... Una didattica centrata sull’operatività delle situazioni di apprendimento, sulla pianificazione di percorsi formativi focalizzati sul compito, dotati di senso e motivanti
Se non imparo nel modo in cui mi insegni insegnami nel modo in cui io imparo
rappresentano un’occasione per la scuola per ripensarsi come strumento di successo formativo di tutti e di ciascuna persona alunno; per essere spazio concreto di
progettualità attenta ai tempi e capace di rispondere alle sfide del futuro
... Spazi di apprendimento innovativi, flessibili in grado di sfruttare le potenzialità delle tecnologie digitali in cui gli alunni - affiancati e sostenuti da un docente mediatore e guida - progettano, costruiscono artefatti e manipolano materiali, problematizzano, colgono nessi di causa ed effetto, selezionano, deducono, sperimentano, confrontano, discutono, decidono ricavando informazioni, conoscenze, ma anche procedure e modelli cognitivi.
... L’utilizzo di strategie inclusive capaci di sostenere gli stili di apprendimento di ogni alunno/a
ORIZZONTE VALORIALE DELLA NOSTRA COSTITUZIONE
Teorie dell’apprendimento (Bruner, Vygotskij, Ausubel, Gardner)
Nuovi stili di apprendimento, nuovi linguaggi
Saperi informali e non formali
Le indicazioni Nazionali per il primo e il secondo ciclo
Direttiva Ministeriale sui BES
Nuove sfide, Nuove competenze (CONCETTO DI COMPETENZA) IMPARARE AD IMPARARE
Perché una didattica speciale per tutti
Reading
wRiting
aRithmetic
Le classiche tre R
eXploration
eXpression
eXchange
Le tre X del 21° secolo
* Idit Harel: A new necessity for the young clickerati
Le competenze di base dello studente
Teorie dell’apprendimento Comportamentismo Cognitivismo Costruttivismo
Vecchi e nuovi Modelli pedagogici
Metodologie educative e didattiche inclusive
Tecnologie al servizio di nuovi ambienti per l’apprendimento
Qualche esperienza pratica….
Gli argomenti di oggi
Meccanismo di apprendimento basato sulla ripetizione di esperienze che trascurano le variabili soggettive, puntando esclusivamente al raggiungimento della prestazione voluta. Tali modelli possono risultare efficaci per imparare gesti ed operazioni semplici, ma sono poco efficaci per apprendimenti più complessi.
COMPORTAMENTISMO
L’apprendimento complesso fa riferimento generalmente a quegli aspetti connessi alle dimensioni più articolate del comportamento, coinvolgendo le funzioni psichiche superiori: il pensiero, l’intuizione, l’intelligenza, la creatività
COGNITIVISMO
La psicologia del cognitivismo, contrapponendosi alle teorie comportamentistiche, esamina i processi dell’individuo che apprende, reagendo alle sollecitazioni dell’ambiente e costruendo modelli sempre più avanzati di conoscenza.
Per i cognitivisti, apprendere significa collegare le informazioni in strutture di pensiero e costruire forme di conoscenza perché la mente, non solo percepisce lo stimolo, ma lo seleziona, lo elabora, attribuendo ad esso un significat0
Egli ritiene che qualunque concetto, anche il più complesso, possa tradursi in codici accessibili al pensiero del bambino.
Lo studente deve essere aiutato, dunque, a comprendere i nessi logici, l’organizzazione intrinseca della realtà attraverso l’adozione di un approccio alla scoperta che solleciti la ricerca di soluzioni in modo autonomo.
J. BRUNER
Le tre forme di rappresentazione
Centrale, nella visione del costruttivismo, è il “contesto” nel quale si attua l’apprendimento.
Al riguardo lo psicologo sovietico Vygotskij (1896-1934) sostiene che lo sviluppo cognitivo avviene all’interno di un contesto sociale e che
la crescita mentale è in gran parte determinata dagli strumenti culturali trasmessi da altre persone.
Ne deriva che l’apprendimento si basa sullo sforzo attivo del soggetto che agisce in collaborazione con altre persone più competenti.
La cultura nella quale si vive e le interazioni con persone più competenti sono parte integrante dello sviluppo cognitivo
VYGOTSKIJ E IL CONTESTO SOCIALE
Il concetto di zona di sviluppo prossimale (ZSP) è fondamentale per spiegare come l’apprendimento del bambino si svolga con l'aiuto degli altri.
La ZSP è definita come la distanza tra il livello di sviluppo attuale e il livello di sviluppo potenziale, che può essere raggiunto con l'aiuto di altre persone, che siano adulti o pari con un livello di competenza maggiore.
VIGOTSKIJ
Lo psicologo e docente statunitense H. Gardner, a seguito delle ricerche effettuate su soggetti affetti da lesioni neuropsicologiche, elabora la teoria delle intelligenze multiple in cui sostiene una concezione multidimensionale dell’intelligenza, concepita come un insieme differenziato di competenze, ciascuna autonoma e con basi neurofisiologiche specifiche presenti nel bambino sin dalla nascita
GARDNER E LE FORMAE MENTIS
La relazione fra mente, linguaggio ed intelligenza è stata ben analizzata (Gardner e altri) e r appresenta un importante presupposto teorico per capire a fondo come nell’ottica di diversi tipi di intelligenze veicolate dai relativi linguaggi possa essere importante disporre di un corredo tecnologico capace di manipolare i più comuni insiemi di simboli e le relative regole di composizione.
Se è vero che ciascuno di noi sviluppa in maniera più completa ed efficace alcuni tipi di intelligenze e relativi linguaggi, si può intuire come aspetti di multimedialità e utilizzo di canali comunicativi diversi possano avere una qualche influenza positiva sull’apprendimento
GARDNER
La nozione di intelligenza emotiva, già descritta da Howard Gardner nelle due forme, intrapersonale e interpersonale, è stata sviluppata nei suoi molteplici componenti e conseguenze pratiche dallo psicologo statunitense Daniel Goleman, il quale distingue due principali sottocategorie:
le competenze personali, riferite alla capacità di cogliere i diversi aspetti della propria vita emozionale;
le competenze sociali, relative alla maniera con cui comprendiamo gli altri e ci rapportiamo ad essi
INTELLIGENZA EMOTIVA E MOTIVAZIONE
EMPATIA
Un ulteriore modello di apprendimento, definito “costruttivismo”, per certi versi si presenta come una sintesi dei precedenti modelli.
Esso attribuisce un ruolo determinante alle preconoscenze possedute dal soggetto prima dell’apprendimento.
Ogni conoscenza nuova va sempre a collocarsi in un’intelaiatura di conoscenze precedenti che danno significato e costituiscono il presupposto per nuove conoscenza.
COSTRUTTIVISMO
Calare i soggetti in situazioni esperienziali ricche, problematiche e autentiche che possono determinare nei soggetti modificazioni del quadro cognitivo ed emotivo attraverso la ricerca di soluzioni e la mobilitazione delle conoscenze acquisite.
Progettare il lavoro cooperativo, l’interazione tra gruppi di pari, l’assunzione e cambio di ruoli
Costruire insieme un prodotto finale
Idea pedagogica costruttivista
- Modalità di acquisizione dell’informazione l’apprendimento per scoperta, l’apprendimento per ricezione,
- Modalità di assimilazione dell’informazione acquisita cioè le forme in cui una nuova unità di contenuto viene incorporata all’interno delle precedenti conoscenze dell’individuo e delle sue strutture di pensiero.
l’apprendimento significativo, in cui la nuova acquisizione viene efficacemente collegata con l’insieme delle strutture di conoscenza già in possesso dell’individuo, eventualmente procedendo ad una loro più articolata riorganizzazione; la nuova acquisizione si integra in tal modo nella sua struttura cognitiva; l’apprendimento meccanico, nel quale la nuova acquisizione non trova alcun collegamento con la struttura cognitiva, viene assimilata isolatamente, con l’inevitabile conseguenza di dover ricorrere a procedimenti meramente ripetitivi per memorizzarla.
Strategie metodologiche orientate all'apprendimento: il primo riguarda l'evidente necessità di tenere in costante considerazione la struttura cognitiva e il bagaglio di conoscenze ed esperienze del soggetto che apprende, così da fare in modo che le informazioni che egli acquisisce assumano per lui la massima significatività e siano efficacemente integrate nella rete di acquisizioni precedenti. A questo riguardo Ausubel propone il ricorso ai cosiddetti concetti organizzatori anticipati, cioè a principi organizzativi da offrire preliminarmente, all'inizio dell'apprendimento, che forniscano sia una visione generale della struttura di un certo insieme di contenuti, sia un quadro di riferimento che consenta successivamente di collocare e connettere in modo significativo le informazioni che si stanno via via acquisendo in secondo luogo, Ausubel, sottolineando la natura indipendente delle due dimensioni considerate, ha posto fine a quella concezione, tanto diffusa quanto ambigua, secondo cui qualsiasi apprendimento per ricezione deve essere sempre per sua natura meccanico ed ogni apprendimento per scoperta deve essere a sua volta sempre necessariamente significativo.
D. AUSUBEL e L’APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
Attenzione al soggetto che apprende, all’universo conoscitiv0, alle conoscenze pregresse
Attenzione alle multiple intelligenze ed ai diversi stili di apprendimento
Attenzione ai fattori sociali e relazionali
Attenzione ai fattori emotivi e motivazionali
Attenzione all’ambiente di apprendimento
Attenzione alla comunicazione, ai diversi e nuovi linguaggi, alle tecnologie
DALLO STUDIO DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO ALLA ELABORAZIONE DI NUOVI MODELLI PEDAGOGICI
Modello classico trasmissivo Centralità del docente
Modello attivistico: Dewey, Montessori Centralità e autonomia di chi apprende
Ruolo della operatività, della laboratorialità
Abitudine alla collaborazione
Modello costruzionista Apprendimento come costruzione condivisa di conoscenze
MODELLI PEDAGOGICI
DIDATTICA TRASMISSIVA
Educazione come continua ricostruzione della esperienza
Partendo da un’attività lo studente attraverso prove ed errori, osservazioni, esperimenti rielabora intellettualmente quanto da lui esperito e formula nuove idee.
Valore del LABORATORIO come ambiente di apprendimento (sia scolastico che relativo al territorio) per trasferire competenze: APPRENDISTATO COGNITIVO
MODELLO ATTIVISTICO
• giocando • facendo, agendo attraverso esperienze dirette
collaborando con gli altri (valore del laboratorio luogo della operatività e insieme del dialogo e della riflessione su ciò che si fa)
• esplorando, ponendo e risolvendo problemi • riflettendo sul proprio modo di apprendere, sui propri
errori • raccontando, rappresentando, condividendo le
conoscenze • in contesti autentici e significativi
ACTIVE E COLLABORATIVE LEARNING
SI IMPARA...
COLLABORATIVE LEARNING Dream, Explore, Map, Make, Ask, Re-Make and Show.
ACTIVE AND INTERACTIVE LEARNING
FLIPPED CLASSROOM
Personalizzazione
CREATIVE CLASSROOM LAB
Il lavoro collaborativo
CREA INTERDIPENDENZA POSITIVA SVILUPPA SENSO DI RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE STIMOLA ED ESERCITA PROCESSI DI MEMORIA COINVOLGE INSEGNANTI E STUDENTI NEL PROCESSO SOLLECITA L’ACQUISIZIONE DI PENSIERO CRITICO E CREATIVO
DIDATTICA SPECIALE PER TUTTI
• CENTRALITÀ DELLA PERSONA CHE APPRENDE, DELLE MULTIPLE
INTELLIGENZE, DEI DIVERSI STILI DI APPRENDIMENTO • MODALITÀ COLLABORATIVE DI LAVORO, ESPERIENZE DI
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
• FLESSIBILITÀ, INDIVIDUALIZZAZIONE E PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI
• SENSO DELLA RELAZIONE, DELLA CURA EDUCATIVA, DELL’ASCOLTO
• COMUNICAZIONE GENERATIVA DI SENSO, INCONTRO TRA LINGUAGGI E CULTURE DIVERSE
La scuola ha il compito di applicare:
STRUMENTI COMPENSATIVI
MISURE DISPENSATIVE
mirate a valorizzare le caratteristiche dei diversi stili di apprendimento e dei diversi stili cognitivi, realizzando le condizioni per una
DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA
DIDATTICA PERSONALIZZATA
LA CURA PEDAGOGICA
•Pone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe, ma adatta le metodologie in funzione dei BISOGNI INDIVIDUALI, con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo
DIDATTICA
INDIVIDUALIZZATA
• Ha l’obiettivo di dare a ciascun alunno la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, ponendo obiettivi diversi per ciascun discente
DIDATTICA
PERSONALIZZATA
STRATEGIE DIDATTICHE
STRUMENTI COMPENSATIVI
MEDIATORI DIDATTICI PER FACILITARE L’APPRENDIMENTO E SUPERARE GLI OSTACOLI ALLA ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE (mappe concettuali, linee del tempo, schemi)
TECNOLOGIE
– SINTESI VOCALI, COMPUTER, LIBRI DIGITALI, CALCOLATRICE
MEDIATORI DIDATTICI
ATTIVI ICONICI ANALOGICI SIMBOLICI
PROCESSO DI DENATURALIZZAZIONE E MENTALIZZAZIONE
L’ambiente di apprendimento è l’insieme di tutti i fattori (ruolo del docente, compagni, libri e tecnologia, relazioni, strategie didattiche, spazi, tempi) che intervengono nel processo di apprendimento delle competenze Cognitive
Sociali
Affettivo-relazionali
Metacognitive e autovalutative
Dalla classe all’ambiente di apprendimento
Trasformare l’ambiente di apprendimento dilatando i tempi e gli spazi della lezione normale cadenzato dal suono della campanella e dalle mura della classe
Poter utilizzare differenti linguaggi ed in particolare la comunicazione orale
Fornire strumenti compensativi, mediatori didattici come mappe concettuali e linee del tempo multimediali, interattive e cooperative
Utilizzare il Web in modo funzionale ad una didattica collaborativa ed interattiva grazie ai Web Ware
Poter registrare audio-lezioni e video lezioni e renderle fruibili in Podcast
Metodologie:
introdurre metodologie didattiche innovative come il lavorare per progetti e il problem solving
favorire il cooperative learning, il peer tutoring
Favorire pratiche attive ed esperienziali
TECNOLOGIE E AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Potenzialità della LIM
Visualizzazione
Interattività
Multimedialità
Organizzazione dell’informazione
Documentazione dell’informazione
Apertura
MULTIMEDIALITÀ
INTERATTIVITÀ
MANIPOLAZIONE E COSTRUZIONE DI CONOSCENZE
APERTURA AL MONDO ESTERNO
COMUNICAZIONE E RAPPRESENTAZIONE
IL VALORE AGGIUNTO DELLA TECNOLOGIA
L’idea pedagogica di fondo è quella di un uso consapevole delle tecnologie finalizzate ad integrare l’apprendimento simbolico ricostruttivo (attraverso simboli linguistici) aumentando il tempo dedicato ad un apprendimento percettivo-motorio mediato da:
Il fare concreto
La simulazione
Videogioco e simulazione
I software d’ascendenza costruttivista hanno un precursore storico nel LOGO di S. Papert. L’ambiente d’apprendimento si dà scevro d’impostazioni pre-ordinate; gli obiettivi non presentano una sequenziazione gerarchica; all’allievo è chiesto di esplorare l’ambiente in modo da risolvere «in» e «con» esso
problemi; l’apprendimento non è costantemente monitorato, ma è piuttosto osservato,
perché, in ambito costruttivista, conta quali comportamenti adattivi lo studente adotta per pervenire all’assolvimento di un compito.;
Il rinforzo non viene considerato un problema, in quanto la scoperta (come Bruner ha insegnato) viene reputata adeguata ricompensa psicologica.
Nel tentare delle soluzioni l’allievo inevitabilmente commetterà degli errori, ma è proprio dalla riflessione sugli errori che egli apprenderà qualcosa di interessante su come funziona la sua mente
L’apprendimento, in ambiente costruttivista, avviene come fosse un gioco, ciò vuol dire che il soggetto che apprende si muove liberamente nella situazione di apprendimento, senza il freno inibitorio dell’insuccesso e con una costante apertura verso il nuovo
I GIOCHI DI MATRICE COSTRUZIONISTA
GIOCHI DIDATTICI IPRASE
LA TECNOLOGIA HA RESO POSSIBILE I COSIDDETTI SIMULATORI, AMBIENTI ARTIFICIALI CHE SIMULANO LA RISPOSTA ALLE MIE AZIONI
La simulazione crea un ambiente interattivo dove l’alunno apprende attraverso l’esperienza e partecipa in prima persona alla costruzione della propria conoscenza.
AMBIENTI DI SIMULAZIONE
Competenze nei campi di esperienza e nelle discipline
Competenze trasversali
Competenza digitale
Imparare ad imparare
Imparare a collaborare
Imparare a prendere iniziative in autonomia
Cittadinanza attiva
Profilo dello studente I ciclo
Io non fumo webquest per le scuole medie
Un esempio di percorso di didattica costruzionista
Scrivere nel web: il WebQuest
sceglie un tema e fissa gli obiettivi formativi e
didattici
individua, visitandoli e valutandoli, una serie di siti che siano utili per l’attività da svolgere, adatti
ed accessibili agli alunni
fissa compiti ben definiti per i gruppi (o i singoli allievi)
definisce le procedure adeguate per lo svolgimento dei compiti assegnati
Scrive il WebQuest
individua e mette a disposizione gli strumenti necessari per lo svolgimento dei compiti assegnati
fissa criteri di valutazione e autovalutazione e prevede un momento finale di riflessione sul
percorso svolto
http://www.aula21.net/Wqfacil/webit.html
Il modello Flipped Classroom cerca di fare un buon uso delle infrastrutture tecnologiche, risorse multimediali e le tecnologie digitali, al fine di promuovere le attività di apprendimento e scolastiche organizzate in tale un modo che il loro obiettivo è la vita e le attività degli studenti di tutti i giorni.
Sia gli insegnanti e ricercatori hanno scoperto che la maggior parte degli studenti sviluppano abilità nella ricerca di informazioni, la produzione di contenuti e pubblicazione.
Sono raggiungibili 24 ore al giorno on line, partecipano alle reti sociali, hanno accesso a contenuti che li interessa e imparano online.
La Flipped Classroom si propone di indirizzare queste pratiche di accesso giornaliero e l'uso di reti digitali per studiare e per le attività di auto apprendimento, sostenuto da risorse multimediali (soprattutto video brevi, screen cast o podcast) creati dagli insegnanti, da parte di altri studenti o già esistenti nel web.
In questo modo, utilizzando il tempo in aula per le attività più interattive, ad esempio, progetti, discussioni a tema, esercitazioni pratiche o di laboratorio
LA FLIPPED CLASSROOM e
l’ESPERIENZA di CL@SSI 2.0
http://www.timetoast.com/timelines
TUTTA N’ATA STORIA
Mappe interattive multimediali online