La sfida dell’e-‐government agli en3 locali: un ruolo
diverso guidato da performance, openess e
social networking
Claudio Forghieri
INDICE
Il comune e il suo ruolo nei processi di e-‐Government
Ci4adini e e-‐Government: quale rapporto?
Ripensare l’essenza del servizio Social Business intelligence Openess Social networking Smart ciBes
E-‐GOVERNMENT: definizione
“E-‐Government” refers to the use by government agencies of informaBon technologies (such as Wide Area Networks, the Internet, and mobile compuBng) that have the ability to transform rela3ons with ci3zens, businesses, and other arms of government. These technologies can serve a variety of different ends: be4er delivery of government services to ciBzens, improved interacBons with business and industry, ci3zen empowerment through access to informa3on, or more efficient government management. The resulBng benefits can be less corrupBon, increased transparency, greater convenience, revenue growth, and/or cost reducBons. (...)
Fonte: h)p://www.worldbank.org/
Cosa interessa veramente al ci4adino quando si parla di e-‐government?
Cosa si aspe4a di fare sui siB web della PA?
Come si relaziona con il comune? (perché il comune?)
Fonte: Rilevazione customer satisfaction sito web Mo-Net – maggio-giugno 2011 – campione 686 fruitori del servizio autoselezionati
Fonte: Rilevazione customer satisfaction sito web Mo-Net – maggio-giugno 2011 – campione 686 fruitori del servizio autoselezionati
Fonte: Rilevazione customer satisfaction canali comunicazione Comune di Modena 2009 e confronto 2003 – campione 1000 cittadini
ASCOLTAMI !
RIPENSARE L’ESSENZA DEL SERVIZIO
Co design
Coinvolgimento degli utenB
Monitoraggio conBnuo dell’uso che viene fa4o dei servizi
Canali e media accessibili ai ci4adini per agevolare al massimo l’accesso all’informazione e alla conoscenza
Canali e luoghi per orientare; rispondere a bisogni complessi che aXvano insiemi di procedimenB; ascoltare, creare una dimensione di scambio
Canali e intermediari con i quali è semplice e vantaggioso chiudere la praBca, gesBre lo scambio di flussi di daB, oXmizzare tempi, cosB, risorse
IL SERVIZIO E’ COMPOSTO DA:
LA COMPONENTE INFORMATIVA
Canali generalis3 dove c’è certezza di trovare informazioni aggiornate
Canali one to one, ovvero che raggiungono il ci4adino e gli noBficano delle informazioni uBli configurazione e contaX
Integrare le informazioni via Mobile: le informazioni devono essere contestuali e georeferenziate
Il ruolo dei video: emozionare
Il ruolo dei social media: mol3plicatori dell’informazione
IntercePare i ci4adini nelle nuove piazze
LA COMPONENTE TRANSATTIVA
Esternalizzare le interazioni
Scegliere i canali in base a fiducia, sicurezza, economicità, prossimità
Nuovi interlocutori, intermediari, infomediari
Verso portali che concentrano i bisogni degli utenB (ispirarsi ai modelli del mercato)
LE RELAZIONI
Non si possono esternalizzare le relazioni
Si danno in gesBone i canali, non le relazioni
I ci4adini chiedono di essere ascoltaB. Come? Dove?
AutomaBzzare l’ascolto?
Dovremo valutare la PA in base all’intelligenza degli utenB che riesce a interce4are e a far fru4are
QUATTRO PAROLE SU CUI LAVORARE
1. Social Business intelligence 2. Openess 3. Social networking
4. Smart ciBes
BUSINESS INTELLIGENCE CRM
Servono una nuova cultura del servizio e un nuovo modello di relazione che si basi sull’an3cipazione dei bisogni
I daB e le informazioni della PA devono generare valore pubblico
I ci4adini si stanno abituando al conce4o di noBfica telemaBca grazie ai servizi del web 2.0
Gli utenB dei servizi esprimeranno sempre più le loro opinioni sui loro interessi rispe4o alla PA
Idea per una PA prediTva:
No3ficare tuPo su canali a basso costo
PermePere al ciPadino di configurare i propri canali di contaPo preferi3
Abilitare cruscoT di monitoraggio permanente dell’uso dei servizi
SOCIAL INTELLIGENCE CROWDSOURCING COME NUOVA FRONTIERA PER LA PARTECIPAZIONE
Foto credit: http://www.daonk.org/inclusiva-net-2-at-medialab-prado-madrid-spain/
Proposta:
Un portale per le “call” della PA
OPENESS /1
I servizi come apps che l’utente installa quando servono
I servizi come funzioni che trova sui propri canali: banche, poste, portali
I daB in possesso della PA sempre disponibili per chiunque
Meno si3 monolite autoreferenziali, meno possesso sterile dei da3
OPENESS /2
Ci saranno sempre più opportunità per conoscere e commentare il comportamento delle amministrazioni
Journo-‐hacker
Civic Hacking Il civic hacking è una pra@ca indo)a dal senso civico che presuppone una certa dimes@chezza con le tecnologie digitali, a)a a u@lizzare da@ pubblici e libera@, per sviluppare applicazioni che por@no benefici tangibili alla colleEvità (Wikipedia).
Idea (estrema)
Insegnare Civic Hacking a scuola durante le ore di educazione civica?
SOCIAL NETWORKING /1
Una PA va sui social media come una nazione apre le sue ambasciate. Una casa lontana da casa per dialogare, interagire, reperire u3li informazioni, conoscer le opportunità del territorio
SOCIAL NETWORKING /2
IMPARARE A USARE I SOCIAL MEDIA COME UNA RISORSA DELLA PA
Proge4are l’integrazione tra i siB isBtuzionali e il mondo 2.0
SMART CITIES
SfruPare le tecnologie abilitan3
Amministrare le ci4a’ come organismi vivenB
I ci4adini come sensori del territorio
Foto credit: http://www.daonk.org/inclusiva-net-2-at-medialab-prado-madrid-spain/
http://research.cens.ucla.edu/urbansensing/
L’EVOLUZIONE DEI PARADIGMI DEL CHECK IN E DELLE SEGNALAZIONI GEOREFERENZIATE
COSA POTREBBE MANCARE
La consapevolezza diffusa delle potenzialità del web 2.0
Non è solo tecnologia, è cambiamento totale del modo di fare le cose
Formazione, alfabe3zzazione, sensibilizzazione del personale pubblico …
e dei ciPadini …
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Claudio Forghieri
Credits Illustrazioni di Alessia Bellino