Storia dei Sistemi Finanziari
a.a. 2012-13
TESTI & materiali
• - P. Krugman, M. Obstfeld, Economia Internazionale; Milano, Hoepli, 2007; vol. 2° Economia monetaria internazionale, cap. 3-11.
• - L. Conte (a cura di), Storia dei sistemi finanziari, Antologia; Centro stampa Presidio di Economia, Siena 2013.
2
Prove parziali_ materiali
1° PK-MO cap. 3 -4- 5- 7 (esclusi 7.4; 7.7)
Klein, Giannini (a), Marcuzzo-Rosselli
2° PK-MO cap. 6; (7.4- 7.7)
Padoa Schioppa, Eichengreen
3° PK-MO cap. 8 – 9 -10 -11
Giannini (b)
3
Prove parziali_date ultima settimana di marzo NO LEZIONI
1° PROVA PARZIALE
Aprile martedì 9
ultima settimana di aprile NO LEZIONI
2° PROVA PARZIALE
Maggio giovedì 9
seconda settimana maggio FINE LEZIONI
3° PROVA PARZIALE
Maggio giovedì 30
4
Materiali 1° prova parziale
Argomenti : Tassi di cambi fissi,
gold standard, central banking
Krugman: cap. 3, 4, 5,
e 7 (esclusi: 7.4 e 7.7)
Antologia: Klein,
Giannini (a),
Marcuzzo-Rosselli
5
Krugman-Obsfeld-Melitz (2012)
Si considerano valide le
condizioni seguenti: [cfr. pag-123]
-OFFERTA DI MONETA REALE
-PIENA OCCUPAZIONE
-COMPLETO AGGIUSTAMENTO
-dei LIVELLO dei PREZZI 6
CONDIZIONI
• Si detiene moneta poiché consente liquidità.
• La domanda aggregata di moneta dipende negativamente dal costo opportunità (tasso di interesse) di detenere moneta e positivamente dal volume di transazioni dell’economia.
• Il mercato monetario è in equilibrio quando l’offerta reale di moneta eguaglia la domanda aggregata reale di moneta.
• Riducendo il tasso di interesse domestico, un incremento dell’offerta di moneta determina il deprezzamento della valuta domestica sul mercato valutario.
7
• Variazioni permanenti dell’offerta di moneta spingono nel lungo periodo il livello dei prezzi di equilibrio ad aumentare proporzionalmente nella stessa direzione.– Tali variazioni non influenzano i valori di lungo
periodo della produzione, del tasso di interesse o di ogni altro prezzo relativo.
• Un incremento dell’offerta di moneta può determinare l’overshooting del tasso di cambio rispetto al suo livello di lungo periodo.
RELAZIONI
8
• Tre fattori influenzano la domanda di moneta:– il rendimento atteso– il rischio– la liquidità
• Il rendimento atteso– Il tasso di interesse misura il costo opportunità di
detenere moneta, piuttosto che titoli fruttiferi.• Un incremento del tasso di interesse causa l’aumento del
costo di detenere moneta e la caduta della domanda di moneta.
La domanda individuale di moneta
9
• Il rischio– Detenere moneta è rischioso.
• Un inaspettato incremento del prezzo dei beni e dei servizi potrebbe ridurre il valore della moneta in termini di possibilità di consumo.
– Variazioni nel rischio di detenere moneta non necessariamente inducono gli individui a ridurre la loro domanda di moneta.
• Ogni variazione nella rischiosità della moneta produce un’eguale variazione nella rischiosità dei titoli fruttiferi.
La domanda individuale di moneta
10
• La liquidità– Il beneficio principale derivante dalla detenzione di
moneta consiste nella sua liquidità.• Famiglie ed imprese detengono moneta perché questo
è il modo più semplice per finanziare le transazioni quotidiane.
– Un incremento nel livello medio delle transazioni di una famiglia o di un’impresa determina l’aumento della domanda di moneta.
La domanda individuale di moneta
11
La domanda aggregata di moneta
• La domanda aggregata di moneta– Si tratta della domanda complessiva di moneta
espressa dalle famiglie e dalle imprese nell’economia.
– E’ determinata da tre fattori principali:• il tasso di interesse
– esso riduce la domanda di moneta
• il livello dei prezzi– esso aumenta la domanda di moneta
• il reddito nazionale in termini reali– esso aumenta la domanda di moneta
12
• La domanda aggregata di moneta può essere espressa come:
Md = P x L(R,Y) (4-1)in cui:
P è il livello dei prezzi
Y è il reddito nazionale in termini reali
L(R,Y) è la domanda aggregata di moneta
• L’equazione (4-1) può anche essere scritta come: Md/P = L(R,Y) (4-2)
La domanda aggregata di moneta
13
Figura 1: domanda aggregata reale di moneta e tasso di interesse
L(R,Y)
Tasso di interesse, R
Domanda aggregata reale di moneta
La domanda aggregata di moneta
14
Figura 2: l’effetto di un incremento del reddito reale sulla domanda aggregata reale di moneta
L(R,Y2)
Incremento nel reddito reale
L(R,Y1)
Tasso di interesse, R
Domanda aggregata reale di moneta
La domanda aggregata reale di moneta
15
• L’equilibrio nel mercato della moneta– La condizione di equilibrio del mercato della moneta è:
Ms = Md (4-3)
– La condizione di equilibrio del mercato della moneta può essere espressa in termini della domanda aggregata reale di moneta nel modo seguente:
Ms/P = L(R,Y) (4-4)
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di moneta
16
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di moneta
Figura 4.3: la determinazione del tasso di interesse di equilibrio
Domanda aggregata reale di moneta, L(R,Y)
Tasso di interesse, R
Scorte monetariereali
Offerta reale di moneta
MS
P( = Q1)
R2
Q2
2
R1 1
R3
Q3
3
17
• Tassi di interesse e offerta di moneta– Un incremento (decremento) nell’offerta di moneta
riduce (aumenta) il tasso di interesse, per dati livelli dei prezzi e del reddito.
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di moneta
18
M2
P
R2 2
M1
P
Offerta reale di monetaIncremento dell’offerta reale di moneta
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di monetaFigura 4.4: l’effetto di un incremento dell’offerta di moneta sul tasso di interesse
L(R,Y1)
R11
Tasso di interesse, R
Scorte monetarie reali19
Q2
1'
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di monetaFigura 4.5: l’effetto di un incremento del reddito reale sul tasso di interesse
L(R,Y1)
L(R,Y2)
Incremento del reddito reale
Offerta reale di moneta
MS
P( = Q1)
R22
R11
Tasso di interesse, R
Scorte monetarie reali
20
Offerta di moneta e tasso di cambio nel breve periodo
• Analisi di breve periodo– Il livello dei prezzi e la produzione reale sono dati.
• Analisi di lungo periodo– Il livello dei prezzi è perfettamente flessibile e si
aggiusta sempre istantaneamente per mantenere la piena occupazione.
21
• Il legame tra moneta, tasso di interesse e tasso di cambio– Il mercato monetario statunitense determina il
tasso di interesse sui depositi denominati in dollari, il quale a sua volta influenza il tasso di cambio che conserva la parità dei tassi di interesse.
• La figura 4-6 combina il mercato monetario statunitense (diagramma inferiore) ed il mercato valutario (diagramma superiore).
Offerta di moneta e tasso di cambio nel breve periodo
22
• Es. offerta di moneta statunitense e tasso di cambio dollaro/euro– Cosa avviene quando la Federal Reserve modifica
l’offerta di moneta statunitense?• Un incremento (decremento) nell’offerta di moneta di un
paese causa il deprezzamento (apprezzamento) della sua moneta sul mercato valutario.
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di moneta
23
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di monetaFigura 4.6: l’equilibrio simultaneo sul mercato monetario statunitense e sul mercato dei cambi
Rendimento sui depositi in dollari
Rendimento atteso sui depositi in euro
L(R$, YUS)
Scorte monetarie reali USA
Tassi di rendimento(in dollari)
Tasso di cambio dollaro/euro, E$/€
0
(crescente)
Mercato dei cambi
Mercato monetarioUSA
E1$/€
1'
R1$
1
Offerta reale di moneta USA
MSUS
PUS
24
Incremento dell’offerta di moneta statunitense
Rendimento atteso sui depositi in euro
Figura 7: l’effetto di un incremento dell’offerta di moneta sul tasso di cambio dollaro/euro e sul tasso di interesse in dollari
E2$/€ 2'
Scorte monetarie reali
statunisensi
Tassi di rendimento (espressi in dollari)
Tasso di cambio dollaro/euro, E$/€
0
Rendimento sui depositi in dollari
L(R$, YUS)
E1$/€
1'
R1$
1
M1US
PUS
R2$
2M2
US
PUS
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di moneta
25
• L’offerta di moneta europea ed il tasso di cambio dollaro/euro– Un incremento dell’offerta di moneta europea
determina il deprezzamento dell’euro (ossia l’apprezzamento del dollaro).
– Un decremento dell’offerta di moneta europea determina l’apprezzamento dell’euro (ossia il deprezzamento del dollaro).
– La variazione dell’offerta di moneta europea non disturba l’equilibrio sul mercato monetario statunitense.
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di moneta
26
Figura 4.8: l’effetto di un incremento dell’offerta di moneta europea sul tasso di cambio dollaro/euro
Incremento dell’offerta di moneta europea
Scorte monetarie reali
statunintensi
Tassi di rendimento (espressi in dollari)
Tasso di cambio dollaro/euro, E$/€
0
Rendimento atteso sui depositi in euro
L(R$, YUS)
Offerta reale di moneta statunitense
MSUS
PUS
R1$
1
E1$/€
1'
Rendimento sui depositi in dollari
Il tasso di interesse di equilibrio: l’interazione tra domanda e offerta di moneta
E2$/€
2'
27
Moneta, livello dei prezzi e tasso di cambio nel lungo periodo
• Equilibrio di lungo periodo– I prezzi sono perfettamente flessibili e si aggiustano
sempre immediatamente per mantenere il pieno impiego.
• Moneta e livello dei prezzo – L’equazione di equilibrio del mercato monetario (4-4)
può essere riorganizzata per fornire il livello dei prezzi di equilibrio di lungo periodo:
P = Ms/L(R,Y)
– Un incremento nell’offerta di moneta di un paese determina l’incremento proporzionale del suo livello dei prezzi. 28
• L’effetto di lungo periodo di variazioni dell’offerta di moneta– Una variazione dell’offerta di moneta non ha effetti di
lungo periodo sul tasso di interesse e sulla produzione reale.
– Un incremento dell’offerta di moneta determina l’aumento proporzionale del livello dei prezzi di lungo periodo.
• Tale predizione si basa sulla condizione di equilibrio del mercato monetario: Ms/P = L o equivalentemente P = Ms/L.
• Tale condizione implica che P/P = Ms/Ms - L/L.– Il tasso di inflazione eguaglia la differenza tra il tasso di crescita
della moneta ed il tasso di crescita della domanda di moneta.
Moneta, livello dei prezzi e tasso di cambio nel lungo periodo
29
• Evidenza empirica su offerta di moneta e livello dei prezzi– In una cross-section di paesi, variazioni di lungo
periodo dell’offerta di moneta e del livello dei prezzi mostrano una chiara correlazione positiva.
Moneta, livello dei prezzi e tasso di cambio nel lungo periodo
30
• Moneta e tasso di cambio nel lungo periodo– Un incremento (decremento) permanente
dell’offerta di moneta di un paese determina il proporzionale deprezzamento (apprezzamento) della sua valuta nei confronti delle valute estere.
Moneta, livello dei prezzi e tasso di cambio nel lungo periodo
31
– La variazione dell’offerta di moneta genera pressioni sulla domanda e sui costi che conducono a successivi incrementi nel livello dei prezzi, attraverso tre fonti principali:
• eccesso di domanda di beni e di lavoro• aspettative inflazionistiche• prezzi delle materie prime
Inflazione e dinamica del tasso di cambio
32
• Overshooting del tasso di cambio– Si verifica overshooting del tasso di cambio quando la
sua reazione immediata ad un elemento di disturbo è maggiore della sua reazione di lungo periodo.
– Contribuisce a spiegare perché i tassi di cambio varino in modo così accentuato da un giorno all’altro.
– E’ la conseguenza diretta della rigidità di breve periodo del livello dei prezzi e della condizione di parità dei tassi di interesse.
Inflazione e dinamica del tasso di cambio
33
Es. variabilità del tasso di cambio dollaro/marco tedesco e del rapporto tra prezzi americani e tedeschi, 1974-2001
Inflazione e dinamica del tasso di cambio
34
Effetti di un incremento dell’offerta di moneta
Depositi $Depositi $
M1US
P1US
M2US
P1US
Offerta reale di moneta statunitense
M2US
P2US
M2US
P1US
Tasso di cambio dollaro/euro, E$/€
Tassi di rendimento ($)
Scorte monetarie reali statunitensi
0
(a) Effetto di breve periodo
0
(b) Aggiustamento verso l’equilibrio di lungo periodo
Tasso di cambio dollaro/euro, E$/€
Scorte monetarie reali statunitensi
E2$/€
2'
E3$/€
4'
R1$
4
R2$
2
R1$
1
Dinamica del tasso di cambio
3'
2'E2$/€
Depositi in euroDepositi in euro
L(R$, YUS)R2
$
2
L(R$, YUS)
E1$/€
1'
35
• La relazione esistente tra PPP e legge del prezzo unico– La legge del prezzo unico si applica a singoli beni,
mentre la PPP si applica al livello generale dei prezzi.
– Se vale la legge del prezzo unico, allora vale necessariamente anche la PPP riferita allo stesso paniere di beni.
– I sostenitori della teoria della PPP affermano che la sua validità non richieda necessariamente la validità della legge del prezzo unico.
Parità del potere d’acquisto
36
Parità del potere d’acquisto
PUS = (E$/€) x (PE) (
• La PPP afferma che il livello dei prezzi di ogni paese è lo stesso, se misurato in termini della stessa valuta.
37
• Principali determinanti delle oscillazioni di lungo periodo del tasso di cambio nominale (assumendo che tutte le variabili fossero inizialmente al loro livello di lungo periodo):– variazioni nei livelli dell’offerta relativa di moneta– variazioni nei tassi di crescita dell’offerta relativa di
moneta– variazioni nella domanda relativa di beni– variazioni nell’offerta relativa di beni
Generalizzazione della parità del potere d’acquisto: un modello di lungo periodo per i
tassi di cambio
38
• PPP assoluta e relativa– PPP assoluta
• Afferma che i tassi di cambio coincidono con il rapporto tra i prezzi dei due paesi.
– PPP relativa• Afferma che la variazione percentuale del tasso di
cambio tra due valute coincide in ogni periodo con la differenza tra le variazioni percentuali dei livelli di prezzo nazionali.
• La PPP relativa tra Stati Uniti e Europa richiederebbe che :
(E$/€,t - E$/€, t –1)/E$/€, t –1 = US, t - E, t (5-2)in cui:
t = tasso di inflazione
Parità del potere d’acquisto
39
• Inflazione persistente, parità dei tassi di interesse e PPP– La crescita dell’offerta di moneta ad un tasso
costante determina un uguale tasso di inflazione (ossia la continua crescita del livello dei prezzi).
• Variazioni nel tasso di inflazione di lungo periodo non producono effetti sul livello di produzione di pieno impiego né sul prezzo relativo di lungo periodo di beni e servizi.
– Il tasso di interesse nel lungo periodo non dipende dal tasso di crescita dell’offerta di moneta.
Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP
40
Le differenze internazionali tra tassi di interesse derivano da differenze nel tasso di inflazione atteso nei diversi paesi:
R$ - R€ = eUS - e
Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP
41
• L’effetto Fisher– L’incremento (decremento) nel tasso di inflazione
atteso in un paese determina l’eguale aumento (riduzione) del tasso di interesse sui depositi denominati nella sua valuta.
• La figura 5-1 illustra un esempio in cui, al tempo t0, la Federal Reserve aumenta inaspettatamente il tasso di crescita dell’offerta di moneta statunitense.
Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP (e aspettative)
42
Inclinazione = +
Inclinazione = +
t0
MUS, t0
Inclinazione =
(a) Offerta di moneta USA, MUS
Tempo
Inclinazione =
Inclinazione =
t0
Inclinazione = +
t0
t0
R$2 = R$1 +
R$1
Figura 5-1: andamento di lungo periodo delle variabili economiche statunitensi a seguito di un aumento permanente del tasso di crescita dell’offerta di moneta statunitense
(d) Tasso di cambio dollaro/euro, E$/€
Tempo
(b) Tasso di interesse in dollari, R$
Tempo(c) Livello dei prezzi USA, PUS
Tempo
Un modello sui tassi di cambio di lungo periodo basato sulla PPP
43
Evidenza empirica sulla PPP e sulla legge del prezzo unico
Figura 5-3: tasso di cambio dollaro/marco tedesco e rapporto tra prezzi statunitensi e tedeschi, 1964-2000
44
• L’evidenza empirica non fornisce sostegno alla PPP e alla legge del prezzo unico a causa della presenza di:– barriere commerciali e beni non commerciati– allontanamenti dalla concorrenza perfetta– differenze internazionali nella misura ufficiale del
livello dei prezzi
Problemi relativi alla PPP e possibili spiegazioni
45
• Differenze internazionali nella misura ufficiale del livello dei prezzi– Il modo in cui i governi misurano il livello generale
dei prezzi differisce da un paese all’altro in quanto gli individui dei vari paesi spendono diversamente il loro reddito.
• PPP nel breve e nel lungo periodo– Gli allontanamenti dalla PPP nel breve periodo
possono essere maggiori che nel lungo periodo.• Esempio: un brusco deprezzamento del dollaro nei confronti delle
altre valute rende il prezzo di un bene X negli Stati Uniti diverso da quello in altri mercati fino a che non si verifica l’aggiustamento del tasso di cambio.
Problemi relativi alla PPP e possibili spiegazioni
46
Politiche di stabilizzazione con tassi di cambio fissi
In regime di cambi fissi (Gold standard, New E.G.S)
gli strumenti di politica monetaria della banca centrale
NON INCIDONO sull’offerta di moneta ne sul livello di produzione dell’economia.
• La figura 7-2 mostra l’equilibrio di breve periodo dell’economia (punto 1) quando la banca centrale fissa il tasso di cambio al livello E0.
47
• Sterilizzazione ( ) Stabilizzazione
• Le banche centrali talvolta effettuano transazioni di segno opposto tra attività estere e domestiche allo scopo di neutralizzare l’effetto sull’offerta di moneta nazionale delle loro operazioni sul mercato dei cambi.
• In assenza di sterilizzazione, esiste un legame tra bilancia dei pagamenti e offerta di moneta nazionale che dipende da come le banche centrali si ripartiscono il peso dell’aggiustamento della bilancia dei pagamenti.
Interventi della banca centrale e offerta di moneta
48
• Il bilancio della banca centrale e l’offerta di moneta– Il bilancio della banca centrale
• Registra attività e passività di cui è titolare la banca centrale.
• E’ organizzato secondo i principi della partita doppia.– Ogni acquisizione di attività da parte della banca centrale
determina una variazione positiva dell’ “attivo” del bilancio.– Ogni incremento delle passività della banca conduce ad una
variazione positiva del “passivo” del bilancio.
Interventi della banca centrale e offerta di moneta
49
DD
Figura 7-2: in presenza di tassi di cambio fissi, l’espansione monetaria è inefficace
Produzione, Y
Tasso di cambio, E
E2
Y2
2
E0
Y1
1
AA2
AA1
Politiche di stabilizzazione con tassi di cambio fissi
50
Stabilizzazione (cambi fissi)
51
DD
Figura 7-4: effetti di svalutazione
Produzione, Y
Tasso di cambio, E
E1
Y2
2
E0
Y1
1
AA2
AA1
Politiche di stabilizzazione con tassi di cambio fissi
52
• Il processo di aggiustamento dopo variazioni della politica fiscale e del tasso di cambio– Un’espansione fiscale determina l’aumento di P.
• Nel breve periodo, non si verifica alcun apprezzamento reale
• Nel lungo periodo, si verifica un apprezzamento reale
– La svalutazione nel lungo periodo è neutrale.
Politiche di stabilizzazione con tassi di cambio fissi
53
Figura 7-5: trappola della liquidità con produzione ridotta
DD
Produzione, Y
Tasso di cambio, E
Y1
1 Ee
1 – R*
AA1
Yf
Politiche di stabilizzazione con tassi di cambio fissi
54
Figura 7-6: fissazione del tasso di cambio per ristabilire la piena occupazione
DD
Produzione, Y
Tasso di cambio, E
Y1
1 Ee
1 – R*
AA1
Politiche di stabilizzazione con tassi di cambio fissi
E0
1 – R*
AA2
Yf
2
55
Crisi della bilancia dei pagamenti e fuga dei capitali
• Crisi della bilancia dei pagamenti– Consiste in una brusca variazione delle riserve
estere ufficiali provocata da una modifica delle aspettative sul tasso di cambio futuro.
56
M2
P
Figura 7-7: fuga dei capitali, offerta di moneta e tasso di interesse
Offerta reale di monetaM1
P
R*
1
Quantità monetarie reali domestiche
Tasso di interesse domestico, R
Tasso di cambio, E
0R* + (E0 – E)/E
R* + (E1– E)/E
2
R* + (E1 – E0)/E0
L(R, Y)
2'E0
1'
Bilancia dei pagamenti e fuga dei capitali
57
• Le aspettative di svalutazione futura determinano:
– la crisi della bilancia dei pagamenti, contrassegnata dalla brusca caduta delle riserve
– l’aumento del tasso di interesse domestico al di sopra del suo livello internazionale
• Le aspettative di rivalutazione determinano effetti opposti.
Bilancia dei pagamenti, fuga dei capitali, (carenza di moneta)
58
• Fuga dei capitali– La perdita di riserve che si accompagna alla paura di una
svalutazione• Il debito ad esso associato che si determina nella bilancia dei
pagamenti è causato da una fuoriuscita di capitali.
• Crisi valutarie che si auto-realizzano– Accadono quando un’economia risulta vulnerabile nei
confronti delle speculazioni.– Il governo può essere responsabile di tali crisi in
quanto crea o tollera fragilità della sua economia che attirano speculazioni a danno della valuta domestica.
Crisi della bilancia dei pagamenti e fuga dei capitali
59
Fluttuazioni manovrate e interventi di sterilizzazione
• In un regime di fluttuazioni manovrate, la politica monetaria risulta influenzata da variazioni del tasso di cambio.
• Perfetta sostituibilità tra attività e inefficacia degli interventi di sterilizzazione– Quando la banca centrale attua interventi
sterilizzati sul mercato dei cambi, le sue transazioni lasciano invariata l’offerta di moneta nazionale.
60
– Perfetta sostituibilità delle attività
• Il mercato dei cambi si trova in equilibrio solo quando il rendimento atteso sui titoli domestici coincide con quello atteso sui titoli esteri.
• Le banche centrali non sono in grado di controllare offerta di moneta e tasso di cambio mediante interventi sterilizzati sui cambi.
Fluttuazioni manovrate e interventi di sterilizzazione
61
– Imperfetta sostituibilità delle attività• In equilibrio, i rendimenti attesi sulle attività possono
differire.
• Il fattore principale che determina l’imperfetta sostituibilità delle attività sul mercato dei cambi è rappresentato dal rischio.
E PRIMA DEL 1950 DALLA LIQUIDITA’• Le banche centrali possono controllare sia l’offerta di
moneta che il tasso di cambio mediante interventi sterilizzati sul mercato dei cambi.
Fluttuazioni manovrate e interventi di sterilizzazione
62
• L’equilibrio del mercato dei cambi in condizioni di imperfetta sostituibilità delle attività
– Quando titoli nazionali ed esteri sono perfetti sostituti, il mercato dei cambi si trova in equilibrio solo se è verificata la condizione di parità dei tassi di interesse:
R = R* + (Ee – E)/E (7-1)• Tale condizione non è soddisfatta quando titoli nazionali ed esteri
non sono perfetti sostituti.
Fluttuazioni manovrate e interventi di sterilizzazione
63
– L’equilibrio del mercato dei cambi richiede che: R = R* + (Ee – E)/E +
in cui: è il premio al rischio che riflette le differenze tra
titoli nazionali ed esteri in termini di rischiosità
– Il premio al rischio dipende positivamente dall’ammontare del debito pubblico :
= (B – A) in cui:
B è il debito pubblicoA sono le attività nazionali detenute dalla banca centrale
Fluttuazioni manovrate e interventi di sterilizzazione
64
• Gli effetti di interventi di sterilizzazione in presenza di imperfetta sostituibilità delle attività– L’acquisto sterilizzato di attività estere lascia invariata
l’offerta di moneta, ma comporta l’incremento del rendimento, aggiustato per il rischio, che un deposito denominato in valuta domestica deve offrire in equilibrio.
– La figura 7-8 illustra gli effetti di un acquisto sterilizzato di attività estere da parte della banca centrale.
• L’acquisto di attività estere è accompagnato dalla vendita di attività nazionali (da A1 ad A2).
Fluttuazioni manovrate e interventi di sterilizzazione
65
Figura 7-8: gli effetti di un acquisto sterilizzato di attività estere da parte della banca centrale, in presenza di imperfetta sostituibilità
delle attività
Ms
POfferta reale di moneta
Scorte monetarie reali
domestiche
Tasso di interesse domestico, R
Tasso di cambio, E
0R* + (Ee – E)/E + (B –A1)
Rendimento sui depositi denominati in valuta domestica aggiustato per il rischio, R* + (Ee– E)/E + (B –A2)
L(R, Y)
2'E2
E11'
R1
1
Acquisto sterilizzato di attività estere
Fluttuazioni manovrate e interventi di sterilizzazione
66
67
KLEIN
• la scorta monetaria è simile ad un investimento specifico (è una quasi rendita)
• Se il suo valore futuro è tra 0 e 1 simile a dire che può essere espropriata nessuno la accetterà senza una tutela
• da cui assumiamo che la moneta è associata a regole/tutela
la moneta è una istituzione
68
Klein – moneta reale
MA Un’impresa produce solo indirettamente
Il “prodotto” Moneta non è una variabile controllata dall’offerta ma dalla domanda; il suo valore sarà quello che pari al suo uso finale
Klein - fiducia
L’adozione di ogni tecnolgia di pagamento è ostacolata dalla incompletezza contrattuale
fiducia
• Modi di creare fiducia:_
con numero agenti > di 2 :
• - Ms merce utile anche ad altri fini
• - Ms ostaggio_garanzia
di comportamenti futuri
• - Ms integrazione verticale (leggi)
(incentivi-sanzioni) per gli agenti 71
72
Capitale sociale
• L’assetto istituzionale in atto assimilabile al “valore” capitale , ad uno stock
• Esso si può accrescere e ridurre in funzione del modo in cui la collettività sociale ne fa uso
• Ruolo delle scelte
Intermediari, istituzioni
Intermediari (credit istitutions)
banche, società mobiliari,assicurazioni …
le attività finanziare costituiscono
• la quota prevalente del bilancio
• la quota prevalente degli utili
Istituzioni •regole e organi amministrativi
•posti a controllo di contratti (transazioni finanziarie)
73
Mercato >> processo
• I sistemi finanziari sono qui intesi come
Vantaggiosi – SE - fondati sui mercati
. I mercati sino intesi come luogo di processo
(distributivo) ma compreso in una azione continua di:
Produzione- Distribuzione-Produzione
74
capacità finanziaria
• Gli assetti istituzionali sono funzione delle condizioni di equilibrio date dalla capacità dei
• debitori di assumere debito senza dover ridurre la spesa corrente o gli impegni di spesa futura
• I sistemi istituzionali si fondano su equilibrio nel mercato interno (famiglie e imprese) ed estero (BP)
• Intermediari finanziari e mercato sono complementari
75
76
Rimediabilità/efficienza
• criterio di “rimediabilità”:
una forma organizzativa riguardo alla quale non sia possibile descrivere alcuna alternativa fattibile dalle caratteristiche superiori,
che possa essere realizzata con prevedibili vantaggi netti,
si può presumere efficiente.
Prezzi e istituzioni costo opportunità
(i - rm) ma anche fiducia/tutela (β) che quel tipo di
moneta sia utilizzata in futuro
tasso di variazione futura dei prezzi medi
• Se l’agente ha informazioni suff. farà una
scorta (ridurre i costi di transazione)
77
Storia dei sistemi finanziari & Moneta 1
• Si detiene moneta per la sua liquidità.
• La domanda aggregata di moneta dipende negativamente dal costo opportunità di detenere moneta e positivamente dal volume di transazioni dell’economia.
– Il mercato monetario è in equilibrio quando l’offerta reale di moneta eguaglia la domanda aggregata reale di moneta.
– Riducendo il tasso di interesse domestico, un incremento dell’offerta di moneta determina il deprezzamento della valuta domestica sul mercato valutario.
78
• Variazioni permanenti dell’offerta di moneta spingono nel lungo periodo il livello dei prezzi di equilibrio ad aumentare proporzionalmente nella stessa direzione.– Tali variazioni non influenzano i valori di lungo
periodo della produzione, del tasso di interesse o di ogni altro prezzo relativo.
(Un incremento dell’offerta di moneta può determinare l’overshooting del tasso di cambio rispetto al suo livello di lungo periodo).
Storia dei sistemi finanziari & Moneta 2
79
Storia dei sistemi finanziari & Moneta 3Il sistema monetario comprende tre condizioni:
A.Misura di valore delle merci; B. Procedure di pagamento; C. Relazione (prevedibile) tra A e B
Se si hanno standard/strumenti di pagamento diversi tra A e B questi sono separati:
TECNOLOGIA DI PAGAMENTO & QUASI RENDITA
I momenti di cambiamento dei sistemi finanziari possono essere identificati con i cambiamenti nei regimi monetari 80
Primo sistema (1819-1925)
Gold standard (moneta –merce)
•Tecnologia di pagamento = moneta di conio
Vincolo: quantità di metallo per conio &
livello di prezzo imposto da aggio
Evoluzione: modelli UK (notes) e US (deposits) 81
Marcuzzo -Rosselli
• Merchant hause
• Merchant bank
• Bill of exchange e sussidi
• Ricardo:
82
Modello UK
• Smith-libera concorrenza delle monete
• H. Thornton, 1802, non utile in quanto non garante di auto-regolazione (banche locali)
preferibile unità di emissione
- Currency school – Ricardo – notes e oro (1)
• Banking school Tooke - notes e bills (1/3)
83
Palmer Law
• legittime esigenze del commercio (Smith)– Breve termine al tasso del 5%
Crisi 1833– Sostituita con regole di Palmer (prassi):– Non concorrenza diretta – Tasso normalmente più alto di quello di mercato
» Non proporzionalmente modificato in crisi» costituirà liquidità di riserva
● proporzione 1 a 3 riserve-notes; fine concessione
84
Peel Act _1844
• Peel Act– Circolazione soggetta ad un limite di valore
nominale (14 milioni di sterline)– Oltre solo se 1 a 1 con riserve– Separazione in due Dipartimenti:
• Emissione • Banca commerciale
– Ma crisi: 1847.1857, 1866, 1889, 1893,Lettera T
85
UK
• Uk depositi • nel 1833:
– 13 milioni verso 22 L, 20C
• Nel 1870– 28 milioni, verso tot. 600
• nel 1875 gli sconti di cambiali L5 milioni– di fatto L poteva agire solo con op.in Titoli, ma
perde utili; nel 1889-93 – – Baring &Co-Crisi Argentina
86
UK
• Nel 1893-95 Lettera rifiutata (15 milioni di sterline)– L crea apre la sottoscrizione di un consorzio – Le banche City coprono per 18 milioni
– Concentrazione bancaria – UK. fine anni 80 370 banche di cui 250 spa– Nel 900: 32 di cui 20 con 100 sportelli– RISERVE presso Banca d’Inghilterra
87
88
BA
• SC si riduce di A + B• nel SP = A - C• Perdita secca = Perdita secca = B + CB + C
C
Prezzo di monopolio
Quantità
Prezzo
D
P0
Q0
O
PS
O’
Q1
• L’offerta è limitata a Q1
• L’offerta diventa la semiretta O’ a partire da Q1
BA
Quote di Quote di produzioneproduzione
89
RM
R’
C’Pm
Qm
CM
Riduzione del prezzo
$/Q
Quantità
P2 = PC
Qc
PP33
QQ33 QQ’’33
Se il prezzo si riduce a PP33 la quantità scende e si verifica un razionamentorazionamento
(domanda > offertadomanda > offerta)
P1
90
Agente• L’agente del cambiamento è - in una visione neoclassica - il singolo
l’imprenditore, vi sono casi in cui può agire in modo (aggregato) (cooperativo)?
• Si – quando un mutamento esogeno faccia percepire come più conveniente investire risorse nell’opera di modifica dell’assetto istituzionale esistente piuttosto che nella massimizzazione del profitto per dato assetto.
• Come risolvere il free riding? • Se vi sono giochi ripetuti, pochi attori, ampie informazioni su di loro,
• se si è in grado di definire con sufficiente precisione costi e vantaggi derivanti da eventuali defezioni si può fissare un costo del free riding.
Costi di inflessibilità ( es. petrolio in dollari o euro? regola del “ripristino” )
91
Coalizione
• Greif (2000) ha precisato ulteriormente questa idea attraverso il concetto di “coalizione” che egli definisce come:– “una istituzione non anonima basata su un meccanismo di reputazione
multilaterale e flussi informali (non di mercato) di informazioni”
– Es. mutuo personale fatto da banca a proprio cliente
• Una coalizione rappresenta una risposta a problemi di incompletezza contrattuale e di imperfezione informativa – in situazioni in cui l’Autorità di controllo non è in grado di assicurare un
meccanismo di protezione (alienazione) dei diritti di proprietà.
• E’ un modo per consentire a chi opera di assumere impegni credibili (es. treno – auto)
Giannini: tecnologia di pagamento
• prezzo da To _ T1• Dipende da• i – tasso di interesse (tasso di cambio) • rm – tasso di rendimento di quel tipo di m• (oggi per es. Londra e carta di credito _euro vs sterlina cambio odierno)
• (i-rm) – è il costo di usare quella moneta• detenere quel tipo di moneta e non altre
genererà regole /comportamenti diffusi-ripetuti
92
Modello US
• Notes e norme – banca di emissione e contesto norme precedenti (assetto
istituzionale)
La costituzione americana: articolo I sezione 8 e sezione 10
- Congress ha potere di battere moneta…definirne i tipi …
- nessuno stato può emettere moneta
- nessun pagamento dei debiti può avvenire in altra forma che in oro o argento.
93
La Bank War
• Washington
• Prima banca nazionale 1791 – Corso legale per pagamenti da e per Tesoro
– Grande banca centrale – poche banche locali • Nei 20 anni da 3 a 250• Banca centrale chiese SEMPRE a breve i rimborsi di
banconote e assegni emessi dalle B_locali
– Nel 1812 concessione non rinnovata
94
Seconda banca nazionale
• Nel 1812 guerra con Uk molta emissione di carta locale
• Nel 1816 Seconda banca Nazionale (federale) (Philadelfia)
• dal 1823 governatore uomo d’affari _Biddle Sistema discrezionale di conversione delle notes delle banche locali(500) _lede la prerogativa del governo?
• Nel 1828 Jackson costituzionalità in dubbio? Il congresso è scavalcato? Le banche degli stati si “ribellano”a Biddle
95
Rete federale
• Nel 1832 concessione negata Second national Bank chiusa
• 1837 il Tesoro US emette le proprie banconote – Memoria: 500 lire di carta?
– nel 1863 National bank act (misura di guerra)
• 1865 modello a rete Ufficio del Tesoro_ Controllo monetario• 25% le 12 poste a nodo, 15% le altre
• E tassa sull’emissione 10% delle banche statali (circa 1600)• di fatto rinunciano all’emissione e sviluppano il deposito
96
La Transazione in Commons (1924)
• liability p.u power p.u
claim --- duty
exposure --- liberty
• immunity p.u incapacity p.u97
La modifica della tecnologia di pagamento modifica il ruolo degli agenti
Sistemi finanziari
• Rischio
• Liquidità
Mercato e Interesse (rendimento)
• Mercato e regole (fiducia)
evoluzione della banca centrale
98
Banca di emissione / centrale
• Unicità vs club – produzione congiunta di un bene pubblico – istituzione (coalizione)
• Grado di formalizzazione:
• UK – informale (convertibilità)
• F – ammistrativo (quantità di metallo)
• US - legislativo (vigilanza) 99