Che schifo!
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Sono venuto perimparare l’inglese
e invece sono finitoa pescare ricci
di mare...
Faccio tuttoal contrario.
Che faccio? Cerco unlavoro?
Avvioun’impresa?
Ricomincioa insegnare?
Non so dove vivròe nemmeno se troverò
un lavoro...
Sono undisastro...
Io voglio...
AVERESUCCESSO!!
Tornerò a casafra qualche settimana
e non so che faròdella mia vita.
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Tutto questoè una merda,maestro Yan.
«A cosa serve avereuna chiave se non sai
quale porta apre».
... ?Voglio dire che...
... non importaciò che decidi.
Puoicontrollare
quello che farai,ma non il suo
risultato.
Lascia che ti racconti una cosache forse ti aiuterà a trovare
la tua strada...
Qualche anno fa, quando ho compratoquesta barca, correva di bocca in bocca
la storia dei 2 fratelli Leandroe Bobby Nazareno, che lavoravanopescando nel sud della California.
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La cosa avvenne così velocemente chenon ebbero nemmeno il tempo di afferrareun salvagente, e i 2 rimasero con le loro
tute di gomma in balìa dei marosi.
Si narra che Leandro e Bobbysiano stati a parlare un bel po’
del da farsi in quella circostanza.
Per Leandro la cosa miglioreera non muoversi.
Anche se non erano riusciti a comunicarea terra né del naufragio, né la loro posizione,
Leandro pensava che conservare le energiee aspettare di vedere se la sorte gliavrebbe mandato un’imbarcazione,
fosse la migliore delle opzioni...
In fin dei conti in quella situazionenon c’era modo di capire dove
si trovasse la costa.
Sarà meglioche non
sprechiamo energia.
Un giorno li colse una fortissima tempestae la loro barca affondò in una zonasperduta a molte miglia dalla costa.
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Bobby invece eradi tutt’altra opinione.
Sarà megliose nuotiamo!
Un dilemma.
Nuotare.
Rimanereimmobili.
Si abbracciarono... ... si diederoun bacio... ... e si separarono.
Alla fine decisero disepararsi, non sembrava
una cattiva idea.
Se una delle strategieavesse funzionato,
allora uno avrebbe potutochiedere aiuto e andare
in cerca dell’altro.
Bobby pensava che le loro possibilità fossero maggiorinuotando, in qualsiasi direzione. Muoversi avrebbe ampliato
la loro visuale, la possibilità che li localizzassero,di trovare una nave o di avvistare terra.
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E dopo cheè successo?
La domanda giusta è...
Se dovessiscegliere...
Tu chi dei 2 saresti?
Si sono salvati?
... Questa non è ladomanda giusta...
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Ascolta, David, so che sei statoun buon cliente in questi anni,
ma non posso fare niente.
Sono «rischi» per chi prende le decisionie te lo hanno negato. Spero che tu capisca
che non c’è niente di personale.
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Ma, Arturo, tu mi conoscibene, sei tu che mi hai concessoil mutuo per la casa, non ho mai
tardato un pagamento.
... Sono stato un buon affare.Ho comprato da voi fondi,assicurazioni, derivati, di
tutto... Non mi potete lasciaresenza niente adesso!
Mi dispiace, veramente,mi piacerebbe moltopoterti dire altro macerca di comprendere,
ho le mani legate...
Non hai entrate, non haiuna busta paga e dopo quello
che ti è successo... purtroppo nonpossiamo concederti il prestito.
Ma non potetefarmi questo.
Sto creando unanuova impresa...
... ho solo bisogno diun po’ di contanti per
vivere prima di iniziarea fatturare di nuovo.
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Mi rimangono 1.000euro sul conto...
986, per l’esattezza.
... Mi dispiace molto,non posso fare nulla.
Sai che dirti questo famale più a noi che a te.
Arturo, dai, non arriverò a finemese, ho soldi solo per 20 giorni.
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Schiantarsi in un affareè simile a schiantarsi
in macchina.
Il disastro è compostodalle stesse 6 fasi:
È il momento in cui ti rendi conto chel’incidente o la tua rovina è inevitabile.
FASE 1: PERCEZIONE
Ancora non sei andato a sbattere, mal’impatto è imminente e ti prepari al colpo.
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Non c’è più possibilità di ritorno.Rimbalzi contro gli oggetti, contro il suolo. Ti tagli, ti ferisci... ma quasi
non senti il dolore, è tutto così rapido...
FASE 2: IMPATTO E SVILUPPO
L’agonia inizia adesso... ... quando ti rendiconto di quello cheti arriverà addosso.
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Hai bisogno di aiutoe aspetti che arrivi.
FASE 3: POST IMPATTO
Il tempo sembra infinito e ildolore cresce di intensità fino
a diventare insopportabile:cause, debiti, sequestri,
licenziamenti, liti...
Fate largo,per favore!
Sembra che la torturanon finirà mai...
Presto, portatelosubito in chirurgia!
FASE 4: OSPEDALIZZAZIONE
... che ti accompagneràper sempre.
Cazzo, in chestato arrivano
alcuni!
E quando crediche stia per finire...
... il dolore ritornacon altre cause, altri
sequestri, altreaccuse, altri debiti...
Cazzo! Questol’abbiamo lasciato
noi dentro?
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Metà contento, metà malinconico...
Alla fine esci dall’ospedale.
FASE 5: RIABILITAZIONE
Sei lontano dall’essere al 100%.
E anche se a volteil dolore ritorna...
... adesso devilasciarti tutto
questo alle spalle...
... e trasformarequello che è
accaduto in unbrutto ricordo.
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Voglio chiudereil conto, dammi tutti imiei soldi. Sai che c’è?
... Non vogliovederti più.
Ehm... sì,
forse èmeglio...
986,18
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Perdente...
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Quanto costaquesta camicia?
299 euro.
E questaborsa?
È inofferta...
Mi lascicontrollare...Sono 228 euro.
Prendo anchequesto.
Molto bene,paga con carta?
No.In contanti.
Come sei belloed elegante. Adoro la tua
camicia.
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E questo ristorante così carino?Che festeggiamo?
Possiamo permettercelo?
Prima ceniamo,te lo dico dopo.
Ci porta il contoper favore?
Mi spieghi cheti succede?
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Ecco quiil conto.
Un secondo...
Abbiamoancora5 euro.
Staibene?
Ora nonabbiamo più
bisogno di 20 giorniper rimaneresenza soldi...
Perciò oggi cominciauna nuova fase. E si chiama...
FASE 6: RICOMINCIARE DA ZERO
... ?
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La vita di David Cantolla è stata una vera montagna russa.Coinvolto nello scoppio della bolla finanziaria creatasi intorno a internet all’inizio del 2000, è passato dalla ricchezza alla rovina in meno tempo di quello che ci vuole a dirlo. Ciò nonostante, il suo indomabile carattere di imprenditore e la sua volontà di creare qualcosa che durasse lo hanno condotto a diventare uno dei creatori di Pocoyó, serie di animazione per bambini che è diventata un grande successo commerciale esportato nei cinque continenti.Oggi, alcuni anni dopo, continua a fondare società e i suoi videogiochi (Basketdudes…) e serie (Jelly Jamm) vengono venduti in più di 120 paesi.
Il Kung Fu per imprenditori del Maestro Yan racconta le vicende di questo successo iniziale, seguito dal fallimento e infine dal nuovo successo internazionale: una storia che Cantolla ha vissuto in prima persona e che Juan Díaz-Faes ha alimentato con perizia narrativa e grafica.
€ 9,90