
EMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 52
Ad immersone, se è cronica
Ad immersione
PATOLOGIATENDINITE DELL’ACHILLEO
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
PATOLOGIATENDINITE DISTALE
DEL TIBIALE ANTERIORE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
PATOLOGIATENDINITE DEGLI ESTENSORI
ALLUCE VALGO
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE continuaPROGRAMMA 50
PATOLOGIAFASCITE PLANTARE
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 - 2,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 52
PATOLOGIAMETATARSALGIA
FREQUENZA 1 MHzPOTENZA 2 - 2,5 W/cm2
DURATA max 12 minutiEMISSIONE pulsata al 50%PROGRAMMA 52
Ad immersione
Ad immersione
Ad immersione
Ad immersione
Ad immersione
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Ultrasonic eXcell plus Multiscan
NOTE
manuale TERAP excellplus ITA 14-12-2004 15:20 Pagina 16
Printed in Italy
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