REPORT BANDI
PIEMONTE
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INDICE
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FONCOOP - AVVISO 38 STANDARD E 39
SMART. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO
FINO A 40.000,00 € PER SOSTENERE LA
FORMAZIONE AZIENDALE.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Servizi/No Profit
BENEFICIARI: PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 7.500.000
BANDO APERTO | Scadenza il 06/12/2017
Al via due nuovi avvisi, per un totale di 7,5 milioni di euro, per la formazione delle imprese
aderenti al Fondo interprofessionale FonCoop. Nello specifico, si tratta dell'Avviso 38
Standard, da 5,5 milioni di euro, e l'Avviso 39 Smart, con risorse per 2 milioni di euro.
Avviso 38 Standard
Il primo bando mira a sviluppare la competitività delle imprese attraverso piani aziendali o
pluriaziendali standard.
A disposizione ci sono 5 milioni e 550mila euro, di cui:
4 milioni e 550mila euro assegnati alle Regioni in base al numero dei lavoratori delle
imprese aderenti,
un milione di euro a livello nazionale per il finanziamento dei piani ammissibili ma non
finanziati per mancanza di risorse nelle graduatorie regionali.
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I contributi, di importo non superiore a 40mila euro, possono essere richiesti validando la
domanda online entro le ore 16.00 del 6 dicembre 2017 e presentando la documentazione
cartacea entro il 13 dicembre 2017.
Avviso 39 Smart
L'avviso finanzia piani formativi aziendali e pluriaziendali smart, prontamente cantierabili e
che prevedano esclusivamente attività formative in risposta a specifici fabbisogni aziendali.
Ciascuna impresa può beneficiare di un contributo massimo di 2.500 euro, mentre il livello
complessivo di aiuto per un piano pluriaziendale non può superare 7.500 euro.
La presentazione delle domande avviene con procedura a sportello mensile, con scadenza
fissata nell'ultimo giorno feriale di ciascun mese fino all'esaurimento delle risorse
disponibili per ciascuna Regione.
L’apertura del formulario di presentazione è fissata al 7 novembre, con prima scadenza
al 30 novembre 2017.
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ACCORDI PER L'INNOVAZIONE.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO E
FINANZIAMENTO A TASSO AGEVOLATO
PROMOSSO DAL MISE IN FAVORE DI
PROGETTI DI RICERCA & SVILUPPO.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Industria,
Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Associazioni/Onlus/Consorzi, PMI, Grande Impresa, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Innovazione Ricerca e Sviluppo,
Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 206.600.000
BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi
In data 31.10.2017, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che stabilisce
le modalità e i termini per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di
progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi con le Regioni interessate,
denominati “Accordi per l’innovazione”.
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Soggetti beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due
bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi
all’industria nonché attività di ricerca.
Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro e/o
con Organismi di ricerca, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti. In tali casi, i
progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad
altre forme contrattuali di collaborazione quali, ad esempio, l’accordo di partenariato e il
consorzio.
Tipologia di progetti ammissibili
I progetti ammissibili alle agevolazioni nell’ambito degli Accordi per l’innovazione devono
prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale,
strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate
alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di
prodotti, processi o servizi esistenti tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie
identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014
– 2020 “Orizzonte 2020”, quali:
- Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
- Nanotecnologie
- Materiali avanzati
- Biotecnologie
- Fabbricazione e trasformazione avanzate
- Spazio
- Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società”
prevista dal Programma Orizzonte 2020
I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5
milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36
mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della proposta progettuale al
Ministero dello sviluppo economico.
Tipologia di spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese e i costi relativi a:
a) il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con
contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di
specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario,
nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto.
Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
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b) gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui
sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per
il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene,
sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di
svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui gli strumenti e le
attrezzature, o parte di essi, per caratteristiche d’uso siano caratterizzati da una vita utile
pari o inferiore alla durata del progetto, i relativi costi possono essere interamente
rendicontati, previa attestazione del responsabile tecnico del progetto e positiva valutazione
del Soggetto gestore;
c) i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e
sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei
brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di
mercato;
d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 per cento dei costi
diretti ammissibili del progetto,
Entità e forma dell'agevolazione
Le agevolazioni consistono in:
- un contributo diretto alla spesa per una percentuale minima pari al 20 per cento dei costi e
delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione
alle risorse finanziarie regionali disponibili)
- un finanziamento agevolato, nel caso in cui sia previsto dall’Accordo, nel limite del 20 per
cento dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile
definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili).
Scadenza
Fino ad esaurimento delle risorse disponibili
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L.R. 16/95. CONTRIBUTO A FONDO
PERDUTO FINO A 5.000,00 € PER IL
SOSTEGNO DI ATTIVITÀ SVOLTE DAI
CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILI.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Promozione/Export, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 183.000 BANDO APERTO | Scadenza il 27/11/2017
E' stato approvato il bando rivolto ai Comuni, singoli o associati, per l’accesso ai
finanziamenti per il sostegno di attività svolte dai centri di aggregazione giovanili per
progetti da realizzare ai sensi della L.R. 16/95.
Soggetti beneficiari
Possono presentare istanza di contributo ai sensi del presente atto i Comuni, singoli o
associati nelle forme previste dalla legge, che si rendano disponibili a realizzare progetti,
coinvolgendo fino a tre centri di aggregazione aventi sede sul territorio di riferimento.
Tipologia di spese ammissibili
I finanziamenti sono destinati alla copertura delle seguenti spese:
1) risorse umane specificatamente dedicate al progetto (anche se non in via esclusiva);
2) spese di pubblicità e promozione;
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3) spese generali di funzionamento (utenze, affitto locali, materiali di consumo) sostenute
dal soggetto beneficiario del contributo/finanziamento (massimo 10% del costo totale del
progetto).
Entità e forma dell'agevolazione
Il finanziamento assegnabile a ciascun progetto sarà quantificato come segue:
comune singolo o comuni associati sopra i 30.000 abitanti: da € 4.000,00 a €
5.000,00 (secondo il numero di centri di aggregazione coinvolti);
comune singolo e comuni associati fino a 30.000 abitanti: € 3.000,00.
Scadenza
ore 12,00 del 27/11/2017
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LEGGE SALVA BORGHI. CONTRIBUTO A
FONDO PERDUTO PER LA
VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI DEI
PICCOLI COMUNI.
AREA GEOGRAFICA: Italia
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e
Sviluppo, Opere edili e impianti, Attrezzature e macchinari
TIPO DI AGEVOLAZIONE:Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 100.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 2 novembre 2017 la legge recante Misure per il
sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione
e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni.
Le risorse sono destinate al finanziamento di investimenti per tutela dell’ambiente e beni
culturali, mitigazione rischio idrogeologico, salvaguardia e riqualificazione urbana dei
centri storici, messa in sicurezza di infrastrutture stradali e istituti scolastici, promozione e
sviluppo economico e sociale, insediamento di nuove attività produttive; nonché per la
progettazione e la realizzazione del sistema nazionale di ciclovie turistiche e per interventi
per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina.
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Soggetti beneficiari
Per piccoli Comuni si intendono i centri con residenti fino a 5.000 abitanti, nonché i
Comuni istituiti con la fusione tra centri che hanno, ognuno, popolazione fino a 5.000
abitanti.
Tuttavia per poter beneficiare dei finanziamenti non basta il numero di abitanti; devono
essere comuni collocati in aree interessate da:
dissesto idrogeologico
decremento della popolazione residente
disagio insediativo
inadeguatezza dei servizi sociali essenziali
Risorse finanziarie
Viene istituito un Fondo da 100 milioni di euro (con una dotazione iniziale di 10 milioni
per il 2017 e di 15 milioni per ciascun anno dal 2018 al 2023) per lo sviluppo strutturale,
economico e sociale dei piccoli comuni, per il finanziamento di investimenti per l'ambiente
e i beni culturali, la salvaguardia e la riqualificazione dei centri storici, la messa in
sicurezza delle infrastrutture stradali e delle scuole e l'insediamento di nuove attività
produttive.
Tipologia di interventi ammissibili
Nel dettaglio, ecco le misure previste nella nuova legge.
Recupero e la riqualificazione dei centri storici
All’interno dei centri storici, i Comuni possono individuare zone di particolare pregio, dal
punto di vista della tutela dei beni architettonici e culturali, da riqualificare mediante
interventi integrati pubblici e privati finalizzati alla riqualificazione urbana, nel rispetto
delle tipologie e delle strutture originarie.
Si tratta di interventi di:
risanamento
conservazione e recupero del patrimonio edilizio da parte di soggetti privati
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realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico
manutenzione straordinaria e riuso del patrimonio edilizio inutilizzato
consolidamento statico e antisismico degli edifici storici
miglioramento dei servizi urbani
È prevista, inoltre:
la promozione di alberghi diffusi nel proprio territorio
misure volte all’acquisto e alla riqualificazione di immobili per contrastare l’abbandono di
terreni e di edifici dismessi o degradati
l’acquisizione di stazioni ferroviarie dismesse o case cantoniere destinate a presidi di
protezione civile o sedi di promozione di prodotti tipici locali, principalmente per la
destinazione a piste ciclabili, nonché realizzare circuiti e itinerari turistico-culturali ed
enogastronomici
la possibilità di stipulare convenzioni per la salvaguardia e il recupero dei beni culturali,
storici, artistici e librari degli enti ecclesiastici
Banda ultralarga
Le aree dei piccoli Comuni per le quali non vi è interesse da parte degli operatori a
realizzare reti di connessione veloce e ultraveloce possono essere destinatarie delle risorse
previste in attuazione del piano per la banda ultralarga del 2015.
Stampa quotidiana
Previste misure per garantire la vendita dei quotidiani anche nei piccoli Comuni.
Prodotti a chilometro zero
La legge prevede la promozione del consumo e della commercializzazione di prodotti
agroalimentari provenienti da filiera corta o a chilometro utile. Parliamo di prodotti il cui
luogo di produzione, di coltivazione o di allevamento della materia prima sia situato entro
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70 chilometri da quello di vendita e per i quali è dimostrato un limitato apporto delle
emissioni inquinanti derivanti dal trasporto.
Inoltre, si prevede anche che i piccoli Comuni destinino specifiche aree per la realizzazione
dei mercati agricoli per la vendita diretta.
Trasporti e istruzione nelle aree rurali e montane
La legge dispone la predisposizione di un Piano per l’istruzione destinato alle aree rurali e
montane, con particolare riguardo a:
collegamento delle scuole poste in tali aree
coordinamento tra i servizi, pubblici e privati
collegamento dei Comuni montani con i Comuni capoluogo di provincia e regione
informatizzazione e alla progressiva digitalizzazione delle attività didattiche e
amministrative
Servizi
È prevista, infine, la facoltà di istituire, anche in forma associata, centri multifunzionali per
fornire servizi anche in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale.
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PSR 2014/2020. MISURA 4.1.3.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL
75% PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
DI AMMONIACA E GAS SERRA IN
ATMOSFERA.
AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Agricoltura
BENEFICIARI: Persona fisica, PMI, Micro Impresa
SPESE FINANZIATE: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Risparmio
energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto, Finanziamento a tasso agevolato
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 3.000.000
BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2018
La sottomisura 4.1 si propone di sostenere e promuovere investimenti nelle aziende agricole
per migliorarne le prestazioni economiche e ambientali. L’operazione 4.1.3 “Riduzione
delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera” è specificamente volta a migliorare
la sostenibilità ambientale delle attività agricole e di allevamento, comparto da cui si libera
in atmosfera una quota significativa dell’ammoniaca di origine agricola.
La dotazione finanziaria prevista per questo bando è fissata in tre milioni di euro di spesa
pubblica.
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Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda di sostegno le seguenti tipologie di beneficiario:
Imprenditori agricoli professionali, sia persone fisiche che persone giuridiche, singoli o
associati. Il possesso del requisito di imprenditore agricolo professionale deve già sussistere
all’atto della presentazione della domanda, deve permanere fino alla data di conclusione del
vincolo di destinazione degli interventi e si verifica in base ai dati presenti nel fascicolo
aziendale, sezione “Indicatori aziendali”.
Giovani agricoltori, singoli o associati, che si insediano per la prima volta in un’azienda
agricola in qualità di capi dell’azienda usufruendo della Misura 6.1.1 del PSR 2014-2020.
Giovani agricoltori, singoli o associati, che si sono già insediati durante i cinque anni
precedenti la domanda di sostegno usufruendo della Misura 112 del PSR 2007-2013. E’
necessario il possesso del requisito di imprenditore agricolo professionale, che deve già
sussistere all’atto della presentazione della domanda, deve permanere fino alla data di
conclusione del vincolo di destinazione degli interventi e si verifica in base ai dati presenti
nel fascicolo aziendale.
Tipologia di interventi ammissibili
Sono ammissibili al sostegno le seguenti tipologie di intervento:
Investimenti volti a migliorare l’efficienza gestionale degli effluenti zootecnici e dei
digestati;
Investimenti volti a ridurre l’emissione ammoniacale da strutture di allevamento esistenti;
Investimenti volti a ridurre il consumo di acqua nelle strutture di allevamento esistenti.
Sono previsti sia investimenti di tipo edilizio, sia acquisti/acquisizioni di macchine ed
attrezzature, compresi i programmi informatici; per macchinari e/o attrezzature fissi è
compreso il costo di installazione. Sono ammissibili al sostegno anche investimenti
immateriali (spese tecniche e generali, spese di progettazione, consulenze, studi di
fattibilità, acquisto di brevetti e licenze) connessi alla realizzazione dei sopra indicati
investimenti, nella misura massima del 12% della spesa
Entità e forma dell'agevolazione
L’aliquota di sostegno prevista nel PSR è pari al 40% della spesa ammissibile.
Tale aliquota potrà essere maggiorata:
di un ulteriore 10% per gli investimenti collettivi per uso comune; si intendono collettivi
per uso comune gli investimenti effettuati da un soggetto giuridico che definisce tra almeno
3 imprese agricole un legame stabile, valido fino alla scadenza del vincolo di destinazione
dell’investimento, per l’acquisto di macchine e attrezzature o per la realizzazione di
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investimenti fissi da destinarsi esclusivamente all’utilizzo collettivo da parte degli associati.
Tutte le imprese agricole coinvolte sono responsabili in solido fino alla scadenza del
suddetto vincolo.
di un ulteriore 10% per gli investimenti effettuati da giovani agricoltori: si intendono sia i
soggetti aderenti all'operazione 6.1.1 del PSR 2014-2020, cioè in posizione ammissibile e
finanziabile nella graduatoria vigente, sia coloro che negli ultimi 5 anni si sono insediati
nell'ambito della sottomisura 112 del PSR 2007-2013.
di un ulteriore 10% per gli investimenti attuati in zona montana; per gli investimenti fissi, la
zona da considerarsi è quella in cui essi vengono realizzati. Nel caso si acquisiscano
macchine e attrezzature, la zona è quella in cui il beneficiario ha la propria sede operativa;
per le domande presentate da soggetti collettivi, la zona è definita in base alla
classificazione prevalente tra le sedi operative dei singoli aderenti.
di un ulteriore 5% per gli investimenti effettuati da soggetti che aderiscono anche a misure
agro-climatico-ambientali sinergiche agli obiettivi dell’operazione 4.1.3,ovvero
all’operazione 10.1.5 “Tecniche per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca
in atmosfera” del PSR 2014-2020, cioè in posizione ammissibile e finanziabile nella
graduatoria vigente; per le domande presentate da soggetti collettivi, almeno il 50% della
superficie aziendale ammissibile presso i singoli aderenti che parteciperanno all’uso
collettivo dell’investimento da realizzarsi, individuati sulla base dell’elenco allegato alla
domanda di sostegno, deve avere in corso l’adesione quinquennale all’operazione 10.1.5.
Scadenza
Domande dal 10.11.2017 al 31.01.2018
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PSR 2014/2020 MISURA 4.4.3.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL
100% PER LA SALVAGUARDIA, IL
RIPRISTINO ED IL MIGLIORAMENTO
DELLA BIODIVERSITÀ.
.AREA GEOGRAFICA: Piemonte
SETTORI DI ATTIVITÀ: Pubblico
BENEFICIARI: Ente pubblico
SPESE FINANZIATE: Opere edili e impianti
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 3.000.000
PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
Sono state pubblicate le dsiposizioni attuative relative alla misura 4.4.3 "Salvaguardia,
ripristino e miglioramento biodiversita'" - PSR 2014/2020 - anno 2017.
L'operazione sostiene investimenti non produttivi di pubblica utilità, finalizzati alla
protezione e all'incremento del potenziale di biodiversità nonché alla tutela, conservazione
e valorizzazione degli habitat e delle specie elencate nelle direttive comunitarie effettuati
dagli Enti gestori delle aree naturali protette della Regione Piemonte i cui territori ricadono
in siti della Rete Natura 2000.
L’operazione sostiene, in particolare investimenti per:
ripristino di ecosistemi d'elevato valore per la biodiversità, di habitat favorevoli alla flora e
alla fauna selvatiche, di corridoi ecologici;
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costituzione, protezione, recupero e miglioramento di ambienti naturali e seminaturali e di
aree umide, opportunamente associati a biotopi capaci di fornire alla fauna selvatica rifugio,
nutrimento e siti di riproduzione. Particolare attenzione deve essere riservata alle specie e
agli habitat di cui alla direttive Uccelli e Habitat e alle liste rosse locali, dell'Unione
internazionale per la conservazione della natura e dell'Unione europea;
acquisto di terreni per realizzare gli investimenti suddetti nei limiti del 10% del contributo
concesso.
E’ esclusa la compravendita di terreni comunali e provinciali.
La dotazione finanziaria prevista per l’attuazione del presente bando dell’operazione 4.4.3 è
fissata in Euro 3.000.000,00 di spesa pubblica.
Soggetti beneficiari
Enti gestori delle aree naturali protette della Regione Piemonte i cui territori ricadono in siti
della Rete Natura 2000.
Tipologia di progetti ammissibili
Ogni Programma di intervento deve essere composto da un minimo di 2 massimo a un
massimo di 5 progetti definitivi.
Vengono finanziati i seguenti interventi:
- Investimenti non produttivi di pubblica utilità finalizzati alla protezione e incremento del
potenziale di biodiversità nonché alla tutela, conservazione e valorizzazione degli habitat e
delle specie come: ripristino di cenosi autoctone d'elevato valore per la biodiversità, di
habitat favorevoli alla flora e alla fauna selvatiche, di corridoi ecologici, costituzione di
cenosi arbustive, arboree, prato?pascolive e umide, opportunamente associate a biotopi
capaci di fornire alla fauna selvatica rifugio, nutrimento e siti di riproduzione. Particolare
attenzione andrà dedicata a specie più significative dal punto di vista naturalistico di cui
alla Direttiva Habitat, alla Direttiva Uccelli e alle liste rosse locali, liste IUCN e UE;
- investimenti non produttivi di pubblica utilità finalizzati alla costituzione o ripristino delle
infrastrutture necessarie alla corretta gestione degli habitat e delle specie connesse e
funzionali agli investimenti sopra citati;
- acquisto di terreni per un costo non superiore al 10% del totale delle spese ammissibili, a
condizione che sia strettamente necessario e connesso a un intervento ammissibile.
Entità e forma dell'agevolazione
E’ concesso un contributo in conto capitale sulle spese ammissibili pari al 100%, con un
massimale d’intervento pari a Euro 500.000,00 per domanda di sostegno.
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EASME/EMFF/2017/1.2.1.12.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO
ALL'80% PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
DEI SETTORI DELL'ECONOMIA BLU.
AREA GEOGRAFICA: Italia/UE
SETTORI DI ATTIVITÀ: Industria, Servizi/No Profit
BENEFICIARI: Ente pubblico, PMI, Grande Impresa
SPESE FINANZIATE: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Promozione/Export, Risparmio
energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi
TIPO DI AGEVOLAZIONE: Contributo a fondo perduto
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 14.500.000
BANDO APERTO| Scadenza il 28/02/2018
In data 31.10.2017, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che stabilisce
le modalità e i termini per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di
progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi con le Regioni interessate,
denominati “Accordi per l’innovazione”.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due
bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi
all’industria nonché attività di ricerca.
Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro e/o
con Organismi di ricerca, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti. In tali casi, i
progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad
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altre forme contrattuali di collaborazione quali, ad esempio, l’accordo di partenariato e il
consorzio.
Tipologia di progetti ammissibili
I progetti ammissibili alle agevolazioni nell’ambito degli Accordi per l’innovazione devono
prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale,
strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate
alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di
prodotti, processi o servizi esistenti tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie
identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014
– 2020 “Orizzonte 2020”, quali:
- Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
- Nanotecnologie
- Materiali avanzati
- Biotecnologie
- Fabbricazione e trasformazione avanzate
- Spazio
- Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società”
prevista dal Programma Orizzonte 2020
I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5
milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36
mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della proposta progettuale al
Ministero dello sviluppo economico.
Tipologia di spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese e i costi relativi a:
a) il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con
contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di
specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario,
nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto.
Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
b) gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui
sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per
il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene,
sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di
svolgimento del progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui gli strumenti e le
attrezzature, o parte di essi, per caratteristiche d’uso siano caratterizzati da una vita utile
pari o inferiore alla durata del progetto, i relativi costi possono essere interamente
rendicontati, previa attestazione del responsabile tecnico del progetto e positiva valutazione
del Soggetto gestore;
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c) i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e
sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei
brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di
mercato;
d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 per cento dei costi
diretti ammissibili del progetto,
Entità e forma dell'agevolazione
Le agevolazioni consistono in:
- un contributo diretto alla spesa per una percentuale minima pari al 20 per cento dei costi e
delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione
alle risorse finanziarie regionali disponibili)
- un finanziamento agevolato, nel caso in cui sia previsto dall’Accordo, nel limite del 20 per
cento dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile
definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili).
Scadenza
Fino ad esaurimento delle risorse disponibili