ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ai sensi e per gli effetti della legge 7 dicembre 2000, n° 383 - ADERENTE ALLA FEDERAZIONE ITALIANA PER LA CREMAZIONEAut. Trib. To n° 68 del 23/09/2008 - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 commi 2 e 3, Torino n. 3/2015
Anno XXInumero 3ottobre 2015
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di Giovanni Pollini
Vorrei richiamare l’attenzione dei no-stri Soci su una sorta di ingorgo legi-slativo che in questo momento si verifi-ca a proposito della normativa sulla cremazione. Giacciono in Parlamento ben tre disegni di legge. Il primo (Mo-difiche alla legge 30 marzo 2001, n. 130, in materia di disciplina della crema-zione e della conservazione o disper-sione delle ceneri), presentato alla Ca-mera dei deputati l’8 luglio 2013, prima firmataria l’onorevole Silvia Fregolent; il secondo (Disciplina delle attività fu-nerarie), presentato al senato il 10 set-tembre 2014, primo firmatario il sena-tore Vaccari; il terzo (Disciplina delle attività funerarie, della cremazione e della conservazione o dispersione del-le ceneri), presentato alla Camera il 22 giugno 2015, prima firmatoria l’onore-vole Daniela Gasparini.Queste iniziative denotano l’interesse suscitato dalle novità che caratteriz-zano il mondo della cremazione. La nostra classe politica - in tutti gli schieramenti - sembra oggi attenta nei confronti di un settore in rapida evolu-zione e che coinvolge un intero univer-so di scelte difficili e impegnative. Molte norme vanno aggiornate. L’ulti-
mo regolamento di polizia mortuaria vigente è il Decreto del Presidente del-la Repubblica 10 settembre 1990, n. 285. Nel frattempo molto è cambiato a livel-lo istituzionale, con le nuove compe-tenze attribuite alle Regioni, e - soprat-tutto - molto è cambiato nel modo in cui oggi ci si avvicina alla morte. Sono trasformazioni culturali profonde che investono tutto quanto viene definito “attività funebre”, ma che riguardano in particolare la cremazione.Proprio in questo senso vanno alcune nostre annotazioni riguardo l’ultimo disegno di legge presentato alla Ca-mera, quello del 22 giugno 2015. Il suo impianto complessivo parte da una giusta considerazione sulla necessità di “disciplinare” il settore, assicuran-do una uniformità legislativa in grado di armonizzare le decisioni delle sin-gole Regioni e dei singoli Comuni in un quadro di riferimento nazionale solido e argomentato. Il provvedi-mento, infatti, sollecita le Regioni ad avviare una sorta di pianificazione per evitare la proliferazione incon-trollata di impianti crematori; l’inten-to è quello di bloccare iniziative im-provvide e dettate solo da intenti affa-
ristici. Colpisce però la contempora-nea possibilità - prevista dall’art. 15 del testo - di costruire e gestire forni crematori da parte degli esercenti le case funerarie. La presenza di un forno crematorio all’interno delle funeral house avrebbe come conseguenza la distorsione di un mercato al cui interno solo alcune grandi imprese - quelle in grado di strutturarsi in modo adeguato con re-lativi investimenti - sarebbero in gra-do di godere efficacemente di questa opportunità, mentre resterebbero pe-nalizzate quelle medie e piccole.Ma soprattutto la norma ci lascia per-
La cremazione in Parlamentoingorgo legislativo
In questo numero
I risultati del sondaggio 2014 3
Osservatorio 4
Invito a teatro 5
Agenda 6
Rito e Memoria 7
Solidarietà 9
Oblazioni dei sostenitori 10
I servizi offerti 11
La parola agli esperti 13
Riduciamo l’effetto serra 16
Quadrimestrale per i Soci della Società per la Cremazione di Torino
2 . SOCREM News 2015 numero 3 ottobre
SOCREM NewsAnno XXInumero 3ottobre 2015Quadrimestrale della Società per la Cremazione di Torino
Fondatore Luciano Scagliarini
EditoreFondazione Ariodante FabrettiCorso Turati 11/c - 10128 Torino
Direttore Giovanni Pollini
Direttore responsabile Marina Cassi
Comitato di redazioneFabrizio GombiaGisella GramagliaGiovanni Pollini Luciano Scagliarini
Capo redattore Gisella Gramaglia
Hanno collaborato a questo numeroRaffaella Arrobbio AgostiniFederico Audisio di SommaMarinella BoscoMaria Grazia BredaGiovanni De LunaMarianna FilandriCarlo GiraudoFabrizio GombiaGisella GramagliaGiovanni PolliniAna Cristina Vargas
RedazioneCorso Turati 11/c - 10128 Torino Tel. 011 5812 325 - Fax 011 5812 390e-mail: [email protected]
Progetto grafico Daniela Fresco
ImpaginazioneDada Effe di Daniela Fresco
StampaStige, Società Torinese Industrie Grafiche Editoriali S.p.A.San Mauro TorineseAut. Trib. To n° 68 del 23/09/2008
Tiratura 32.000
Editoriale
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plessi sia per l’eventualità che si assi-sta a una diffusione a pioggia degli impianti (ed è proprio quello che la legge vorrebbe scongiurare), sia per la rottura del nesso cremazione/cimite-ro che è invece uno dei capisaldi della cultura cremazionista. Il cimitero è un luogo di memoria ed è in questo spazio pubblico che ci si riconosce non solo come “familiari” ma anche come “cittadini”. Più in generale, è proprio questa sorta di privatizzazio-ne del lutto che sembra il principio ispiratore del provvedimento che ri-conduce l’intera “attività funeraria” nell’ambito di un servizio pubblico gestito dai privati; si rompe così una consolidata e proficua separazione che vedeva, da un lato, il cimitero con la sua dimensione pubblica e civile, dall’altro l’attività funeraria connessa alle iniziative delle pompe funebri co-me un settore privato e aperto a inte-ressi commerciali.A proposito di cambiamenti, c’è an-che da segnalare quello che riguarda il nostro SOCREM News. Dal primo numero del 2016 si presenterà infatti con una nuova impostazione e una grafica più accattivante. Mentre l’edi-toriale di apertura continuerà a ospi-tare il punto di vista di SOCREM su-gli eventi più importanti che a livello istituzionale riguardano la cremazio-ne, per il resto ci sarà più spazio per
quei temi relativi ai diritti civili che si riferiscono da vicino al nostro mondo e - soprattutto - si avvierà un dialogo costante con i Soci e i lettori. SOCREM News “osserverà” da vicino quei “fatti del giorno” inerenti alle problemati-che cremazioniste, li commenterà, ne proporrà una chiave interpretativa, si limiterà a segnalarli. L’intento è quello di entrare in connessione con i fer-
menti che attraversano oggi un’opi-nione pubblica sempre più attenta al discorso sulla morte e assecondare quegli slanci di passione civile che animano molti dei nostri Soci. Il gior-nale continuerà, ovviamente, a segna-lare le iniziative più rilevanti assunte di volta in volta da SOCREM.Tra queste, voglio tornare sulla nostra scelta di gestire l’impianto crematorio di Bra. Dal 1° settembre 2015 è infatti iniziata - insieme a Bra Servizi srl - la nostra attività. Lo ricordiamo si tratta di una opzione che deriva diretta-mente dal nostro Statuto che, all’arti-colo 2, tra gli scopi di “promozione sociale” in cui la SOCREM deve im-pegnarsi, prevede esplicitamente al punto d) “la diffusione del rito della cremazione, intesa come manifesta-zione di civiltà e di progresso, anche tramite la promozione di iniziative di carattere sociale, culturale e legislati-vo” e al punto e) “la realizzazione, la conservazione e la gestione di aree crematorie e di cinerari”. Ora si tratta - come è già stato per Mappano - di mettere a frutto, in un nuovo contesto, la nostra esperienza e la nostra effi-cienza. A Bra, SOCREM Torino arriva con un proprio irripetibile e specifico profilo culturale, con la professionali-tà dei suoi operatori e con la solidità della sua tradizione operativa. Una nuova sfida per i nuovi tempi.
Tempio Crematorio di Bra
Sala del Commiato del Tempio di Bra
SOCREM News 2015 numero 3 ottobre . 3
Attualità
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Dati relativi al 2014
45,6%Uomini
54,4%Donne
Stato civile
3,3% Altro8,9% Separato/divorziato
11,0% Celibe/nubile
26,4% Vedovo/a
50,4% Coniugato
30,0%
17,0%
22,0%
31,0%Titolo di studio
Licenzia media
Quali�ca
Diploma
Laurea
76,9%
8,3%
5,4%
6,5%
2,9%
Pensionato/a
Altro
Casalinga
Impiegato
Libero professionista
Condizione occupazionale
diffusione della scelta cremazionista al di fuori delle élite intellettuali o da quelle nicchie sociali che prevalevano in modo netto nelle prime fasi del mo-vimento cremazionista. La cremazio-ne, infatti, tende gradualmente a carat-terizzarsi come una decisione trasver-sale, che interessa persone provenienti da ambienti sociali, culturali e religiosi diversificati.Considerando l’età al momento dell’i-scrizione incrociata con l’età attuale, emerge un profilo di Soci di lungo pe-riodo: il 43,3% dei rispondenti è infatti iscritto alla SOCREM da oltre 15 anni. La motivazione più frequente per la scel-ta della cremazione è il desiderio di se-guire una pratica di civiltà e progres-so (57%). Iscriversi alla SOCREM è, per questi Soci, una scelta identitaria, fon-data sull’impegno civile e legata alla condivisione dei valori e dei principi che guidano il movimento cremazio-
di Marianna Filandri e Ana Cristina Vargas
La ricerca
Come è noto ai lettori di SOCREM News, a metà del 2014, la SOCREM Torino, in collaborazione con la Fondazione A. Fa-bretti, ha avviato un’indagine per co-noscere meglio il profilo dei propri as-sociati, per rilevare le motivazioni del-la scelta cremazionista, e per conosce-re il punto di vista dei Soci rispetto a questioni come il rito del commiato, l’affidamento domiciliare e la disper-sione delle ceneri. Il sondaggio ha an-che permesso di rilevare il grado di conoscenza dei servizi offerti ai Soci e la soddisfazione rispetto all’operato della SOCREM. L’idea di conoscere il punto di vista de-gli associati e tenerlo presente nella pro-grammazione dell’attività è sempre sta-ta nei programmi della società. Oltre infatti a raccogliere quotidianamente opinioni e richieste, sia nella sede di Corso Turati, sia negli uffici presso il Tempio Crematorio, la SOCREM ha rea-lizzato tre indagini strutturate con l’o-biettivo di intervistare l’intera popola-zione dei Soci. La prima risale al 1994 con la raccolta di oltre 2.500 questionari; la seconda del 2000 ha coinvolto più di 4.000 Soci e per l’ultima, del 2014, si sono rilevate 3.021 interviste.
I primi risultati
Il lavoro di analisi dei dati, coordinato dalla dott.ssa Marianna Filandri (Uni-versità di Torino) in collaborazione con la dott.ssa Ana Cristina Vargas (Fon-dazione Fabretti - Università di Torino),
sarà concluso entro la fine dell’anno, con la pubblicazione di un volume intera-mente dedicato all’argomento, tuttavia sono già disponibili i primi riscontri. La partecipazione è passata da oltre il 10% nel 1994 al 7,5% nel 2014. Questo andamento è dovuto principalmente all’aumento del numero di Soci, che so-no passati da circa 22.000 a oltre 40.000.Il profilo dei Soci che emerge dall’inda-gine 2014 è di donne (54,4%) e uomini (45,6%) con più di 65 anni, pensionati, che vivono in coppia (50,4%) oppure soli. Di questi ultimi è elevata la per-centuale di vedovi e vedove (26,4%).Il titolo di studio degli intervistati è più alto rispetto alla media della popola-zione. La presenza nel campione di un numero significativo di persone con un livello di istruzione medio-basso (licenza media, 30%) oppure una for-mazione di medio livello, orientata sul versante lavorativo (qualifica, 22%), è comunque indicativa della graduale
La scelta della cremazionePrimi risultati del sondaggio 2014 della SOCREM Torino
4 . SOCREM News 2015 numero 3 ottobre
I giornali italiani hanno dato molto rilievo a Eter9 quello che viene defi-nito il social network post mortem. Si tratta della possibilità di pubbli-care in rete messaggi riferibili a noi anche dopo la nostra morte. Questo desiderio di immortalità finora si era sempre legato alla concretezza materiale degli oggetti (fotografie, filmati, scritti, lapidi, ecc.) o alla spi-ritualità dei ricordi e delle memorie famigliari. Ora con Eter9 e altre piat-taforme simili questo desiderio di immortalità si lega alle immense risorse della rete proponendo l’in-quietante prospettiva di un nostro avatar virtuale che agisca anche in nostra assenza mantenendo in vita artificialmente una parte di noi stes si. Questo può cambiare il nostro rap-porto con la morte? La promessa dell’immortalità ha da sempre carat-terizzato il fascino della predica-zione religiosa. È questa l’immorta-lità che ci promette internet? E noi, siamo disponibili a diventare im mor-tali in questo modo?
Attualità
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Osservatorioa cura di GDL
La scelta dei nostriSoci al 2014
0,5%
3,4%
5,8%
12,6%
16,7%
20,9%
27,3%
32,6%
34,9%
38,8%
57,2%
Sollevare parenti da incombenze future
Pratica di civiltà e progresso
Tradizione familiare
Ragioni ideologiche
Trasformazione de�nitiva
Avversione alla decomposizione
Preservare la dignità del defunto
Motivi economici
Motivi politici
Culto della memoria
Motivi ecologici
nista. Una seconda motivazione im-portante è il desiderio di sollevare i propri cari da incombenze future (39%). Per questi Soci l’iscrizione alla SOCREM è una scelta di cura, che ma-tura all’interno del nucleo familiare e che spesso corrisponde al momento in cui i figli escono di casa o raggiungono una loro autonomia. Sono rilevanti i motivi ecologici e la percezione del rito come una trasformazione definitiva, che permetta di evitare una successiva esumazione. Le motivazioni politiche risultano, invece, le meno rilevanti nel-la scelta cremazionista. Un Socio ogni tre si è iscritto alla SO-CREM per tradizione familiare e su consiglio di amici e parenti. Questo dato confermata la rilevanza della cerchia familiare e amicale nelle scelte di fine vita, ma segnala una profon-da trasformazione nel ruolo delle SOCREM. Se in passato le Società per la cremazione avevano come obiettivo prioritario tutelare la volontà del de-funto, spesso in opposizione ai desi-deri dei superstiti, oggi la cremazione è una scelta apprezzata e condivisa
dal gruppo familiare. I familiari, in-fatti, nella quasi totalità sono favore-voli alla scelta della cremazione (94%). La ricerca evidenzia anche un significa-tivo cambiamento nella dimensione reli-giosa. Se in origine la cremazione era una scelta anti-cattolica, oggi non è più così. Tra gli intervistati oltre il 70% si di-chiara credente, di cui praticamente tutti sono di religione cattolica. L’importanza della componente laica è, in ogni caso, rilevante: poco meno del 30% dei Soci si dichiara non credente e, dei credenti, so-lo la metà si dichiara praticante. In merito alla destinazione delle cene-ri, emerge che i Soci intervistati sono in maggioranza favorevoli alla possi-bilità di scegliere la dispersione, ma solo una piccola minoranza si dichia-ra favorevole alla conservazione do-mestica delle ceneri. Oltre ai dati del sondaggio, si può notare che solo lo 0,4% degli associati ha espresso la vo-lontà di essere conservato in casa, a fronte di un 4 - 5 % di richieste effetti-ve di affidamento dell’urna. In molti casi, dunque, la scelta della conserva-zione domestica è espressa dai fami-liari piuttosto che dal defunto in pri-
ma persona. Interessante osservare che tra coloro che sono contrari alla dispersione e/o alla conservazione domestica circa tre quarti dichiarano di ritenere importante il cimitero co-me luogo di memoria. Infine, tra gli altri aspetti rilevanti toccati nel questionario vi è l’utilizzo e la valutazione dei servizi offerti e gestiti da SOCREM: la quasi totalità ritiene molto importante che la SO-CREM presti attenzione all’ecologia, nonché applichi un sistema di qualità per garantire l’affidabilità del servi-zio. La soddisfazione dei Soci viene poi confermata dal fatto che l’83,2% degli intervistati ritiene che sia la SO-CREM a dover continuare a occuparsi del servizio di cremazione.
SOCREM News 2015 numero 3 ottobre . 5
Eventi
Ingresso gratuito
ACTI Teatri Indipendenti
San Pietro in Vincoli Zona Teatro Via S. Pietro in Vincoli 28 Torino
Per i Soci biglietto ridotto a 10 euro (anziché 15) per tutti gli spettacoli della stagione, previa prenotazione presso ACTI Teatri Indipendenti.
18 - 19 - 20 - 21 novembre 2015Giro di viteregia di Valter Malosti con Irene Ivaldi
26 novembre 2015I shakespeare - I banquo regia di Fabrizio Arcuri con Enrico Campanati e Matteo Selis
14 - 15 - 16 gennaio 2016P.S.D. Piccola Società Disoccupata regia di Beppe Rosso con Andrea Fazzari, Barbara Mazzi e Beppe Rosso
4 febbraio 2016Del sesso della donna come campo di battaglia regia di Nicola Bonazzi con Micaela Casalboni e Giulia Franzaresi
9 marzo 2016Canto per il popolo che manca con Marco Revelli, Eugenio Allegri e Beppe Rosso
13 maggio 2016Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini con Moni Ovadia
Il programma potrebbe subire variazioni www.teatriindipendenti.org
6 e 7 novembre 2015 ore 20.45 15 e 16 aprile 2016 ore 20.45
LA DIVA DELLA SCALAcon Laura Curino
POLVERE Dialogo tra uomo e donnacon Saverio La Ruinae Cecilia Foti
Quattro sere a teatro per i nostri Soci Prenotazioni dal 15 ottobrecontattando esclusivamente ACTI Teatri Indipendenti tel. 011 5217099 - 3313910441 o inviando una e-mail a: [email protected]
Da sempre SOCREM Torino è impe-gnata a proporre eventi culturali di qualità e con l’autunno arrivano pun-tuali le iniziative offerte gratuitamen-te ai Soci e alla cittadinanza. Da quest’anno inizia la collaborazione con ACTI Teatri Indipendenti, compa-gnia teatrale torinese diretta da Beppe Rosso. Gli eventi proposti, infatti, so-no spettacoli di Santa Cultura in Vin-coli 2015.16, stagione teatrale che si svolge presso la cappella dell’ex cimi-tero di San Pietro in Vincoli di Torino,
affascinante edificio settecentesco protetto dalle Belle Arti. Una stagione che si sviluppa attorno al tema della “soglia” nelle sue varie accezioni e che tratta tematiche della società e dell’uomo contemporanei. Una stagione dedicata alla dramma-turgia contemporanea e che coinvolge artisti e compagnie di rilevanza na-zionale (Saverio La Ruina, Moni Ova-dia, Valter Malosti, Laura Curino, Fa-brizio Arcuri, Beppe Rosso, Eugenio Allegri, Marco Revelli).
Il primo appuntamento è per le se-rate del 6 e 7 novembre 2015, con lo spettacolo Polvere. Dialogo tra uomo e donna, ospitato per la pri-ma volta a Torino. In scena Saverio La Ruina, attore pluripremiato e inter-prete, con Cecilia Foti, di un tema molto attuale: quello della violenza all’interno della coppia.Una drammaturgia intensa, dialoghi spietati e reali, uno spettacolo forte e sottile, un testo di stupefacente violenza che viaggia su un tappeto di falsa paca-tezza, falsa comprensione, falso amore. Nei dialoghi più banali, nella quotidia-nità del rapporto tra uomo e donna, tra una tazza di the e una telefonata si con-ficcano schegge acuminate.“Non so quanto c’entri il femminicidio con questo lavoro. Ma di sicuro c’entra-no i rapporti di potere all’interno della coppia, di cui quasi ovunque si trovano tracce” spiega Saverio La Ruina, anche autore del testo. Il secondo appuntamento a tea-tro, anch’esso offerto dalla SOCREM Torino, è il 15 e 16 aprile 2016 con Laura Curino e il suo spettacolo La di-va della scala, monologo tragicomi-co di un’artista che comincia a scalare le ardue vette dell’Arte, una scala me-taforica, spesso altissima, fino a quan-do si apre il famoso sipario e…
6 . SOCREM News 2015 numero 3 ottobre
In agenda
16 ottobre 2015Conferenza a BraIl senso di una scelta: la cremazione ieri e oggiore 15.30 - 17.30presso Bra Servizi srlCorso Monviso 25, Bra
La cremazione in Italia oggi viene scelta quasi nel 20% dei decessi, cifre ancora basse rispetto ad altri paesi euro-pei, ma che comunque segnano una crescita molto signi-ficativa del fenomeno. In alcuni contesti urbani, inoltre, le cremazione mostra cifre ben più alte e un trend in con-tinua crescita. Si tratta di una fino a diventare la scelta maggioritaria. Questo evento ha il duplice scopo di presentare le realtà di COINCRE srl e di SOCREM Torino e di riflettere sul significato della scelta cremazionista ieri e oggi. Il ruolo delle Socrem infatti non è rimasto invariato, seb-bene i principi e i valori che animano il movimento cre-mazionista rimangano saldamente legati alla loro lunga tradizione storica e culturale. Oggi, più che la tutela delle scelte individuali in opposizioni al gruppo famigliare, le società per la cremazione hanno il compito di porsi come soggetto di alto profilo culturale, attraverso la promozio-ne di valori quali la libera scelta e il rispetto per le volon-tà del defunto, per la dignità del corpo, per il dolore dei congiunti, per le diversità religiose o culturali. Questi valori vengono concretamente attuati attraverso una co-stante attenzione alle rappresentazioni sociali della mor-te, attraverso il sostegno ai dolente e grazie a iniziative come il “rito del commiato”, che valorizza e conferisce significato al difficile momento dell’arrivo al tempio cre-matorio, arginando il rischio di rendere la cremazione un fatto “tecnico” e freddo, un puro meccanismo di gestione o, cosa ancora più grave, di smaltimento dei cadaveri.
Intervengono:
Giuseppe Piumatti (presidente COINCRE srl)
Massimo Vuerich (presidente SOCREM Bra)
Giovanni Pollini (presidente SOCREM Torino)
Relatori:
Adriano Favole (Fondazione Fabretti, Università di Torino)
Marianna Filandri (Università Milano Bicocca, Dip. CPS Università di Torino)
Andrea Salvini (Università degli Studi di Pisa)
Modera:
Ana Cristina Vargas (Fondazione Fabretti, Università di Torino)
27 ottobre 2015 Ciclo di incontri Passaggi. Nuove ritualità per l’ultimo addioore 16.30 San Pietro in Vincoli Zona Teatro Via S. Pietro in Vincoli 28, Torino
Fondazione Fabretti con SOCREM Torino e il Dipartimen-to CPS Università di Torino e ACTI Teatri Indipendenti, organizza un ciclo di incontri con particolare attenzione alle nuove esigenze in materia di ritualità che si rilevano in una società multiculturale, plurale ed eterogenea, dove la libertà di scelta e il rispetto dell’altro rappresentano pre-messe indispensabili per la convivenza, per il rispetto del-la memoria e per l’elaborazione del lutto.Morire altrove è il tema del primo incontro, che verte sulla ritualità funebre in rapporto all’immigrazione. Le esi-genze delle varie comunità aprono la necessità di un con-fronto sui significati e sulle forme rituali, ma anche sulle normative e sul riconoscimento di spazi sociali e di dirit-ti ai nuovi cittadini.Gli appuntamenti successivi sono previsti per la prima-vera del 2016. Affronteranno le problematiche delle nuo-ve forme di famiglia (coppie di fatto, coppie omossessua-li) e la questione del testamento biologico, della libera scelta e del riconoscimento del diritto all’autodetermina-zione sul destino del proprio corpo.
Relatore: Adriano Favole (Università di Torino)
Modera: Alessandro Gusman (antropologo, curatore del volume Gli altri addii)
1° novembre 2015Letture al Tempio CrematorioLa cultura cremazionista nella Torino partigiana ore 15.30 - 16.30Tempio Crematorio - Sala del CommiatoCorso Novara 147b, Torino
In occasione del 70° anniversario della Liberazione, in collaborazione con l’Istituto storico piemontese della Re-sistenza (ISTORETO), SOCREM Torino organizza al Tem-pio un evento commemorativo per ricordare tutti i Soci e in particolare quanti fra loro militarono nelle formazioni partigiane.
Intervengono: Marco Novarino (storico) e Chiara Colombini (ISTORETO)
Letture sul tema: a cura dei Cerimonieri SOCREM Torino
SOCREM News 2015 numero 3 ottobre . 7
Rito eMemoria
A cura del cerimoniere
Carlo Giraudo
Commemorare significa: “ricordare insieme”
Un Rito per il RicordoLa SOCREM Torino promuove il culto del la memoria attraverso molteplici iniziative. Una delle più significative ed apprezzate è la cerimonia comme-morativa mensile nella Sala del Commiato del Tempio Crematorio di Torino. È dedicata al ricordo di coloro che sono stati cremati durante il mese pre-cedente ed è aperta non soltanto ai nostri Soci ma a tutti coloro che sono in lutto per la perdita di una persona cara.
Prossime celebrazioni
2015: 17 ottobre 21 novembre 19 dicembre2016: 16 gennaio 20 febbraio 19 marzo
La particolarità della nostra commemorazione collettiva è che in essa non si parla dei defunti ma, con l’ausilio di letture poeti-che e brani musicali, si parla di sentimenti e ricordi. Suoni e pa-role costituiscono un invisibile ed essenziale supporto nel passag-gio dalla solitudine del dolore alla condivisione del conforto.
Come si svolge Prima dell’inizio della commemorazione, ognuno può scrivere il nome della per-sona cara nel foglio pergamena, a di-sposizione dei presenti sul leggio al centro della sala. I nomi sono pronun-ciati tutti nel corso della cerimonia.
Cerimonie mensiliSala del Commiato del Tempio Crematorio di Torino
Ci mitero Monumentale
Terzo sabato di ogni mese, ore 8.30
8 . SOCREM News 2015 numero 3 ottobre
Rito e Memoria
Una Cerimonia con le poesie di Sergio Corazzini
Nasce a Roma il 6 febbraio 1886 e qui trascorre l’infanzia frequentando le scuole elementari. Nel 1895 si trasferi-sce con la famiglia a Spoleto e qui fre-quenta il Collegio Nazionale. Nel 1898 torna a Roma e frequenta il ginnasio al termine del quale inter-rompe gli studi per andare a lavorare in una compagnia d’assicurazioni. La sua esistenza trascorre tra incer-tezze economiche, frustrazioni lavo-rative e problemi di salute. Tutti i suoi familiari sono colpiti mor-talmente dalla tubercolosi ed infine anche lui stesso soccombe sotto i colpi della spietata malattia 17 giugno 1907.
Le sue spoglie riposano in Roma nel cimitero del Verano.È poeta dai sentimenti profondi e pu-ri, dai desideri semplici ed assoluti. Crepuscolare, anche nella vita e nella malattia, canta in modo accorato e tal-volta struggente il suo bisogno d’amore e di libertà, la sua sete di felicità e di pa-ce, la sua intima partecipazione spiri-tuale agli afflati lirici che la vita quoti-diana spesso nascostamente propone.Le sue principali raccolte liriche sono: Dolcezze (1904); L’amaro calice (1905); Le aureole (1905); Piccolo libro inutile (1906); Libro per la sera della domenica (1906); Liriche (1907).
Il poeta, confidando il suo amore per i giardini, in essi si confonde, ne rivive i colori, i suoni e le presenze. Nei giardini sbocciano amori, si infliggono delusioni, si consumano solitudini e tristezze. Il poeta si scopre simile a loro e si riconosce loro devoto compagno.
ImagineLa rondine di mare che ieri, mia dolente,volava sopra il lago, con l’alucce sgomente,erra sempre e la sorte del suo tenero volo?Brutal piombo la colse e cadde, morta, al suolo?O pur, libera, dopo lungo palpito d’ale,giunse all’immenso, azzurro Oceano natale,ove ne l’aria, ondeggiano esalazioni amare?A me, vedi, la piccola rondinella di mare,stanca, che sfiorava, con l’aluccia sua lieve,l’onde del lago, troppo, per i suoi voli, breve,a me sembra il tuo cuore instancabile, ardito,cuore di donna, cuore acceso d’infinito,cuor nostalgico in preda al doloroso sensodi cercar, vanamente, per sé un amore immenso.
Il poeta paragona la rondine di mare con il cuore della donna amata, cuore instancabile, coraggioso, che si consuma di nostalgia non già per quello che ha perduto ma per quello che non ha ancora raggiunto.
Il poeta traduce in parole il suo stesso sangue,
usa la sua penna come strumento di sublimazione delle
sue passioni e di immolazione
della sua vita.
Il poeta si definisce, si contesta, si confida,
si confessa semplice uomo tra uomini come lui.
GiardiniO piccoli giardini addormentatiin un sonno di pace e di dolcezze,o piccoli custodi rassegnatidi sussurri, di baci e di carezze;o ritrovi di sogni immacolati,di desideri puri e di tristezzeinfinite, o giardini ove gli alaticantori sanno di notturne ebbrezze,o quanto v’amo, io v’amo, fecondati dal soledi primavera in languidi mattini,o giardini, sorrisi de la terra! Il mio cuore
Il mio cuore è una rossamacchia di sangue doveio bagno senza possala penna, a dolci proveeternamente mossa.E la penna si muovee la carta s’arrossasempre a passioni nove.Giorno verrà: io soche questo sangue ardentea un tratto mancherà,che la mia penna avràuno schianto stridente...… e allora morirò.
DesolazionePerché tu mi dici poeta?Io non sono un poeta.Io non sono che un piccolo fanciullo che piange.Vedi: non ho che lagrime da offrire al Silenzio.Perché tu mi dici poeta?Le mie tristezze sono povere tristezze comuni.Le mie gioie furono semplici, semplici così,che se io dovessi confessarle a te arrossirei.
SOCREM News 2015 numero 3 ottobre . 9
Solidarietà
delle categorie professionali e degli en-ti locali, saranno presentate le propo-ste ritenute utili per avviare la necessa-ria riorganizzazione dei servizi territo-riali, a partire dal riconoscimento dello status di malati degli anziani cronici non autosufficienti, delle loro esigenze indifferibili di cure socio-sanitarie e, quindi, di ricevere immediatamente le prestazioni Lea, Livelli essenziali di assistenza socio-sanitaria. Ad esem-pio: un contributo erogato dalla sanità a tutti i familiari che volontariamente accolgono un loro congiunto anziano non autosufficiente; valutazioni sociali in ambito sanitario per accelerare la presa in carico; eliminazione di pun-teggi per l’accesso alle Rsa; incentiva-zione al lavoro di gruppo dei medici sia al domicilio che nelle Rsa; promo-zione di protocolli di cura al domicilio, che coinvolgano medici di famiglia, infermieri, fisioterapisti, operatori so-cio-sanitari e i familiari al domicilio.E le organizzazioni di tutela e di volon-tariato? Il convegno è un momento utile per acquisire tutte le informazioni ne-
di Maria Grazia Breda
Il convegno affronta il problema, soven-te alla ribalta della cronaca quotidiana, che riguarda il cosiddetto intasamento dei pronto soccorso e dei reparti ospe-dalieri, per l’affluenza di anziani malati non autosufficienti, spesso con demen-za o malattia di Alzheimer. Si tratta di malati che hanno diritto - ovviamente - a ricevere tutte le cure di cui necessita ma che, per la gravità delle loro condi-zioni, non si possono dimettere se non è possibile garantire la continuità delle cure al domicilio oppure in una Rsa, Residenza sanitaria assistenziale.La mattinata del convegno sarà quin-di dedicata all’illustrazione dei per-corsi di cura in grado di garantire di-missioni protette, già previsti dalla normativa regionale.Tuttavia il problema può essere risolto in modo stabile solo se l’Asl, alla fine del percorso assicurerà le cure domici-liari, quando è possibile, o il ricovero definitivo in una Rsa. Se questo non accade, è inevitabile a distanza di bre-ve tempo il rientro nel circuito ospeda-liero dell’anziano malato non autosuf-ficiente con oneri di gran lunga mag-giori per il Servizio sanitario naziona-le. Per questo è altrettanto urgente cambiare le politiche regionali, che puntano invece a trasferire al settore dell’assistenza, che non ha competen-ze, la cura di malati gravissimi per il solo scopo di “scaricare” sui familiari la maggior parte del costo delle cure.Per queste ragioni nella tavola rotonda del pomeriggio, con l’apporto degli or-dini professionali, dei rappresentanti
cessarie per accompagnare corretta-mente e/o tutelare i cittadini in difficol-tà fino ad ottenere cure domiciliari e ri-coveri in Rsa senza entrare in lista d’at-tesa, come previsto dalle leggi vigenti.Per quanto riguarda il nodo delle risor-se, si può affermare che finora i piani di rientro e i limiti di bilancio hanno contribuito a peggiorare le condizioni dei malati non autosufficienti, ad im-poverire i nuclei familiari e a occupare posti letto in ospedale e nelle case di cura private convenzionate, di gran lunga più onerose dei servizi territo-riali. Le organizzazioni promotrici so-no convinte che sia possibile ridurre sprechi, senza negare i diritti ai malati, ma è indispensabile che la politica tor-ni a governare, per stabilire le priorità a cui destinare le risorse disponibili e i Lea sono diritti costituzionalmente ga-rantiti, per i quali le risorse devono es-sere individuate. La non autosufficien-za può riguardarci direttamente, sia come operatori, sia come familiari, sia come persone: è anche compito nostro sollecitare il cambiamento.
Per tutelare i cittadini in difficoltà
Segnaliamo un incontro aperto alla cittadinanza organizzato dalla Fondazione Promozione Sociale Onlus con la Città della Salute e della Scienza di Torino.
Il diritto alle cure e la riorganizzazione delle
prestazioni sanitarie e socio-sanitarie intra ed extra ospedaliere
CONVEGNO
Corso Bramante, 88Sala A. M. Dogliotti “Molinette incontra” (g.c.)Ore 8,30 - 13,30 / 14,30 - 18,00
Anziani malatinon autaosufficientie diritto alle cure
Per partecipare, contattare la Fondazione Promozione Sociale onlusTel. 011.8124469 – [email protected]
Programma del convegno: www.fondazionepromozionesociale.it
Torino 23 ottobre 2015
10 . SOCREM News 2015 numero 3 ottobre
Oblazioni
Marzo e Aprile 2015Euro 100: Guglierminotti Roberto. Euro 50: Fam. Ruggeri, Gay Stefano, Valfrè Raffaella. Euro 30: Boschi Vanda, Boveri Giuseppe, Melissano Pietro, Raimondo Pierluigi. Euro 25: Busca Michelina. Euro 20: Aista Sylviane, Balocco Maria Adelaide, Barrera Margherita, Bascianelli Elida, Dassano Pietro, Di Tullio Lucia, Guichard Alfonso, Lampi Carla, Nubola Annita, Scursatone Giuliana. Euro 15: Conti Egidio Antonio, Sigot Anna. Euro 10: Andrione Giovanni, Chimaglia Fernanda, Desderi Lusso Alber-tino, Ferrara Gai Gaby, Fuso Carmela, Miroglio Maria, Perrucci Vittorino, Teramo Elisabetta, Vacca Margherita, Vago Maria Isabella, Varga Marilena. Euro 5: Paggiano Giuseppina, Porello Bruno.
Maggio 2015Euro 300: Cellerino Giuseppina, Martinoli Arturo. Euro 100: Barzaghi Nicoletta e Visconti Gianluca, Caramellino Car-lo Paolo, Favero Franco. Euro 70: Delbosco Adele. Euro 50: Adami Giovanni, Alfonso Mer-cedes, Battiston Carla, Caviolo Caterina, Cintia Fernanda, Francese Carla, Galaverna Giorgio, Gazzoli Glauco, Giberti Franco, Greco Giuliana, Michelini Elvira, Rettaroli Savino, Sozzi Elio, Vaschetti Scipione Michele. Euro 30: Calloni Alinda, Costa Lilliana, Deluca Jolanda, Dolza Silvana, Fantuzzi Renata, Gaj Irma, Gattesco Carmen, Graziano Franco, Iberti Liliana, Mar-ciante Iole, Quarta Salvatore, Rovea Luigino, Saitta Vito, Turrini Emilia. Euro 25: Anfossi Pablo, Grasso Michela. Euro 22: Morese Rodolfo. Euro 20: Bertin Gui-do, Brasso Catterina, Conenna Roberto, Cravero Maria, Fam. Scuotto Carbone, Favro Leo, Forneri Teresa, Franceschini Camillo, Frasca Fran-cesco, Meano Clelia, Mora Gabriele, Negri Emilio, Olivieri Giovanni, Pel-lerino Rina, Ricci Orlando, Rossi Mirella, Sada Milena, Simone Giuseppe, Verna Anna, Visentini Giuliana. Euro 15: Bauducco Paolo, Boccardi Sabina, Conti Giuseppina, Ottoz Simonetta, Poggio Annamaria, Rihar Francesco. Euro 10: Abrogo Rosanna, Agneta Antonio, Amati Giovan-na, Argirò Dionigi, Avena Gianti, Baccelli Maria Paola, Borio Vincenzo, Bruno Sergio, Calligaris Carlo, Caputo Nicola, Cernusco Franca, Chiaria Teresio, Cimma Stefania Luana, Costa Arnalda, Damato Luigi, De Zan Maria, Di Felice Claudio, Forner Maria Antonietta, Giaccardo Margherita, Goffi Angelo, Grangetto Dante, Grasselli Cosimo, Gustavigna Giovanni, Lioi Patrizia, Marangone Giuseppe, Milani Ivana, Monge Romana, Musso Mirella, Passuelio Giorgia, Pedroni Maria Luisa, Persi Anna, Poggio Gio-vanna, Quattrocolo Ermanno, Rigon Teresa, Romero Carlo, Rondolotto
Maria Teresa, Testa Angelo, Vigna Ivo. Euro 5: Bandraco Francesco, Brunero Ferdinando, Cattaneo Stefano, Leone Maria, Lisa Luigia, Mac-cario Adriana, Papaprietro Teresa.
Giugno 2015Euro 100: Cescon Pietro. Euro 50: Sicco Adelina, Amorini Giuseppa, Brocero Agnese, Fornaro Marina. Euro 30: Ghittino Luciano, Vacca Pa-trizia, Zallio Laura e Stefano. Euro 25: Bricchi Franco, Cattarin Giulio, Lagable Elsa, Succo Franca. Euro 20: Abbio Umberto, Bascianelli Elida, Beruti Maria Teresa, Canavesio Angiolina, Cibrario Maria Luigia, Croce Amedeo, Di Girolamo Maria, Ducio Secondino, Esposito Michele, Fer-
raris Marcello, Gallea Elda, Geuna Albino Giovanni, Godino Mirella, Liliana Valentini, Miori Lino, Mirone Maria Renata, Paini En-rico, Perotti Laura, Prete Bruna, Tomasino Anna Maria, Tombolato Silvia, Valbonesi Maria Luisa, Vinciguerra Olimpia e Bruno. Euro 18: Angaramo Nicola. Euro 15: Bisow Fernando, Boschi Anna, Crepaldi Roberto, Ferrero Lucia, Pozzi Anna Maria, Punto-riere Miranda, Putzulu Alba Maria, Rivoira Graziella, Talamo Magda. Euro 10: Amedei Rosa, Beretta Ernestina, Bertolotti Carla, Bich Lina, Bugno Luigina, Cavagliato Ono-
rina, Ciavattini Carmen, Comino Tarcisio e Pascolo Iole, Copro Eugenio, Dilli Gianluigi, Dipiro Maria Piera, Giacomello Franca, Greguoldo Gino, Niclot Doglio Stefano, Orcellet Lilliana, Ostorero Luciana, Pavanati Zelin-do, Sansalvadore Annamaria, Silva Elena, Ubertalli Ape Fernanda, Vair Teresita. Euro 5: Siviero Anna. Euro 2: Spini Giuseppe.
Luglio 2015Euro 200: Momo Raffaella. Euro 100: Luisiani Giorgio. Euro 50: Gre-co Camilla, Mele Domenico, Piotto Gian Mario, Plassa Franca, Rasero Fulvia, Savio Graziella. Euro 30: Deiana Sandrina. Euro 20: Balbi Pietro Umberto, Boero Clelia, Giangreco Simone, Maritano Francesca, Petrone Mario, Rista Sylviane, Rosso Anna Maria. Euro 15: Dal Vesco Elisa, De Simone Giuseppe, Fiore Franceschina, Peano Maria Luisa. Euro 10: Borgato Gianpietro, Brunello Liliana, Cometto Irma, Cristofari Giuseppe, Fuso Carmela, Lamanuzzi Angela, Mussola Teresa, Pennino Antonina, Saettone Ivanna, Sensale Mario. Euro 5: Garbini Renata.
Insieme possiamo fare di piùLa gratuità di alcuni servizi e le attività di promozione sociale dipendono anche dalla generosità di Voi Soci.
Grazie del Vostro sostegno
SOCREM News è un periodico gratuito, inviato a tutti i Soci
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della SOCREM Torinocon C/C postale n. 32240103 oppure direttamente nei nostri uffici di SegreteriaLe oblazioni sono fiscalmente dedu-cibili. Per usufruire di tale possibilità occorre conservare la ricevuta del ver-samento e presentarla con la Dichia-razione dei redditi.
SOCREM News 2015 numero 3 ottobre . 11
Un rito nel commiato e un rito nella consegna delle ceneri sono celebrati per tutti i funerali che giungono al Tempio di Torino e di Mappano. I cerimonieri, formati e qualificati, sono a disposizione dei congiunti già il giorno prima delle esequie per offrire un adeguato supporto all’organizzazione della cerimonia, che può essere così adattata alle esigenze della situazione.
La SOCREM Torino pone la massima attenzione alle esigenze dei suoi associati e offre GRATUITAMENTE numerosi servizi
Servizi offertidalla SOCREM
Per contattare i Cerimonieri
Torino: 011 2419 332 Mappano: 011 9968 268
l’accoglienza del corteo funebre nella sala del Commiato
la scelta delle letturee dei brani musicali
le musiche eseguite al pianoforte
quando richiesto,il rito della dispersione
la personalizzazione del rituale
il libro di poesie“Alfabeto degli Addii”
in segno di memoriala poesia su tavola lignea
la consegna delle ceneri nei tempi concordati
Le cerimonie
Il servizio cerimoniale prevede
Tempio di Torino
Tempio di Mappano
Sala della Memoria
Torino, cimitero Monumentale
12 . SOCREM News 2015 numero 3 ottobre
Con il progetto “La mia pensio-ne” l’Inps si propone di mettere gradualmente a disposizione dei suoi assicurati - circa 23milioni di iscritti alle diverse gestioni pre-videnziali - un servizio di simu-lazione e calcolo del futuro trat-tamento pensionistico, sulla base dei dati attualmente registrati sull’estratto conto previdenziale e di una proiezione dei contributi
che ancora mancano al rag-giungimento dei requisiti. L'ap-plicativo restituisce un risultato che non ha valore certificativo, ma che fornisce un ragionevole ordine di grandezza sui cui im-postare un servizio informativo personalizzato e orientato alla consulenza, volto a consentire agli utenti scelte consapevoli e coerenti. (Fonte: www.inps.it)
Uno sportello di ascolto e l’accesso, per chi lo desidera, in un gruppo di Auto Mutuo Aiuto. Lo sportello è aperto a tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza del lutto e hanno necessità di un supporto per superare il dolore della perdita.I gruppi sono spazi protetti dove è possibile condividere le esperienze e dove il vissuto di ognuno può essere trasformato in una risorsa. Le riunio-ni dei gruppi AMA si svolgono con frequenza settimanale e sono guidate da un facilitatore esperto.
Supportoal lutto
Colloquioterapeutico
Un incontro con una psicologa e psicoterapeuta, speciali-sta in dinamiche cognitivo-comportamentali, sul modello della “psicoterapia a seduta singola”: in molti casi, infatti, anche un solo colloquio può modificare il modo di pensa-re se stessi in rapporto al problema e lasciare intravedere nuove alternative. L’obiettivo del servizio è permettere agli associati che attraversano un momento di difficoltà nella vita di relazione o di lavoro, di sperimentare la liber-tà di parlare dei propri problemi e di trovare ascolto. Per informazioni: 011 5812 325
Consulenzaprevidenziale
Parere didiritto civile
La consulenza di un avvocato civilista esperto in questioni riguardanti il testamento, le suc-cessioni, problematiche di Diritto di famiglia. Successivamente alla consulenza, che è gratui-ta, l’avvio di una eventuale pratica è a totale discrezione dell’associato. Per informazioni: 011 5812 325
Al fine di agevolare i Soci nella richiesta di rilascio del PIN INPS, la SOCREM Torino mette a disposizione - in date prestabilite e solo su appuntamento - un ser-vizio di consulenza gratuito in collaborazione con la Feder.Casa Torino.Per informazioni: 011 5812 325
Ricordosu internet
La possibilità di condividere in rete il ricordo del proprio caro tramite un profilo biografico pubblicato sul sito della SOCREM Torino, nella sezione Memoteca. Per informazioni: 011 5812 325
AUTO MUTUO AIUTOTelefono
011 5812 314346 8649 [email protected]
Servizi gratuiti
SOCREM News 2015 numero 3 ottobre . 13
MEDICINAcomplementare
La parolaagli esperti
Un modo diverso di produrre cibo l’omeopatia in agricoltura Tra le tante iniziative dell’Expo 2015, ne va segnalata una molto originale: l’orto omeopatico promosso dalla FIAMO (Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati), un esperimento interessante nel contesto di salvaguar-dia dell’ambiente, ideata con lo scopo di sensibilizzare la gente verso il pro-blema del ‘nutrire e curare’ il pianeta a impatto zero. L’orto si trova presso il Museo Botanico di Milano, a ridosso dell’ospedale Niguarda, do-ve il settore delle politiche agricole e dei parchi e giardini del Comune di Milano ha deciso di piantare e lasciar crescere spontaneamente le piante tipiche della pianura lombarda. Chi volesse, potrà rendersi conto di cosa significa coltivare un orto trattato con i principi dell’omeopatia e le tecniche della biodinamica. L’iniziativa, infat-ti, dimostra che esiste un altro modo di coltivare e rappresenta un auspica-bile modo alternativo di intendere la salute, la nutrizione e il rapporto con gli altri esseri viventi. È dunque pos-sibile coltivare utilizzando prodotti omeopatici così come allevare anima-li seguiti con la medicina omeopatica, nutriti con foraggi provenienti da col-ture biodinamiche e trattate con pro-dotti omeopatici. Questo tipo di esperienze ha una sto-ria alle spalle, risalente agli anni ‘70. Protagonista l’omeopata olandese Vai kunthanath Das Kaviraj, pionie-re dell’Agroomeopatia il quale, dopo aver gestito fattorie di agricoltura bio-logica in Francia e Belgio, nel 1986 ese-
guì per la prima volta un trattamento omeopatico sulle piante: si trattava di meli affetti dalla cosiddetta ‘rug-gine’ (causata da basidio-spore della specie Gymnosporangium tremelloides), completamente curati con il rimedio Belladonna atropa alla 200 DH (dilu-izione decimale Hahnemanniana). Trasferitosi in Australia, il dottor Das Kaviraj ha continuato gli esperimenti omeopatici in campo agricolo espan-dendo le ricerche anche al mondo de-gli insetti. Ottenne ottimi risultati con il rimedio tratto da Helix tosta (un tipo di lumaca) il quale, esattamente in ar-monia con il principio omeopatico del simile, tiene questi molluschi terrestri lontani dal giardino. La scoperta ebbe grandi risultati nella città di Perth. In seguito la sperimentazione riguardò il classico rimedio Silicea (silice), già stu-diato dall’antroposofo Rudolf Steiner, che lo raccomandava per aumentare la produzione di frutta biodinamica. Un altro grande problema riguar-da gli afidi (pidocchi delle piante), e venne brillantemente affrontato con l’impiego delle larve di Coccinella sep-tempunctata (coccinella comune) pre-parate omeopaticamente. Tutte que-ste esperienze, e altre, sono descritte nel libro Omeopatia per l’agricoltura e il giardinaggio 1. L’interessante è che le piante sviluppano sintomi esterni si-mili a quelli delle malattie umane. Ad esempio la ruggine del melo assomi-glia alla scarlattina. Ma va anche ap-profondita l’analisi del terreno dove la pianta cresce, il tempo, il clima e le
sostanze nutritive favorevoli, inoltre la famiglia botanica a cui appartiene, in omeopatia coinci-dente con il concetto di ‘costitu-zione’. Le cucurbitacee (zucca, coco-mero, ecc.), ad esempio, presentano problematiche diverse dalle legumi-nose (fave, lenticchie, fagioli, ecc.) così come le graminacee, ma tutte posso-no essere affette da malattie simili. La monocoltura, oltre a distruggere la biodiversità del territorio, impone una coltivazione troppo ravvicinata, innaturale, soffocante, dannosa, tale da aumentare il rischio di parassitosi. Un’altra importante causa di deterio-ramento delle colture è rappresentata dal suolo privo di materiale organico. Infine l’aggiunta di sostanze nutritive inorganiche, composti di azoto, fosfo-ro e potassio è paragonabile al cosid-detto ‘cibo spazzatura’ per gli uomini. Per concludere c’è da domandarsi se il recente caso dell’infestazione epi-demica degli ulivi in Salento (causata dalla Xylella fastidiosa), quel dramma-tico disseccamento rapido di vaste aree, non sarebbe da ragionare alla lu-ce di una visione più ecologica ed eco sostenibile quale quella promossa in grande stile mediatico dall’Expo 2015.
1 Vaikunthanath Das Kaviraj, Homeopathy for Farm and Garden - The homeopathic treatment of plants, Narayana Verlag, Kandern, Germany 2012.
Federico Audisio di SommaMedico omeopata e scrittore, esperto in medicine naturali
14 . SOCREM News 2015 numero 3 ottobre
Psicoterapia e spiritualità“Non bisogna contrapporre la cono-scenza di se stessi che ci propone la psicologia con quella offertaci dalla spiritualità” 1: queste parole di Jean- Yves Leloup propongono alla nostra riflessione il tema del rapporto che si instaura tra il percorso della psicotera-pia e i percorsi delle varie vie spirituali.Da qualche anno è facile incontrare una semplicistica commistione tra i due piani: in alcuni casi me-todi e presupposti teorici e filo-sofici più propriamente apparte-nenti ad una via spirituale o ad una specifica visione religiosa sono presentati come percorsi di psicoterapia. In altri casi, capita che utenti di una psicoterapia possano sopravvalutare il pro-prio lavoro su se stessi credendo di star percorrendo un cammino spirituale. In altri casi ancora, le due aree vengono considerate in-terscambiabili, con passaggi re-pentini dall’una all’altra a secon-da dell’estro del momento.Come sempre, forse la verità sta nel mezzo: il rapporto tra la psicoterapia e la spiritualità può essere soprattutto una collaborazione che considera en-trambi i momenti importanti e validi, non in quanto interscambiabili a pia-cimento ma in quanto attinenti a fasi successive di un percorso interiore. “Una psicologia chiusa in se stessa, dipendente da un’antropologia limi-tata […] può in alcuni casi portare ad un impasse; ma anche un cammino spirituale privo di discernimento psi-cologico e di un lavoro di trasforma-zione personale corre il rischio di con-
durre alla megalomania” 2: collabora-zione quindi, apertura reciproca, ma anche consapevolezza dei confini dei reciproci territori.Può accadere talvolta che, in persone particolarmente predisposte alla ricer-ca interiore, nasca durante la terapia o, ancor più verso il termine di questa, la premonizione di un ‘qualcosa d’altro’,
di uno stato differente che balugina lontano, in fondo ad una strada la cui esistenza si indovina appena. Quando ciò avviene, è mia convinzione che all’eventuale richiesta del paziente di essere indirizzato il terapeuta debba rispondere tenendo conto esclusiva-mente della persona e dei suoi interessi e predisposizioni, evitando di presen-tare una via già confezionata e passibi-le di diventare per lui/lei un nuovo condizionamento. Ancor meno, evi-dentemente, il terapeuta dovrebbe of-frire una risposta basata sulle proprie credenze personali, o sul proprio per-
sonale non credere. La psicoterapia do-vrebbe produrre come effetto non se-condario una più matura capacità criti-ca e quindi una capacità di cercare personalmente e poi scegliere ciò che è meglio per se stessi, invece di limitarsi ad accogliere ed imitare modelli pro-posti dall’esterno.In conclusione la psicoterapia e la spiri-
tualità, entrambe, dialogano con l’interiorità umana, entrambe hanno lo scopo di aiutare a scio-gliere e superare i nodi della sof-ferenza, tuttavia non sono inter-scambiabili o sovrapponibili. E differenti sono le motivazioni per rivolgersi all’una o all’altra, diffe-renti i metodi e gli obiettivi da realizzare: la giusta motivazione alla psicoterapia consiste nel desi-derio o bisogno di “fare qualcosa per se stessi”, il tempo della psico-terapia è il tempo dell’egoismo positivo, dell’imparare ad amare ed accettare se stessi, passo preli-minare indispensabile per recu-
perare quella capacità d’amore che per-metterà di amare ed accettare gli altri. Realizzato il fine della psicoterapia - re-cuperato, o scoperto per la prima volta, uno stato di autentico benessere psico-logico ed emotivo - allora si può, se si vuole, aprire la porta per un passaggio ulteriore, ma sarà adesso con motiva-zione e con fini diversi e più vasti, e sul-la base di un accresciuto discernimento e di una più profonda capacità di sce-gliere con consapevolezza.
1 Boff L., Leloup J-Y. I Terapeuti del Deserto, Gribaudi ed. Mlano, 20032 Idem
PSICOLOGIA
La parolaagli esperti
Raffaella Arrobbio AgostiniPsicologa e psicoterapeuta, specialista in dinamiche cognitivo-com portamentali
SOCREM News 2015 numero 3 ottobre . 15
DIRITTO
La parolaagli esperti
Marinella BoscoAvvocato civilista, esperto in Diritto Collaborativo
I diritti delle coppie di fatto In questi ultimi mesi sui giornali si è parlato a lungo dell’attività parlamen-tare volta a regolamentare i diritti del-le famiglie di fatto, anche monogene-re. Infatti, avrete saputo che l’Italia è stata, ancora una volta, sanzionata dall’Europa e si sta accingendo a por-re rimedio alla situazione attraverso l’approvazione di una specifica Legge sulle unioni civili, prevista entro la fi-ne del corrente anno.Se vogliamo inquadrare la vicenda sotto il profilo giuridico, dobbiamo prendere le mosse dalla convenzione europea dei diritti umani, che all’art. 8 riconosce il diritto di ogni persona a veder rispettata la propria vita privata e familiare, il proprio domicilio e la propria corrispondenza, con esplicito divieto per l’Autorità pubblica di inge-rirvi, salvo, evidentemente, le supe-riori ragioni di sicurezza nazionale, di difesa dell’ordine pubblico e di pre-venzione dei reati.La normativa italiana è stata ritenuta da Strasburgo irrispettosa del suddet-to art. 8 CEDU in quanto non ricono-sce le coppie di fatto, ma prevede, giu-ridicamente, quale nucleo societario di base solo la famiglia necessaria-mente fondata sul matrimonio.Il Legislatore, negli anni quaranta del secolo scorso quando ha approvato il nostro Codice civile, ha riproposto quanto era stabilito già nelle norme precedenti, dal Code Napoléon in poi: con l’intesa di rispettare la libertà indi-viduale, ha deciso che se una coppia di individui intende regolamentare la lo-ro unione si deve sposare, mentre se non vuole sottostare alle regole che di-
sciplinano il matrimonio, allora non si sposa ed è libera di concordare regole diverse, su base contrattuale, vale a di-re decise di volta in volta dalle parti, purché rispettose dell’ordine pubblico. Sino ad ora, quindi, il Legislatore ha considerato solo i diritti degli etero-sessuali perché se due persone di ses-so diverso possono decidere di non sposarsi, esercitando così un loro le-gittimo diritto, due persone dello stesso sesso, anche volendolo, non possono sposarsi in quanto il matri-monio, in Italia, è consentito solo tra persone di sesso diverso.Negli ultimi anni abbiamo tutti assisti-to all’emergere di molte situazioni, un tempo tenute nascoste per intuibili ra-gioni sociali, religiose e culturali, di fa-miglie di fatto monogenere che hanno cercato tutele giuridiche in altri Paesi dove è consentito il loro matrimonio.Per quanto si sia prudenti e lungimi-ranti, infatti, difficilmente si riuscirà a prevedere e a regolamentare tutti gli incomodi ai quali si rischia di esporre i compagni, con cui magari si è condi-visa gran parte della vita. SOCREM Torino, as-sociazione che pone la libertà dell’indi-viduo come s u p r e m o valore, ri-c ono s c e n-done tutte le manifestazioni, ha sempre accolto senza pregiudizi gli associati che condividono i valo-ri cremazionisti ed in
questo senso possiamo definirci dei precursori delle attuali tendenze.Con l’iscrizione, infatti, ciascun Socio può non solo stabilire come vuole il proprio rito funebre e quale destina-zione dare alle proprie spoglie, ma anche indicare un soggetto come de-legato a gestire le esequie, ad esempio consentendogli di scegliere la musica, o le parole del commiato, fino a deci-dere di affidargli le ceneri. Il sogget-to delegato non necessariamente deve essere un parente e può ben essere una persona amica o legata da rapporti affettivi, emotivi o in-tellettuali con il defunto, a prescin-dere dall’esistenza del vincolo ma-trimoniale. L’iscrizione alla SOCREM Torino è garanzia di massima tutela del rispetto delle proprie volontà, an-che nei confronti di eventuali parenti.Il mio augurio è che il rispetto per tut-ti gli esseri umani ispiri tutto l’iter le-gislativo, auspicabilmente rapido, e che la Legge sappia regolamentare con
chiarezza i diritti di tutti nel massimo riguardo per
la personalità di cia-scuno di noi.
16 . SOCREM News 2015 numero 3 ottobre
Il costo della compensazione delle emissioni relative alle cremazioni a Torino e a Mappano è interamente a carico della SOCREM Torino.
Ambiente
I certificati standard utilizzati da SO-CREM Torino per compensare le
emissioni dovute alle cremazioni sono stati forniti da Plan Vivo.
Plan Vivo è una certificazio-ne etica internazionalmen-
te riconosciuta degli stan-dard per le compensa-zioni climatiche e si concentrano esclusiva-
mente sull’agricoltura so-stenibile, la selvicoltura e la ridu-
zione della povertà con gruppi coope-rativi di agricoltori.
di Fabrizio Gombia
Appartiene alla filosofia della nostra associazione una visione del mondo e della vita che si traduce in azioni volte a salvaguardare il nostro pianeta. Dal punto di vista energetico la cre-mazione richiede una certa quantità di energia derivante da fonti fossili ed emette di conseguenza in atmo-sfera una proporzionale quantità di anidride carbonica (CO2).A partire dal 2011, per controbilancia-re le proprie emissioni di CO2 in atmo-sfera, SOCREM Torino effettua azioni di compensazione tramite l’acquisto di certificati relativi a progetti di svilup-po che contribuiscono a ridurre l’effet-to serra e la povertà nel mondo.
Quest’anno abbiamo scelto di aderire al Progetto Vi-Agroforestry, che beneficia alcune comunità agricole della Tanzania e dell’Est-Africa.
Con il supporto a questo program-ma di sviluppo, che migliora le con-dizioni di vita degli agricoltori, stia-mo contribuendo concretamente a migliorare le condizioni di vita della popolazione locale e a rinverdire il territorio. I dettagli del progetto che Vi-Agrofo-restry sono pubblicati nel nostro sito www.socremtorino.it.
Riduciamo l’effetto serraLa compensazione della CO2 per la tutela dell’ambiente
Dove crescono gli alberi, crescono le persone. Le donazioni ricavate attraverso le compensazioni ecologiche forniscono gli strumenti e gli introiti necessari ai piccoli agricoltori tanzaniani per uscire autonomamente dalla povertà.
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