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Rassegna stampa del 02/02/2011

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Rassegna stampa del 02/02/2011

La Voce di Romagna Ravenna

Sorprende i ladri sull�uscio(Cronaca)

Il Sole 24 Ore Centro Nord

Rompicapo-rifiuti per le Pmi(Economia locale)

Il Sole 24 Ore

Sull'imposta regionale deducibilità per settori(Economia locale)

Fondo perequativo per i comuni(Pubblica Amministrazione)

Ora si riapre la partita con i governatori(Pubblica Amministrazione)

Solo la cedolare affitti fuori dal rischio-aumenti(Pubblica Amministrazione)

Nucleare: gli arretrati ai comuni(Pubblica Amministrazione)

Si blocca il sistema per i certificati online(Pubblica Amministrazione)

Stop al contributo per le Casse(Pubblica Amministrazione)

Sconti per mille comuni(Pubblica Amministrazione)

Premio riservato al 75% dei docenti(Economia locale)

Italia Oggi

Federalismo, trappola per la Lega(Pubblica Amministrazione)

Federalismo con la perequazione(Pubblica Amministrazione)

L'albo pretorio è solo online(Pubblica Amministrazione)

Nessun rinvio in vista per la legge delega(Pubblica Amministrazione)

Delegazione al costo di 1.10 euro(Pubblica Amministrazione)

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Furto sventatoa Russi

Sorprende1ladri

sull 'uscioRUSSI - Rincasando ha avuto la"sorpresa" che ogni padrone dicasa non vorrebbe mai trovaresull'uscio : due ladri, intenti adaprire il portone per entrare efare razzia. La disavventura ca-pitata nel pomeriggio a una si-gnora residente in un'abitazio-ne di via Fiumazzo, a Russi, siè pero conclusa con la telefona -ta ai carabinieri e tanto spaven-to. Salvi i preziosi di casa, dopola fuga dei malviventi, non an-cora entrati in soggiorno . Duele persone sorprese dalla donnapochi minuti prima delle 18che alla vista della signora se lasono data a gambe, fuggendodal giardino e salendo in un'au-to dove probabilmente li stavaaspettando un complice. LaBmw è sfrecciata via facendoperdere le proprie tracce.

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press L.IfE

02/02/2011

... su

CENTRO NORD

Rompicapo-rifiuti per le PmiSconti dal 30 all'80% rispetto alla tariffa o alla tassa sugli scarti solidi urbani

Lorenzo Bordoni

C'è chi per smaltire i resi -dui di vernice deve utilizza-re sei contenitori divers i(con relativo registro e spe-se) ; c'è chi ha lo sconto sullatariffa della nettezza urbana ,ma come contropartita è co-stretto a fare fino a cinqu echilometri per buttare via i ri-fiuti; c'è la ditta che può getta-re le pelli lavorate (con resi-dui di cromo e altre sostanz echimiche) nel cassonetto tra-dizionale, quando nell eaziende dei comuni vicini l estesse vengono trattate co-me rifiuto speciale, con ag-gravio di burocrazia e costi.Imprese e smaltimento: ben -venuti nella giungla dei rego -lamenti comunali.

Dopo l'approvazione delTesto unico ambientale, glienti locali sono ancora in atte -sa dei decreti attuativi peravere una regolamentazioneomogenea allo smistament odei rifiuti in tutta Italia. E nelfrattempo i comuni si sono or -ganizzati, spesso seguendostrade diverse, a volte con ri -sultati paradossali . «Tutti s irifanno auno standard comu-ne, quello della legge naziona-le ; però poi ognuno ha presostrade differenti», spiega Fla-vio Balestri dello staff am-biente della Cna di Bologna.E il suo collega Carlo Ghedi -ni a riportarne qualche esem -pio : «C'è il discorso della ri-duzione della tassa sulla net-tezza urbana (Tia o Tarsu)per le aree produttive perché

devono pagare anche lo smal -timento dei rifiuti speciali, af -fidato a ditte private». Per ca -pire basta prendere l'esem-pio di una autofficina :nell'area dove si trova il car-roponte e tutti gli attrezzi dalavoro si deve pagare per losmaltimento dei rifiuti spe-ciali mentre nella zona adibi-ta a ufficio, bagno o spogliato-io si versa la normale Tarsu oTia. Cosa succede in quest ocaso? «In pratica - aggiunge- ogni amministrazione appli -ca uno sconto diverso». Pas-sando inrassegna le principa-li province del Centro-Nor dle percentuali variano dal 2 5fino all'8o per cento . E si pu òarrivare fino al caso che rac -conta - non senza una certadose di frustrazione - Mari oRossi, gestore di un mobilifi-cio nella provincia di Peru-gia: «Nell'area industriale incui ci troviamo noi paghiam oil 3o% della tariffa ma non c' èla pulizia delle strade e nonabbiamo i cassonetti (quell iper i rifiuti tradizionali) . Dob -biamo quindi provveder enoi andando al bidone più vi-cino: in alcuni casi sono soometri, in altri anche cinquechilometri» .

La giungla dello smalti-mento s'infittisce ancora d ipiù quando si parla di selezio-ne dei residui. E ancora Ma-rio Rossi a raccontare alcunianeddoti : «Nella mia aziend adevo tenere una ventina dibi-doni diversi, con i relativi re -gistri e adempimenti buro-

cratici, tra cui sei solo per levernici : per le vernici, polve -ri di vernice, contenitori vuo -ti di vernice (senza residuo) ,residuo della vernice secca ,filtri e stracci che servon oper la pulizia della vernicia-tura, polveri di carteggiatu-ra» . Per non parlare del fatt oche «quando il legno mi arri -

va intero è consideratò rifiu-to tradizionale, ma appena l otaglio diventa rifiuto specia-le e anche solo per portarl oin giro devo chiedere l'auto-rizzazione alla Camera dicommercio» .

Va un po' meglio a Paol oMorbidoni, proprietario diun'autocarrozzeria e gommi -

sta nei pressi di Ancona : «I odi contenitori ne ho una quin-dicina, diversi dei quali per levernici e i diluenti, altri per di-versi tipi di plastica o ferro.Già ridurre a dieci sarebb eun successo» . Nella zonadell'Imolese, racconta po iGhedini di Cna Bologna, «c isono comuni che ragionanoin modo particolare : peresempio se un'azienda produ-ce metallo può buttarlo nellaraccolta tradizionale fino al -la soglia dei io chili all'anno;quando supera quella cifra di-venta rifiuto speciale» .

C'è poi il caso delle pellet -terie nella provincia di Firen -ze : «Pontassieve, dove si tro -va la ditta gestita da mio fi-glio - spiega Adriano Guerri-ni, dell'omonima pelletteria- è stato il primo comune aconsiderare la pelle lavorat acome rifiuto speciale, già nel1993-94. Nel2003-2004la nor-ma è arrivata anche a Firenz ee progressivamente in altr ecittà. Ci sono però comuni co-me Campi Bisenzio in cu iquesto prodotto si può anco-ra buttare nel bidone tradizio-nale» . Questo comporta ov-viamente problemi all'am-biente, ma anche alla concor-renza: "Paghiamo circa 19 0euro ogni due mesi per la dit-ta che ci viene a ritirare le pel-li di scarto- aggiunge Guerri-ni - oltre a un canone annualedi circa 88o euro . Costi che leaziende in altri comuni no nhanno» .

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Il riordino. La delega venerdì allesame del consiglio dei ministr i

Sull'imposta regionalededucibilità per settori

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ROMA

Un intervento tecnico e asostanziale invarianza dei sal-di di finanza pubblica. Così i lpreconsiglio di ieri ha dato ilvia libera al ddl di delega per i lriordino dell'Irap.

L'obiettivo del provvedi-mento che venerdì sarà esami-nato dal Consiglio dei ministr i(si veda Il Sole 24 Ore di ieri) èquello di evitare una possibil econdanna da parte della Cortecostituzionale del meccani-smo di deducibilità del 10 %

dell'Irap dalle imposte dirett eIres e Irpef.

Nei sei principi cardine cuisi dovranno uniformare i de-creti legislativi previsti dal di-segno di legge delega spicc asoprattutto quello che preve-de una deducibilità Irap sem-plificata, dunque in misur aforfettizzata come è oggi (per-centuale a parte ovviamen-te), che tenga però contodell'intensità di impiego delfattore capitale e del fattor elavoro nell'ambito dei divers isettori produttivi . In questomodo si vogliono evitare pos-sibili rilievi di illegittimità co-stituzionale dell'attuale misu-ra di deduzione, che viene ap-plicata indistintamente a tut-ti i contribuenti.

Altro elemento di novità èquello di voler coordinare l enorme che regolano la dedu-zione Irap con quelle che limi -tano la deducibilità degli inte -ressi passivi ai fini dell'Ires edell'Irpef per ridurre o evitar eeventuali fenomeni di doppiaindeducibilità.

Ma sull'imposta più pontestata e oggetto di contrasto intutte le sedi giurisdizionali ,dalle commissioni tributariealla corte di giustizia Ue, i nod ida sciogliere sono ancora mol-ti e qualcuno anche più attesorispetto a quellb della deduci-bilità oggetto della nuova leg-ge delega.

Il nodo principale che rima-ne per 1'Irap, infatti, è quell odell'assoggettamento al tribu-to dei cosiddetti "piccoli" . Unproblema rilanciato nell'au-tunno scorso dalla Corte dicassazione (sentenze 21122 ,

21123 e 21124 del 13 ottobre) . Inquell'occasione i giudici, dopole aperture sui liberi professio-nisti, hanno stabilito che an-che il piccolo imprenditore ,come l'artigiano (come l'idrau-

lico), come il piccolo commer-ciante e il coltivatore diretto,può legittimamente riteners iescluso da Irap quando l'attivi-tà svolta non risulta autonoma-mente organizzata .

In sostanza, per l'Irap si st averificando quello che è acca-duto in passato per l'Ilor, perla quale, ci fu un estenuante di-battito dottrinale e giurispru-denziale, per stabilire chi risul-tava soggetto e chi no . E, all afine, fu il legislatore a stabilir ei "confini" del tributo .

Un intervento che da più

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I NODI IRRISOLTIIl principale è quello deipiccoli imprenditori, che pe rla Cassazione sono esent iquando l'attività svolta non èautonomamente organizzat a :

L'obiettivoa Evitare una possibilecondanna da parte dell aConsulta del meccanismo d ideducibilità del 10% dell'Ira pdalle imposte dirette Ires e Irpef.Il meccanismo attuale, infatti ,non terrebbe conto dell edifferenti tipologie dicontribuenti

L'altra prioritàe Coordinare le norme ch eregolano la deduzione Irap conle misure che limitano ladeducibilità degli interess ipassivi aifini dell'Ires edell'lrpef per ridurre o evitar eeventuali fenomeni di doppi aindeducibilit à

Ilnodo principalea Resta quello dell'applicazion eIrap ai piccoli contribuenti ,ovvero quelli privi di autonom aorganizzazione. In autunno l aCassazione ha stabilità ch eanche peri cosiddetti "piccoli "imprenditori (artigiani ,commercianti e agricoltori), pu òscattare l'esclusione dal tribut oquando l'attività svolta non èautonomamente organizzata

L'impassea Rimaneirrisolta anche laquestione del ginepraio d iregimi speciali oggi esistenti s ubase regionale e non

parti si auspica ora per l'Irap :un intervento normativo cheindividui con esattezza chi de-ve pagare il tributo regionale echi ne è escluso . Anche perch éi contribuenti hanno sempre i ldubbio se pagare e presentar eistanza di rimborso oppure s enon presentare del tutto la di-chiarazione e non pagare i ll'imposta regionale .

D'altronde, i "paletti" indi-cati dalla Cassazione no nsempre sono facilmente indi-viduabili . Secondo la Corte,ad esempio, un'attività è d aconsiderarsi soggetta al tribu-to regionale quando il titola -re risulta responsabile dell'or-ganizzazione e quando sonoimpiegati beni strumentali ec-cedenti le quantità che costi-tuiscono il minimo indispen-sabile per svolgere l'attivit àoltreché quando ci si avvale ,in modo non occasionale, d ilavoro altrui.

Ma non è mai stato chiaritocosa vuol dire «impiegare be-ni strumentali eccedenti il mi-nimo indispensabile» . I benistrumentali generalmente so-no sempre indispensabili: diffi-cilmente in un'attività d'im-presa si acquistano beni nonindispensabili. Ecco perché, al-la fine, forse l'unica strada perrisolvere la questione sarebb equella di una norma ad hoc ,che però tenga conto dei prin-cipi generali dell'Irap e non in-dividui semplicemente nel su-peramento o meno di un limi-te quantitativo di beni stru-mentali il presupposto sogget-tivo del tributo.

Altro nodo rimasto irrisolt oèiquello del ginepraio di regi-mi speciali e deduzioni forfeta-rie oggi esistenti su base regio-nale e non (ad esempio il nuo-vo modello pubblicato ieri sulsito dall'agenzia delle Entrate ,dedica a questi regimi e dedu-zioni ben nove pagine di ap-pendice alle istruzioni dì com-pilazione) :

In questo caso, però, la solu-zione dovrebbe arrivare conl'approvazione del decreto sulfederalismo che disciplinala fi-scalità regionale. In quelloschema di decreto viene previ-sta - e forse benedetta da tutti icontribuenti - la progressivaabolizione dell'imposta .

D . D .M . Mo .

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press LIf1E02/02/2011 Il So e

:lall1ù

Federalismo, Governo al lavoro in vista del voto di domani : spunta anche la compartecipazione Iv a

Fondo perequativo per i comuniNuove modifiche testo per convincere terzo polo, Pd e Idv

FOTOGRAMM A

bastate a vincere le resistenzedell'Idv . Al termine di un incon-tro con il titolare della Semplific azione, Roberto Calderoli, Anto-nio Di Pietro ha ribadito che il su opartito voterà no perché «è unda-to di fatto che il voto sulla riformaè stato trasformato in un voto sul -la tenuta del governo Berlusco-ni» . Ciò significa che l'eventualesì o l'astensione decisiva andràcercata altrove . Difficilmente pe-rò tra le fila del Pd.

Nel tentativo di convincere idemocratici ad ammorbidirsi i nserata il ministro leghista ha pre-sentato un emendamento per di-sciplinare sin d'ora il fondo pere-quativo che dal2o14 rileverà quel -

LE NOVITÀCambia la tassa di soggiorno :proventi anche agli albergh ied esonero per i bus turisticidai pedaggi per il centroRaccordo con gli altri decreti :

I RILIEVI DEI TECNICI

Dubbi del servizio bilanci odella Camera sulla copertur adella cedola re seccae sulla fissazione al 7, 6per mille dell'aliquota Im u

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lo diriequilibrio nell'intento di ga-rantire a tutti i comuni il finanzia-mento integrale a costi e fabbiso-gni.standard delle loro funzionifondamentali. A parte la precisa-zione che il "contenitore" sarà fi-nanziato con la compartecipazio-ne del 30% sulle compravendit eimmobiliari, il testo si limitaapre-levare un intero articolo dal de-creto sul fisco regionale (cioè i lprossimo che la bicamerale esa-minerà) e inserirlo nel provvedi-mento sui comuni. Una scelta chenon piacerà al Pd che a suo temp oha già criticato il modo in cui era

Eugenio BrunoROMAone, Per il fisco comunale suonala campanella dell'ultimo giro .Man mano che ci si avvicina alvo-to di domani il pressing del gover-no si fa sempre più serrato . E s imoltiplicano gli strumenti di per-suasione : alla «bozza» di decretoattuativo concordata la settima-na scorsa con i comuni si sono ag-giunti il «lodo La Loggia», che vaincontro all'Idv sul tetto alla pres-sione fiscale, e l'emendamentoCalderoli, che strizza l'occhio a lPd sulla perequazione . Ma per laminoranza è ancora troppo poco .

Per allontanare lo spettro di u npareggio in bicamerale l'esecuti-vo è intenzionato aprovarle tutte .Come ha fatto ieri . Il relatore dimaggioranza Enrico La Loggia(Pdl), oltre a mettere nero su ban-co che ci vorrà un coordinament ocon i prossimi dlgs, ha espress oparere favorevole su otto emen-damenti dell'opposizione . Inclusii due di Felice Belisario (Idv) : co nuno viene deciso di destinare alfondo di riequilibrio che operer àfino al 2013 per rimuovere gli squi-libri tra territori ricchi e poveriun quarto di quei 2,8 miliardi atte -si dalla compartecipazione del2% all'Irpef; con l'altro viene raf-forzata la clausola di invarianzanel prelievo tributario stabilend oche non potrà aumentare «anchenella fase transitoria».

° Modifiche che si aggiungono al -le precisazioni chieste dal mini-stro del Turismo, Michela Vitto -ria Brambilla, sull'imposta di sog-giorno e accolte dal relatore . Il get -tito del contributo fino a5 euro im-posto ai turisti potrà essere desti -nato anche al «sostegno dell estrutture ricettive» mentre il re-golamento che dovrà disciplinar-la andrà emanato sentite le asso-ciazioni di categoria . Ma sul fina-le è spuntata anche la previsioneche il nuovo tributo accorpil'obo-lo chiesto ai bus turistici per acce-dere ai centri cittadini.

Tutte queste novità non sono stata scritta quella norma.

Sempre fermo sul no è poiilter-zo polo. Nonostante Api, Fli eUdc abbiano ribadito di continuoche là riforma introduce solo«più tasse per tutti», alcuni espo-nenti della maggioranza sono con -vinti del fatto che ci siano ancor aMargini per fare cambiare idea al-meno al futurista Baldassarri .Che ha ribadito ieri di essere sem-pre aperto al dialogo . Purché ven-gano accolte le seguenti propo-ste : cedolare secca realmente co-perta e con un'ampia deduzion eper gli inquilini; applicazionedell'imposta municipale (Imu )sul possesso sulla prima casa; so-stituzione della compartecipazio-ne del 2% all'Irpef con una all'Iva.E chissà che almeno quest'ultimamisura alla fine non possa essereacèolta. Anche Calderoli ha sem-pre preferito l'Iva ma ha dovut odesistere per l'impossibilità di de-terminare il gettito fino a livell ocomunale. Un'obiezione che aBaldassarri non è mai bastata per-ché,•a suo dire, si potrebbero usa-re i dati provinciali corretti con i lnumero degli abitanti o le dichia-razioni dei redditi.

La controprova si avrà oggipo-meriggio quando si cominceran-no a votare gli emendamenti e s ideciderà a che ora anticipare ilvoto finale di domani vista la con-comitanza alle 15 con la discussio-ne alla Camera sul caso Ruby . Su ltavolo della commissione ci sa-ranno due elementi in più: le per-plessità del servizio bilancio diMontecitorio sulla copertura del-la cedolare secca e sulla fissazio-ne dell'asticella dell'Imu al 7, 6per mille ; il sì della commission eFinanze del Senato che (con n vo-ti contrari e 13 favorevoli) ha chie-sto di limitare la cedolare secc afino ai ioo-i2omila euro . Con l acuriosità che in quella sede, inquanto presidente, Baldassarri s iè astenuto . Ma a Palazzo Mada-ma l'astensione equivale al no ,mentre in bicamerale abbasse-rebbe il quorum.

aiRJ~UZION ; IUS ER VMA

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Fisco regionale e costi standard sanitari i prossimi appuntamenti in commission e

Ora si riapre la partita con i governatoriRoberto Turn oboa La deadline per il parere ètra quaranta giorni, venerdì nmarzo, salvo (non improbabili)rinvii in corso d'opera . Dopo ilfisco municipale, in parlament onella bicameralina sarà prestis-simo il momento del fisco regio -nale e dei costi standard di asl eospedali, secondo un calenda-rio che potrebbe essere fissatogià a fine settimana dopo il voto(e a seconda del voto) sul fiscocomunale . E dopo i sindaci, an-che i governatori affilano le ar-mi . Perché la partita sul federali-smo fiscale che li riguarda - eche anzitutto riguarda i contri-buenti - non è di sicuro menoesplosiva di quella dei comuni .Con la grande incognita dei con -

ti della spesa sanitaria, che arri-va anche a occupare oltre 1'8o %dei bilanci regionali .

Il confronto tra governo e re-gioni su fisco regionale e cost istandard sanitari è andato avan-ti a lungo e l'intesa finale è stat araggiunta solo il 16 dicembre.Gon la promessa dell'Economiadi mettere sul piatto corposi ri-tocchi ai tagli 2011 della mano-vra estiva; promessa che adesso

LA NUOVA SFIDAIl decreto calendarizzat ogià a fine settimana ,parere entro l'11 marz oTra le richieste delle region ila revisione dei Lea

le regioni attendono di vedere .formalizzate già col decreto mil-leproroghe .

Miche il testo del decreto sulfisco regionale non mancherà d ifar salire le polemiche e le tensio-ni politiche. Sugli scudi ci son osenz'altro i governatori del sud ,che proprio in queste ore stann ofacendo asse sul riparto dei fon-di sanitari per il 2011, capitolo le-gato a doppia mandata col fede-ralismo fiscale . Ma le novità delprovvedimento sono numerosee di fortissimo impatto per i con -tribuenti . Dalla compartecipa-zione regionale all'Iva, all'addi-zionale Irpef che potrà salire fi-no al 3%, passando per lapossibi-lità teorica di azzerare l'Irap . Perle regioni arriva poi la possibili-

tà di staccare gli eventuali divi-dendi dei proventi dalla lottaall'evasione fiscale, nella qual edovranno avere un ruolo attivo ,anche nella definizione degl iobiettivi annuali di politica fisca-ledel governo .

Novità in arrivo sul versante fi -scale anche per quanto riguard ail rapporto con le province: nelleregioni a statuto ordinario avran -no dal 20121a compartecipazioneall'Irpef, non più all'accisa sull abenzina. E novità per costi stan -dard e benchmark sanitari, ch escatteranno nel 2013 sulla bas edei bilanci 2011, ma escluderannoregioni e province a statuto spe-ciale che li negozieranno nel ri-spetto deipropri statuti. Nelben-chmark delle migliori ci dovrà es-

sere una regione del nord, unadel centro e una del sud Italia .Ma salta la garanzia di considera-re nel riparto dei fondi le specifi -cità socio-epidemiologiche terri-toriali, che il sud invoca .

Dettagli non certo insignifi-canti . Su cui intanto, almeno pe rquanto riguarda asl e ospedali, i lparlamento ha cominciato a di-scutere nella commissione sani-tà del Senato, dove ieri il governa -tore dell'Umbria, C atiuscia Mari-ni (Pd), in una audizione ha indi -cato le prime richieste delle re-gioni : benchmark tra regioni ch erappresentino nell'insieme alme -no 1/3 della popolazione, criter idi riparto non solo legati all'et àdella popolazione ma anche a fat-tori epidemiologici e socio-eco-nomici, immediata revisione de iLea (livelli essenziali di assisten-za). «Quelli attuali sono del 2001:è inammissibile - ha detto la Ma-rini-partire nel 2013 con livelli d iassistenza di dodici anni fa».

(~ RI PROOU]IONE RISERVATA

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Le simulazioni su effetti e ricadute per regioni e enti local i

Solo la cedolare affittifuori dal rischio aumentiGianni Trovat iMILAN O

Due certezze: gli sconti ro-busti offerti dalla cedolare sec-ca mettono al sicuro gran part edei proprietari che concedonouna casa in affitto, e che grazi ealla tassa piatta non dovrannotemere che l'autonomia fiscal elasciata a sindaci e governator ipossa peggiorare i loro bilancirispetto a oggi. Più delle «clau-sole di invarianza», sono gl isconti fiscali ai propriétari a ga-rantire sul futuro: dall'altra par -te della barricata ci sono le im-prese che posseggono i capan-noni o gli uffici in cui lavorano ,gli artigiani e í negozianti (an-che in forma di centro commer-ciale) : per questi soggetti le tas-se locali federaliste sarann omediamente più alte di quelledi oggi . Per tutti gli altri è unalotteria : il risultato finale dipen-derà soprattutto da come sinda-ci e presidenti di regione vor-ranno (o dovranno) interveni-re sulle addizionali Irpef.

Mentre la maggioranza s iconcentra sui numeri in bica-merale, contribuenti e associa-zioni guardano le cifre, moltopiù mobili, del conto fiscal eche potrà essere presentato s ela riforma arriverà al traguar-do . Imprese, commercianti eartigiani soggetti all'Irap guar-dano soprattutto alle regioni ,perché il federalismo, dei co-muni riserva loro solo una ra-gionevole certezza di aumentidi tasse sui loro immobili stru-mentali . L'aliquota di riferi-mento passa dal 6,4 per mille ,cioè la media dell'Ici ordinari aattuale, al 7,6 per mille fissat odal decreto per la nuova impo-sta municipale. Il rincaro me-dio è del 18,75 per cento, ma di-venta più consistente dovel'Ici ordinaria è rimasta più bas-sa della media: è il caso di Mila-no, dove l'imposta sul mattoneviaggia oggi a15 per mille, e pe rarrivare al 7,6 deve'aumentar edel 52 per cento .

,Questi numeri sono il frutt o

del confronto fra le medie; toc-cherà prima di tutto ai sindac icambiare le carte in tavola, per-ché il decreto lascia loro la pos-sibilità di ritoccare del 3 pe rmille (in su e in giù) l:aliquotadi riferimento . Dove i conti lo-

muni portino al massimo l'ali -quota, e l'autonomia fiscale po-trebbe anche essere esercitat aper abbassare le richieste ai con-tribuenti, anche se gli ammini-stratori giurano che con i tagli(1,5 miliardi nel 2011, 2,5 l'annodopo) l'impresa è impossibile.

Ancora più ampio Io spazi o di manovra lasciato alle regioni ,

che dal 2013 potrebbero portarel'aliquota fino ala per mille, cioèil triplo della media attuale . Ré-sta da capire, però, come questapossibilità riuscirà a soddisfar el'invarianza complessiva dellapressione fiscale chiesta da lprovvedimento . In prospettiva ,gli aumenti su un gruppo di con-tribuenti dovrebbero esser ecompensati da sconti a un'altr afascia, con un meccanismo deli-cato su cui dovrà vigilare ancheil parlamento .

L'assicurazione migliorecontro il rischio aumenti, co- ,munque, arriva dalla cedolaresecca, che abbatterà il carico fi-scale dei proprietari in mod otanto più potente quanto più èalto il reddito dichiarato : una fa -miglia che offre in affitto un tri-locale in città con un canone da1 .250 euro al mese e denuncia65mila euro di reddito, peresempio, risparmierà quas i2.100 euro di Irpef, e potrà guar-dare con più serenità le mano-vre fiscali di sindaci e governa-tori. Quando scendono i cano-ni e i redditi dichiarati, ovvia -mente, diminuisce anche l'enti-tà dello sconto.

[email protected] mt) RIPRODUZIONE 6ERVA1 A

cali lo permettono, l'Imu po-trebbe cambiare rotta e ridurs idel 28% rispetto all'Ici mediadi oggi, ma negli altri casi il ri-schio di aumenti minaccia rin-cari fino al 130 per cento. Il bi-lancio finale dipende anchedall'Irap; il decreto sul federali-smo regionale spiega che le re-gioni potranno limare l'aliquo-ta fino ad azzerarla, ma precisache questa eventuale generosi-tà fiscale non potrà essere com-pensata da un aumento dei fon-di statali.

Per le famiglie, il cuore dell apartita è l'addizionale Irpef. I ncomune ia bozza di decreto ch edomani arriverà all'esame fina-le in commissione prevede un

primo sblocco parziale, che ri-guarda il 44% dei sindaci: com-plici anche i vincoli agli aumen -ti (massimo due per mille, senza

. mai superare i14 per mille di ali-quota totale) . Secondo la Cgiadi Mestre, la semi-libertà fiscal edel 2011 offre ai sindaci aument iper 351 milioni di euro, ma natu-ralmente la riforma a regime do-vrebbe lasciare la scelta pienaagli amministratori locali, an-che se non è in discussione il li-mite massimo dello o,8 per cen-to: in quel caso ; dal momentoche l'aliquota media oggi è intor-no a14 per mille, gli aumenti po-tenziali potrebbero aggirarsi in-torno ai 3 miliardi di euro . E diffi -cile, naturalmente, che tutti i co -

IL PERICOLO

.Per commercianti, artigian ie le imprese che posseggonoi capannoni in cui svolgonol'attività si profila in medi aun aumento delle tasse local i

IrpefPer il 2011, secondo i l

progetto, la possibilità di ,ritocchi è limitata ai comuni ch eoggi hanno un'aliquota inferior eal 4 per fnille.A regime, l'Irpefregionale può arrivare al 3 pe rcento, compensando gliaumenti su una fascia con scont isu un'altra : i calcoli in tabella sibasano su un'aliquota mediaattuale (regioni + comuni)dell'1,34%

Im ua E favorevole ai contribuentiIrpef, perché assorbe l'impostasui redditi fondiari, ma punisce

le imprese con l'aumento ,dell'aliquota

Ira pn Il decreto sulle regioniprevede la possibilità di sconti eazzeramenti, ma senz acompensazioni statal i

AffittiLa cedolare secca è lo

strumento che offre gli scont ipiù sicuri eampi

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press LIf1E02/02/2011 Il Sole 202

Atomo. Al prossimo Cipe la delibera per le compensazioni

Nucleare: gli arretrati ai comuniROMA

Sbloccate le vecchie com-pensazioni territoriali per il nu -cleare che abbiamo chiuso . Epoi mettere rapidamente a pun-to il nuovo regime di riconosci-ménti economici per il nuclea-re tutto nuovo . Per appianarele vecchie partite in sospes o«garantiremo, di concerto conil ministero dell'Ambiente, l'ap-provazione al prossimo Cipedella delibera per il 2009 relati-va al versamento dell'import odelle compensazioni a favore

dei comuni sedi di impiantinu-cleari. Finora è stata fatta una ri-cognizione generale della situa-zione e stiamo cercando di ri-solvere i problemi relativi a l2008». Lo ha assicurato Stefa-no Saglia, sottosegretario al mi-nistero dello Sviluppo econo-mico, nel corso del suo incon-tro con la delegazione dell aConsulta dei comuni già sed edi servitù nucleari dell'Anci.

Nel frattempo i ritardi de lgoverno sul nuovo piano nu-cleare sono evidenti. E il tem-

po stringe su un versante soloapparentemente complemen-tare : la gestione delle scorie .«Il deposito nazionale dei ri-fiuti nucleari - afferma sem-pre Saglia- deve essere realiz-zato entro il 2015, anche per-ché ce lo impone una direttivaeuropea» . E « l'individuazio-ne del deposito - rimarca ilsottosegretario - segue unsuo iter autonomo, indipen-dentemente dalla realizazzio-ne del nucleare» ,

e RIPRODUZIONE RISERVATA

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«Pa» digitale. Falsa partenza per gli invii dei medic i

Si blòcca il sistemaper i certificati onlinePaolo Del BufaloBarbara Gobbi

Bilancio negativo per il pri-mo giorno di invio obbligatoriodelle certificazioni di malatti aon line all'Inps da parte dei medi -ci. La previsione di sanzioni finoal licenziamento per gli inadem-pienti ha provocato ieri afflussirecord al sistema, andato subitoin tilt e bloccato per quasi 24 ore.E non va meglio al numero verde,del cali center, organizzat oall'Economia per le visite domici-liari o in assenza di collegamen-to internet, dove, linea permet-tendo, ci sono state attese mediedi i8 minuti . Tanto che il ministe-ro dell'Innovazione ha fatto sape-re che «nessuna sanzione scatte-ràper chi nella giornata "inaugu-rale" della trasmissione telemati-ca non sia riuscito a mandare i lcertificato per il mancato funzio-namento del server centraleInps» e in generale, sottolinea, i ntutti i casi in cui il blocco sia do-vuto a problemi tecnici.

I dottori, però, non si fidano ei principali sindacati dei genera-listi mettono in campo le contro -misure . Giacomo Milillo, segre-tario dei medici di famiglia dell aFimmg, ha inviato un tèlegram-ma ai prefetti per denunciare«una giornata disastrosa» e ch eil «malfunzionamento del ser-ver causerà disservizi e tensionimedici-cittadini» . Angelo Te -sta, presidente Snami, ha sceltodi rivolgersi alla procura dell aRepubblica «per far luce» suuna vicenda che chiama in caus a«le regioni, inadempienti ne lmettere a disposizione i sistem iper la trasmissione on Une» . Tut-ti i sindacati confermano lo sta-to d'agitazione, fino allo sciope-ro, su cui decideranno venerdì 4febbraio e il segretario dello

Smi, Salvo Cali, invita «i sindaca -ti a organizzare una giornata didisobbedienza civile» .

Dal canto suo, il ministro Bru-netta ha convocato oggi una con-ferenza stampa con il titolare delWelfare, Maurizio Sacconi, e i lpresidente dell'Inps, Antoni oMastrapasqua, per fare il punt osulla sperimentazione: E nel tar -do pomeriggio di ieri è intervenu -to, con una nota, con la sua ver-sione dei fatti : dall'avvio dellasperimentazione i certificati so -no quasi 4 milioni e solo ieri sa-rebbero stati inviati 7omila certi-ficati. Il sistema sarebbe dunqu e«perfettamente funzionante e a

Il percorso

DOPO LA VISITAAl termine della visita a llavoratore malato il medic oaccede al Sac, sistema d iaccoglienza centrale de lministero dell'Economia ,immette il suo pin (osi fariconoscere attraverso lacarta dei servizi dove èattiva) e il codic edell'assistito (codicefiscale) per trasmettere i lcertificato

ALL'INP SUna volta ricevuta l acertificazione l'Inps mette adisposizione dei datori l eattestazioni di malattiaprevedendo, come per ilavoratori, sia la possibilit àdi accedere'lirettamente a isuoi sistemi, sia l'invi oautomatizzato deicertificati alle caselle d iposta elettronica certificata

regime» . Ma 4 milioni di certifi-cati on line rispetto ai 50 milioniannui cartacei sono una goccianel mare secondo i sindacati chetemono che il caos si ripeta .

In Lombardia, che fmora ha in-viato il doppio dei certificati o nline rispetto alle altre regioni edove il 97% dei medici già tra -smetteva i documenti per via te-lematica, il servizio informativoha comunicato ai medici «cheper problemi al server Mef/Inp sil servizio "Certificati di malat-tia" non è disponibile» . Davantialla valanga di invii per l'entratain vigore delle sanzioni, insomma, il servizio informatico del mi-nistero dell'Economia non h a"retto" . «Evidentemente - spie-ga Marco Visconti, componentedella commissione informatic aFimmg-il sistema Mef non è cor-rettamente dimensionato: setut-ti i medici si connettono, comeprescritto dalla legge, va in tilt».Solo nella tarda mattinata di ieri ,infatti, la Sogei, la società infor-matica che gestisce il sistemaper conto del governo, haripristi-nato i collegamenti in tutta Italia .

Ma il blocco non è dovuto so-lo al server centrale. In Campa-nia, testimone del flop è Gabrie-le Peperoni, presidente dell'ordi-ne dei medici di Napoli e-segreta-rio della federazione nazionaledegli ordini. «Nell'ambulatori odell'Asl che condivido con altrispecialisti - spiega - tutti abbia-mo ricevuto il pin per accedereal sistema. Il problema è che nes-suno ha la linea per connettersi.Forse - propone - la soluzionesarebbe nell'assegnare un pinunico di struttura, delegandouna sola persona all'invio de icertificati, con notevoli rispar-mi di tempi e costi».

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DI milleproroghe, Il test diammissibilità elimina più di 500 emendamenti - Niente condono edilizi o

Stop al contributo per le CasseLaura CavestriMarco MobiliROMA

Pk La lenta e accidentata mar-cia del milleproroghe lascia aterra il pacchetto Casse: nienteaumento del 5% al contribut ointegrativo dei professionisti ,pagato dal cliente in parcella(resta quindi aperta solo la viaparlamentare del Ddl Lo Pre-sti), né obblighi di versamentoper i pensionati ancora attivi .

La scure dell'ammissibilitàper incompatibilità di materiache si è abbattuta ieri sugl iemendamenti alla conversione

in legge del decreto milleproro-ghe ne ha, infatti, falciati 542 .Mentre altri (nella lista messaapunto dai tecnici della Commis-sione Bilancio se ne contano ol-.tre 400), quelli onerosi e non fi-nanziati, salteranno oggi conl'esame sulle coperture. A farne

comunque già le spese nellagiornata di ieri sono state le pro -poste di modifica sulla riscos-sione della Tarsu, così come gliemendamenti sottoscritti dall amaggioranza sul riordino degliincarichi dei giudici onorari.Stessa sorte anche per l'emen-damento del relatore della Com-missione Affari costituzionà.li,Lucio Malan, che voleva esclu-dere le Camere di commerci odalla riduzione degli organi diamministrazione e di controll odisposta dalla manovra trienna-le déll'estate scorsa.

Mentre si attende che ilgover-

no scopra ufficialmente le carte,sulla possibilità di elevare dall'at-tuale 0,5% al 5% la partecipazio -ne azionaria delle Fondazionibancarie nelle banche popolarisembra avere le idee chiare il sot -tosegretario all'economia, Alber-to Giorgetti, che in chiusura di se-duta, ieri ha già annunciato la ,contrarietà del governo;

Già cassate ieri la richiesta .(del terzo Polo) di prorogare,l'esame della delega sul federa-lismo, ma anche l'ipotesi di ria-pertura dei termini del condo-no edilizio e lo stop degli abbat-timenti per gli edifici abusivi

in Campania.Subito respinto l'emenda-

mento Baldassari con cui il ter-zo polo chiedeva di far slittare afine anno l'intero processo di at-tuazione del federalismo .

Ancora da valutare, invece,l'ammissibilità della propostadi proroga delle multe per lequote latte (costo : circa30 milio-ni) mentre passano il "primoesame" gli emendamenti per ri -pristinare i fondi all'editoria ,cioè i 5o milioni che erano stat itagliati proprio con il decret omilleproroghe per rifinanziarein parte il 5 per mille. Sull'emit-

tenza pubblica sopravvivon osolo pochi emendamenti e nonsupera l'ammissibilità la propo-sta di esentare dall'Irap le emit -tenti locali.

Il relatore Gilberto PichettoFratin (Pdl) per la commission eBilancio, dal canto suo, ha an-nunciato di avere allo studioproposte per gli enti locali, tutteda valutare con l'Economia .Non c'è poi ancora nullasull'ipotesi di sciogliere i quat-tro nodi indicati dal Quirinalesulla riforma Gelmini dell'uni-versità . Festeggia, in ogni caso ,la Lega. Superano i primi ostaco-li gli emendamenti che prevedo-no lo stanziamento di io milionidi euro, rispettivamente, perl'Arena di Verona e la Scala diMilano, i due milioni di euro alTeatro Regio di Parma per il festivai Verdi, mentre è stato cas-sato il provvedimento che ga-rantiva 35 milioni in più di fondi

LE ALTRE NOVITÀIl governo contrari oall'aumento al 5%delle partecipazion idelle fondazioni alle popolar iIn bilico le quote latte

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statali alle fondazioni liriche.Promosso all'esame parlamen-tare anche l'emendamento de lPd che congela la cosiddetta"privatizzazione" della gestio -ne del servizio idrico in Italia .

Per quanto riguarda il calen-dario dei lavori oggi la commis-sione Bilancio completerà la"selezione" sulle coperturementre nel tardo pomeriggio ,insieme agli Affari costituziona-li inizierà l'esame degli emenda-menti " superstiti" . L'analisi nel-le commissioni è prevista, pe rora, fino a giovedì ma si potreb-be decidere di lavorare anche ol-tre per arrivare in aula al Senatomartedì 8 febbraio e consegna-re il milleproroghe alla Cameraa metà mese . Si tratterebbe d iun testo blindato che Monteci-torio dovrebbe chiudere in cir -ca io giorni per approvarlo en-tro la scadenza del 27 febbraio .

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Patto di stabilità . In conferenza stato-città il decreto correttivo

Sconti per mille comuniGianni TrovatiMILAN O

In arrivo la clausola di salva -guardia per evitare guai eccessi -vi ai comuni troppo colpiti dalpatto di stabilità e le regole pe rla nuova austerità nelle «bustepaga» della politica locale .

Arrivano oggi in conferenzaStato-città due provvediment ichiave per l'attuazione della ma-novra destinata agli enti locali :il primo serve a mitigare il pattosui comuni più colpiti, e dovreb -be impedire all'obiettivo de l2011 di superare una percentua-le (il riferimento è all'8%) della

spesa corrente . Il Dpcm, su cuiieril tecnici del governo era an -cora al lavoro, nasce per «taglia-re le punte» del nuovo patto distabilità . Il cambio di regole, in -fatti, si rivela a conti fatti molt opunitivo: il record è a Loreggia(Padova) e Nocera Umbra, do -

DIETA SELETTIVAAll'esame anche i tagliai compensi dei politic iLa riduzione intervien esui livelli fissati nel 2000ed esenta chi è già sotto

ve i vincoli chiederebbero di mi-gliorare il bilancio di una som-ma pari apiù del5o% delle spes eil che, nella quasi assenza di ma-novrabilità sulle entrate, signifi-cherebbe dimezzare di botto l euscite. Al di là dei casi limite, l anuova regola interessa molti:una clausola di salvaguardia fis -sata all'8% offrirebbe sconti a967 comuni, cioè più del 40% d iquelli chiamati a rispettare ilpat -to nel 2011 . Tra gli interessati an -che molti capoluoghi, tra cui To -rino, Padova, Taranto, Brescia ,Reggio Emilia, Perugia, Arezzo .Alla partita guarda anche Mila -

no, per ragioni diverse: gli scon-ti messi in campo dal decret osono alimentati dai 48o milion iassicurati ai comuni dalla ma-novra correttiva, che ne ha de-stinati una quota ancora da sta-bilire alla città dell'Expo . Nellescorse settimane si era parlat odi un assegno da 8o milioni, mail bottino del capoluogo lombar-do per finanziare i pagament idelle nuove linee metropolita -ne 4 e 5 potrebbe essere un po 'più consistente .

Le cifre finali, comunque, de -vono ancora essere stabilire ,mentre appare più tranqulla lanavigazione del provvedimen-to sui tagli alle indennità degl iamministratori, che dopo l'ok inconferenza dovrà andare al con-siglio di Stato . le sforbiciat e(dal 3 al 1o%, crescenti con la di-

mensione del comune) incide -ranno sulle indennità previst edal Dm 119/2000 (mai aggiorna -te) : chi già si trova sotto quel li -vello, quindi, non sarà costrett oa rivedere i «costi della politi-ca» . Rispetto alla manovra, saleda 15mila a 3omila abitanti la so-glia sotto la quale il dazio da pa-gare è limitato al 3%: un aggiu-stamento tecnico, per evitareche le percentuali fissate dallamanovra offrano a un comunedi 15mila abitanti indennità piùalte rispetto a uno da 29mila.

L'austerità della manovra ,inoltre, colpisce anche i revi-sori dei conti: la Corte dei con-ti della Lombardia ha confer-mato che il taglio del Loro ri-guarda anche loro.

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trazione. Il giudizio sul merito

Premio riservatoal 75% dei docentiClaudio Tucc iRom a

-,+x Non si potrà premiare piùdel 75% degli insegnanti in servi-zio e sui siti internet delle scuo-le in una apposita sezione deno-minata «Trasparenza, valuta-zione e merito» dovranno esse-re indicati nomi, curricula e im-porti erogati. Lo prevede la boz-za di Dpcm relativo alla valuta-zione degli insegnanti messo apunto dai ministeri dell'Istru-zione e della Funzione pubblicain attuazione della riforma Bru-netta del pubblico impiego . Su lsito delle scuole bisogneràpub-blicare anche tutti gli incarichi ,retribuiti e non, conferiti a di-pendenti pubblici e privati . Al-trimenti, paga il dirigente scola-stico che vedrà precluders il'erogazione della retribuzion e

!AVO I6 DECRETO

Sul sito dell'istitut oandranno pubblicati nomi ,curricula e incentiviI sindacati sollecitanola convocazione al minister o.. . .. .. . .. .. . .. .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . ..

di risultato. Il testo, che si appli-ca solo ai docenti e non anche a lpersonale amministrativo, se-condo quanto riferito da vialeTrastevere nel corso di un in-contro lunedì con i sindacati, sa-rebbe ora all'esame del Tesoro .

Sul piede di guerra i sindaca-ti, a cui il decreto, secondo quan-to si apprende, non è stato anco-ra consegnato . Per FrancescaPuglisi del Pd, si tratta di «uncomportamento grave che meri-ta una interrogazione parlamen-tare urgente per spiegare cosasta accadendo». Domenico Pan-taleo della Flc Cgil accusa il mi-nistero dell'Istruzione di nega-re, nei fatti, il confronto «su unprovvedimento delicatissimoche interviene sulla professio-nalità del personale docente» .Rino Di Meglio della Gilda solle -cit a viale Trastevere a convoca-re al più presto tutti i sindacati

«per dare una completa e detta-gliata informativa sulla questio-ne». Critico anche Massimo DiMenna della Uil Scuola, che sot-tolinea la necessità di un «con-fronto vero sulla specificità del -la scuola» in grado dirappresen-tare sia il personale docente si aquello Ata e soprattutto «di indi-viduare modalità premianti chenon siano di tipo burocratico -amministrativo, ma rispettosedella centralità didattica e for-mativa del settore scuola» .

La bozza di decreto non fis-sa tempi e modi di valutazionedegli insegnanti, ma rimanda iltutto a un altro provvediment oministeriale che dovrà indivi-duare anche i soggetti material-mente preposti alla valutazio-ne. Da indicare pure gli "obiet-tivi" che gli insegnanti dovran-no raggiungere per arrivare a ipremi (riferiti a tutto l'annoscolastico), tenendo conto ,scrive il decreto, «dei risultat idi apprendimento declinat inelle indicazioni nazionali peril primo e il secondo ciclo, delcontesto di riferimento socio-culturale nel quale l'istituzio-ne scolastica opera e del pianodell'offerta formativa» .

Sempre in tema di insegnan-ti, da segnalare la pubblicazionesulla «Gazzetta Ufficiale» del 31

gennaio del regolamento sull anuova formazione iniziale deidocenti, firmato dal ministroGelmini quasi cinque mesi fa.Le norme entreranno in vigoreil i5 febbraio. Per diventare inse-gnante di scuola dell'infanzia eprimaria è previsto un corso d ilaurea magistrale quinquenna-le a ciclo unico comprensivo ditirocinio (a partire dal second oanno dì corso) . Per insegnarenella scuola secondaria di pri-mo e secondo grado occorre in -vece un corso di laurea (trienna-le), un corso di laurea magistra-le (biennale) e un successivo an-no di tirocinio formativo attivo.Gli accessi saranno programma-ti in base al numero dei posti an-nualmente disponibili .

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Federalismo trappola per la LegaSe non passa è una sconfitta, se passa aumentano le tasse

Vignetta di Claudio Cade l

DI MARCO CoBIANCHn

1 voto della bicameralina digiovedì sul decreto sul fede-ralismo municipale rischiadi essere una trappola per i

leghisti . Fino a poche settiman efa il partito di Umberto Boss isembrava l'unico che, comunquefossero andate le cose, avrebb evinto: se passava potevano so-stenere di aver raggiunto il loroobiettivo storico (o almeno, diesserci avvicinati molto), se nonpassava ci sarebbero state le urne ,

invocate dallo stesso Bossi . Ora ,invece, la Lega sembra l'unicopartito che, comunque vadano lecose, rischia di perdere, perché l amancata approvazione rischi adi essere percepita come l'enne-simo fallimento dell'esperienzagovernativa leghista ; se invecepassa dovranno giustificare unfederalismo municipale molto di-verso da quello che hanno semprepromesso.

«Questo» federalismo, infat-ti, non abbassa le tasse, comeè sempre stato assicurato, ma

le aumenta. E le aumenta conmeccanismi che negano l'essen-za stessa del federalismo il qualeconsiste nella possibilità da part edei cittadini-contribuenti-elettoridi controllare, verificare e giudi-care come le loro tasse vengon ousate dagli amministratori . Ledue nuove imposte, il contribut odi soggiorno e l'Imu sulle secon-de case, permettono agli ammini-stratori di incassare soldi da chinon li elegge, cioè da residenti inaltri comuni, e questo li renderà«irresponsabili» sull'uso che diquei fondi fanno. Inoltre grazie a«questo» federalismo a chiunquetrascorre anche una sola notte inun albergo verrà consegnata unafattura con l'indicazione, chiara eben visibile, della tassa di soggior-no dovuta. Quella fattura sarà unmemento per tutti gli italiani suchi quella tassa l'ha votata .

Ma c'è anche un altro moti-vo di nervosismo e consiste nelruolo di Sergio Chiamparino,sindaco di Torino e president edell'Anci, l'associazione dei comu-ni. Chiamparino è emerso, nellelunghe trattative con il ministrodella Semplificazione RobertoCalderoli,come il vero vincitore

della partita federalista. È statolui a imporre al governo di modi-ficare il testo originario contandosul fatto che sarebbe stato im-possibile per la Lega approvareuna riforma «contro» il volere deimunicipi .

Da tutto questo il nervosi-smo leghista, le fibrillazioni diRoberto Maroni (che apparemolto più in sintonia con la bas eleghista) e i timori di Calderoli .

Il quale sottolineando che anchein caso di voto negativo alla ri-forma, il governo andrà avantiha, non solo contraddetto Bossi ,ma ha anche palesato il dubbioche «questo» federalismo non si aproprio quello che la Lega avev apromesso . E che quindi una suabocciatura sarebbe, tutto somma-to, un'occasione per rivederlo dacima a fondo . © Riproduzione riservata

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Federalismo con la perequazion eNel decreto il Fondo che finanzierà le funzioni fondamentali

DI FRANCESCO CERISANO

E' il Fondo perequativ ol'ultima carta giocata daRoberto Calderoli perstrappare in extremis il

sì delle opposizioni sul federa-lismo. Il Fondo, che partirà nel2014 quando cesserà il Fond osperimentale di riequilibrio i nvigore fino al 2013, garantirà atutti i comuni e a tutte le provinc ele risorse per assolvere alle fun-zioni fondamentali, nella misurastabilita dai fabbisogni standard .La novità sarà inserita nel dlgssul fisco municipale attravers oun emendamento del govern oche punta a colmare l'unica fallarimasta ancora aperta nel testo(anche l'Anci nell'esprimere il pro -prio parere favorevole al decret oaveva puntato il dito sulla neces-sità di avere maggiori certezze inmateria di perequazione). E ten-de una mano alle opposizioni cheda tempo chiedevano al governodi esplicitare subito le modalit àe le forme di finanziamento de lfondo perequativo . Che, si leggenella proposta di modifica, saràistituito nel bilancio dello stato«con indicazione separata degli

stanziamenti per i comuni e pe rle province, a titolo di concorsoper il finanziamento delle fun-zioni da loro svolte».

Come funzionerà. Il Fondoverrà alimentato da quote del get-tito dei tributi devoluti ai comunie sarà diviso in due comparti, ilprimo riguardante le funzionifondamentali e il secondo quel-le non fondamentali. Le risorsesaranno distribuite tra i singolienti secondo mi doppio criterio :un indicatore di fabbisogno finan-ziario (dato dalla differenza tra ilvalore standardizzato della spes acorrente netta e il valore standar-dizzato del gettito dei tributi) eun indicatore di fabbisogno infra-strutturale che' privilegerà le areepiù svantaggiate.

La spesa corrente standar-dizzata sarà calcolata in quot auniforme per abitante, ma verràpoi corretta da indicatori demo -grafici, sociali e produttivi, «uti-lizzando i dati di spesa storica deisingoli enti» . Le entrate verrannoinvece considerate «ad aliquotastandard», senza, dunque, tenerein considerazione le variazioni dialiquote stabilite da ogni singolocomune Si terrà conto invece del-

le specificità dei piccoli comuni .Le regioni ripartiranno le risorse,entro 20 giorni dal loro ricevimen-to, a comuni e province. In caso dinon ottemperanza, sarà lo stato aesercitare il potere sostitutivo.

La carta del fondo perequativoè stata giocata dal ministro per lasemplificazione, in versione deu sex machina, a conclusione di un agiornata convulsa che ha vistonaufragare l'ennesimo tentativodella maggioranza di strappareil sì di Pd e Terzo Polo. A scen-dere in campo era stato lo stessopresidente della Bicamerale (erelatore del decreto) Enrico LaLoggiache, tra gli emendamential parere di maggioranza su cui c isarà il voto domani, ne aveva fat-to inserire uno che impegna il go-verno a coordinare il nuovo fiscomunicipale con quello regionalein modo da prevedere misure afavore delle famiglie numerose eidonee garanzie sull'invarianz adella pressione fiscale a caricodei contribuenti . Due corde par-ticolarmente a cuore a Pd e TerzoPolo e che La Loggia ha volutotoccare nell'estremo tentativo d istrappare il sì delle opposizioni .Il «Lodo La Loggia» va a comple-

tare il pacchetto di osservazionidepositato il 31 gennaio in cui sichiede al governo di assumers itutta una serie di impegni concre -ti nella fase attuativa del decretosul fisco municipale. A comincia-re dalla possibilità di introdurredal 2014 una cedolare secca sugliaffitti con aliquote progressive .Senza dimenticare la necessitàdi un maggiore coinvolgimentodegli albergatori nella defini-zione dell'imposta di soggiornoprevedendo, come richiesto da lministro del turismo MichelaBrambilla, che i proventi de lnuovo balzello vadano «anche» asostegno dei titolari di strutturericettive.

Le opposizioni hanno peròrifiutato l 'offerta di La Loggia ,confermando il loro voto contra-rio . «Si tratta di piccoli aggiusta-menti che non mutano la sostan-za del decreto», ha commentatoper il Terzo polo il centrista GianLuca Galletti. Mentre France-sco Boccia del Pd punta il ditosoprattutto sulla cedolare secc ae sulla decisione del governo dicancellare a sorpresa il fondo d i400 milioni a favore degli inqui-lini. «Viene meno in questo modo

quel conflitto di interessi virtuo-so tra proprietari e affittuari cheavrebbe potuto agevolare l 'emer-sione degli affitti in nero», dice aItaliaOggi. <A questo punto tuttele stime fatte dalla Ragioneria sulgettito stimato non stanno più i npiedi» .

Ragioni tecniche a parte, l 'im-pressione è che il voto sul federa-lismo si stia trasformando in unasorta di prova di sopravvivenzadel governo Berlusconi . AntonioDi Pietro, leader dell'Idv, non sinasconde . «Per noi la priorità èquella di mandare a casa il pre-mier, solo dopo si potrà riaprire lapartita sul federalismo», ha dettoieri l'ex pm .

Sulla stessa lunghezza d'ondail Pd che sull 'altare del sacrificiodi Berlusconi offre la piena dispo-nibilità a portare a compimento i lprocesso federalista . «Siamo fer-mamente convinti della necessi-tà di tenere in piedi la delega sulfederalismo», ha dichiarato Boc-cia che rivolgendosi al Carrocciodice: «sanno che possono contaresnlla credibilità e serietà del Par-tito democratico a completare lariforma».

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Dall'1/1 pubblicazioni su carta senza valore

L'albo pretorioè solo onlineli albi pretori sono soloonline . Dal 1° gennaio

quest'anno le pub-blicazioni effettuate su

carta non hanno più valore legale .A ricordarlo è il ministero dellafunzione pubblica che ha richia-mato l'attenzione degli operatorisull'entrata in vigore dell'art. 32della legge n . 69/2009. Sparisco-no così fogli e foglietti affissi «conle puntine» su migliaia di Albipretori. Le p.a. sono infatti ob-bligate a pubblicare sul propriosito internet (o su quello di altreamministrazioni affini o asso-ciazioni) tutte le notizie e gli attiamministrativi che necessitano dipubblicità legale: permessi di co-struzione, delibere del consiglio edella giunta comunale, elenco deibeneficiari di provvidenze econo-miche, ecc . Anche le pubblicazionidi matrimonio dovranno compa-rire esclusivamente su internet.In caso di inosservanza, ai sensidell'art. 99 del codice civile la ceri-monia non potrà essere celebrata.Qualora questa avvenga lo stes-so, il matrimonio non sarà nulloné annullabile, ma agli sposi eall'ufficiale di stato civile potràessere comminata una sanzioneamministrativa che va da 41 a206 euro. Nei giorni scorsi il mi-nistero per la p .a . e l'innovazioneha effettuato, in collaborazion econ il Cnr, un'indagine approfon-dita sullo stato di applicazione

della legge nei siti internet dellepubbliche amministrazioni . Daquesta è risultato che finora solo5 .133 comuni (pari al 66,80% deltotale) hanno predisposto unasezione online dell'Albo pretorio .Nel caso particolare delle cittàmetropolitane, è emerso invec eche tutte sono in regola con lalegge: non solo hanno collocatonell'homepage del proprio sito lasezione dedicata all'albo pretorioma molte vi hanno già inserit oanche i bandi di gara . Sia purein presenza di un quadro cosìpositivo, palazzo Vidoni ha fattonotare come non tutte le città ab-biano utilizzato questa occasionecome front-office di una corretta eintegrata gestione documentale :in alcuni casi si tratta infatti dimera rappresentazione digital edei documenti prima esposti informa cartacea. Al contrario, al-cune città (ad esempio Milano)hanno utilizzato l'obbligo dell'Al -bo pretorio online per riveder etutto il processo documentale . Perquanto riguarda i bandi di gara(«procedure a evidenza pubblica»)e i bilanci, lo switch-off complet oal digitale è invece stabilito al 1 °gennaio 2013 . Nel frattempo lapubblicazione online di questiatti accompagnerà quella carta-cea secondo modalità operativeche verranno definite nei pros-simi giorni con un decreto de lpresidente del consiglio.

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Milleproroghe al senato. Bocciato l'emendamento del Terzo polo

Nessun rinvio in vistaper la legge delega

DI FRANCESCO CERISANO

1 federalismo non slitterà a fine anno . E' sta -to dichiarato inammissibile l'emendamentodel Terzo Polo al decreto legge milleprorogh e(di 225/2010) che puntava a far slittare al 3 1

dicembre 2011 il termine per dare completa at-tuazione alla legge delega (n .42/2009) in scadenzail 21 maggio . L'inammissibilità è stata decisa dalpresidente della commissione affari costituzional idel senato, Carlo Vizzini, e il motivo è prestodetto: la contrarietà, più volte espressa dal pre-sidente della repubblica, Giorgio Napolitano, aprorogare i termini di una legge delega attravers oun decreto legge.

Su un totale di oltre 1 .500 emendamenti quellidichiarati estranei per materia sono stati 542 .Ossia tutti quelli che non contenevano prorogh edi termini . A cui si andranno ad aggiungere l ealtre proposte di modifica che non passerann ol'esame della commissione bilancio sull'idonei-tà delle coperture . L'obiettivo dichiarato dei due

• relatori, Lucio Malan e Gilberto PichettoFratin, è lasciarne una decina da sottoporre avotazione («ciò che non è proroga difficilment erimarrà», ha detto chiaramente Pichetto Fratin )in modo da accelerare l'iter in commissione i nvista dell'approdo in aula fissato per 1'8 febbraio .Tra gli emendamenti promossi c'è quello dell aLega che proroga sino al 30 giugno 2011 il paga-mento delle multe da parte degli allevatori ch ehanno prodotto quantità di latte in eccesso ri-spetto alle quote stabilite da Bruxelles . Nulla difatto invece sul condono edilizio. Le commissionihanno dichiarato inammissibili per estraneitàdi materia gli emendamenti del Pdl (primo fir-matario Carlo Sarro) che puntavano a riaprirei termini dell'ultima sanatoria consentendo disanare gli abusi edilizi commessi anteriormente

al 31 marzo 2003 .E' invece passato l'emendamento del Pd per so-

spendere la «privatizzazione dell' acqua» . La propo-sta (a firma di Francesco Ferrante e RobertoDella Seta) prevede lo stop delle scadenze previstedal decreto Ronchi e dal decreto Calderoli, riguar-danti rispettivamente i processi di privatizzazionedel servizio idrico integrato e la soppressione delleAutorità d'ambito territoriale ottimale .

Ammissibili anche gli emendamenti bipartisanche puntano a riportare a 100 milioni di eur oi fondi a sostegno dell'editoria (decurtati dellametà nel decreto legge) . A presentare propost eper il ripristino dei 50 milioni tagliati sono statisenatori sia di maggioranza che di opposizione :Salvo Fleres del Pdl, sei parlamentari dell aLega, i finiani, Gianpiero D'Alfa dell'Udc, quat-tro senatori dell'Svp e il Pd .

Mentre sulla proposta di modifica che innalz aal 5% il tetto della quota di partecipazione delleFondazioni nelle banche popolari, il governo, pe rbocca del sottosegretario all'economia, AlbertoGiorgetti, ha espresso parere contrario.

Novità in arrivo, infine, per gli enti locali (s iveda ItaliaOggi di ieri). Gilberto Pichetto Frati nha annunciato di lavorare alla stesura di un pac -chetto di emendamenti in materia di enti localida presentare nei prossimi giorni . Le proposte dimodifica riguarderanno il patto di stabilità inter-no, i mutui, la cessione dei cespiti, e i vincoli dispesa. Nessun accenno, invece, alla proroga finoa fine anno (e non più solo fino al 31 marzo) dell apossibilità per i sindaci di utilizzare il 75% deglioneri di urbanizzazione per finanziare la spes acorrente . Anche se non dovrebbero esserci dubb iin proposito considerando che, in caso contrario ,la proroga di tre mesi disposta dal dl 225 sarebbedel tutto inutile .

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NELLA P.A.

Delegazion eal costo

dl 1,10 euro

delegazione, spiega lacircolare, è subordinat aall'esistenza di una con-venzione tra l'istitutodelegatario (compagnia diassicurazione, per esem-pio) e l'amministrazione .La circolare sottolineache la delegazione costi-tuisce un vantaggio per i ldipendente e per l'istitu-to delegatario, perché ga -rantisce la regolarità de ipagamenti e affranca daadempimenti amministra -tivi e transazioni finanzia-rie (soprattutto i lavora -tori) . Allo stesso tempo,tuttavia, rappresenta unonere amministrativ oper lo stato . Ragione pe rcui, gli istituti delegatacisono tenuti a «ricompen-sare» (gli oneri ammini-strativi) per la fruizionedel servizio. L'importodi base è fissato in euro1,10, cioè Io stesso prez-zo ordinario determinat odalle Poste per i paga -menti eseguiti attraversoil bollettino di conto cor-rente . Gli altri oneri, da l1° gennaio 2011, sono paria 18 euro per la ricezio-ne di istanze ; a 2,05 europer le verifiche di con -tratti di finanziamento ; a9 euro per i contratti d iassicurazione . Le novitàin merito agli oneri ammi -nistrativi, precisa infin ela circolare, si applican odalla mensilità del mes edi luglio 2011 .--ORiproduzioiue , i,.,eruata

DI CARLA DE LELLI S

Costa quanto un c/c po-stale (1,10 euro) far pre-levare direttamente dall abusta paga la rata del mu-tuo della casa. Lo stabili-sce, tra l'altro, la circola-re n. 1/2011 del ministerodell'economia che illustrale novità dell'istituto delladelegazione di pagamentoper i dipendenti pubblici .Novità che, spiega la cir-colare, riguardano il pro-cedimento, le modalità d iriscossione e una più ar-ticolata determinazionedegli oneri amministrati -vi da porre a carico degliistituti delegataci .La delegazione di paga-mento (da non confon-dere con la cessione delquinto che non è soggettaad accettazione da part edell'amministrazione d acui dipende il lavoratore )è una possibilità, offert aal dipendente pubblico ,di avvalersi di un prelie-vo automatico e dirett odalla busta paga, alla sca-denza, delle rate da paga-re in relazione a contrattidi assicurazione oppure acontratti di finanziamen-to . La praticabilità della

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