ISTITUTO TECNICO ECONOMICO AMMINISTRAZIONE,
FINANZA E MARKETING
ANNO SCOLASTICO 2016-2017
PROGRAMMA DIDATTICO ANNUALE
CLASSE II SEZ. A
MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE
MODULO disciplinare da sviluppare
Contenuti programmatici
MODULO 1
Il sistema azienda: elementi, soggetti e tipologie
- L’attività economica
- L’azienda e i suoi elementi costitutivi
- I fattori della produzione
- La classificazioni delle aziende
- Gli stakeholder
- Le scelte di localizzazione delle aziende
- Le proporzioni e i calcoli percentuali
MODULO 2
L’organizzazione aziendale
- L’organizzazione aziendale
- Le funzioni aziendali
- I modelli organizzativi e gli organigrammi
MODULO 3
Lo scambio economico
- La compravendita e le sue fasi
- Il contratto di compravendita: aspetti giuridici
e tecnici
- Gli elementi essenziali
- Gli elementi accessori e le relative clausole
- Gli aspetti fiscali della compravendita: l’IVA
- La base imponibile
- Il documento di trasporto e la fattura ad una e
- NAPOLI -
più aliquote
- La ricevuta e lo scontrino fiscale
MODULO 4
Il regolamento degli scambi commerciali
- I titoli di credito: concetto e caratteristiche
- La cambiale pagherò e la cambiale tratta
- L’assegno bancario e circolare
- I bonifici bancari, le ricevute bancarie e le
altre modalità di regolamento bancario
- La moneta elettronica
MODULO 5
La struttura del patrimonio
-La gestione aziendale, gli investimenti e i
finanziamenti
- Il prospetto del patrimonio aziendale
- L’analisi di semplici fatti di gestione
Il docente
MATERIA: GEOGRAFIA
MODULO
disciplinare da sviluppare Contenuti programmatici
Modulo N° 1:
La Terra e i suoi ecosistemi
- I planisferi
- Le terre emerse, i continenti e le acque
- Clima e ambienti
Modulo N°2 :
Popolazione e migrazioni
- L’andamento demografico
- Le differenze tra i vari paesi del mondo
nel comportamento demografico
- La distribuzione della popolazione
- La transizione demografica
- I movimenti migratori del passato e attuali
- I Rifugiati, UNHCR
Modulo N° 3:
L’esplosione urbana e la crisi del pianeta
- L’esplosione urbana
- Le megalopoli
- Le metropoli dei paesi sviluppati e dei paesi
in via di sviluppo
- Crisi del pianeta
- Impronta ecologica
- Geosistema e sua sostenibilità: un fragile
equilibrio
Modulo N° 4:
La globalizzazione
- Caratteristiche ambientali e umane dello
sviluppo
- Differenziazione delle comunità umane
- Dal colonialismo al neocolonialismo
-Caratteristiche della globalizzazione economica
- Il mercato globale
- Le multinazionali e nuova geografia del lavoro
- Problemi dell’economia di oggi
- Divari tra ricchi e poveri
Modulo N° 5:
Geopolitica del mondo d’oggi
- Gli stati
- Mondo multipolare
- Le aree di crisi
- L’ONU
Il docente
MATERIA: INFORMATICA
MODULO disciplinare da sviluppare
Contenuti programmatici
MODULO 1
Comunicare con un sistema di elaborazione
- La codifica dell’informazione numerica e
alfanumerica (il concetto di codice)
- Il bit
- Il sistema di numerazione posizionale
- Il sistema di numerazione binario (conta in
binario, conversione da binario a decimale,
da decimale a binario, somme e sottrazioni in
binario)
- Il codice ASCII
- Cenni alla codifica delle immagini e audio
- L’algebra di boole : funzioni AND, OR, NOT
e tavole di verità
MODULO 2
Problemi e algoritmi:
Introduzione alla programmazione (livello
base)
- Analisi di problemi reali
- Procedure risolutive di problemi reali
- Definizione di “algoritmo”
- Rappresentazione grafica di semplici
algoritmi
Fondamenti di programmazione:
- Sequenze
- Istruzioni condizionali
- Cicli
- Correzione di errori
La programmazione ad eventi:
- Il concetto di evento
- I gestori di evento
MODULO 3
Foglio di calcolo
- Lavorare con il foglio elettronico
- Utilizzare celle: inserire, selezionare,
ordinare e modificare celle
- Fogli di lavoro, righe e colonne
- Formattazione di dati: numeri, testo e date
- Formule aritmetiche e funzioni (somma,
media, min, max, conteggio, conta vuote,
arrotondamento)
- Riferimenti relativi e assoluti
- Creazione e modifica di grafici
- Preparazione della stampa
- Ordinamento dati
- Filtri automatici e avanzati
- Google App: moduli e foglio elett ronico
MODULO 4
Reti e Internet
- Computer network
- Classificazione delle reti in base
all'estensione: Lan, Wan
- Classificazione delle reti in base alla
topologia
- Internet e i suoi servizi
- Risvolti sociali nell'uso del web
- Ricerche avanzate di informazioni in Internet
Il docente
SCIENZE INTEGRATE: CHIMICA
CLASSE: 2
INDIRIZZO DI STUDI: ISTITUTO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
PROF. LILIANA DI GIORGIO
MONTE ORE SETTIMANALI: 2
MONTE ORE ANNUO: 66
PREREQUISITI
FINALITÀ
Il progresso, il benessere dell'umanità dipendono dalle conoscenze chimiche e dall'utilizzo della chimica come responsabile di trasformazioni e manipolazioni delle sostanze naturali per migliorare la vita dell'uomo. Le applicazioni delle conoscenze chimiche a fini pratici, toccano ormai tutti i settori produttivi. Le plastiche degli oggetti più comuni le vernici, i filati dei tessuti, i loro colori, derivano tutti dalla chimica del petrolio. Le nostre stesse case con tutti i confort che ci offrono sono frutto dell'utilizzo della chimica. La ricerca chimica é diretta sia verso le sostanze presenti in natura, sia verso la chimica. La ricerca chimica é diretta sia verso le sostanza e presenti in natura, sia verso le sostanze nuove prodotte in laboratorio. Il suo interesse spazia dalla materia distribuita nello spazio alla materia che forma gli organismi viventi.
OBIETTIVI
Gli obiettivi che gli alunni dovranno raggiungere sono i seguenti: • Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. • Individuare e gestire le osservazioni per organizzare l’attività sperimentale. • Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. • Elaborare progetti chimici e gestire attività di laboratorio. • Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
CONTENUTI PROGRAMMATICI
I contenuti programmatici sono riportati sotto, suddivisi in moduli didattici da svolgere rispettando la seguente scansione temporale:
SETTEMBRE
- GRANDEZZE FISICHE E CHIMICHE: DERIVATE E FONDAMENTALI (6 ore)
a) Sistema internazionale di misura. b) Definizione e unità di misura delle relative grandezze
fisiche e chimiche fondamentali, derivate.
OTTOBRE
- INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLA CHIMICA(8 ore) a) La materia b) Concetto di materia e dei suoi stati fisici. c) Differenza tra sostanze pure e miscugli (omogenei
ed eterogenei).
d) Passaggi di stato della materia.
NOVEMBRE
- LA TEORIA ATOMICA (8 ore) a) La teoria atomica di Dalton. b) Numero atomico e numero di massa.
c) Modello atomico di Bohr.
DICEMBRE
- LA TAVOLA PERIODICA (5 ore)
a) Struttura generale della tavola periodica. b) Suddivisione dei vari elementi nella tavola periodica (metalli, non
metalli e semimetalli). c) Caratteristiche dei principali gruppi e delle principali categorie.
GENNAIO
- LA MOLE (6 ore)
a) Masse atomiche e molecolari. b) Il numero di Avogadro. c) La mole: misura della quantità di sostanza.
FEBBRAIO
- LEGAMI CHIMICI (8 ore) a) La formazione dei legami chimici. b) Il legame covalente ionico e dativo. c) Le molecole polari e il legame idrogeno.
MARZO
- LA LEGGE DEI GAS ( 9 ore) a) La legge di Boyle. b) Equazione di stato dei gas ideali.
APRILE
- PASSAGGI DI STATO DELLA MATERIA (7 ore) a) Passaggi di stato e variazioni di energia. b) Fusione. c) Evaporazione ed ebollizione. d) Sublimazione
MAGGIO
- LA TERMODINAMICA (9 ore) a) La prima legge della termodinamica. b) Variazione di energia nelle reazioni chimiche. c) Calore di formazione, stabilità dei composti.
GIUGNO Ripasso ed esercitazione.
INDICAZIONI METODOLOGICHE E
STRATEGIE DIDATTICHE
I contenuti che sono stati illustrati possono nel corso dell’anno scolastico, nel rispetto dei tempi previsti dalla programmazione, essere scambiati fra loro quando se ne ravvisi la necessità, a seguito di circostanza oggettive o quando la trasposizione possa migliorare l’apprendimento dei discenti. Saranno utilizzati come metodi e tecniche d’insegnamento:
lezioni teoriche (le parti teoriche verranno trattate privilegiando caratteristiche di estrema concretezza utilizzando tutti i sussidi didattici che rendono più agevole ed attiva la partecipazione).
STRUMENTI DIDATTICI Gli strumenti didattici saranno molteplici: al libro di testo si affiancheranno appunti, schemi e mappe concettuali, ricerche da Internet.
VERIFICHE Le verifiche formative saranno effettuate regolarmente volte al
controllo in “itinere” dell’apprendimento. La verifica continua del processo di apprendimento sarà attivata al completamento di ciascun blocco tematico e sarà coerente con le relative attività svolte. Tale verifica sarà fondamentale sia per il docente, che controllerà così che al suo insegnamento corrisponda l’apprendimento sia per gli studenti, che saranno informati sul loro livello di profitto rispetto agli obiettivi da raggiungere. Le verifiche sommative saranno effettuate durante tutto l’anno scolastico e consisteranno in: - prove scritte sotto forma di test e problemi; - colloqui e verifiche orali. (da 2 a 3 a trimestre); - valutazione degli interventi in aula.
VALUTAZIONE
Per la valutazione si terrà conto: a) del grado di conoscenza acquisito; b) della correttezza espositiva e della conoscenza della
terminologia specifica; c) della capacità di rielaborazione, analisi e sintesi; d) della capacità di analisi interdisciplinare
Gli strumenti di valutazione saranno: a) griglie di valutazione; b) analisi dei materiali elaborati nelle esercitazioni;
Lingua Inglese
CLASSE: II SEZIONE: A
INDIRIZZO DI STUDI: ITI
PROF. STEFANIA VALENTINA MARRONE
MONTE ORE SETTIMANALI: 3
MONTE ORE ANNUO: 99
PREREQUISITI
FINALITÀ
Come previsto dalle indicazioni ministeriali, lo studio della lingua e della
cultura straniera dovrà procedere lungo due assi fondamentali tra loro
interrelati: lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative
finalizzate al raggiungimento almeno del B2 del QCER (profili in uscita) e
lo sviluppo di competenze relative all’universo culturale legato alla
lingua di riferimento. Nella classe seconda si intendono raggiungere
competenze linguistico-comunicative rapportabili al livello A2 / avvio al
livello B1. Ampliamento del lessico attivo e passivo degli studenti, il più
possibile contestualizzato e legato alle situazioni con cui verranno
presentate le varie funzioni linguistiche. Si individuano pertanto
seguenti finalità generali:
- Motivare gli studenti e coinvolgerli al programma e agli obiettivi prescelti in modo da ottenere una loro partecipazione attiva al processo di apprendimento.
- Far comprendere l’importanza della lingua straniera come strumento di comunicazione intesa come capacità di comprendere con altri in diverse situazioni, attraverso una pluralità di canali di comunicazione (verbali e scritti).
- Giungere a una consapevolezza delle funzioni linguistiche non solo sotto il profilo cognitivo ma anche espressivo, emotivo e sociale.
- Educazione all’intercultura finalizzata alla formazione umana, sociale e culturale degli studenti.
- Raggiungere, attraverso lo studio della lingua straniera, il controllo processi linguistici in senso lato e la capacità di organizzare e razionalizzare i contenuti che si vogliono esprimere (sviluppo di capacità logico-organizzative).
- Acquisire un metodo di lavoro che permetta l’individuazione di percorsi di apprendimento progressivamente autonomi, in modo che lo studente sia in grado di sviluppare e aggiornare le proprie competenze chiave in tutto il corso della vita (life-long learning).
OBIETTIVI
Gli obiettivi da raggiungere vengono suddivisi in socio-affettivi e
comportamentali, di apprendimento e minimi.
Gli obiettivi socio-affettivi e comportamentali riguardano: a) la capacità
di controllare il proprio comportamento e di operare in modo
costruttivo; b) capacità di gestire positivamente il rapporto con i
compagni e con il docente stabilendo il rispetto reciproco; c) accettare
e rispettare le opinioni altrui; d) rispettare le norme scolastiche.
-Premesso che per il primo biennio, in considerazione di quanto sopra
esposto, ci si pone come obiettivo al termine di questo primo ciclo, il
livelli B1/ avvio al livello B2 in tutte cinque le abilità linguistiche:
(ascolto, lettura, produzione scritta e orale, interazione), gli obiettivi di
apprendimento sono quelli da raggiungere al termine di ogni modulo di
studio:
1) Individuare gli elementi relativi alla situazione presentata 2) Capire il senso globale del messaggio riconoscendone gli
scopi comunicativi 3) Riprodurre le forme linguistiche apprese, cercando di
riprodurne pronuncia, ritmo e intonazione 4) Porre domande riferite alla sfera personale e all’esperienza
quotidiana a livello elementare e rispondere 5) Raccontare brevi esperienze personali 6) Riferire in modo elementare un brano, riassumendo i
principali punti e rispettandone la sequenza logico-temporale
7) Esprimere valutazioni personali in modo semplice e diretto 8) Capire il senso globale di un testo e sapere individuare
l’idea centrale (reading for gist) 9) Lettura sommaria e ricerca rapida di singole informazioni di
e da testi (skimming/scanning) 10) Operare inferenze
Per quanto riguarda gli obiettivi minimi:
1) Comprendere frasi di uso quotidiano 2) Comprendere il tema generale in testi brevi e semplici
3) Scambiare semplici informazioni attinenti alla sfera personale
4) Formulare brevi messaggi e frasi descrittive, anche se
formalmente difettosi, purché comprensibili.
CONTENUTI
PROGRAMMATICI
I contenuti programmatici sono riportati sotto, suddivisi in moduli
didattici da svolgere rispettando la seguente scansione temporale:
SETTEMBRE
MODULO 1
WELCOME BACK! DESCRIBING WORDS AND REACTING TO NEWS
Grammar: The present; the future; the past simple; present perfect with
already and yet; present perfect with just; defining relative clauses and
relative pronouns
Vocabulary: life experiences
Culture: London
OTTOBRE
MODULO 2
DESCRIBING OBJECTS AGREEING / DISAGREEING AND ASKING ABOUT LIFE
EXPERIENCES
Grammar: Present perfect with for and since; present perfect vs past simple;
past simple (revision); used to; past continous; past simple vs past continous;
adverbs; comparative adverbs
Vocabulary: Technology, gadgets and electrical appliances; relationships
Culture: The Internet
NOVEMBRE
MODULO 3
TALKING ABOUT FEELINGS
Grammar: Present perfect continous; present perfect simple and continous;
verbs of perception; non defining relative clauses
Vocabulary: ing/ed adjectives
Culture: Education in UK
DICEMBRE
MODULO 4
COMPARING OPINIONS AND DESCRIBING LOCATIONS
Grammar: Verb patterns; infinitive of purpose; some/any/every/no
compounds
Vocabulary: Make and do; rural and urban life
Culture: Trade and Industry
GENNAIO MODULO 5
COMPARING OPINIONS AND DESCRIBING LOCATIONS
Grammar: Modals of obligation; first conditional; when, as soon as, unless
Vocabulary: Crime and punishments, prefixes
Culture: The British monarchy
FEBBRAIO
MODULO 6 SETTORE
GIVING ADVICE, PRESENTING AN ARGUMENT AND MAKING DEDUCTION
Grammar Second conditional; too, too much/many; (not) enough; expressing
ability in the past; modal verbs of deduction – present and past
Vocabulary: compound adjectives;
Culture: The British Parliament
MARZO
MODULO 7
TALKING ABOUT DIMENSIONS, GAMES AND INSTRUCTIONS
Grammar: Present simple; past simple passive; present perfect passive
Vocabulary: Materials, shapes
Culture: Martin Luther King: I have a dream
APRILE
MODULO 8
RECOUNTING PAST EVENTS
Grammar: Past perfect; question tags
Vocabulary: Books, literary genres
Culture: Multicultural New York
MAGGIO
Modulo N° 9:
REPORTING INFORMATION AND CONDUCTING AN
INTERVIEW
Grammar: Reported speech; reported questions; reported commands;
reported speech: other changes; articles
Vocabulary: Newspaper
Culture: William Shakespeare
GIUGNO a) Ripasso e verifiche (ore 7)
INDICAZIONI
METODOLOGICHE E
STRATEGIE
DIDATTICHE
I contenuti che sono stati illustrati possono nel corso dell’anno scolastico, nel rispetto dei tempi previsti dalla programmazione, essere scambiati fra loro quando se ne ravvisi la necessità, a seguito di circostanza oggettive o quando la trasposizione possa migliorare l’apprendimento dei discenti. Saranno utilizzati come metodi e tecniche d’insegnamento:
lezioni teoriche e pratiche (le parti teoriche verranno trattate privilegiando caratteristiche di estrema concretezza utilizzando tutti i sussidi didattici che rendono più agevole ed attiva la partecipazione);
momenti di esercitazione studiati per dare la possibilità agli allievi di agire in alcune situazioni tipiche del settore ed analizzare il proprio comportamento;
lavori di gruppo per la realizzazione di particolari elaborati;
L’uso di tali strumenti sarà regolato di volta in volta, secondo i criteri di
ottimizzazione dell’apprendimento.
STRUMENTI DIDATTICI
Gli strumenti didattici saranno molteplici: al libro di testo (Moving up
vol. 2, Black Cat, Kennedy) si affiancheranno appunti, schemi e mappe
concettuali, ricerche da Internet.
VERIFICHE
Le verifiche formative saranno effettuate regolarmente volte al
controllo in “itinere” dell’apprendimento.
La verifica continua del processo di apprendimento sarà attivata al
completamento di ciascun blocco tematico e sarà coerente con le
relative attività svolte.
Tale verifica sarà fondamentale sia per il docente, che controllerà così
che al suo insegnamento corrisponda l’apprendimento sia per gli
studenti, che saranno informati sul loro livello di profitto rispetto agli
obiettivi da raggiungere.
Le verifiche sommative saranno effettuate durante tutto l’anno
scolastico e consisteranno in:
- prove scritte, (tre per quandrimestre) anche sotto forma di test, prove
strutturate e semistrutturate;
- colloqui e verifiche orali. (da 2 a 3 a trimestre);
- valutazione degli interventi in aula.
VALUTAZIONE
Per la valutazione si terrà conto:
e) del grado di conoscenza acquisito; f) della correttezza espositiva e della conoscenza della
terminologia specifica;
g) della capacità di rielaborazione, analisi e sintesi; h) della capacità di analisi interdisciplinare
Gli strumenti di valutazione saranno:
c) griglie di valutazione; d) analisi dei materiali elaborati nelle esercitazioni; e) relazioni e sintesi sugli interventi di esperti e visite guidate.
Il docente
Stefania Valentina Marrone
PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE
DI:
SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA
CLASSE: 2 SEZIONE: A
PROF.ssa Carla Paradisone
MONTE ORE SETTIMANALI: 2
MONTE ORE ANNUO: 66
PREREQUISITI
FINALITÀ
L’insegnamento di scienze della vita (Biologia), della materia (Chimica) e
della Terra è connesso con le potenzialità formative e culturali che tali
discipline posseggono, ed anche con le numerose implicazioni che
queste Scienze hanno in relazione a problemi di rilevanza umana e
sociale. La presentazione di un "modello unitario", articolato ed
integrato della Biologia, della Chimica e Scienza della Terra è legata alle
finalità dell'insegnamento. Tale insegnamento, infatti, si propone di
mettere in rilievo le correlazioni e le interdipendenze delle tre
discipline. Le numerose affinità di ordine strutturale e metodologico tra
le tre discipline, rivolte allo studio di sistemi complessi, ne giustificano
la presentazione integrata. La finalità della chimica è la consapevolezza
che la maggior parte dei fenomeni macroscopici e microscopici consiste
in trasformazioni chimiche, e che la loro interpretazione si spiega
attraverso la conoscenza della struttura e delle proprietà di atomi,
molecole e ioni. Tuttavia, per conseguire tali concetti è necessario che i
ragazzi acquisiscano il significato dell’osservazione, della
sperimentazione, della riorganizzazione delle conoscenze, della
generalizzazione dei concetti e dell’attuazione delle verifiche, secondo
il metodo scientifico. E tutto questo può essere appreso per mezzo di
strumenti diversi (laboratorio, multimedialità, uscite sul territorio,
indagini, ecc.). Quindi con questo insegnamento ci si propone di fornire
ai giovani alcuni strumenti per una corretta interpretazione della realtà
dei viventi, e del contesto fisico-chimico ed ambientale di cui l'uomo
stesso è parte integrante.
OBIETTIVI
Gli obiettivi da raggiungere vengono suddivisi in culturali – formativi e
di apprendimento.
Gli obiettivi culturali-formativi riguardano:
a) l’acquisizione di adeguate competenze in relazione alla
capacità di analizzare e coordinare i contenuti appresi;
b) la padronanza del lessico specifico;
c) lo sviluppo delle capacità di osservazione e descrizione dei
fenomeni in relazione alle conoscenze acquisite;
d) la capacità di coordinazione logica anche sul piano
interdisciplinare;
e) il possesso di un metodo di studio e di approfondimento
autonomo.
Gli obiettivi di apprendimento sono quelli da raggiungere al termine di
ogni modulo di studio:
1) Saper osservare e analizzare fenomeni naturali complessi; 2) Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i
fenomeni; 3) Analizzare le relazioni tra l’ambiente abiotico e le forme
viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e comprenderne le ricadute future;
4) Saper osservare e analizzare fenomeni naturali complessi; 5) Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con
atteggiamento scientifico di fronte alla realtà; 6) Collocare le scoperte scientifiche nella loro dimensione
storica; 7) Collocare le scoperte scientifiche nella loro dimensione
storica; 8) Comunicare nella propria lingua e nelle lingue straniere,
utilizzando un lessico specifico;
CONTENUTI
PROGRAMMATICI
I contenuti programmatici sono riportati sotto, suddivisi in moduli
didattici da svolgere rispettando la seguente scansione temporale:
MODULO 1:
Origine della vita e
teorie evolutive
a) I primi organismi cellulari b) I primi organismi fotosintetici c) La cellula eucariotica d) La pluricellularità e) La scala geocronologia f) L’evoluzione della cellula eucariotica g) L’acquisizione di mitocondri e cloroplasti h) Fissismo ed evoluzionismo i) La teoria di Lamarck j) Il viaggio di Darwin k) Prove a favore dell’evoluzione l) La paleontologia e lo studio dei fossili m) La distribuzione geografica delle specie n) Le somiglianze anatomiche tra le specie o) La selezione artificiale e il concetto di variabilità
p) La teoria della selezione naturale
MODULO 2:
I viventi e la
biodiversità
a) Concetto di specie b) Il sistema di classificazione di Linneo c) Filogenesi e classificazione d) Le caratteristiche generali dei procarioti e) Caratteristiche dei protozoi eterotrofi ed autotrofi f) Funghi unicellulari e pluricellulari g) I licheni h) Le micorrize
MODULO 3:
Il regno delle Piante
a) Gli adattamenti delle piante alla vita terrestre b) Le briofite c) Le piante vascolari: la comparsa dei vasi conduttori d) Le felci e) Il seme e il polline f) I due raggruppamenti delle piante con semi: Angiosperme
e Gimnosperme g) Il fiore h) Il frutto i) Il sistema aereo e il sistema radicale j) I sistemi conduttori k) La foglia
MODULO 4: a) Le spugne b) Gli cnidari
Il Regno degli Animali c) I platelminti d) I nematodi e) Gli anellidi f) I molluschi g) Il successo degli artropodi h) Gli echinodermi
MODULO 5:
Le molecole della vita
a) La struttura della molecola d’acqua b) Le proprietà dell’acqua: densità, calore specifico, coesione e
adesione c) Le soluzioni d) La scala del pH e) Monomeri e polimeri f) Condensazione e idrolisi dei polimeri g) Caratteristiche dei carboidrati h) Il legame glicosidico i) Gli isomeri j) Polisaccaridi di riserva e di struttura k) I carboidrati chimicamente modificati l) Caratteristiche delle proteine m) Gli amminoacidi n) Il legame peptidico o) Le quattro strutture delle proteine p) Caratteristiche dei lipidi q) I grassi e gli oli r) I fosfolipidi s) Steroidi, cere t) Caratteristiche degli acidi nucleici u) I nucleotidi
MODULO 6:
Le cellule: strutture e
funzioni
a) Le dimensioni delle cellule b) Microscopio ottico e microscopio elettronico c) Potere di risoluzione d) Caratteristiche generali delle cellule procariotiche e) Strutture specializzate delle cellule procarioti che f) Caratteristiche generali delle cellule eucaristiche g) Struttura generale delle membrane cellulari h) Gli organuli cellulari i) La cellula animale e la cellula vegetale j) Il nucleo e il nucleolo k) I ribosomi l) Il reticolo endoplasmatico ruvido (RER) m) Il reticolo endoplasmatico liscio (REL) n) L’apparato di Golgi o) I lisosomi p) I mitocondri q) I cloroplasti r) Le ciglia e i flagelli s) La parete delle cellule vegetali t) Gli enzimi u) L’energia di attivazione v) La specificità degli enzimi w) Coenzimi x) Diffusione semplice e facilitata
y) L’osmosi z) Il trasporto attivo aa) Fagocitosi, pinocitosi ed endocitosi mediata da recettori bb) Esocitosi cc) Autotrofi ed eterotrofia dd) La fotosintesi ee) Il metabolismo del glucosio ff) La glicolisi gg) Il ciclo di Krebs hh) La catena di trasporto degli elettroni
ii) La fermentazione lattica
jj) La fermentazione alcolica
MODULO 7:
La divisione delle
cellule: mitosi e meiosi
a) La scissione binaria nei procarioti b) Il ciclo cellulare comprende l’interfase e la fase mitotica c) L’interfase è divisa in sottofasi d) La preparazione del nucleo alla mitosi e) Strutture coinvolte nella mitosi f) Le fasi della mitosi: profase, , metafase, anafase, telofase g) La citodieresi nelle cellule animali e vegetali h) Relazione tra mitosi e cancro i) Tumore benigno e maligno; le metastasi j) Principali terapie per la cura del cancro k) Mitosi e riproduzione asessuata l) Processo di alternanza di generazioni m) Riproduzione sessuata e variabilità genetica n) La prima divisione meiotica o) La seconda divisione meiotica p) Mitosi e meiosi a confronto q) Meiosi e variabilità genetica r) Autosomi e cromosomi sessuali s) Differenze tra il cromosoma X e il cromosoma Y t) Particolarità delle trisomie u) Non-disgiunzione v) Il cariotipo w) Caratteristiche dei portatori della sindrome di Down x) Trisomie negli autosomi: sindromi di Patau ed Edwards y) Trisomie nei cromosomi sessuali: individui XXX, XYY;
sindromi di Klinefelter e Turner
MODULO 8:
La genetica classica
a) Le leggi di Mendel e le loro eccezioni b) Il lavoro sperimentale di Mendel c) Prima, seconda e terza legge di Mendel. d) Caratteri dominanti e recessivi. e) Genotipo e fenotipo. f) Quadrato di Punnett. g) Legge dell’assortimento indipendente. h) Mutazioni. i) Interazioni alleliche, fenomeni di dominanza incompleta e
di codominanza. j) Alleli multipli. k) Epistasi, eredità poligenica e pleiotropia. l) Influenze dell’ambiente sui geni. m) Gli studi di Morgan sui cromosomi sessuali
n) I geni sono portati dai cromosomi. o) I cromosomi sessuali e gli autosomi. p) La determinazione del sesso. q) Malattie genetiche legate ai cromosomi sessuali r) Trasmissione dei geni presenti sui cromosomi sessuali. s) Daltonismo, emofilia, distrofia di Duchenne, favismo, sindrome
dell’X fragile. t) Genotipo e fenotipo di una donna portatrice sana di emofilia
o di daltonismo. u) Le mappe cromosomiche v) Il crossing over. w) Loci genici. x) Gruppi di associazione e ricombinazioni geniche. y) Le mappe cromosomiche: modalità della loro costruzione.
INDICAZIONI
METODOLOGICHE E
STRATEGIE
DIDATTICHE
Per quanto riguarda le strategie metodologiche si concorda di: fornire agli alunni all’inizio dell’anno il programma preventivo di lavoro e di commentarlo; indicare le modalità delle verifiche e i criteri di valutazione; guidare all’uso del testo in adozione; rendere note agli allievi le valutazioni assegnate e commentarle opportunamente, affinché ciascuno possa migliorare il rendimento nelle verifiche successive; effettuare lezioni attive e non solo spiegazioni ed interrogazioni tradizionali al fine di sollecitare la partecipazione per il chiarimento dei dubbi, per la riflessione sui fenomeni e la coordinazione dei concetti relativi ad essi; stimolare la riflessione interdisciplinare; fare uso di sussidi audiovisivi e software didattici; effettuare eventuali visite guidate a musei e laboratori di ricerca.
I contenuti che sono stati illustrati possono nel corso dell’anno scolastico, nel rispetto dei tempi previsti dalla programmazione, essere scambiati fra loro quando se ne ravvisi la necessità.
STRUMENTI DIDATTICI
Gli strumenti didattici saranno molteplici: al libro di testo si
affiancheranno appunti, schemi e mappe concettuali, ricerche da
Internet.
VERIFICHE
Le verifiche formative saranno effettuate regolarmente volte al
controllo in “itinere” dell’apprendimento.
La verifica continua del processo di apprendimento sarà attivata al
completamento di ciascun blocco tematico e sarà coerente con le
relative attività svolte.
Tale verifica sarà fondamentale sia per il docente, che controllerà così
che al suo insegnamento corrisponda l’apprendimento sia per gli
studenti, che saranno informati sul loro livello di profitto rispetto agli
obiettivi da raggiungere.
Le verifiche sommative saranno effettuate durante tutto l’anno
scolastico e consisteranno in:
- colloqui e verifiche orali (da 2 a 3 a trimestre);
- valutazione degli interventi in aula.
VALUTAZIONE
Per la valutazione si terrà conto:
i) del grado di conoscenza acquisito; j) della correttezza espositiva e della conoscenza della
terminologia specifica; k) della capacità di rielaborazione, analisi e sintesi; l) della capacità di analisi interdisciplinare
Gli strumenti di valutazione saranno:
f) griglie di valutazione; g) analisi dei materiali elaborati nelle esercitazioni; h) relazioni e sintesi sugli interventi di esperti e visite guidate.
Il docente
Carla Paradisone
MATERIA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
MODULO DISCIPLINARE
CONTENUTI PROGRAMMATICI
INTRODUZIONE.
I. U.D.: “Perché leggere i classici?”.
MODULO TRASVERSALE DI GRAMMATICA:
La riflessione sulla lingua.
I. U.D.: Elementi di Sintassi della frase
semplice.
U.D.A.1: La frase semplice o
proposizione.
U.D.A.2: Gli elementi essenziali
della proposizione: il soggetto e il
predicato.
U.D.A.3: L’attributo e
l’apposizione.
U.D.A.4: I complementi.
II. U.D.: I rapporti tra le frasi: la sintassi
della frase complessa.
U.D.A.1: La frase complessa o
periodo.
U.D.A.2: La proposizione
principale.
U.D.A.3: La coordinazione.
U.D.A.4: La subordinazione.
U.D.A.5: Il discorso diretto e
indiretto.
MODULO N.°1:
Il testo poetico e teatrale.
I. U.D.: L’analisi testuale.
II. U.D.: La parafrasi.
III. U.D.: La poesia: linguaggio e
strumenti di analisi.
U.D.A.1: Caratteristiche del testo
poetico.
U.D.A.2: I segreti del testo
poetico.
U.D.A.3: Temi e indizi tematici.
U.D.A.4: La metrica e il ritmo.
U.D.A.5: Le figure retoriche del
suono.
U.D.A.6: Le figure retoriche del
significato.
U.D.A.7: Le figure retoriche di
ordine o sintattiche.
U.D.A.8: Incontro con gli autori e
con le opere poetiche più celebri
di epoche e letterature diverse.
U.D.A.9: Analisi e commento di
testi teatrali particolarmente
significativi.
MODULO N.°2: Pagine di epica.
I. U.D.: Un viaggio attraverso le più belle
pagine dell’epica: dalla questione
omerica ai poemi rinascimentali.
MODULO N.°3:
Il testo narrativo letterario.
I. U.D.: Il racconto e il romanzo:
linguaggio e strumenti di analisi.
U.D.A.1: L’arte di raccontare.
U.D.A.2: La scomposizione del
racconto.
U.D.A.3: Il narratore.
U.D.A.4: Il personaggio.
U.D.A.5: Il tempo del racconto.
U.D.A.6: Lo spazio del racconto.
U.D.A.7: I caratteri stilistici.
II. U.D.: La narrativa: tipologie della
narrazione romanzesca con testi scelti.
U.D.A.1: Il romanzo d’avventura.
U.D.A.2: Il romanzo storico.
La narrazione realistica.
Il racconto psicologico.
La narrazione fantastica.
Il racconto giallo.
Il racconto dell’orrore.
Il racconto umoristico.
Le sperimentazioni nel romanzo
nell’età contemporanea.
APPENDICE DI GRAMMATICA:
Una lingua per comunicare.
I. U.D.: La lingua: uno strumento per
comunicare.
U.D.A.1: I vari tipi di linguaggio.
U.D.A.2: La lingua e le lingue.
II. U.D.: La lingua e le sue varietà.
U.D.A.1: La lingua muta nel
tempo: la storia della lingua
italiana.
U.D.A.2: La lingua muta nello
spazio: le varietà geografiche
dell’italiano con particolare
attenzione al napoletano.
U.D.A.3: La lingua muta secondo
le situazioni in cui viene usata: i
registri linguistici.
U.D.A.4: La lingua muta secondo
l’argomento: i linguaggi settoriali.
U.D.A.5: Le intenzioni
comunicative: le sei funzioni
fondamentali della lingua.
La docente,
Rossella Buglione MATERIA: STORIA
MODULO DISCIPLINARE
CONTENUTI PROGRAMMATICI
MODULO N.°1:
Introduzione alla storia.
III. U.D.: Che cos’è la storia?
IV. U.D.: Le fonti.
V. U.D.: La cronologia.
MODULO N.°2:
Trasformazione del mondo antico.
I. U.D.: I cristiani: da setta ebraica a
eredi della civiltà antica.
U.D.A.1: Le origini del
cristianesimo.
U.D.A.2: La chiesa primitiva: un
nuovo genere di comunità.
U.D.A.3: Tolleranza e repressione
verso i cristiani.
U.D.A.4: Un contesto di crisi
culturale e religiosa.
U.D.A.5: Il dio dei filosofi.
U.D.A.6: La continuità tra
cristianesimo e tradizioni antiche.
II. U.D.: La crisi dell’impero romano nel
III sec d. C.
U.D.A.1: La crisi del sec III d. C.
U.D.A.2: I Severi: una dinastia di
militari per salvare l’impero.
U.D.A.3: Da Caracalla a
Massimino il Trace.
U.D.A.4: Frontiere sempre meno
difendibili e collasso interno.
III. U.D.: La fine dell’impero d’occidente.
U.D.A.1: La crisi del mondo
antico.
U.D.A.2: La fine della centralità
del Mediterraneo.
U.D.A.3: Diocleziano e la
riorganizzazione dell’impero.
U.D.A.4: La nascita dell’impero
romano cristiano.
U.D.A.5: La dinastia di
Costantino.
U.D.A.6: Il regno di Teodosio: i
goti alleati dell’impero e il
cristianesimo religione ufficiale.
U.D.A.7: Verso il crollo
dell’impero.
MODULO N.°3:
Nuove civiltà attorno al Mediterraneo.
I. U.D.: I regni romano-barbarici e
l’impero bizantino.
U.D.A.1: I regni romano-barbarici.
U.D.A.2: Il regno dei Franchi.
U.D.A.3: L’impero romano
d’Oriente.
U.D.A.4: I goti in Italia.
U.D.A.5: L’età di Giustiniano.
U.D.A.6: L’impero d’Oriente dopo
Giustiniano.
II. U.D.: I Longobardi e l’ascesa del
papato.
U.D.A.1: I Longobardi.
U.D.A.2: Il regno dei Longobardi.
U.D.A.3: Papa Gregorio I e la
Chiesa.
U.D.A.4: Il monachesimo.
III. U.D.: La civiltà araba.
U.D.A.1: L’Arabia pre-islamica.
U.D.A.2: Maometto e la nascita
dell’islam.
U.D.A.3: L’islam dopo Maometto.
U.D.A.4: L’impero bizantino fino
al 1000.
U.D.A.5: La frammentazione
dell’islam.
U.D.A.6: Scienza e cultura.
MODULO N.°4: L’alto Medioevo.
I. U.D.: Società e cultura medioevali.
U.D.A.1: Una nuova fase storica.
U.D.A.2: La crisi economica e il
declino della città.
U.D.A.3: La società: la “curtis” e
l’arretramento della schiavitù.
U.D.A.4: Le origini del
feudalesimo.
U.D.A.5: L’immaginario
medioevale.
II. U.D.: L’impero carolingio.
U.D.A.1: I Carolingi.
U.D.A.2: il nuovo impero
d’Occidente.
U.D.A.3: La cultura in età
carolingia.
U.D.A.4: La dinastia di Franconia.
U.D.A.5.: I Normanni in
Inghilterra e in Italia.
III. U.D.: Nuovi popoli e nuovi imperi.
U.D.A.1: L’ultima ondata di
invasioni.
U.D.A.2: Nuove forme di potere e
di organizzazione della società.
U.D.A.3: Un nuovo impero, una
nuova dinastia: gli Ottoni di
Sassonia.
MODULO N.°5:
La società medioevale dopo il Mille.
I. U.D.: L’Europa nell’anno Mille.
U.D.A.1: Il risveglio economico.
U.D.A.2: La rinascita delle città.
U.D.A.3: Signori e contadini nelle
campagne.
U.D.A.4: Il rinnovamento
religioso.
U.D.A.5: Lo scontro fra papato e
impero.
II. U.D.: Il comune.
U.D.A.1: La città: una nuova
dimensione politica ed economica.
U.D.A.2: La situazione nell’Italia
meridionale.
U.D.A.3: Lo scontro fra i comuni
e l’Impero.
U.D.A.4: Le repubbliche marinare.
UI.D.A.5: Nuovi luoghi e nuove
forme di produzione del sapere.
III. U.D.: Le crociate.
U.D.A.1: Le crociate, un evento
complesso.
U.D.A.2: I cambiamenti nel
Mediterraneo orientale.
U.D.A.3: La prima crociata e la
conquista di Gerusalemme.
U.D.A.4: La difficile
sopravvivenza degli stati crociati.
U.D.A.5: Dalla “crociata contro i
cristiani” alle crociate di S. Luigi.
U.D.A.6: Altre crociate “crociate”:
l’ordine teutonico e la
“reconquista”.
U.D.A.7: Movimenti ereticali e
nuovi ordini religiosi.
IV. U.D.: L’apogeo dell’Europa
medioevale.
U.D.A.1: Gli uomini e la terra.
U.D.A.2: tecniche, industria e
commercio.
U.D.A.3: l’Italia e l’Europa.
U.D.A.4: Mutamenti e tensioni
sociali.
U.D.A.5: Oltre l’Europa: i
Mongoli.
MODULO N.°6:
Il tramonto del Medioevo.
I. U.D.: Poteri universali e stati nazionali
nel basso medioevo.
U.D.A.1: Lo scontro fra chiesa e
Impero nel ‘200.
U.D.A.2: L’Italia meridionale nella
seconda metà del ‘200: gli
Angioini.
U.D.A.3: L’Italia settentrionale e
centrale: il superamento del
comune.
U.D.A.4: Le grandi monarchie: la
Francia.
U.D.A.5: L’Inghilterra.
U.D.A.6: La penisola iberica.
U.D.A.7: La Europa orientale.
II. U.D.: Verso l’età moderna.
U.D.A.1: L’Europa verso una
svolta.
U.D.A.2: L’arresto dello slancio
economico.
U.D.A.3: Le crisi parallele
dell’impero e del papato.
U.D.A.4: Ai confini dell’Europa.
U.D.A.5: La Morte Nera.
La docente,
Rossella Buglione MATERIA: SCIENZE INTEGRATE: CHIMICA
MODULO DISCIPLINARE CONTENUTI PROGRAMMATICI
MODULO N°1
INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLA
CHIMICA
Introduzione allo studio della chimica: la
materia
Sistema internazionale di misura, Definizione
e unità di misura delle relative grandezze
fisiche e chimiche fondamentali, derivate.
Concetto di materia e dei suoi stati fisici.
Differenza tra sostanze pure e miscugli
(omogenei ed eterogenei).
Concetto di soluzione e di concentrazione di
una soluzione. Determinazione della
concentrazione di una soluzione in percento
in volume, percento in massa e percento
massa volume.
Passaggi di stato della materia.
Definizione di calore e temperatura.
MODULO N°2
LE CARATTERISTICHE DELLA MATERIA E LA
TEORIA TOMICA
Differenza tra trasformazioni fisiche e
chimiche.
Sistemi omogenei ed eterogenei
Elementi molecole, composti e ioni (anioni e
cationi).
Struttura di una formula chimica.
Suddivisione dei vari elementi nella tavola
periodica (metalli, non metalli e semimetalli)
Struttura generale della tavola periodica.
Caratteristiche dei principali gruppi e delle
principali categorie.
La teoria atomica di Dalton: numero atomico
e numero di massa.
Modello atomico di Bohr
MODULO N°3
LA MOLE COME UNITA’ DI MISURA
Masse atomiche e molecolari
Il numero di Avogadro
La mole: misura della quantità di sostanza
MODULO N°4
LEGAMI CHIMICI E COMPOSTI
La formazione dei legami chimici
Il legame covalente ionico e dativo
Le molecole polari e il legame idrogeno.
Le proprietà fisiche dell’acqua.
Numero di ossidazione di un atomo.
MODULO N°5
LA LEGGE DEI GAS
I gas ideali.
La legge di Boyle.
Equazione di stato dei gas ideali.
La pressione e la temperatura.
MODULO N°6
TERMODINAMICA
La prima legge della termodinamica.
Energia interna e entalpia.
Variazione di energia nelle reazioni chimiche.
Calore di formazione, stabilità dei composti.
La docente
Liliana Di Giorgio
MATERIA: LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE
MODULO
disciplinare da sviluppare Contenuti programmatici
MODULO 1:
Revision générale
Communication et lexique:
Demander et donner des
informations personnelles
Faire une description
Le temps libre
Faire des invitations
Situer un objet, une personne dans
l’espace
Grammaire:
Verbes aller, venir, prendre, faire,
dire
Les verbes boire, vouloir, devoir,
pouvoir
Les prépositions
La forme négative
La forme interrogative
MODULO 2:
Cadres de vie
“le sport et la santé”
Communication et lexique:
La forme et la santé
S’addresser à un medicin
Le corps humain
Le sport
Grammaire:
Le passé composé avec avoir
l’indicatif (-ayer –oyer -uyer)
Les pronoms démonstratifs
Les pronoms relatifs
MODULO 3:
Le voyage
Communication et lexique:
Voyager
Les vacances
Faire une description des lieux
Les transports
Grammaire:
Les adjectifs beau, nouveau, vieux
Les pronoms EN – ON – Y (il y a)
Le passé composé avec le verbe être
Le futur antérieur
Communication et lexique:
acheter
MODULO 4:
« Des tous les couleurs »
la mode
Les couleurs
Les vêtements
Grammaire:
Les adverbes en -ment
Autres verbes irréguliers (savoir,
croire, écrire, craindre, joindre)
Le comparatif
Le superlatif
MODULO 5:
Le temps
Communication et lexique:
Parler de la météo
Quantifier les temps
Grammaire:
Les prépositions de temps
Les pronoms personnel
complément d’objet direct (COD)
Les pronoms personnel
complément d’objet indirect (COD)
L'imparfait
Les verbes impersonnels
MODULO 6:
Le temps 2
Communication et lexique:
Raconter un événement
Situer les actions dans le temps
Grammaire:
Le passé simple
Le conditionnel
Le subjonctif
Le discours direct et indirect
Il docente
Carmen Niola
MATERIA: LINGUA E CULTURA INGLESE
MODULO
disciplinare da sviluppare Contenuti programmatici
Modulo N° 1:
WELCOME BACK!
DESCRIBING WORDS AND REACTING
TO NEWS
Grammar
The present; the future; the past simple;
present perfect with already and yet; present
perfect with just; defining relative clauses and
relative pronouns
Vocabulary: life experiences
Culture: London
Modulo N°2 :
DESCRIBING OBJECTS
AGREEING / DISAGREEING AND
ASKING ABOUT LIFE EXPERIENCES
Grammar
Present perfect with for and since; present
perfect vs past simple; past simple (revision);
used to; past continous; past simple vs past
continous; adverbs; comparative adverbs
Vocabulary
Technology, gadgets and electrical appliances;
relationships
Culture: The Internet
Modulo N° 3:
TALKING ABOUT FEELINGS
Grammar
Present perfect continous; present perfect
simple and continous; verbs of perception; non
defining relative clauses
Vocabulary
ing/ed adjectives
Culture: Education in UK
Modulo N° 4:
COMPARING OPINIONS AND
DESCRIBING LOCATIONS
Grammar
Verb patterns; infinitive of purpose;
some/any/every/no compounds
Vocabulary
Make and do; rural and urban life
Culture: Trade and Industry
Modulo N° 5:
COMPARING OPINIONS AND
DESCRIBING LOCATIONS
Grammar
Modals of obligation; first conditional; when, as
soon as, unless
Vocabulary
Punishments, prefixes
Culture: The British monarchy
Modulo N° 6:
GIVING ADVICE, PRESENTING AN
ARGUMENT AND MAKING DEDUCTION
Grammar
Second conditional; too, too much/many; (not)
enough; expressing ability in the past; modal
verbs of deduction – present and past
Vocabulary
Crime and punishment; compound adjectives;
myths and legends
Culture: The British Parliament
Modulo N° 7:
TALKING ABOUT DIMENSIONS, GAMES
AND INSTRUCTIONS
Grammar
Present simple; past simple passive; present
perfect passive
Vocabulary
Materials, shapes
Culture: Martin Luther King: I have a dream
Modulo N° 8:
RECOUNTING PAST EVENTS
Grammar
Past perfect; question tags
Vocabulary
Books, literary genres
Culture: Multicultural New York
Modulo N° 9:
REPORTING INFORMATION AND
CONDUCTING AN INTERVIEW
Grammar
Reported speech; reported questions; reported
commands; reported speech: other changes;
articles
Vocabulary
Newspaper
Culture: William Shakespeare
Il docente
Marrone Stefania Valentina
MATERIA: MATEMATICA
MODULO disciplinare da sviluppare
Contenuti programmatici
MODULO 1 Scomposizioni di polinomi LA SCOMPOSIZIONE DEI POLINOMI Raccoglimenti a fattore comune ,parziale e totale. Riconoscimento di prodotti notevoli. Il trinomio caratteristico. Determinazione del MCD e del mcm tra polinomi. DIVISIONE Divisione di un polinomio per un monomio. Teorema del resto e divisibilità tra polinomi. Regola di Ruffini LE FRAZIONI ALGEBRICHE Frazioni equivalenti. Semplificazione di frazioni algebriche. Riduzione allo stesso denominatore. Somma e differenza. Prodotto, quoziente e potenza Espressioni algebriche
MODULO 2 Disequazioni
Disequazioni di primo e secondo grado intere e fratte Risoluzione algebrica e grafico delle disequazioni. Risoluzione dei sistemi di disequazioni.-
MODULO 3 – I numeri reali e i radicali
I radicali La funzione potenza e la sua inversa. La proprietà invariantiva dei radicali. I radicali e il valore assoluto. Radicali con il radicando letterale, semplificazione di radicali, riduzione di radicali ad uno stesso indice. Operazioni con i radicali aritmetici. Trasporto di un fattore dentro e fuori dalla radice. Razionalizzazione dei denominatori delle frazioni.
MODULO 4 Un modello algebrico per risolvere i problemi: le equazioni di 2° grado
Le equazioni di 2° grado La risoluzione di equazioni di 2° grado intere ,complete e incomplete. Problemi con utilizzo di equazioni.
Il docente
MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA
MODULO
disciplinare da sviluppare Contenuti programmatici
MODULO 1:
Origine della vita e
teorie evolutive
p) I primi organismi cellulari q) I primi organismi fotosintetici r) La cellula eucariotica s) La pluricellularità t) La scala geocronologia u) L’evoluzione della cellula eucariotica v) L’acquisizione di mitocondri e cloroplasti w) Fissismo ed evoluzionismo x) La teoria di Lamarck y) Il viaggio di Darwin z) Prove a favore dell’evoluzione aa) La paleontologia e lo studio dei fossili bb) La distribuzione geografica delle specie cc) Le somiglianze anatomiche tra le specie dd) La selezione artificiale e il concetto di variabilità ee) La teoria della selezione naturale
MODULO 2:
I viventi e la
biodiversità
i) Concetto di specie j) Il sistema di classificazione di Linneo k) Filogenesi e classificazione l) Le caratteristiche generali dei procarioti m) Caratteristiche dei protozoi eterotrofi ed autotrofi n) Funghi unicellulari e pluricellulari o) I licheni p) Le micorrize
MODULO 3:
Il regno delle Piante
l) Gli adattamenti delle piante alla vita terrestre m) Le briofite n) Le piante vascolari: la comparsa dei vasi conduttori o) Le felci p) Il seme e il polline q) I due raggruppamenti delle piante con semi: Angiosperme e
Gimnosperme r) Il fiore s) Il frutto t) Il sistema aereo e il sistema radicale u) I sistemi conduttori v) La foglia
MODULO 4:
Il Regno degli Animali
i) Le spugne j) Gli cnidari k) I platelminti l) I nematodi m) Gli anellidi n) I molluschi o) Il successo degli artropodi p) Gli echinodermi
MODULO 5:
Le molecole della vita
v) La struttura della molecola d’acqua w) Le proprietà dell’acqua: densità, calore specifico, coesione e
adesione x) Le soluzioni y) La scala del pH z) Monomeri e polimeri aa) Condensazione e idrolisi dei polimeri bb) Caratteristiche dei carboidrati cc) Il legame glicosidico dd) Gli isomeri ee) Polisaccaridi di riserva e di struttura ff) I carboidrati chimicamente modificati gg) Caratteristiche delle proteine hh) Gli amminoacidi ii) Il legame peptidico jj) Le quattro strutture delle proteine kk) Caratteristiche dei lipidi ll) I grassi e gli oli mm) I fosfolipidi nn) Steroidi, cere oo) Caratteristiche degli acidi nucleici
u) I nucleotidi
MODULO 6:
Le cellule: strutture e funzioni
aa) Le dimensioni delle cellule bb) Microscopio ottico e microscopio elettronico cc) Potere di risoluzione dd) Caratteristiche generali delle cellule procariotiche ee) Strutture specializzate delle cellule procarioti che ff) Caratteristiche generali delle cellule eucaristiche gg) Struttura generale delle membrane cellulari hh) Gli organuli cellulari ii) La cellula animale e la cellula vegetale jj) Il nucleo e il nucleolo kk) I ribosomi ll) Il reticolo endoplasmatico ruvido (RER) mm) Il reticolo endoplasmatico liscio (REL) nn) L’apparato di Golgi oo) I lisosomi pp) I mitocondri qq) I cloroplasti rr) Le ciglia e i flagelli ss) La parete delle cellule vegetali tt) Gli enzimi uu) L’energia di attivazione vv) La specificità degli enzimi ww) Coenzimi xx) Diffusione semplice e facilitata yy) L’osmosi zz) Il trasporto attivo aa) Fagocitosi, pinocitosi ed endocitosi mediata da recettori bb) Esocitosi cc) Autotrofi ed eterotrofia dd) La fotosintesi ee) Il metabolismo del glucosio ff) La glicolisi gg) Il ciclo di Krebs hh) La catena di trasporto degli elettroni ii) La fermentazione lattica jj) La fermentazione alcolica
MODULO 7:
La divisione delle cellule: mitosi e meiosi
m) La scissione binaria nei procarioti n) Il ciclo cellulare comprende l’interfase e la fase mitotica o) L’interfase è divisa in sottofasi p) La preparazione del nucleo alla mitosi q) Strutture coinvolte nella mitosi r) Le fasi della mitosi: profase, , metafase, anafase, telofase s) La citodieresi nelle cellule animali e vegetali t) Relazione tra mitosi e cancro u) Tumore benigno e maligno; le metastasi v) Principali terapie per la cura del cancro w) Mitosi e riproduzione asessuata x) Processo di alternanza di generazioni
z) Riproduzione sessuata e variabilità genetica aa) La prima divisione meiotica bb) La seconda divisione meiotica cc) Mitosi e meiosi a confronto dd) Meiosi e variabilità genetica ee) Autosomi e cromosomi sessuali ff) Differenze tra il cromosoma X e il cromosoma Y gg) Particolarità delle trisomie hh) Non-disgiunzione ii) Il cariotipo jj) Caratteristiche dei portatori della sindrome di Down kk) Trisomie negli autosomi: sindromi di Patau ed Edwards ll) Trisomie nei cromosomi sessuali: individui XXX, XYY; sindromi
di Klinefelter e Turner
MODULO 8:
La genetica classica
z) Le leggi di Mendel e le loro eccezioni aa) Il lavoro sperimentale di Mendel bb) Prima, seconda e terza legge di Mendel. cc) Caratteri dominanti e recessivi. dd) Genotipo e fenotipo. ee) Quadrato di Punnett. ff) Legge dell’assortimento indipendente. gg) Mutazioni. hh) Interazioni alleliche, fenomeni di dominanza incompleta e di
codominanza. ii) Alleli multipli. jj) Epistasi, eredità poligenica e pleiotropia. kk) Influenze dell’ambiente sui geni. ll) Gli studi di Morgan sui cromosomi sessuali mm) I geni sono portati dai cromosomi. nn) I cromosomi sessuali e gli autosomi. oo) La determinazione del sesso. pp) Malattie genetiche legate ai cromosomi sessuali qq) Trasmissione dei geni presenti sui cromosomi sessuali. rr) Daltonismo, emofilia, distrofia di Duchenne, favismo, sindrome
dell’X fragile. ss) Genotipo e fenotipo di una donna portatrice sana di emofilia o
di daltonismo. tt) Le mappe cromosomiche uu) Il crossing over. vv) Loci genici. ww) Gruppi di associazione e ricombinazioni geniche. xx) Le mappe cromosomiche: modalità della loro costruzione.
Il docente
Carla Paradisone
INDIRIZZO DI STUDI:
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
INFORMATICA, AMMINISTRAZIONE,
FINANZA E MARKETING
PROF.SSA BUGLIONE ROSSELLA
MONTE ORE SETTIMANALI: 4
MONTE ORE ANNUO: 132
PREREQUISITI:
Padronanza degli elementi essenziali della comunicazione.
Preconoscenza del concetto generale di narrazione.
Possedere un efficace metodo di lavoro relativamente alle più significative tipologie testuali utilizzate in ambito didattico.
Conoscenza di base di ortografia e morfologia.
FINALITÀ
Il docente di “Lingua e letteratura italiana” concorre a far conseguire allo
studente, al termine del percorso quinquennale di istruzione professionale
del settore “Servizi”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:
“utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle
arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a
tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; stabilire collegamenti tra le
tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva
interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le
potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e
valorizzazione; utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale,
anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione
in rete” (Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento, come
previsto dall’art. 8, comma 3, del D.P.R. 15 marzo 2010 n.° 88).
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento, sopra riportati in
esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella
propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire
allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di
istruzione, di seguito richiamate:
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;
utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
L’articolazione dell’insegnamento di “Lingua e letteratura italiana” in
conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la
progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute
nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe per
l’asse dei linguaggi.
Il docente tiene conto, nel progettare il percorso dello studente,
dell’apporto di altre discipline, con i loro linguaggi specifici - in particolare
quelli scientifici, tecnici e professionali - e favorisce la lettura come
espressione di autonoma curiosità intellettuale anche attraverso la proposta
di testi significativi, selezionati in base agli interessi manifestati dagli
studenti.
Per quanto riguarda la letteratura italiana, il docente progetta e programma
l’itinerario didattico in modo tale da mettere in grado lo studente di
orientarsi progressivamente sul patrimonio artistico e letterario della cultura
italiana, con riferimenti essenziali alle principali letterature di altri paesi,
anche in una prospettiva interculturale.
Il docente organizza il percorso di insegnamento-apprendimento in modo
da utilizzare anche gli strumenti della comunicazione multimediale,
valorizzandone la dimensione cognitiva.
All’inizio del percorso il docente realizza attività idonee a consentire allo
studente di consolidare e approfondire le capacità linguistiche, orali e
scritte, affiancate da una riflessione sulle strutture linguistiche, con
l’obiettivo di metterlo in grado di usare efficacemente e correttamente la
lingua italiana.
OBIETTIVI
(Risultati di
apprendimento in
conoscenze e abilità,
D.P.R. 15 marzo 2010
n.° 88).
CONOSCENZE:
Lingua:
Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfologia, sintassi del verbo e della frase semplice, frase complessa, lessico.
Le strutture della comunicazione e le forme linguistiche di espressione orale.
Modalità di produzione del testo; sintassi del periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi.
Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, espressivi, valutativo- interpretativo, argomentativi, regolativi.
Modalità e tecniche relative alla competenza testuale: riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, strutturare ipertesti, ecc.
Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti).
Letteratura:
Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.).
Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica.
ABILITA’:
Lingua:
Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti costitutive, testi di vario genere, articolati e complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, scalette, mappe.
Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi.
Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema.
Nell’ambito della produzione e dell’interazione orale, attraverso l’ascolto attivo e consapevole, padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo conto dello scopo, del contesto, dei destinatari.
Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui.
Nell’ambito della produzione scritta, ideare e strutturare testi di varia tipologia, utilizzando correttamente il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare ipertesti, ecc.
Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico.
Letteratura:
Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalle letteratura italiana e straniera.
Riconoscere la specificità del fenomeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo ( ad esempio, generi letterari, metrica, figure retoriche).
CONTENUTI
PROGRAMMATICI
La Programmazione didattica di Italiano nella classe I del Primo Biennio,
per l’anno scolastico 2016–2017, muove dalle Linee guida per il
passaggio al nuovo ordinamento, come previsto dall’art. 8, comma 3,
del D.P.R. 15 marzo 2010 n.° 88.
Relativamente alla scelta dei contenuti didattici specifici si predilige la
formula della Programmazione Modulare, al fine di focalizzare
l’approfondimento di autori e testi, fenomeni e vicende, nell’ambito di vari
tipi di Moduli.
Dal punto di vista linguistico saranno approfonditi gli aspetti fondamentali
del comunicare, del leggere ed interpretare la realtà mediante l’adeguata
conoscenza e decodificazione dei diversi codici linguistici, nonché
dell’esprimersi in modo chiaro e corretto, mediante l’uso di un lessico
sempre più ricco ed articolato.
Grande valenza formativa sarà data, inoltre, all’acquisizione del linguaggio
specifico professionale.
La programmazione curriculare è stata articolata in vari Moduli per
ciascuna disciplina (Italiano e Storia) i cui contenuti sono suddivisi in più
Unità Didattiche.
La scansione dei Moduli è stata adattata all’articolazione quadrimestrale
dell’anno scolastico.
Gli elementi costitutivi nel Modulo sono i seguenti:
La significatività dei contenuti culturali e/o informativi.
Il perseguimento di precisi obiettivi cognitivi per promuovere
competenze specifiche e significative.
L’accertamento dei prerequisiti per accedere al modulo successivo.
Le risorse didattiche (metodo, strumenti e tempi).
La verificabilità degli obiettivi raggiunti attraverso una pluralità di
strumenti, dalle prove oggettive a quelle semi–strutturate a quelle
soggettive, sia scritte che orali.
SETTEMBRE.
CONOSCENZA DELLA CLASSE.
ESPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE.
VERIFICA DEI PREREQUISITI.
INTRODUZIONE.
U.D.: “Perché leggere i classici”.
OTTOBRE.
MODULO TRASVERSALE DI GRAMMATICA:
La riflessione sulla lingua.
U.D.: Elementi di Sintassi della frase semplice.
U.D.A.1: La frase semplice o proposizione.
U.D.A.2: Gli elementi essenziali della proposizione: il
soggetto.
MODULO N.°1:
Il testo poetico e teatrale.
U.D.: L’analisi testuale.
U.D.: La parafrasi.
U.D.: La poesia: linguaggio e strumenti di analisi.
U.D.A.1: Caratteristiche del testo poetico.
U.D.A.2: I segreti del testo poetico.
U.D.A.3: Temi e indizi tematici.
NOVEMBRE.
MODULO TRASVERSALE DI GRAMMATICA:
La riflessione sulla lingua.
U.D.: Elementi di Sintassi della frase semplice.
U.D.A.2: Gli elementi essenziali della proposizione: il
predicato.
U.D.A.3: L’attributo e l’apposizione.
MODULO N.°1:
Il testo poetico e teatrale.
U.D.A.4: La metrica e il ritmo.
U.D.A.5: Le figure retoriche del suono.
U.D.A.6: Le figure retoriche del significato.
U.D.A.7: Le figure retoriche di ordine o sintattiche.
DICEMBRE.
MODULO TRASVERSALE DI GRAMMATICA:
La riflessione sulla lingua.
U.D.: Elementi di Sintassi della frase semplice.
U.D.A.4: I complementi.
MODULO N.°1:
Il testo poetico e teatrale.
U.D.A.8: Incontro con gli autori e con le opere poetiche
più celebri di epoche e letterature diverse.
GENNAIO.
MODULO TRASVERSALE DI GRAMMATICA:
La riflessione sulla lingua.
U.D.: I rapporti tra le frasi: la sintassi della frase complessa.
U.D.A.1: La frase complessa o periodo.
MODULO N.°1:
Il testo poetico e teatrale.
U.D.A.9: Analisi e commento di testi teatrali
particolarmente significativi.
FEBBRAIO.
MODULO TRASVERSALE DI GRAMMATICA:
La riflessione sulla lingua.
U.D.: I rapporti tra le frasi: la sintassi della frase complessa.
U.D.A.2: La proposizione principale.
MODULO N.°2:
Pagine di epica.
U.D.: Un viaggio attraverso le più belle pagine dell’epica: dalla
questione omerica ai poemi rinascimentali.
MARZO.
MODULO TRASVERSALE DI GRAMMATICA:
La riflessione sulla lingua.
U.D.: I rapporti tra le frasi: la sintassi della frase complessa.
U.D.A.3: La coordinazione.
MODULO N.°3:
Il testo narrativo letterario.
U.D.: Il racconto e il romanzo: linguaggio e strumenti di analisi.
U.D.A.1: L’arte di raccontare.
U.D.A.2: La scomposizione del racconto.
U.D.A.3: Il narratore.
U.D.A.4: Il personaggio.
U.D.A.5: Il tempo del racconto.
U.D.A.6: Lo spazio del racconto.
U.D.A.7: I caratteri stilistici.
APRILE.
MODULO TRASVERSALE DI GRAMMATICA:
La riflessione sulla lingua.
U.D.: I rapporti tra le frasi: la sintassi della frase complessa.
U.D.A.4: La subordinazione.
MODULO N.°3:
Il testo narrativo letterario.
U.D.: La narrativa: tipologie della narrazione romanzesca con testi
scelti.
U.D.A.1: Il romanzo d’avventura.
U.D.A.2: Il romanzo storico.
La narrazione realistica.
Il racconto psicologico.
La narrazione fantastica.
Il racconto giallo.
Il racconto dell’orrore.
Il racconto umoristico.
Le sperimentazioni nel romanzo nell’età contemporanea.
MAGGIO.
MODULO TRASVERSALE DI GRAMMATICA:
La riflessione sulla lingua.
U.D.: I rapporti tra le frasi: la sintassi della frase complessa.
U.D.A.5: Il discorso diretto e indiretto.
APPENDICE DI GRAMMATICA:
Una lingua per comunicare.
III. U.D.: La lingua: uno strumento per comunicare.
U.D.A.1: I vari tipi di linguaggio.
U.D.A.2: La lingua e le lingue.
IV. U.D.: La lingua e le sue varietà.
U.D.A.1: La lingua muta nel tempo: la storia della lingua
italiana.
U.D.A.2: La lingua muta nello spazio: le varietà geografiche
dell’italiano con particolare attenzione al napoletano.
U.D.A.3: La lingua muta secondo le situazioni in cui viene
usata: i registri linguistici.
U.D.A.4: La lingua muta secondo l’argomento: i linguaggi
settoriali.
U.D.A.5: Le intenzioni comunicative: le sei funzioni
fondamentali della lingua.
GIUGNO.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO.
INDICAZIONI
METODOLOGICHE
E STRATEGIE
DIDATTICHE
Gli allievi saranno incoraggiati all’autostima, affinché acquistino fiducia
nelle loro capacità, ad un lavoro responsabile e attivo, sia individuale che di
gruppo, a fare scelte e ad esprimere giudizi personali. Inoltre, saranno
sempre coinvolti nel processo educativo e sarà favorita l’autovalutazione.
Laddove si evidenzieranno difficoltà nell’apprendimento, saranno effettuati
interventi finalizzati a colmare le lacune rilevate.
Si rivedrà il percorso didattico con ulteriori spiegazioni e con altre verifiche
scegliendo le più idonee a favorire l’apprendimento e atteggiamenti di
interesse e di partecipazione da parte degli alunni.
Oltre la tradizionale lezione frontale intesa come sistemazione e riflessione
sulle unità didattiche sviluppate, si ricorrerà spesso a quella dialogata intesa
come lavoro con e per gli alunni, finalizzata a stimolare l’apprendimento.
Le metodologie privilegiate, saranno quelle della ricerca e
dell’interdisciplinarietà tra l’insegnamento non solo delle due discipline
specifiche, italiano e storia, ma anche con quelle affini e, laddove sarà
possibile, anche con quelle professionali, mediante l’approfondimento di
tematiche comuni, atte all’elaborazione di ricerche e lavori di gruppo.
Metodologie didattiche:
Lezione frontale.
Lezione socratica.
Role-playing.
Brainstorming.
Active learning.
Peer learning.
Cooperative learning.
Reciprocal teaching.
Insegnamento induttivo (Flipped classroom).
Saranno utilizzati i libri di testo e della biblioteca scolastica, giornali, riviste
e computer, per permettere agli alunni l’acquisizione delle competenze
professionali specifiche mediante l’uso delle moderne tecnologie innovative
e più rispondenti alle esigenze di una società in continuo cambiamento.
STRUMENTI
DIDATTICI
Gli strumenti didattici saranno molteplici: al libro di testo si affiancheranno
appunti, schemi e mappe concettuali, ricerche da Internet, slides.
VERIFICHE
La verifica sarà sistematica e quotidiana, accompagnerà l’itinerario didattico
ed educativo per controllare la pertinenza ed il grado di assimilazione e per
stimolare l’impegno costante dei ragazzi; non saranno, perciò,
programmate.
Ci saranno verifiche mensili e quadrimestrali degli obiettivi che si sono
voluti raggiungere.
Strumenti di verifica saranno: temi, elaborati di vario tipo, colloqui
individuali e/o collettivi, relazioni orali e scritte, colloqui di confronto,
tests, questionari e schede, prove oggettive, semi–strutturate e strutturate
ed ogni intervento che metta in evidenza il grado di assimilazione
raggiunto.
Il risultato delle singole verifiche servirà per la formulazione della
valutazione formativa, quindi, non definitiva del processo di
apprendimento.
Un eventuale risultato più o meno negativo delle verifiche e delle
valutazioni formative porterà immediatamente ad una riformulazione degli
obiettivi facilmente raggiungibili in tempi brevi e, se necessario, anche ad
una messa a punto degli strumenti, se quelli utilizzati precedentemente non
si sono rilevati funzionali. A breve scadenza dalla riformulazione degli
obiettivi e dalla scelta di eventuali nuovi strumenti, si faranno ulteriori
verifiche.
Per il potenziamento sono previsti:
Interventi didattici per approfondire le conoscenze nelle diverse
aree disciplinari mediante ricerche individuali e di gruppo,
proiezione di documentari e films, letture e commento di articoli di
giornali.
Interventi educativi per favorire l’evoluzione già positiva della
personalità per mezzo di dibattiti, discussioni, lavori di gruppo,
consultazione di tests vari.
Per il recupero sono stati previsti:
Per gli aspetti didattici: registrazione di esperienze personali ed
eventuali correzioni, composizione e scomposizione di semplici
frasi, lettura silenziosa, letture ad alta voce, lavori guidati.
Per gli aspetti educativi: incarichi di responsabilità, coinvolgimento
delle famiglie, lavori di gruppo, dibattiti e discussioni, dichiarazione
e motivazione degli obiettivi fissati.
VALUTAZIONE
Alla fine di ciascun quadrimestre, per ogni alunno, ci sarà una valutazione
che terrà conto delle diverse valutazioni formative attestanti il grado di
acquisizione delle competenze richieste da ciascun modulo, nonché della
preparazione iniziale, delle difficoltà incontrate e dei progressi conseguiti da
ciascun allievo. Elementi essenziali della valutazione saranno, inoltre, le
capacità, l’impegno e la partecipazione al lavoro di classe, il senso di
responsabilità dimostrato nel corso dell’anno scolastico, l’efficacia del
metodo di studio acquisito e il grado di maturità complessivo raggiunto alla
fine del percorso formativo.
Anche l’autovalutazione sarà importante e ricoprirà una funzione formativa
perché fornirà agli allievi la consapevolezza degli obiettivi che si vogliono
raggiungere e del proprio processo di apprendimento.
Corrispondenza tra voti e livello di conoscenza:
1 - rifiuto sistematico a conferire.
2/3 - conoscenza scarsa, gravemente lacunosa.
4/5 - conoscenza insufficiente, frammentaria o confusa.
6 - conoscenza sufficiente, limitata agli elementi essenziali.
7/8 - conoscenza discreta, buona, ampia.
9/10 - conoscenza ottima, completa e/o approfondita.
La docente,
Rossella Buglione INDIRIZZO DI STUDI:
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
INFORMATICA, AMMINISTRAZIONE,
FINANZA E MARKETING
PROF.SSA BUGLIONE ROSSELLA
MONTE ORE SETTIMANALI: 2
MONTE ORE ANNUO: 66
PREREQUISITI:
Capacità di comprendere un testo.
Capacità di orientarsi nel tempo e nello spazio.
Capacità di individuare la presenza di problematiche generali all’interno della narrazione di eventi.
FINALITÀ
Il docente di “Storia” concorre a far conseguire allo studente, al termine del
percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi”,
risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: “valutare fatti ed
orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi
della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani; correlare la conoscenza
storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici
campi professionali di riferimento; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per
porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi
fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente; riconoscere gli
aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni
con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute
nel corso del tempo; partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale,
nazionale e comunitario”. (Linee guida per il passaggio al nuovo
ordinamento, come previsto dall’art. 8, comma 3, del D.P.R. 15
marzo 2010 n.° 88).
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in
esito al percorso quinquennale, nel primo biennio il docente persegue, nella
propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire
allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di
istruzione, di seguito richiamate:
comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a
tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
L’articolazione dell’insegnamento di “Storia” in conoscenze e abilità è di
seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del
docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione
collegiale del Consiglio di classe.
Le scelte didattiche effettuate dal docente, in funzione dei risultati di
apprendimento da conseguire al termine del percorso quinquennale, sopra
descritti, e con riferimento alle predette competenze di base, sono orientate
a mettere in grado lo studente, a conclusione del primo biennio di
istruzione professionale, di attribuire significato alle principali componenti
storiche della contemporaneità confrontando aspetti e
processi presenti con quelli del passato, di cogliere la componente storica
dei problemi ecologici del pianeta, di istituire connessioni tra i processi di
sviluppo della scienza, della tecnica e della tecnologia, di comprendere la
rilevanza storica delle attuali dinamiche della mobilità e della diffusione di
informazioni, culture, persone.
“Gli approfondimenti dei nuclei tematici nel primo biennio sono individuati e selezionati
dal docente tenendo conto della effettiva loro essenzialità e significatività ai fini della
composizione organica di esaustivi e coerenti quadri di civiltà e della concomitante
necessità di valorizzare gli stili cognitivi degli studenti. In funzione di ciò, il docente di
“Storia”, in rapporto agli autonomi orientamenti del Collegio dei Docenti e sempre
nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe, valuta l’opportunità
di adottare strategie didattiche flessibili in cui specifiche aggregazioni tematiche sono
sviluppate dagli studenti in modo che ciascuna di esse rechi un proprio autonomo apporto
alla conoscenza degli aspetti generali della disciplina”.
L’adozione di strategie didattiche flessibili sostiene, altresì, con le modalità
prima richiamate, l’attività collegiale di progettazione nel caso di percorsi
triennali che comportano diversa periodizzazione della Storia. In tali
percorsi l’articolazione quinquennale dell’impianto diacronico di “Storia”
può essere riconsiderata in base a una maggiore accentuazione della
dimensione della contemporaneità quale campo di conoscenza privilegiato
del rapporto presente- passato- presente, essenziale alla prospettiva di
apprendimento permanente per i giovani.
Nei casi di cui sopra, fermo restando, in linea generale, il riferimento ai
risultati di apprendimento descritti in termini di competenze al termine del
quinquennio, opportunamente graduati in rapporto all’età degli studenti,
alle loro attitudini ed ai loro stili cognitivi, l’enfasi è posta su conoscenze ed
abilità funzionali al conseguimento delle competenze descritte per l’Asse
storico- sociale dell’obbligo di istruzione.
OBIETTIVI
(Risultati di
apprendimento in
conoscenze e abilità,
D.P.R. 15 marzo 2010
n.° 88).
CONOSCENZE:
La diffusione della specie umana sul pianeta;
le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale.
Le civiltà antiche e alto-medievali, con riferimenti a coeve civiltà diverse da quelle occidentali.
Approfondimenti esemplificativi relativi alle civiltà dell’Antico vicino Oriente;
la civiltà giudaica;
la civiltà greca;
la civiltà romana;
l’avvento del Cristianesimo;
l’Europa romano barbarica;
società ed economia nell’Europa alto-medievale;
la nascita e la diffusione dell’Islam;
Imperi e regni nell’alto medioevo; il particolarismo signorile e feudale.
Elementi di storia economica e sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento al periodo studiato nel primo biennio e che hanno coinvolto il territorio di appartenenza.
Lessico di base della storiografia.
ABILITA’:
Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento.
Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea.
Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e ai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio.
Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica.
Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico.
Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni.
CONTENUTI
PROGRAMMATICI
La Programmazione didattica di Storia nella classe I del Primo Biennio, per
l’anno scolastico 2016–2017, muove dalle Linee guida per il passaggio al
nuovo ordinamento, come previsto dall’art. 8, comma 3, del D.P.R.
15 marzo 2010 n.° 88.
Relativamente alla scelta dei contenuti didattici specifici si predilige la
formula della Programmazione Modulare, al fine di focalizzare
l’approfondimento di fenomeni e vicende, nell’ambito di vari tipi di
Moduli.
Dal punto di vista linguistico saranno approfonditi gli aspetti fondamentali
del comunicare, del leggere ed interpretare la realtà mediante l’adeguata
conoscenza e decodificazione dei diversi codici linguistici, nonché
dell’esprimersi in modo chiaro e corretto, mediante l’uso di un lessico
sempre più ricco ed articolato.
Grande valenza formativa sarà data, inoltre, all’acquisizione del linguaggio
specifico professionale.
La programmazione curriculare è stata articolata in vari Moduli per
ciascuna disciplina (Italiano e Storia) i cui contenuti sono suddivisi in più
Unità Didattiche.
La scansione dei Moduli è stata adattata all’articolazione quadrimestrale
dell’anno scolastico.
Gli elementi costitutivi nel Modulo sono i seguenti:
La significatività dei contenuti culturali e/o informativi.
Il perseguimento di precisi obiettivi cognitivi per promuovere
competenze specifiche e significative.
L’accertamento dei prerequisiti per accedere al modulo successivo.
Le risorse didattiche (metodo, strumenti e tempi).
La verificabilità degli obiettivi raggiunti attraverso una pluralità di
strumenti, dalle prove oggettive a quelle semi–strutturate a quelle
soggettive, sia scritte che orali.
CONOSCENZA DELLA CLASSE.
SETTEMBRE. ESPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE.
VERIFICA DEI PREREQUISITI.
MODULO N.°1:
Introduzione alla storia.
U.D.: Che cos’è la storia?
U.D.: Le fonti.
U.D.: La cronologia.
OTTOBRE.
MODULO N.°2:
Trasformazione del mondo antico.
U.D.: I cristiani: da setta ebraica a eredi della civiltà antica.
U.D.A.1: Le origini del cristianesimo.
U.D.A.2: La chiesa primitiva: un nuovo genere di comunità.
U.D.A.3: Tolleranza e repressione verso i cristiani.
U.D.A.4: Un contesto di crisi culturale e religiosa.
U.D.A.5: Il dio dei filosofi.
U.D.A.6: La continuità tra cristianesimo e tradizioni
antiche.
U.D.: La crisi dell’impero romano nel III sec d. C.
U.D.A.1: La crisi del sec III d. C.
U.D.A.2: I Severi: una dinastia di militari per salvare
l’impero.
U.D.A.3: Da Caracalla a Massimino il Trace.
U.D.A.4: Frontiere sempre meno difendibili e collasso
interno.
NOVEMBRE.
MODULO N.°2:
Trasformazione del mondo antico.
U.D.: La fine dell’impero d’occidente.
U.D.A.1: La crisi del mondo antico.
U.D.A.2: La fine della centralità del Mediterraneo.
U.D.A.3: Diocleziano e la riorganizzazione dell’impero.
U.D.A.4: La nascita dell’impero romano cristiano.
U.D.A.5: La dinastia di Costantino.
U.D.A.6: Il regno di Teodosio: i goti alleati dell’impero e il
cristianesimo religione ufficiale.
U.D.A.7: Verso il crollo dell’impero.
MODULO N.°3:
Nuove civiltà attorno al Mediterraneo.
U.D.: I regni romano-barbarici e l’impero bizantino.
U.D.A.1: I regni romano-barbarici.
U.D.A.2: Il regno dei Franchi.
U.D.A.3: L’impero romano d’Oriente.
U.D.A.4: I goti in Italia.
U.D.A.5: L’età di Giustiniano.
U.D.A.6: L’impero d’Oriente dopo Giustiniano.
DICEMBRE.
MODULO N.°3:
Nuove civiltà attorno al Mediterraneo.
U.D.: I Longobardi e l’ascesa del papato.
U.D.A.1: I Longobardi.
U.D.A.2: Il regno dei Longobardi.
U.D.A.3: Papa Gregorio I e la Chiesa.
U.D.A.4: Il monachesimo.
GENNAIO.
MODULO N.°3:
Nuove civiltà attorno al Mediterraneo.
U.D.: La civiltà araba.
U.D.A.1: L’Arabia pre-islamica.
U.D.A.2: Maometto e la nascita dell’islam.
U.D.A.3: L’islam dopo Maometto.
U.D.A.4: L’impero bizantino fino al 1000.
U.D.A.5: La frammentazione dell’islam.
U.D.A.6: Scienza e cultura.
MODULO N.°4:
L’alto Medioevo.
U.D.: Società e cultura medioevali.
U.D.A.1: Una nuova fase storica.
U.D.A.2: La crisi economica e il declino della città.
U.D.A.3: La società: la “curtis” e l’arretramento della
schiavitù.
U.D.A.4: Le origini del feudalesimo.
U.D.A.5: L’immaginario medioevale.
FEBBRAIO.
MODULO N.°4:
L’alto Medioevo.
U.D.: L’impero carolingio.
U.D.A.1: I Carolingi.
U.D.A.2: il nuovo impero d’Occidente.
U.D.A.3: La cultura in età carolingia.
U.D.A.4: La dinastia di Franconia.
U.D.A.5.: I Normanni in Inghilterra e in Italia.
U.D.: Nuovi popoli e nuovi imperi.
U.D.A.1: L’ultima ondata di invasioni.
U.D.A.2: Nuove forme di potere e di organizzazione della
società.
U.D.A.3: Un nuovo impero, una nuova dinastia: gli Ottoni
di Sassonia.
MARZO.
MODULO N.°5:
La società medioevale dopo il Mille.
U.D.: L’Europa nell’anno Mille.
U.D.A.1: Il risveglio economico.
U.D.A.2: La rinascita delle città.
U.D.A.3: Signori e contadini nelle campagne.
U.D.A.4: Il rinnovamento religioso.
U.D.A.5: Lo scontro fra papato e impero.
U.D.: Il comune.
U.D.A.1: La città: una nuova dimensione politica ed
economica.
U.D.A.2: La situazione nell’Italia meridionale.
U.D.A.3: Lo scontro fra i comuni e l’Impero.
U.D.A.4: Le repubbliche marinare.
UI.D.A.5: Nuovi luoghi e nuove forme di produzione del
sapere.
APRILE.
MODULO N.°5:
La società medioevale dopo il Mille.
U.D.: Le crociate.
U.D.A.1: Le crociate, un evento complesso.
U.D.A.2: I cambiamenti nel Mediterraneo orientale.
U.D.A.3: La prima crociata e la conquista di Gerusalemme.
U.D.A.4: La difficile sopravvivenza degli stati crociati.
U.D.A.5: Dalla “crociata contro i cristiani” alle crociate di
S. Luigi.
U.D.A.6: Altre crociate “crociate”: l’ordine teutonico e la
“reconquista”.
U.D.A.7: Movimenti ereticali e nuovi ordini religiosi.
U.D.: L’apogeo dell’Europa medioevale.
U.D.A.1: Gli uomini e la terra.
U.D.A.2: tecniche, industria e commercio.
U.D.A.3: l’Italia e l’Europa.
U.D.A.4: Mutamenti e tensioni sociali.
U.D.A.5: Oltre l’Europa: i Mongoli.
MAGGIO.
MODULO N.°6:
Il tramonto del Medioevo.
U.D.: Poteri universali e stati nazionali nel basso medioevo.
U.D.A.1: Lo scontro fra chiesa e Impero nel ‘200.
U.D.A.2: L’Italia meridionale nella seconda metà del ‘200:
gli Angioini.
U.D.A.3: L’Italia settentrionale e centrale: il superamento
del comune.
U.D.A.4: Le grandi monarchie: la Francia.
U.D.A.5: L’Inghilterra.
U.D.A.6: La penisola iberica.
U.D.A.7: La Europa orientale.
U.D.: Verso l’età moderna.
U.D.A.1: L’Europa verso una svolta.
U.D.A.2: L’arresto dello slancio economico.
U.D.A.3: Le crisi parallele dell’impero e del papato.
U.D.A.4: Ai confini dell’Europa.
U.D.A.5: La Morte Nera.
GIUGNO.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO.
INDICAZIONI
METODOLOGICHE
E STRATEGIE
DIDATTICHE
Gli allievi saranno incoraggiati all’autostima, affinché acquistino fiducia
nelle loro capacità, ad un lavoro responsabile e attivo, sia individuale che di
gruppo, a fare scelte e ad esprimere giudizi personali. Inoltre, saranno
sempre coinvolti nel processo educativo e sarà favorita l’autovalutazione.
Laddove si evidenzieranno difficoltà nell’apprendimento, saranno effettuati
interventi finalizzati a colmare le lacune rilevate.
Si rivedrà il percorso didattico con ulteriori spiegazioni e con altre verifiche
scegliendo le più idonee a favorire l’apprendimento e atteggiamenti di
interesse e di partecipazione da parte degli alunni.
Oltre la tradizionale lezione frontale intesa come sistemazione e riflessione
sulle unità didattiche sviluppate, si ricorrerà spesso a quella dialogata intesa
come lavoro con e per gli alunni, finalizzata a stimolare l’apprendimento.
Le metodologie privilegiate, saranno quelle della ricerca e
dell’interdisciplinarietà tra l’insegnamento non solo delle due discipline
specifiche, italiano e storia, ma anche con quelle affini e, laddove sarà
possibile, anche con quelle professionali, mediante l’approfondimento di
tematiche comuni, atte all’elaborazione di ricerche e lavori di gruppo.
Metodologie didattiche:
Lezione frontale.
Lezione socratica.
Role-playing.
Brainstorming.
Active learning.
Peer learning.
Cooperative learning.
Reciprocal teaching.
Insegnamento induttivo (Flipped classroom).
Saranno utilizzati i libri di testo e della biblioteca scolastica, giornali, riviste
e computer, per permettere agli alunni l’acquisizione delle competenze
professionali specifiche mediante l’uso delle moderne tecnologie innovative
e più rispondenti alle esigenze di una società in continuo cambiamento.
STRUMENTI
DIDATTICI
Gli strumenti didattici saranno molteplici: al libro di testo si affiancheranno
appunti, schemi e mappe concettuali, ricerche da Internet, slides.
VERIFICHE
La verifica sarà sistematica e quotidiana, accompagnerà l’itinerario didattico
ed educativo per controllare la pertinenza ed il grado di assimilazione e per
stimolare l’impegno costante dei ragazzi; non saranno, perciò,
programmate.
Ci saranno verifiche mensili e quadrimestrali degli obiettivi che si sono
voluti raggiungere.
Strumenti di verifica saranno: temi, elaborati di vario tipo, colloqui
individuali e/o collettivi, relazioni orali e scritte, colloqui di confronto,
tests, questionari e schede, prove oggettive, semi–strutturate e strutturate
ed ogni intervento che metta in evidenza il grado di assimilazione
raggiunto.
Il risultato delle singole verifiche servirà per la formulazione della
valutazione formativa, quindi, non definitiva del processo di
apprendimento.
Un eventuale risultato più o meno negativo delle verifiche e delle
valutazioni formative porterà immediatamente ad una riformulazione degli
obiettivi facilmente raggiungibili in tempi brevi e, se necessario, anche ad
una messa a punto degli strumenti, se quelli utilizzati precedentemente non
si sono rilevati funzionali. A breve scadenza dalla riformulazione degli
obiettivi e dalla scelta di eventuali nuovi strumenti, si faranno ulteriori
verifiche.
Per il potenziamento sono previsti:
Interventi didattici per approfondire le conoscenze nelle diverse
aree disciplinari mediante ricerche individuali e di gruppo,
proiezione di documentari e films, letture e commento di articoli di
giornali.
Interventi educativi per favorire l’evoluzione già positiva della
personalità per mezzo di dibattiti, discussioni, lavori di gruppo,
consultazione di tests vari.
Per il recupero sono stati previsti:
Per gli aspetti didattici: registrazione di esperienze personali ed
eventuali correzioni, composizione e scomposizione di semplici
frasi, lettura silenziosa, letture ad alta voce, lavori guidati.
Per gli aspetti educativi: incarichi di responsabilità, coinvolgimento
delle famiglie, lavori di gruppo, dibattiti e discussioni, dichiarazione
e motivazione degli obiettivi fissati.
VALUTAZIONE
Alla fine di ciascun quadrimestre, per ogni alunno, ci sarà una valutazione
che terrà conto delle diverse valutazioni formative attestanti il grado di
acquisizione delle competenze richieste da ciascun modulo, nonché della
preparazione iniziale, delle difficoltà incontrate e dei progressi conseguiti da
ciascun allievo. Elementi essenziali della valutazione saranno, inoltre, le
capacità, l’impegno e la partecipazione al lavoro di classe, il senso di
responsabilità dimostrato nel corso dell’anno scolastico, l’efficacia del
metodo di studio acquisito e il grado di maturità complessivo raggiunto alla
fine del percorso formativo.
Anche l’autovalutazione sarà importante e ricoprirà una funzione formativa
perché fornirà agli allievi la consapevolezza degli obiettivi che si vogliono
raggiungere e del proprio processo di apprendimento.
Corrispondenza tra voti e livello di conoscenza:
1 - rifiuto sistematico a conferire.
2/3 - conoscenza scarsa, gravemente lacunosa.
4/5 - conoscenza insufficiente, frammentaria o confusa.
6 - conoscenza sufficiente, limitata agli elementi essenziali.
7/8 - conoscenza discreta, buona, ampia.
9/10 - conoscenza ottima, completa e/o approfondita.
La docente,
Rossella Buglione LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE
CLASSE: II SEZIONE: A
PROF.ssa Carmen Niola
MONTE ORE SETTIMANALI: 3
MONTE ORE ANNUO: 99
PREREQUISITI
FINALITÀ
La finalità principale dell' insegnamento/apprendimento della lingua
francese è quella di dare la possibilità agli studenti di fare esperienze
condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della
cultura straniera di riferimento in un’ottica interculturale.
Tale insegnamento mira in sostanza a sviluppare l'identità socio-
culturale e la formazione umana degli studenti mediante il contatto con
una realtà diversa da quella del paese natio utilizzando la lingua
francese come strumento per la comunicazione e la comprensione
interpersonale così da potenziare la flessibilità delle strutture cognitive
attraverso il confronto con modi diversi di organizzare la realtà propri di
altri sistemi linguistici.
In particolare, lo studente consoliderà le proprie competenze
linguistico-comunicative e svilupperà conoscenze relative all’universo
culturale legato alla lingua di riferimento attraverso una formazione
professionale.
A tal fine, lo studente dovrà conseguire capacità di comprensione e di
produzione di testi orali e scritti inerenti a tematiche di interesse sia
personale sia scolastico.
OBIETTIVI
Al termine del biennio lo studente avrà acquisito una competenza
comunicativo-relazionale che lo metta in grado di:
comprendere messaggi orali di carattere generale, finalizzati ad usi diversi, prodotti a velocità normale cogliendo la situazione,
l'argomento e gli elementi significativi del discorso; cogliere il senso globale di brevi messaggi dei mass media
(radio, cinema, televisione) su argomenti di interesse generale, spettacoli, manifestazioni sportive ecc.;
esprimersi su argomenti di carattere generale in modo efficace e appropriato, adeguato al contesto e alla situazione, pur se non sempre corretto dal punto di vista formale;
comprendere testi scritti per usi diversi cogliendone il senso e lo scopo, sapendo inferire, in un contesto noto, il significato di elementi non ancora conosciuti;
produrre semplici testi scritti di tipo funzionale e di carattere personale e immaginativo, anche con errori e interferenze dall'italiano, dal dialetto o da altre lingue, purché la comprensione non ne venga compromessa.
Inoltre lo studente sarà in grado di:
riflettere sulla lingua, ai diversi livelli (pragmatico, testuale, semantico-lessicale, morfosintattico e fonologico) partendo dai testi e sistematizzare, sulla base delle osservazioni, strutture e meccanismi individuati;
identificare l'apporto alla comunicazione degli elementi non linguistici e non verbali;
cogliere, comparativamente con l'italiano, gli elementi culturali specifici impliciti nella lingua o da essa veicolati.
CONTENUTI
PROGRAMMATICI
I contenuti programmatici sono riportati sotto, suddivisi in moduli
didattici da svolgere rispettando la seguente scansione:
MODULO 1:
Revision générale
Communication et lexique:
Demander et donner des informations personnelles
Faire une description
Le temps libre
Faire des invitations
Situer un objet, une personne dans l’espace
Grammaire:
Verbes aller, venir, prendre, faire, dire
Les verbes boire, vouloir, devoir, pouvoir
Les prépositions
La forme négative
La forme interrogative
MODULO 2:
Cadres de vie
Communication et lexique:
La forme et la santé
“le sport et la santé”
S’addresser à un medicin
Le corps humain
Le sport
Grammaire:
Le passé composé avec avoir
l’indicatif (-ayer –oyer -uyer)
Les pronoms démonstratifs
Les pronoms relatifs
MODULO 3:
Le voyage
Communication et lexique:
Voyager
Les vacances
Faire une description des lieux
Les transports
Grammaire:
Les adjectifs beau, nouveau, vieux
Les pronoms EN – ON – Y (il y a)
Le passé composé avec le verbe être
Le futur antérieur
MODULO 4:
« Des tous les
couleurs »
Communication et lexique:
acheter
la mode
Les couleurs
Les vêtements
Grammaire:
Les adverbes en -ment
Autres verbes irréguliers (savoir, croire, écrire, craindre,
joindre)
Le comparatif
Le superlatif
MODULO 5:
Le temps
Communication et lexique:
Parler de la météo
Quantifier les temps
Grammaire:
Les prépositions de temps
Les pronoms personnel complément d’objet direct (COD)
Les pronoms personnel complément d’objet indirect (COD)
L'imparfait
Les verbes impersonnels
MODULO 6:
Le temps 2
Communication et lexique:
Raconter un événement
Situer les actions dans le temps
Grammaire:
Le passé simple
Le conditionnel
Le subjonctif
Le discours direct et indirect
INDICAZIONI
METODOLOGICHE E
STRATEGIE
DIDATTICHE
I contenuti che sono stati illustrati possono nel corso dell’anno scolastico, nel rispetto dei tempi previsti dalla programmazione, essere scambiati fra loro quando se ne ravvisi la necessità, a seguito di circostanza oggettive o quando la trasposizione possa migliorare l’apprendimento dei discenti. Saranno utilizzati come metodi e tecniche d’insegnamento:
Lezione frontale/dialogata che favorisca una progressione tale dello studente da permettere un ascolto di tipo attivo;
momenti di esercitazione studiati per dare la possibilità agli allievi di agire ed esprimersi migliorando le proprie capacità comunicative;
lavori di gruppo per la realizzazione di particolari progetti;
Ricerche individuali che mirino all’ottimizzazione dello studio di tipo autonomo;
Mappe concettuali e tabelle di sintesi
L’uso di tali modalità sarà regolato di volta in volta , secondo i criteri di
ottimizzazione dell’apprendimento.
STRUMENTI DIDATTICI
Gli strumenti didattici saranno molteplici: al libro di testo si
affiancheranno appunti, schemi e dispense preparate dalla docente e
ricerche da Internet.
VERIFICHE
Le prove di verifica sono effettuate attraverso l’ osservazione continua,
in itinere, dei progressi dello studente durante il percorso educativo.
Tali verifiche saranno fondamentali in quanto un congruo numero di
prove permetteranno al docente di verificare il raggiungimento di
obiettivi intermedi e finali informando così lo studente sul proprio
livello di profitto rispetto agli obiettivi da raggiungere.
Le verifiche sommative saranno effettuate durante tutto l’anno
scolastico a fine modulo o a fine segmento di modulo e consisteranno
in:
prove scritte: strutturata e/ o semi-strutturata, quesiti A-B-C, esercizi grammaticali, elaborati e lavori di ricerca, questionari;
colloqui e verifiche orali: colloqui, esercitazioni, interventi, presentazioni, interrogazioni.
Nell’arco dell’anno scolastico la scansione temporale delle verifiche
sarà così predisposta:
prove scritte: almeno 2 per quadrimestre;
verifiche orali: da 2 a 3 per quadrimestre.
VALUTAZIONE
Per la valutazione si terrà conto:
m) del grado di conoscenza acquisito; n) della chiarezza espositiva; o) della capacità di comprensione e rielaborazione, p) della correttezza e della precisione lessicale q) delle capacità di analisi e sintesi; r) della correttezza ortografica e morfosintattica s) dell’aderenza alla traccia e alla tipologia testuale richiesta
Gli strumenti di valutazione saranno:
i) griglie di valutazione; j) analisi dei materiali elaborati nelle esercitazioni; k) relazioni e sintesi rispetto gli interventi in aula.
Il docente
Carmen Niola
PIANO DI LAVORO
PROF. ASCIONE LIVIO
MATERIA EDUCAZIONE FISICA
DATA DI PRESENTAZIONE 10/10/2016
INFORMAZIONI desunte dai risultati dello scrutino finale dell’anno precedente (indicare la
percentuale per ogni indicatore)
Livello alto
(voti 8 – 9 – 10)
Livello medio
(voti 6 – 7)
Livello basso
(voti inferiori a 6)
INTERVENTI NECESSARI PER COLMARE LE LACUNE RILEVATE: CONOSCENZE /
ABILITÀ, MODALITÀ E DURATA
1. acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze d'attività motorie e sportive; 2. consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita, intesa anche come
capacità di realizzare attività finalizzate; 3. raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso
l'affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e neuro-muscolari;
INTERVENTI DI APPROFONDIMENTO PER CHI NON HA EVIDENZIATO LACUNE:
1. approfondimento operativo e teorico d'attività motorie e sportive che, dando spazio anche alle abitudini e propensioni personali, favorisca l'acquisizione di capacità trasferibili all'esterno della scuola;
2. arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l'acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport.
TRAGUARDI FORMATIVI
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI SAPERE E DI SAPER FARE, CONCORDATI NELLE
RIUNIONI DI COORDINAMENTO DISCIPLINARE, DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DELL’ANNO SCOLASTICO
Lo studente al termine del biennio deve dimostrare un significativo miglioramento delle sue capacità di tollerare un carico di lavoro sub massimale per un tempo prolungato, vincere resistenze rappresentate dal carico naturale e/o da un carico addizionale di entità adeguata.
Compiere azioni semplici e/o complesse nel più breve tempo possibile, realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali.
Deve, inoltre, essere in grado di conoscere e praticare, nei vari ruoli, almeno due discipline individuali e due sport di squadra.
Conoscere le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso d'incidente.
OBIETTIVI TRASVERSALI, COGNITIVI E COMPORTAMENTALI; RUOLO DELLA DISCIPLINA NEL LORO
RAGGIUNGIMENTO
Il punto di partenza dell'azione programmatica è stata l'analisi della situazione iniziale, intesa come conoscenza della situazione psicomotoria e psicologica dell'alunno sia come singolo sia come appartenente al gruppo.
La classe è costituita da alunni nell'età dell'adolescenza. Essi partecipano in modo attivo alla vita di gruppo, avvertendo tuttavia in modo più accentuato esigenze e stimoli spesso contraddittori: l'esaltazione della libertà e nello stesso tempo la necessità di contemperarla con la libertà altrui.
In tal età, si osserva un evidente squilibrio morfologico - funzionale che implica un'adeguata rielaborazione degli schemi motori in precedenza acquisiti ed induce alla ricerca di nuovi equilibri.
Partendo dal presupposto che non tutti sono atleti e che i programmi in vigore prevedono come obiettivi il miglioramento delle qualità fisiche, l'affinamento delle funzioni neuro-muscolari, l'acquisizione delle capacità operative e sportive e l'aspetto teorico e pratico, gli elementi che ritengo di maggior rilievo sono l'impegno profuso dai discenti e la frequenza regolare alle lezioni.
Il controllo metodico del lavoro attraverso i test costituisce uno dei punti di riferimento per l'elaborazione dei programmi e riguarda la rilevazione delle capacità condizionali, delle capacità coordinative, della mobilità articolare e la composizione del peso corporeo. I miglioramenti saranno evidenziati dai test periodici di controllo che seguiranno quelli iniziali, d'ingresso che daranno modo di sviluppare un quadro generale del gruppo ed impostare così una programmazione corretta, tesa a sviluppare un'azione formativa che tenga conto delle esigenze iniziali e dei differenti tempi d'apprendimento individuali.
Non saranno imposti limiti minimi da superare, ma ogni alunno sarà stimolato a migliorarsi superando il proprio livello raggiunto, sempre rimanendo nel rispetto dei limiti fisiologici.
METODOLOGIA
Si adotterà un metodo per il quale gli allievi, di fronte alla proposta di situazioni diverse, possano mettere in gioco la loro intelligenza.
Si proporranno, perciò, molte e variate attività, soffermandoci sull'efficacia del gesto globale e senza insistere eccessivamente sulla tecnica.
La forma dell'insegnamento motorio sarà prevalentemente di tipo globale : si privilegerà la ricerca e la comprensione di azioni globalmente esatte, evitando di fossilizzarci sull'analisi dei singoli gesti.
NUMERO VERIFICHE SOMMATIVE PREVISTE IN OGNI PERIODO
Per quanto riguarda la verifica è opportuno tenere conto che all'interno di ogni singolo obiettivo deve essere valutato il significativo miglioramento conseguito da ogni studente.
Al termine significativo si attribuisce un duplice valore: una misura sia quantitativa sia qualitativa.
I mezzi di attuazione delle verifiche saranno: pratica di attività sportive individuali e di squadra, test, prove strutturate, prove orali, rilevazioni e soprattutto osservazioni effettuate durante lo svolgimento della normale attività didattica.
L'insieme dei risultati ottenuti tramite le varie verifiche contribuirà a formulare la valutazione.
Data 10/10/2016
Firma del docente ____________________________