regulae philosophandiregulae philosophandi
PRIMA REGOLA
Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che
bastano per spiegarli
Principio di causalità - Rigore ed essenzialità scientifica
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SECONDA REGOLA
Riferire sempre alla stessa causagli effetti analoghi
Esempio
La luce del fuoco è della stessa natura della luce del Sole
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TERZA REGOLA
Estendere a tutti i corpi quelle qualità che noi riscontriamo
E’ il principio d’induzione
tutti i corpi sono estesi anche se sperimento questa proprietà solo su alcuni
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QUARTA REGOLA
Ritenere valida ogni proposizione ottenuta dall’esperienza per
induzione finchè non si scoprano altri fenomeni che la contraddicano
Le proposizioni possono essere falsificate
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QUINTA REGOLA
Non esistono idee innate
E’ da ritenersi ipotesi tutto ciò
che non deriva dalle cose stesse, o attraverso i sensi, o attraverso la sensazione dei
pensieri
E’ da ritenersi ipotesi tutto ciò
che non deriva dalle cose stesse, o attraverso i sensi, o attraverso la sensazione dei
pensieri
Critica sempre più aspra al cartesianesimo e ad una fisica non giustificata da alcuna
evidenza sperimentale
FISICA DELLE IPOTESI (Cartesio)FISICA DEI PRINCIPI (Newton )
IN REALTA’ RICORRERA’ PIU’ VOLTE AD ENTI ASTRATTI Anche i principi sono generalizzazioni arbitrarie dei fatti
dell’esperienza
Maggiore è la massadella palla, maggiore
è la resistenza che offre all’accelerazione impressa
dal calcio
La stessa palla, sulla Terra o sulla Luna, offre la stessa resistenzaGRANDEZZA INVARIANTE (almeno fino ad Einstein)
P = M g
Il peso è la forza con il quale un corpo viene attratto dalla Terra
Il peso dipende da g oltre che da M . Sulla luna l’accelerazione di gravità è minore
P cambia dalla Terra alla Luna
TERRA LUNA
Keplero: vis prensandi- una forza che attira - e un peso che è l’inerzia di un corpo a mantenere il suo stato
La fisica prenewtoniana aveva intuito che è insita nei corpi“quache cosa” proporzionale al peso e che a che far e col moto
La quantità di materia è la misura della medesima ottenuta congiuntamente dalla sua densità e dal suo volume
La quantità di materia è la misura della medesima ottenuta congiuntamente dalla sua densità e dal suo volume
DENSITA’ = MASSA / VOLUME Circolo vizioso?
Newton non definisce la densità - Concetto primitivo
Keplero: causa del moto- misurava la forza dalla velocità
Galileo: forza equivalente al peso
Newton: l’azione esercitata nel corpo per mutare il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme
Keplero: causa del moto- misurava la forza dalla velocità
Galileo: forza equivalente al peso
Newton: l’azione esercitata nel corpo per mutare il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme
Forza e massa rimasero per Newton concetti indipendenti
F = k a F = k a
1845 - Duhamel
F = m a m = F / a
Tempo assoluto (durata) e Spazio assoluto (simile ed immobile)
ENTI ASTRATTI
Giorni, mesi ed anni : tempo relativo Ci muoviamo in uno spazio relativo
PRINCIPIO D’INERZIA
Ciascun corpo persevera nel proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme,
eccetto che sia costretto a quello stato da forze impresse
Galileo: Ogni corpo persevera nel suo stato di quiete
di moto circolare uniforme finchè intervenga una forza a modificare tale stato
IL PRINCIPIO DI INERZIA E’ DI CARTESIO
Cartesio ammette il principio d’inerzia sia come conservazionedella velocità iniziale sia come conservazione della direzione
rettilinea del moto
Il principio cartesiano venne scritto su Le Monde e pubblicato nel 1644. Per lui era un segno dell’intervento di Dio sul mondo
Per Newton invece il principio è l’espressione di una mancanza di forze
Tutti i fenomeni si spiegano per mezzo del movimentocaratterizzato dalla quantità di moto
M v
Come una pagliuzza che galleggia sull’acqua è attirata daun vortice nella corrente, così una pietra è attirata dalla Terrada un vortice
Anche i pianeti ruotano , con i vortici che li circondano, in un vortice più grande attorno al Sole
Newton introdusse fin dal primo principio il concetto di forza.Leibniz e Lagrange lo definirono metafisico
Galilei non lo volle mai utilizzare
Il cambiamento di moto è proporzionale alla forza
motrice impressa
Il cambiamento di moto è proporzionale alla forza
motrice impressa
F = k a
Non c’è ancora il concetto di massa ma compare la variazionedella velocità cioè l’accelerazione
Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria; ossia le azioni tra loro e dirette vero parti opposte
Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria; ossia le azioni tra loro e dirette vero parti opposte
Newton non dimostra che le tre leggi non sono vere ma le presenta
come se fossero assiomi riconoscendo che Galileo conosceva le prime due
Newton non dimostra che le tre leggi non sono vere ma le presenta
come se fossero assiomi riconoscendo che Galileo conosceva le prime due
L’IMPATTO DEI Principia
L’IMPATTO DEI Principia
Opera difficile anche per i matematici
Venne criticata l’attrazione come causa della gravità. In effetti la gravità rimase un mistero fino ad Einstein
Gran parte degli scienziati inglesi divennero presto ferventi newtoniani, in Europa la polemica con Leibniz
Opera difficile anche per i matematici
Venne criticata l’attrazione come causa della gravità. In effetti la gravità rimase un mistero fino ad Einstein
Gran parte degli scienziati inglesi divennero presto ferventi newtoniani, in Europa la polemica con Leibniz
IL TORMENTONE DELL’ETERE
L’etere è sempre più sottile scendendo dalla cima dell’ariasino al centro della Terra
TelescopiTelescopi
ColoriColori
Il colore non appartiene ai corpi
Il colore non appartiene ai corpi
Cartesio : primo modello per la luce
Cartesio : primo modello per la luce
La luce è composta da particelle in movimento
Cartesio: secondo modello per la luce
Cartesio: secondo modello per la luce
La luce è come un fluido chepassa attraverso i pori di un
mezzo
Cartesio: terzo modello per la luce
Cartesio: terzo modello per la luce
La luce è un insieme di onde che esercitano una pressionesu un mezzo elastico che pervade tutto
Cartesio : i ColoriCartesio : i Colori
I colori sono dovuti al diverso modo con cui i corpi ricevono la lucee la riflettono agli occhi di chi la vede
Altre teorie sulla luceAltre teorie sulla luce
Diverse pressioniSul bulbo oculare
Diverse posizioni del bulbo
Newton: i colori sono connaturati alla luce Newton: i colori sono connaturati alla luce
A raggi con diverso potere di rifrazione corrispondono
colori diversi
Il viola ha il più alto potere dirifrazione
Il rosso ha il minor potere dirifrazione
Il biancoIl bianco
MESCOLANZA DI TUTTI I COLORI
ETERNO DUALISMO
Influenze culturali della tradizione ermetica
VELOCITA’ ISTANTANEA: valutiamo la velocità su intervalli sempre più piccoli