AREA VISIVA
CORSO DI FORMAZIONE ISTRUTTORE I LIVELLO
INTEGRAZIONE SENSORIALE“METODO S.V.T.A.”
Training sensoriale neurologico cognitivo motorio
Docenti
Andrea Cagno
Massimiliano Rinaudo
Il primo canale di apprendimento nello sviluppo fisico e cerebrale di
un neonato passa attraverso il MOVIMENTO attraverso Il quale si
iniziano a sviluppare gli organi di senso , i muscoli ed il cervello.
Durante la crescita canali principali di apprendimento del bambino
sono VISIONE - SENSO CINESTESICO - UDITO
Nel percorso di crescita LAVISIONE DOMINA SUGLI ALTRI SENSI
La creazione di un atleta passa attraverso lo sviluppo e l’integrazione
SENSORIALE NEUROLOGICA COGNITIVA MOTORIA
Oltre l' 80% delle informazioni per un rapido apprendimento passano
attraverso il CANALE VISIVO
La stragrande maggioranza dei muscoli del nostro corpo si muovono
verso un TARGET
dopo aver ricevuto un segnale dal sistema visivo
ABILITA’ VISIVE – SENSO CINESTESICO – UDITO
COSA…
LA QUALITÀ PERCETTIVA
QUALITA’ PERCETTIVA
FACILITA APPRENDIMENTO
RIDUZIONE TEMPI RIDUZIONE GESTI
MINOR LOGORIORIDUZIONE INFORTUNI
CONSAPEVOLEZZA AUTOMATISMO
MOTIVAZIONE
PERCHE’…
APPRENDIMENTO COGNITIVO & MOTORIO
LA PRIMA INFORMAZIONE SENSORIALE ARRIVA AL
CERVELLO DALLA VISIONE, DALLE ABILITÀ VISIVE
PERCEZIONE L’OCCHIO VEDE
ELABORAZIONEIL CERVELLO
CODIFICA
INTERPRETAZIONEIL CORPO SI
MUOVE
COME… IL METODO S.V.T.A.
MODELLO PRESTAZIONALE
TRAINING PERCETTIVO
PERCEZIONE E INTEGRAZIONE SENZORIALE
PROCESSI COGNITIVI
ATTENZIONE
EMOZIONE
PROPRIOCEZIONE
SISTEMA VESTIBOLARE
SENSO CINESTESICO
ABILITA’ COORDINATIVE
ABILITA’ CONDIZIONALI
PRESTAZIONE MOTORIA
LA VISTA
LAVISTA È UN SENSO INNATO
Ovvero la capacità di riconoscere uno
stimolo luminoso e ricevere informazioni ,
riconoscere un oggetto , un simbolo , ad
esempio una lettera di una determinata
dimensione posta ad una determinata
distanza.
LA VISIONEÈ UNA FUNZIONE CHE SI ACQUISISCE
Coinvolge le immagini rilevate dagli occhi e la
successiva elaborazione eseguita dalle stazioni
intermedie del CERVELLO e dalla CORTECCIA CEREBRALE
E’ un processo CONTINUAMENTE APPRESO durante lo sviluppo
mentale e corporeo. In quanto tale è plasmabile.
LA VISIONE PUÒ ESSERE EDUCATA ALLENATA MIGLIORATA
LA VISIONE GESTISCE L’EQUILIBRIO
IL SISTEMA VISIVO TRASMETTE IL PRIMO MESSAGGIO ALLE
STRUTTURE CHE CONTROLLANO L’EQUILIBRIO E LA POSTURA.
LA VISIONE GESTISCE IL MOVIMENTO
IL BAMBINO PRIMA DI INIZIARE A CAMMINARE CERCA LA
GESTIONE DELL’EQUILIBRIO E TRA LA CONTINUA PERDITA E
RICONQUISTA DELLO STESSO, MUOVE I PRIMI PASSI.
QUINDI POSSIAMO DEFINIRE L’EQUILIBRIO COME UN PRE-
REQUISITO DEL MOVIMENTO (ALCUNI TESTI DEFINISCONO
EQUILIBRIO E MOVIMENTO COME LA MEDESIMA COSA) VISTO
CHE L’EQUILIBRIO È GESTITO DALLA VISIONE POSSIAMO DIRE
CHE
LA VISIONE E' LA GUIDA DEL SISTEMA MOTORIO
(Lee 1974) (Mark,Warren & Wang 1987)
GLI SCHEMI MOTORI DINAMICIStrisciare
Rotolare
Procedere in quadrupedia
Camminare
Correre
Cadere/Rialzarsi
Scavalcare
Arrampicarsi-appendersi
Atterrare
Saltare
Girare su se stessi
Attaccare-Difendere
Lanciare
Afferrare
Colpire…
COLPIRE CON UN ATTREZZO!!!
ENTRO 8 – 12 MESI
INTERESSAMENTO
DELLA VISIONE
IL SISTEMA VESTIBOLARE
HA LO SCOPO DI STABILIZZARE L’IMMAGINE DURANTE I
MOVIMENTI DELLA TESTA.
Legato ai canali semicircolari dell’orecchio interno sensibili alle
accelerazioni, imprime ai globi oculari MOVIMENTI
COMPENSATORI DEGLI OCCHI in direzione opposta alla
direzione della testa allo scopo di STABILIZZARE ED ALLINEARE
LO SGUARDO IN MOVIMENTO.
L’ACUITÀ VISIVA
ACUITÀ VISIVA STATICA
Vedere 10/10 è il prerequisito fondamentale per consentire al cervello
di acquisire le informazioni più nitidamente e elaborarle in maniera
rapida ed efficace.
ACUITÀ VISIVA DINAMICA
E’ la capacità di discriminare oggetti in movimento.
I MOVIMENTI OCULARI
I MUSCOLI OCULOMOTORI SONO 12, sei per ogni occhio, e
devono continuamente organizzarsi con RAPIDITÀ per ottenere la
massima PRECISIONE durante l’individuazione e l’ancoraggio ad un
target, ma devono anche essere FORTI, ELASTICI e
RESISTENTI in ogni posizione di sguardo per tutta la durata di uno
scambio e di una partita.
FLESSIBILTÀ DI ACCOMODAZIONE
E DI VERGENZA
ACCOMODAZIONE: è la capacità di variare la messa a fuoco di un
oggetto da lontano a vicino e viceversa.
VERGENZE: è la capacità di portare gli occhi da uno stimolo lontano
su uno stimolo ravvicinato (convergenza) e viceversa (divergenza) .
FLESSIBILITÀ: è l’abilità del sistema di rispondere rapidamente ed
accuratamente alla variazione dello stimolo nel tempo.
LA VISIONE CENTRALE:LE FISSAZIONI
FISSAZIONE: è il momento in cui si osserva l’oggetto di interesse, se
ne ricavano le informazioni rilevanti lo stimolo arriva alla retina
centrale e viene analizzato a livello cerebrale.
NB: tra 2 fissazioni viene eseguita sempre una saccade.
I MOVIMENTI OCULARI : LE SACCADI
MOVIMENTI RAPIDI «A SALTO» CHE SPOSTANO GLI OCCHI VERSO UN OGGETTO IN MOVIMENTO O VERSO UN
OGGETTO PERIFERICO
È il movimento oculare più frequente, una volta effettuato non si puòfermare, se sbagliato implica un nuovo movimento correttivo.
Si effettua in circa 200m/s, durante una saccade si ha un periodo di cecitàdi circa circa 100m/s (soppressione saccadica).
AUTOMATICHE innescate dalla visione di un oggetto.
VOLONTARIE decise dal cervello
1. DOVUTE ALLA VISIONE DI UN OGGETTO
2. GUIDATE DA UN OGGETTO O UN MOVIMENTO SBAGLIATO(ANTISACCADICHE)
3. SU BASE PREVISIONALE
4. AFFIDATE ALL’ESPERIENZA , ALLA MEMORIA
5. ESPLORATIVE
I MOVIMENTI SACCADICI VOLONTARI POSSONO ESSERE ALLENATI FISSANDO I PUNTI CORRETTI.
LE SACCADI E IL SISTEMA MOTORIO
ATTRAVERSO LA VISIONE E I MOVIMENTI SACCADICI IL
CERVELLO RICEVE IL PRIMO MESSAGGIO PER EFFETTUARE LA
PROGRAMMAZIONE MOTORIA DI UN GESTO.
Una SACCADE ERRATA implica un nuovo movimento saccadico e
una conseguente NUOVA PROGRAMMAZIONE MOTORIA
occhio-testa-corpo.
Il continuo MOVIMENTO DELLA TESTA implica l’uso di
molteplici movimenti saccadici con conseguente PERDITA DI
TEMPO.
PROGRESSIONE ALLENAMENTO VISIVO
1) ESEGUIRE ILTRAINING IN CONDIZIONE STATICA
2) INSERIMENTO DI STRESS MOTORIO (pallina da passarsi
di mano)
3) INSERIMENTO DI ELEMENTI PROPIOCETTIVI O
VESTIBOLARI
4) INSERIMENTO DELLA VISIONE DINAMICA (tappeto
elastico-fitball)
ELEMENTI DI CONTROLLO
Verificare che non si commettano errori e/o
omissioni nella lettura e la testa ferma (si
lavora sui movimenti oculari dissociati dai
movimenti del capo)
Controllare come nel tempo migliorino i tempi di esecuzione,
la compostezza della testa e come gli errori o le omissioni
diminuiranno aumentando le capacità di attenzione a
vantaggio di una miglior comprensione e lettura della pallina
durante le azioni di gioco.
ABILITÀ VISIVE, INTERAZIONI e
TRAINING
IN SINERGIA CON IL SISTEMA
MOTORIO
ALLENAMENTO E
APPRENDIMENTO PERCETTIVO-COGNITIVO-MOTORIO
Per poter organizzare il gesto motorio e tecnico più efficace nel colpire una pallina il cervello riceve
il primo segnale dal sistema visivo, attraverso i movimenti oculari e le fissazioni.
Tali movimenti, una volta partiti, possono essere modificati solo nel caso in cui il cervello, accortosi
di essere in errore, richieda al sistema visivo di effettuare un movimento correttivo.
Tale situazione, assai frequente nei bambini, ha come risultato la perdita di tempo
nell'organizzazione motoria che porterà al fallimento del gesto tecnico.
Un sistema visivo preciso, veloce, resistente e organizzato ad inviare e ricevere dati dal cervello e
totalmente integrato nella gestualità, porterà ad una riduzione dei tempi di reazione con
conseguente miglioramento nella gestione:
1. Dell'attenzione.
2. Del gesto motorio.
3. Del timing.
4. Della tecnica.
5. Della tattica.
VISIONE ELABORAZIONEPERFORMANCE
MOTORIA
LA VELOCITA’ DI RICONOSCIMENTO
LA VELOCITÀ DI RICONOSCIMENTO è indispensabile che
nel tennis sia sviluppatissima. Più velocemente un giocatore di tennis
percepisce la direzione della pallina, prima si muoverà nella sua
direzione in modo corretto per colpirla .
Alcuni studi hanno dimostrato che alcuni giocatori di cricket erano
riusciti a GENERARE TEMPI DI REAZIONE VISIVA
PROSSIMI A 200 MILLISECONDI ,dovendo reagire ,con un
azione che coinvolgeva tutto il corpo, in poco più di MEZZO
SECONDO.
DELFINO e CERBIATTOProgressione allenamento
visuo-motorio
1) FISSANDO IL PANNELLO/STRISCE POSIZIONATI DI
FRONTE L’ALLIEVO DOVRA’ MUOVERE GLI ARTI
INFERIORI VERSO IL RIFERIMENTO MOTORIO
COLLOCATO A TERRA SECONDO LA TECNICA DEGLI
SPOSTAMENTI
2) INSERIMENTO DELLO SPLIT STEP AL RITORNO
3) INSERIMENTO DELLA PREPARAZIONE
4) INSERIMENTO DELL’ESECUZIONE DEI COLPI
S.V.T.A.TRAININGWHAT & WHY
•PER ELIMINARE GLI ERRORI DEL SISTEMA VISIVO E LA CONSEGUENTE PERDITA DI TEMPO PER LE
CORREZIONI
ESERCITAZIONI VISIVE
• PER RIDURRE L’IDEAZIONE MOTORIA
(IDEAZIONE PUO’ DURARE FINO A 7 SEC.)
ESERCITAZIONI COGNITIVE
•OTTENERE LE CORRETTE INFORMAZIONI MOTORIE
SIGNIFICA RIDURRE I TEMPI DEL MOVIMENTO CON
CONSEGUENTE MIGLIORAMENTO DI TECNICA E
TATTICA DI GIOCO
ESERCITAZIONI MOTORIE
MODALITÀ ORGANIZZATIVA DEL
TRAININGPrima differenziazione
ASPECIFICO
Allenamento basico, un fitness atto a sviluppare e migliorare il flusso
occhi-cervello-movimento nella coordinazione motoria
SPECIALE
Allenamento strutturato con lavori sulle DOMINANZE MOTORIE
per migliorare l’equiparazione delle asimmetrie correlandole alle
dominanze visive
SPECIFICO
Allenamento che prende in considerazione la preparazione specifica di
una disciplina sportiva con lavori sulla tecnica, la tattica e gli spostamenti
seconda differenziazione
SLOW MOTION
Esercitazione di approccio e/o di rifinitura durante la quale l’insegnante (maestro
o preparatore) valuta le posture e riconosce gli errori.
In un secondo tempo attraverso la visualizzazione e le sensazioni corporee potrà
portare l’atleta all’autocorrezione
VELOCITÀ ABITUALE (O DI ADATTAMENTO)
Durante questa esercitazione si porta l’atleta a un tempo di lavoro di facile
gestione tale da non fargli commettere errori e/o omissioni mantenendo la
massima attenzione sulla correttezza delle fissazioni, del gesto motorio e tecnico
VELOCITÀ DI SOGLIA
Allenamento che prende in considerazione l’uso del metronomo allo scopo di
stressare il sistema portando l’atleta a superare i propri limiti
MODALITÀ ORGANIZZATIVA DEL
TRAINING