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Equilibrio Economico GeneraleEconomia del Benessere
Economia del benessere:quesiti fondamentali
1. Che cosa accade all’intero sistema economico quando i singoli individui perseguono il proprio interesse personale?
2. C’è sempre coincidenza fra interessi personali ed “interesse pubblico” (o della collettività?
3. Quando ciò non accade esistono degli automatismi in grado di eliminare la tensione fra interesse individuale e interesse pubblico?
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Economia del benessere: alla ricerca delle risposte
1. La composizione dell’interesse personale, attraverso i mercati, per giungere al sistema nel suo complesso viene studiata nell’analisi di equilibrio economico generale (EEG)
2. Il potenziale conflitto fra interesse privato e pubblico viene studiato nell’economia del benessere e nell’economia pubblica
3. Se il mercato non è in grado di eliminare spontanea-mente la tensione fra interesse individuale e interesse pubblico si parla di “fallimento di mercato”, rispetto al quale l’autorità di politica economica può decidere di intervenire
Economia del benessere: la potenza della Mano Invisibile
Nel 1776 Adam Smith nella “Ricchezza delle Nazioni” definìin concetto di Mano Invisibile, in base al quale il libero operare delle forze di mercato, a loro volta dirette dall’agire di individui “egoisti”, promuove la crescita economica e con essa l’interesse pubblico…Oggi sappiamo che solo sotto opportune e particolaricondizioni la Mano Invisibile garantisce il raggiungimento automatico del massimo benessere collettivo. Tali condizioni sono formalizzate nei teoremi fondamentali dell’economia del benessere che si riconducono principalmente ai contributi di Pareto e Walras.
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Economia del benessere e equilibrio generale
L’efficienza è un processo attraverso il quale i consumatori ottengono il massimo dalle risorse presenti nel sistema
L’efficienza allocativa (o Paretiana) si ottiene quando non èpossibile riorganizzare la produzione o il consumo in modo tale da incrementare il soddisfacimento di un individuosenza ridurre quello di un altro.
“Sequenza” dell’equilibrio generale
1. Domanda e offerta concorrenziali determinano p* e q* nei vari mercati2. Le curve di domanda di mercato derivano da utilità marginali dei beni3. I costi marginali dei beni determinano le curve di offerta4. Le imprese calcolano i costi marginali e prodotti marginali in termini di
valore dei fattori, scegliendo livelli di input ed output che massimizzano profitti
5. La somma dei prodotti marginali in valore di tutti gli input determina la domanda dei fattori di produzione
6. La domanda di tutti i fattori interagisce con l’offerta così da determinarne il prezzo (rendita, salari e tassi di interesse)
7. I prezzi e le quantità dei fattori determinano i redditi, che a loro volta sono essenziali per poter determinare la domanda di cui ai punti 1 e 2.
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Caratteri dell’equilibrio generale concorrenziale
Per sapere se un’economia di mercato è efficiente occorre:
1. Descrivere i presupposti dell’equilibro generale
2. Descrivere le caratteristiche di tale equilibrio, sia da un punto di vista logico che da un punto di vista formale
3. Spiegare perché un equilibrio generale prefettamente concorrenziale sia efficiente
Le condizioni formali dell’equilibrio generale
L’equilibrio generale si instaura attraverso la composizione delle interazioni fra consumatori e produttori (si compongono gli equilibri parziali)I consumatori distribuiscono il loro reddito fra i diversi beni (presenti e futuri) cercando la massima soddisfazione, che si ottiene quando le utilitàmarginali in valore degli stessi sono identicheI produttori, che mirano alla massimizzazione del profitto, fissano il livello di output in modo che il costo marginale di produzione eguagli il prezzo di vendita; a sua volta il livello di output è ottenuto impiegando fattori produttivi, la cui domanda èdeterminata dal prezzo degli stessi
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2
1
2
1
PP
UMGUMG
=
2
1
2
1
PP
CMGCMG
=
L
K
PP
PMGLPMGK
=1
1
Equilibrio del consumatore
Equilibrio del produttore
L
K
PP
PMGLPMGK
=2
2 L
K
PP
PMGLPMGK
PMGLPMGK
==2
2
1
1
2
1
2
1
UMGUMG
CMGCMG
=
Mercato dei fattori
Mercato dei prodotti
Le condizioni formali dell’equilibrio generale
( ) KPPPMGK =11
( ) LPPPMGL =11
( ) KPPPMGK =22
( ) LPPPMGL =22
Efficienza dell’allocazione perfettamente concorrenziale
Poiché in un sistema concorrenziale il prezzo dei beni eguagliail costo marginale ed il prezzo di ciascun fattore produttivo eguagliala sua produttività marginale (in valore) si raggiunge l’efficienza nella produzione.Inoltre poiché il prezzo relativo dei beni eguaglia l’utilità marginale relativa dei consumatori si raggiunge anche l’efficienza nel consumo.
Pertanto l’allocazione delle risorse determinata da un sistema perfettamente concorrenziale, nella quale i consumatori massimizzanol’utilità ed i produttori massimizzano il profitto è nel suo insieme Pareto-efficiente: non è cioè possibile migliorare le condizioni di qualcuno senza peggiorare quelle di qualcun altro.
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Primo teorema dell’economia del benessere
Poiché i prezzi fungono da indicatori della scarsità per i produttori e dell’utilità sociale per i consumatori, un meccanismo di prezzi concorrenziali consente di produrre la combinazione migliore di beni e servizi avvalendosi delle risorse e della tecnologia a disposizione della società.
Secondo teorema dell’economia del benessere(o dell’equivalenza fra economia totalmente centralizzata e totale decentralizzazione)
In un sistema economico perfettamente concorrenziale è possibile raggiungere qualsiasi allocazione efficiente delle risorse. Pertanto la combinazione di una distribuzione del reddito efficiente e della concorrenza è sufficiente per ottenere un’allocazione efficiente delle risorse
(assenza di conflitto fra equità ed efficienzae assenza di conflitto fra mercato e pianificazione)
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E se ci sono imperfezioni?
Se l’economia reale non ha tutti i caratteri della concorrenza perfetta, gli equilibri da essa prodotti saranno più o meno distanti dall’efficienza paretianaCome dovremo considerare tali equilibri?Se l’imperfezione considerata è ineliminabile si raggiungeràuna configurazione detta di efficienza paretiana vincolata(non si può parlare di inefficienza perché è ovvio che il mondo reale sia meno che perfetto)Se l’imperfezione considerata potrebbe teoricamente essere eliminata, ma di fatto viene solo ridotta, si ha una allocazione inefficiente rispetto all’ottimo paretiano; tuttavia, se tale allocazione è comunque la migliore allocazione che si possa raggiungere, si parlerà di equilibrio di second-best.
I fallimenti del mercato
Monopolio EsternalitàBeni pubbliciInformazione asimmetrica ed incertezzaImmobilità dei fattori e inerzia
Si producono perché il meccanismo di mercato non è in grado di portare automaticamente alla coincidenza fra costi/benefici individuali (o microeconomici) e costi/benefici sociali (o sistemici)
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Esternalità
Si possono avere (in relazione al tipo di divergenza fra BMG e CMG)Esternalità positive o negativeEsternalità di produzione o di consumo
Quando le azioni di produzione e consumo individuale influenzano il benessere di altri individui senza che il mercato possa tenerne conto, non si raggiunge un’allocazione efficiente
In tal caso il costo (beneficio) marginale sociale non coincide con il costo (beneficio) marginale privato
Addestramento addetti con competenze trasferibili
Quartier generale di unaimpresa con edificio di alto valore estetico
Vaccino contro malattiacontagiosa
Giardino curato del vicino dicasa
Inquinamento aria, acquaacustico
Smaltimento rifiuti
Congestione
Rumore telefonicellulari
Fumo di sigaretta
Produzione Consumo
EFFETTO
ORIGINE
Positive
Negative
Esternalità
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Esternalità negative di produzione
CMGS>CMGIl prezzo pagato dai consumatori riflette il beneficio marginaleIl mercato è perfettamente concorrenzialeNon vi sono esternalità di consumo →BMGS=BMG
Poiché il produttore non “paga” per intero il costo relativo alle sue decisioni si ha sovrapproduzione rispetto all’ottimo sociale
Esternalità negative di produzione
q
Cost
i, be
nefic
i
p=BMG=BMGS
CMG
CMGS
qmercatoqsociale
Es. impresa che inquina ambiente
Risorse sprecate
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Esternalità positive di produzione
CMGS<CMGIl prezzo pagato dai consumatori riflette il beneficio marginaleIl mercato è perfettamente concorrenzialeNon vi sono esternalità di consumo →BMGS=BMG
Poiché il produttore non riesce ad ottenere l’intera copertura dei costi sostenuti si ha sottoproduzione rispetto all’ottimo sociale
Esternalità positive di produzioneEs. impresa che non riesce a “brevettare” innovazione
q
Cost
i, be
nefic
i
p=BMG=BMGS
CMG CMGS
qmercato qsociale
Risorse inutilizzate
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Esternalità negative di consumo
BMGS<BMGIl prezzo pagato dai consumatori riflette il costo dell’uso del beneIl mercato è perfettamente concorrenzialeNon vi sono esternalità di produzione →CMGS=CMG
Poiché il consumatore non deve pagare per intero quanto consumato, si ha sovraconsumo rispetto all’ottimo sociale
Esternalità negative di consumo
q
Cost
i, be
nefic
i
p=CMG=CMGS
BMGBMGS
qmercatoqsociale
Es. eccesso di consumo di farmaci in presenza di esenzionida ticket
Risorse sprecate
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Esternalità positive di consumo
BMGS>BMGIl prezzo pagato dai consumatori riflette il costo dell’uso del beneIl mercato è perfettamente concorrenzialeNon vi sono esternalità di produzione →CMGS=CMG
Poiché il consumatore non riesce ad incamerare interamente il beneficio derivante dal consumo si ha sottoconsumo rispetto all’ottimo sociale
Esternalità positive di consumo
q
Cost
i, be
nefic
i
p=CMG=CMGS
BMGBMGS
qmercato qsociale
Risorse inutilizzate
Es. Vaccino contro malattiacontagiosa
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Beni pubblici
Le caratteristiche fondamentali dei beni pubblici sono:non-rivalità nel consumonon-escludibilitàquesta caratteristica fa sì che non sia possibile escludere dal consumo chi non ha contribuito al pagamento del bene (problema di free-riding)
In questo caso i benefici marginali sociali sono talmente elevati rispetto ai benefici marginali privati che il mercato non produce autonomamente questo tipo di beni
Beni Pubblici & Privati
Costo marginaledel consumo(rivalità)
Escludibilità
Aria Pulita
Sanità
Difesa Nazionale
Stabilità Monetaria Pragramma TV satellitare criptato
Parchi Nazionali
Autostrade PontiMusei
ParchiCinema
Pompieri
Mele
Automobili
Libri
Visite dentista
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Nel valutare l’opportunità dell’intervento dello Stato nell’economia si pongono i seguenti quesiti:
quale è lo strumento più opportuno per ripristinare l’efficienza allocativa?
l’intervento dello Stato è efficace o produce distorsioni più ampie di quelle che intendeva risolvere?
L’intervento dello Stato nell’economia
Perche’ lo Stato dovrebbeintervenire: giustificazioni “antiche” e recenti
Tipi di intervento
Problemi legati all’intervento delloStato
Stato e Mercato
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Giustificazioni“antiche”:
8 Monopoli
8 Difesa/Sicurezzanazionale
8 Polizia e giustizia
8 Sanita’
Motivazioni dell’intervento statale
Giustificazioni recenti:
► Distribuzione del reddito (equità)
► Fallimenti di mercato(efficienza sociale)
► Stabilizzazione(politiche anti-cicliche)
Efficienza sociale
Per massimizzare il benessere sociale ènecessario considerare i costi e i benefici marginali sociali della produzione/consumo di un dato bene:
Se BMGS>CMGS → la quantità prodotta o consumata deve essere aumentata
Se BMGS<CMGS → la quantità prodotta o consumata deve diminuire
Se BMGS=CMGS → il livello corrente di produzione o consumo è adeguato
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Tipi di intervento statale
L’intervento pubblico può avere diverse modalità:Intervento diretto: lo Stato si sostituisce al mercato fornendo beni e servizi che non sarebbero forniti dai privati, o lo sarebbero solo in condizioni di monopolioIntervento indiretto: lo Stato tenta di indurre gli individui a determinati comportamenti, utilizzando tasse, sussidi, leggi e istituendo autorità di regolamentazione (questi interventi mirano a portare alla coincidenza fra costi-benefici marginali individuali e costi-benefici marginali sociali)
L’utilizzo di tasse e sussidi
Normalmente:Si prevede l’imposizione di tasse su beni prodotti in quantità eccessiva rispetto all’ottimo socialeSi concedono sussidi su beni prodotti in quantitàinsufficiente rispetto all’ottimo sociale
Tasse e sussidi possono essere utilizzati per raggiungere l’uguaglianza tra costi e benefici marginali sociali e quindi risolvere i problemi chescaturiscono dalla presenza di esternalità
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Tasse e sussidi per correggere le esternalità
Nel caso di esternalità negative (positive) di produzione lo stato introduce una tassa (un sussidio) pari alla differenza tra costo marginale sociale e costo marginale privato
Nel caso di esternalità positive (negative) di consumo lo stato concede un sussidio (impone tassa) pari alla differenza tra beneficio marginale sociale e beneficio marginale privato
L’introduzione di una tassa
Esemplificazione relativa al caso diEsternalità negativa di produzione
Ora il costo di produzione del bene include anche il danno generato → non vi è piùsovrapproduzione del bene
q
Cost
i, be
nefic
i
p=BMG=BMGS
CMG0
CMGS= (CMG0 + t) = CMG1
qsociale = qmercato
t
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Tasse e sussidi
VANTAGGISono compatibili con un’economia di mercatoSono strumenti flessibiliInducono comportamenti virtuosi nel lungo periodo
SVANTAGGIÈ impossibile imporre tasse e sussidi diversi a seconda delle differenti esternalità e forme di mercatoÈ difficile determinare con precisione l’ammontare di tasse e sussidi necessari a raggiungere l’ottimo sociale
Leggi e regolamentazioni
Possono avere differenti finalità:Proibiscono o regolamentano comportamenti che generano esternalità negativeScoraggiano le imprese dal fornire informazioni false o fuorviantiRegolamentano monopoli e oligopoli o ne impediscono la costituzione
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Le restrizioni legali
VANTAGGISono semplici e relativamente facili da amministrareÈ più sicuro vietare determinati comportamenti di cui non sono ben noti gli effetti piuttosto che ricorrere alla tassazioneSono più indicate quando è necessario agire tempestivamente
SVANTAGGISono armi deboli senza un meccanismo che ne garantisca l’osservanza
Altri strumenti a disposizione dello Stato
Estendere il contenuto del diritto di proprietàFornire maggiore informazioniFornitura diretta di beni e servizioltre ai beni pubblici puri lo stato può decidere di fornire beni anche per i seguenti motivi– giustizia sociale– beni caratterizzati da forti esternalità positive– individui dipendenti da decisioni altrui– ignoranza
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8 Valutazione contradditoria del degrado ambientale
8 Valutazione dell’impatto ambientale nazionale vs. globale
8 Conseguenze dell’inquinamento vs. distribuzione del reddito
Il caso delle politiche ambientali
Caso
Controlli Amministrativi8 Costi di gestione elevati8 mancanza di flessibilità nell’implementazione8 effetti perversi sugli incentivi all’innovazione
Incentivi di Mercato8 tasse sull’inquinamento8 sussidi8 sistemi di deposito-rimborso8 permessi negoziabili
Strumenti di policy
Caso
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Regolamentazione vs. tassa
Q* Qp Q
Fixed emission standard
MPMSC
Profits costs of pollution (£ per unit)
Output of paper mill (units)
R’R
0
E
Adapted from R Turner, D Pearce and I Bateman, Environmental Economics: An Elementary Introduction (Hemel Hempstead:Harvester Wheatsheaf, 1994)
Caso
Il “Polluter Pays Principle” (a favore della tassa)
Genera incentivo per l’impresa a ridurreinquinamento
Riduce costi dimonitoraggio
Incentivi all’innovazionee costi di inquinamentoincorporati in segnali dimercato
L’inquinamentopotrebbe non esserecostoso o impossibile damisurare accuratamente
Diminuisce il controllosulla quantità diinquinamento generata
Caso
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Quando preferire la norma
Elevati rischi per la salute pubblica
Presenza di elevati rischi di catastrofe ambientale
Difficoltà a misurare con esattezza la quantità diinquinameto prodotta dal singolo
Caso
Lo Stato può sempre ripristinare l’efficienza?
L’intervento pubblico può avere alcuni effetti negativi:portare effetti distorsivi sull’allocazione delle risorse portando a:
eccessi di domanda e/o di offertanon corrette valutazioni del benessere sociale (e dunque dell’entità degli interventi) se non sono noti tutti i costi e i benefici associati all’intervento stesso
generare costi amministrativiridurre o eliminare gli incentivi di mercatoridurre la libertà degli individui nel prendere decisioni economiche
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Fallimento dello Stato
L’ipotesi secondo cui l’intervento dello Stato ènecessario al fine di prevenire o correggerefallimenti di mercato è stata qualificata da: preoccupazinoni in merito a fallimenti dello Statopossibilità che il mercato sia in grado di ripristinareautonomamente efficienza (Teorema di Coase).
Teorema di Coase
Le esternalità non richiedononecessariamente l’intervento dello
Stato.Il Mercato può correggere le esternalità, purchè I diritti di
proprietà siano definiti e I costi ditransazione siano bassi
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Il Fallimento dello Stato si origina quando i costi
legati al tentativo di “correggere” le distorsioni
del mercato si rivelano più elevati del costo della
distorsione originaria.
Fallimento dello Stato
Cause del Fallimento dello Stato
8 Assenza della ‘mano invisibile’
8 Informazione incompleta (anche lo Stato e’ ignorante)
8 Teoria della scelta pubblica‘I partiti politici formulano le proprie politiche per vincere le elezioni, invece di vincere le elezioni per formulare le proprie politiche’ Prof. Anthony Downs
8 Distorsioni create da tasse e sussidi(società che beneficiano di posizioni di rendita e presenza di‘grantepreneurs’)
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Soluzioni al Fallimento dello Stato
Strategia 1: Riduzione della fornitura direttaprivatizzazioniout-sourcing imposizione di standardregolamentazione
Strategia 2: Uso di incentivi dimercato invece della norma ovepossibileRiforma del settore pubblicoutilizzando vantaggi del settore privato8 Management per obiettivi8 Incentivi
Dalla micro alla macroeconomia
L’analisi di equilibrio generale è sufficiente a spiegarein modo esauriente gli equilibri che si instaurano nel sistema economico?
C’è coincidenza fra analisi di equilibrio generale eMacroeconomia?
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Il Ragionamento economico richiede la comprensionesimultanea di fatti contradditori
Lo scrittore americano F. S. Fitzgerald scrisse:“Il test per valutare una mente di prima qualità è l’abilitàdi gestire due idee contraddittorie nello stesso istante”
A questo punto del vostro percorso di microeconomia viè richiesto di gestire simultaneamente tre caratteristiche in un certo senso conflittuali rispetto al meccanismo di mercato
Fonte: Economics 3° Edition, Professor Timothy Taylor pp. 104-105
1: I Mercati sono istituzioni straordinariamente utili,attraverso cui la società può allocare risorse scarse.
2: I Mercati talvolta producono risultati indesiderati.(In altre parole) I mercati non sono in alcun modoperfetti.
3: Lo Stato può talvolta agire per ridurre i problemi delMercato, ma il fallimento dello Stato può rendere lo scenario ancora più complesso. Perciò anche l’azionedello Stato è imperfetta.
Fonte: Economics 3° Edition, Professor Timothy Taylor pp. 104-105
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La sfida è nel restare pragmatici:Essere specifici rispetto al problema del mercatoEssere specifici rispetto alla soluzione Essere realistici rispetto a quanto lo Stato sta facendo effettivamenteAffrontare rischi e trade-off apertamente
Se agite in questo modo, se pensate in questo modo,vi state comportando come un’Economista.
Fonte: Economics 3° Edition, Professor Timothy Taylor pp. 104-105
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