Atti Parlamentari
— 21581 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
RESOCONTO STENOGRAFICO
257.
SEDUTA POMERIDIANA DI MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE 198 0
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FORTUNA
INDI
DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTT I
SOMMARI O
PAG.
PAG .
Missione 21583
Disegni di legge :
(Annunzio) 2158 3
(Approvazione in Commissione) 2159 0
(Assegnazione a Commissione in sedereferente) 2159 1
(Autorizzazione di relazione orale) 21583, 2159 1
(Preavviso dell'eventuale trasmissionedal Senato) 2159 1
(Trasmissione dal Senato) 21620
Disegno di legge (Seguito della discus-sione e approvazione) :
Autorizzazione all'esercizio provvisoriodel bilancio per l'anno finanziario1981 (2195) 21589
PRESIDENTE 21589, 21601, 21602AIARDI (DC), Relatore 21590ALICI (PCI) 2159 0CRIVELLINI (PR) 21600, 21602MANNINO, Sottosegretario di Stato pe r
il tesoro 21590VALENSISE (MSI-DN) 21590
Atti Parlamentari
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PAG.
Disegni di legge (Discussione) :
Conversione in legge, con modificazio-ni, del decreto-legge 26 novembre1980, n. 776, recante interventi ur-genti in favore delle popolazioni col-pite dal terremoto del novembre1980 (approvato dal Senato) (2206) ;
Conversione in legge, con modificazio-ni, del decreto-legge 5 dicembre1980, n. 799, recante ulteriori inter-venti urgenti in favore delle po-polazioni colpite dal terremoto delnovembre 1980 (approvato dal Se-nato) (2207) 21608
PRESIDENTE 21608
ABBATANGELO (MSI-DN) 21625BENCO GRUBER AURELIA (Misto-Ass. per
Trieste) 2161 8FoRNASARI (DC), Relatore 21608LAMORTE (DC) 21628
PARLATO (MSI-DN) 2161 1
PINTO (PR) 21620SALVATORE (PSI) 21616
PAG.
SCARLATO (DC) 2161 0Scorri, Ministro senza portafoglio 21610
Proposte di legge :
(Annunzio) 21583
(Proposta di assegnazione a Commis-sione in sede legislativa) 2159 1
(Trasmissione dal Senato) 2158 3
Interrogazioni e interpellanze (Annunzio) 2163 1
Dimissioni del deputato Piero Pratesi :
PRESIDENTE 21584
Votazione per schede per la elezione d iun Vicepresidente della Camera . . 21584
Votazione segreta di un disegno di legge 2160 2
Votazioni segrete 2159 1
Ordine del giorno della seduta di do-mani 2163 1
SEDUTA PRECEDENTE : N. 256 — ANTIMERIDIANA DI MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE 1980
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La seduta comincia alle 16 .
STERPA, Segretario, legge il processoverbale della seduta del 15 dicembre 1980 .
(È approvato) .
Missione.
STEGAGNINI ed altri: « Istituzione delgrado di appuntato scelto e della promo-zione a scelta al grado di appuntato peri militari di truppa dell'Arma dei cara-binieri, della Guardia di finanza, del Corpodegli agenti di custodia e del Corpo fore-stale dello Stato » (2220) .
Trasmissione dal Senato.PRESIDENTE . Comunico che, a norma
dell'articolo 46, secondo comma, del rego-lamento, il deputato Fanti è in mission eper incarico del suo ufficio .
Annunziodi proposte di legge.
PRESIDENTE . Comunico che sono sta-te presentate alla Presidenza le seguent iproposte di legge dai deputati :
PICCOLI MARIA SANTA ed altri: « Normeper l 'utilizzo dei mutui in linea capitale ,interessi ed accessori dei rientri ex arti -colo 2 del decreto-legge 13 maggio 1976 ,n . 227, convertito, con modificazioni, nellalegge 29 maggio 1976, n. 336, concernenteprovvidenze per le popolazioni dei comun idella regione Friuli-Venezia Giulia colpit idal terremoto del maggio 1976 » (2214) ;
Ricci ed altri : « Norme per la pubbli-cazione sulla Gazzetta ufficiale del testointegrale delle sentenze e delle ordinanzedella Corte costituzionale » (2215) ;
CARPINO ed altri: « Nuove norme sullostato giuridico degli appartenenti alla ma-gistratura » (2216) ;
SOSPIRI ed altri: « Istituzione di un aCommissione d'inchiesta parlamentare sul -la gestione, l 'attività e il funzionament odell'Istituto nazionale della previdenza so-ciale (INPS) » (2217) ;
PRESIDENTE. Comunico che il Presi-dente del Senato ha trasmesso alla Presi-denza la seguente proposta di legge :
S. 1213 . — Senatori DE GIUSEPPE ed
altri: « Ulteriore proroga del termine pre-visto dall'articolo 2 della legge 23 novem-
bre 1979, n . 597, istitutiva di una Commis-sione parlamentare di inchiesta sulla stra-ge di via Fani, sul sequestro e l'assassiniodi Aldo Moro e sul terrorismo in Italia »(approvata da quella I Commissione per-manente) (2218) .
Annunziodi un disegno di legge.
PRESIDENTE. Comunico che è stato
presentato alla Presidenza il seguente di -
segno di legge:
dal Ministro del tesoro :
« Provvedimenti finanziari per gli ent i
locali per il triennio 1981-1983 » (2219) .
Autorizzazionedi relazioni orali .
PRESIDENTE. La III Commissione per-manente (Esteri) ha deliberato di chiederel'autorizzazione a riferire oralmente all aAssemblea sui seguenti disegni di legge :
S. 937: « Approvazione ed esecuzionedello scambio di note tra il Governo ita-
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liano e l'Agenzia internazionale per l'ener-gia atomica (AIEA), concernente i contri-buti al finanziamento del Centro interna-zionale di fisica teorica di Trieste, effettua-to a Vienna il 22 gennaio e 1'8 giugno1978 » (già approvato dalla Camera e mo-dificato dal Senato) (1099-B) ;
S. 1123: « Ratifica ed esecuzione delloscambio di note tra l'Italia e la Jugosla-via per la proroga al 31 dicembre 1979dell'accordo di pesca firmato a Belgrado il15 giugno 1973 » (già approvato dalla Ca-mera e modificato dal Senato) (1793-B) .
Se non vi sono obiezioni, rimane cosìstabilito .
(Così rimane stabilito) .
Dimissioni del deputatoPiero Pratesi
PRESIDENTE. Comunico che, in data1° dicembre 1980, è pervenuta al Presi-dente della Camera la seguente letter adal deputato Pratesi :
« Gentilissimo Presidente, le circostan-ze hanno fatto sì che oltre un anno dop ole elezioni politiche io sia stato elettomembro dell'Assemblea di Montecitorio .Ma nel frattempo altre circostanze hannofatto sì che io fossi impegnato in unaattività giornalistica che per me è so-prattutto un impegno politico e che as-sorbe totalmente le mie energie e il miotempo .
« Sono stato dunque posto dinanzi aduna opzione complicata e Le confesso ch enon senza titubanza e un profondo ram-marico scelgo di continuare l'attività gior-nalistica rassegnando le dimissioni da par -lamentare .
« Non voglio tediare Lei e i collegh icon i dettagli dell 'itinerario sfociato inquesta determinazione. Solo una cosa mipreme dire. Che in nulla questa sceltavuol significare una minore considerazio-ne dell'altissimo compito e del lavoro chesvolge il corpo elettivo . Al contrario, aven-done fatto diretta esperienza nella prece-dente legislatura, ho potuto misurare tan-
te volte la mia inadeguatezza, a sopperi rla quale non sempre bastava la buona vo-lontà . Questa considerazione è ragionenon ultima della mia scelta di oggi con-fortata dal consiglio di amici saggi che
sono in grado di valutare le mie attitu-dini meglio di quanto non possa fare
io stesso .« Mi scuso per il disturbo che Le ar-
reco e formulo i migliori auguri a Lei, aicolleghi del gruppo comunista del qualeavrei fatto ancora parte, e a tutti quantinell'Assemblea e negli uffici mi sono stat ibenevolmente vicini .
« Con la più viva cordialità » .
« Firmato : PIERO PRATESI » .
Nessuno chiedendo di parlare pongoin votazione l'accettazione delle dimissionidel deputato Pratesi .
(È approvata) .
Votazione per schede per la elezione diun Vicepresidente della Camera .
PRESIDENTE . L'ordine del giorno rec ala votazione per schede per l'elezione diun Vicepresidente della Camera.
Il Presidente Iotti avrebbe gradito es-sere presente durante questa votazione ,ma purtroppo incombenze ufficiali non
glielo hanno consentito .Estraggo a sorte i nomi dei component i
della commissione di scrutinio.
(Segue il sorteggio) .
Comunico che la commissione di scru-tinio risulta composta dai deputati : Boc-chi, Rubino, Tremaglia, Casalino, Corradi ,
Russo Raffaele, Corà, Massari, FerrariGiorgio, Alberini, Carloni Andreucci e Ca-
stelli Migali .Indìco la votazione per schede .
(Segue la votazione) .
Dichiaro chiusa la votazione e invitola commissione di scrutinio a procedere ,nell'apposita sala, allo spoglio delle schede .
Sospendo la seduta fino al terminedelle operazioni stesse.
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Amarante Giuseppe
Amici Cesare
Amodeo NataleAndò Salvator eAndreoni Giovanni
Angelini Vito
Anselmi Tina
Armato Baldassare
Armellin LinoArtese Vital e
Baghino Francesco Giuli oBaldassari Roberto
Baldassi Vincenzo
Baldelli Pio
Balestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angelo
Bambi MorenoBaracetti Arnald o
Barbarossa Voza Maria Immacolata
Barcellona Pietro
Bassanini FrancoBassetti PieroBassi AldoBelardi Merlo Erias e
Bellini Giulio
Bellocchio Antonio
Belluscio Costantin oBelussi ErnestaBernardi Antonio
Bernardi Guido
Bernardini Vinicio
Bernini Bruno
Bertani Fogli Eletta
Bettini Giovanni
Bianchi FortunatoBianchi Beretta Romana
Bianco Gerardo
Binelli Gian Carlo
Biondi AlfredoBisagno Tommaso
Bocchi Fausto
Boffardi Ines
Boggio Luigi
Bonetti Mattinzoli Piera
Bonferroni Franc oBorgoglio Felice
La seduta, sospesa alle 16,40, è ripresaalle 17.
Proclamo eletto Vicepresidente dellaCamera il deputato Luigi Preti (Vivi ap-plausi) .
Prego l'onorevole Preti di salire al ban-co della Presidenza . Gli porgo vive felicita-zioni e molti auguri di buon lavoro, espero di avere tutta la sua collaborazio-ne (Il Vicepresidente Preti sale al banc odella Presidenza e riceve le congratulazion idel Presidente) .
PRESIDENTE . Comunico il risultatodella votazione per l'elezione di un Vice-presidente :
Hanno ottenuto voti i deputati : Preti239; Sullo 26, Reggiani 21 .
Schede bianche 89 - Voti dispersi IO -Schede nulle 4 .
Hanno preso parte alla votazione :
Abbatangelo Massim o
Abbate Fabrizio
Abete GiancarloAccame FalcoAglietta Maria AdelaideAiardi AlbertoAjello Aldo
Alberini Guido
Alborghetti GuidoAlici Francesco OnoratoAlinovi Abdon
Aliverti Gianfranco
Allegra Paolo
Allocca RaffaeleAmabile Giovanni
Amadei Giusepp e
Amalfitano Domenico
Presenti e votanti .
. 389
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
LEONILDE IOTTI
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Bortolani Franco
Bosi Maramotti Giovanna
Botta Giusepp e
Bottari Angela Maria
Branciforti RosannaBressani Piergiorgi o
Briccola Italo
Brini Federico
Brocca Beniamin o
Broccoli Paolo Pietro
Bruni FrancescoBrusca AntoninoButtazzoni Tonellato Paol a
Cabras Paolo
Caccia Paolo Pietro
Cacciari Massim oCalaminici ArmandoCampagnoli Mari oCantelmi Giancarlo
Canullo Leo
Carandini GuidoCaravita Giovann i
Carelli RodolfoCarenini Egidi oCarloni Andreucci Maria TeresaCarlotto Natale Giuseppe
Carmeno PietroCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrà Giuseppe
Caruso Antonio
Casalino Giorgio
Casalinuovo Mario BruzioCasati Francesc oCastelli Migali Anna Maria
Catalano Mario
Cattanei Francesco
Cavaliere Stefano
Cerioni Giann i
Cerquetti Enea
Cerrina Feroni Gian LucaCiai Trivelli Anna Mari a
Ciampaglia Alberto
Ciannamea Leonard o
Cicciomessere RobertoCitaristi SeverinoCitterio Ezio
Ciuffini Fabio Maria
Cocco Maria
Codrignani Giancarl a
Colomba Giuli o
Colombo Emilio
Colonna FlavioCominato LuciaCompagna Francesco
Conte Antonio
Conti PietroContu FeliceCorà Renat oCorder Marin oCorti Bruno
Costa RaffaeleCostamagna Giusepp eCosti Silvano
Cravedi Mario
Cresco Angelo Gaetan o
Cristofori Adolfo NinoCrivellini MarcelloCuffaro AntoninoCuminetti Sergio
Cuojati Giovanni
Curcio Rocco
De Cataldo Francesc oDe Cinque Germanode Cosmo VincenzoDegan Costant e
Del Donno OlindoDell'Andro RenatoDe Mita Luigi Ciriaco
De Poi Alfredo
De Simone Domenic o
Di Corato Riccardo
Di Giesi Michel eDi Giovanni ArnaldoDi Giulio Fernando
Di Vagno Giusepp e
Dujany CesareDulbecco Francesco
Ebner Michae l
Dal Castello MarioD'Alema Giuseppe
Dal Maso Giuseppe Antoni o
De Carolis Massimo
Antonio
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Ermelli Cupelli Enrico
Esposto Attili o
Fabbri OrlandoFacchini Adolfo
Faenzi Ivo
Federico Camillo
Felisetti Luigi Din o
Ferrari Giorgi oFerrari Marte
Ferrari SilvestroFerri FrancoFioret MarioFiori GiovanninoFornasari Giuseppe
Forte Francesco
Forte Salvatore
Foti LuigiFracchia BrunoFrancese Angela
Frasnelli Huber t
Gaiti Giovanni
Galli Luigi Michele
Galli Maria Luisa
Gambolato PietroGargani Giusepp e
Gargano MarioGarzia Raffaele
Gaspari Remo
Gatti Natalino
Gava Antonio
Geremicca AndreaGiadresco Giovanni
Giglia Luigi
Gianni Alfonso
Gitti Tarcisio
Giuliano Mario
Giura Longo Raffaele
Gottardo Natale
Gradi Giulian o
Granati Caruso Maria Teresa
Guarra Antonio
Gui LuigiGullotti Antonino
Gunnella Aristide
Ianni GuidoIanniello Mauro
Ichino Pietro
Innocenti Lino
Labriola Silvano
Laforgia Antonio
Laganà Mario BrunoLamorte Pasquale
La Penna Girolamo
Liotti Roberto
Lobianco Arcangelo
Loda Francesco Vittori o
Lodi Faustini Fustini Adriana
Longo PietroLucchesi GiuseppeLussignoli Francesco
Macciotta Giorgi oMacis Francesco
Madaudo Dino
Malfatti Franco Maria
Malvestio PiergiovanniMancini VincenzoManfredi Giusepp e
Manfredi Manfredo
Manfredini VillerMannino CalogeroMannuzzu Salvatore
Mantella Guido
Marabini Virginiangelo
Margheri AndreaMaroli FiorenzoMarraffini AlfredoMartinat Ugo
Marzotto Caotorta Antoni oMassari Renato
Mastella Mario Clement e
Matarrese Antonio
Matteotti GianmatteoMelega Gianluig i
Mellini Mauro
Meneghetti Gioacchino Giovanni
Mennitti Domenico
Menziani EnricoMerloni FrancescoMiceli Vito
Migliorini Giovann i
Milani Eliseo
Minervini Gustavo
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Misasi Riccardo
Molineri RosalbaMonteleone SaverioMora GiampaoloMorazzoni Gaetano
Moro Paolo Enrico
Moschini RenzoMotetta Giovanni
Napoli Vito
Nespolo Carla Federica
Nicolazzi Franco
Nonne Giovanni
Olivi MauroOnorato PierluigiOrsini Bruno
Orsini Gianfranco
Padula PietroPallanti NovelloPalopoli FulvioPani Mario
Pasquini Alessio
Pastore AldoPatria RenzoPazzaglia Alfredo
Pecchia Tornati Maria AugustaPellizzari GianmarioPennacchini Ermini o
Perantuono Tommas oPernice GiuseppePicchioni Roland o
Piccoli Flaminio
Piccoli Maria Sant a
Pierino GiuseppePinto DomenicoPirolo Pietro
Pisicchio NatalePisoni Ferruccio
Pochetti Mario
Politano Franco
Porcellana GiovanniPortatadino Costante
Poti Damian o
Prandini Giovanni
Preti Luig i
Principe Francesco
Proietti Franco
Pugno Emilio
Quarenghi Vittori a
Raffaelli Edmond oRaffaelli Mario
Ravaglia Gianni
Reggiani Alessandro
Reina Giuseppe
Rende Pietr o
Revelli Emili oRindone Salvator e
Rippa GiuseppeRizzi Enrico
Robaldo VitaleRocelli Gian Franco
Romita Pier Luigi
Rossi Alberto
Rossi di Montelera Luig i
Rossino Giovanni
Rubino RaffaelloRuffini AttilioRusso Raffaele
Sacconi Maurizio
Salvato ErsiliaSalvatore Elvio Alfonso
Salvi Franco
Sandomenico Egizio
Sanese Nicola
Sangalli CarloSanguineti Edoardo
Santuz Giorgio
Sanza Angelo Maria
Sarti Armando
Satanassi AngeloScaiola Alessandro
Scàlfaro Oscar Luigi
Scarlato Vincenzo
Scotti Vincenzo
Scovacricchi MartinoScozia Michele
Sedati Giacomo
Segni Mario
Seppia Mauro
Servadei Stefano
Sicolo Tommaso
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Silvestri GiulianoSobrero Francesco SecondoSospiri Nino
Sposetti GiuseppeStegagnini Bruno
Sterpa EgidioSullo Fiorentino
Tagliabue Gianfranc oTamburini Rolando
Tassone MarioTeodori Massimo
Tesi SergioTesini AristideTesini Giancarlo
Tessari Alessandro
Tessari GiangiacomoTiraboschi Angelo
Tocco GiuseppeToni FrancescoTorri Giovanni
Tozzetti Aldo
Trebbi Aloardi Ivanne
Tripodi Antonino
Trombadori Antonell o
Trotta Nicola
Urso GiacintoUrso Salvatore
Usellini Mario
Vagli Maura
Valensise Raffaele
Vecchiarelli Bruno
Ventre Antonio
Vernola Nicola
Vietti Anna MariaVignola Giuseppe
Vincenzi Brun o
Violante Luciano
Virgili BiagioVizzini Carlo
Zambon Bruno
Zanfagna Marcell o
Zaniboni Antonino
Zanini PaoloZarro Giovanni
Zavagnin Antonio
Zolla Michele
Zoppetti FrancescoZoppi Pietro
Zoso Giuliano
Zurlo Giuseppe
Sono in missione :
Amarante GiuseppeArmato BaldassareColombo EmilioCurcio RoccoDarida ClelioFanti GuidoForlani ArnaldoForte SalvatoreFoschi FrancoFracanzani Carl oGeremicca AndreaMazzola FrancescoPandolfi Filippo MariaPetrucci AmerigoRodotà StefanoRosolen Angela MariaSandomenico Egiri oSanza Angelo MariaScotti VincenzoSperanza EdoardoSpini ValdoZamberletti Giuseppe
Seguito della discussione del disegno d ilegge: Autorizzazione all'esercizio prov-visorio del bilancio per l'anno finan-ziario 1981 (2195) .
PRESIDENTE. L'ordine del giorno recail seguito della discussione del disegno d ilegge: Autorizzazione alI'esercizio provvi-sorio del bilancio per l'anno finanziario1981 .
Ricordo che nella seduta di ieri ha avu-to luogo la discussione sulle linee gene-rali, cui hanno fatto seguito le replich edel relatore e del rappresentante del Go-verno .
Passiamo dunque all'esame degli arti -coli .
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Do lettura dell'articolo I :
« Il Governo è autorizzato ad esercitareprovvisoriamente, fino a quando sia ap-provato per legge e non oltre il 30 april e1981, il bilancio delle amministrazioni del -lo Stato per l'anno finanziario 1981, se-condo gli stati di previsione e successiv enote di variazioni presentati alle assem-blee legislative e con le disposizioni emodalità previste nel relativo disegno d ilegge .
Ai fini della gestione di cassa, le limi-tazioni di cui all'articolo 16 della legge5 agosto 1978, n . 468, si applicano all eautorizzazioni di spesa relative alla com-petenza dell'anno finanziario 1981 » .
È stato presentato il seguente emenda-
mento :
Al primo comma, sostituire le parole :
30 aprile con le seguenti : 28 febbraio .
1 . 1 .
PRESIDENTE . Qual è il parere dellaCommissione sugli emendamenti presentat i
all'articolo 1 ?
AIARDI, Relatore. Per le motivazionigià espresse sinteticamente ieri sera i nsede di replica, sono contrario ad entram-bi gli emendamenti .
PRESIDENTE . Il Governo ?
MANNINO, Sottosegretario di Stato per
il tesoro . Anche il Governo è contrario.
PRESIDENTE. Poiché è pervenuta allaPresidenza da parte del gruppo della de-mocrazia cristiana la richiesta di votazio-ne a scrutinio segreto sull'emendament o
Miei 1 .1, decorre da questo momento iltermine di preavviso previsto dal quintocomma dell'articolo 49 del regolamento.
Sospendo la seduta .
ALICI, GAMBOLATO, MACCIOTTA,
La seduta, sospesa alle 17,5, è ripresaBRANCIFORTI ROSANNA, BARTO- alle 17,25 .LINI, SICOLO, ZAVAGNIN, PEG -
GIO, BARCA, MARGHERI .
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E
FORTUNA
L'onorevole Alici ha facoltà di svol-gerlo .
ALICI . Lo considero già svolto col mio
intervento in sede di discussione sulle li-nee generali .
PRESIDENTE. L stato presentato il
seguente emendamento :
Al primo comma, sostituire le parole :30 aprile, con le seguenti : 31 marzo .
1 . 2 .
VALENSISE, MENNITTI .
L'onorevole Valensise ha facoltà d i
svolgerlo .
Approvazioni in Commissioni.
PRESIDENTE. Comunico che nelle riu-nioni di oggi delle Commissioni perma-nenti, in sede legislativa, sono stati ap-provati i seguenti disegni di legge :
Dalla ITI Commissione (Affari Este-ri) :
« Stanziamenti aggiuntivi per l 'aiutopubblico a favore dei paesi in via disviluppo » (Approvato dalla III Commis-sione permanente della Camera e modifi-cato dal Senato) (1795-B).
Dalla IV Commissione (Giustizia) :
VALENSISE. Ritengo anch'io di averlo j
« Modifiche all'articolo 630 del codicegià svolto nel corso del mio intervento penale » (Approvato dalla II Commissionereso ieri .
del Senato) (2134) .
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Dalla VI Commissione (Finanze e te-soro) :
« Miglioramenti al trattamento di quie-scenza e perequazione automatica dellepensioni a carico della Cassa per le pen-sioni agli ufficiali giudiziari ed agli aiu-tanti ufficiali giudiziari » (Approvato dalSenato) (Con modificazioni) (2012) .
Preavviso dell'eventuale trasmissione da lSenato di un disegno di legge, sua as-segnazione a Commissione in sede re -ferente e autorizzazione di relazioneorale.
PRESIDENTE. È in corso di esamepresso l'altro ramo del Parlamento il se-guente disegno di legge :
S. 1214 - « Conversione in legge, co n
modificazioni, del decreto-legge 31 otto-
bre 1980, n . 693, recante disposizioni ur-genti in materia tributaria » (già appro-vato dalla Camera) (2078-B).
Nella ipotesi che da parte del Senatosi addivenga all'approvazione, con modifi-cazioni, del predetto disegno di legge, ri-tengo che possa fin d'ora essere deferit oalla VI Commissione permanente (Finan-ze e tesoro), in sede referente .
Dati i motivi di particolare urgenza ,propongo altresì, che la Commissione siaautorizzata a riferire oralmente all'Assem-blea nella seduta di domani .
Se non vi sono obiezioni, rimane cosìstabilito .
(Così rimane stabilito) .
Proposta di assegnazione di un progettodi legge a Commissione in sede legislativa .
PRESIDENTE. A norma del primocomma dell'articolo 92 del regolamento ,propongo alla Camera l 'assegnazione insede legislativa della seguente proposta d i
legge :
alla II Commissione (Interni) :
S . 1213. - Senatore DE GIUSEPPE edaltri: « Ulteriore proroga del termine pre-
visto dall'articolo 2 della legge 23 novem-bre 1979, n . 597, istitutiva di una Com-missione parlamentare di inchiesta sullastrage di Via Fani, sul sequestro e l'as-sassinio di Aldo Moro e sul terrorismo i nItalia » (2218) .
La suddetta proposta di assegnazionesarà posta all'ordine del giorno della pros-sima seduta .
Votazioni segrete .
PRESIDENTE . Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento eletronicosull'emendamento Alici 1 .1, non accettatodalla Commissione, né dal Governo .
(Segue la votazione) .
Dichiaro chiusa la votazione .Comunico il risultato della votazione :
Presenti e votanti .
. 404
Maggioranza . .
. 203
Voti favorevoli .
169
Voti contrari . .
235
(La Camera respinge) .
Indìco la votazione segreta, mediante
procedimento elettronico, sull'emendamen-to Valensise 1 .2, non accettato dalla Com-missione né dal Governo.
(Segue la votazione) .
Dichiaro chiusa la votazione .Comunico il risultato della votazione :
Presenti 408
Votanti 407
Astenuti 1
Maggioranza
.
. 204
Voti favorevoli
Voti contrari .
(La Camera respinge) .
17 1
238
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Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Pongo in votazione l'ar-ticolo 1 del testo della Commissione .
(È approvato) .
È stato presentato il seguente articoloaggiuntivo :
Dopo l'articolo 1, aggiungere il se-guente :
ART.1-bis .
Gli elenchi n. 6 e n. 7, relativi, rispet-tivamente, ai capitoli n . 6856 e n. 900 1dello stato di previsione della spesa delMinistero del tesoro per l'anno finanzia-rio 1981, sono sostituiti dagli elenchi al-legati alla presente legge .
Conseguentemente l'esercizio provviso-rio si intende applicato ai nuovi elench iallegati .
ELENCO N . 6
CAPITOLO N. 6856. — FONDO OCCORRENTE PER FAR FRONTE AD ONERI DIPENDENTI DAPROVVEDIMENTI LEGISLATIVI IN CORSO
Oggetto del provvedimentoImporto dell'onerein milioni di lire
MINISTERO DEL TESORO
Aumento del contributo annuo a favore dell'Istituto per l acontabilità nazionale
.
.
Contributo annuo a favore del Centro studi di diritto co-
25
munitario con sede in Roma
.
. 50
Fondazione Luigi Einaudi con sede in Roma .
Pensioni di lungo servizio e di invalidità agli ex militari
150
eritrei, somali e libici .
.
Rinnovo dell'accordo finanziario con l'AIEA per il Centro
300
di fisica teorica di Trieste
.
. 620
Nuovo centro onde corte per l'estero 900
Riordinamento del sistema di controllo dei prezzi 1 .000
Adeguamento canone Repubblica di San Marino 1 .500
Semplificazione dei controlli da parte della Corte dei conti
Norme per il potenziamento dei servizi meccanografici del -
1 .600
l 'Amministrazione periferica del Tesoro .
. 2 .12 5
Assegnazione di entrate supplementari al bilancio
Ordinamento della giurisdizione del Consiglio di
CECA .
Stato e
4.000
dei Tribunali amministrativi regionali 4 .670
Finanziamento dei partiti politici 45 .000
Censimenti ISTAT generali .
. 53 .700
Riforma dell'editoria .
. 105 .000
della
Rinnovo della convenzione di Lomé . 50 .000
Ripiano dello squilibrio patrimoniale al 31 dicembre 1979gestione speciale per l'assicurazione invalidità, vecchiaia
e superstiti dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri .
. 8 .644.0008.914 .640
Atti Parlamentari
— 21593 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Oggetto del provvedimentoImporto dell'onerein milioni di lire
MINISTERO DELLE FINANZ E
Disciplina delle responsabilità dei conservatori dei registriimmobiliari
500
Potenziamento del Corpo della guardia di finanza .
38 .69 3
Somme da assegnare alle regioni, alle camere di com-mercio ed alle aziende di soggiorno, cura e turismo in sosti -tuzione dei tributi soppressi .
.
582 .800
621 .99 3
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZI A
Delega al Governo per l'emanazione di norme relative allarevisione delle circoscrizioni territoriali degli uffici giudiziari
30
Trattamento giuridico ed economico dei cappellani degli
istituti di prevenzione e pena .
8 6
Miglioramento al trattamento di quiescenza e perequa-zione automatica delle pensioni a carico della Cassa per lepensioni agli ufficiali giudiziari ed agli aiutanti ufficiali giu -diziari .
3 .000
Norme per la repressione dei reati previsti da leggi rela -tive alle imposte sui redditi e sul valore aggiunto . .
3 .060
Modificazioni alle disposizioni sulla nomina del concilia-tore e del vice-pretore onorario .
.
13 .000
19 .176
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTER I
Aumento del contributo al Centro per le relazioni italo -arabe .
.
1 2
Contributo al Centro d 'azione latina con sede in Roma
30
Proroga del contributo al Centro internazionale di studioe documentazione sulle Comunità europee .
Servizio sociale internazionale - Sezione italiana con sed ein Roma .
Contributo straordinario al Fondo di dotazione dell'Uni-versità internazionale dell 'ONU . .
45
150
255
Atti Parlamentari
— 21594 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Importo dell'onereOggetto del provvedimento
in milioni
di lire
Aumento del contributo al Consiglio italiano del movimen -to europeo
300
Accordo italo-iugoslavo per la difesa delle acque .
300
Istituzione del Consiglio generale degli italiani all 'estero
500
Ratifica ed esecuzione di accordi internazionali (sull'oli odi oliva, sulla pesca in Tunisia, sulla pesca in Iugoslavia, ecc .)
4 .240
Norme sul personale ispettivo tecnico, direttivo, inse-gnante e non insegnante di ruolo nelle istituzioni scolastiche
e culturali all'estero e disciplina degli organi collegiali dell escuole all 'estero .
7 .000
Partecipazione italiana ai programmi internazionali d iaiuti ai Paesi in via di sviluppo .
.
200 .000
212 .83 2
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZION E
Adeguamento del contributo annuo disposto con legge 1 6gennaio 1967, n . 2, a favore dell'Istituto « Luigi Sturzo » .
30
Contributo all 'Accademia di costume e di moda con sed ein Roma . .
50
Concessione di un contributo annuo all'università di Bo -logna per il finanziamento del centro alti studi internazionali
100
Estensione dell'assegno }di studio agli studenti dei con-servatori di musica dell'Accademia di danza e dell 'Accademianazionale di arte drammatica
700
Istruzione di nuove università statali .
20 .000
20.880
MINISTERO DELL'INTERNO
Disciplina del servizio di prevenzione dell'abigeato i nSardegna .
183
Riforma dell 'assistenza .
5 .000
Norme sui servizi antincendi negli aeroporti
16 .910
Disposizioni per la finanza locale .
13 .100.000
13 .122 .093
Atti Parlamentari
— 21595 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Oggetto del provvedimentoImporto dell'onerein milioni di lire
MINISTERO DEI LAVORI PUBBLIC I
Adeguamento dei servizi e degli organici dell'Amministra-zione dei lavori pubblici .
3 .000
MINISTERO DEI TRASPORT I
Trattamento di quiescenza degli assuntori delle Ferroviedello Stato cessati dal servizio e loro aventi causa . .
Erogazione di contributi straordinari agli enti pubblicied agli imprenditori concessionari di autoservizi di linea perviaggiatori .
.
10.100
MINISTERO DELLA DIFESA
Revisione del ruolo organico della carriera di concett odei preparatori di gabinetto dell'Accademia navale . . .
4
Riordinamento del ruolo servizi dell'Aeronautica militare
8
Modifiche alla legge 6 giugno 1973, n . 313, relativa all a
classificazione professionale ed economica del personale operai odel Ministero della difesa .
.
1 0
Istituzione e ordinamento dell'Istituto radar e telecomuni -cazioni della marina militare « G . Vallauri » .
1 0
Estensione ai militari radiologi dell'indennità di rischi o
da radiazioni .
12
Aumento del contributo annuo a favore della casa mili -tare Umberto I in Turate . .
25
Nuove norme per il reclutamento degli ufficiali in ser -
vizio permanente effettivo dell'Arma dell'aeronautica .
30
Modificazioni all'articolo 2 della legge 26 gennaio 1962 ,n. 52 (Genio aeronautico)
45
Costituzione dell'Unione nazionale sottufficiali in conged od 'Italia
48
Ufficiali a disposizione ed in aspettativa per riduzione d iquadri (modif. legge n. 804/73 e successive modificazioni) .
114
100
10 .000
Atti Parlamentari
— 21596 —
Camera dei Deputati
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Oggetto del provvedimentoImporto dell'onerein milioni di lire
Unificazione dei ruoli normali delle Armi di fanteria, ca-valleria, artiglieria e genio .
.
117
Modifiche alla legge 28 aprile 1976, n. 192, recante normesui corsi della scuola di guerra dell'esercito .
12 7
Aumento delle sovvenzioni alle associazioni d'Arma .
130
Adeguamento del contributo alla frequenza dei corsiscuole allievi operai .
Ordinamento giudiziario e militare di pace e norme su i
magistrati militari
.
Proroga delle disposizioni concernenti assunzioni, me-diante convenzione, di medici e veterinari civili presso le for-ze armate .
Riordinamento del ruolo del personale dei fari e de l
segnalamento marittimo
464
Rinnovo accordo NAOS (North Atlantic Ocean Station)
600
Riordinamento delle indennità spettanti al personale mi-litare addetto agli stabilimenti militari di pena . .
497
Integrazione e modifica alla legge 25 gennaio 1962, n . 25 ,concernente norme sul servizio vestiario dell'esercito, dell amarina e dell'aeronautica
1 .160
Norme in materia di elargizione indennizzo privilegiato
aeronautico e trattamento speciale di pensione in favore dei
superstiti dei caduti nell'adempimento del dovere .
2 .100
MINISTERO DELL 'AGRICOLTURA E DELLE FOREST E
Contributo in favore dell'Istituto nazionale della nutrizione
1 .000
MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIOE DELL'ARTIGIANATO
Ratifica accordo relativo al deposito internazionale deimodelli e disegni industriali . .
.
1 0
Esigenze del servizio geologico .
1 2
Istruzione del Centro italiano per il diritto industriale
150
160
228
288
6.177
172
Atti Parlamentari
— 21597 —
Camera dei Deputati
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Importo dell'onereOggetto del provvedimento
in milioni
di lire
MINISTERO DELLA MARINA MERCANTIL E
Contributo àl consorzio del porto di Brindisi . .
17
Accordo italo-franco-monegasco sulla protezione del litoral emediterraneo firmato a Monaco il 10 maggio 1976 . .
30
Aumento del contributo annuo ail centro italiano radio-medico (CIRM) .
50
Norme in materia di programmazione portuale .
500
MINISTERO DELLA SANITÀ
Contributo all'Ufficio internazionale delle epizoozie .
9
MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOL O
Aumento del contributo al Club alpino italiano .
250
Nuovo ordinamento dell'Ente nazionale italiano per il
turismo
22 .985
Interventi straordinari a sostegno delle attività musicali ,cinematografiche, di prosa e per il potenziamento dell'offert aturistica
.
222.73 5
MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI
Statizzazione della biblioteca italiana per i ciechi « Regin aMargherita » di Monza .
Norme per il personale delle biblioteche statali annesse aimonumenti nazionali . .
597
199.500
300
344
644
Atti Parlamentari
— 21598 —
Camera crei Deputat i
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Oggetto del provvedimentoImporto dell'onerein milioni di lire
AMMINISTRAZIONI DIVERS E
Delega al Governo per l'attuazione delle direttive CEEin materia di diritto societario e di legislazione dei mercat imobiliari .
.
Contributi alle associazioni nazionali per ilsostegno del -l'attività di promozione sociale .
.
Revisione del trattamento economico dei pubblici di -pendenti
2 .817 .734
2.823.884
25.979 .93 2
ELENCO N. 7
CAPITOLO N . 9001 . — FONDO OCCORRENTE PER FAR FRONTE AD ONERI DIPENDENTI DA
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI IN CORSO
150
6.000
Oggetto del provvedimentoImporto dell'onerein milioni di lire
MINISTERO DEL TESORO
Rifinanziamento del programma impianti fissi delle fer -
rovie dello Stato (rata di ammortamento) .
. 100 .000
Ricapitalizzazione degli istituti di credito . 150 .00 0
Partecipazione italiana a fondi e banche internazionali(BAS - Fondo africano e Fondo asiatico di sviluppo - IFC -BEI - BID - FMI, ecc) . . 282 .762
532 .762
Atti Parlamentari
— 21599 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Importo dell'onereOggetto del provvedimento
in milioni di lire
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTER I
Acquisto e costruzione di immobili da destinare a sedi diIstituti di cultura e di scuole italiane all 'estero .
.
600
Università internazionale dell'ONU : candidatura italian aper la facoltà di scienze di Trieste . .
700
MINISTERO DEI LAVORI PUBBLIC I
Opere di consolidamento conseguenti ai movimenti franos inel territorio del comune di Lecco .
2 .00 0
Traforo del Monte Croce Carnico
20 .00 0
Completamento autostrada Messina-Palermo
70 .000
Risparmio casa .
100 .000192 .000
MINISTERO DEI TRASPORTI
Fondo di investimento per i trasporti locali e credito age -volato alle aziende cooperative ed associate di autotrasporto
187 .000
MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCI O
E DELL'ARTIGIANATO
Modifica della decisione CECA n . 73/287 sul carbone dacoke destinato alla siderurgia comunitaria .
1 .100
Attuazione della politica mineraria .
12 .000
Rifinanziamento della GEPI
360.000
Assegnazione al CNEN per programma 1979-1983 .
325 .000698 .100
MINISTERO DELLA MARINA MERCANTIL E
Sviluppo della pesca marittima
10 .500
Difesa del mare dagli inquinamenti, riassetto del servizi odi soccorso in mare e vigilanza sulle attività economich esottoposte alla giurisdizione italiana
.
29 .200
1 .300
39.700
Atti Parlamentari
- 21600 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 198 0
Oggetto del provvedimentoImporto dell'onerein milioni di lire
MINISTERO DELLE PARTECIPAZIONI STATALI
Conferimenti ai fondi di dotazione degli enti di gestion edelle partecipazioni statali .
2.000.000
AMMINISTRAZIONI DIVERSE
Costruzioni di alloggi di servizio per le forze dell'ordine
Difesa del suolo .
.
Somma da utilizzare ai fini del contenimento dei consum ienergetici .
147.000
158.000
410.000
715.000
4365.862
1 . 01 .
CRIVELLINI, AGLIETTA MARIA ADELAIDE, AJEL-
I.O, BALDELLI, BOATO, BONINO
EMMA, CICCIOMESSERE, D E
CATALDO, FACCIO ADELE, MELE-
GA, MELLINI, PINTO, RIPPA,
ROCCELLA, SCIASCIA, TEODORI ,
TESSARI ALESSANDRO.
L'onorevole Crivellini ha facoltà di svol-gerlo .
CRIVELLINI . Signor Presidente, daidocumenti ufficiali che sono stati presen-tati - disegno di legge finanziaria, bilan-cio e relative relazioni - si ricava chel'impostazione del bilancio è quest 'annodiversa rispetto a quello precedente, ècioè a legislazione vigente . È scritto, adesempio, nella relazione al bilancio per i l1981, che è stata valutata attentamenteuna procedura che consente, « nell'even-tualità del sopraggiungere dell'esercizi oprovvisorio, che il bilancio, anche in pre-
senza di siffatto provvisorio regime, pos-sa essere gestito nella piena validità de isupporti legislativi » . Ciò significa che tut-to ciò che è contenuto nel bilancio in que-stione deve avere un appoggio da parte d iuna qualche legge, a prescindere dalla leg-ge finanziaria per il 1981, che dovremosuccessivamente discutere ed approvare .Questo tant'è che l'esercizio provvisorio ,quest'anno è diverso da quello precedentee non comporta i problemi che invecepresentò lo scorso anno. È solo questo i lmotivo per il quale è possibile un eserci-zio in senso classico, quale quello che ab-biamo di fronte . Ove cadesse tale presup-
Atti Parlamentari
— 21601 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
posto della legislazione vigente, verrebbemeno la possibilità di approvare un eser-cizio provvisorio, così come al nostroesame.
A questo punto, affermo che il bilan-cio di previsione per il 1981 è falso al -meno per quanto riguarda i capitoli 900 1e 6856 dello stato di previsione della spe-sa del Ministero del tesoro. Per esplicitadichiarazione del Governo, infatti, i fond iglobali che compaiono in quei due capi-toli dovrebbe essere i fondi che sonostati approvati in sede di legge finanzia -ria per il 1980 e che sono stati tradott iin legge nel corso dell'anno .
L'articolo aggiuntivo che proponiamoripresenta le tabelle effettivamente appro-vate l'anno scorso, non già quelle inventatee presentate nel bilancio per il 1981 . Ladifferenza è di 2 .990 miliardi e 737 mi-lioni .
É un dato di forma ma che è purtut-tavia importante, poiché altrimenti cadreb-be il presupposto che ci consente di vota-re un esercizio provvisorio quale quelloin esame. I casi, a mio avviso, sono due :o non è rispettato il terzo comma dell'ar-ticolo 81 della Costituzione, con riferi-mento al bilancio, secondo il quale no nsi possono stabilire nuovi tributi e nuov espese in sede di bilancio, il che ci por-rebbe in una certa situazione, quando s idiscuterà una pregiudiziale di costituzio-nalità in ordine allo stesso bilancio, oppu-re siamo di fronte ad un falso, il chenon ci permetterebbe di approvare l 'eser-cizio provvisorio. Ritengo che a questopunto bisognerebbe, probabilmente, denun-ciare i ministri per diffusione di notiziefalse e tendenziose, sicuramente atte aturbare l'ordine pubblico, perché, ad esem-pio, mentre al CNEN il Senato giustamen-te rifiuta i finanziamenti, in quelle tabel-le false che ho citato il contributo a tal eistituto viene quasi raddoppiato .
Il nostro articolo aggiuntivo non in-troduce, quindi, modifiche di merito m asi limita ad eliminare un'indicazione fals ache non si capisce da chi sia stata intro-dotta: forse da qualche ministro, di not-te, alla insaputa degli altri e del Parla-mento, oppure addirittura da un tipogra-
fo. Sta di fatto che le affermazioni con-tenute nella relazione generale sono con-traddette dalle cifre: ed allora si può pen-sare che un ministro, presumibilment equello del bilancio, abbia agito all 'insapu-ta degli altri, oppure che si tratti di unainiziativa di un tipografo il quale abbiavoluto riportare certe cifre piuttosto chealtre; ed allora avrebbe potuto anche in-serire una pagina con la dicitura : « IlPresidente del Consiglio è un babbeo » ,e non sarebbe cambiato nulla . . .! .
Ecco il motivo per cui noi abbiamopresentato il nostro articolo aggiuntivo :abbiamo voluto evitare che si creasse unasituazione insostenibile dal punto di vistaformale e, per quanto riguarda il bilan-cio, anche dal punto di vista costituzio-nale .
PRESIDENTE . Onorevole Crivellini, leied il suo gruppo, con l 'articolo aggiuntivoappena illustrato, hanno in sostanza solle-vato un problema interessante e delicato ,la cui valutazione ha impegnato seriamen-te la Presidenza . Debbo però dire che, ai
sensi dell 'articolo 89 del regolamento, l 'ar-ticolo aggiuntivo 1 .01 presentato dall 'ono-revole Crivellini non sembra poter esseremesso in votazione, in quanto relativo adargomento estraneo all 'oggetto della di-scussione.
In discussione è infatti l'autorizzazioneall'esercizio provvisorio del bilancio, nonil bilancio in quanto tale .
L'autorizzazione all'esercizio provvisorioin tanto verrà concessa - se si decideràdi concederla - in quanto non si ritien epossibile o comunque opportuno affron-tare in termini ristretti la discussione de lbilancio .
L'articolo aggiuntivo Crivellini 1 .01 ,prevedendo una modifica del bilancio, fuo-riesce dunque dall 'ambito della discussio-ne, anzi - si potrebbe dire - si pone intermini di contraddittorietà con la fissa-zione di tale ambito, in quanto anticipa ,sia pure parzialmente, una discussione ch eproprio attraverso l'esercizio provvisorio s iintende affrontare in altro momento .
In altri termini, è in discussione laconcessione o meno dell'esercizio provviso-
Atti Parlamentari
— 21602 —
Camera dei Deputati
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
rio del bilancio presentato dal Governoalle Camere. La Camera è chiamata a di-scutere in merito alla concessione o menodi tale autorizzazione ; soltanto dopo ave resaurito tale discussione (con una deci-sione positiva o negativa) si potrà pas-sare ad altra, distinta discussione, che ri-guarda il contenuto del bilancio e l'ap-provazione o meno di esso in via defi-nitiva .
Non vale, a questo proposito, rifarsi a lprecedente relativo al bilancio per il 1980 ,perché in quell'occasione si creò una si-tuazione anomala, in quanto il bilancio d iprevisione per il quale si intendeva con -cedere l 'esercizio provvisorio non era com-pleto nei suoi elementi, essendo stato re-datto sul presupposto della previa appro-vazione della legge finanziaria .
Non essendo intervenuta tempestiva -mente tale approvazione, nel provvedimen-to di autorizzazione all 'esercizio provviso-rio dovettero essere introdotte anche al-cune grandezze economiche (tranches delleleggi pluriennali di spesa, « tetto » per il ri-corso al mercato finanziario, entità dei
fondi globali), che altrimenti non avreb-bero trovato alcun supporto normativo.Ma proprio l'anomalia che in tal modovenne a crearsi e le critiche mosse atale impostazione hanno indotto il Gover-no, tenuto anche conto dei suggeriment iespressi da un comitato di studio istituitopresso l'altro ramo del Parlamento, a pre-sentare il bilancio di previsione per i l1981 a legislazione invariata, e quindi au-tosufficiente in tutte le sue componenti .La discussione sull 'esercizio provvisorio v adunque ricondotta, per l 'anno finanziario1981, ai canoni fissati dalla prassi con-solidata .
Per questo ritengo che non possa es-sere messo in votazione l'articolo aggiun-tivo Crivellini 1 . 01 .
CRIVELLINI . Signor Presidente, chiedo
di parlare .
PRESIDENTE. Voglia specificarne ilmotivo .
CRIVELLINI . Signor Presidente, sono
molto stupito di questa decisione perché
vorrei ricordare che l'anno scorso è statomassacrato l'esercizio provvisorio mentr eforse sarebbe stato più opportuno appro-vare una nuova legge .
Il mio articolo aggiuntivo non entranel merito del provvedimento ma è statopresentato perché siamo di fronte ad unasituazione di falso in atto pubblico. In-fatti, se non cambia qualcosa stiamo pe rapprovare l'autorizzazione ad un esercizi oprovvisorio di un bilancio falso, dal mo-mento che, senza che nessuno l'abbia de-ciso formalmente sono stati aggiunti 2 .900miliardi, mentre il Governo aveva dettoche avrebbe adottato una procedura di-versa .
Ritengo che non ci sia altro mezzose non quello di ripristinare ciò che sta-biliva la legge finanziaria del 1980; altri -menti vuoi dire che qualsiasi tipografo ,qualsiasi ministro, senza nessuna approva-zione e senza nessuna votazione, può mo-dificare di 2 .900 miliardi di lire qualsiasilegge e qualsiasi bilancio . Pertanto chied oche sia posto in votazione il nostro arti -colo aggiuntivo, che non si riferisce a lmerito ma che tende a dare un minim odi dignità legislativa a qualcosa che invecenon l 'ha .
PRESIDENTE. Onorevole Crivellini, purtenendo conto delle sue eventuali critiche ,devo confermare la decisione di non por -re in votazione il suo articolo aggiuntivo,che ho preso in base all'articolo 89 de lregolamento .
Passiamo ora all'articolo 2 del disegnodi legge, che nessuno chiedendo di par-lare e non essendo stati presentati emen-damenti, porrò direttamente in votazionenel testo della commissione :
« La presente legge entra in vigore il1° gennaio 1981 » .
(È approvato) .
Votazione segreta .
PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta finale, mediante procedimento elet-
Atti Parlamentari
— 21603 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
tronico, del disegno di legge n. 2195, oggiesaminato .
(Segue la votazione) .
Dichiaro chiusa la votazione .Comunico il risultato della votazione :
« Autorizzazione all'esercizio provviso-rio del bilancio per l'anno finanziari o1981 » (2195) :
Presenti e votanti
. 424
Maggioranza . .
. . 21 3
Voti favorevoli . . 244
Voti contrari . . . 180
(La Camera approva) .
Hanno preso parte alla votazione :
Abbatangelo Massim o
Abbate Fabrizio
Abete Giancarlo
Aglietta Maria Adelaid eAiardi AlbertoAjello Aldo
Alberini Guid o
Alborghetti Guido
Alici Francesco Onorat oAliverti GianfrancoAllegra Paolo
Allocca Raffaele
Amabile Giovanni
Amadei Giuseppe
Amalfitano Domenico
Amarante Giusepp eAmbrogio Franco PompeoAmici Cesare
Amodeo Natal e
Andreoli GiuseppeAndreoni Giovanni
Andreotti GiulioAnselmi Tina
Antoni VareseArmato Baldassare
Armellin Lin o
Arnaud Gian Aldo
Astone Giuseppe
Augello Giacomo SebastianoAzzaro Giuseppe
Babbini Paol o
Baldassari Roberto
Baldassi VincenzoBaldelli Pio
Balestracci Nello
Balzardi Piero Angel o
Bambi Moreno
Baracetti Arnaldo
Barbarossa Voza Maria Immacolata
Barcellona Pietro
Bassanini Franco
Bassetti Piero
Bassi Aldo
Battaglia AdolfoBelardi Merlo Erias e
Bellini Giulio
Bellocchio Antonio
Belluscio Costantin oBelussi Ernesta
Benco Gruber Aurelia
Berlinguer Giovanni
Bernardi Antonio
Bernardi GuidoBernardini Vinicio
Bernini Bruno
Bertani Fogli Eletta
Bettini Giovanni
Bianchi Fortunato
Bianco Gerardo
Binelli Gian CarloBisagno Tommaso
Boato Marco
Bocchi Fausto
Boffardi Ines
Boggio Luig i
Bogi Giorgio
Bonalumi Gilberto
Bonetti Mattinzoli PieraBonferroni Franco
Borgoglio Felice
Borri Andrea
Borruso AndreaBortolani Franco
Bosi Maramotti Giovann a
Botta Giusepp e
Bottarelli Pier Giorgio
Bottari Angela MariaBova Francesco
Atti Parlamentari
— 21604 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Bozzi AldoBriccola Italo
Brini FedericoBrocca Beniamin oBroccoli Paolo Pietro
Brusca AntoninoBubbico MauroButtazzoni Tonellato Paola
Cabras Paolo
Caccia Paolo PietroCacciari MassimoCaiati Italo Giulio
Calaminici Armando
Caldoro AntonioCampagnoli MarioCanepa Antonio Enric oCantelmi GiancarloCanullo Leo
Cappelli Lorenzo
Capria NicolaCarandini GuidoCaravita Giovanni
Carelli Rodolfo
Carenini Egidio
Carloni Andreucci Maria TeresaCarlotto Natale GiuseppeCarmeno Pietr o
Caroli GiuseppeCarpino AntonioCarrà GiuseppeCarta Gianuario
Casalino Giorgi o
Casalinuovo Mario BruzioCasati FrancescoCasini Carlo
Catalano Mari o
Cattanei Francesco
Cavaliere StefanoCecchi AlbertoCeni Giuseppe
Cerioni Gianni
Cerquetti Enea
Cerrina Feroni Gian LucaChiovini Cecili aChirico Carlo
Ciai Trivelli Anna MariaCiannamea Leonardo
Ciccardini Bartolomeo
Cicciomessere Roberto
Citaristi Severino
Citterio EzioCiuffini Fabio MariaCodrignani GiancarlaColomba GiulioColonna Flavio
Cominato Lucia
Conte Antonio
Conti PietroCorà Renato
Corder Marin oCorti Bruno
Costamagna Giuseppe
Costi Silvano
Covatta Luigi
Cravedi Mari oCresco Angelo GaetanoCristofori Adolfo Nino
Crivellini Marcello
Cuminetti Sergio
Cuojati Giovann i
Curcio Rocco
Dal Castello Mario
Dal Maso Giuseppe AntonioDe Caro PaoloDe Carolis Massimo
De Cataldo Francesco AntonioDe Cinque Germano
de Cosmo Vincenzo
Degan Costante
De Gennaro GiuseppeDel Donno Olindo
Dell'Andro Renato
Del Rio Giovanni
De Martino Francesco
De Mita Luigi Ciriaco
De Poi Alfredo
De Simone Domenico
Di Corato Riccardo
Di Giovanni Arnaldo
Di Giulio Fernando
Di Vagno Giuseppe
Dujany CesareDulbecco Francesco
Atti Parlamentari
— 21605 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Ebner Michael
Ermelli Cupelli Enrico
Erminero EnzoEsposto Attilio
Fabbri OrlandoFacchini AdolfoFaccio Adel e
Faenzi Ivo
Faraguti Luciano
Federico CamilloFelisetti Luigi DinoFerrari GiorgioFerrari Marte
Ferri Franco
Fiandrotti Filipp o
Fioret Mario
Fiori Giovannin oFiori PublioFontana GiovanniFornasari GiuseppeForte Francesco
Forte Salvatore
Foti LuigiFracchia BrunoFrasnelli Hubert
Gaiti Giovanni
Galli Luigi MicheleGalli Maria Luis aGambolato PietroGandolfi AldoGangi GiorgioGargano MarioGarocchio Alberto
Garzia Raffaele
Gaspari RemoGatti Natalino
Gava Antonio
Geremicca AndreaGiglia LuigiGitti TarcisioGiuliano Mario
Giura Longo Raffaele
Gottardo Natale
Gradi Giulian oGranati Caruso Maria TeresaGrippo Ugo
Gualandi Enrico
Guarra Antonio
Gui Luigi
Gullotti Antonino
Gunnella Aristid e
Ianni GuidoIanniello MauroIchino Pietro
Labriola Silvano
Laforgia Antonio
Laganà Mario Bruno
La Ganga GiuseppeLamorte Pasquale
La Penna GirolamoLattanzio VitoLauricella Salvatore
Lenoci ClaudioLettieri NicolaLiotti Roberto
Lo Bello Concetto
Lodi Faustini Fustini Adriana
Lucchesi GiuseppeLussignoli Francesco
Macciotta Giorgi o
Macis FrancescoMagri LucioMalfatti Franco Maria
Malvestio Piergiovann iMammì Osca r
Mancini VincenzoManfredi GiuseppeManfredi Manfredo
Manfredini Viller
Mannino CalogeroMannuzzu Salvatore
Mantella GuidoMarabini Virginiangelo
Margheri AndreaMaroli FiorenzoMartinat UgoMartini Maria Eletta
Mastella Mario ClementeMazzola Francesco
Melega Gianluigi
Meneghetti Gioacchino Giovanni
Mennitti Domenico
Atti Parlamentari
— 21606 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Menziani EnricoMiceli Vito
Migliorini Giovann i
Minervini Gustavo
Misasi Riccardo
Molineri Rosalba
Monteleone SaverioMora Giampaolo
Moro Paolo Enrico
Moschini Renzo
Motetta Giovanni
Napoletano DomenicoNapoli Vito
Natta Alessandr o
Nespolo Carla Federic a
Occhetto AchilleOlcese Vittori oOlivi Mauro
Onorato Pierluigi
Orsini Bruno
Orsini Gianfranco
Pallanti NovelloPalleschi Robert o
Palopoli Fulvio
Pani MarioParlato Antoni oPasquini Alessio
Pastore Aldo
Patria Renzo
Pavone VincenzoPazzaglia Alfred oPecchia Tornati Maria AugustaPellizzari Gianmario
Perantuono Tommas o
Pernice GiuseppePerrone Antonino
Pezzati Sergio
Picano Angel o
Piccinelli EneaPiccoli FlaminioPiccoli Maria Sant a
Pierino Giuseppe
Pinto Domenico
Pirolo PietroPisanu Giuseppe
Pisicchio Natale
Pisoni Ferruccio
Pochetti MarioPolitano Franco
Porcellana Giovann i
Portatadino Costante
Potì Damian oPreti Luigi
Principe Francesco
Proietti Franco
Pucci Ernesto
Pugno Emilio
Pumilia Calogero
Quarenghi Vittoria
Raffaelli Edmondo
Raffaelli Mario
Rallo Girolam o
Rauti Giuseppe
Ravaglia GianniReina Giuseppe
Rende Pietro
Revelli EmidioRicci Raimond o
Rindone SalvatoreRippa GiuseppeRiz Roland
Rizzi Enrico
Rizzo Aldo
Robaldo VitaleRocelli Gian Franc oRossi Alberto
Rossi di Montelera Luigi
Rossino Giovanni
Rubbi AntonioRubino Raffaello
Ruffini Attili o
Russo Ferdinando
Russo Giuseppe
Russo Raffael e
Sabbatini Gianfranco
Sacconi Maurizi o
Saladino Gaspare
Salvato ErsiliaSalvatore Elvio Alfonso
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Salvi Franco
Sanese Nicola
Sangalli Carlo
Sanguineti Edoardo
Santagati Orazio
Santi ErmidoSantuz Giorgio
Sanza Angelo Maria
Sarti Armand o
Satanassi Angelo
Scàlfaro Oscar Luig i
Scalia VitoScarlato VincenzoScotti Vincenzo
Scozia Michele
Sedati GiacomoSegni MarioServadei StefanoSicolo Tommaso
Silvestri Giulian o
Sinesio Giuseppe
Sospiri Nino
Spagnoli UgoSpaventa Luig i
Sposetti GiuseppeStegagnini Bruno
Sterpa Egidio
Sullo FiorentinoSusi Domenico
Tagliabue Gianfranc oTamburini Roland oTancredi AntonioTassone Mario
Tatarella Giusepp e
Teodori MassimoTesi Sergio
Tesini AristideTesini Giancarlo
Tessari Alessandro
Tessari Giangiacom oTocco Giusepp e
Tombesi Giorgio
Toni Francesco
Torri Giovanni
Tozzetti Ald oTrantino Vincenzo
Trebbi Aloardi Ivanne
Trombadori Antonello
Trotta Nicola
Urso GiacintoUrso Salvatore
Usellini Mario
Vagli Maura
Valensise Raffael eVecchiarelli Bruno
Ventre Antonio
Vernola Nicola
Vietti Anna Mari a
Vignola GiuseppeVincenzi Brun o
Violante Luciano
Viscardi Michele
Zambon Bruno
Zaniboni Antonino
Zanini Paolo
Zarro Giovanni
Zolla MicheleZoppi PietroZoso GiulianoZurlo Giuseppe
Sono in missione :
Colombo Emilio
Darida Clelio
Fanti GuidoForlani ArnaldoFoschi FrancoFracanzani Carlo
Pandolfi Filippo Maria
Petrucci Amerigo
Rodotà Stefano
Rosolen Angela MariaSandomenico Egizio
Speranza Edoard o
Spini ValdoZamberletti Giuseppe
Benco Gruber Aurelia
Si è astenuto sull'emendamento 1. 2onorevole Valensise ed altri :
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PRESIDENTE. Avverto gli onorevol icolleghi che probabilmente questa sera s ivoteranno a scrutinio segreto anche i du eprovvedimenti in favore dei terremotati .
Discussione congiunta dei disegni di legge:Conversione in legge, con modificazio-ni, del decreto-legge 26 novembre 1980,n. 776, recante interventi urgenti infavore delle popolazioni colpite dal ter-remoto del novembre 1980 (approvatodal Senato) (2206) ; Conversione in leg-ge, con modificazioni, del decreto-Iegge 5 dicembre 1980, n. 799, recante ul-teriori interventi urgenti in favore del-le popolazioni colpite dal terremoto delnovembre 1980 (approvato dal Senato)(2207) .
PRESIDENTE. L'ordine del giorno re-ca la discussione congiunta dei disegni d ilegge, già approvati dal Senato : Conver-sione in legge, con modificazioni, del de-creto-legge 26 novembre 1980, n . 776, re-cante interventi urgenti in favore dell epopolazioni colpite dal terremoto del no-vembre 1980 ; Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 5 dicem-bre 1980, n . 799, recante ulteriori inter -venti urgenti in favore delle popolazionicolpite dal terremoto del novembre 1980 .
Dichiaro aperta la discussione congiun-ta sulle linee generali dei due disegni d ilegge, ricordando che in una precedenteseduta la Commissione speciale è stata au-torizzata a riferire oralmente .
Informo che il gruppo parlamentaredel MSI-destra nazionale ne ha chiest o
l'ampliamento senza limitazione delle iscri-zioni a parlare, ai sensi del terzo comm a
dell'articolo 83 del regolamento .L'onorevole relatore ha facoltà di par -
lare .
FORNASARI, Relatore . Signor Presi -
dente, onorevoli colleghi svolgerò alcune
considerazioni estremamente sintetiche in
ordine ai due disegni di legge in esame ,in un'esposizione che li contempla conte-stualmente. Così, del resto, si è procedut o
anche al Senato .
Queste note, dicevo, sono estremament esintetiche, e costituiscono anche il fruttodel dibattito, molto rapido ma efficace ,svoltosi questa mattina nella Commissio-ne speciale appositamente costituita perl'esame di questi due disegni di legge .Credo che ad un'esigenza di efficienza edi rapidità corrisponda anche lo spiritoche ha indotto le Presidenze dei due ram idel Parlamento a scegliere le forme piùrapide per l'esame di questi due provve-dimenti . Non si tratta soltanto di questo :noi abbiamo anche il dovere di fornireuna risposta immediata e concreta in re-lazione alle cifre che via via ci vengonosottoposte con le notizie che giungonodalle zone terremotate . Abbiamo, in so-stanza, il dovere dei fatti. La prima ri-sposta fattiva è certamente quella di ap-provare sollecitamente questi provvedimen-ti. Esiste oggi, infatti, una difficoltà inpiù rispetto alle tante e già gravi diffi-coltà che incontra l'onorevole Zamberlett inella sua opera di commissario straordina-rio nelle zone terremotate, opera per laquale credo che tutti dobbiamo esprimer -gli un apprezzamento cordiale ed un au-gurio sincero . Non credo, infatti, che icontrasti tra le forze politiche, ed anchela polemica, talvolta aspra, e gli accent icrudi del dibattito di queste settimanepossano farci dimenticare quanto sia gra-voso, difficile e a volte anche doloroso i lcompito che gli è stato affidato, troppopoco confortato talora da uno spirito d iconsenso e di solidarietà delle forze po-litiche .
La difficoltà in più di cui parlavo di-pende dal fatto che, avendo il Senato - eopportunamente, come dirò poi - appor-tato modifiche di grande rilievo al testooriginario dei decreti-legge emanati dal Go-verno, esiste una situazione obiettiva d iincertezza giuridica che certo non giované alla chiarezza, né alla rapidità del-l'azione di intervento, né alla fiducia e dall'impegno delle popolazioni colpite da lterremoto, fiducia e impegno che invececostituiscono le basi di ogni positivo ri-sultato .
Si tratta quindi di approvare questidisegni di legge con sollecitudine e rapi-
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dità, anche per un'altra ragione di carat-tere concreto : in queste circostanze, in-fatti, gli interventi legislativi si succedo -no, diciamo così, con un meccanismo d iapprossimazioni successive, tentando vi avia di correggere gli errori e di colmarele lacune che l'esperienza applicativa quo-tidianamente evidenzia .
In una situazione di incertezza, que-sto tende a frenare anche i successivi in-terventi di urgenza, che pure il Governoha in animo di predisporre sollecitamente .Di questa notizia si è fatto portavoce sta-mane, in Commissione, il ministro Scotti .Rispetto a questa possibilità, la Commis-sione ha richiesto una forma di audizionepreventiva, proprio per poter corredaredi un'opinione più vasta l'iniziativa legi-slativa del Governo. Si profila, infatti, co nurgenza la necessità di definire i criteri -di carattere geologico, sismico ed urba-nistico - per l 'insediamento, prima prov-visorio e poi definitivo, delle nuove co-struzioni . La scelta dei siti tanto più sar àdefinitiva quanto più saranno coinvolti gl ienti locali . Questa è un 'esigenza alla qualedovrà corrispondere un'iniziativa legisla-tiva .
Si pone con pari urgenza la necessit àdi introdurre anche nuove norme fiscaliin questi provvedimenti, perché si poss adavvero pensare al ripristino ed alla ri-presa dei vari comparti produttivi, soprat-tutto nel settore autonomo .
Dirò che il secondo decreto-legge, i ln . 799, è sostanzialmente una somma d iintegrazioni e di aggiunte alla normativ afiscale, già in parte individuata nel primodecreto-legge, quello cioè più immediata-mente vicino all 'evento sismico, e quindianche comprensibilmente meno dettaglia-to del secondo in ordine a questo aspetto .
Il Senato ha approvato il secondo de-creto-legge, il n . 799, senza particolari mo-difiche, se non quelle indispensabili perun ovvio coordinamento tra i due testi .Il testo originale del primo decreto-legge ,invece, proponeva, com'è noto, uno stan-ziamento iniziale di 1 .200 miliardi per ilpronto intervento e per un primo soste-gno alle popolazioni ; la delimitazione de ipoteri e la durata in carica del commis-
sario straordinario ; l'interruzione e la so-spensione dei termini processuali sostan-ziali amministrativi . E, quindi, ricalcava ,
così com'è stato ampiamente notato neldibattito di queste settimane, la formulaadottata in occasione del terremoto delFriuli; tenuto conto certamente delle mo-difiche dovute all 'obiettiva differenza esi-stente tra le due aree colpite, sia in or-dine ai caratteri socio-economici ed am-bientali, sia in ordine alla consistente di-versità di estensione del sisma .
Rispetto a quello schema, il Senato haintrodotto alcune modifiche di notevole ri-lievo, che certo, nel complesso, sono po-sitive, perché volte a colmare lacune e aprecisare meglio i limiti di impegno fi-nanziario. Da un lato, si è estesa l'areadi intervento del commissario straordina-rio - e in questo è possibile intravvedere
l'intenzione di introdurre subito, antici-pando il più possibile i tempi, alcuni ele-menti che servano di traccia alla rico-struzione, oltre che di potenziamento del -l'intervento di assistenza in questa fasedi prima emergenza; anche se in questomodo si corre il rischio di introdurre al-
cune rigidità legislative nell 'opera del com-missario straordinario, che potrebbero for-se indebolire la tempestività e l 'adattabi-lità proprie della natura della sua funzio-ne -; si è riconosciuto altresì ai sindaci ,
con le modifiche apportate dal Senato, il
compito di accertare l'esistenza dei danni
ai privati, sollecitando quindi in tal mod oun opportuno coinvolgimento delle respon-sabilità degli enti locali.
Sono state ampliate in molti casi leprovvidenze, ispirandosi al principio gene-rale di circoscrivere gli interventi in fa-vore dei colpiti direttamente dal sisma,rinviando ad altri provvedimenti - soprat-tutto alla futura legge organica per la ri-costruzione - la valutazione dei danni in -diretti .
Inoltre, è stata inserita la norma chesancisce la specifica destinazione dei fon-di di solidarietà, prevedendone la naturapubblica e sanzionando penalmente l 'im-piego delle somme stesse per fini divers i
da quelli previsti .
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Sono state, infine, aggiunte due impor-tanti forme di intervento: l 'una da partedel Ministero del tesoro, per un impegnofino al controvalore di un miliardo diunità di conto, per consentire in tal mod ol'utilizzo dei prestiti concessi all'Italia daparte della CEE, tramite la Banca europeaper gli investimenti; l'altra concernentela possibilità di intervenire da parte del-la Cassa depositi e prestiti fino ad u ntetto di mille miliardi, per la costruzion edi opere pubbliche e per l'assistenza agl ienti locali .
Inoltre, il fondo di 1 .200 miliardi, ini-zialmente previsto, è stato incrementat ofino a 1.500 miliardi, prevedendo ancheche alla copertura dei maggiori oneri, ch esi rivelassero necessari sulla base dellarelazione trimestrale, presentata dal com-missario straordinario al Parlamento, s iprovvederà con provvedimenti successivi .
Questa, signor Presidente, è l'ossaturadei provvedimenti che sono al nostro esa-
me; un'ossatura che il relatore giudica po-
sitiva, ed invita, pertanto, la Camera a dapprovare i due provvedimenti, così com esono stati licenziati dal Senato . A mo' dipost scriptunz, aggiungo che nella stesur adel messaggio, che la Camera ha ricevuto
dal Senato, abbiamo registrato alcune ine-sattezze, cui certamente si potrà rimedia-re in sede di coordinamento. Mi riservovia via, nel corso dell'esame di questi de-creti-legge, di evidenziarle quando si pre-senteranno .
PRESIDENTE . Ha facoltà di parlar el'onorevole ministro del tesoro .
SCOTTI, Ministro senza portafoglio . I lGoverno si riserva di intervenire in sededi replica, signor Presidente .
PRESIDENTE . Il primo iscritto a par-lare è l'onorevole Scarlato .
SCARLATO. Signor Presidente, onore-voli colleghi, signor rappresentante delGoverno, i provvedimenti che la Camera
si dispone ad approvare esprimono e sonoorientati a soddisfare il complesso dell eprime esigenze indotte dal sisma.
Prevedono il conferimento di poteri ec-cezionali, pur nel rispetto dei princìpi ge-nerali dell'ordine giuridico, ad una auto-rità monocratica, il commissario governa-tivo, la individuazione già esplicita di un aserie di interventi per fronteggiare le piùimpellenti necessità delle popolazioni col-pite, ma anche la preventiva autorizzazio-ne ad ogni altra iniziativa utile ad avvia-re la ripresa civile, amministrativa, socia -le ed economica dei territori sinistrati .
L'aumento degli stanziamenti da 1 .200a 1 .500 miliardi, un ulteriore ampliamen-to del perimetro d'intervento da parte delcommissario, un potenziamento dei com-piti e delle responsabilità dei sindaci, ladefinizione della natura pubblica dei fon-di destinati alla ricostruzione costituisco -no, come ha rilevato il relatore, la partepiù significativa del contributo offerto dalSenato per il miglioramento dei testi ori-ginari .
Soltanto la consapevolezza dell 'estremaurgenza ha trattenuto questa mattina laCommissione speciale e, prevedibilmenteoggi l'Assemblea, dal presentare altri emen-damenti, alcuni opportuni, altri necessari ,che troveranno tuttavia possibilità di col-locazione in sede di successivi ma prossi-mi appuntamenti parlamentari, destinati ameglio definire la manovra di prima emer-genza ed a saldarla, senza soluzione dicontinuità, a quella della rinascita e dell osviluppo delle aree colpite .
Una manovra che intende utilizzare ,valorizzandolo, il sistema delle autono-mie locali, che, nel momento in cui lanatura ha dichiarato guerra, hanno rap-presentato una linea di resistenza attiva ,che ha retto perché radicata nella fiduci apopolare, ponendo nel cuore stesso del-l'emergenza la premessa del suo supera-mento .
Ma se è vero (anche se c'è un qualcheritardo a comprenderlo) che siamo difronte ad un tornante della storia civile ,ad un 'occasione storica per portare piùin alto il livello della nostra vita di rela-zione, per definire un nuovo meridiona-
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lisrno, e per trasformare concretamente laquestione meridionale in un fatto nazio-nale, di popolo, per fare della questioneterremoto una questione di autocoscienzamorale, è anche vero che bisogna confron-tarci sulla ragione, l'ispirazione politicacomplessiva che deve ispirare e guidar etutta la strategia dell ' intervento .
Si intende assumere la centralità de lsisma per guarirci un po' tutti della sin-drome della centralità e per raccoglieregli interessi presenti in tutte le forze, sal-dalli a responsabilità, al destino popolare,e convogliarli nell'alveo di una difficile,ma non impossibile strategia della sal-vezza ?
O c'è, come incoraggia qualche voce ,entro e fuori il comitato centrale del par-tito comunista, specie quella del segretariodella regione più colpita, la Campania, d acogliere questa opportunità per fondarenel seno dell'area terremotata centri dicontropotere rispetto alle strutture demo-cratiche tradizionali, per incubare i cen-tri del potere alternativo, utilizzando ge-melli e gemellaggio in una prospettiva edin un ruolo ,di riequilibrio politico, e le-gando gli indirizzi della rinascita e dell osviluppo ad obiettivi politici ?
Non è sulle macerie che si posson ofondare le prospettive di un nuovo bloc-co storico .
E non siamo i soli a crederlo, se Va-lenzi a Napoli, il senatore Di Marino el 'onorevole La Torre, mostrano di ritener eche i problemi immensi di Napoli, le di-seconomie delle aree interne e di quell emetropolitane del Sud, non si risolvonoaumentando il livello dell'antagonismo po-litico e sociale e puntando tutto sul pro-prio provvidenzialismo e sull'altrui cata-strofismo .
Se vi sarà una generazione del terre -moto, essa ha già adepti tra i suoi pro-tagonisti le migliaia di nostri amministra-tori, di nostri quadri, di nostri volontariche stanno già scrivendo da quel 23 no-vembre, senza esclusivismi, e senza sco-ramento, un altro capitolo della nostrasofferenza e della nostra speranza meri-dionale .
È questo il senso del nostro voto fa-vorevole ai due disegni di legge di con-versione .
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'o-norevole Parlato . Ne ha facoltà .
PARLATO. Nonostante ogni buona vo-lontà da parte del Movimento sociale ita-liano, non sembra che fino a questo mo-mento, a meno che non siano accolti con
favore i nostri emendamenti, il mio grup-po possa esprimere un orientamentofavorevole sui provvedimenti in discussio-ne. Anche perché ci sembra - ma con-cluderemo questa osservazione alla finedel nostro intervento - che dopo tre set-timane sia già tempo di fare un primobilancio del modo in cui i decreti-leggein discussione hanno funzionato o, permeglio dire, non hanno funzionato . E loverificheremo brevemente, anche se qualchetentativo di correggere il tiro, di miglio-rare la direzione viene effettuato con lemodifiche che il Senato ha approvato, per
altro del tutto insufficienti, anche e so-prattutto rispetto all'emergenza .
Questo è un dato che sottólineiamocon dolore, perché dimostra l'incapacitàdi affrontare la situazione in termini real ie concreti, conoscendo nel vivo le carat-teristiche e la qualità della sofferenza me-ridionale in questa tristissima vicenda, el ' incapacità quindi, anche per questa igno-ranza, di risolverla .
Dinanzi a questa premessa diventa do-veroso, prima di ogni altra osservazione ,sottolineare la stranissima funzione assol-ta dal fondo commissariale, che al mo-mento stesso in cui, il 27 novembre,veniva istituito con decreto, vedeva disper-dersi in mille rivoli - sui quali bisogn ae bisognerà indagare - tutto il contribut odi solidarietà umana, sia sul piano nazio-nale che su quello internazionale .
Nonostante la costituzione del fondoaffidato al commissario, nonostante inizia-tive ufficiali, come quella del conto cor-rente aperto presso la Croce rossa italia-na, vi è stato un fiume di contributi iquali non hanno voluto, e non voglionotuttora, forse ammaestrati dalle tragiche
precedenti esperienze che in similari circo-
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stanze si sono avute nel nostro paese,affidarsi alla finalizzazione proposta, contutte le buone intenzioni, dall'articolo 2del decreto. Mi riferisco alla finalitàche su questo fondo possano confluirecontributi della Comunità europea (il ch eper il suo valore ufficiale senz'altro av-verrà), ma anche quelli di enti e privati ,i quali hanno preferito e stanno prefe-rendo vie diverse (addirittura la possibi-lità di raggiungere direttamente i terre-motati) per scavalcare quello che è unfiltro burocratico nella migliore delle in-terpretazioni, e clientelare nella peggiore,ma forse più vicina al vero.
È proprio questo aspetto che non c isembra sufficientemente garantito dal te-sto dell'originale del decreto-legge, e tan-to meno da quello trasmessoci dal Senatoperché trasparenza sotto questo aspetto nonc'è, e non può essere considerata certotale l'obbligo di riferire trimestralmente alParlamento : già sappiamo quante e quan-te relazioni nel passato, per altre tragich evicende, il Parlamento abbia ricevuto ,senza che poi da questa trasparenza ri-chiesta, desiderata, auspicata, si sia potutipassare a interventi diretti sui fenomenidistorti che magari le stesse relazion imostravano.
Dubbi, quindi, sulla trasparenza de lfondo, dubbi sulla effettiva finalizzazione ,dubbi che avrebbero forse richiesto unapossibilità di intervento più diretto d aparte del commissario, ma anche una suadisponibilità a sottoporsi non trimestral-mente, ma più spesso (e magari con unobbligo ad una maggiore giustificazionedelle spese), al confronto con il Parla -mento .
Certo, sono sorte decine di iniziativeprivate, che confermano Io sfascio dell afiducia nelle istituzioni, ma che hanno loscopo di garantire il pubblico circa latrasparenza e la finalizzazione dei fondi .
Questa è una prima considerazione che ,insieme ad altre, discende dalla costitu-zione del fondo, a proposito del qual edobbiamo sottolineare l'assoluta inadegua -tezza dei contributi destinati ai superstiti ,trattandosi di somme che non sono nem-
meno parzialmente compensative, sulla ba-se di una ordinaria valutazione (ammessoche questo possa avere un senso) dellamorte di una persona . E per questo, coni nostri emendamenti, abbiamo proposto
contributi di entità diversa : non pensiamocerto che tale ammontare possa essereneppure minimamente compensativo, peròesso può recuperare un minimo di dignit àrispetto alla proposta contenuta nel di-
segno di legge .
Vi è un altro aspetto che va, a no-
stro parere, sottolineato con estrema chia-rezza: il disegno di legge di conversionetrasmessoci dal Senato - così come de l
resto il decreto-legge - mira ad interve-nire, nella aree terremotate, in favore del -le strutture operative e produttive, non-ché delle persone, che siano state diret-tamente colpite dal sisma . Non si è com-preso che la tragica realtà emersa il 2 3novembre dimostra che il problema difondo consiste nel dissesto, che non h acolpito solo ed esclusivamente le aree di -rettamente colpite dal fenomeno sismico ,
ma anche aree molto più vaste, dove le
attività produttive hanno effettivamentesubìto, sia pure indirettamente, conse-guenze nefaste a carico dei loro magari
già precari livelli produttivi .Bisogna insomma avere la capacità di
guardare anche al di là delle aziende, de-gli operatori che sono stati colpiti diret-tamente, per individuare (naturalment e
sulla base del massimo equilibrio) anchequelle articolazioni produttive che sonostate colpite indirettamente, in quanto èvenuto meno l'equilibrio generale, il rap-porto organico che lega il tessuto produt-tivo di un territorio .
Ecco perché consideriamo insufficient ie inaccettabili le limitazioni poste alle ero-gazioni previste a carico del fondo, ch edovrebbe soccorrere le sole aziende diret-tamente colpite dal fenomeno sismico, sen-za nessun riguardo per tutta l 'area cheha subito, sia pure indirettamente, gravidanni a causa del sisma .
È questo un aspetto estremamente de-licato e noi denunciamo le responsabilitàdi chi non ha saputo tenerne conto. ANapoli, ad esempio, vi sono intere cate-
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gorie produttive che dal sisma sono stat ecolpite soltanto in maniera indiretta m ache oggi si trovano a dover fronteggiareuna caduta verticale del loro giro d'affari ,dovuta alla dilacerazione del tessuto so-ciale nel suo complesso . Tutto questo de-termina conseguenze tragiche, drammati-che, a valle, per così dire, del terremoto ,perché anche chi non è stato direttament ecolpito dal sisma risente della dilacera-zione determinatasi e rimane privo d iqualsiasi prospettiva e di qualsiasi fiducianella ripresa del tessuto economico e pro-duttivo .
Il sisma ha colpito non indirettamente
come sembra, bensì direttamente altr iaspetti, se si analizza la sostanza. Adesempio, è colpita la domanda turistic acon ripercussioni dirette su certe aziende ,
che apparentemente sembrerebbero non
dover risentire del sisma : magari le lorostrutture sono integre, i loro uffici sonofunzionanti ed i lavoratori vi si recanoregolarmente. Tuttavia vengono a mancarele prospettive immediate perché, con l a
domanda turistica, si vanifica una seriedi aspetti che non mancheremo di sotto-lineare .
In questo quadro, verifichiamo la man-canza di reale produttività operativa, cheil decreto-legge ed il disegno di legge d iconversione confermano. Si tratta degl iaspetti riguardanti i contributi per i pic-coli interventi di riparazione per la rapid autilizzazione degli immobili e la salva-guardia degli edifici pericolanti : è il pro-blema forse centrale che abbiamo dovut oaffrontare in molte zone terremotate, nel -l'unanimità, o nel consenso qualche voltafaticosamente conseguito, delle forze poli-tiche, nei momenti dell'emergenza . Si sonocreati falsi problemi come quello di espro-priare, di deportare gli abitanti dai propr iluoghi ed in talune zone urbane si son ocreate necessità artificiose, con domand adi nuove abitazioni all'esterno perché, do-po settimane, non si è cominciato ad af-frontare il problema del rientro (che rap-presenta l'unica vera sostanziale domand arivolta dai senzatetto) nella propria casa .
Queste iniziative avrebbero potuto ri-cevere risposta concreta se in qualche
I caso, soprattutto a Napoli, vi fosse stata(e lì è invece mancata, da parte delcomune) la capacità di avviare con corag-gio anche imprenditoriale il ritorno degliabitanti nelle proprie case, diminuend ocosì - è la nostra indicazione - la neces-sità artificiosa e gonfiata di esigenze abi-tative che viceversa dovevano trovare col -locazione o fuori, o nell'interno della cint aurbana, senza che si fosse verificata lapossibilità concreta, tuttora esistente, direstituire a chi l'aveva perduta quella casae non un'altra, con un concreto avvio del -le opere infrastrutturali necessarie . A tresettimane di distanza, denunziamo questoaspetto perché è quello che soprattuttoha creato il ritardo, aggravando tutti iproblemi .
Il testo del disegno di legge n. 2206ha posto in luce un altro aspetto quando ,volendo convertire in legge il decreto-leg-ge n. 766, si è riferito al patrimonio cul-turale ed ambientale, ai beni di caratteremonumentale, archeologico ed artistico ch ecerto hanno dimostrato, purtroppo, di es-sere stati eccessivamente fragili nel lorotessuto connettivo . A Pompei due milion idi visitatori all'anno verranno meno e nerisentirà l'intera economia del circuitoculturale, che riveste un carattere di in-discutibile priorità soprattutto per que iterritori in cui la funzione turistica, am-bientale e culturale, offre una risorsa in-dispensabile ad un certo tipo di assett oeconomico e produttivo .
È un discorso che ci lascia molt opreoccupati perché, già da prima, le ca-renze governative nell'individuazione dellerisorse necessarie, sotto questo aspetto ,erano evidenti : negli anni abbiamo vistofranare monumenti, insediamenti artisticie culturali l'uno dopo l'altro, proprio pe rcarenze di intervento e per il fatto che ilGoverno ha disatteso le priorità in questo ,settore. Figuriamoci adesso, nei momentodell'emergenza, quando viceversa la capa-cità di ridare immediatamente praticabili-tà a tutto questo patrimonio archeologi-co ed artistico potrebbe ridare immediata -mente una prospettiva a quella domand aturistica che oggi ha un futuro nero ,semmai ne ha uno.
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È sotto questo aspetto che dobbiamosottolineare anche un altro fenomeno ch esi va innestando. Sappiamo che nei giorniscorsi, cogliendo l 'occasione, anzi aspet-tandola, si sono demolite, in un comun edel casertano, e precisamente a Carinola,in provincia di Caserta - località conside-rata la Pompei del '400 sotto molti aspet-ti ambientali - il castello e la casa Mar-ciano, due caratteristiche veramente uni -che dell 'architettura catalana del '400 inCampania . Ebbene si è aspettata l'occa-sione del terremoto per innestare un fe-nomeno speculativo e ci si è avvalsi d iciò con troppa facilità .
Il disegno di legge di conversion en. 2206 sembra persino consentire che sipossa operare una demolizione magari av-valendosi del semplice consenso delle com-petenti sovrintendenze . Ci risulta chiara -mente che più di una di queste demoli-zioni hanno avuto luogo anche quand oil consenso delle competenti sovrinten-denze mancava oppure quando questoconsenso era dato con estrema facilità,in quanto non esiste una capacità di go-verno sostanziale, da parte del Ministerodei beni culturali ed ambientali, una vol-ta che è stata decentrata - sotto alcuniaspetti del tutto anomali - alle region ila competenza su questa materia .
È questo un dato che sottolineiam operché si vanno innestando fenomeni spe-culativi che potrebbero, al di là della lor ovalenza negativa, innestare una ulterioreperdita del patrimonio culturale ed am-bientale, che si è perduto per effetto delsisma, ma che potrebbe ulteriormente de-teriorarsi in mancanza di una rispostaadeguata all 'emergenza contro la facilit àdi una proposta di demolizione di questopatrimonio .
Dobbiamo sottolineare ancora un aspet-to che ci lascia perplessi : quello dellostretto rapporto che è stato giustament einstaurato in alcuni luoghi, tra la neces-sità di riprendere il normale corso didat-tico nelle scuole e l'opportunità di riaprir ele scuole nella misura in cui queste ul-time vengono liberate dagli occupanti, i nun ciclo che però trova una risposta sol -tanto se a questi occupanti è possibile
dare una soluzione alternativa o propriola vera soluzione, forse l'unica possibil e
in molti casi, cioè il ritorno alle proprie
abitazioni .Vi è un caso clamoroso, verificatosi nei
giorni scorsi a Napoli, che consideriam o
emblematico di più vasti problemi cheabbiano una sostanziale analogia con quel -
lo che presentiamo. Si tratta di otto scuo-le napoletane occupate da 500 famiglie le
quali, tramite un provvedimento del sin-daco Valenzi, hanno avuto la possibilità ,
due settimane orsono, di occupare gli edi-fici requisiti . Nello scarica-barile inaccetta-bile, tra l'amministrazione comunale da unlato e il commissario Zamberletti dall'al-tro, queste famiglie continuano ad occu-pare le scuole, e nella loro condizione v i
sono migliaia di altre famiglie . Ci si pone
il problema: chi paga ? È questo un pro-
blema che responsabilmente ci si può
porre in questo momento ? È possibil e
mai che le scuole non si riaprano perché
vi è il « ciclo » che nessuno vuole spezzare
anche se si dovesse correre qualche ri-schio, in termini amministrativi ?
Ebbene, è inaccettabile che casi come
quello da me citato producano l'ulteriorepermanenza dei senzatetto in talune scuo-
le napoletane. Gli interventi non vengo-no effettuati poiché la palla viene rilan-ciata tra il comune ed il commissario sen-za che nessuno assuma la responsabilità .Recentemente noi abbiamo ottenuto qual -cosa perché siamo intervenuti direttamen-te sul commissario Zamberletti il qual eha emesso un decreto in danno del comu-ne di Napoli . È emblematica o no que-sta situazione relativa alla impossibilitàdi servirsi degli stessi strumenti che ildecreto ed il disegno di legge offrono, so-prattutto se non vi è la volontà politicadi renderli operanti assumendo ciascunole proprie responsabilità ?
Questa situazione complessiva è - anostro avviso - emendabile. Abbiamo pre-sentato numerosi emendamenti proprio pe rla necessità di rendere più trasparente,più finalizzato e più operativo questo prov-vedimento.
Noi ci auguriamo che in questa sedepossa trovare corpo la nostra proposta
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(che al Senato non è stata accolta) diuno stanziamento di 3 mila miliardi perNapoli .
Il senatore Fermariello ha definito que-sta nostra richiesta « tradizionale e de-magogica » : certo, è tradizionale da par-te nostra il fatto di volere un intervent ospeciale per Napoli . Infatti di Napoli spe-ciali sono i problemi, straordinarie le esi-genze: pertanto deve essere altrettant ostraordinario l 'intervento. Se questa è de-magogia, noi accettiamo di buon gradoquesta qualificazione che ci viene da par -te del senatore comunista, anche se poici meraviglia che da più parti sia stat oconfermato che anche se il nostro emen-damento non dovesse essere accolto nellaprospettiva non sì potrà non intervenir ea favore di Napoli, città afflitta da pro-blemi macroscopici per le loro dimensio-ni e per la interrelazione tra i vari si-stemi, tra quello urbano e quello socialeche l'uno nell'altro si compenetrano, s iscontrano e persino si elidono a voltenella incapacità di trovare un punto diincontro e di risoluzione rispettivi .
Noi non possiamo non sottolineare u ntristissimo episodio, in quanto è emble-matico di questa situazione. Vedremo tut-ti il seguito della discussione del provve-dimento e l 'accoglimento che avranno inostri emendamenti. Da parte nostra c 'èprobabilmente la convinzione (che non po-trà che essere confermata) della inade-guatezza dello stanziamento nel suo com-plesso, della sua incapacità, in termin ioperativi, e della assoluta inconsistenzadi certi elementi contenuti nel provvedi-mento .
Ci riferiamo in particolare alle veri -fiche. Anche il decreto pone la necessit àdi tali verifiche; la pone in maniera cla-morosa perché esso stesso in questo mo-do è la dimostrazione della sfiducia vers ole norme che contiene e verso la « verifi-ca della verifica » . Infatti si stabilisce chealle verifiche possa essere fatto riscontrocon ulteriori verifiche .
Se ciò non fosse di per sé sufficientea dimostrare quanto poca fiducia vi è nel -lo strumento speciale indicato in occa-sione dell'emergenza con questi provvedi -
menti, basterebbe il caso tristemente fa-moso di Napoli, verificatosi all'alba de lgiorno 15 di questo mese, in piazza Car-lo III. In proposito, avevamo chiesto -senza riceverle - delle risposte dal Gover-no, e in generarle che venisse fatta pienaluce su quell'episodio . Vi sono responsa-bilità evidentissime e indiscutibili del co-mune di Napoli se è vero come è veroche il 13, appena due giorni prima, i lcomune di Napoli aveva avuto dal pre-fetto un invito ad effettuare immediata -mente la verifica statica poiché - cito te-stualmente - vi era un « imminente peri-colo di crollo » ; il comune venne altresìinvitato « ad adottare - anche questo ètestuale - le misure di salvaguardia ne-cessarie ». Tutto questo non è stato fat-to, il palazzo è parzialmente crollato ; unpalazzo misteriosamente tuttora abitato ,perché il sindaco di Napoli, il comunistaValenzi, si è ben guardato dal disporreimmediatamente il suo sgombero .
Si dice che il fabbricato era assistitoda perizie che avevano mostrato la suaagibilità . Questo è un discorso che ci la-scia molto perplessi, in primo luogo per-ché dinanzi all'ordine del prefetto losgombero andava effettuato, per cui esi-stono delle responsabilità penali precise,per le quali il Movimento sociale italian oha denunciato alla procura della Repub-blica il sindaco di Napoli per omicidi ocolposo plurimo aggravato ; in secondoluogo, perché dinanzi all'episodio verifica-tosi, si dice che le perizie sull'agibilit àerano state effettuate addirittura da esper-ti di strutture della facoltà di architet-tura, cioè da tecnici estremamente qualifi-cati, per cui le stesse verifiche di agibi-lità - checché ne dica l 'onorevole Zamber-letti, che sottovaluta il fenomeno dei sen-zatetto a Napoli - potrebbero essere tutteprive di fondamento e quindi vi sarebbepotenziale pericolo per l'intero assetto ur-bano, persino per quello dichiarato agi-bile .
È dinanzi a questi fenomeni sconcer-tanti, dinanzi alla responsabilità indiscu-tibile, dinanzi alle carenze operative di-mostrate da questo decreto, che i dubbi ,del Movimento sociale e miei personali,
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sull'opportunità di convertire il decretonel testo attuale permangono e si aggra-vano .
Ci auguriamo che il Parlamento deci-da di recepire quelle indicazioni che i npositivo abbiamo dato avanzando quest eosservazioni e presentando i nostri emen-damenti, perché altrimenti temiamo chela relazione che fra due mesi il commis-sario straordinario Zamberletti dovrà farealla Camera, non sarà che la triste ec odi questi timori che noi oggi abbiamo sol-levato (Applausi a destra — Congratula-zioni) .
PRESIDENTE. È iscritto a parlarel 'onorevole Salvatore . Ne ha facoltà .
SALVATORE. Signor Presidente, onore-voli colleghi, siamo favorevoli (e ci augu-riamo lo sia anche il Parlamento) all aconversione dei decreti-legge che regolanogli interventi urgenti per le popolazionicolpite dal sisma del novembre scorso .
Anche se sostanzialmente essi rispon-dono alle esigenze imposte dalla dram-matica circostanza, certamente avrebberoavuto bisogno di integrazioni, specifica-zioni e chiarimenti . Rinunziamo a presen-tare emendamenti migliorativi, perché ri-teniamo prevalente la straordinaria urgen-za di definire, senza ulteriori ritardi, i lquadro legislativo che deve regolare icomportamenti delle popolazioni interes-sate, del commissario governativo e degl ienti destinatari delle norme, che, si badi ,non sono più quelle del testo originariodel decreto-legge n . 776 del 26 novembre1980, ma quelle risultanti dalle modifich eintrodotte dal Senato . Ci facciamo perciòcarico del disagio degli operatori, da lcommissario straordinario ai sindaci, dioperare sulla base di norme ormai supe-rate dalle modifiche apportate dal Parla-mento .
Non rinunziamo, però, - a dare il no-stro contributo perché i problemi che l adrammaticità dell 'evento ha posto in es-sere trovino una puntuale risposta . Ciaspettiamo dal Governo, per questo mo-tivo, una doverosa attenzione a questo di -
battito, al fine di raccogliere da esso l eragioni di un ulteriore intervento legisla-tivo, che serva appunto ad integrare, amigliorare la natura e la qualità degli in-terventi a favore delle popolazioni colpit edal terremoto (Alcuni deputati conversanonell'emiciclo) . Signor Presidente, attend oche si concluda la conversazione che è incorso nell'emiciclo, in modo che non v isiano due dibattiti nello stesso tempo .
POCHETTI . Dobbiamo fare silenzio as-
soluto ?
SALVATORE. Dico soltanto di fare una
cosa per volta.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, a
parte la richiesta avanzata dall'oratore, m isembra che esista un problema di terga ,che sarebbe bene evitare .
RUSSO VINCENZO. Ma io sono d ifronte all'oratore.
PRESIDENTE. Mi sembrerebbe più op-portuno che lei prendesse posto dietro il
banco della Commissione .
Onorevole Salvatore, prosegua .
SALVATORE. Con il doveroso rispettodella sfera delle reciproche competenze ,sentiamo il dovere di sottolineare la no-stra esigenza di un confronto permanent ee tempestivo con il Governo, impegnatooggi negli interventi urgenti richiesti dalladrammatica emergenza determinata dal di-sastroso evento del novembre scorso, im-pegnato domani nell'opera di ricostruzionee di rinascita delle zone colpite dal terre -
moto .
Alla Presidenza della Camera, perciò ,facciamo rispettosamente rilevare la neces-sità che la Commissione speciale, oppor-tunamente costituita per l 'esame in sedereferente dei provvedimenti in esame, pos-sa esaminare ulteriori atti legislativi inmateria, ma abbia altresì il compito dimettere la Camera nelle condizioni prati -che di avere un costante confronto con
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il Governo, con i suoi poteri di iniziativalegislativa e con il suo dovere di sotto-porre i risultati della sua azione all averifica parlamentare .
Abbiamo lamentato, nel corso dellosvolgimento delle interpellanze sul cala-mitoso evento, ritardi e disfunzioni. Ab-biamo, in quella sede, testimoniato ladisperazione e qualche volta l'ira di popo-lazioni che per lunghi momenti non han -no sentito accanto lo Stato, anche sehanno ritrovato un paese solidale. Nonintendiamo ritornare su questo argomen-to : forse va soltanto detto, fuori dalleemozioni dei primi momenti che, se giu-stificazioni potevano in quella circostanz aessere addotte per l'immensità della scia-gura, giustificazioni, omissioni, ritardi, im-previdenze non sono possibili oggi che l oStato ha avuto il tempo di valutare l aportata dei problemi .
Dirò, a tal proposito, che ci sentiamoin ritardo rispetto ad un atto che dovev agià essere compiuto : la rigorosa delimita-zione delle aree colpite dal sisma, perevitare sprechi di risorse e sciacallag-gio politico . Questa è una misura fors edifficile, perché è difficile separare netta -mente i mali diretti del sisma dagli effett iindiretti e stressanti che questo ha avutosulle antiche piaghe sociali ed economichedel Mezzogiorno ; ma è una misura neces-saria, anche per definire con maggior especificità i diversi tipi di intervento . Vo-glio, a tale proposito, fare riferimento all aposizione che il partito socialista italian oha assunto di fronte ai problemi post idal terremoto . Intendiamo fare una distin-zione concettuale, anche se non temporale ,tra gli interventi di emergenza e quell idella ricostruzione e della rinascita . Siamotra quelli che pensano che non si pu òripristinare l 'esistente, il drammatico esi-stente reso oggi più precario dal sisma ,senza rivedere le basi socio-economich esulle quali esso si reggeva . Ma non vo-gliamo consentire fughe in avanti . Sap-piamo che esiste, e qui intendiamo espri-mere l 'esigenza di interventi inquadrati nelpiù ampio tema della rinascita del Mez-zogiorno, ma sappiamo anche che è ur-gente indennizzare in forma rapida e di-
retta i sinistrati ed i comuni colpiti ; cheoccorre accreditare ai proprietari delleabitazioni riparabili le somme necessari e
alla bisogna, anche per alleggerire imme-diatamente il dramma dei senza tetto; cheoccorre accreditare ai comuni le sommenecessarie per la riattazione degli edific ipubblici danneggiati, affinché la vita ri-prenda nel modo più vicino possibile a lnormale. Occorre inoltre che i comuni sia-no messi nelle condizioni di impegnars iin un'azione che favorisca la immediataripresa delle attività artigianali, commer-ciali, industriali ed agricole . È questo i ltessuto sul quale tutto il resto può resi-stere. È necessaria una parola di tenutamorale in questa circostanza: assieme adesempi di efficienza, di trasparenza, d ìtempestività dello Stato e dei suoi appa-rati, occorrono infatti anche norme chetutelino le popolazioni disastrate dallosciacallaggio .
Mi ha profondamente impressionato lalettera-testamento di Marcello Torre, sin-daco assassinato di Pagani. « Carissima » -scriveva alla moglie ed ai figli - « ho in-trapreso una battaglia politica assai diffi-cile. Temo per la mia vita » . Torre sape-va che doveva scontrarsi con la terribil elegge della camorra ma, come scriveva ,« tornava » alla lotta per un nuovo pro -getto di vita a Pagani, che voleva cittàcivile e libera . È questo un drammaticomessaggio, che non va soltanto ai figli e dalla moglie di Torre, bensì al Parlamentoed al paese. In questo grido disperato v iè però anche la volontà di sacrificio -sino a totale abnegazione e impegno -v'è volontà di vita, di una vita ampliatanei suoi reali livelli di libertà e di civiltà,che riscatta l'intero Mezzogiorno .
Dobbiamo credere che sia questo ilsentimento prevalente nelle popolazionimeridionali e che queste vogliano viverein un'Italia civile e libera. Lo Stato, laclasse politica devono essere capaci e de-gni di una risposta positiva (Applausi).
SALVI . Quel sindaco era democristia-no. Forse ti sei dimenticato di dirlo .
PINTO. Come ti permetti?!
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SALVATORE . È una figura luminosa ,che non credo fosse appannaggio di unaparte .
PRESIDENTE . Accerteremo se era in -dipendente o tutto democristiano . . .
Non credo sia questo il problema. Or-mai è morto e rappresenta tutta l'Italia .
SALVI . Siccome i democratici cristiani
sono messi sul banco degli accusati . . .
PRESIDENTE. Certamente non dall ' o-norevole Salvatore .
PINTO. Ti vorresti salvare dietroTorre . . .
PRESIDENTE. Comunque lo dobbiamo
ricordare tutti come eminente cittadino
della nostra Italia, senza rivendicazioni
particolari .È iscritta a parlare l'onorevole Aure-
lia Benco Gruber . Ne ha facoltà .
BENCO GRUBER AURELIA. SignorPresidente, onorevoli colleghi, una avven-tura di quelle che accadono è successa a
me oggi : ho lasciato a casa ciò che v ivolevo dire e forse questo farà sì che i opossa essere più breve, più riassuntiva,
ed anche più immediata in quello ch e
ritengo mio dovere dire.Dirò anzitutto che voterò a favore del -
la conversione in legge dei due decreti ,benché abbia riserve in proposito . I dueprovvedimenti, infatti, non fanno altroche esaminare sotto il profilo conservato-re delle nostre usanze, cioè sotto un pro-filo burocratico, due aspetti, quello degl iindennizzi immediati per le perdite di per-sone e quello concernente le agevolazion ipromesse a quanti hanno sopportato questaimmensa sciagura, che ci trova ancorauna volta immersi in due stati d'anim oessenzialmente diversi, antitetici, ma talida costruire insieme la realtà del nostropaese. Da un lato, cioè, la non fidu-cia del popolo nell'azione del Governoe dall'altro l'altrettanto poca fiducia de lGoverno nelle dichiarazioni, nelle denuncedi danni, dello stesso popolo . In mezzo
a questi due momenti di non fiducia s icostruisce - ed è il caso nostro - unagrande macchina burocratica che calpeste-rà i diritti e non rispetterà quelle cert estrane esigenze compensative che sono pu-re all'origine, alla base, di questi formi-dabili sismi, di queste formidabili ven-dette della natura .
Nel nostro caso, è giusto dire « ven-detta », poiché abbiamo trascurato, in mo-do veramente delittuoso, dal tempo dell egrandi alluvioni, dei sismi che si sonosucceduti nei tempi, quella che era l'esi-genza fondamentale del nostro paese, allaquale mi sono sempre richiamata, qui inParlamento ed alla regione quando nefacevo parte ; mi riferisco all'interesse pri-mario che deve essere portato alla situa-zione idrogeologica del nostro paese .
Ebbene, in questa atmosfera di pie-tismo, vorrei che fosse realmente affer-mata, invece, una condizione ed una si-tuazione di diritto . Il sisma che ha colpitoil Mezzogiorno ha colpito l'intera nazione.I colpiti del Mezzogiorno sono le personesulle quali deve riversarsi l'obbligo del -l'intero Stato non a ricostruire bensì acostruire quella realtà meridionale che 3 5anni di soccorsi, di aiuti continui, di esi-stenza della Cassa per il Mezzogiorno ,non hanno realizzato.
Non mi dilungo oltre sull 'argomento .Dico che lo Stato dovrebbe concedere unadichiarazione di credito con la quale s i
impegna a restituire, entro due anni, aciascun danneggiato i beni perduti, la ca-sa, i campi, il bestiame, le strutture ne-cessarie per attività artigianali e indu-striali. È impegno che dovrebbe esseredato per iscritto e formulato con preci-
sione a ciascun danneggiato, poiché è oradi finirla col partire da dichiarazioni bu-rocratizzate, risolte in forma burocratica .
Una certa realtà l'abbiamo verificataanche in Friuli, dove va detto che le zo-ne che hanno tratto il maggior beneficiosono quelle che avevano maggiori capa-
cità di sovvenire per sé stesse, in modoutile, in ordine alle esigenze di richieste
burocratiche che le particolari necessità
avevano messe in moto . Ma nella grande
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fascia della piccola, piccolissima proprietà ,dei poveri, del popolo nel vero senso del-la parola, ancora oggi, a quattro anni d idistanza da quel sisma, non si è ancoraprovveduto in modo definitivo . C'è moltagente danneggiata che non ha ancora ot-tenuto un riconoscimento concreto per i ldanno subìto : e naturalmente in quest acategoria rientrano i più poveri . E il me-ridione è costituito in prevalenza da po-veri, che sono stati colpiti in ciò cheper loro significava risparmio, frutto d ilavoro e di sacrifici ; ed è una regionein cui la proprietà non si basa su uncatasto particellare, in cui non esist espesso documento della proprietà, ch emolto spesso si basa sull'usucapione .Tanto più appare necessario in quella zo-na un atto di fiducia, una lettera di cre-dito dello Stato per rifondere i danneg-giati a nome dell'intera nazione e dellasolidarietà mondiale .
Non mi dilungherò a descrivere altriaspetti del danno arrecato dal sisma inquella vastissima zona, se non per affer-mare due concetti . In primo luogo vogli odire che la relazione trimestrale del com-
missario straordinario, quando non siabasata su uniformità di dati, non è util eal Parlamento né costituisce un indizi osicuro ai fini della valutazione . In unainterrogazione urgente che ho rivolto al
Presidente del Consiglio e ad alcuni mini-stri mi sono permessa di elencare talun e
voci in relazione alle quali sarebbe oppor-tuno che fosse comunicato mensilmente ,
e non già trimestralmente, lo stato diavanzamento dei lavori nei diversi settori .Occorre stabilire un elenco di dati e leinformazioni relative debbono riferirsi aparametri costanti . Soltanto così potrem opervenire ad una valutazione positiva sulmodo in cui si affronta la disastratarealtà meridionale. Si tratta di un'esigen-za essenziale. Il Parlamento potrà ancoraintrattenersi su questi problemi domani,forse dopodomani, ma poi non più : ma ilproblema è molto grave ed impegnativo ,perché è necessario modificare una situa-zione che esiste da sempre nel Mezzo-giorno. Non si tratta di ricostruire ma ,finalmente . di costruire .
Il secondo punto sul quale desiderorichiamare l'attenzione di chi mi ascolta ,come esigenza fondamentale, l'unica su cuipossiamo nel breve volgere di qualchemese porre le basi per un cambiamentoprofondo ,del Meridione, è relativa al-l'agricoltura. Siamo in pieno inverno, ab-biamo dinanzi a noi la primavera e ab-biamo la possibilità, ove si mettano inazione tutte le forze di lavoro, militari enon militari, i 5 mila giovani che i nFriuli si sono offerti di mutuare il richia-mo militare con opera di assistenza civi-le, di istituire centri di assistenza agri-coli da affidare a tecnici . A questo pro-posito vorrei ricordare i nostri laureati i nagraria, i nostri periti agrari disoccupatio che insegnano nelle scuole anziché ope-rare nel campo concreto per il qual eavrebbero dovuto prepararsi .
Penso sia necessario istituire - comedicevo - centri agricoli comunali o inter-comunali, dotarli di ricoveri per il bestia-me, di sementi, di concimi, di piantine,ma soprattutto di macchine agricole, cosìscarse in quelle zone, in modo da affron-tare collettivamente la trasformazione diquelle terre .
È questa una possibilità concreta cheabbiamo davanti, solo che si applichi alconferimento di terreni, al conferimentodi animali, la stessa pratica che si segueper le stalle, per le cantine, per le latte-rie sociali. Pertanto in questo modo nonsi tocca il diritto di proprietà, ma, peril tempo in cui è necessario dare o ri-
dare casa a quanti sono partiti o si sonoallontanati in maniera non del tutto volon-taria da quelle terre, è necessario lavo -rare quelle terre collettivamente e ripar-tire il reddito che se ne trae fra i variinteressati .
Non si tratta di fare in modo che ilsingolo torni sul suo fazzoletto di terra,che i vari fazzoletti combattano per se-minare quelle quattro piantine e pe raspettare che il bestiame, quel poco che
è rimasto vivo, possa figliare. No, non c 'ètempo di aspettare ciò, bisogna andareimmediatamente in campagna, anche con-siderando che ormai abbiamo una dota-
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zione finanziaria sufficiente per l'acquistodi tutte le scorte necessarie per realiz-zare già dalla primavera una trasforma-zione definitiva di quel territorio arre-trato .
Quando gli interessati rientreranno nel -la casa, nei poderi, nei beni perduti, po-tranno fare quello che riterranno più op-portuno, cioè uscire dalla combinazionecollettiva, ma non si troveranno il fond onudo, improduttivo e non si troverann osoprattutto con un patrimonio zootecnico d icosì basso reddito . Il terremoto - mi siperdoni se lo dico - potrebbe essere unaevenienza fondamentale importantissim aper sollevare il livello produttivo di quel -le zone .
Non mi dilungo oltre. Oggi, del resto,il giornale la Repubblica elenca i dannienormi arrecati al settore agricolo, che èl'unico - permettetemi di dirlo - nel qua-le si possa rapidamente operare . Se allagente che parte dall'Italia per cercare la-voro all'estero daremo la convinzione chefinalmente vogliamo operare in forma ra-dicale, ed a questo corrisponderà un nuo-vo stato di fatto, io sono certa che daemigrati e da popoli di tutto il mondo civerrà un aiuto formidabile ; e noi, final-mente, avremo dimostrato di essere uscit i
da quel pietismo, da quelle conventicole ,vuoi politiche, vuoi mafiose, per entrarein un mondo dove il cittadino ha essen-zialmente base di diritto (Applausi) .
Trasmissioni dal Senato.
PRESIDENTE . Comunico che il Presi-dente del Senato ha trasmesso alla Presi-denza i seguenti disegni di legge appro-vati da quel Consesso :
S. 655. - « Disciplina delle scorte pe-trolifere » (2221) ;
S . 1136. - « Provvedimenti straordinariper le attività teatrali di prosa » (2222).
Saranno stampati e distribuiti .
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE . È iscritto a parlarel'onorevole Pinto. Ne ha facoltà .
PINTO . Signor Presidente, mi rend oconto che l'urgenza con cui tutti vogliam ogiungere all 'approvazione di questi prov-vedimenti rende forse un po' limitata unadiscussione che pure, in questa occasione,avrebbe potuto e dovuto essere più am-pia. Alcune riflessioni, però, vanno fatte,proprio a partire dai provvedimenti inesame .
Sono ormai passati diversi giorni daquel 23 novembre; e nella discussione diquesti decreti dobbiamo oggi necessaria -mente tener conto di quanto si è verifi-cato nei giorni scorsi, a partire appunt odal 23 novembre. Mi rendo conto cheforse sul terremoto sono state dette escritte moltissime cose, e molte volte det-te e scritte anche in modo sbagliato, noncorrispondente alla realtà . Anche se nonho la pretesa di fare la lezione a nessu-no, sento però di dover fare in questomomento alcune precisazioni .
Forse per molti ancora non è chiaro -o non si vuole che sia chiaro - che queiterribili momenti possono condizionaremolti anni del nostro futuro . Oggi si di-scute sul modo di intervenire nel sud ;e forse, colleghi, se non stiamo attenti ,possiamo adottare scelte e decisioni dellequali pagheranno il prezzo intere genera-zioni . Stiamo forse correndo il rischio d iintervenire all'interno di quelle regioniesasperando quanto di negativo si era ve-rificato negli anni passati . Se non capia-mo che è interesse di tutti intervenire inmodo serio, onesto, diverso dal passato ,commettiamo un tragico errore . Se il ter-remoto ha evidenziato ancora di più il di -stacco tra paese reale e paese legale (perusare una frase ormai divenuta rituale) ,esso ha anche mostrato la disgregazioneche esiste all'interno della stessa societàcivile, una disgregazione da cui forse nonpuò salvarsi nessuno, ma che può forsetravolgere tutti . Dobbiamo, a partire daquesto momento, cercare di ricostituire in
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mezzo alla gente un rapporto di fiducia ,non solo con le istituzioni, con i partiti ,ma proprio tra cittadino e cittadino .
Il collega democristiano ha prima ri-cordato che il sindaco Marcello Torre -eletto come indipendente nelle liste de-mocristiane - ha tenuto a ricordare per icolleghi (secondo me, offendendoli anchein modo arbitrario, pensando che forse noitutti non seguiamo queste vicende) che
era un democristiano; quasi per dire: ve-
dete, il nostro è un partito che soffre, epoi ci mettete sul banco degli accusati .
Se da un lato è vero che non bisognageneralizzare, dall'altro è anche vero, col -lega democristiano, che non puoi nascon-dere dietro un morto, ancora una voltademocristiano, quello che ha creato unapiù che trentennale politica democristian aall'interno di questo paese .
Se questo è un momento difficile e
particolare per noi tutti, mi rendo cont oche è un po' difficile intervenire oggi su lmerito dei decreti in esame. Perché è dif-ficile? Perché si definiscono alcuni inter-venti di emergenza, da affrontare in que-sta fase; però, nello stesso tempo, vien e
istituzionalizzata la figura del commissa-rio, quello stesso commissario che, guar-da caso, la democrazia cristiana, a livellodi regione Campania, ha messo in discus-sione, dicendo che fa perdere voti, dicen-do che nessuna decisione che sta adottan-do va bene. La democrazia cristiana, quin-di, qui vota a favore del decreto che no -
mina il commissario e poi, a livello locale ,
spara addosso al commissario, preoccu-pandosi ancora una volta di non perderei propri voti .
È difficile intervenire sul merito de ldecreto, perché vi è una realtà chiara elampante per tutti : questi provvediment i
di emergenza vengono realizzati giorno pe r
giorno dal commissario . Io posso essere
d'accordo sul decreto, che dice che i l
commissario può provvedere all'acquist odi roulottes, non posso essere contro ;però, vi è una realtà per cui, a vent igiorni dal sisma, vi sono terremotati ch e
vivono sotto le tende, che vivono nelfango .
Come posso non essere d'accordo conil decreto che prevede stanziamenti pe raggiustare parzialmente le case ? Ma poivi sono decine, centinaia, migliaia di ri-chieste di perizie per vedere quali sonogli stabili lesionati e quali quelli perico-lanti . E potrei continuare, via via, su que-sta linea . Non si tratta, quindi, di direoggi se siamo favorevoli o contrari aldecreto, perché in una prima fase d iemergenza possiamo convenire su cert ipunti. È il minimo che possiamo fare .
Certo, non possiamo essere favorevol ial decreto quando per anni, senza alcu nintervento in ordine al sistema della pro-tezione civile, ancora una volta si è co-stretti, dopo l'esperienza del Friuli, adistituire la figura del commissario . Non s itratta di dare le coltellate o no, o direche siamo leali con Zamberletti, ma s itratta di dire che non possiamo non de-nunziare il fatto che, dopo anni di no nattuazione di leggi e provvedimenti, citroviamo ad ogni terremoto a dover no -minare un commissario di turno, che poifino ad adesso è sempre il commissarioZamberletti .
Dobbiamo capire oggi di che cosa stia-mo discutendo ! Quando nel decreto s idice che il commissario, tra i primi inter-venti di urgenza, può collocare una part edella popolazione senza tetto in alcunialberghi, non si può essere contrari; però ,questo o in parte non è stato fatto o èstato fatto in modo sbagliato, come conil piano S, il piano di arretramento .
Era l'occasione non per la parata deicinque minuti di ripresa televisiva per cia-scun intervento per far vedere all ' opinionepubblica chi è più bravo a sparare a zero ,per cui poi, guarda caso, il terremoto ele sue conseguenze ancora una volta nonsono responsabilità di nessuno, ma eral'occasione - vedo che la stampa è com-pletamente assente - per cominciare a fareil punto su quanto realizzato in quest igiorni e cercare di comprendere perchéil piano S non sia riuscito .
Si è detto e si è scritto in modo dema-gogico e falso di questi uomini, donne evecchi legati alla propria terra; falso emenzognero perché, se è vero che poche
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centinaia hanno accettato di andare sullacosta, più di ventimila sono emigrati . Al-cuni ministri democristiani hanno dettoche questa gente è aggrappata con le un-ghie alla sua terra, pur così arida, terradi fame, ma poi, quello che io chiamo i lpiano « E », quello della emigrazione, nonè fallito ; oltre ventimila persone, ripeto,sono andate via, colleghi deputati . Queiventimila non erano legati alla loro terra ,pur così arida e così avara per i con-tadini ?
Vogliamo iniziare a riflettere su checosa è messo in discussione dal terre-moto ? Questa gente che per anni è stat asottoposta ad un sistema clientelare, alfavore del politico o dell'amministratoredi turno (non voglio lanciare un'accusageneralizzata e dire del politico democri-stiano) quando si è presentata la varia -bile impazzita, ma prevedibile, del terre -moto, che ha portato morte e terrore ,che cosa ha pensato ? Forse si è chiest ase valesse la pena di continuare a viverein questa società, in cui in questi anniha sperimentato sulla propria pelle cheper realizzarsi doveva sottostare a cert icanali e a certi soprusi, e ha conclusoche era meglio andar via . Vi è una sen-sazione di nausea, e non uso un altro ter-mine, che travolge i cittadini. La genteche va via è piena di amarezza ed è con -vinta che la sua presenza e la sua lott anon servirebbe a nulla ; è quindi una sfi-ducia anche rispetto a sé stessi che spingequesta gente a partire .
Questi sono i temi di cui ci dobbiam ooccupare. Il collega « missino » è andatovia; diceva che l 'intervento dei tremilamiliardi è stato giudicato demagogico, m ase demagogico vuoi dire porre da anni ilproblema di Napoli, ebbene, siamo dema-gogici ; questa è veramente demagogia . Op-pure come fa lo stesso partito comunista ,che al Senato ha approvato un ordinedel giorno in cui non si ha il coraggio didire fino in fondo che una cosa è il pro-blema della ricostruzione e un'altra losfascio di Napoli, che non è legato soloal terremoto. Si deve avere il coraggio difare i propri conti. Attenti che con que-sta politica state facendo sì che nella con-
vinzione della gente il terremoto da fatt odi lutto, di morte e negativo diventi qual -cosa di positivo, sia per l'amministratoreche può gestire miliardi che non ha maiavuto, sia per lo stesso cittadino che, con-vinto ormai della inutilità di altre lottee deluso dalle speranze mai realizzate, s i
dice: finalmente, se non ho la casa oggiche c'è il terremoto . . . !
Discutiamo seriamente di Napoli ! Di-ciamo chiaramente che Napoli in quest ianni è stata sfasciata e distrutta da ge-stioni politiche ed indirizzi governativicentrali che hanno deluso le aspettativedella popolazione, ma non possiamo fa rfinta che oggi dietro il terremoto chie-diamo i tremila miliardi per Napoli ! No npuò essere il terremoto a far sì che Na-poli si riscatti ! Si deve avere il coraggiodi dire che parallelamente alla legge sul-la ricostruzione, e quindi anche per Na-poli, ci deve essere un piano di inter-vento chiaro e preciso che possa risol-levare un poco le condizioni di vita inquella città .
Poteva essere, colleghi, un momento d iriflessione non sull'opportunità di questodecreto, ma sull 'esperienza che abbiam ofatto noi tutti in questi giorni . Come po-trei, ministro Scotti, parlare del decreto enon tener conto, per esempio, degli scia -calli che hanno speculato sulle case ? S eil terremoto ci ha dato testimonianza difatti umanitari, come quello dell'assisten-te 'sociale che da anni viveva nell'ospizioe che è morta per salvare le vecchie cheassisteva, la fotografia che si è trasmes-sa è tuttavia quella dell'umanità così co-m'è, umana e disumana nello stesso tem-po. Quindi, le cose bisogna dirle non percercare il colore, come si sta facendo suigiornali, per poter cioè dimostrare che intutto e in tutti c 'è corruzione .
Come si può, signor ministro, non te-ner conto di questa realtà quando si stan-ziano milioni per la ricostruzione ? No nsono certo contrario ad assegnare milioniper ricostruire le case, ma siamo in pre-senza di fenomeni di mercato nero ; nonsono certo contrario a dare aiuti econo-mici al piccolo agricoltore, però si stan-no uccidendo o vendendo sotto costo gli
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animali . Quindi, se vogliamo parlare d idecreto, parliamo di quante stalle inter-comunali sono state allestite, di quant oforaggio il Governo ha inviato : questo si-gnifica fare un discorso serio sul decreto,e non formalizzare oggi in modo distacca-to e freddo dei provvedimenti, dicendo chesono di emergenza !
L'emergenza è un fatto che ogni gior-no acquista un significato diverso: nonpossiamo pensare che ciò che abbiamo sta-bilito quindici giorni fa oggi non possaessere rivisto o criticato o rimesso in di-scussione. Certo, non voglio stare qui afare dibattiti-fiume; certo, non voglio farpassare la legge sulla ricostruzione dellezone terremotate con un decreto-legge (so -no contrario, personalmente e come ap-partenente al gruppo radicale, a che s ilegiferi per decreto), però poteva esserel 'occasione per puntualizzare certe cose .Infatti, non vi rendete conto che il terre-moto e la fotografia che è stata fatta d iquesta società del terremoto coinvolge no itutti : nessun partito può illudersi di ca-valcare la rabbia di Napoli o la dispera-zione dell'entroterra in questo momento .
Poteva essere l 'occasione per rimetteretutto in discussione, certo senza discors iambiziosi, certo senza progetti elefantiaciche poi non si realizzano mai ; il terre-moto ha dimostrato quanto vale una ru-spa, ha dimostrato il senso consumisticodegli aiuti : i TIR di pannolini Lines inun comune in cui non c'era più un bam-bino che si faceva addosso la pipì ; i ca-mion di asciugacapelli, mentre forse man -cava la siringa o mancava una tenda perle donne che avevano emorragia : questo ,ha dimostrato il terremoto ! Ha dimostra-to come è facile lanciare un satellite epoi come è difficile andare a Pescopagano ,ha dimostrato quanto è lontano il norddal sud, ha dimostrato le contraddizionidi questa società, la politica di inseguir egli obbiettivi giorno per giorno, senza maiparlare dei grandi problemi ideali di cam-biamento. Ha dimostrato che non è suffi-ciente neanche l'esercito attrezzato per re-sistere un minuto in più nei confrontidei nemici, che un paese fra i primi espor-tatore di armi, bravo a fare delle armi
di guerra e di morte, poi manda i sol -dati a scavare con le mani o con la giac-ca a vento, che dopo 24 ore non potevanopiù continuare perché tutti inzuppati esenza attrezzature .
Questi problemi doveva dibattere il de-creto e non i problemi politici per cuici sono i democristiani che vogliono chenon si parli di Napoli perché hanno inte-resse in questo momento a non mandaresoldi a Napoli ma nelle zone interne, icomunisti che sono convinti della demago-gia dei « missini », ma non hanno la for-za o il tempo per spiegare alla gente chepuò essere anche positivo non chiedere3 mila miliardi in nome del terremoto machiedere altre cose, i « missini » che devo -no dimostrare che difendono Napoli e di-menticano che il terremoto significa anco-ra cadaveri sotto le macerie a venti gior-ni dal sisma .
Signor ministro, parlare del terremotosignificava parlare di queste cose e nonfare una discussione frettolosa ! Avevamodel tempo, lo potevamo utilizzare, doveva-mo dare questo segnale ; invece dopo vo-teremo tutti insieme e saremo tutti con-tenti perché il decreto è passato, la stam-pa è silenziosa, perché non è più un fattodi cronaca, perché deve inseguire altre no -tizie, deve pensare a Carlo III, alla BaiaDomizia, alle dichiarazioni della gente ;deve stabilire se Zamberletti sta rompen-do le uova nel paniere a De Mita, a Va-lenzi o a tutti e due . Il terremoto, in-somma, sta diventando un fatto vecchio :è il terremoto che si sta adeguando a lcostume politico, non è il costume politi-co che si sta adeguando alla drammaticitàe alla eccezionalità del terremoto .
Il terremoto ha significato morte eterrore, ha significato gente che per giorn inon è entrata in casa, ha significato permolti la messa in discussione di tutto .Non potete ora trasformarlo in un « car-rozzone » di soldi, in un « carrozzone » po-litico con cui pensare ai voti .
Vi chiedo queste cose fraternamente ,sia pure da avversario : non commettetequesto errore, perché vi sbagliate, se pen-sate di poter cavalcare qualcosa in que-sta fase. Andate fra la gente e vi accor-
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gerete che la sfiducia è tale da travolgerc itutti; in molti casi non c'è più fiducia
nemmeno tra chi ha la casa demolita, ec'è così chi corre per primo a chiedere l a
tenda o la roulotte, riesumando tanti mec-canismi di furbizia .
Perché la gente di Baia Domizia si èribellata ? Perché i vecchi senza tetto na-poletani si sono ribellati ? Perché i terre-motati senza tetto (per quelli di Napoliavete anche creato la targa : TR !) si sonoribellati ? Perché tutti diamo per scontatoche ci sarà un nuovo Belice ! E alloraquello di Baia Domizia non vuoi dare lacasa, perché prevede che dovrebbe farnea meno per due o tre anni, sapendo ch enon si farà niente ; e allora il vecchi osenza tetto occupa le scuole e scende i npiazza perché si dice: « Fino ad ora l acasa non l'ho avuta; può arrivare qualche
provvedimento per i terremotati, ma po i
tutto tornerà come prima e io la casanon l'avrò più » . E così il terremotatoscende in piazza perché pensa che non s ifarà niente .
Dobbiamo dunque invertire la rotta, da-re un segnale diverso, signor ministro . Enon bastano le sue interviste « pulite » ,che cercano di non calpestare i piedi anessuno, come quella su Il Mattino dioggi, che magari è anche giusta, ma ri-flette questo modo di pensare e di inter-venire .
E per queste ragioni che sono costret-to ad astenermi ed invito il mio grupp o
a fare altrettanto : perché in questo de-creto vi sono, in nome dell'emergenza, l econtraddizioni più assurde . Non posso pe-rò bloccarlo, perché non posso certo im-pedire l'aiuto destinato a chi deve aggiu-stare la bottega e reinserirsi nella so-
cietà .Però esiste una relazione sulla difesa
dai terremoti: l'avete letta? Leggetevela !C'è scritto tutto, anche come costruire inun certo modo significhi alla fine spenderedi più, perché il terremoto tornerà . Voi
invece state facendo circolare fra la gente
l'idea che basti aggiustare la scala di cas aper risolvere il problema. No, questa èuna politica assassina : dovete avere il co-raggio di dire alla gente che con il ter-
remoto dovremo vivere . L'esperienza de lFriuli è significativa : si sono fatti lavori-tampone su case che non potevano regge-re a una nuova scossa. E così è stato .
Questi, signor ministro, erano i tem ida trattare. Certo, non volevo che si di-scutesse oggi una legge sulla ricostruzio-ne ; però perché dovete costringermi a pre-sentare un ordine del giorno in cui chie-do (non perché io debba « cavalcare » i di-soccupati !) che sia assicurato il salario acerti lavoratori? Voi siete pronti infattia dare cinque o dieci milioni all 'artigianoper riparare la sua bottega, ma i duedipendenti del falegname o del carrozzie-re cosa faranno? Macchine da aggiustar enon ce ne sono, né ce ne saranno per iprossimi quattro o cinque mesi . Voleterendervi conto che la gente sta scappan-do via? Dobbiamo fermarli, dando lorodelle prospettive, dei segnali, dicendo, adesempio, come assicureremo per i prossi-mi quattro mesi il salario a queste per-sone che non dipendono da una gross aindustria che dispone della cassa integra-zione o da una FIAT, della quale si diceche, se perde qualcosa, in realtà lo per-diamo tutti noi . Questi problemi, che esi-stono, voi mi costringete ad evidenziarl iper vie traverse, con un ordine del gior-no, così come ci costringete a discuterein questo modo .
Ancora una volta, signor ministro ecolleghi deputati, voglio essere ottimistae sperare che il dibattito di oggi ci fac-cia riflettere e ci impegni diversamentequando dovremo parlare della ricostru-zione .
Io non ho nessun potere, ma a livell opersonale cercerò di contrastare in tutti imodi qualsiasi costruzione o ricostruzion e(chiamatela come volete) che si basi suivecchi concetti di vita, di rapporti umani ,di economia, di agricoltura, di rapportisociali . Non ve lo posso concedere, perchétutti lo dobbiamo capire, essenzialmentenoi di sinistra e tutti i democratici e glionesti, anche se questo è un termine dimoda: ricostruire in un certo modo si-gnifica che, nei prossimi venti o trentaanni, vedremo in discussione la nostrastessa vita e spero che fuori di qui molti
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capiscano anche questo. La corsa alle ge-stioni, la camorra esistono, non si sco-prono oggi improvvisamente, e sbaglian oquei giornalisti che credono di scoprir eciò improvvisamente ; il terremoto dev esignificare davvero una presa d'atto nellasocietà che abbiamo davanti e del mod oin cui vogliamo cominciare a cambiarlaessenzialmente, non per la difesa di unpartito, ma per quella della società civile ,di una democrazia .
Se perdiamo anche questa occasione ,l 'imbarbarimento che si sta diffondend oa livello generale può finire col travolger-ci tutti (Applausi dei deputati del grupp oradicale) .
PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'o-norevole Abbatangelo . Ne ha facoltà .
ABBATANGELO . Signor Presidente e donorevole ministro, questa vicenda inizia-ta alla fine di novembre è stata presa,mi pare, leggermente « sottogamba » da lGoverno, che ha iniziato con ritardo l'in-vio di soccorsi ed aiuti in questa situa-zione, con la presenza del commissari ostraordinario onorevole Zamberletti, edoggi si sta creando nelle zone terremo -tate un motivo ulteriore d'estrema confu-sione .
Evidente è il palleggiamento di respon-sabilità, il maldestro tentativo di sfuggiread esse; palese è la voglia di certi perso-naggi che anche in questa occasione, in -vece di favorire la massima collaborazio-ne tra tutte le forze politiche, giocano asvolgere un ruolo di prima donna co ninterviste ai quotidiani che spesso si ri-solvono nella ripetizione di quanto giàdetto il giorno precedente ! Mancano nuo-ve proposte, nuovi interventi : tutti sem-brano attendere la manna dal cielo chearriverà nella forma di questi provvedi -menti, affinché ognuno possa attingere l apropria porzione di miliardi o milioni pe ravviare senza controllo alcuno, in formadiretta, quell'opera di ricostruzione od in-centivazione per risanare tutto quello cheormai non è più risanabile !
Signori del Governo, intere provincesono state letteralmente sconvolte e di-
strutte. Non vorremmo correre il rischi odi trovarci a ripetere cose inevitabili, mabisogna evidenziarle anche in questa se-dui:a, Se il Governo non fosse stato arma-to del suo solito pressappochismo, dellasolita negligenza e non fosse stato appe-santito dai suoi soliti errori e ritardi ,molto e subito si sarebbe potuto realiz-zare per tentare di salvare od almeno al-leviare le sofferenze .
L'altrui, per moltissimi personaggi ch esiedono anche in quest 'aula, significa pre-senze parlamentari, notorietà, importanz aed anche qualche provvidenza economica,se è vero che attraverso questo altrui cheoggi è talmente disastrato riusciamo apercepire una nostra non indifferente in-dennità. Questa situazione non viene as-solutamente affrontata a pie' fermo dalGoverno se, con la prosecuzione degli er-rori, si cerca qualcosa che porti a dimen-ticare lo sfacelo registratosi in queste set-timane .
Si cerca di far decantare la cosa, sicerca - attraverso il silenzio stampa - difar dimenticare a tutto il popolo italian oche esiste oggi il problema della Cam-pania e della Basilicata. Il lato più avvi-lente della cosa è che durante i primigiorni del dopo terremoto si è andati al -la ricerca del pelo nell'uovo, di colui chesi era preso il pacco in più, di colui chesi era approfittato della situazione, del pic-colo camorrista, del piccolo delinquente,si è cercato, con questo folclore, di evi-denziare una situazione meridionale comese fossimo ancora nell'epoca del brigan-taggio con il trombone, il mantello e i lcappello a larghe falde . Si è cercato, an-che in questa occasione, di screditare unapopolazione che ha diritto a non esser-lo, anzi ha il diritto di essere aiutataperché se si trova in questa situazion edi pesante disagio, di arretratezza econo-mica ed occupazionale, lo deve addebitar ea certe colpe e a certi ritardi del Go-verno che si è trastullato in alcune form edi fantapolitica, dimenticando le piccolecose giornaliere che certamente avrebberofatto molto di più degli enormi volumi, .che in 35 anni si sono scritti sulla que-stione meridionale, o di quelle leggi che
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non hanno risolto la situazione del Mez-zogiorno.
Dobbiamo soprattutto denunziare, e lodobbiamo fare con grande fermezza, ono-revoli colleghi, che alcuni ritardi del com-missario Zamberletti hanno creato l'alib ia certe persone per instaurare un climadi tensione, non soltanto nella città diNapoli, ma in tutte le zone colpite da lsisma. Quando noi, come parlamentari, cipresentammo alle riunioni quasi quotidia-ne che il commissario di Governo tenevain prefettura, credemmo di dare un con-tributo evidenziando alcune possibilità d irequisizione degli alloggi . Dicemmo all'ono-revole Zamberletti che doveva interveniresul preesistente, sull'urbano e doveva prov-vedere ad una ricerca sistematica degl ialloggi esistenti nella cinta daziaria na-poletana. Facemmo presente che esisteva -no a Napoli caserme vuote, oltre 40 con-venti vuoti - le strutture di questi ulti -mi avevano resistito in maniera egregiaal terremoto -, edifici pubblici non in-taccati dal sisma, che esistevano possibi-lità concrete per poter ambientare que inuclei familiari che, dalla sera alla matti-na si erano visti spogliati di un bene prima -rio qual è la casa . Il commissario Zamber-letti, evidentemente abituato a questo tip odi incontri, faceva finta di segnare le no-tizie, prendeva diligentemente appunti ,annuiva con il capo alla validità dellenostre tesi e delle nostre richieste, m afino ad oggi ha cercato di spostare -creando la guerra dei poveri - centinai adi nuclei familiari a 40, 50 e 60 chilo -metri di distanza dai centri abitati, ne-gando loro la possibilità pratica di prov-vedere al loro sostentamento familiare ,creando difficoltà enormi per raggiungerei luoghi di lavoro . Ha insediato questefamiglie in case create per essere abitat edurante la stagione estiva per prendereil sole e create senza riscaldamenti o unsolaio. Infatti molte di queste case sonocostruite direttamente con il paviment osulla sabbia . Ebbene, questi nuclei fami-liari sono stati prelevati dalle tende odalle macchine per essere messi addirit-tura in un frigorifero : infatti queste se-conde case non offrono nessuna possibi-
lità di sopravvivenza, se è vero - comeè vero - che moltissimi nuclei familiarihanno abbandonato questi appartamenti ,perché il freddo all'interno era assai su-periore di quello all'esterno . Però le ca-serme non si possono toccare ! Lo stessovale per i conventi : per l'amar di Dio !C'è il vescovo, c'è il cardinale : non sipossono toccare, pena l'eventuale scomu-nica elettorale da parte di sua eminenzaCorrado Ursi. Dunque le strutture pubbli-che non si possono toccare !
A Napoli - per chi non lo sa - c'èun centro emigrazione formato da due tor-ri enormi. Si dice che l'emigrazione nonesiste più che in forma assai attenuata :ebbene, queste due strutture con enormistanzoni, docce, bagni e cucine, potevan oessere messe a disposizione dei terremo-tati. Invece non si possono toccare, per-ché sembra ci sia il veto del prefetto. Cisono altri palazzoni pubblici, come l'exINAIL in via Mezzocannone; quest'ultimoè un enorme pab7zo del Settecento, ormailibero da diversi anni e che ha cen-tinaia di stanze; c'è anche il vecchio al-bergo di Londra in piazza Municipio,enorme e mastodontico, con diverse cen-tinaia di stanze: ma anche quello non s ipuò toccare ! Si deve dar luogo all'esodo,spostando i nuclei familiari a 40, 50 o60 chilometri di distanza .
Il commissario Zamberletti ha dettoche in Friuli aveva adottato lo stessosistema, forse dimenticando che la dimen-sione geografica del sisma in questo casoè assai maggiore . Evidentemente egli hadimenticato che esistono diversità strut-turali, culturali, mentali e politiche chenon permettono di trasferire di sanapianta i ceppi familiari da una parte al -l'altra .
Ma quello che è pericoloso - ed èbene che si sappia - è che per accelerar ele verifiche statiche dei palazzi lesionat inella città di Napoli, il commissario Zam-
berletti ha autorizzato a compiere questeultime giovani laureati con soli cinqueanni di esperienza, quando la legge pre-vede che per fare perizie sul cementoarmato si debbono avere almeno diecianni di esperienza. Certo si tratta di un
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esercito di volenterosi, anche se inadattia stabilire con precisione l'entità dei dan-ni. Anche l'Albergo dei poveri (erronea-mente chiamato dalla televisione reggiaborbonica) era stato sottoposto a perizieda parte di importanti docenti della fa-coltà di architettura di Napoli, i quali 1 0avevano dichiarato inagibile : poi il palaz-zo è crollato seppellendo tra le sue mace-rie diverse vecchiette ed una assistentesociale .
Nonostante tutto questo tessuto urba-no, instabile, spaccato e quasi distrutto ,che presenta momenti estremi di perico-losità, ci troviamo dinnanzi alla mancanz adi volontà o alla impossibilità da part edell 'amministrazione comunale di voler la-vorare, forse perché presi tutti dalla sma-nia delle interviste televisive e giornali-stiche. Tuttavia, tutti sanno che un palaz-zo dichiarato inagibile deve essere imme-diatamente abbattuto o puntellato . Chi nonlo fa commette una grave omissione d iatti di ufficio: infatti, se poi il palazzopericolante crolla, le responsabilità penal isono dei personaggi che oggi amministra-no la vita pubblica cittadina .
Gli abitanti di questi palazzi non pos-sono essere presi e buttati fuori senz aprecise ordinanze di sgombro ; gli ammi-nistratori hanno nelle loro segreterie de-cine di persone che percepiscono decin edi ore di straordinario ogni mese e ch epossono benissimo sacrificarsi un po' d ipiù e provvedere alla stesura di questeordinanze di sgombro, affinché non si pos-sa dire, in un secondo momento, che v isono partiti politici che vogliono caval -care la tigre perché evidenziano dinanz ialla popolazione queste enormi responsa-bilità o manchevolezze .
Addirittura ci sono poi certe conferen-ze stampa, come quella che il signor sin-daco ha fatto proprio oggi, annunziand oche i presidenti di certe circoscrizioni son opronti a marciare sotto palazzo san Gia-como, non per portare la guerra all'am-ministrazione, ma per portare il propri osostegno morale, politico e numerico allaamministrazione stessa .
Evidentemente, per giungere a certesituazioni, l 'amministrazione di Napoli si
vede « leggermente » in difficoltà se deve
mobilitare certi presidenti di certe circo-scrizioni, se deve cercare di mobilitarel'opinione pubblica per indire manifesta-zioni sotto la casa comunale a sostegnodi una politica insostenibile, secondo noi .
Se nei primi giorni abbiamo cercato ,attraverso la presenza, il confronto ed un
dialogo continuo e costruttivo, di portareil nostro contributo di esperienza, avendola promessa dell'amministrazione che s isarebbe tenuta una conferenza quotidianadei capigruppo e che questi, tutti insieme ,si sarebbero assunti la responsabilità dell agestione di questa immane catastrofe, eb-bene, ora dobbiamo constatare che ogn igiorno, a mezzogiorno, si tiene la confe-renza stampa, però ogni giorno, all'una, l aconferenza dei capigruppo non si tiene ,perché evidentemente in quella sede nonsi possono portare certe discussioni e s ideve cercare di gestire anche questa situa-zione in maniera clientelare con lo sper-pero di decine di miliardi di alimenti, chevengono buttati per le strade, perché no nsi riesce a consegnarli entro due ore . In-fatti, bisogna oltretutto sapere che vi èstato una specie di grido di allarme del -l'ufficiale sanitario, professor Ortolani, ch eha detto che se il cibo precotto, cioè giàprodotto e messo nelle scatoline di allu-minio, non viene consumato entro un pai od 'ore non si deve più mangiare . Non haspiegato il motivo, se diventa disgustos oed immangiabile, oppure se vi è un pro -cesso chimico di decomposizione che loporta a non essere consumabile da nes-suno, pena ,disturbi intestinali o qualco-s 'altro.
Un'altra cosa gravissima : si è saputoieri che, a parte le cento e più scuole
occupate a Napoli dai senzatetto, vi son o65 scuole dichiarate inagibili ma ugual -mente occupate . Tutti hanno paura - que-sta è una grossa « patata che scotta » -di adottare una decisione - ne siamo con-vinti -, però resta il fatto che 65 scuoleoccupate dai senzatetto sono state dichia-rate inagibili, cioè minacciano di crollare .Dio non voglia - facendo gli scongiuri d abuon napoletano - che qualche scuola crol-li, perché veramente si potrebbe avere a
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Napoli una catastrofe immane, perché al -l'interno di queste scuole sostano centi-naia e centinaia di persone in attesa d iuna soluzione abitativa che, allo stato at-tuale, penso sia molto ma molto lontana .
Per concludere, vorremmo evidenziar eagli onorevoli colleghi certe discrasie ch eabbiamo notato in questi disegni di leggedi conversione. Noi abbiamo presentat oemendamenti che riteniamo migliorativi ,abbiamo cercato di tener conto delle esi-genze lavorative e di sopravvivenza, dell epossibilità di ripresa del commercio, del-l'industria, dell'artigianato e del turismo ;abbiamo cioè cercato in questi (non mol-ti) emendamenti di recare un piccolo con -tributo di esperienza, oserei dire sul fil odell'umanità, della logica, del vivere quo-tidianamente di fronte a queste situazion iterrificanti . Ma avremmo voluto che cert econtraddizioni presenti nel decreto-legg en. 776 non esistessero, come ad esempioquella dell'articolo 13 : io ed il collega So-spiri abbiamo notato che esso prevedeche ai cittadini riconosciuti invalidi damedici appartenenti a pubbliche ammini-
strazioni venga immediatamente ricono-sciuta un'invalidità del 50 per cento . Aquegli stessi cittadini l 'INAIL entro unanno farà una visita, stabilendo l'esatto
grado di invalidità . Nel caso che questi
cittadini abbiano percepito più del dovutonel corso di quest'anno, essi dovranno ef-fettuare un rimborso che potrà essere
suddiviso in non più di sessanta rate .
Avremmo voluto che il Governo lascias-se inalterato questo articolo; ma avrem-
mo ritenuto opportuno cancellare il pun-to per cui il cittadino riconosciuto inva-lido al 50 per cento dovesse vedersi im-posto il rimborso. Dato che tante provvi-
denze verranno emanate da questo Gover-no, non credo che questo punto potràappesantire molto la situazione del bilan-cio che ormai è completamente dissestata.
Vorremmo evidenziare ai signori de l
Governo, affinché riferiscano al commis-sario straordinario, che attraverso l 'ema-nazione di questi provvedimenti è neces-sario, con la trasparenza più limpida ,portare tutta la cittadinanza a conoscenza
dei modi in cui sarà possibile accedere a iprestiti, ai contributi, alle sovvenzioni . Nonvorremmo che si emanassero provvedi-menti, non vorremmo che si stanziasseromiliardi, senza che il cittadino riesca maia sapere come, dove e quando sia possi-bile arrivare alle fonti di eventuali sov-venzioni .
Mi scuso di essermi dilungato . Inter-verremo nel corso dell'esame dei nostriemendamenti che, come ho già detto, nonsono molti . Spero che gli onorevoli col -leghi vorranno accettarli. Non si trattaassolutamente di emendamenti demagogi-ci e, tengo a precisarlo, se in questa oc-casione abbiamo parlato ancora dei 3 mi-la miliardi non lo abbiamo fatto per mo-tivi demagogici . Abbiamo, invece, ripresoun discorso che è, al tempo stesso, vec-chio e nuovo. Avevamo già pensato aduno stanziamento di 3 mila miliardi perNapoli, e lo avevamo fatto presentandouna proposta di legge sull 'argomento . Spe-ro che gli onorevoli colleghi vorranno ac-cogliere con favore questi nostri emen-damenti, dimostrando che all'interno dellaCamera dei deputati esiste una volontàdi collaborazione, per cercare di dimenti-care e, soprattutto, per cercare di supe-rare una pagina molto dolorosa della no-stra storia meridionale (Applausi a de-
stra) .
PRESIDENTE. È iscritto a parlare
l'onorevole Lamorte . Ne ha facoltà .
LAMORTE . Signor Presidente, onorevo-li colleghi, l'evento sismico del 23 novem-bre scorso, che ha colpito numerosi co-muni della Basilicata e della Campania ,sia per la vastità delle popolazioni inte-ressate, sia per l'intensità del terribile fe-nomeno, che ha causato migliaia di vitti-me ed ha procurato ingenti danni all epersone, alla struttura urbana e produtti-va, ha riproposto all'attenzione del paes e
due problemi: il primo concerne la ne-cessità di non arrivare più impreparati ad
affrontare eventi calamitosi di tale enor-me portata; il secondo riguarda la neces-sità di una generale mobilitazione sia del -l'amministrazione pubblica sia della co-
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munità nazionale per fronteggiare l'imma-ne catastrofe .
Per quanto riguarda il primo proble-ma, abbiamo ancora una volta pagato unduro prezzo all'improvvisazione . Il temarelativo alla riorganizzazione della prote-zione civile sulla base di un piano preor-dinato, in grado di scattare con azioni ra-zionali, responsabilità e compiti precisi ,torna di attualità. È da auspicare che ,esaurita l 'emozione derivante dal terremo-to del 23 novembre, non sia destinata adessere archiviata anche l 'attualità di que-sto tema. In tal caso la responsabilità no-stra, dell'intera classe dirigente di questopaese, diverrebbe enorme e priva di qual-siasi attenuante. Sarebbe meglio porre ogniintelligenza, ogni impegno al servizio d iuna tempestiva definizione legislativa edamministrativa, piuttosto che riservarsi u ndomani di puntare l'indice accusatore con-tro inadempienze che, invece, oggi dob-biamo concorrere ad eliminare .
Non vi è dubbio, d'altra parte, che l aazione svolta dal commissario, onorevol eZamberletti, seppure non è riuscita - néavrebbe potuto, tenuto conto delle condi-zioni in cui si è operato - a superare li-miti e carenze sufficientemente denunziati ,si è rivelata preziosa ed apprezzata d aquanti, con onestà, l 'hanno seguita diret-tamente ed assecondata . È altrettanto in-dubbio che l'area interessata dal sisma ètalmente ampia che l ' ipotesi di nominaredei vicecommissari non può ritenersi as-solutamente impraticabile .
Circa il secondo problema, non si pu ònon dare atto al Governo di essere in-tervenuto con prontezza emanando i duedecreti oggi al nostro esame, che conten-gono norme, persino nella stesura origi-nale, anticipatrici di quelle emanate conminore tempestività in simili luttuosi even-ti. Si è trattato, evidentemente, come sitratta anche per i testi in discussione (no-tevolmente emendati dal Senato), di prov-vedimenti che servono per un primo in-tervento .
Sebbene questa sia la loro natura, es-si sono tuttavia riusciti nel tentativo - dapiù parti auspicato - di non esaurirsi sul
terreno puramente assistenziale, ponendomano in qualche modo ad una concretacorrelazione tra la prima fase dell'emer-genza, dell'aiuto immediato, del tampona -mento e la fase più delicata relativa allaripresa della vita civile, sociale ed econo-mica .
È questo un primo punto da non sot-tovalutare. Esso conferisce una valutazionepositiva, nonostante le carenze ancora ri-scontrabili in questa fase di avvio, chedeve essere tesa a conseguire l 'obiettivodi dare fiducia alle popolazioni colpite ,offrire loro ogni elemento e strumento pertornare a sperare, per riprendere a pro-durre, quindi a vivere.
In questo modo, prima ancora di de-finire la difficile fase della ricostruzionee dello sviluppo, diamo una risposta i npositivo alla forte determinazione manife-stata dai cittadini terremotati di non vo-ler scappare, di rimanere anzi sul propri oterritorio, resistendo allo scoramento fa-cile, per dare concretezza alla volontà diessere, anche in una dolorosa circostanza ,protagonisti del proprio destino, attoridella propria vicenda culturale e sociale .
Chi invece, al richiamo clamoroso delterremoto, si è recato in questi giorni inBasilicata, convinto di incontrare un no-stro contadino inerme ed impaurito, ma-gari incolonnato in una fuga senza pro-spettiva, ha dovuto ricredersi, per il fat-to di non aver capito l'animus della no-stra gente . Un atteggiamento così serio egravido di sacrifici quale e quanta rifles-sione avrebbe potuto generare ! Invece,in tanti casi, ne è scaturito un antimeri-dionalismo cieco e cocciuto, giustificatosolo da inveterati pregiudizi sulla gente de lsud, che tanti guasti hanno prodotto nelpassato ed altri rischia di produrne oggi .Noi tutti dobbiamo fare i conti con que-sta verità, con una volontà precisa dellepopolazioni colpite dal sisma di riprender -si, di rimanere, di ricostruire e riprende -re il lungo, ma possibile, cammino dellosviluppo. Sono esse, innanzitutto, a rifiu-tare una facile ma sterile politica assi-stenziale .
E noi come rispondiamo a questo pos-sente richiamo di responsabilità ? Avendo
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coscienza che l'emergenza portata dal si-sma si aggiunge ad una generale precarie-tà socio-economica che, di per sé, recla-ma provvedimenti organici e risolutivi ;coordinando il lavoro del commissari ostraordinario con i livelli istituzionali, at-torno ai quali le popolazioni si sono stret-te con grande slancio di solidarietà e dipartecipazioni; istituendo nelle zone col-pite centri operativi, sismologici e geolo-gici, per colmare le lacune in materia econ l 'obiettivo di attrezzare, nel medio pe-riodo, tutto il territorio nazionale ; aggior-nando la carta sismica e la legislazionein materia, per evitare anche una ricostru-zione approssimativa e gracile ; dando di-mostrazione di saper cogliere la relazioneesistente tra la nota debolezza e fatiscen-za della struttura urbana dei comuni col-piti e le rovine portate dal terremoto. Inquesto caso, prendere coscienza di quest arelazione non ci deve portare a confonderecon gli antichi mali del Sud le esigenzeed i problemi che il sisma ha posto, cui
dobbiamo rispondere celermente con fi-nanziamenti adeguati e procedure no n
farraginose .
Il terremoto non può essere conside-rato un convoglio, che, passando, col-pisce determinate persone e sul quale ,
passato il pericolo, possono accedere tut-ti indiscriminatamente. Anche nel soccor-so, sul convoglio devono poter saliresolo quanti sono stati effettivamentedanneggiati . Allo stesso modo, convienerendersi conto che il sisma ha colpitomaggiormente lì dove si era in presenzadi una processo di disgregazione dellastruttura urbana e territoriale, la quale ècaratterizzata, non da oggi, da un notevol eprocesso di dissesto idrogeologico, anch e
a causa del forte processo migratorio .
Oggi commetteremmo un imperdonabil eerrore, qualora assecondassimo la temibi-le espulsione di presenza umana che è i n
atto in quel territorio; altrettanto graveerrore commetteremmo, se non ponessimomano ad una saggia politica di consolida-mento e, in taluni casi, di trasferimentoequilibrato e programmato degli abitati .Quella, però, che ieri poteva solo apparire
una scelta ed una politica saggia e lungi-mirante, oggi, dopo il 23 novembre, è unascelta obbligata ed improcrastinabile . Sequesta, ieri, è stata una richiesta inascol-tata delle regioni, degli enti locali e dell epopolazioni, oggi deve essere una chiara
decisione del Parlamento e del Governo .
In questo quadro, la necessità di por-
re mano al reperimento di aree più stabilie sicure su cui insediare le popolazionicolpite diventa indiscutibile, nella conside-razione che la ricostruzione non può ri-
dursi alla riproduzione dell 'esistente, senza
tener conto della problematica posta, sen-za possibilità di sfuggire dal sisma; è op-portuno, anzi, dare avvio ad una fase
nuova di insediamenti umani, in grado d i
assicurare contemporaneamente maggiore
sicurezza ma anche più concrete possibi-
lità di sviluppo .
Se sapremo, onorevoli colleghi, organiz-zare l'intervento lungo questa direzione etenendo conto dei fattori suddetti, ci sa-
remo meritati Ia fiducia delle popolazioni ,
in trepidante attesa .Avremo anche contribuito a non indebo-
lire la fiducia che le popolazioni rimast ea lottare fra le macerie hanno mostratodi voler ancora affidare il proprio futuroad un operante sistema democratico e nonad una non teorica giustizia .
Avremo, peraltro, dato forza e ragion e
a quella grande prova di solidarietà spri-gionatasi nel nostro paese, che ha lasciatoun segno indimenticabile fra i cittadin idei comuni sinistrati . Avremo, infine, as-sicurato la presenza dello Stato, togliendospazio a quanti, senza che passassero inos-servati tra le popolazioni lucane e cam-
pane, confidando nella sua latitanza han-no dato prova di non farsi scrupolo diogni manipolazione strumentalizzatrice, i nqualche caso più impegnati a propagan-dare un simbolo che seriamente intenzio-nati ad aiutare chi era in difficoltà. Qual -che tentativo di produrre divisione fra iterremotati, cercando di gestire cinica -mente gli aiuti, ha trovato poco spazioe la dignità di gente colpita, ma deco-rosa, non ha concesso molta ospitalit àa questo gioco al massacro .
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Operare con metodi e volontà rinno-vati è il migliore atto di riconoscenza aquanti, appartenenti alle forze armate, all eforze dell'ordine, ai vigili del fuoco e aivolontari, hanno dato prova di un grandeservizio reso alle popolazioni terremotate.
È chiaro, comunque, che lo Stato nondovrà affrontare gli immani problemi po-sti dal terremoto solo con provvedimentistraordinari ed eccezionali . Le popolazionimeridionali aspettano una generale atten-zione nuova, nei loro confronti, da part edel Governo e della comunità nazionale,oserei dire giorno per giorno, atto peratto. Il gruppo democratico cristiano con-fida che questo sarà possibile, ed in que-sto quadro esprime voto favorevole ai pri-mi due provvedimenti emanati dal Gover-no . (Applausi al centro) .
PRESIDENTE . Il seguito della discus-sione è rinviato ad altra seduta .
Annunziodi interrogazioni e di interpellanze .
PRESIDENTE. Sono state presentat ealla Presidenza interrogazioni e interpel-lanze. Sono pubblicate in allegato ai reso -conti della seduta odierna .
Ordine del giornodella seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunico l 'ordine delgiorno della seduta di domani :
Giovedì 18 dicembre 1980, alle 9,30 :
1. — Assegnazione di progetti di leggealle Commissioni in sede legislativa .
2. — Esposizione economico-finanziariaed esposizione relativa al bilancio di pre-visione .
3. — Seguito della discussione dei di-segni di legge :
Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 26 novembre 1980,n . 776, recante interventi urgenti in favoredelle popolazioni colpite dal terremoto delnovembre 1980 (approvato dal Senato)(2206) .
— Relatore: Fornasari .
Conversione in legge, con modificazio-ni, del decreto-legge 5 dicembre 1980,
n . 799, recante ulteriori interventi urgent iin favore delle popolazioni colpite dal ter-remoto del novembre 1980 (approvato da l
Senato) (2207) .
— Relatore: Fornasari .
(Relazione orale) .
4. — Discussione del disegno di legge :
Conversione in legge, con modificazio-ni, del decreto-legge 31 ottobre 1980 ,
n . 693, recante disposizioni urgenti in ma-teria tributaria (modificato dal Senato)(2078-B) .
5. — Discussione del disegno di legge :
Disposizioni per la formazione delbilancio annuale e pluriennale dello Stato
(legge finanziaria 1981) (2037) .
— Relatore : Aiardi .
6. — Seguito della discussione dell e
proposte di legge :
S. 17. — Senatore TRUzzi : Normesui contratti agrari (Approvata dal Se-
nato) (1725) ;
SPERANZA : Nuova disciplina del con-tratto di affitto dei fondi rustici e dispo-sizioni sui contratti di mezzadria, di colo-nia parziaria, di compartecipazione agra-ria e di soccida (1499) ;
BIONDI ed altri : Norme in materia ditrasformazione dei contratti di mezzadriae colonia in società agrarie ed in materi adi conduzione agricola (1779) ;
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COSTAMAGNA ed altri: Norme integra-tive per l'affitto di fondi rustici i cui pro-prietari sono grandi invalidi civili (328) ;
— Relatori : Bambi, per la maggioran-za; Caradonna e Ferrari Giorgio, di mi-noranza.
7. — Seguito della discussione dell aproposta di legge :
ANIASI ed altri : Riforma dell 'editoria(377) ;
— Relatore: Mastella .
8 . — Discussione del disegno di legge :
Norme per la sanatoria degli effett iprodotti dal decreto-legge 7 maggio 1980 ,n. 167, recante interventi urgenti per l'edi-toria, e disposizioni integrative (1876) ;
— Relatore: Mastella .
9 . — Domande di autorizzazione a pro -cedere in giudizio :
Contro il deputato Boato, per concor-so - ai sensi dell 'articolo 110 del codicepenale - nei reati di cui agli articoli 81 ,capoverso, 112 del codice penale e 1, pri-mo e terzo comma, del decreto legislativo22 gennaio 1948, n . 66 (violazione dellenorme sulla libera circolazione sulle stra-de, continuata e aggravata) ; agli articol i81, capoverso, 338 e 339 del codice penale(minaccia ad un corpo giudiziario, conti-nuata ed aggravata) ; agli articoli 112, n. 1 ,
e 337 del codice penale (resistenza ad u npubblico ufficiale, aggravata) ; agli articol i81, 61, n. 10, 112, n. 1, 582 e 583 del co-dice penale (lesioni personali continuate epluriaggravate); agli articoli 112, n . 1, e414 del codice penale (istigazione a delin-quere aggravata) (doc. IV, n. 41) ;
— Relatore : De Cinque .
Contro il deputato Mensorio, per ireati di cui all'articolo 324 del codice pe-nale (interesse privato in atti di ufficio)ed all 'articolo 347, secondo comma, delcodice penale (usurpazione di funzionipubbliche) ; nonché per concorso - ai sen-si dell'articolo 110 del codice penale - nel
reato di cui all 'articolo 340 del codice pe-nale (interruzione di un ufficio pubblico)(doc. IV, n. 40) ;
— Relatore: Valensise .
Contro il deputato Quattrone, perconcorso - ai sensi dell 'articolo 110 delcodice penale - nei reati di cui agli arti-coli 328, 81, capoverso, e 61, n . 2, delcodice penale (omissione di atti di ufficio ,continuata ed aggravata), agli articoli 479e 61, n. 2 del codice penale (falsità ideo-logica commessa dal pubblico ufficialein atti pubblici, aggravata), agli articol i323 e 81, capoverso, del codice penale(abuso di ufficio in casi non prevedut ispecificamente dalla legge) ; nonché per i lreato di cui all'articolo 328 del codicepenale (omissione di atti di ufficio) (doc .IV, n . 24) ;
— Relatore: De Cinque.
Contro il deputato Trotta, per con-corso - ai sensi dell'articolo 110 del co-dice penale - nel reato di cui agli arti-coli 324 e 81 del codice penale (interesseprivato in atti d'ufficio, continuato) (doc .VI, n. 47) ;
— Relatore: Mellini .
10. — Seguito della discussione dell emozioni Tremaglia (1-00064 e 1-00068) eMilani (1-00065), delle interpellanze Milan i(2-00307), Brocca (2-00308), Bianco Gerar-do (2-00309), Serri (2-00314), Cicciomesse-re (2-00332) e Caradonna (2-00407), e delleinterrogazioni Pazzaglia (3-01281), Trantino(3-01286), Caradonna (3-01307), Reggian i(3-01520) e Balestracci (3-01637) concernen-ti la situazione in Afghanistan e il casoSakharov .
11. — Discussione dei disegni di legge :
S. 601 . — Misure per la lotta allacriminalità terroristica e organizzata (ap-provato dal Senato) (1267);
— Relatore: Casini .
(Relazione orale) .
Sanatoria delle erogazioni effettuateper provvedimenti urgenti per le società
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inquadrate nell 'Ente autonomo di gestio-ne per il cinema (862) ;
— Relatore : Sinesio .(Relazione orale) .
Proroga dei termini per la emana-zione di nonne integrative e correttivee dei testi unici previsti dall 'articolo 1 7della legge 9 ottobre 1971, n . 825, e suc-cessive modificazioni (1076) ;
— Relatore: Citterio .
12. — Discussione della proposta d ilegge (ai sensi dell 'articolo 81, comma 4 ,del regolamento) :
ZARRO ed altri: Stanziamento di fon-di per la realizzazione di una direttrice
ferroviaria per i collegamenti tra il norded il sud nelle zone interne della regioneCampania (1279) ;
— Relatore : Federico .
La seduta termina alle 19,55 .
IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONTI
Avv . DARIO CASSANELLO
L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE
Dott. MANLIO ROSSI
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INTERROGAZIONI E INTERPELLANZEANNUNZIATE
INTERROGAZION I
A RISPOSTA IN COMMISSION E
RINDONE, ALINOVI, BRINI, BOGGIO ,BARCELLONA, MACCIOTTA, AMBROGIO,E MARGHERI. — Ai Ministri dell 'indu-stria, commercio e artigianato e delle par-tecipazioni statali. — Per sapere – pre-messo:
che in data 24 luglio 1980 venne rag-giunta una intesa tra i Ministri dell'in-dustria e delle partecipazioni statali e laFederazione CGIL-CISL-UIL, in cui si con-veniva « sulla necessità di costituire unpolo pubblico che organizzi e rilanci lapresenza della imprenditoria pubblica nelsettore cartario, con particolare riferimen-to alla carta da giornali quotidiani », non-ché di « collegare questa presenza pubbli-ca strategica nel settore cartario ad unprogramma di potenziamento della fore-stazione produttiva e della produzione dipaste per carta » secondo le finalità e gl iobiettivi del programma di settore appro-vato dal CIPI;
che in sede di approvazione del di-segno di legge n. 1297 per l'acquisizioneda parte del Poligrafico dello Stato dellecartiere Miliani di Fabriano, il Governonella seduta del 30 luglio 1980 accoglieval'ordine del giorno Alinovi-Rindone-Fortecon cui, sulla scorta del punto 2 dell'in-tesa Governo-sindacati del 24 luglio 1980,si impegnava « a dare corso entro il mesedi agosto alla presentazione dell'annuncia-to disegno di legge per la costituzione de lgruppo imprenditoriale pubblico operantenel settore della carta » :
a) quali motivi sono alla base del-la inadempienza del Governo che a seimesi dagli impegni assunti non ha an-cora presentato il disegno di legge inquestione;
b) se il Governo non ritenga diporre fine all'inadempienza denunciata epresentare con tutta urgenza il disegno dilegge che preveda, nel quadro di un pro-gramma immediatamente operativo, unpiano di forestazione e il risanamentoproduttivo e finanziario delle cartiere me-ridionali SIACE, Cellulosa Calabra e Ar-batax.
(5-01659)
ZOPPETTI, LODI FAUSTINI FUSTINIADRIANA, BELARDI MERLO ERIASE ,TORRI, MIGLIORINI, DI CORATO, RO-SOLEN ANGELA MARIA, FRANCESE AN-GELA, CASTELLI MIGALI ANNA MARIA ,FURIA E RAMELLA. — Al Ministro dellavoro e della previdenza sociale. — Persapere se corrispondono al vero le noti -zie secondo le quali l'INPS, a più di novemesi dell 'approvazione della legge n . 33del 1980, non avrebbe dato ancora alcunadisposizione alle proprie sedi provinciali ,circa l'applicazione e di conseguenza ilpagamento (a titolo di anticipazione paria lire 10 mila mensili) della maggiorazio-
ne prevista dall'articolo 14-ter, terzo com-ma, sulle pensioni integrate al trattament o
minimo a carico del Fondo pensioni la-voratori dipendenti, della gestione speciale
per i lavoratori delle miniere, cave e tor-biere e del soppresso Fondo di invalidità ,
vecchiaia e superstiti per gli operai dell eminiere di zolfo della Sicilia, qualora lapensione sia stata attribuita per effettodi un numero di settimane di assicura-
zione e contribuzione obbligatoria effet-tiva non inferiore a 781 ;
per sapere, qualora ciò corrispondaa verità, se ritiene di dover intervenireper impedire ulteriori ritardi e limitarei molteplici danni che finora i pensionat ihanno subìto;
per conoscere infine quali precise econcrete iniziative intenda adottare pe rmettere in condizione l'Istituto nazionaledella previdenza sociale di assolvere adun compito quale è quello previsto dall alegeg n. 33 del 1980.
(5-01660)
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DA PRATO E SPINI. — Al Ministrodel lavoro e della previdenza sociale . —Per sapere - premesso che :
a seguito del fallimento della societàAmbrosiana Calze di Pietrasanta (Lucca )vennero costituite alcune società con ca-pitale GEPI, tra le quali la società Ro-setex, allo scopo di rilevare l'azienda eristrutturarla diversificando la produzione;
la Rosetex ha a sua volta in tempidiversi dato vita ad altre tre società;
due di queste società sono statemesse in liquidazione senza che le stesseavessero - almeno apparentemente - eser-citato alcuna funzione d'impresa ;
la Filatura Aurelia, costituita in dat a1° gennaio 1980 con capitale sociale dilire dieci milioni, si è vista assegnata l amaggior parte dei dipendenti della Rose-tex ed ha ottenuto in affitto i locali ele attrezzature industriali dalla stessa Ro-setex (presidente Gualchierani che è an-che presidente della Filatura Aurelia) ;
la Filatura Aurelia - senza una spie-gazione plausibile - ha proceduto al li-cenziamento di tutti i dipendenti, dichia-rando altresì di non essere più disponi -bile per incontri con lavoratori e sinda-cati -
se non ritiene di :
1) adoperarsi perché la direzionedella società Filatura Aurelia receda dalladecisione di licenziare i dipendenti dellastessa e apra invece una trattativa con ilavoratori e i loro sindacati allo scopo d isalvaguardare l 'occupazione e di garantireil mantenimento di una unità produttivaper la quale si sono adoperate tutte l eforze politiche democratiche e gli enti lo -cali ;
2) procedere ad un esame della in-tera vicenda, anche in considerazione delfatto che nella gestione - per la verit ànon semplice - di tutti i problemi sortia seguito del fallimento della Ambrosian aCalze vi è stata la presenza della Finan-ziaria GEPI ;
alla Rosetex ed eventualmente alle socie-tà da essa costituite;
4) verificare se rispondono a veri-tà le voci secondo le quali sarebbe incorso una azione giudiziaria tra la Finan-ziaria GEPI e la società Rosetex relativaalla utilizzazione dei finanziamenti daquest'ultima ottenuti .
(5-01661 )
CHIOVINI CECILIA, CANULLO, CASA-LINUOVO, CODRIGNANI GIANCARLA,SILVESTRI E SULLO. — Al Ministro de-gli affari esteri. — Per sapere - premessoche:
una delegazione di parlamentari erappresentanti dei partiti dell'arco costi-tuzionale si è recata presso l'ambasciatadella Corea del Sud per inoltrare un ap-pello (sottoscritto da numerosi esponentidel mondo politico, sindacale e cultura-le italiano) per la salvezza del leader del-l 'opposizione sudcoreana Kim Dae Jung ;
la stessa delegazione, nonostante l'ap-puntamento fissato in precedenza, non èstata ricevuta ed, anzi, è stata ostenta-tamente tenuta fuori dai cancelli da do-ve, invano, si è cercato di parlamentareanche per il tramite della polizia italiana ,chiamata dai funzionari dell'ambasciata ;
tale atteggiamento fa presumere chela volontà dei governanti di Seoul sia de-cisamente orientata verso l'esecuzione diKim Dae Jung -
se il Governo non ritenga di :
inoltrare una nota di protesta peril comportamento dell'ambasciata sud-co-reana in Italia;
richiamare a Roma per consulta-zioni l'ambasciatore a Seoul onde eviden-ziare la preoccupazione del popolo ita-liano per la sorte di Kim Dae Jung.
(5-01662)
FERRARI MARTE. — Al Ministro del-l'industria, del commercio e dell'artigiana-to. — Per conoscere :
3) fornire i dati relativi alla enti-
i motivi che impediscono ed hannotà dei finanziamenti concessi dalla GEPI impedito sino ad oggi la ricostituzione
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del consiglio di amministrazione del-l 'ENEL, scaduto da diversi anni ;
quali atti intenda promuovere per-ché tale consiglio di amministrazione siarimesso nella sua pienezza giuridica e fun-zionale .
(5-01663 )
FERRARI MARTE. — Al Ministro del-le poste e delle telecomunicazioni. — Persapere se non ritenga opportuno fornirela più concreta informazione sui motiv iche hanno determinato i recenti provve-dimenti di aumenti delle tariffe postali etelegrafiche, atteso che sono di certo pre-senti le critiche che da più parti si so -no espresse sulle tariffe definite, che ad-dosserebbero alla « collettività » costi su-periori per le lettere e telegrammi perconservare tariffe privilegiate per il tra -sporto dei pacchi e delle stampe pubbli-citarie .
(5-01664)
ROSSINO E BOGGIO. — Al Presiden-te del Consiglio dei ministri e ai Ministr idelle partecipazioni statali, dell'industria,commercio e artigianato, della sanità, de lturismo e spettacolo e della marina mer-cantile. — Per sapere se siano esattamen-te informati della portata e della gravitàdel disastro ecologico abbattutosi su granparte della costa ragusana e su parte diquella gelese, a causa di una falla aper-tasi nella tubazione del pontile dello sta-bilimento ANIC di Gela adibito al travas odi prodotti petroliferi .
L 'apertura della falla ha rovesciato ton-nellate di « ATZ » in mare, formando unaampia chiazza oleosa che, dalle coste ge-lesi, spinta dalle correnti marine, e a cau-sa di ritardi negli interventi e della inade-guatezza degli strumenti adottati, ha inve-stito la costa ragusana e particolarmenteScoglitti, Puntasecca, Marina di Ragusa .
I pescatori di Scoglitti, che dal maretraggono tutti i loro mezzi di sussistenza ,gli operatori commerciali e turistici dell azona, riuniti in assemblea, così hanno com-mentato la gravità del disastro : « per que-sta zona è la fine . La pesca e il turismopotremo sognarceli chissà per quanti anni .
A parte quello che si vede in superficie esulle spiagge e sulla scogliera tutta inca-tramata, il disastro è sul fondo. Per sette-otto anni di pesca non si potrà più parla -re, perché flora e fauna sono distrutte . Al-cuni hanno perduto anche le reti . Che cene facciamo delle licenze se non possiamopescare ? » .
Per conoscere, di conseguenza :
1) se è vero che gli impianti all'ori-gine del disastro sono obsoleti, a causadella politica di abbandono perseguita dal -l 'ANIC;
2) se si intendono accertare con ilmassimo rigore le responsabilità del di-sastro;
3) quali interventi il Governo inten-de compiere nei confronti dell'ANIC, per-ché tali disastri non abbiano più a ripe-tersi ;
4) quali interventi il Governo inten-de compiere per assicurare, d'intesa conla regione siciliana, un risarcimento ade-guato agli operatori colpiti e un 'ampia econtinua opera di disinquinamento, di bo-nifica dell 'ambiente e di ripopolamento, fi-
no al risanamento completo dei luoghi col-piti dal disastro, nonché concrete misuredi sostegno economico ai pescatori e agl ioperatori costretti, purtroppo, a una lun-ga inattività .
(5-01665 )
FERRARI MARTE. — Al Ministro del-la pubblica istruzione. — Per sapere –
premesso che l'articolo 58 del decre-to del Presidente della Repubblica n . 382del 1980 prevede al punto i) del primocomma il diritto all'inquadramento qualiricercatori universitari, previo giudizio diidoneità, di quelli tra i « medici interni »che siano stati « assunti con pubblico con-corso o a seguito di delibera nominativadel consiglio di amministrazione », e cheil secondo comma prevede che l 'attivitànella qualifica debba essere stata svoltaper almeno un anno alla data del 31 ot-tobre 1979 ;
premesso altresì che le precedenti li-mitazioni erano motivate dalla inopportu-
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VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
nità di inquadrare persone il cui titolo dipresenza nell'Università non fosse chiara -mente definito, e che il numero (12 .000)di posti destinati agli inquadramenti è sta-to determinato con preciso riferimento allecategorie aventi titolo -
quali provvedimenti il Ministero in-tenda prendere per evitare che talune Uni-versità deliberino « ora per allora » assun-zioni retroattivamente operanti, delibereche risultano già assunte ad esempio dal -l'Università di Torino e in corso di esamein altre sedi, e in particolare :
se è stato fatto presente alle Uni-versità che all 'atto della elaborazione deldecreto del Presidente della Repubblic aera stata esplicitamente esclusa la rilevan-za di elencazioni di « medici interni » con-tenute in verbali di facoltà o in atti d isingoli direttori di clinica ;
se è stato fatto presente che il nu-mero dei posti destinati agli inquadramen-ti teneva conto delle delibere, ben noteanche in termini quantitativi, assunte an-teriormente al decreto del Presidente dellaRepubblica ;
se sono state date istruzioni ai rap-presentanti del Governo presenti nei con-sigli di amministrazione delle Università ;
se è stato fatto presente a tutti iconsiglieri di amministrazione che essi sa-rebbero personalmente tenuti a risponde-re di eventuali richieste di emolumenti ch ele persone dichiarate « assunte » dovesse-ro anche in futuro rivendicare .
(5-01666)
MIGLIORINI, FORTUNA, BARACETT IE PICCOLI MARIA SANTA . — Ai Ministridell ' industria, commercio e artigianato, de lbilancio e programmazione economica edelle partecipazioni statali. — Per sapere
se sono a conoscenza che i 1200 lavora-tori dello stabilimento di Torviscosa (Friu-li), del gruppo SNIA, da diversi mesi stan-no conducendo una giusta azione di lott aper indurre l'azienda ad accettare un realeconfronto con le organizzazioni sindacali
sul piano di risanamento, nel quale si pre-veda anche la verticalizzazione e diversifi-cazione di tutte le produzioni di base (cel-lulosa, caprolattame, soda-cloro) .
Considerato che il piano generale per
la ristrutturazione delle aziende del grup-po SNIA ha previsto la costituzione diuna società autonoma denominata « Chimi-ca del Friuli » senza con ciò assicurarealla costituenda società adeguati finanzia -menti per rendere credibile la realizzazio-ne del piano di risanamento, gli interrogan-
ti chiedono di conoscere se non ritenganodi assumere le opportune ed urgenti ini-ziative tese a favorire una soluzione po-sitiva sui punti controversi del piano pre-disposto dalla SNIA, come richiesto anchedalla regione autonoma Friuli-Venezia Giu-lia e dagli enti locali .
Gli interroganti chiedono altresì se i lGoverno intenda condizionare l'eventualecessione all 'ENEL delle centrali idroelet-triche del Meduna, di proprietà dellaSNIA, a precisi impegni finalizzati allosviluppo delle attività produttive in Friu-li e alla salvaguardia dei livelli occupa-zionali .
(5-01667 )
ZOSO. — Al Ministro della pubblicaistruzione. — Per conoscere :
il numero esatto di nuove cattedredi educazione musicale la cui istituzion esi è resa necessaria con la introduzionedella seconda ora di lezione nella scuolamedia ;
quanti nuovi docenti sono stati as-sunti per incarico, quanti per supplenza;
cosa intenda fare il Ministro pe rqualificare il personale assunto senza laadeguata preparazione professionale e sen-za il titolo di studio necessario ;
quando intenda porre a concorso inuovi posti in organico al fine di evitarela creazione di un precariato di tale du-rata e consistenza da rendere poi, di fat-to, impraticabile la normale verifica con-corsuale .
5-01668)
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INTERROGAZION I
A RISPOSTA SCRITT A
COLOMBA, BARACETTI E MIGLIORI -NI. — Al Ministro dei trasporti . — Perconoscere - premesso che :
il comune di Buttrio (UD) supera itremila abitanti ;
l 'occupazione industriale in detto co-mune ammonta a più di duemila lavo-ratori ;
quotidianamente diverse decine distudenti utilizzano il treno per recars ialle scuole superiori di Udine ;
nel comune ci sono locali di ritrov oche attraggono centinaia di clienti, in buo-na parte militari di leva di stanza aUdine, soprattutto nei fine settimana ;
dal 1° luglio al 30 settembre allastazione ferroviaria di Buttrio sono stat ichiusi i servizi merci, bagagli e bigliet-terie, costringendo i passeggeri a munir-si di biglietto in treno;
la brevità del percorso ferroviari oButtrio-Udine non permetteva il rilasciodi biglietti a tutti i richiedenti, provo-cando da un lato un forte abusivismo,dall'altro un supplemento di costi per ipasseggeri che proseguivano oltre Udinee non avevano il tempo di munirsi dibigletto alla stazione di questa città ;
la stazione di Buttrio è stata ria-perta dal 1° ottobre ma con orari ridott ie tali da non consentire un servizio ade-guato alle necessità dell 'utenza -
quali provvedimenti intenda adottareal fine di ripristinare completamente l aefficienza dei servizi al pubblico della sta-zione di Buttrio ;
se non ritenga, stante la vetustà del-l'edificio della stazione e la potenzialeutenza, di intraprendere gli studi neces-sari alla costruzione di un nuovo edificio ,eventualmente ubicato in diversa posizio-ne, più prossima alla zona industriale .
(4-06110)
BARTOLINI. — Al Ministro del tesoro.— Per conoscere lo stato della pratica dipensione di guerra riguardante il signorCerquaglia Colombo nato a Todi (Perugia)il 3 luglio 1922 e attualmente residente aTerni, via del Salice, 3 .
(4-06111)
COSTAMAGNA . — Al Ministro dei tra-
sporti. — Per sapere se risponde al veroche per mancanza di fondi non è pos-sibile elettrificare e ammodernare la li-nea ferroviaria Cremona-Mantova . L'inter-rogante chiede di conoscere altresì quan-do il problema dell'isolamento ferrovia -rio della provincia e la necessità di inse-rirla in un sistema razionale ed efficiente
di trasporti via rotaia possa trovare unaadeguata soluzione .
(4-06112)
COSTAMAGNA . — Ai Ministri del te-soro e del lavoro e previdenza sociale . —Per sapere, in relazione ai rilievi mos-si dall'Ispettorato generale finanze sullagestione amministrativa e del patrimoni oimmobiliare dell 'INPGI, cosa è stato fat-to e si propone di fare l'Istituto stess oper ovviare alle irregolarità riscontratespecie negli appalti e collaudi di opere, nelcapitolato di gara, ecc .
L'interrogante chiede altresì di cono-scere come sia possibile aumentare loscarso organico tecnico dell'Istituto (in -gegneri, geometri, ecc.), di fronte al no-tevole patrimonio immobiliare da tutela -re, in seguito al mancato reperimento dipersonale specializzato dagli uffici di col -locamento e dai disciolti enti pubblici .
(4-06113)
DE GREGORIO. — Al Ministro dellapubblica istruzione . — Per conoscere leragioni per le quali il provveditore agl istudi di Cosenza non ha sinora dispostola concessione dell'aspettativa per manda-to ,amministrativo richiesta in data 9 ot-tobre 1980 dal professor Donnangelo Pie-tro e dall 'insegnante De Rose Duilio, as-sessori provinciali, ai sensi dell'articolo 1della legge 12 febbraio 1966, n . 1078 .
(4-06114)
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MONTELEONE E ICHINO. — Al Mini-stro del lavoro e della previdenza sociale.— Per sapere :
se è a conoscenza della situazioneesistente presso i cantieri di lavoro fore-stale di Mosorrofa (Reggio Calabria) dipen-denti dal consorzio di zonifica dell'Aspro -monte, in relazione alle proteste dei b'rac-cianti disoccupati che lamentano la viola-zione delle norme che regolano l 'avviamen-to al lavoro nei cantieri medesimi ;
se risulta che accanto ad assunzionidi braccianti forestali disposte nel rispettodelle graduatorie, si verificano altre assun-zioni fuori delle graduatorie medesime;
se risulta che l'inquadramento a tem-po indeterminato, con la qualifica di ope-raio, di tale Plutino Domenico sia avvenu-to in violazione delle norme sul colloca -mento ;
se non ritiene, tutto ciò premesso, d idisporre una accurata indagine al fine d iaccertare se l'Ufficio di collocamento d iMosorrofa (Reggio Calabria) ed il consor-zio di bonifica dell'Aspromonte rispettinoed applichino democraticamente ed impar-zialmente le norme sul collocamento .
(4-06115 )
GRIPPO. — Al Ministro dei lavori pub-blici. — Per sapere - premesso :
che la legge del 5 novembre 1971 ,n. 1086, che detta norme per la discipli-na delle opere di conglomerato cementi-zio armato, normale e precompresso, eda struttura metallica, all 'articolo 20, nelsancire che sono considerati laboratori uf-ficiali quelli degli istituti universitari d iingegneria ed architettura (più idonei asvolgere l 'attività scientifica e di ricercache attività per conto terzi), nonché quel -li di alcuni uffici statali all'uopo indicati,indica espressamente che il ministro deilavori pubblici, sentito il Consiglio supe-riore, può autorizzare con proprio decre-to ad effettuare prove sui materiali dacostruzione e definisce l 'attività di dettilaboratori come servizio di pubblica uti-lità ;
che accade spesso in alcune provin-ce, come quella di Napoli, ma anche in
quasi tutte quelle del Mezzogiorno, che
non essendo stata concessa alcuna autoriz-zazione per laboratori, gli unici laborator ioperanti restino quelli universitari che perottenere le certificazioni richieste impie-gano alcuni mesi (a volte anche 6) cio è
quando la struttura alla quale si riferisco-
no le prove è stata già realizzata ;
che ciò induce i direttori dei lavoria considerare le prove sui materiali dacostruzione come degli atti purament eformali di cui rendere conto soltanto nel-la documentazione da approntare per i lcollaudo piuttosto che un vero e propriocontrollo sulla qualità dei materiali im-piegati ;
che le conseguenze di ciò, specie do-po la recente scossa sismica che ha in-vestito il Mezzogiorno, la Campania e Na-
poli, sono note a tutti ;
che il decreto ministeriale del 26marzo 1980 pubblicato sulla Gazzetta Uf-ficiale n. 186 del 28 giugno 1980 in appli-cazione della legge n. 1086, detta le nor-me tecniche per l'esecuzione delle operein cemento armato, normale, e precom-presso e per le strutture metalliche e sta-bilisce dei controlli ancora più frequent ie puntuali rispetto alla normativa prece-dente -
con quali strutture si intende rende-
re praticamente possibile l'applicazionedella normativa senza perdite di tempo esenza ridurre le prove a puri atti for-mali ;
con quali laboratori si intende pro-cedere alla gran mole di lavoro per i lcontrollo dei materiali che verranno im-piegati nella ricostruzione degli edifici col-piti dal sisma nell 'Italia meridionale .
(4-06116)
CARLOTTO. — Al Ministro dei lavori
pubblici. — Per conoscere - premesso :
che in data 11 maggio 1979 la Spa
Falci di Dronero (Cuneo) ha chiesto l 'au-
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VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
torizzazione a sbarrare l'alveo del torren-te Maira in località Archero del comunedi Dronero (Cuneo) per produrre energiaelettrica;
che gli utenti dei consorzi irriguiPresidenta, Ceaglia, Varaglia, Attissano eLoreto (tutti con sede a Busca) sono vi-vamente preoccupati di ciò paventand oche la concessione della richiesta autoriz-zazione provochi loro danni nell'attivitàirrigatoria indispensabile per garantire l amassima produttività dei loro terreni nelcaso di sottrazione di acque sia pure pe rlimitate ore del giorno ;
che è quindi necessario introdurrenel disciplinare della concessione clausoleprecise ed inderogabili che salvaguardinoi diritti irrigui preesistenti -
se il Ministro tiene nella necessariaconsiderazione tali esigenze dell'agricoltu-rà che, lungi dal contrastare le iniziativeindustriali, hanno però il diritto di es-sere salvaguardate per non mortificare epenalizzare la produzione agricola .
(4-06117 )
FIORI GIOVANNINO, FORNASARI ,STEGAGNINI, DEGAN, BRUNI, ROSS IDI MONTELERA, CAPPELLI, DE POI ,CIANNAMEA, MARABINI, BRICCOLA E
COSTAMAGNA . — Ai Ministri delle postee telecomunicazioni e dell'interno . — Perconoscere se sia stata considerata l'urgen-te opportunità di emanare, sul piano am-ministrativo, una adeguata disciplina dell econcessioni relative all'uso di apparati ri-cetrasmittenti di debole potenza, i cui ti-tolari sono distinti con la sigla CB .
In particolare, si chiede di sapere s esia stata valutata l'opportunità di :
a) modificare le norme contenute ne ldecreto ministeriale concernente la mate-ria, emanato il 15 luglio 1977, al fine d iadeguarne il contenuto alla modesta po-tenza di 5 Watt e evitare, in tal modo ,costose e sproporzionate sofisticazioni de -gli apparecchi ricetrasmittenti in uso ;
b) disporre che l'accertamento dellaosservanza delle norme prescritte per la
omologazione sia fatto dai costruttori edagli importatori, sotto la loro personaleresponsabilità, all'atto dell 'immissione de-gli apparecchi ricetrasmittenti nel merca-to interno;
c) emanare una sanatoria senza ter-mine per gli apparati CB in uso al 3 1dicembre 1980, denunciati dai concessiona-ri o per i quali sia stata richiesta la con-cessione ;
d) rilasciare l 'atto di concessione aicittadini che ne fanno richiesta, come fa-coltà riconosciuta alla persona, previo ac-certamento del possesso dei prescritti re-quisiti, e non come atto abilitante riferitoa ogni singolo apparato ricetrasmittente ,nello spirito di un sistema di rapporti tracittadino e pubblici poteri più rispettosodei diritti della persona umana ;
e) assegnare un canale unico per tut-to il territorio nazionale alle trasmissionidei CB concernenti stati di emergenza erichieste di soccorso;
f) inserire nello schema di concessio-ne l'obbligo giuridico per i concessionariCB di porsi a disposizione dell 'autorità lo-cale di pubblica sicurezza, con immedia-tezza, in caso di emergenza, per surrogar el'eventuale interruzione dei mezzi pubblicinel campo delle telecomunicazioni e prov-vedere alla segnalazione degli eventi cala-mitosi ;
g) predisporre, d'intesa con le asso-ciazioni di categoria, pubblici elenchi deiconcessionari CB e dei radioamatori, conidentificazione delle località di residenzae delle sigle di identificazione, ai fini diuna precisa localizzazione nel territorio d itutti i mezzi ricetrasmittenti e di un loroinserimento nei programmi della prote-zione civile .
Gli interroganti attendono risposta aiquesiti enunciati auspicando che i conces-sionari CB siano definitivamente sottratt ia una ingiusta condizione di « semiclande-stinità » .
4-06118)
ALIVERTI. — Al Ministro delle post ee delle telecomunicazioni . — Per saperese è a conoscenza che i lavori per l'im-
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VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
pianto del ripetitore TV nel comune diLaglio (Como), destinato a portare il ser-vizio della l a e 2a rete nei comuni d iFaggeto Lario, Laglio e Pognana Lario,nonostante le assicurazioni fornite dagl iorgani competenti, non sono ancora stat iiniziati .
Poiché l'opera è inserita nel piano de -gli investimenti alla approvazione del Mi-nistero delle poste e telecomunicazioni ,l ' interrogante chiede di conoscere i temp idi attuazione dei lavori medesimi .
(4-06119 )
EBNER, RIZ, BENEDIKTER E FRA-SNELLI . — Al Ministro dei lavori pubbli-ci. — Per sapere se è al corrente che l esocietà autostradali non concedono allapopolazione interessata abbonamenti forfet-tari per percorsi limitati ai territori dell eprovince attraversate dall'autostrada .
Considerato che molti pendolari per-corrono giornalmente tratti più o men olunghi di autostrada, e si vedono così por-tar via una percentuale relativamente alt adei loro introiti, gli interroganti chiedon odi conoscere se non intenda provvedereaffinché le società autostradali, e in parti -colare l'autostrada del Brennero, conceda -no ai pendolari abbonamenti forfettari adun prezzo ridotto .
(4-06120)
PIERINO, POLITANO E MONTELEO-NE. — Ai Ministri del lavoro e previden-za sociale e delle partecipazioni statali . —Per sapere - premesso che ancora un avolta la SIP non rispetta l'impegno assun-to anche in sede di Ministero del lavoronei confronti delle ditte appaltatrici e pi ùspecificatamente nei confronti delle mae-stranze SITEL della Calabria che, da quat-tro mesi senza salario, sono in agitazione- quali interventi intendano operare e s enon ritengano opportuna una immediat aconvocazione delle parti allo scopo di ri-solvere la vertenza garantendo regolarit ànelle commesse e nella corresponsione de isalari ai lavoratori .
(4-06121)
PARLATO . — Al Ministro della sanità .— Per conoscere se siano in atto iniziati-ve tendenti ad assicurare ai sordomuti laassistenza di « interpreti » e ciò sia mer-cè la qualificazione di personale all'uopospecializzato sia avocando il relativo one-re allo Stato, nel quadro di una piena as-sistenza ai minorati dell'udito e della Pa-rola che così potrebbero gratuitamentedisporre di un ausilio per iI loro pienoinserimento nella vita sociale .
(4-06122)
PARLATO. — Al Ministro dell'industria,del commercio e dell 'artigianato. — Perconoscere se in Italia il competente dica-stero abbia o meno pensato di verificarele ipotesi relative alla presunta elevataprobabilità di esplosione dei pneumatic iKleber, considerato che la nota vertenzatra la casa produttrice ed una associa-zione francese di consumatori non ha an-cora affrontato il merito della question eche pur andava ed andrebbe immediata -mente affrontato onde ogni eventuale epotenziale rischio venga accertato e sianoadottati i conseguenti provvedimenti o,alternativamente, siano esclusi i denun-ciati pericoli derivanti dall'uso di talipneumatici .
(4-06123)
PICANO. — Al Ministro per i beni cul-
turali e ambientali . — Per sapere - pre-
messo :
che il convento di S . Pietro Apostol oin Pofi, risalente al secolo XVIII, è do-tato di un muro di cinta che risale a i
primi del settecento;
che il complesso del convento, pu r
non essendo stato sottoposto ad uno spe-cifico vincolo, di cui alla legge n. 1089 ,sulla tutela dell'interesse storico ed arti-stico, è meritevole tuttavia di essere sal-vaguardato nella sua integrità sia per l avetustà dei fabbricati, sia per la notorie-tà dell'autore, l'architetto Fontana ;
che il complesso suddetto è compre-so nel perimetro della zona del comunedi Pofi, soggetto al vincolo della legge
29 giugno 1930, n . 1497, sulla protezione
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delle bellezze naturali e panoramiche, inconsiderazione del dichiarato valore este-tico e tradizionale della zona predetta ;
che è in corso di costruzione unastrada rotabile per iniziativa del comun edi Pofi che lambendo le fondamenta delmuro di cinta ne minaccia il crollo intempo più o meno ravvicinato -
quali provvedimenti intenda prende-re per salvaguardare il patrimonio archi-tettonico suddetto .
(4-06124 )
ZANFORLIN. — Al Ministro dei lavor ipubblici. — Per sapere - premesso che :
la rada di Porto Levante, comune diDonada, provincia di Rovigo, con decret oministeriale 16 ottobre 1965, registrato al-
la Corte dei conti il 3 febbraio 1966, adot-tato dal Ministero dei lavori pubblici d iconcerto con il Ministero del tesoro e i lMinistero della marina mercantile, è stataiscritta « nella prima categoria dei port imarittimi nazionali » ai fini della sua uti-lizzazione come « porto rifugio » nell'inte-resse della navigazione generale ;
che conseguentemente il Ministero deilavori pubblici - Direzione generale dell eopere marittime - e per esso l'Ufficio de lgenio civile delle opere marittime di Ve-nezia, dovrebbe provvedere diligentemen-te a tutte le opere necessarie perché det-ta rada sia continuativamente agibile a inatanti che debbono trovare in essa rifu-gio, e sicuro approdo, in ogni momentodell 'anno;
che nonostante tali precisi obbligh il ' imboccatura portuale, per il basso fon-dale che attualmente risulta non superio-re ai metri 2,5 sul medio mare, a caus adella insufficiente e discontinua manuten-zione, non è agibile da più di un anno emezzo;
che i lavori di escavo eseguiti lo scor-so anno e quelli più recenti, durati oltre3 mesi, effettuati dalla motodraga Calabrianon si sono rivelati sufficienti a ripristi-nare il fondale minimo di 5 metri sul me-dio mare ;
che tale insostenibile situazione de-termina gravi danni alle aziende industria-
li localizzate nella prossimità della radale quali per carenza di rifornimento viamare hanno minacciato la interruzione del -l'attività produttiva che lascerebbe senzalavoro qualche centinaio di operai -
1) quali sono i precisi motivi per iquali, nonostante le richieste insistenti de-gli enti locali interessati e del consorzioper lo sviluppo del Polesine, non è stataancora inviata a Porto Levante, dallo stes-so genio civile opere marittime di Venezia ,la motodraga Di Vittorio sicuramente ingrado di eseguire i necessari lavori di ri-pristino dei fondali ;
2) quali provvedimenti intende tem-pestivamente adottare per completare ilavori eseguiti, in maniera inadeguata, dal -la motodraga Calabria .
Più in generale, per conoscere i pro-
grammi futuri di opere da realizzare perevitare i continui pericoli di interramentodei fondali e per assicurare la permanen-za nell'imboccatura portuale della rada d iPorto Levante dei fondali minimi di 5 me-tri e la continuità dell'accesso ai natant i
marittimi .
(4-06125)
ZANFORLIN. — Al Ministro del te-
soro. — Per sapere - premesso :
che presso gli uffici periferici della
Banca d'Italia esistenti nelle varie pro-vince esistono le figure dei consiglieri -censori e dei consiglieri ;
che presso la succursale di Rovigoi seguenti nominativi ricoprono le cariche
a fianco di ciascuno segnate : Degan Ma-rio, avvocato di Rovigo, consigliere-cen-
sore; Lanzoni Alberto Mario, farmacistadi Rovigo, consigliere-censore ; Colombo
Paolo, dottore commercialista di Rovigo ,
consigliere, persone rispettabili -
in base a quali particolari competen-ze sono stati scelti ;
se un criterio preferenziale è statoquello del vincolo di parentela esistente
fra gli stessi .
Più in generale, per conoscere :
composizione, compiti e attribuzionidi tali organismi ;
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- 21643 —
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VIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
criteri e qualifiche che devono averei designandi ;
da chi vengono prescelti e second oquali regolamenti .
(4-06126)
MANFREDI GIUSEPPE . — Al Ministro
della difesa. — Per conoscere quale sorteburocratico-amministrativa abbia avuto ladomanda che in data 4 giugno 1979 hapresentato al Ministero della difesa il gio-vane Luciano Abburrà, nato a S. Vittoriad'Alba il 23 luglio 1956 e qui residente in
via S. Paolo 1, mirante ad essere avviatoal servizio civile in quanto obiettore d icoscienza . La ritardata, sospesa rispostaall'istanza ampiamente documentata del-l'Abburrà, determina grave danno all'in-teressato che non è in grado più di pro-grammare i suoi impegni di vita . (4-06127)
CONTU, LOBIANCO, SCOZIA E URSOSALVATORE. — Al Ministro dell 'agricol-tura e delle foreste. — Per conoscere s esia vero che nel progetto di risoluzioniproposto dalla Presidenza del Consigli odei ministri fiscali della CEE, che da det-to Consiglio dei ministri sarà esaminat oil 22 dicembre 1980, è prospettata una si-tuazione pesantemente discriminatori acontro i vini naturalmente dolci a deno-minazione di origine controllata aventi 1 5gradi totali o più di forza alcolica quan-do provengano dai vitigni Moscato, Mal-vasia, Nasco ed altri vitigni aromatici ,nonché dal Vermentino, tutti estremamen-te interessanti la viticoltura meridionaleitaliana (specie quella sarda, pugliese esiciliana) e ciò per nessuna altra valid aragione che difendere la produzione deivini liquorosi francesi dei Pirenei orien-tali; con l'aggravante che tutti gli altrivini naturalmente dolci della stessa cate-goria, principalmente interessanti i fran-cesi, come i Sauternes, i Barzac ed altri ,fruiscono di trattamento notevolmentepiù favorevole.
Per conoscere se sia vero che, comese quanto sopra non bastasse, i vini liquo-rosi derivanti dal vitigno « Vernaccia diOristano » non sarebbero ammessi, secon-
do la proposta, in una lista di vini liquo-rosi per cui è prevista la facoltà degliStati di mantenere un regime fiscale pri-vilegiato .
Per conoscere inoltre se sia vero che ,secondo la proposta, mentre la riduzionedelle eccessive supertassazioni del vinonei confronti della birra dovrebbero es-sere ridotte nel Regno Unito ed in altripaesi della Comunità nel giro di sei anni ,e nello stesso giro di sei armi dovrebberoessere eliminate le differenze di IVA pra-ticate in Belgio ed altrove nel quadro deivini (con la eventualità inoltre di propo-ste di istituzionalizzazione di tali differen-ze), nulla di simile è previsto nella pro -posta per la unificazione del tasso IVAfra tutte le acquaviti, a vantaggio delwhisky ed a svantaggio di quelle di ori-gine viticole, per le quali si prevederebbel'entrata in vigore nel termine di soli du eanni.
Se, come si teme, le domande suddet-te avranno risposta affermativa, si chiededi conoscere se il Governo voglia assicu-rare il Parlamento che non accetterà al-cun compromesso senza che i punti di-scriminatori suddetti siano eliminati, es-sendo essi assolutamente ingiustificati equindi vessatori nei confronti di sacro-santi interessi italiani, particolarmentesentiti nelle zone sopra richiamate per lequali le attività vitivinicole sono di im-portanza preminente .
(4-06128)
BOZZI. — Ai Ministri dell'industria,commercio e artigianato, della sanità edell'interno. — Per sapere - premesso :
che a seguito dell'alluvione del 1 9novembre 1980 provocata dalla piena delfiume Garigliano è fuoruscita dalle vaschedi stoccaggio della centrale nucleare delGarigliano una quantità rilevante di acquaradioattiva che ha comportato la deposi-zione di materiale radioattivo nell'alveofluviale, nel tratto di mare antistante lafoce e, soprattutto, nei territori alluviona-ti, con grave danno per la salute dellepopolazioni interessate nonché per la pe-sca, l'agricoltura e la zootecnia (come ri-sulta da una relazione, a firma del dottor
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VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Mauro Cristaldi, dell'Istituto di anatomia
comparata « Battista Grassi » dell'Univer-sità di Roma, inviata il 30 novembre 1980ai sindaci dei comuni di Castelforte, Min-
turno e Sessa Aurunca e per conoscenza,
tra gli altri, al Comitato nazionale per laenergia nucleare) ;
che sin dall'inizio dell'esercizio del -
l'impianto elettronucleare in questione s i
sono verificate diverse e crescenti situazio-ni di allarme e di rischio (com'è ricono-sciuto anche in una lettera del Comitat onazionale per l'energia nucleare del 14 no-vembre 1977, inviata al sindaco del co-mune di Castelforte) ;
che gli organismi locali del Ministero
della sanità non sono in grado di condurreuna campagna radioecologica atta a indi-viduare eventuali radici inquinanti sia percarenze di strutture, sia per deficienza d ipersonale (com'è stato affermato dal Labo-ratorio provinciale di igiene e profilassi di
Latina in una dichiarazione del 12 ottobre1979, riportata dalla rivista Il Golfo, n . 9del 1979, pagina 7) -
se non si ritiene necessario e urgent eprendere le iniziative tecniche per lo sman-tellamento della centrale nucleare del Gari-gliano, tenuto anche conto del fatto ch ela centrale medesima fu installata a titolosperimentale, data la vocazione turisticadella zona, e che tale sperimentazionedeve ritenersi ormai esaurita .
(4-06129 )
TATARELLA. — Al Ministro di graziae giustizia. — Per conoscere i dati in pos-sesso del Governo circa il numero, l'iter
cronologico e lo stato attuale dei vari
procedimenti e delle denunzie riguardant iamministratori e consiglieri comunali diTrani della passata e dell'attuale ammini-strazione comunale presso la procura della
Repubblica di Trani .
(4-06130)
*
Atti Parlamentari
— 21645 —
Camera dei Deputat i
VIII LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA POMERIDIANA DEL 17 DICEMBRE 1980
Anno 1978
quintal iINTERROGAZION I
A RISPOSTA ORAL E
DEGAN, BIANCO GERARDO, VERNO -LA, MANFREDI MANFREDO, ZARRO ,BERNARDI GUIDO E MORAllONI . —Al Ministro dei trasporti. — Per conosce-re - considerato la odierna notizia di stam-pa secondo la quale il DC-9, precipitatoad Ustica il 27 giugno 1980, provocando lamorte di 81 persone, sarebbe stato abbat-tuto da un missile - quali elementi di fat -to possa fin d'ora riferire al Parlamentoin argomento, sulla base del lavoro svolt oda parte della commissione incaricata del-l ' inchiesta, anche al fine di evitare ch edalla valutazione di notizie o inesatte oincomplete si possa dar luogo a giudiz idistorti, così come è già accaduto nei gior-ni immediatamente seguenti il grave evento .
(3-02957 )
CASALINO. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri e ai Ministri del com-mercio con l'estero e delle partecipazion istatali. — Per sapere - premesso che :
l ' Italia negli anni 1977-1978-1979 haimportato per il proprio fabbisogno mi-nerale di cromo nelle seguenti quantità :
Anno 1977
quintal i
Turchia 845 .493
Albania 106 .150
Tunisia 18 .000
Sud Africa 532.40 2
USA 25 .300
Cipro 53 .570
Filippine 74 .64 6
Altri paesi
125 .83 1
Totale . . . 1 .781 .392
Grecia 38 .898
Turchia 581 .167
URSS 55 .000
Albania 209 .430
Sud Africa 317 .554
Iran 51 .484
Filippine 43 .510
Altri paesi 104 .820
Totale . . . 1 .401 .863 di cuiin T.I . quintali 606.930
Anno 1979
quintali
Turchia 1 .049.596
Albania 403 .740
Mozambico
21 .45 1
Sud Africa 514.740
Iran 55 .000
India 133 .477
Altri paesi 146 .44 5
Totale . . . 2 .324.449 di cuiin T .I. quintali 747 .70 1
l 'Albania attualmente dispone di mi-nerale di cromo in quantità tali da clas-sificarla al terzo posto fra le nazioni de lmondo per le quantità scoperte dai geo-logi nel sottosuolo albanese, sicché perla sua vicinanza potrà rappresentare unaconveniente fonte di approvvigionamentoconsiderato che la distanza minima fraValona e Otranto è di 70 chilometri, men-tre ora importiamo il minerale di cromoaddirittura da altri continenti ;
considerato che esperti commercial ialbanesi . nella recente visita effettuata al-
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la esposizione SUBFORN di Taranto, nel-l'incontro avuto con i rappresentanti dellepartecipazioni statali, si sono dimostrat iinteressati a moltiplicare l'interscambi ocon l'Italia, fornendo materie prime qua-li cromo, rame e ferro e risorse energe-tiche, in cambio di prodotti industrial ifiniti e di impiantistica, data la comple-mentarietà delle economie italiana e al-banese -
quali misure intendono prendere pe rfavorire l 'interscambio commerciale italo-albanese nel reciproco interesse dei duepopoli vicini e amici . (3-02958)
MOLINERI ROSALBA, GIANNI, PIN-TO, GALLI MARIA LUISA, FERRARIMARTE, FRANCESE ANGELA E VAGLIMAURA. — Ai Ministri dell 'interno edella sanità. — Per sapere - premesso :
l 'alto valore civile e morale delle va-ste iniziative di soccorso e di aiuto indanaro, in beni materiali, in lavoro volon-tario, in contributi tecnici e professiona-li, dispiegati da singoli cittadini, da or-ganismi ed istituzioni varie a favore ditanti nostri concittadini così durament ecolpiti dal terremoto ;
la necessità di intensificare ognisforzo per ridurre al minimo il protrarsidei disagi e sofferenze, assicurando conparticolare urgenza la necessaria assisten-za alle persone più deboli quali minori,invalidi, anziani, infermi ed ai nuclei fa-miliari più colpiti ed esposti ;
l 'esigenza, conformemente ai princìp ied ai contenuti di riforma che ispiran oleggi dello Stato volte al riordino dei ser-vizi sociali, di approntare nelle comunità
locali una rete di servizi tale da contra-stare il perpetuarsi di vecchie forme assi-stenziali, di ricoveri e di emarginazione,e promuovere nuove forme di appoggio edi aiuto alle persone colpite perché sialoro possibile ritrovare nella propria co-munità gli affetti, la casa, il lavoro, l 'as-sistenza sanitaria e sociale, l'appoggio eco-nomico e morale necessario per Ia pro-pria sopravvivenza civile ed umana e perla ricostruzione -
se sono a conoscenza dell ' iniziativa,ampliamente pubblicizzata dalle reti tele -visive nazionali, assunta dalla Croce Ros-sa Italiana, per la raccolta di fondi desti-nati alla costruzione di un nuovo istitutodi ricovero per anziani delle zone terre-motate ;
quali iniziative intendano promuove-
re affinché gli aiuti a tale fine raccoltisiano più proficuamente utilizzati per as-sicurare, alle persone anziane, tramite i
comuni, i servizi di assistenza domicilare ,
familiare e comunitari necessari . (3-02959)
AGLIETTA MARIA ADELAIDE, CIC-CIOMESSERE, AJELLO, BALDELLI, BOA -TO, BOVINO EMMA, CRIVELLINI, FAC-CIO ADELE, MELEGA, MELLINI, PINTO ,
RIPPA, TEODORI E TESSARI ALESSAN-
DRO. — Ai Ministri dei trasporti, della
difesa e di grazia e giustizia . — Per sa-pere - premesso che tre interrogazionidegli stessi interroganti che ipotizzavano
la possibilità che la sciagura aerea di
Ustica fosse dovuta a collisione con unaereo militare o con un aereo-bersaglioproveniente da basi militari non hanno
ancora avuto risposta - se risponde a
verità quanto riportato dai quotidiani dioggi relativamente alla lettera dell'ex di-rettore della compagnia aerea ITAVIA ,
avvocato Davanzali, che denuncia com ecausa della sciagura aerea, in cui perse-ro la vita ben 81 persone, la collisione
con un missile.Per sapere di conseguenza se il Go-
verno intenda fornire una sollecita infor-mazione alle Camere sullo stato delle in-dagini e sulle responsabilità finora
emerse.
(3-02960)
VIGNOLA E MARGHERI . — Al Mini-
stro delle partecipazioni statali. — Per
sapere:
1) se risponde a verità - e nel casoaffermativo quali misure ha adottato ointende adottare - che:
a) la politica di vendita dell'ITAL-SIDER è tale per cui è resa più difficile
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l 'esportazione sia verso l'Europa che ver-so i paesi extraeuropei di manufatti neiquali l'acciaio abbia notevole incidenza(come i tubi e i profilati da nastri, i deri-vati della vergella, la carpenteria, ecc.) ;
b) la ristrutturazione del centro si-derurgico di Bagnoli, mentre ne qualifi-ca la produzione con il nuovo treno acoils, crea difficoltà alle aziende di trafi-lati del sud, sia con la chiusura del trenovergella (il costo del trasporto da Piom-bino incide per circa il 5 per cento sulcosto del prodotto) che con la cessazionedelle vendite di semiprodotti (billette) ;
c) la pratica dell'ITALSIDER deiprezzi franco « punto di parità » (e no n« franco stabilimento-produttore » come sa-rebbe più conveniente) penalizza, per ladifferenza di prezzo che tale pratica com-porta, i consumatori industriali di acciaiodel Mezzogiorno ;
2) se corrisponderebbe, oltre che agl iinteressi della FINSIDER, alla costruzio-ne di una concreta prospettiva di svilup-po per le importanti preesistenze indu-striali meridionali del settore una maggio-re qualificazione della produzione siderur-gica, sia verticalizzandola verso le secon-de lavorazioni, sia sviluppando quella de-gli acciai speciali, e a questo fine se nonritenga in particolare utile e opportuno :
a) avviare subito una intesa dicommercializzazione comune tra la societ àTecna (stabilimenti di Gardone Val Trom-pia, di Rogoreto, di Sesto San Giovanni) ,la società Tecna Sud (50 per cento del ca-pitale della INSUD) che sta realizzandoun nuovo impianto a Caivano (Napoli), ela società Deriver del gruppo FINSIDER ;
b) adoperarsi sin da ora per con-cretizzare il progettato « centro di ricerc a(dalla Tecna Sud a Caivano) per il setto-re della trafilatura e dei componenti perl 'edilizia industrializzata realizzati con gl iacciai speciali » con la partecipazione del -la Deriver, del CSM, del CNR e dell'Uni-versità di Napoli ;
c) impegnare quindi la FINSIDERe l'IRI ad avviare la costituzione di un
gruppo pubblico nel settore di trafilat icapace di incidere positivamente sia sulpiano interno che internazionale e impe-dire così anche che le importanti pree-sistenze del gruppo Redaelli vadano di -sperse e frantumate .
(3-02961 )
DEL DONNO E SANTAGATI. — Al Mi-nistro delle finanze . — Per sapere :
1) se non ritenga che la creazionedei super-ispettori tributari in seno allapubblica amministrazione sia contraria al -l 'ordinamento statale della funzione pub-blica fondato sul principio della rigorosarispondenza delle funzioni ai posti di or-ganico ;
2) se non ritenga che la nuova pe-sante sovrastruttura recherà confusione egrave turbativa al buon funzionamento deiservizi tributari sovrapponendo ai 780ispettori di carriera altri 50 component iun corpo estraneo, dei quali non sonochiaramente definite né le funzioni né leresponsabilità, né l'autorità alla quale deb-bono rispondere sull'efficacia della loro
azione ;
3) se, infine, il trattamento economi-co assegnato ai super-ispettori, pari al dop-pio del dirigente generale, non sconvolg a
ulteriormente la scala dei rapporti retribu-tivi all'interno della pubblica amministra-zione .
(3-02962)
AMODEO. — Al Governo. — Per sa-pere :
se è a conoscenza del gravissimo inqui-namento del litorale ragusano provocato
dalla massa bituminosa - calcolata in 1 .500metri cubi - che è finita in mare a se-guito della larga falla apertasi alle ore 0, 1dell'U dicembre 1980 lungo la condottadi convogliamento dei prodotti petroliferidalle navi ai serbatoi dello stabilimentoANIC di Gela, nei pressi della diga fora-nea di quel porto, mentre la motocisterna« AGIP-VENEZIA » scaricava circa 32 mila
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tonnellate di olio combustibile grezzo de ltipo, pare, ATZ ;
quali provvedimenti urgenti il Gover-no intenda adottare per circoscrivere - at-traverso una idonea opera di disinquina -mento - gli effetti del disastro ecologic oabbattutosi lungo una zona a prevalent evocazione turistica che vede in tal modocompromessa, in termini ancora non esat-tamente valutabili, ma senza dubbio di in-gente portata, la propria economia, legat aal turismo e alle attività terziarie ;
quali iniziative abbia assunto o in-tende assumere a favore dei pescatori d iScoglitti e degli altri centri rivieraschi cheper anni non potranno esercitare il pro-prio mestiere a causa dell'inquinament odella zona a mare, delle spiagge e degl iscogli impregnati di catrame ;
cosa si intenda fare per la salvaguar-dia della salute di quella popolazione ;
quali provvedimenti sono stati adot-tati o si intendano adottare per un as-soluto controllo della vendita del pesceanche nei centri vicini ;
come si intende venire incontro a ipiccoli commercianti e a quanti avevanolegato il proprio sostegno economico al-l'attività dei mesi estivi ora che il turism obalneare non si potrà realizzare per anni ;
se il Governo non intenda accertare, conil massimo rigore, ogni responsabilità perquanto verificatosi, tenendo conto che ina-deguato si è mostrato l 'intervento del-l'ANIC sia per il numero di persone uti-lizzate sia per i mezzi messi a disposi-zione ;
se il Governo non ritiene opportunoorganizzare in quelle zone dei punti sta-bili di pronto intervento a mare in con-siderazione del fatto che l'ente di Statoha pure in esercizio in quella zona trivelleche dal mare traggono notevole quantit àdi petrolio .
(3-02963 )
AMODEO. — Al Ministro della sanità.— Per conoscere - premesso che col 31dicembre 1980 viene a scadere l 'ulterioreproroga di alcuni termini previsti dallalegge 2 maggio 1977, n . 192, relativi allenorme igienico-sanitarie per la produzionee la commercializzazione dei molluschieduli lamellibranchi - se il Governo abbiaallo studio tutte le iniziative necessarieper garantire una immediata efficacia del-la citata legge n . 192 del 1977 e se, incaso contrario, non si ritenga di procederead una ulteriore proroga data l'importanz aeconomica e sociale che la produzione sud -detta riveste per il paese e per numero-sissimi piccoli operatori .
(3-02964)
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INTERPELLANZ E
I sottoscritti chiedono di interpellareil Ministro di grazia e giustizia, per sa-pere :
1) se sia a conoscenza del numerorilevante di procedimenti penali penden-ti avanti le diverse sedi giudiziarie perfatti relativi all'attività di ricostruzionedella Valle del Belice dopo il terremotodel 1968 ;
2) se gli risulti che la maggior par-te di essi, malgrado il lungo tempo in-tercorso, si trovi ancora in fase istrutto-ria, quando non addirittura nella fasedelle indagini preliminari ;
3) quali accertamenti, pur nel ri-spetto dell 'autonomia del potere decisio-nale del giudice, abbia condotto per daregiustificazione alla durata di detti pro-cedimenti, indagine ispettiva tanto più ne-cessaria ove si consideri :
a) che le istruttorie penali riguar-dano non solo privati cittadini, bensì per-sone appartenenti ad organi centrali eperiferici dell'amministrazione dello Sta-
to, ad enti locali e ad enti pubblici e apartecipazione pubblica che hanno avutoattribuito il compito di impiegare note -voli risorse nazionali per ottenere il ri-sultato di una tempestiva ricostruzionedelle zone terremotate ed una pronta ri-presa socio-economica;
b) che i reati rubricati, tutti diindubbia gravità, quali il peculato, la con -cessione fraudolenta di appalti di lavoripubblici, l'interesse privato in atto d'uffi-cio, il falso in atto pubblico hanno com-portato un danno economico di notevolerilievo, e malgrado ciò nessun provvedi-mento restrittivo della libertà personaleè stato assunto, fatta eccezione per unsolo caso, immediatamente seguito dall aconcessione della libertà provvisoria ;
4) come spiega che la stragrandemaggioranza dei procedimenti penali, più
di trenta complessivamente, sono stati in-staurati a seguito di denunce di privaticittadini e non su iniziativa di quegli or-gani dello Stato, Ministeri per primi, cu iè stato affidato il compito di dare esecu-zione alle leggi e alle disposizioni ammi-nistrative in materia di controlli, soprat-tutto in considerazione del fatto che dal-le istruttorie in esame, che certamentesono ben lontane dall'esaurire la sommadegli illeciti, risulterebbe un enorme sper-pero di denaro a vantaggio degli specu-latori e dei corrotti, ottenuto con la di-latazione della spesa, con le perizie sup-pletive immotivate, con le proroghe con-cesse, con la pessima esecuzione dell eopere, unita all'assoluta mancanza deicontrolli ;
5) quali siano i suoi intendimentiper attivare, proseguire e concludere leindagini ispettive di competenza, anche aifini del promuovimento eventuale dell 'azio-ne disciplinare in caso di responsabilità,tenuto conto che il malgoverno e la spe•culazione che hanno impedito la ricostru-zione del Belice, nell'inerzia e nella com-promissione dei pubblici poteri, potrebbe-ro ripetersi anche in più vasta dimensio-ne su altra parte del territorio nazionalepur esso colpito da un 'immane cata-strofe .
(2-00758) « FRACCHIA, LA TORRE, BARCELLO-
NA, BOGGIO, BOTTARI ANGELA
MARIA, RINDONE, ROSSINO,
CIUFFINI, ALBORGHETTI, GUA-
LANDI, CONTI, RICCI, GRANATI
CARUSO MARIA TERESA » .
I sottoscritti chiedono di interpellarei Ministri delle finanze e delle partecipa-zioni statali, per sapere -
premesso che in provincia di Trento ,nel comune di Rovereto, operano impor-tanti stabilimenti - come l 'Azienda tabac-chi italiana (ATI SpA) costituita per ini-ziativa del Ministero delle finanze con de-creto legislativo 12 marzo 1927, n . 35, qua-le organo collaterale e di ausilio dellaAzienda monopoli di Stato e passata in
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gestione dal 1959 al Ministero delle par-tecipazioni statali attraverso il gruppoEFIM, e la azienda FILTRATI collegatadello stesso gruppo ATI sia dall'aspett osocietario che produttivo e commerciale -che si occupano di prodotti destinati almercato del fumo e che hanno raggiuntoun elevato grado tecnologico e produttivo;
constatato che la crisi finanziaria sul-la quale il gruppo ATI è venuto a trovar-si recentemente, e che coinvolge anche launità produttiva di Rovereto, è stata mo-mentaneamente scongiurata con una nuo-va quota finanziaria pubblica di ripianodelle perdite e di ricapitalizzazione dellasocietà ma non risolta, in quanto il fu -turo produttivo di tali aziende è intima-mente legato alle scelte di politica finan-ziaria ed industriale che saranno attuatea livello nazionale anche in relazione alnuovo assetto del monopolio di Stato ;
considerati gli orientamenti assuntidal Ministero delle partecipazioni stataliper la ristrutturazione complessiva delcomparto fumo a livello nazionale e l'or-dine del giorno approvato il 20 ottobrescorso dalla V Commissione permanentedella Camera dei deputati con il quale s i« impegna il Governo a dare corso, co nogni urgenza, alla attuazione del piano asuo tempo presentato di ristrutturazionedell'ATI anche con la realizzazione di even-tuali iniziative sostitutive, a garanzia dei
livelli occupazionali, in relazione anchealla necessità di riorganizzare l 'Aziendadei monopoli di Stato » ;
preoccupati di salvaguardare gli im-pianti produttivi e i livelli occupazionalinella zona di Rovereto, già colpita da di-verse crisi aziendali, sia rispetto agli sta-bilimenti ATI e FILTRATI che alla atti-vità produttiva della Manifattura tabacchi ,e ritenendo non più procrastinabile neltempo la definizione del futuro assetto chedovrà essere dato all'attività del gruppoATI e a quello dell'Azienda monopoli d iStato -:
1) quali iniziative e provvedimenti hadisposto e intende assumere il Governoper dare esecuzione allo spirito e ai con-tenuti dell 'ordine del giorno 0/2059/1/5 ap-provato nello scorso ottobre dalla V Com-missione permanente della Camera dei de-putati ;
2) entro quali tempi e con quali stru-menti si intende, da parte del Governo ,concretizzare l 'intreccio societario ATI-Mo-nopolio ed il relativo programma di ri-strutturazione in cui siano evidenziati ifinanziamenti necessari, i conseguenti in-vestimenti da realizzarsi, le nuove strate-gie di politica aziendale nell'ambito delmercato dei prodotti da fumo, la difesae lo sviluppo dei livelli occupazionali .
(2-00759)
« VIRGILI, BOATO, PISONI, RAF-
FAELLI MARIO » .