La Medicina di Laboratorio
dagli albori ad oggi… Giuseppe Falliti
Direttore Laboratorio Analisi
A.O.O.R. “Papardo-Piemonte” - ME
Breve storia degli Ospedali
L'ospedale è un'istituzione per l'assistenza sanitaria generalmente costituita da
un complesso architettonico in cui personale specializzato fornisce trattamenti
per curare pazienti affetti da malattie allo stadio acuto
• I templi e santuari furono le prime istituzioni che tentavano di guarire i malati (il
dio diffonde la malattia, il dio salva)
• In Oriente la prima istituzione creata appositamente per curare i malati apparve in
India. Gli ospedali brahminici furono costruiti in Sri Lanka a partire dal 431 a.C.
• A Roma la medicina laica si praticava nella taberna, una sorta di locanda dove si
mangiava, si dormiva e si potevano ottenere prestazioni sessuali, a cui poteva anche
essere annesso un herbarium (erbario)
• Il Primo concilio di Nicea nel 325 d.C. spinse la Chiesa cattolica a provvedere
anche ai poveri, alle vedove e ai forestieri, stabilendo la costruzione di un ospedale
in ogni città dotata di cattedrale
• La Scuola medica salernitana, in Italia, è stata invece la prima e più importante
istituzione medica d'Europa nel Medioevo, di cui i primi esponenti e animatori
furono i monaci benedettini
La storia del Laboratorio
Il primo laboratorio clinico sembra sia stato quello istituito
nel 1885 presso l'ospedale universitario di Monaco per
volontà del fisiologo e clinico Hugo von Ziemssen
Erano utilizzati soprattutto per la ricerca e per
l'insegnamento anche i primi laboratori clinici statunitensi
‒ tra i quali il William Pepper Laboratory of Clinical
Medicine della University of Pennsylvania, realizzato nel
1895, e quelli creati nel 1896 da William Osler presso
l'ospedale della Johns Hopkins School of Medicine ‒ e
soltanto gradualmente arrivarono a svolgere un ruolo
importante nei controlli ordinari delle condizioni dei
pazienti
Le osservazioni condotte sul sangue e sull'urina per individuare i
segni delle patologie erano una pratica molto antica, ma i test
analitici finalizzati a determinare la presenza di sostanze come
l'acido urico, le proteine e lo zucchero nell'urina furono correlati
a condizioni patologiche specifiche negli anni Trenta e Quaranta
del XIX sec. ‒ per esempio, dal clinico britannico Richard Bright
(1789-1858) e dai chimici suoi assistenti del Guy Hospital di
Londra
La storia del Laboratorio
Da sempre la diagnosi
delle malattie era basata sulla
osservazione e sulla
valutazione dei sintomi e dei segni
“Attesa la grande significazione fisiologica che ha il sangue è facile intendere che ad
esso s’attribuisca una parte singolarmente importante in tutti i processi morbosi del
corpo. Ed è strano che, in contrapposto a ciò, le nostre cognizioni intorno alle
alterazioni fisiche del sangue sieno straordinariamente scarse. E laddove si volesse,
forse con ragione, ricercare i fenomeni morbosi del sangue, più che in altra cosa, in
una alterazione chimica del sangue stesso, reca vergogna il dover confessare che le
nozioni sicure rimangono sotto i rapporto molto addietro alle ipotesi”
La storia del Laboratorio
Hermann Ludwig Eichhorst
(March 3, 1849 – July 26, 1921) Il manuale di Hermann Eichhorst (1894)
Il Microscopio
Ferrometro
Il primo manuale
Hernann Sahli Nella parte dedicata all’esame del sangue
descrive: il metodo per determinare la
resistenza dei globuli rossi proposto da
Hamburger (1887), il metodo per rilevare “il
tempo necessario alla coagulazione del
sangue” di Vierordt (1878), la numerazione
dei globuli rossi e bianchi con la camera di
Thoma-Zeiss, con i “valori normali” che egli
ha calcolato nella popolazione di Berna, la
determinazione dell’ematocrito per
centrifugazione in capillare secondo la
descrizione di Blix-Hedin (1890) e Gärtner
(1892), l’esame morfologico su preparati
freschi e a secco, la conta delle piastrine
secondo le raccomandazioni di Hayem e
Bizzozero, la determinazione del ferro con il
ferrometro di Jolles, l’esame spettroscopico,
l’acido urico con il “metodo del filo” di Garrod
ed in appendice la sierodiagnosi di Vidal
(1896)
DEFINIZIONE DELLA
MEDICINA DI LABORATORIO
La medicina di Laboratorio è quella disciplina che studia
in campioni biologici provenienti dall’uomo quei
parametri fisico-chimici che possono fornire
informazioni su processi fisiologici e/o patologici che
avvengono nell’uomo stesso a vari livelli
d’organizzazione strutturale, e quindi di sistemi,
d’organi, di tessuti, di cellule, ed anche di singole
molecole (vedi DNA, proteine, ecc).
FINALITA’ DELLA MEDICINA
DI LABORATORIO
La finalità della medicina di laboratorio è quindi quella di fornire
informazioni che, da sole ma più frequentemente unitamente ad
altri raccolti dal clinico, indirettamente (strumentali) o
direttamente (storia clinica, esame obiettivo), consentano di
formulare una diagnosi con la più alta probabilità statistica, oppure
di coadiuvare il clinico nella scelta di una decisione, sia essa un
approfondimento diagnostico, oppure una modifica terapeutica
SCREENING DIAGNOSI MONITORAGGIO TERAPIA
LA VARIABILITA’
Il referto di laboratorio si esprime con un risultato che il
medico richiedente deve interpretare confrontandolo
con i valori di riferimento.
· variabilità pre-analitica
· variabilità legata al paziente
· variabilità legata alla conservazione del campione
· variabilità analitica, legata al metodo di analisi
LA VARIABILITA’
LA VARIABILITA’
LA VARIABILITA’
LA VARIABILITA’
Variabilità biologica controllabile:
Influenze fisiologiche a lungo termine (età, sesso, fattori ambientali e climatici,
obesità, stato nutrizionale, stile di vita, gravidanza);
Influenze fisiologiche a breve termine (postura, veglia, sonno, esercizio fisico,
variazioni cicliche);
Assunzione di farmaci, droghe;
Risposte fisiopatologiche dell’organismo (febbre, stress, ansia, dolore);
Influenze genetiche.
Variabilità biologica non controllabile:
Variabilità intra-individuale: i valori misurabili in un determinato momento in un
individuo sono il risultato di un equilibrio dinamico che tende a mantenerli
costantemente aggiustati ad un valore detto punto omeostatico;
Variabilità inter-individuale: il punto omeostatico non è uguale per tutti gli individui
di un gruppo omogeneo.
SETTORI DEL LABORATORIO
Ematologia, COAGULAZIONE, ossia l'analisi del sangue intero.
Sierologia, ossia l'analisi del siero che include la Chimica clinica e Immunometria
Microbiologia, Virologia e Citologia, BIOLOGIA MOLECOLARE
CITOGENETICA
IMMUNOLOGIA, ALLERGOLOGIA, TOSSICOLOGIA
I campioni biologici vengono distinti per urgenza: routine (risultati non urgenti);
urgenti o STAT (dall'inglese Short Turn-Around Time), con risultati attesi
entro due ore;
pronto soccorso, con risultati parziali trasmessi appena disponibili;
GRAZIE
“Che strano, pensaci un pò, mio padre studiava le vite
vicinissime col microscopio, mio nonno cercava quelle
lontanissime col cannocchiale, entrambi con le lenti. Ma la vita si scopre a
occhio nudo, né troppo lontana né troppo vicina, ad
altezza d'uomo.”
A. Trabucchi