COS' E' LA VOCE- Capacita di comunicare
- Espressione di sentimenti ed emozioni
- Strumento perpoter LAVORARE
VOCE E'
QUALSIASI SONORITA'
PRODOTTA
DIRETTAMENTE O
INDIRETTAMENTE DAL
CORPO UMANO CON
VALENZA INFORMATIVA
O COMUNICATIVA
(O. Schindler)
VOCE IN SENSO STRETTO
ESPIRAZIONE SONORA
PRODOTTA DALL'ATTIVITA'
FONATORIA DELLE PLICHE
VOCALI, MODIFICATA DALLE
STRUTTURE
SOVRAGLOTTICHE
FONAZIONELa fonazione è il risultato dell’intervento coordinato di tre componenti dell’apparato respiratorio:
v Mantice respiratorio
v Laringe
v Apparato di
risonanza
SISTEMA PFA: TEORIA SORGENTE-FILTRO
Mantice respiratorio →
Flusso aereo →
Pressione sottoglottica →
Apparato di vibrazione →
Vocal Tract →
Risonanza sovraglottica
GABBIA TORACICAProprietà elastiche
Deformabile per
aumentare i
diametri e il volume
Ritorno ai volumi
iniziali
POLMONI§ Sede dello scambio gassoso tra aria e
sangue
§ Elastici: anch’essi in grado di espandersi e retrarsi
MUSCOLI RESPIRATORI
INSPIRATORIo DIAFRAMMA la cui contrazione aumenta
il diametro verticale della gabbia toracicao INTERCOSTALI ESTERNI la cui
contrazione aumenta il diametro antero-posteriore e trasversale
Per azione di questi muscoli la gabbia toracica si espande
DIAFRAMMANell’inspirazione il diaframma si contrae appiattendosi e sposta quindi in basso la base della cavità toracica facendone aumentare il diametro verticale
ESPIRATORIADDOMINALI spingono il diaframma
verso l’alto causando una diminuzione del diametro verticale della gabbia toracica
MUSCOLI INTERCOSTALI INTERNI ruotano le costole verso l’interno riducendo il diametro antero- posteriore e quello trasversale della gabbia toracica
Per azione di questi muscoli, la gabbia toracica si contrae
INSPIRAZIONELa gabbia toracica aumenta tutti i suoi
diametri (trasversale, antero-posteriore, verticale), per espansione delle costole e abbassamento della cupola diaframmatica, anche i polmoni si espandono
È una fase attiva che nel respiro tranquillo coinvolge principalmente il diaframma e nel respiro profondo anche i muscoli intercostali esterni
ESPIRAZIONE
Nella respirazione tranquilla è un atto passivo in quanto è dovuto al rilasciamento del diaframma, mentre nella respirazione profonda si riduce ulteriormente il volume della gabbia toracica per l’intervento dei muscoli addominali che sospingono con forza il diaframma verso l’alto e dei muscoli intercostali interni che ruotano le costole verso l’interno
L’aria che durante l’espirazione fuoriesce dai polmoni si convoglia in trachea a formare una colonna d’aria che l’attraversa e arriva alla laringe
Volume corrente (Vt) è l’aria che entra o esce dall’apparato respiratorio con ogni atti respiratorio
Volume di riserva inspiratoria (VRI) Va dal volume corrispondente alla fine di una inspirazione tranquilla al massimo volume polmonare possibile
Volume di riserva espiratoria (VRE) Va dal livello di fine espirazione tranquilla al minimo volume polmonare possibile
Volume residuo (VR) è il volume di aria che rimane nei polmoni anche alla fine di una espirazione profonda
RESPIRAZIONE TRANQUILLA
Fase inspiratoria: dilatazione gabbia toracica per azione dei muscoli inspiratori
Fase espiratoria: retrazione elastica del sistema toraco-polmonare
RESPIRAZIONE FORZATAAumentata richiesta di ossigenazione: aumento della frequenza respiratoria e dell’attività muscolare inspiratoria, reclutamento dei muscoli ausiliari dell’inspirazione e coinvolgimento dell’attività muscolare espiratoria
VOCE DI CONVERSAZIONE
Il flusso espiratorio fonatorio è reso possibile dall’equilibrio tra le forze elastiche toraco-polmonari e l’attività coordinata dei muscoli inspiratori (escluso il diaframma).
Dopo l’inspirazione i muscoli inspiratori rimangono attivi
Tale gioco d’equilibrio muscolare genera una pressione sottoglottica idonea alle necessità fonatorie
PRODUZIONE VOCALE FORZATA
La pressione sottoglottica è mantenuta anche dall’attività dei muscoli espiratori (intercostali interni ed addominali) che intervengono ad un certo valore della capacità vitale dipendente dall’intensità della voce e che generano dunque una produzione vocale forzata
RESPIRAZIONE IN FONAZIONE●La fase inspiratoria è ridotta rispetto a quella dell'espirazione●La quantità di aria è variabile a seconda delle prestazioni fonatorie richieste●Aumenta la pressione inspiratoria e in misura maggiore quella espiratoria●Vengono eliminate le pause inspiratorie ed espiratorie●La frequenza respiratoria si riduce●La velocità inspiratoria varia a seconda delle necessità
LARINGESituata nella parte media e antero-
superiore del colloCondotto cartilagineo a forma di piramide
triangolare la cui base, rivolta in alto, si apre nella faringe e il cui apice confluisce nella trachea
La lunghezza e il diametro presentano variazioni costituzionali e dipendono dal sesso e dall’età; quella dell’uomo è generalmente più sviluppata di quella della donna
CORDE VOCALI
All’interno della laringe si trovano due lamine di tessuto muscolare rivestito da mucosa, i cui margini liberi vibrano al passaggio dell'aria espirata producendo i suoni
GLOTTIDE
La glottide riveste la parte più importante
per la produzione della voce
Forma, da aperta, uno spazio triangolare
delimitato lateralmente dalle pliche vocali
ABDUZIONE
Durante la respirazione la rima glottica deve essere aperta per permettere il passaggio dell’aria
ADDUZIONE
Nella fase di fonazione il suono laringeo si genera perché le corde vocali si adducono, entrando in contatto fra loro, interrompendo il flusso d’aria espiratorio
SISTEMA ELASTICO✗ Massimo equilibrio dei movimenti antagonisti
del sistema fonatorio✗ Movimenti di inspirazione ed espirazione del
sistema respiratorio✗ Movimenti di avvicinamento e separazione
del sistema vibratorio✗ Movimenti di ascesa e discesa del sistema di
articolazione e risonanza
VOCE DISFONICAQualsivoglia alterazione dell'equilibrio PFA porta all'instaurarsi di meccanismi di compenso mediante errate tensioni della muscolatura faringo-laringea e della respirazione
Fatica muscolare
Ipertonia
VOCE DISFONICA 2
La funzione fonatoria è possibile grazie alla completa chiusura del piano glottico a livello della
sua linea mediana
Alterazione della morfo-funzionalità glottica
Alterazione quali-quantitativa della voce
DISFONIA DISFUNZIONALE
Disturbo COMPLESSO dovuto ad alterazioni dei parametri vocali acustici (frequenza, timbro e intensità), ma anche ad alterazioni muscolo-scheletriche, posturali, respiratorie e del ritmo dell'eloquio.
Fattori scatenanti➔Affezioni ORL: laringite acuta, alterazioni ad origine traumatica (intubazione, eccessi vocali, urla), reazione edematose della laringe in occasione di perfrigerazioni, allergia, dolori orofaringei (dopo tonsillectomia o tonsillite).
➔Fattori psicologici: possono generare tensione psicomotoria che si manifesta a livello dell’apparato fonatorio (d’altra parte l’emozione prende spesso “alla gola”).
➔Affaticamento generale: affaticamento o malattie che indeboliscono momentaneamente le capacità di resistenza fisica.
➔Tosse: provoca irritazione della mucosa laringea
Fattori scatenanti ➔Periodo premestruale: modificazione della mucosa cordale con ispessimento dell’epitelio. Vi è una minore elasticità della voce. In concomitanza con altri fattori può assumere caratteristiche di evento scatenante.
➔Gravidanza ed intervento addominale: importante modificazione della parete addominale con difficoltà nella realizzazione della respirazione e proiezione vocale.
➔Afonia terapeutica: silenzio vocale prolungato per prescrizione medica inadeguata. In soggetti predisposti timore nell’emissione vocale con conseguente disorganizzazione del funzionamento fonatorio.
Fattori favorenti ➔Obbligo socio-professionale di parlare o cantare: insegnanti, attori, cantanti, rappresentati;
➔Caratteristiche psicologiche: soggetti particolarmente emotivi, reattivi, con tendenza all’ansietà, al perfezionismo, con il desiderio di fare troppo
➔Situazioni psicologiche difficili: situazioni conflittuali durature con difficoltà psicologiche prolungate.
➔Intossicazione alcolica o tabagica: consumo cronico di tabacco causa alterazioni della mucosa.
➔Affezioni croniche ORL: frequenti faringo-tonsilliti, sinusiti, faringiti croniche, allergia, reflusso gastro-esofageo.
➔Ipoacusia: la sordità comporta impossibilità per il soggetto ad apprezzare la qualità della propria voce, con conseguente insufficiente regolazione
Fattori favorenti ➔Tecnica vocale difettosa: cantanti ed attori che non hanno appreso un’adeguata tecnica fonatoria.
➔Esposizione al rumore: nel rumore l’intensità della voce aumenta in modo riflesso ed inconscio. I soggetti sottoposti a rumore intenso nell’ambito del proprio lavoro giungono così a sviluppare uno sforzo vocale, conducendoli alla disfonia disfunzionale.
➔Esposizione a polvere, vapori irritanti ed aria condizionata: determina irritazione laringea.
➔Presenza di un disfonico nell’ambiente sociale: la disfonia si sviluppa per imitazione non solo acustica, ma comportamentale
➔Presenza di un ipoacusico: intensificazione degli sforzi vocali al fine di essere sentiti dal soggetto ipoacusico.
➔Antecedenti polmonari: affezioni polmonari (pleuriti, polmoniti) possono generare comportamenti respiratori inadeguati che favoriscono l’insorgenza della disfonia.
PROGETTO USRV PER LA FORMAZIONE SPECIFICA DEL PERSONALE SCOLASTICO
INCONTRO DEL 7 SETTEMBRE 2015
RISCHIO DISFONIA IN AMBITO SCOLASTICO: INFLUENZA DELLE CARATTERISTICHE AMBIENTALI ED ORGANIZZATIVE
Il rumore
Il fenomeno rumore è rappresentato da diverse grandezze, tra cui illivello di pressione sonora Lp
Lp = 20LogP/Po [dB]
in cui Po = 20 Pa è la pressione sonora che rappresenta convenzionalmente la soglia dell'udibile ad una frequenza di 1.000 Hz
Effetti dell’uso di una scala logaritmica
Se la differenza ≥ 10 dBl’effetto è trascurabile
140
dB120
100
80
60
40
20
0
20 50 100 200 500 1k 2k 5k 10k 20 kFrequenza [Hz]
Live
llo d
i Pre
ssio
ne S
onor
a
Soglia dell’udibile
Limite di rischio di danno
Soglia del Dolore
Parlato
Musica
Uso delle corde vocali (parlato)
Alcuni esempi pratici
68 dB
Livello di pressione sonora relativa ad un parlato vicino in condizioni di rumore di fondo modesto
+30 dB rispetto al rumore di fondo
Alcuni esempi pratici
54 dB
+18 dB rispetto al rumore di fondo OK
Livello di pressione sonora relativa ad un parlato a 5 m in condizioni di rumore di fondo modesto
Alcuni esempi pratici
80 dB
+12 dB rispetto al rumore di fondo
Livello di pressione sonora relativa ad un parlato vicino in condizioni di rumore di fondo disturbante
Troppo elevato
Alcuni esempi pratici
70 dB
+2 dB rispetto al rumore di fondo NON OK
Livello di pressione sonora relativa ad un parlato a 5 m in condizioni di rumore di fondo disturbante
Contesti ambientali sfavorevoli
Aule lunghee strette
Elevato indice di riverberoacustico dell’aula
Elevato rumoreinterno all’aula
Il riferimento utilizzato dai tecnici per la valutazione del riverbero è T60 ≤ 1,2 sec
15 m
Contesti organizzativi sfavorevoli
Elevato rumoreesterno all’aula
Rumore proveniente da altreattività didattiche (aule vicine)
Rumore proveniente daattività interne all’edificio (pulizie, spostamento classi, ecc.)
Rumore proveniente daattività esterne all’edificio (manutenzioni, cantieri, ecc.)
Rumore proveniente dal contesto ambientale esterno (traffico, ecc.)
Contesti organizzativi sfavorevoli
DPCM 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”
Isolamento
tra ambienti
Isolamento
di facciata
Isolamento
al calpestioImpianti tecnici
Riduzione [dB] Riduzione [dB]Valore max
[dB]Valore max
[dB]Valore max
[dB]
Ospedali 55 45 58 35 25
Residenze 50 40 63 35 35
Scuole 50 48 58 35 25
Uffici 50 42 55 35 35
LA VOCE DISFONICA: PREVENZIONEE GUIDA ALLA
CONSAPEVOLEZZA
Settembre 2015
Dott.ssa Ilenia FaragassoLogopedista
VHI: INDICE DI AUTOVALUTAZIONE DELLA DISFONIA
0 MAI→1 QUASI MAI→2 QUALCHE VOLTA→3 QUASI SEMPRE→4 SEMPRE→
0 - 5Disfonia assente o non percepita6 - 29Disfonia percepita come disabilità lieve30 - 59Disfonia percepita come disabilità media60 - 114Disfonia percepita come disabilità grave115 - 120Disfonia percepita come disabilità totale
GRADO DI DISAGIO
SURMENAGE & MALMENAGE VOCALI
Esigenza di “ più voce”
VOCE NORMALE
Meccanismi di compenso straordinarioVOCE
RINFORZATA, IPERTONICA, IPERCINETICA
Cessazione dell'esigenza
VOCE ESAURITA, IPOTONICA, IPOCINETICA
Esaurimento dei meccanismi di compenso
IL CIRCOLO VIZIOSO DELLO SFORZO VOCALEFattori favorenti
DISFONIA
SFORZO
Riduzione dell'efficienza comunicativa
Riduzione dell'efficienza comunicativa
Fattori scatenanti
SFORZO
DISFONIA
POSTURA E VOCEIl sistema cranio-cervico-mandibolare agisce come un'unità biomeccanica funzionale, i cui cardini sono rappresentati dall'articolazione occipito-atlanto-epistrofica, dall'articolazione
temporo-mandibolare e dal sistema sospensore dell'osso ioide.
POSTURA “NORMALE”
●Rispondenza al●compito●Massimo equilibrio●Massima economia●Massimo comfort●Corretta presa dello spazio
ERRORI RESPIRATORI
RESPIRAZIONISCORRETTE
v Clavicolarev Sterno-costale
superiorev Toracicav Addominale
ERRORIINSPIRATORIv Eccessivo
rifornimentov Insufficiente
rifornimento
ERRORIESPIRATORIv Parlare con aria
residuav Parlare senza
usare aria
PROGRAMMA DI IGIENE VOCALEq Evitare di parlare con intensità elevata, specie in
ambienti rumorosi o con acustica difettosa: un insegnante può abituare i propri allievi a riconoscere il suono di un fischietto come richiamo o segnale di fine pausa e, in ambienti più dispersivi, può avvalersi dell'utilizzo di microfono;
q Parlare a distanza ravvicinata, laddove possibile, in modo tale da vedere e da essere visti da tutti gli ascoltatori;
q Non parlare durante o subito dopo lo sforzo fisico;
qNon utilizzare la voce bisbigliata o sussurrata;
qEvitare di ridere in maniera fragorosa;
qLimitarsi nelle caricature vocali e nelle imitazioni;
qNon contrarre la muscolatura del collo quando si parla;
qNon raschiare con la gola;
qNon emettere tosse stizzosa;
qEvitare urla e discussioni animate, in particolare in ambienti già saturi di voci;
qRidurre i tempi nelle conversazioni telefoniche, soprattutto in auto;
qLaddove non ci siano impedimenti organici ostruttivi, prediligere la respirazione a bocca chiusa;
qNon pressare la voce all'inizio della frase e non rimanere senza fiato alla fine;
qEvitare cambi bruschi di temperatura;
qCurare il grado di umidità degli ambienti, evitando l'aria troppo secca e calda;
qSe l'abbassamento vocale perdura per più di dieci giorni, consultare uno specialista (foniatra, otorinolaringoiatra);
qNon indossare pantaloni troppo stretti e cinture troppo alte;
qCalibrare l'alimentazione prima di ogni prestazione vocale prolungata, evitando pasti abbondanti o poco digeribili;
qEvitare bibite troppo calde o troppo fredde;
qModerare l'assunzione di caffè;
qEvitare alcol e fumo;
qBere almeno due litri d'acqua al giorno, possibilmente non gassata;
qAl mattino è possibile idratare le corde vocali respirando, per il naso, attraverso una garzetta imbevuta d'acqua;
qRilassare collo e spalle prima dell'emissione vocale;
qEvitare l'eloquio affrettato: è necessario effettuare pause respiratorie per rifornirsi d'aria e rendere il nostro parlato fluente e piacevole;
qRidurre lo stress mediante esercizi di rilassamento;
qNon usare prodotti per risciacqui o gargarismi a base di menta;
qPrestare maggiore attenzione alle norme di igiene vocale nel caso di assunzione di antibiotici, antistaminici, antivirali, diuretici, antiipertensivi, spray nasali e vitamina C, che tendono a dare un effetto essiccante delle corde vocali.
GERD: CIBI SI' E CIBI NO
Fruttav Agrumi, mirtilliv Pesca, lampone,
uvav Mela, banana
Verdurav Pomodoro, purè,
patate fritte o a insalata, cipolla cruda
v Aglio, porro, crauti, scalogno, cipolla cotta
v Carote, cavolo, piselli, broccoli, fagioli verdi, patate bollite
Bevandev Succhi di agrumi,
liquori, vino, caffè, the
v Birra, coca colav Acqua minerale
GERD: CIBI SI' E CIBI NO 2Cereali e derivativ Pasta con
formaggiov Pane all'aglio,
muesliv Pane multicereali,
bianco e di segale, riso integrale e raffinato, cous cous, cracker, cereali d'avena, glassati e alla crusca
Latte e derivativ Panna, milk
shake, gelato, formaggio molle fresco
v Yogurt, latte, mozzarella
v Formaggi cremosi senza grassi, feta, formaggi di capra e alla soia
GERD: CIBI SI' E CIBI NO 3Carne, uova, pescev Spalla e lombo di
manzo, pollo frittov Carne magra, insalata
di pollo, uova strapazzate e fritte, pesce fritto, insalata di tonno, hot dog di manzo e maiale, prosciutto
v Carne super magra, bistecca, petto di pollo, bianco d'uovo, pesce fresco
Dolci e alimenti grassiv Cioccolato,
caramelle, patatine, biscotti al burro, frittelle, condimenti
v Biscotti con pochi grassi, ketchup
v Biscotti senza grassi, liquirizia
In fondo più che un innescarsi di nuove
abitudini è un ritorno al benessere passato...una
rottura del circolo vizioso
● Favorire la consapevolezza della propria emissione vocale
● Ridurre i rischi di abuso● Prendere coscienza del rischio e delle
soluzioni preventive● Guidare verso abitudini corrette
ESERCITAZIONE PRATICA
●POSTURA “NORMALE”
●RILASSAMENTO MUSCOLO-TENSIVO
●RESPIRAZIONE COSTO-DIAFRAMMATICA
●ATTACCO VOCALE
RILASSAMENTO MUSCOLARE PARZIALE
Ø Ruotare una spalla in avanti e poi indietro; poi entrambe.
Ø Alzare le spalle al massimo e poi lasciarle cadere.
Ø Sollevare e abbassare una spalla con movimento morbido, poi l'altra poi entrambe.
Ø Allineare spalle e capo, guardare verso la spalla destra e mantenere la posizione per alcuni secondi, poi verso la spalla sinistra.
Ø Schiena dritta. Abbassare lentamente la testa cercando di toccare il petto con il mento, poi rialzare la testa fino a guardare avanti, sempre lentamente.
Ø Inclinare la testa tra la spalla e il petto, accennare con il capo.
Ø Ruotare la testa in senso orario e antiorario passando per il petto lentamente.
Ø Disegnare i numeri da 0 a 9 con la testa lentamente.
RESPIRAZIONE COSTO-DIAFRAMMATICA
Ø Mani sull'addome a livello dello stomacoØ Mani sui fianchi per avvertire spostamenti
delle costole fluttuantiØ Una mano sullo sterno e una sull'addomeØ Posizione di Tarneaud per controllare
l'innalzamento delle spalleØ Mani sulle costole, immaginare un
salvagente intorno al corpo che si gonfia a sgonfia, collo e spalle rilassati, busto eretto.
RESPIRAZIONE & ATTACCO VOCALEØ Il suono deve cominciare nello stesso
momento in cui ha inizio la fuoriuscita dell'aria.
Ø SSSSSSSSSØ FFFFFFFFFFØ SS SS SSØ FF FF FFØ MMMMMMMMØ SSSSSSSSSSS (di caSa)Ø VVVVVVVVVVØ MM MM MMØ ZZ ZZ ZZØ MMMMMMMM masticata