Evento “Le alterazioni elettrolitiche nel paziente in emodialisi”
26 febbraio 2013 Ospedale san Paolo - Milano
Francesco PADULA
A. O. San Paolo (MI)
Aspetti Tecnici dell’Emogasanalisi
1° parte Requisiti necessari per fare Attività Analitica Decentrata
(POCT) Point of Care Testing
2° parte Descrizione degli
Emogasanalizzatori
3°parte Fasi
Pre-Analitica e Analitica (esecuzione dell’ega; trasporto
e conservazione campione)
4°p.arte Fase
Post-Analitica (calibrazioni; fiale di
controllo (CQI) e sost. materiale)
Argomenti trattati
Nei reparti di dialisi è spesso presente un apparecchio per emogasanalisi, che fornisce dati su parametri clinici utili nella cura del paziente nefropatico.
Questi Strumenti sono poco ingombranti e sono in grado di determinare in tempi brevi i parametri clinici importanti nelle aree critiche.
Eseguire test analitici al di fuori delle strutture del Laboratorio
clinico di riferimento richiede il rispetto di norme internazionali
(STANDARD INTERNAZIONALE ISO 22870 del 2006) che
definiscono gli specifici requisiti di qualità e competenze
necessari per effettuare ATTIVITA’ ANALITICA DECENTRATA.
POCT (POINT OF CARE TESTING)
Qualità dei Sistemi analitici
Qualità dell’Organizzazione
Controllo di qualità interno (CQI)
Valutazione esterna di qualità(VEQ)
1° p. Requisiti necessari per fare Attività Analitica Decentrata(POCT) Point of Care Testing
Minima necessità di manutenzione
Estrema semplicità d’uso
Possibilità di registrare
automaticamente risultati, operatori
e attività di controllo
Collegabilità a sistemi
informatici
Buona componentistica
per permettere a una vasta gamma di operatori di essere utilizzata, dopo un breve addestramento
Qualità dei Sistemi analitici
Deve garantire gli aspetti delle 3 fasi del processo del test
Pre Analitica
Analitica Post Analitica
Procedura prima del prelievo (preparazione del paziente, controllo materiali di consumo ecc…), prelievo, trasporto e la conservazione del campione, l’identificazione del campione e dell’operatore.
Analisi del campione (se il campione è sufficiente; se aria; se lo strumento è calibrato o eventuale parametro instabile - Es. K)
Attività di manutenzione, esecuzione di CQ e l’impiego di materiali adeguati (es siringhe eparinate).
Qualità dell’Organizzazione
Controllo di qualità interno (CQI)
L’esecuzione dovrebbe essere quotidiana possibilmente su 2 o 3 livelli, programmata ed eseguita in modo automatico. Lo strumento dovrebbe indicare i risultati fuori controllo … I dati del CQI dovrebbero essere registrati con possibilità di elaborazione periodica.
Valutazione esterna di qualità(VEQ)
Il laboratorio ha un ruolo rilevante. Dovrebbe distribuire i campioni di qualità, addestrare il personale. Vigilare anche da remoto.
Consente di valutare le prestazioni dell’analizzatore.
Gli strumenti che attualmente utilizziamo nel nostro ospedale sono presenti in molti servizi con personalizzazioni dedicate (Blocco Operatorio – Pronto Soccorso – Pneumologia – Patologia Neonatale – Ostetricia – Laboratorio Analisi – Rianimazione – Dialisi e CAL afferenti) sono collegati a sistemi informatici, e sono apparecchiature modulari.
Modulo pH/BG Modulo El/Met
2° parte Descrizione degli Emogasanalizzatori
cCl pCo2 pO2 Ref. pH
Lat Glu Na K Ca
Posizione degli elettrodi Modulo El/Met Modulo pH/BG
Assieme Elettrodo/membrana
L’apparecchio per emogas viene utilizzato su diversi tipi di campione:
e fluidi per dialisi
• Sangue intero eparinato, • siero, • plasma eparinato
1.Emogas (pO2;pCO2), pH 2.Elettroliti, metaboliti,
• Bagni di dialisi
•Na, K, Ca, Cl •PH, pCO2
Fluidi biologici
(HCO3-) (val. calc)
1. Emogas ed equilibrio acido-base: • pH
• pressione parziale di ossigeno (pO2) • pressione parziale di anidride carbonica (pCO2). • la concentrazione di bicarbonati viene calcolata dall’apparecchio in base a pH e pCO2, secondo l’equazione di di Henderson-Hasselbalch
2. Alcuni strumenti misurano anche i livelli di: • Ematocrito / emoglobina
• Metaboliti (glucosio, lattato, urea)
• Elettroliti (Na+, K+, Cl-, Ca++), consentendo inoltre di determinare il gap anionico
…….sono in grado di determinare in tempi brevi i parametri clinici più importanti
pH [H+] pH [H+]
7.807.75
1618
7.307.25
5056
7.707.65
2022
7.207.15
6371
7.607.55
2528
7.107.00
7989
7.507.45
3235
6.956.90
100112
7.407.35
4045
6.856.80
141159
Il valore di pH indica il grado di acidità o di alcalinità del sangue e viene misurato direttamente per mezzo di un elettrodo per pH.
Corrispondenza tra [H+] (in nmol/l) e pH
L’elettrodo del pH misura la differenza di potenziale tra una soluzione nota contenuta all’interno dell’elettrodo e la soluzione (campione) sconosciuta, alla temperatura di 37° C.
Il logaritmo negativo in base 10 della [H+] in moli per litro.
pH 6 acido debole pH 1 acido forte.
pH 8 base debole pH 14 base forte.
pH = - log10 [ H+]
Analizzo il liquido di dialisi
prelevato anaerobicamente
Soluzione salina acida addizionata di soluzione basica con bicarbonato L’analisi viene effettuata sul prodotto finale miscelato dal rene artificiale, per verificare la concentrazione finale degli elettroliti…
………………….viene utilizzata su diversi tipi di campione:
Fluidi per dialisi
3°parte Fasi
Pre-Analitica e Analitica (esecuzione dell’ega; trasporto e conservazione campione)
Esecuzione dell’EGA 1- siringa eparinata
Le siringhe per EGA che utilizziamo in san Paolo contengono già la giusta quantità di eparina 7,9 U.I. (minima consentita) per le siringhe da 3 ml
Se si utilizza una siringa normale, questa deve essere eparinata aspirando eparina pura e successivamente eliminando l’eparina (in questo caso attenzione a valori falsamente bassi di calcio ionizzato, per eccesso di eparina)
Fase pre-analitica
2- prelievo evitando contatto con aria Il sangue arterioso viene prelevato da qualsiasi arteria facilmente accessibile (arteria radiale e femorale, più raramente l’arteria brachiale)
Esecuzione dell’EGA
Fase pre-analitica
Dopo il prelievo, eliminare eventuali bolle
d’aria visibili, che possono alterare i risultati
dell’esame
• livello di pCO2 falsamente basso
• livello di pO2 falsamente elevato
Prima di eseguire l’analisi miscelare delicatamente per rendere omogeneo il campione che potrebbe aver sedimentato e alterato i valori Hb.
Esecuzione dell’EGA
Fase pre-analitica
Se non è possibile analizzare immediatamente il campione, questo dovrebbe essere raffreddato immergendolo in acqua e/o ghiaccio per ridurre i processi metabolici cellulari che inducono:
• aumento di pCO2 • diminuzione di pO2
ACQUA E GHIACCIO: GHIACCIO secco
3 - misurazione immediata
Fase pre-analitica
Esecuzione dell’EGA
Conoscere alcuni concetti di base sull’equilibrio acido-base ed idroelettrolitico ci consente di interpretare correttamente eventuali anomalie di funzione dell’apparecchio, o di anomala gestione del prelievo ematico e della sua conservazione.
FAGEP
• Campioni con sangue misto (valori arteriosi non reali)
• Aria nella siringa (gas ematici)
• Campioni sedimentati (Hb )
• Emolisi (potassio)
• Rimasto a temperatura ambiente per più di 10’ (pCO2- pO2)
• Campione diluito con soluzione fisiologica
• Interferenza dell’eparina con il calcio
Il tipo di campione può influenzare il dato ottenuto dall’analisi
EGA CAPILLARE (argomento non trattato in questa presentazione)
EGA ARTERIOSA EGA VENOSA
pH 7.35 - 7.45 PCO2 mmHg 35 - 45 HCO3
- mmol/l 22 - 26 PO2 mmHg 80 - 100 SO2 % 90 -100 BE mmol/l da -2 a +3
pH 7.32 - 7.38 PCO2 mmHg 42 - 50 HCO3
- mmol/l 23 - 27 PO2 mmHg circa 40 SO2 % circa 75 BE mmol/l da -2 a +3
Valori normali dell’emogasanalisi
FAGEP
Referti delle analisi
4°parte Fase
Post-Analitica (calibrazioni; fiale di
controllo (CQI) e sost. materiale)
Calibrazione 1 o 2 punti La calibrazione è molto importante, dal momento che gli elettrodi tendono a derivare nel tempo.
Per questo gli apparecchi fanno automaticamente o manualmente un aggiustamento in base ad una calibrazione a 1 punto rispetto ad uno standard singolo ogni ogni 4 ore
pH 7.4, K +4 Na +145, Ca++ 5 Cl -102, GLU 10, Lac 4
pH 6,9 K +40 Na+ 20, Ca++ 1,25, Cl- 102,
Una calibrazione a 2 punti utilizzando due standard di riferimento circa ogni 8 ore, a seconda degli apparecchi.
La Fase post-analitica necessita di …
L’attendibilità dei risultati è garantita anche dai controlli di qualità eseguiti automaticamente dallo strumento, o manualmente al bisogno
Fase post-analitica
Livello 1 Acido Livello 2 Normale
Tamponi Equilibrati con Gas contenenti altri Analiti
Fase post-analitica
Livello 3 Basico Livello 4 Molto Acido
Valori di riferimento se (SD) Deviazione Standard – Prevenire necessità di manutenzione
Sostituzione controllo di qualità L’operazione può essere eseguita inserendo le fiale QC (controllo qualità) all’interno del modulo Autocheck, per far questo selezionare in sequenza: • Stato sistema Autocheck Più Apri modulo Il cestello ospita in totale 20 fiale, 5 per ogni livello di controllo codificato con colori diversi. Sono da sostituire solo le fiale di controllo vuote facilmente identificabili perché si presentano più basse rispetto alle altre
Estrarre il cestello in cui sono contenute le fiale di controllo e sostituire le fiale esaurite con altre dello stesso tipo (identificate dallo stesso colore), avendo cura di posizionare l’etichetta del barcode presente su ciascuna fiala, in modo che sia facilmente visibile dalla finestra laterale presente sul cestello. Questo accorgimento consentirà all’analizzatore il riconoscimento automatico della fiala (livello di controllo) al di là della posizione in cui è stata inserita. Al termine dell’operazione selezionare Chiudere. Fase post-analitica
Sostituzione reagenti •Reagenti Liquidi Per accedere alla funzione relativa alle sostituzioni dei reagenti selezionare in sequenza le seguenti icone: • Stato sistema Reagenti
Questa schermata visualizza lo stato ed il livello dei reagenti; nel momento in cui il reagente contenuto all’interno del flacone raggiunge il livello minimo lo strumento ne richiede la sostituzione.
Fase post-analitica
Sostituzione reagenti
Per eseguire tale operazione è sufficiente estrarre il flacone vuoto, in automatico comparirà una nuova videata che renderà possibile tramite lettore, l’inserimento del barcode (quello più corto) presente sul flacone nuovo. Con questa semplice operazione il sistema sarà in grado di registrare l’avvenuta sostituzione memorizzando gli eventuali nuovi valori di calibrazione.
•Quindi svitare il tappo del nuovo flacone e farlo scivolare fino in fondo all’interno dell’alloggiamento. Se non si devono eseguire altre sostituzioni premere l’icona Riavvio.
Fase post-analitica
Sostituzione Contenitore di Scarico
Lo strumento segnala automaticamente quando il contenitore che raccoglie i liquidi di scarico dei vari lavaggi è pieno, quindi, ne indica la sostituzione. E’ importante non ritardare la sostituzione del contenitore di scarico per non causare il blocco automatico dello strumento. Nel caso in cui si ritardi ulteriormente l’operazione, l’apparecchio si posiziona in stand-by forzato esigendo poi tempi lunghi per il ripristino del funzionamento. Come scarico può essere utilizzato un flacone vuoto della “soluzione di lavaggio”. Infatti, rimuovendo l’adesivo compare la sottostante etichetta che lo identifica come contenitore per lo scarico
Fase post-analitica
Sostituzione cartucce dei gas
L’analizzatore avvertirà l’operatore che la cartuccia di gas è vuota quando la pressione è al di sotto 1 bar. Per effettuare la sostituzione selezionare le seguenti icone: Stato sistema Reagenti Sostituisci Comparirà una videata (simile a quella descritta precedentemente) che renderà possibile tramite lettore ottico, l’inserimento del barcode (quello più corto) presente sulla nuova cartuccia
Gas 1: 19.76% O2, 5.60% CO2, 74.64% N2
Gas 2: < 0.04% O2, 11.22% CO2, 88.78% N2
Con questa semplice operazione il sistema sarà in grado di registrare l’avvenuta sostituzione memorizzando i nuovi valori di riferimento. Quindi togliere il tappo posto a protezione della valvola, alloggiare la cartuccia nell’apposito vano rivolgendo la valvola verso il basso, ed avvitarla ruotando delicatamente in senso orario. Se non si devono eseguire altre sostituzioni premere l’icona Riavvio.
Fase post-analitica