L’im
magin
e è
pre
sa in p
restito
dalla
copert
ina d
el Lib
ro “
Vie
di fu
ga p
er
il w
eekend”
Eleonora Pantò – Digital Media Manager | CSP
Fuga dalla scuolaLa formazione del XXI secolo
L’im
magin
e è
pre
sa in p
restito
dalla
copert
ina d
el Lib
ro “
Vie
di fu
ga p
er
il w
eekend”
Agenda
1. L’era digitale 2. L’educazione
davanti al
cambiamento
3. L’educazione
nell’era digitale
1. La rivoluzione digitale1. Sempre Connessi2. Privacy e BigData
3. Crowdfunding4. Dal digitale al tangibile 4. Dal digitale al tangibile
5. Progetto Daniel6. La terza rivoluzione industriale
7. Il futuro del lavoro
Sempre Connessi La rivoluzione digitale ha
cambiato il modo in cui cirelazioniamo con gli altri,
organizziamo i nostri impegni,
facciamo acquisti e ci
informiamo, ci divertiamo e… informiamo, ci divertiamo e…
impariamo.
Sociale
Privacy e Big DataSiamo tutti sorvegliati: usare
la crittografia dovrebbe essere possibile in modo
semplice.
Pubblicando le foto dei miei
amici su facebook violo la loro amici su facebook violo la loro
privacy
Sociale
CrowdfundingLa campagna presidenziale di
Barack Obama del 2008 è stata finanziata con 750
milioni di dollari , una cifra
record ottenuta grazie a
micro finanziamenti via web.
Tutti possono raccogliereTutti possono raccogliere
denaro in rete e realizzare
grandi progetti?
Barack Obama Speaks to 75,000 at Portland Oregon Rally, May 19, 2008http://www.blackpast.org/perspectives/yes-we-can-barack-obamas-road-white-house-
2008
Sociale
Dal digitale al realeIl personal fabricator è
un’idea del prof.Gershenfeld del MIT
nata per favorire la
creatività individuale e
superare il digital
FabLab Mobile http://www.fabraft.com/#!lab/cyok
superare il digital
divide.
I makers di tutto il
mondo si ritrovano nei fablab.
Personale
Progetto DanielCon le stampanti 3D è
stato possibile fabbricare protesi low cost per
vittime della guerra in
Sudan
Project Daniel http://3dart.it/ecco-come-un-arto-stampato-3d-puo-salvare-bambini-
del-sudan/
Good Enough
La terza rivoluzione industrialeSecondo l’Economist siamo di
fronte alla terza rivoluzione industriale, dopo quella dei telai
inglesi e delle auto americane.
La convergenza di software
sempre più sofisticati, nuovi
materiali, robot sempre più
precisi, stampanti 3D e servizi
basati sul web avranno un impatto oltre che sulla
produzione, anche sulla
logistica, rendendo per esempio
non più conveniente la
delocalizzatione.
http://www.economist.com/node/21553017
Il futuro del lavoroLa rivoluzione digitale ha fatto scomparire molti lavori e ne ha creati di nuovi. Le innovazioni si susseguono ed è necessario continuare ad imparare durante tutta la vita.vita.
La scuola prepara gli
studenti a questo futuro?
Flessibile
FlessibileSocialePersonale
Riepilogo – 1. Era Digitale
Good Enough
ProtesiCrowdfunding LavoroPersonal Fabricator
2. L’educazione davanti al cambiamento1. La scuola nell’era industriale2. La promessa dell’istruzione
3. La scuola nell’era post industriale4. Investire nell’istruzione
5. Fuga dalla scuola5. Fuga dalla scuola6. NEET
7. Studiare conviene8. Fuga dei talenti
La scuola nell’era industriale“I sistemi scolastici contemporanei, nelle società postmoderne, come nei paesi in via di sviluppo, sono il prodotto dell’era industriale. [..] La società nella quale i sistemi scolastici sono stati concepiti non esiste più. Norberto Bottani
Photo courtesy Frances Benjamin Johnston Collection/Library of Congress
esiste più. Norberto Bottani
A cosa serve la scuola?
La promessa dell’istruzioneL’istruzione favorisce la crescita economica attraverso un maggior investimento in capitale umano e innovazione del sistema produttivo e consente alle persone di talento e meritevoli di raggiungere i gradini più alti della scala sociale della scala sociale
La scuola ha mantenuto
questa promessa?
La scuola nell’era post industriale“Un’azienda dove ogni 40 minuti suona una campana, e un gruppo di persone si sposta da una stanza all’altra per fare cose diverse, otto volte al giorno, avrebbe già chiuso, oggi” Sir Ken Robinson
http://www.genitoridicalcinato.it/img/scuola2.jpg
chiuso, oggi” Sir Ken Robinson
L’organizzazione tayloristica è stata superata da un modello centrato sulla conoscenza e sulle relazioni.
Investire nell’istruzioneSecondo le stime, 25 punti
PISA in più comportano circa
5 decimi di Pil all’anno in più
Altri dati riportano
correlazioni positive fra gli correlazioni positive fra gli
anni di studio , la buona salute
e la fiducia negli altri
http://www.eenee.de/eeneeHome/Economics-of-
Education/European-Perspective.html
Fuga dalla scuolaIl livello di scolarizzazione del nostro Paese si è alzato moltissimo negli ultimi anni: quasi il 35% degli italiani ha oggi una licenza di scuola media superiore e il 12% una laurea (Fonte: Annuario statistico italiano (Fonte: Annuario statistico italiano 2013), ma l'Italia si classifica comunque tra le peggiori nazioni peggiori nazioni peggiori nazioni peggiori nazioni europeeeuropeeeuropeeeuropee per quanto riguarda il fenomeno dell'abbandono scolastico: lasciano infatti prematuramente i banchi di scuola il 17,6% di alunni (contro la media Ue del 12,7%).
NEET I Not in Education,
Employment or Training
sono i giovani tra i 15 e i
29 anni non più inseriti in
un percorso scolastico o
formativo ma neppure formativo ma neppure
impegnati in una attività
lavorativa.
L’abbandono precoce
della scuola e la difficoltà
di trovare un lavoro sono
fattori correlati.
Studiare convieneIl tasso di occupazione per i
laureati italiani è pari al 79%
(mediaOCSE:84%) contro il
75% dei maturati (media
OCSE: 84%) ed il 58% per chi
si è fermato alla media si è fermato alla media
inferiore (media OCSE: 58%).
Se da un lato, la situazione
italiana è peggiore della media
OCSE, il differenziale di
quattro punti percentuali tra
laureati e maturati è identico.
http://www.roars.it/online/education-at-a-glance-2013-cosa-dice-locse-delluniversita-
italiana/
Fuga dei talentiCresce del 19% l’emigrazione
complessiva: lo scorso anno gli italiani gli italiani gli italiani gli italiani
fuggiti all’estero hanno sfiorato quota fuggiti all’estero hanno sfiorato quota fuggiti all’estero hanno sfiorato quota fuggiti all’estero hanno sfiorato quota
100mila. 100mila. 100mila. 100mila. Il 2013 ha visto crescere
l’emigrazione ufficiale italiana verso
l’estero: 94.126 i connazionali espatriati, l’estero: 94.126 i connazionali espatriati,
con un incremento del 19,2% rispetto al
2012 (anno nel quale la crescita era stata
pari al 30%).
http://fugadeitalenti.wordpress.com/’emigrazione ha fatto registrare in soli due anni un incremento del 55%
(dai 60.635 del 2011).
Riepilogo – 2. L’educazione davanti al cambiamento
La scuola è stata
progettata per un sistemaeconomico che non c’è più
La scuola va ripensata per
dare maggiori opportunitàanche ai più deboli
L’educazione resta un
fattore di competitività
economica
La mancanza di
opportunità provoca la
fuga dei talenti
3. L’educazione nell’era digitale1. Tecnologie2. Competenze
3. Tempi e spazi4. Non formale e 4. Non formale e
informale
3.1 Tecnologie 1. Educazione primaria per tutti2. La scuola digitale
3. I FabLab a scuola
L’educazione primaria per tuttiUna scuola senza muri e senza
professori con un computer per tutti
Si chiama Educazione Minimamente
Invasiva - Minimally Invasive
Education™Education™
Good Enough
Una scuola senza muri e senza professori con un computer per ognunoSi chiama “un Pc per ogni bambino”
La scuola digitaleUn Pc per ogni studente –
Dall’esperienza del pc di Negroponte,
una sperimentazione con JumpPC a
Torino.
Il tablet fa la
differenza ?
Un FabLab in ogni scuolaLa Fondazione Nordest in
collaborazione con Unicredit ha
lanciato nel 2014 il progetto un
fablab in ogni scuola che
coinvolge 14 Istituti, tra cui un
Liceo Artistico. Il progetto ha
lanciato anche una campagna di
http://fablab.muse.it/blog/progetto-faber-0
lanciato anche una campagna di
crowdfunding. Fablab che
collaborano con le scuole si
trovano anche a Trento, Roma,
Bologna e Torino.
3.2 Competenze1. Le competenze richieste2. Imparo a programmare
3. La media literacy
Le competenze richieste“Oggi la scuola è nel bel mezzo di una situazione paradossale: le abilità manuali e cognitive di routine, che sono più facili sia da insegnare sia da verificare, sono sempre meno richieste e sempre meno richieste e perdono di valore. Il perché è ovvio: essendo attività meccaniche, sono anche le più semplici da meccanizzare o da esternalizzare. “ A. Testa
http://nuovoeutile.it/quanto-deve-cambiare-la-scuola-del-duemila/
Imparo a programmare
Media LiteracyI ragazzi trascorrono il doppio del
tempo immersi nei media digitali rispetto a quello trascorso a scuola.
La maggior parte dell’offerta mediale
è finalizzata a vendere prodotti o
ideologie.
Il tempo passato a dialogare in Il tempo passato a dialogare in
famiglia si è dimezzato rispetto alla
generazione precente. Chi sta educando i giovani? Chi
fornisce loro valori etici e sociali?
E’ necessario educare ad un
consumo critico dei media, per
rafforzare e proteggere i giovani.
3.3 I tempi e gli spazi1. I luoghi dell’apprendimento2. La classe rovesciata
3. La classe scomposta4. La scuola virtuale4. La scuola virtuale
5. La scuola flessibile6. La scuola senza orari
http://www.trendhunter.com/trends/quest-to-learn-uses
Apprendimento e scuola“L’apprendimento non coincide più con un luogo
(la scuola) ma è un’attività continuativa, una delle cui
infrastrutture è la scuola” infrastrutture è la scuola” A. Testa
La scuola virtuale Pensata per chi non può
“andare a scuola
Offre corsi interamente o
primariamente online a
distanza in cui i corsi sono
simili (per scopo o risultatosimili (per scopo o risultato
atteso) da quelli seguiti da
bambini e ragazzi in età scolare
Non è homeschooling
Un esempio So that’s Interhigh – http://youtu.be/m981HdJhUBc
Personale
La scuola senza classiLa parte sostanziale della
didattica si svolge online, (40%
per le medie e 60% per le
secondarie) con il supporto dei
professori in presenza e con
attività e opportunità integrative
ed extracurricolari. ed extracurricolari.
Non ci sono le “classi” e nelle
pause i ragazzi interagiscono con
compagni di età diverse, sulla
base dei progressi nello studio.
Flessibile
La scuola senza orariA Breda, vicino Rotterdam (NL)
nel prossimo anno scolastico (2013) parte un nuovo concetto
di scuola che ha abolito orari,
classi e la lavagne: per 11
scuole, per un totale di scuole, per un totale di
circa1000 studenti dai 4 ai 12
anni, non ci saranno libri e
zainetti ma solo un iPad.
http://o4nt.nl/Flessibile
3.4 Non formale/Informale1. Educazione superiore per tutti2. Il primo mooc?
3. Mooc in crescita4. EMMA 4. EMMA
5. Open Badge
http://republicandqueen.com/mooc-come-laurearsi-michigan-university-gratis-web/#
Educazione superiore per tuttiSecondo dati UNESCO del 2009, ci saranno 153 milioni di studenti universitari nel 2025. Un incremento del 53% rispetto al 2000 e di 500 volte in meno di 40 anni.
Secondo un report del 2007, a cura di Daniel Kanwar, solo in India serviranno 2400 Università in piùnei prossimi 25 anni, ovvero circa 2 Università in più ogni settimana
MOOC in crescitaI moocs di Harvard e MIT hanno 2
milioni di studenti iscritti e hannoerogato 65mila certificati. Gli iscritti
sono soprattuttomaschi con laurea
breve e provengono da quasi tutti i
Paesi del mondo.Paesi del mondo.
Good Enough
http://www.edtechmagazine.com/higher/article/2014/02/harvardxs-and-mitxs-mooc-data-visualized-and-mapped
EMMAThe European Multiple MOOC
Aggregator EMMA è un progettosupportato dall’Unione Europea.
EMMA fornirà un sistema per
l’offerta di corsi online gratuiti e l’offerta di corsi online gratuiti e
multilingua per valorizzare la
ricchezza educativa e culturale
europea.
http://europeanmoocs.eu /
Open Badge“Lo scopo del progetto Mozilla Open
Badge è di creare un sistema in cui, attraverso i badge, siano
riconosciute le abilità individuali e i
risultati raggiunti individualmente, in
ambiti formali (ad esempio
Sociale http://openmatt.files.wordpress.com/2011/09/mozilla-open-badges-presentation-dml-competition-sep-2011-
final-version-3-0-001.png
ambiti formali (ad esempio
Università) e informali (come i corsi
serali), al fine di aiutare le persone a
esibire, in maniera sintetica e univoca, le competenze acquisite” N.
De Uffici http://www.confsl.org/confsl12/abstracts/103.pdf
FlessibileSocialePersonale
Riepilogo 3. L’educazione nell’era digitale
Good Enough
MoocOpen badge, Moocs Scuola FlessibileScuola Virtuale
Siate affamati, siate folli, meglio ancora siate gentili
George Saunders
Contatti + 39 0114815139
epanto
Eleonora Pantò | CSP
twitter.com/epanto
pinterest.com/epanto
facebook.com/eleonorapanto