ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.1 di 47
DOCUMENTO DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
a. s. 2016 - 2017
CLASSE V C
Articolazione: Produzioni e trasformazioni
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I N D I C E 1. Presentazione della classe……………………………………………………………………………..PAG. 4
2. Situazione della classe………………………………………………………………………………….pag. 5
3. Programmazione degli obiettivi………………………………………………………………………..pag. 6
4. Programmazione disciplinare…………………………………………………………………………..pag. 8
Italiano……………………………………………………………………………………………………..pag. 8
Storia………………………………………………………………………………………………………pag.10
Matematica………………………………………………………………………………………………..pag.11
Inglese...............…………………………………………………………………………………………..pag.12
Scienze Motorie………………………………………………………………………………………….pag.15
Gestione dell’ambiente e del territorio……………………………………………………………….. pag.16
Religione………………………………………………………………………………………………….pag.18
Produzioni animali……………………………………………………………………………………….pag.19
Produzioni vegetali ……………………………………………………………………………………...pag.23
Trasformazione dei prodotti……………………………………………………………………………...pag.26
Economia, Estimo, Marketing, Legislazione…………………………………….....…………………pag.28
Biotecnologie Agrarie..........…………………………………………………………….....…………...pag.31
5. Valutazione………………………………………………………………………………….……….......pag.34
6. Valutazione I prova..................................................................................................................pag. 35
7. Valutazione II prova.................................................................................................................. pag. 37
8. Valutazione III prova................................................................................................................. pag. 39
9. Domande simulazioni terze prova...............................................................................................pag. 41
10. Valutazione colloquio................................................................................................................. pag. 43
11. Simulazione Prove scritte …………….……………………………………………………………….. pag.44
12. Argomenti colloquio…………………………………………………………………………………… pag. 45
13. Attività integrative alla didattica svolte nel corrente anno scolastico…………………………… pag. 46
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I DOCENTI
Insegnante Materia Continuità didattica triennio
Bonifazi Loretta Italiano 3^ 4^ 5^ anno
Bonifazi Loretta Storia 3^ 4^ 5^ anno
Sfascia Nadia Matematica 3^ 4^ 5^ anno
Dezi Tiziana Lingua e Letteratura inglese 3^ 4^ 5^ anno
Brasca Paolo Religione Cattolica 5^ anno
Bocci Anelio Scienze motorie e sportive 3^ 4^ 5^ anno
Caproli Claudio Produzioni animali 3^ 4^ 5^ anno
Gatti Luisa Trasformazione dei prodotti 3^ 4^ 5^ anno
Principi Franco Economia estimo marketing e legislazione 3^ 4^ 5^ anno
Castignani Raffaele Produzioni vegetali 4^ 5^ anno
Rampichini Gigliola Biotecnologie Agrarie 4^ 5^ anno
Principi Franco Gestione dell’ambiente e del territorio 5^ anno
Sabatini Nadia I.T.P. Eserc. Produzioni animali 5^ anno
Macellari Stefano I.T.P. Eserc. Produzioni vegetali 5^ anno
Zamputi Marcello I.T.P. Eserc. Gestione amb. e terr.
I.T.P. Eserc. Biotecnologie 5^ anno 5^ anno
Pallotto Angelo I.T.P. Eserc. Trasformazione dei prodotti I.T.P. Eserc. Biotecnologie
3^ 4^ 5^ anno 4^
Macellari Stefano I.T.P. Eserc. Econ., Est., Mark. e
Legisl. 3^ 4^ 5^ anno
Giustozzi Alessandra Materia Alternativa Religione
Cattolica 5^ anno
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1. PRESENTAZIONE E STORIA DELLA CLASSE a.s.
classe n° alunni promossi non promossi
ritirati trasferiti inseriti
2014-15 3° 21 19 2 0 0 0 2015-16 4° 19 17 1 1 0 0 2016-17 5° 17 0 0 0 GLI ALLIEVI
1. BELLABARBA EDOARDO 2. BONFIGLI LEONARDO 3. BORBOGLINI FEDERICA 4. CARDARELLI MARCO 5. CICCHITELLI LUDOVICO 6. CONSOLATI LETIZIA 7. CORRIDONI FRANCESCO 8. CORRIDONI RICCARDO 9. FRATINI IRENE 10. IOMMI FRANCESCO 11. MATTIACCI ALESSIA 12. MORA ELENA 13. PICCININI LORENZO 14. QUATTRINI SAMUELE 15. RUGGIERI LUCA 16. STAFFOLANI GIACOMO 17. TORDINI LUCIA
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2. SITUAZIONE DELLA CLASSE SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE V La classe è composta da 17 alunni, di cui 6 femmine e 11 maschi. Gli allievi sono
educati e rispettosi, seguono le lezioni dimostrandosi aperti al dialogo educativo e
interessati anche a temi di attualità. L’impegno domestico è generalmente un po’
discontinuo ma proficuo se finalizzato alle verifiche. Alcuni sono più capaci, più motivati
e meglio impegnati e dimostrano particolare attitudine per le materie tecnico-scientifiche
e professionalizzanti.
RISULTATI AL TERMINE DEL V ANNO Gli alunni, nel corso dell’anno scolastico, hanno sempre avuto un atteggiamento
collaborativo partecipando con interesse anche alle attività extradidattiche .
L’ impegno di studio è stato a volte discontinuo e selettivo, ma nel complesso adeguato.
Alcuni elementi si distinguono per i buoni risultati raggiunti, la maggior parte degli allievi
ha realizzato un profitto più che sufficiente, ma alcuni presentano ancora qualche
incertezza nella rielaborazione personale, evidenziando delle difficoltà nell’ esposizione
sia scritta che orale.
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3. PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Il corso di studi frequentato è l’articolazione “Produzioni e Trasformazioni” in cui vengono approfondite le problematiche della conservazione e della tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale. Copia dalla programmazione
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
Conoscenze/ abilità
Favorire la formazione dell'identità personale dello studente; Favorire il completamento del processo di socializzazione; Favorire il rispetto e conoscenza dell'IO, inteso come educazione
psicofisica dei singoli e della società tutta; Favorire la conoscenza e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali
strettamente connesse con il settore primario; Favorire la ricerca, rivalutazione e rispetto dei valori umani e della
diversità; Favorire la capacità di organizzazione del proprio tempo; Insegnare ad imparare; Insegnare ad avere progetti e aspettative; Insegnare a comprendere e ad inviare messaggi nelle varie forma di
comunicazione;
Insegnare la collaborazione e la partecipazione attiva; Insegnare ad agire autonomamente e responsabilmente;
Insegnare a risolvere i problemi.
OBIETTIVI CULTURALI
TRASVERSALI
1. Cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto
dell’etica e della deontologia professionale. 2. Saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo 3. Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della
Costituzione a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali .
4. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con
atteggiamento razionale e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni anche ai fini dell’apprendimento permanente.
AMBITO DEI LINGUAGGI
5. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali,
scientifici, economici e tecnologici;
6. Riconoscere le linee essenziali della storia, delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti, e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico.
7. Utilizzare la lingua straniera sia in contesti quotidiani sia per interagire in
semplici contesti di studio e di lavoro. 8. Individuare e comprendere le moderne forme di comunicazione visiva e
multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e gli strumenti tecnici della comunicazione in rete
AMBITO STORICO-SOCIALE
9. collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale, nella consapevolezza della relatività e storicità dei saperi.
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10. analizzare il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori di riferimento, al cambiamento delle
condizione di vita e della frizione culturale. AMBITO MATEMATICO
11. Utilizzare e valorizzare in modo argomentato, il tessuto concettuale e i
fondamentali strumenti della matematica per comprendere la realtà ed
operare nel campo delle scienze applicate. AMBITO SCIENTIFICO_TECNOLOGICO
12. utilizzare i modelli appropriati per investigare su fenomeni e
interpretare dati sperimentali; 13. padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione
alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro 14. riconoscere gli aspetti ecologici, territoriali della ambiente naturale ed
antropico ,le connessioni con le strutture economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
15. Manifestare la consapevolezza dell’importanza che riveste la pratica
dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo ed
esercitarla in modo efficace..
OBIETTIVI METODOLOGICI TRASVERSALI
Essere in grado di ritrovare le informazioni necessarie; Conoscere le informazioni necessarie per la soluzione di problemi di diversa
natura; Saper riconoscere e trovare vie di soluzione a problemi anche nuovi;
Stimolare gli interventi degli alunni a partire dalle loro conoscenze e attraverso l’utilizzo del metodo induttivo.
Acquisire capacità di lavoro interattivo e di gruppo.
OBIETTIVI PROFESSIONALI TRASVERSALI
Essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.
Comprendere le interdipendenze tra scienza ,economia e tecnologia e le
relative modificazioni intervenute, nel corso della storia nei settori di riferimento e nei diversi contesti locali e globali.
Orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico-tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine.
Utilizzare le tecnologie specifiche ai vari indirizzi e sapersi orientare nella normativa del settore di riferimento.
Applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e
del territorio. Intervenire nelle diverse fasi dei livelli del processo produttivo, dall’ideazione
alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo.
Riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi.
Analizzare il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo
dei saperi a al cambiamento delle condizioni di vita. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti
ambientali;
Organizzare attività produttive ecocompatibili; Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali,
relative alle attività agricole integrate; Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti
agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
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4. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE 2016/17
Schede compilate dai singoli insegnanti relative alla programmazione disciplinare:
MATERIA ITALIANO DOCENTE Prof.ssa Loretta Bonifazi ( 4 ore settimanali) LIBRO DI TESTO ADOTTATO
C. Bologna, P. Rocchi “ Rosa Fresca Aulentissima “, 3 A Dal naturalismo al primo novecento; 3 B L’età contemporanea, Loescher
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 REALISMO, NATURALISMO, VERISMO
- Positivismo e Naturalismo - E. Zola : “Il romanzo sperimentale”, Romanzo e scienza: uno stesso metodo - C. Darwin: “I fondamenti della teoria evolutiva”, L’origine della specie - Il Romanzo europeo - Stendhal: “Il rosso e il nero”, All’Hotel de la Mole - G. Flaubert: “Madame Bovary”, L’incontro con Rodolphe - La Scapigliatura milanese (caratteri generali)
- Verismo - G. Verga: pensiero, poetica, opere “ Prefazione” a “Malavoglia” “Vita dei campi ”: Rosso Malpelo, Cavalleria Rusticana, La Lupa , “Novelle rusticane”: La roba “ I Malavoglia” : lettura e analisi dei brani dell’antologia; “ Mastro Don Gesualdo” : L’incendio, La morte di Gesualdo
MODULO 2 L’ETA’ DEL DECADENTISMO
- Decadentismo europeo - Baudelaire (L’albatro) Rimbaud (Vocali), Verlaine. - L’Estetismo - Oscar Wilde: Il ritratto di Dorian Gray, Il nuovo edonismo -Huysmans: da Controcorrente, La casa del dandy
- Decadentismo italiano - G. Pascoli: pensiero,poetica, opere “ Myricae”: Il tuono, Lavandare, L’assiuolo, X agosto “ Canti di Castelvecchio“ : Nebbia; “La poetica del fanciullino” -G. D’Annunzio: pensiero, poetica, opere “Alcyone”: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto, “ Il piacere”: lettura dei brani dell’antologia “ Il Notturno”: Il cieco veggente
MODULO 3 IL PRIMO NOVECENTO
La ricerca di nuove forme di comunicazione - Le Avanguardie artistiche - Il Futurismo - F.T. Marinetti Il manifesto del Futurismo Il manifesto tecnico della letteratura futurista
MODULO 4 IL NUOVO ROMANZO
- Le nuove forme del romanzo in Europa: - cenni su F. Kafka, J. Joyce, M. Proust, - Le nuove forme del romanzo in Italia: -
I. Svevo: pensiero,poetica, opere, “ La coscienza di Zeno”: brani dell'antologia
Pirandello: pensiero, poetica, opere “L’ umorismo”: Essenza , caratteri e materia dell’Umorismo “ Novelle per un anno “: Il treno ha fischiato, Ciàula scopre la luna “ Fu Mattia Pascal ” : lettura dei brani dell’antologia “ Uno nessuno centomila”: La conclusione del romanzo Il Teatro:caratteri generali: “Così è se vi pare”- “Enrico IV”- “Sei personaggi in cerca d'autore” : lettura dei passi riportati nell’antologia Il romanzo nel secondo dopoguerra: Il Neorealismo
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MODULO 5 LA POESIA ITALIANA DEL ‘900
La poesia - Giuseppe Ungaretti: pensiero, poetica, opere “L’Allegria”: In memoria, Veglia, Sono una creatura, I fiumi, Soldati, San Martino del Carso, Mattina “ Il dolore”: Non gridate più - Eugenio Montale: pensiero, poetica, opere “Ossi di seppia”: Spesso il male di vivere, Meriggiare pallido e assorto, Non chiederci la parola “ Occasioni” Non recidere forbice quel volto “Satura”: Ho sceso dandoti il braccio... - Umberto Saba: pensiero, poetica, opere “Canzoniere”: A mia moglie, La capra
OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZE: la poetica degli autori e le opere esaminate le strutture formali dei diversi generi letterari ABILITA’ esporre in modo ordinato e corretto analizzare in modo autonomo le diverse tipologie di testo (testi poetici, testi in
prosa, articoli di giornale…) produrre in forma scritta saggi brevi, analisi del testo riguardanti il testo letterario partecipare alle attività scolastiche proposte in modo propositivo e corretto saper fare ricerca, collegare conoscenze e riorganizzarle in sistema es.
presentazione power point) Essere in grado di conoscere e interpretare le tematiche fondamentali della vita
sociale ordinare le conoscenze acquisite e schematizzarle logicamente in funzione della
stesura utilizzare un metodo di progettazione del testo rispettare coerenza espositiva e correttezza ortografica e grammaticale adottare un lessico adeguato
METODOLOGIA Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
Lettura di testi, finalizzata allo sviluppo delle capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale.
Attività di scrittura, per potenziare la capacità di organizzare un pensiero autonomo, coerente, creativo e formalmente corretto.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Testo adottato Lezioni frontali Lezioni in Power Point Fotocopie Mappe logiche Pc - Aula di informatica e Aula LIM
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Colloqui orali prove strutturate e semistrutturate prove scritte in classe e a casa verifiche formative ( in itinere) e sommative al termine di ciascun modulo La scala dei punteggi assegnati per la valutazione va da uno a dieci. I Criteri di valutazione sono quelli fissati nel POF. La valutazione finale ha tenuto conto, comunque, dei livelli di partenza, dei progressi evidenziati nel percorso didattico, dell' interesse, dell'impegno, del raggiungimento degli obiettivi minimi,della partecipazione, del metodo di lavoro, delle abilità raggiunte.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.10 di 47
MATERIA STORIA DOCENTE Prof.ssa Loretta Bonifazi ( 2 ore settimanali) LIBRO DI TESTO Fossati, Luppi, Zanette, Passato e Presente, Bruno Mondadori CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1 L’età Giolittiana
- Gli aspetti politici - Gli aspetti socio-economici
MODULO 2 La grande guerra
- Cause e fattori - Svolgimento e caratteri - Le conseguenze geo-politiche
MODULO 3 Le rivoluzioni in Russia
- Le condizioni della Russia - Il comunismo - Lo svolgimento degli accadimenti - La guerra civile
MODULO 4 I totalitarismi
- La crisi del ‘29 - I caratteri del totalitarismo - Il fascismo: caratteri ed evoluzione - Il nazionalsocialismo - Il comunismo sovietico. Stalin.
MODULO 5 La seconda guerra mondiale
- Cause e fattori - Svolgimento e caratteri - Le conseguenze geo-politiche
MODULO 6 Il mondo bipolare
- La Guerra Fredda - L’Italia nel secondo dopoguerra
OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZE - Conoscere i contenuti essenziali e caratterizzanti dei principali fatti storici
analizzati - Conoscere cause e conseguenze dei fatti studiati ABILITA’ - Ricostruire processi di trasformazione individuando elementi di
persistenza e discontinuità - Individuare i cambiamenti culturali, socio-economici e politico-istituzionali
(es. in rapporto a rivoluzioni e riforme). - Utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali. - Saper sviluppare una sintesi delle problematiche di carattere storico, in
forma discorsiva e/o attraverso l'elaborazione di schemi o mappe concettuali organizzati
METODOLOGIA Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
Lettura di testi, finalizzata allo sviluppo delle capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale.
Attività di scrittura, per potenziare la capacità di organizzare un pensiero autonomo, coerente, creativo e formalmente corretto
STRUMENTI DI LAVORO
Testo adottato Lezioni frontali Materiale on-line Presentazioni PPT
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Colloqui orali Questionari La scala dei punteggi assegnati per la valutazione va da uno a dieci. I Criteri di valutazione sono quelli fissati nel POF. La valutazione finale ha tenuto conto, comunque, dei livelli di partenza,
progressi evidenziati nel percorso didattico, interesse, impegno, raggiungimento degli obiettivi minimi, partecipazione, metodo di lavoro, abilità raggiunte.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.11 di 47
MATERIA Matematica
DOCENTE Prof. Nadia Sfascia
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
“Analisi” tomo D e“Probabilità e statistica” tomo F autori: Fraschini Grazzi casa ed. ATLAS
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
Integrali Indefiniti
Integrali indefiniti calcolo di integrali immediati, per parti, per sostituzione, di funzioni razionali fratte per sostituzione
MODULO 2
Integrali definiti
integrali definiti applicazione del teorema fondamentale del calcolo integrale,calcolo di aree di figure piane dal contorno curvilineo e volumi di solidi di rotazione, integrali impropri.
MODULO 3
Calcolo
Combinatorio
Le disposizioni semplici, con ripetizione, le combinazioni semplici e con ripetizione, le permutazioni semplici e con ripetizione il binomio di Newton.
MODULO 4
La probabilità La definizione classica, soggettiva frequentista e assiomatica i teoremi
della probabilità: la probabilità totale, composta, il teorema di Bayes
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
Calcolare gli Integrali indefiniti e definiti Applicare Teorema del calcolo integrale Il calcolo integrale nella determinazione di aree e volumi Calcolare l’integrale di funzioni elementari Calcolare l’integrale per sostituzione Calcolare l’integrale per parti Calcolare aree di figure dal contorno curvilineo e volumi di solidi di rotazione Calcolo di integrali impropri Definizione di disposizioni, permutazioni e combinazioni Calcolare disposizioni, permutazioni e combinazioni Definire la probabilità nei vari contesti; Enunciare i teoremi sulla probabilità; Calcolare la probabilità di un evento; Applicare i teoremi sulla probabilità; Individuare il procedimento più idoneo per calcolare la probabilità di un evento.
METODOLOGIA Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
Uso del software Excel STRUMENTI E
SPAZI DI LAVORO Aula, informatica
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
Prove tradizionali, Colloqui orali, prove scritte, esercitazioni in excel
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.12 di 47
MATERIA LINGUA INGLESE
DOCENTE Prof.ssa TIZIANA DEZI
CLASSE 5C
INDIRIZZO PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
SOW&REAP V. BIANCO – A. GENTILE
ANNO SCOLASTICO 2016 - 2017
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
WINE
GRAPE AND SOIL
TYPES OF GRAPES ( VITIS VINIFERA/LABRUSCA/GRAPE HYBRIDS)
GRAPE PHILLOXERA POWDERY MILDEW DOWNEY MILDEW
PRUNING GRAFTING HARVESTING
WINEMAKING: EQUIPMENT - AGING PROCESS
WINEMAKING: RED/WHITE/ROSÈ/SPARKLING/SWEET WINE
MODULE 2
BEER
HISTORY OF THE PILSNER
BREWING BEER: LAGERS AND ALES
MODULO 3
OLIVEOIL
(PHOTOCOPY)
OLIVE OIL
OIL CLASSIFICATION
OLIVE FRUIT MATURITY & CHARACTERISTICS OF THE OI
MODULO 4
THE
DAIRY INDUSTRY
MILK:INTRODUCTION
CHEESE
COTTAGE CHEESE
BUTTER
MODULO 5
TRADITIONAL
VERSUS MODERN
FARMING
METHODS FOR SUSTAINABLE AGRICULTURE
DIFFERENCES BETWEEN ORGANIC AND SUSTAINABLE
AGRICULTURE
HOW TO GET THE ORGANIC CERTIFICATION
GENETIC MODIFICATION (GMO)
BIODYNAMIC FARMING
MODULO 6
FOOD PROCESSING
AND
HOW TO PRESERVE QUALITY AND NUTRITIONAL VALUES
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.13 di 47
PRESERVATION ANCIENT METHODS
MODERN METHODS
MODULE 7
ANIMAL
HUSBANDRY
ANIMAL FARMING PRACTICES
MODERN STABLE
CATTLE FEEDING, BREEDING IDENTIFYING
CATTLE DIGESTIVE SYSTEM
TYPES OF BREED: MARCHIGIANA,SCOTTISH,ENGLISH
MODULE 8
THE FARM IN THE
EU (PHOTOCOPY)
EU SYMBOLS
THE EU AND THE CAP
FOOD QUALITY SYSTEM IN THE EU
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
CONOSCENZE:
conoscenza fatti e fenomeni di tipo professionale collocati nel tempo
e nello spazio
conoscenza di una terminologia tecnica di base
conoscenza di strutture morfosintattiche di base
ABILITÀ:
utilizzare di strutture morfosintattiche di base per creare testi
comprensibili sia pur con alcuni errori lessicali e grammaticali
utilizzare di termini tecnici
comprendere, sia pur con qualche aiuto, di testi di interesse
generale e di argomenti noti di studio
trasporre in lingua italiana di testi del settore di indirizzo
scrivere semplici relazioni su argomenti relativi al proprio settore di
indirizzo
rispondere oralmente e per iscritto a domande su argomenti di
specializzazione
operare collegamenti fra moduli e con le altre discipline
METODOLOGIA lezione frontale
lezione partecipata
lavori di gruppo
lettura di testi finalizzata allo sviluppo della capacità di comprensione e
della capacità di sintesi attraverso schemi e mappe mentali
attività di scrittura per potenziare la capacità di organizzare un testo in
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.14 di 47
maniera coerente e complessivamente corretta
attività orali per potenziare la capacità di sostenere una conversazione
su argomenti di studio
attività di note-taking
STRUMENTI E
SPAZI DI LAVORO
libro di testo
aula – laboratorio multimediale
materiale supplementare tratto da internet e altri testi
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
interrogazioni formalizzate
interventi spontanei
domande flash
test scritti: quesiti a risposta aperta
CRITERI DI
VALUTAZIONE
produzione orale: pronuncia , correttezza grammaticale, scioltezza,
efficacia comunicativa
produzione scritta: comprensione e sviluppo della traccia, corretto uso
delle strutture linguistiche e del lessico, chiarezza espositiva,
organicità, rielaborazione personale.
STRUMENTI E
SPAZI DI LAVORO
libro di testo
aula – laboratorio multimediale
materiale supplementare tratto da internet e altri testi
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
interrogazioni formalizzate
interventi spontanei
domande flash
test scritti: quesiti a risposta aperta
CRITERI DI
VALUTAZIONE
produzione orale: pronuncia , correttezza grammaticale, scioltezza,
efficacia comunicativa
produzione scritta: comprensione e sviluppo della traccia, corretto uso
delle strutture linguistiche e del lessico, chiarezza espositiva,
organicità, rielaborazione personale.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.15 di 47
MATERIA Scienze Motorie
DOCENTE Prof. Bocci Anelio
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Virgili – Presutti VIVERE LO SPORT Editore Atlas
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 Test d’ingresso con griglie di valutazione
- salto in lungo da fermo
- salto in alto da fermo
- yo-yo test
- 60 m.
- mobilità articolare coxo-femorale e scapolo-omerale
- cooper
- trazioni alla sbarra e piegamenti delle braccia
- policoncorrenza
- addominali
MODULO 2 Potenziamento generale
es. di potenziamento generale con attenzione alla tecnica delle ripetute e delle serie. Lavori settoriali per conoscere e praticare l’efficacia delle contrazioni concentrica, eccentrica e isometrica. Esercitazioni volte a definire i criteri di allenamento della forza veloce e/o della forza resistente.
percorsi di durata con monitoraggio della frequenza cardiaca. Esercitazioni di interval training e in continuo volte a definire i concetti di lavoro quantitativo e/o qualitativo.
circuiti con piccoli carichi e variazione nella velocità di esecuzione e nei recuperi.
MODULO 3
1 corso di arrampicata sportiva
MODULO 4 Giochi di squadra
Approfondimento dei fondamentali individuali e di squadra di attacco e di difesa: - pallavolo - pallamano - calcio - Tchoukball - Badminton - Palla pugno - basket Tecnica e tattica di gioco con schemi semplici in piccoli gruppi. Simulazione delle varie fasi del gioco. Partite con squadre avversarie nei tornei di Istituto.
MODULO 5 Teoria del movimento
- Nozioni teoriche: I principali elementi della teoria dell’allenamento. Concetti di quantità, qualità, supercompensazione. Doping e sostanze dopanti
OBIETTIVI RAGGIUNTI
- Conoscere diversi metodi per migliorare la resistenza generale e specifica - Conoscere diversi metodi per migliorare la forza - Conoscere i movimenti utili alla gestione di almeno due discipline sportive individuali - Riconoscere il valore educativo dell’attività sportiva - Capacità di anticipazione motoria - Capacità di fantasia motoria - Conoscere i movimenti utili alla gestione di almeno una disciplina sportiva di squadra - Conoscere elementari schemi di gioco di almeno una disciplina sportiva - Conoscere le regole dei giochi praticati - Riconoscere le qualità personali più importanti utili alla pratica della disciplina sportiva - Conoscere le principali regole dell’allenamento.
METODOLOGIA Lavoro individuale, a piccoli gruppi e a squadra. A corpo libero, con piccoli carichi e a carico naturale.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Palestra, spazi esterni, struttura per arrampicata (arterisko), campetto. Tutti i grandi e piccoli attrezzi. Sussidi audiovisivi e LIM.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Di tipo formativo corrispondente ai livelli delle conoscenze e delle competenze: verifiche oggettive attraverso prove pratiche. Di tipo sommativo per verificare il livello delle competenze e delle capacità: verifiche pratiche individuali o a piccoli gruppi, prove strutturate.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.16 di 47
MATERIA GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO ( ore 2 ) DOCENTE Prof. Franco Principi I.t.p. Prof. Marcello Zamputi
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
GESTIONE DELL’ AMBIENTE E DEL TERRITORIO, Elena Stopponi,
Zanichelli editore.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
AMBIENTE , TERRITORIO E PAESAGGIO
TIPOLOGIE DEL PAESAGGIO E CARATTERISTICHE
CONNESSE
1) Definizioni paesaggistiche di base: che cos’ è un ecosistema,le
regole dell’ ecosistema, i biomi,habitat e nicchia ecologica.
2) Definizione e classificazione dei paesaggi: il mio paesaggio, la
classificazione paesaggistica, l’ ecologia del paesaggio, i corridoi
ecologici, le zone di margine, gli indicatori dell’ ecologia del
paesaggio.
3) L’ Agroecosistema:dall’ ecosistema all’ agroecosistema.
Rapporti tra le piante coltivate dell’ agroecosistema
( coltura pura, coltura consociata, avvicendamento e rotazione),
interazioni tra le piante coltivate e gli altri organismi (interazioni
tra le piante coltivate e le erbe infestanti, interazioni tra le piante
coltivate i fitofagi e i fitopatogeni), i fondamenti dell’ agricoltura
sostenibile, il modello di azienda agricola ecocompatibile.
(argomenti svolti su fotocopie tratte dal testo: Ecologia del paesaggio ed
ecologia applicata, F.Ferrari, E.Marcon ).
Lo scopo delle coltivazioni: evoluzioni e conseguenze, i fattori
della produzione, l’ energia ausiliaria (argomento svolto su fotocopia
tratta dal testo: Ecologia del paesaggio ed ecologia applicata, F.Ferrari,
E.Marcon ).
MODULO 2
RISORSE E PROBLEMI AMBIENTALI
RISORSE E PROBLEMI AMBIENTALI
1)La tutela delle acque : il pianeta blu, l’ impronta idrica,
estratto della Carta Europea dell’acqua, l’ utilizzo dell’ acqua in
agricoltura, la gestione sostenibile dell’acqua
nell’agroecosistema,l’ aridocoltura, la risorsa acqua e i problemi
ambientali, l’ inquinamento dell’ acqua, l’ eutrofizzazione.
2) La tutela del clima e dell’ aria: effetto serra e gas
climalteranti, l’ inquinamento atmosferico, le piogge acide, i
problemi connessi all’ energia fossile, i gas climalteranti di
origine agricola, il contributo alla riduzione dei gas a effetto
serra da parte dell’ agricoltura.
3) La tutela del suolo: il suolo e il suo degrado, il suolo come
risorsa per il clima globale: il sequestro del carbonio atmosferico,
la gestione sostenibile del suolo nell’ agroecosistema,
l’ agricoltura conservativa.
4) La gestione dei rifiuti: La civiltà dei rifiuti, il ciclo dei rifiuti, il
biogas, il compost.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.17 di 47
MODULO 3
DIFESA DEL PAESAGGIO E VALUTAZIONI AMBIENTALI
DIFESA DEL PAESAGGIO
1) L’ ingegneria naturalistica:principi dell’ ingegneria
naturalistica. Partecipazione al cantiere didattico di Ingegneria
naturalistica ( palificata doppia ).
VALUTAZIONI AMBIENTALI
1) La valutazione di impatto ambientale : cenni
MODULO 4
SOSTENIBILITA’
1)l’ istituzione del paesaggio:
Direttiva “ Habitat “ e Rete Natura 2000.
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
Conoscenze
Conoscere il significato di ambiente, territorio e paesaggio. Conoscere analogie e differenze tra ecosistema e agroecosistema.
Conoscere la definizione e i principali sistemi di classificazione dei paesaggi. Conoscere la cause dell’inquinamento del sistema acqua, aria, suolo. Conoscere le opportunità economiche ed ambientali rese possibili dalla gestione integrata dei rifiuti.
Acquisire i concetti di sviluppo sostenibile e di impatto ambientale. Conoscere alcuni metodi e tecniche a difesa del territorio con particolare attenzione agli aspetti ambientali.
Conoscere tecniche, pregi e difetti, di un’ agricoltura convenzionale e di quella sostenibile. Abilità
Saper rilevare le principali strutture ambientali e territoriali.
Saper utilizzare le risorse e individuare le tecniche idonee per una gestione sostenibile. Saper individuare le modalità di interventi territoriali atti a tutelare e/o valorizzare le risorse esistenti.
METODOLOGIA Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
STRUMENTI E
SPAZI DI LAVORO
Libro di testo, manuali, fotocopie ad integrazione degli argomenti trattati.
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
-Verifiche orali.
-Verifiche scritte in forma di rispote aperte da dieci righe.
-Esercitazioni pratiche: partecipazione al cantiere didattico di
Ingegneria naturalistica ( palificata doppia ).
CRITERI DI
VALUTAZIONE
-Uso di terminologia tecnica appropriata per le prove orali. -Possesso delle conoscenze, capacità di collegamento, approfondimento, rielaborazione personale, chiarezza ed organicità, per le prove scritte. -Atteggiamento in classe, capacità di prendere appunti e di organizzare il lavoro. -Tendenza ad approfondire gli argomenti e a trovare soluzioni personali.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.18 di 47
MATERIA IRC
DOCENTE Prof. PAOLO BRASCA ore settimanali 1
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
“Tutti colori della vita”, P. Solinas, ed. SEI
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO 1
Ambito 8: introduzione all'etica cristiana; la dignità e la sacralità della
persona umana; definire la libertà; la carità e la speranza; elementi di
bioetica; il valore del corpo; eros, agape e filia; l'amore coniugale
ambito 9: una società fondata sui valori cristiani: cooperazione,
solidarietà, sussidiarietà, fratellanza; economia e ecologia: ogm e
biodiversità; sviluppo sostenibile; il valore del lavoro; il lavoro femminile
nella storia d'Italia; pace e pacifismo.
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
CONOSCENZE:conoscere il mistero dell'esistenza secondo la fede
cristiana; conoscere i valori cristiani e le basi dell'etica cristiana;
ABILITA': acquisire il fatto religioso come un'esperienza portante
dell'umanità; saper cogliere l'originalità del messaggio cristiano e mettere
in pratica alcuni aspetti caratteristici del cristianesimo; comprendere
l'adolescenza come tempo di cambiamenti e di scelte alla luce dei valori
cristiani.
METODOLOGIA
STRUMENTI E
SPAZI DI LAVORO
- Testo adottato
- Lezioni frontali
- Fotocopie
- Film e video
- LIM CRITERI E
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
- Colloqui orali.
- La valutazione finale ha tenuto conto, comunque, dei livelli di partenza,
progressi evidenziati nel percorso didattico, interesse, impegno,
raggiungimento degli obiettivi minimi, partecipazione, metodo di
lavoro, abilità raggiunte.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.19 di 47
MATERIA PRODUZIONI ANIMALI - Classe 5^ Sez. C a.s. 2016/17 DOCENTE Prof. Claudio Caproli - ITP: Prof.ssa Nadia Sabatini
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
Produzioni Animali Vol. 2
Alimentazione animale, igiene e sanità zootecnica
Autori: A. Falaschini – M.T. Gardini / Reda Edizioni - Torino
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
INTRODUZIONE
Allevamenti zootecnici e loro caratteristiche. L’attività zootecnica tra produzioni, consumi e sostenibilità. La zootecnia biologica.
MODULO 1
ALIMENTI
FISIOLOGIA
DELLA
NUTRIZIONE
E
PRINCIPI
NUTRITIVI
1.1 - Alimenti per animali in allevamento Classificazione degli alimenti (foraggi, concentrati, sottoprodotti), composizione chimica (analisi sul “tal quale”) e proprietà nutrizionali. Le tecniche di produzione, conservazione, preparazione e distribuzione dei
principali alimenti per il bestiame. 1.2 - Fisiologia della nutrizione Alimentazione e nutrizione.
Fisiologia digestiva dei monogastrici. Fisiologia digestiva dei ruminanti: a) digestione microbica ruminale della cellulosa e formazione di AGV; b) sintesi di proteine e vitamine della microflora, microfauna e lieviti. Assorbimento e metabolismo.
1.3 - Principi nutritivi Glucidi: funzioni biologiche, carboidrati strutturali e non. Grassi: composizione e funzioni biologiche. Proteine: composizione, aminoacidi essenziali, funzioni e valore biologico,
sostanze azotate non proteiche e loro utilizzo. Vitamine: classificazione e funzioni; fonti, azioni biologiche e sintomi da carenza delle vitamine liposolubili (A, D, E, K, F) e idrosolubili (B1; B2; B6; PP; Acido Folico; Acido Pantotenico; Biotina; B12; C). Macroelementi: azioni biologiche e principali sintomi da carenza di calcio, fosforo, sodio, cloro, potassio e magnesio. Microelementi: azioni biologiche e principali sintomi da carenza di ferro, rame,
zinco, cobalto, iodio e selenio. Additivi e integratori alimentari.
MODULO 2
UTILIZZO
FISIOLOGICO
DEGLI ALIMENTI
E
STIMA DEL
VALORE
NUTRITIVO
FABBISOGNI
NUTRITIVI
E
FATTORI DI
RAZIONAMENTO
2.1 – Utilizzazione fisiologica degli alimenti Digeribilità degli alimenti e fattori che la influenzano. Il ruolo della fibra nel razionamento animale: differenze tra il metodo di rilevazione Weende (FG) e quello Van Soest (NDF, ADF e ADL). Utilizzo dell’azoto proteico e non, nei mono e poligastrici. Utilizzazione biologica dell’energia alimentare: energia lorda, energia digeribile, energia metabolizzabile ed energia netta. 2.2 - La stima del valore nutritivo energetico degli alimenti in base a: U.F.L. (bovini e ovini da latte); U.F.C. (bovini da carne); E.D. ed E.M. (suini ed avicoli). 2.3 - I fabbisogni nutritivi nei bovini da latte relativi a: mantenimento, accrescimento, produzione latte, gestazione, asciutta, steaming up e termoregolazione.
2.4 – I Fattori di razionamento con riferimento ai bovini ad attitudine latte,
carne e duplice (valori individuati dall’esame di tabelle): sost. secca, energia, proteine digeribili, fibra, calcio e fosforo, minerali e vitamine; La razione alimentare: requisiti; valutazione chimica, fisiologica e biologica.
MODULO 3
TECNICHE DI
ALLEVAMENTO
BOVINI
Richiami di parte del programma svolto nel 4° anno Tipologie di allevamento bovino. I caratteri geno-morfo-funzionali delle principali razze bovine allevate in Italia. Metodi e tecniche di riproduzione.
3.1 - Produzione del latte e alimentazione a. La produzione del latte e i controlli funzionali:
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.20 di 47
mammella, tecnica di mungitura, composizione del latte; curva di lattazione; i fattori influenzanti la produzione quantitativa e qualitativa del latte.
b. Alimentazione: fase colostrale e tecniche di svezzamento vitelli; criteri di alimentazione delle manzette, manze (età e peso più favorevole al 1° concepimento/1° parto), vacche in lattazione e in asciutta. Razionamento: scelta, preparazione e distribuzione degli alimenti
(alimentazione unifeed : caratteristiche e principali vantaggi; uso dell’ autoalimentatore nella distribuzione dei concentrati).
3.2 – Produzione della carne Fattori influenzanti la produzione di carne: a) scelta dei tipi genetici (razze e/o meticci) e loro caratteristiche
morfologiche ed attitudinali; b) categorie da macello: vitello da latte a carne bianca; vitellone precoce;
vitellone medio (da Kg. 550 a Kg. 650); vitellone tardivo o pesante (da Kg.700 a 850 Kg.);
c) i parametri funzionali in allevamento e alla macellazione (AMG, ICA, età e pesi alla macellazione, rese al macello e qualità della carne);
d) La produzione dell’IGP “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”.
La linea vacca – vitello:
le fattrici per la produzione dei vitelli da ristallo per l’ingrasso (caratteristiche genetiche, morfologiche e funzionali). Alimentazione del vitellone: i fabbisogni nutrizionali (valori individuati dall’esame di tabelle), i piani alimentari, preparazione e distribuzione degli alimenti.
3.3 - Fabbisogni nutritivi e i piani di razionamento Esercitazioni in classe, anche con uso del foglio elettronico, sulla stima dei fabbisogni nutritivi e della razione nelle bovine da latte e nei vitelloni con riferimento ai principali alimenti concentrati (mais, orzo, farina estr. di soia e girasole, semi di cotone, ecc.) e foraggi (silo mais ceroso, paglia di orzo, fieni
di medica e graminacee, ecc.) con valori nutrizionali da tabelle. 3.4 – Malattie Cenni su dismetabolie (acidosi, acetonemia, SVG, SVM e collasso puerperale) e
mastite.
MODULO 4
TECNICHE DI
ALLEVAMENTO
SUINI
Richiami di parte del programma svolto nel 4° anno
Tipologie di allevamento suino (ciclo chiuso ed aperto, ecc.) e indirizzi produttivi: suino leggero, medio e pesante. Le principali categorie suine da riproduzione e da ingrasso. La scelta dei tipi genetici relativi al suino leggero, medio e pesante. 4.1 - Alimentazione dei riproduttori Criteri di alimentazione e fabbisogni nutritivi delle scrofette e delle scrofe alla fecondazione, in gestazione e in allattamento; preparazione e distribuzione alimenti.
4.2 – Alimentazione del suino leggero, medio e pesante. Fabbisogni nutritivi e alimentazione nelle categorie: lattonzolo (fase svezzamento), lattone, magroncello, magrone e suino grasso, per la produzione del suino leggero, medio e pesante. Con particolare riferimento al suino pesante: tecnica di alimentazione (ad libitum e razionata; asciutta ed umida); i principali alimenti; i parametri tecnico economici: AMG, ICA., età, pesi e rese di macellazione.
MODULO 5
TECNICHE DI
ALLEVAMENTO
OVINI
Richiami di parte del programma svolto nel 4° anno Tipologie e sistemi di allevamento ovino. Indirizzi produttivi. Caratteri geno-morfo-funzionali delle principali razze ovine allevate in Italia.
5.1 - Produzione del latte e alimentazione Produzione del latte ovino e alimentazione della pecora in lattazione. 5.2 – Produzione della carne e della lana. Alimentazione Produzione della carne ovina (agnello leggero da latte, agnello pesante da latte, agnellone leggero, medio e pesante) e alimentazione (lattea, svezzamento e ingrasso). Produzione della lana: caratteristiche.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.21 di 47
Caratteri
generali degli
ALLEVAMENTI
I fattori ambientali e loro importanza. Tipologie di stabulazione relative alle specie animali considerate. Le principali cure igienico sanitarie per la tutela della salute e del benessere animale.
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
Gli obiettivi medi raggiunti dalla Classe nell’a.s., in sintesi, sono:
Conoscenze di livello discreto circa le:
- basi nutrizionali e di alimentazione;
- caratteristiche nutrizionali dei principali alimenti;
- tecniche di allevamento nella specie bovina, suina ed ovina;
- problematiche relative alle tipologie di allevamento e alle cure igienico sanitarie degli animali.
Abilità pienamente sufficienti su:
- rilevazione e interpretazione dei principali parametri tecnici e funzionali, inerenti agli indirizzi produttivi nei bovini, suini ed ovini per l’adozione di razionali metodi e/o tecniche di alimentazione;
- individuazione dei fattori determinanti la scelta dei sistemi di allevamento, dei tipi genetici e degli indirizzi produttivi, in relazione al management, al mercato dei prodotti, alla tutela ambientale;
- analisi e valutazione dei parametri tecnici ed economici relativi alle attitudini produttive nella specie bovina, suina ed ovina.
METODOLOGIA
Sviluppo degli argomenti modulari in unità didattiche con riferimento sia agli aspetti teorici che pratici della materia. Collegamenti e richiami intermodulari.
Svolgimento delle lezioni di tipo: a) frontale: comunicazione diretta, ascolto con dialogo guidato; b) lezioni con uso di Lim e slide; c) problem solving: presentazione di tematiche, analisi, ipotesi e soluzioni. Inoltre, la compresenza dell’I.T.P. ha permesso di meglio approfondire: gli aspetti relativi alla pratica della alimentazione animale; le problematiche relative ai criteri, metodi e tecniche di allevamento delle
specie e razze considerate con riferimento agli indirizzi produttivi, al mercato dei prodotti e alle cure igienico sanitarie.
STRUMENTI E
SPAZI DI LAVORO
Libro di testo. Laboratorio di riferimento:
stalla bovini di razza Marchigiana azienda agraria dell’Istituto. Sussidi didattici sulle tecniche di allevamento, quali: uso di file in formato PowerPoint, word ed Excel preparati dal docente per la presentazione di argomenti curricolari e di aggiornamenti; ricerche sui siti web delle associazioni di razza ed altri, con scaricamento di file; aggiornamenti da riviste specializzate (Informatore Zootecnico, Allevatore, ecc.)
Utilizzo della LIM per le lezioni, esercitazioni e verifiche.
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
Orali (a carattere teorico e teorico pratico): colloquio; interrogazioni e
interventi legati alla partecipazione al dialogo educativo.
Scritte in forma di: risposte aperte a quesiti singoli inerenti agli argomenti dell’area disciplinare. Teorico pratiche: valutazione dei parametri tecnici relativi agli alimenti, alle attitudini produttive e al razionamento delle diverse specie considerate.
Le verifiche sono state effettuate in numero congruo, relativamente al numero di ore di lezioni svolte, con frequenza variabile, secondo i tempi di sviluppo del programma e, di norma, durante e alla fine di ogni ciclo di lezioni omogenee
per argomento (unità didattiche). Criteri di valutazione: capacità ed attitudini individuali; interesse, assiduità e partecipazione; livello conseguito nell'acquisizione disciplinare delle conoscenze e delle abilità; raggiungimento degli obiettivi minimi richiesti.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.22 di 47
Le attività di recupero e di rinforzo degli alunni sono state effettuate a livello
individualizzato durante le ore disciplinari settimanali.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.23 di 47
MATERIA PRODUZIONI VEGETALI
DOCENTE Prof. Raffaele CASTIGNANI
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
COLTIVAZIONI ERBACEE E ARBOREE” di R. Valli, C. Corradi, F. Battini – “BIOLOGOA APPLICATA BIOTECNOLOGIE 2difesa delle colture parte applicativa di A. Dellachà, G. Olivero
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
ARBORICOLTURA GENERALE APPARATO RADICALE
funzioni e morfologia dell'apparato radicale, studio e controllo dell'apparato radicale, sviluppo e antagonismo delle radici, micorrize
CHIOMA
portamento, tronco, branche, foglie, gemme, rami a legno e a frutto, fiori e frutti, cicli delle piante, sviluppo gemme e germogli, attività cambiale, sviluppo delle gemme a legno, dominanza apicale, differenziazione delle gemme a fiore, dormienza delle gemme, fabbisogno in freddo
BIOLOGIA FLORALE fioritura, impollinazione, fecondazione e allegagione, sterilità, partenocarpia,
cascola, alternanza di produzione, fitoregolatori, accrescimento del frutto, maturazione.
VIVAISMO qualità del materiale, il vivaio,
PROPAGAZIONE DELLE PIANTE talea, margotta, propaggine, pollone, ovolo, micropropagazione, innesto
IMPIANTO ARBORETO
clima, terreno, cultivar, portinnesto, sesti di impianto, operazioni di campagna, palificazione
GESTIONE DEL SUOLO lavorazioni, inerbimento, diserbo, pacciamatura
IRRIGAZIONE regime idrico e pianta, fabbisogno idrico, bilancio idrico, metodi irrigui,
ferirrigazione
NUTRIZIONE MINERALE
elementi nutritivi, elementi diagnostici, bilancio nutritivo, concimazione fogliare, concimazione e qualità dei frutti, potatura, basi fisiologiche
OPERAZIONI DI POTATURA potatura di allevamento, potatura di produzione, epoca di potatura residui di
potatura
MIGLIORAMENTO GENETICO obiettivi, metodi, biotecnologie, valorizzazione delle risorse genetiche,
PRODUZIONE INTEGRATA E BIOLOGICA lotta guidata, lotta integrata, produzione integrata
RICONOSCIMENTO GEMME, INNESTI, POTATURE
MODULO 2
VITE
cenni botanici e di fisiologia, portinnesti e propagazione della vite, vitigni, ambiente pedoclimatico, impianto del vigneto, sistemi di allevamento della vite, potatura di produzione, concimazione, cure colturali, vendemmia.
MODULO 3
OLIVO
cenni botanici e di fisiologia, cultivar, propagazione, ambiente pedoclimatico, impianto dell'oliveto, cure colturali, raccolta.
MODULO 4
DRUPACEE, prsco, susino, albiccoco, cenni botanici e di fisiologia, cultivar, portainnesti, forme di allevamento, raccolta.
MODULO 5 POMACEE: melo, pero. cenni botanici e di fisiologia, cultivar, portainnesti, forme di allevamento, raccolta.
MODULO 6 VITE Peronnospora della vite : Plasmopara viticola Muffa grigia o Botrite : Sclerotinia (= Botryotinia) fuckeliana / Botrytis cinerea
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.24 di 47
Oidio o Mal Binaco : Uncinula necator / Oidium tuckeri Mal dell'esca o Aploplessia : Fomitiporia mediterranea / Phaeomoniella chlamydospora
/ Phaeoacremonium aleophilum Escoriosi : Phomopsis viticola Flavescenza dorata : Flavescenza dorata Cialina della Flavescenza dorata o Scafoideo : Scaphoideus titanus Fillossera della vite : Viteus vitifoliae
Tignoletta della vite : Lobesia botrana Tignola della vite : Eupoecilia (= Clysia) ambiguella Sigaraio della vite : Byctiscus betulae Ragnetto rosso dei fruttiferi e della vite : Panonychus ulmi Ragnetto giallo della vite : Eotetranychus carpini Erinosi della vite : Colomerus (= Eriophyes) vitis
MODULO 6 OLIVO Occhio di pavone o Cicloconio : Spilocaea (Cycloconium) oleaginea Rogna dell'olivo : Pseudomonas savastanoi Tripide dell'olivo : Liothrips oleae Cocciniglia mezzo grano di pepe : Saissetia oleae
Tignola dell'olivo : Prays oleae Mosca dell'olivo : Dacus oleae
Fleotribo : Phloeotribus scarabaeoides
MODULO 6 MELO Ticchiolatura del melo : Venturia inaequalis Fusicladium dendriticum
Oidio o Mal bianco del melo : Podosphaera leucotricha / Oidium farinosum Afide grigio del melo : Dysaphis plantaginea Cocciniglia di San Josè : Quadraspidiotus perniciosus (= Comostockaspis perniciosa) Cemiostoma del melo : Leucoptera malifoliella (= Leucoptera scitella) Carpocapsa : Cydia pomonella Ricamatrice delle Pomacee: Pandemis cerasana
Rodilegno rosso: Cossus cossus Rodilegno giallo : Zeuzera pyrina
MODULO 6 PERO Ticchiolatura del pero: Venturia pyrina / Fusicladium pirinum Maculatura bruna del pero : Stemphylium vesicarium
Colpo di fuoco batterico del pero : Erwinia amylovora Psilla del pero : Psylla (= Cacopsylla) pyri
Cecidomia dei frutti del pero : Contarinia pyrivora Tentredine o Oplocampa del pero : Hoplocampa brevis Ragnetto rosso comune : Tetranychus urticae
MODULO 6 PESCO MANDORLO e ALBICOCCO Bolla del pesco : Taphrina deformane Oidio del pesco : Sphaerotheca pannosa / Oidium leucoconium Monilie : Monilinia fructigena / Monilia fructigena / Monilinia laxa / Monilia laxa Mal del piombo parassitario delle Drupacee : Stereum purpureum Cancro del pesco : Fusicoccum amygdali Corineo o Vaiolatura delle Drupacee : Coryneum beijerinckii
Cancro batterico delle Drupacee : Xanthomonas campestris var. pruni Tripide del pesco : Taeniothrips meridionalis Afide verde del pesco : Myzus persicae Cocciniglia bianca del pesco : Pseudaulacaspis (= Diaspis) pentagoni Tignola del pesco o Anarsia : Anarsia lineatella Tignola orientale del pesco o Cidia : Cydia molesta
Mosca della frutta : Ceratitis capitata
MODULO 6 SUSINO Verticillosi : Verticillium albo-atrum / Verticillium dahliae Tignola o Cidia del susino : Cydia funebrana
MODULO 6 CILIEGIO Mosca delle ciliegie : Rhagoletis cerasi
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gestire attività produttive e trasformative valorizzando aspetti qualitativi dei prodotti assicurando tracciabilità, sicurezza, rispetto dell’ambiente. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche con particolare
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.25 di 47
attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.26 di 47
MATERIA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
DOCENTE Prof. ssa Luisa Gatti
LIBRO DI
TESTO
Giorgio Menaggia - Wilma Roncalli “L'INDUSTRIA AGROALIMENTARE- Prodotti e
sottoprodotti” Vol. 2 FRANCO LUCISANO EDITORE
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
L’industria
enologica
Fasi di maturazione dell’uva: fattori ambientali che influenzano la
maturazione dell’uva e criteri per scegliere l’epoca di raccolta, la vendemmia.
Maturazioni anomale: sovrammaturazione, attacchi di muffa. Indici di
maturazione e curve di maturazione.
Costituenti dell’uva e del mosto con particolare riferimento agli acidi, agli
zuccheri, sostanze azotate e polifenoliche ed aromatiche, enzimi e loro
azione.
Correzioni dei mosti con particolare riferimento agli zuccheri e agli acidi;
mosti concentrati tradizionali e rettificati (MCR)
Tecniche di ammostamento
Tecniche di vinificazione: vinificazione in bianco, in rosso, macerazione
carbonica, termovinificazione, criomacerazione. Principali macchinari e
attrezzature utilizzate. I vasi vinari in legno ,in acciaio inox e loro utilizzo
nelle varie fasi della produzione enologica.
I fattori che influenzano le vinificazioni.
Il processo fermentativo: la fermentazione alcolica e le fermentazioni
secondarie. Coefficiente di trasformazione dello zucchero in alcool. I lieviti e la
loro classificazione , i fattori che influenzano la loro attività. I batteri della
fermentazione malo- lattica (cenni).
La composizione del vino : i principali composti di neo formazione
La maturazione del vino e la fermentazione malolattica: microrganismi e
fattori che influenzano la fermentazione e la maturazione , le modificazioni
indotte sul vino.
L’anidride solforosa in enologia: proprietà chimiche, azioni esplicate sui mosti
e sui vini modalità e tempi di utilizzo.
Svinatura, travasi e colmature.
Cause di instabilità e tecniche di stabilizzazione del vino: richiami sulla
filtrazione, centrifugazione, principali chiarificanti (bentonite, gelatina),
trattamenti con il freddo. Precipitazione tartarica, proteica , ferrica e
ossidasica.
Cause manifestazioni prevenzioni ed eventuali cure dei difetti e delle
alterazioni dei vini: alterazioni chimico-fisiche(difetti da composti solforosi,
odore di muffa,maderizzazione); alterazioni microbiche (fioretta, spunto
acetico, acescenza, spunto lattico, girato e filante).
Invecchiamento: cenni sui fenomeni ossidativi e riduttivi.
Imbottigliamento
Classificazioni dei vini in base alle normative comunitarie.
Analisi dei mosti e dei vini: determinazione degli zuccheri con metodo
densimetrico, rifratto metrico e con il Felhing,determinazione dell’acidità
totale fissa e volatile, determinazione del grado alcolico, determinazione SO2
libera, combinata e totale.
MODULO 2
L’industria
lattiero-
casearia
Definizione di latte, composizione e funzione dei vari costituenti del latte.
Fattori esogeni ed endogeni che influenzano la composizione del latte.
Proprietà fisico- chimico del latte
Microrganismi del latte
Risanamento del latte: tecniche ed obiettivi (pastorizzazione HTST e
sterilizzazione UHT)
Operazioni tecnologiche per la produzione di latte alimentare
(preriscaldamento, omogeneizzazione,risanamento ed eventuale
raffreddamento, confezionamento).
Schema di produzione di crema, burro e yogurt.
Principali analisi del latte: zuccheri, proteine e acidità totale.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.27 di 47
La caseificazione.
Il formaggio: schema di produzione con analisi disciplinare di produzione di
due tipologie di formaggi DOP (pecorino romano e parmigiano reggiano)
MODULO 3
L’industria
olearia
(olio
d’oliva)
Fasi di maturazione della drupa. I fattori che condizionano la qualità delle
olive. Raccolta ed indici fisici e chimici.
Costituenti dell’oliva:gliceridi, acidi grassi e costituenti minori quali fosfolipidi,
steroli, tocoferoli, polifenoli, cere e vitamine.
Definizione e classificazione legale dell’olio d’oliva.
Processi per la produzione degli oli di oliva: raccolta, immagazzinamento,
lavaggio,molitura, gramolatura, sistemi di estrazione continui e discontinui
(metodo per pressione, per centrifugazione e per percolamento), centrifuga a
piatti, filtrazione .
Conservazione dell’olio extravergine d’oliva.
Composizione olio d’oliva
Difetti e alterazione: inacidimento e irrancidimento beta chetonico e
ossidativo.
Processi di rettifica: disacidificazione dell'olio lampante, cenni sulla
decolorazione e deodorazione, idrogenazione.
Determinazione dell’acidità, del n° dei perossidi, numero di iodio e Lampada
di Wood. Panel test.
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
Conoscere la composizione e le caratteristiche delle materie prime e dei
prodotti finiti;
Conoscere le principali linee tecnologiche di trasformazione;
Conoscere i fattori che condizionano la qualità e la shelf life dei prodotti;
Saper definire gli interventi tecnici in funzione della tipologia e della qualità
dei prodotti;
Saper usare un linguaggio scientifico e tecnico adeguato;
Saper correlare le potenzialità e le problematiche della produzione alle
esigenze della distribuzione e del mercato dei prodotti agro-alimentari;
Saper interpretare il concetto di qualità..
METODOLOG
IA
Metodo della comunicazione diretta, della conversazione guidata, del problem
solving: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
Utilizzo di mappe concettuali, diagrammi di flusso, istogrammi, ed altri
strumenti similari idonei a schematizzare e rendere più comprensibili concetti
e idee.
Lettura delle parti principali dei testi adottati, finalizzata allo sviluppo delle
capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale.
Utilizzo di materiali integrativi per aggiornare gli argomenti curriculari
presenti nei testi scolastici e per presentare nuove situazioni e tecniche
aziendali.
Esercitazioni ed osservazioni in laboratorio e nella cantina aziendale.
Collegamento tra gli aspetti teorici e quelli pratici della disciplina.
STRUMENTI
E
SPAZI DI
LAVORO
Libro in adozione, materiale didattico integrativo (figure, schemi e diagrammi
di flusso) fornito dal docente,
File s scaricati da siti web
Files e materiali preparati dal docente
Laboratorio di chimica.
CRITERI E
STRUMENTI
DI
VALUTAZION
E
ADOTTATI
STRUMENTI Test a risposta aperta (max 10 righe) e verifiche tipo seconda prova , verifiche orali
ed interventi spontanei Prove e relazioni di laboratorio CRITERI
Terminologia tecnica appropriata, organicità dell’elaborato, correttezza e valore dei contenuti.
Capacità di utilizzazione dei contenuti e capacità di approfondimento personale Capacità espressive e uso corretto della lingua italiana. Atteggiamento in classe, capacità di prendere appunti e di organizzare il lavoro,
comportamento nelle visite tecniche e nelle lezioni dei docenti esterni.
Propensione ad approfondire gli argomenti e a trovare soluzioni personali.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.28 di 47
MATERIA ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE ( ore 3 )
DOCENTE Prof. Franco Principi I.t.p. Prof. Stefano Macellari
LIBRO DI TESTO
ADOTTATO
Corso di Estimo Rurale, Stefano Amicabile, Hoepli editore.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
ESTIMO GENERALE
CHE COS’ E’ L’ ESTIMO: Microestimo e Macroestimo, il giudizio di stima.
ASPETTI ECONOMICI DEI BENI. Generalità. Il valore di mercato. Il valore di costo. Il valore di
trasformazione. Il valore di surrogazione. Il valore complementare. Il valore di capitalizzazione.
I PROCEDIMENTI DI STIMA.
La stima analitica del valore di mercato (argomento svolto con fotocopie tratte dal testo di Estimo di Paolo Rebasti). Stima sintetico-comparativa. Requisiti dei beni simili. I parametri di confronto. Il principio dell’ ordinarietà. Correzioni al valore ordinario: comodi e aggiunte e detrazioni. Tipi di procedimento per la stima del valore di mercato ( stima a vista, stima sintetico-comparativa, stima sintetica propriamente detta, stima sintetica per valori tipici). Procedimenti per la determinazione del valore di costo.
ESTIMO RURALE
STANDARD INTERNAZIONALI
STIMA DEI FONDI RUSTICI: Criteri di stima. Valore di mercato: procedimenti sintetici, procedimento analitico, procedimento per valori unitari, correzione del valore ordinario ( comodi e aggiunte e detrazioni). Valore di trasformazione. Valore complementare. Valore di capitalizzazione.
STIMA DEGLI ARBORETI ( Argomento svolto con fotocopie tratte dal testo di Estimo di P. Rebasti). Generalità. Valore della terra nuda: valore di mercato, valore di capitalizzazione. Valore in un anno intermedio: valore di mercato, valore di capitalizzazione ( metodo dei redditi passati, metodo dei redditi futuri).Valore del soprassuolo ( solo formula).
STIMA DEI FRUTTI PENDENTI ED ANTICIPAZIONI COLTURALI
( Argomento svolto con fotocopie tratte dal testo di Estimo di Vizzardi-Piatti). Generalità. Stima in base ai redditi futuri. Stima in base al costo o anticipazioni colturali.
GIUDIZI DI CONVENIENZA DEI MIGLIORAMENTI FONDIARI Generalità. Giudizi di convenienza per miglioramenti eseguiti dal proprietario: giudizi di convenienza nel periodo illimitato ( in termini di reddito, in termini di valore, in termini di saggio di fruttuosità, il costo del miglioramento).Miglioramenti eseguiti dall’ affittuario o dall’ usufruttuario: giudizio di convenienza, indennità per chi ha eseguito miglioramenti su un fondo altrui.
PRINCIPI DI STIMA SECONDO GLI IVS Cosa sono gli IVS, il valore di mercato, Highest and best use (HBU). Metodi di stima del valore di mercato. Il rapporto di valutazione.
STIMA DI UN FONDO SECONDO IL MCA Considerazioni generali riguardo il metodo del confronto di mercato ( propriamente detto).
ESTIMO LEGALE
STIMA DEI DANNI:
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.29 di 47
ESTIMO AMBIENTALE
Generalità: il contratto di assicurazione. Stima dei danni da grandine alle coltivazioni ( solo paragrafo 13.2.3). Danni causati dalla sottrazione di acque irrigue ( danno permanente, danno temporaneo). Danni causati dall’ inquinamento alle coltivazioni (solo paragrafo 13.4.2 ).
ESPROPRIAZIONI PER CAUSA DI PUBBLICA UTILITA’
( Argomento in parte svolto con fotocopie tratte dal testo di Estimo di Paolo Rebasti). Generalità e richiami alla “legge fondamentale” e alla legge “ Napoli”. L’ iter espropriativo ( i soggetti dell’ espropriazione ). L’ indennità di esproprio: indennizzo nelle espropriazioni per opere private di pubblica utilità, indennizzo nelle espropriazioni di aree agricole promosse dalla pubblica amministrazione ( indennità provvisoria, prezzo di cessione volontaria), indennizzo nelle espropriazioni di aree edificabili o edificate promosse dalla pubblica amministrazione (indennità provvisoria, prezzo di cessione volontaria).
SERVITU’ PREDIALI Generalità. Servitù di passaggio. Servitù di acquedotto ( canale a cielo aperto ) Servitù di elettrodotto ( condutture aeree ). STIME NELLE SUCCESSIONI. Generalità. Tipi di successione ( legittima, testamentaria, necessaria ). La collazione. La divisione: quote di diritto, quote di fatto. CRITERI DI STIMA DEI BENI AMBIENTALI
Analisi costi benefici ( criterio della differenza, criterio del rapporto ).
ESTIMO CATASTALE
CATASTO TERRENI Generalità. Scopi. Fase di formazione con particolare riferimento alle
operazioni estimative. Considerazioni generali riguardo attivazione e conservazione.
OBIETTIVI
RAGGIUNTI
Conoscenze Conoscere gli aspetti economici dei beni. Conoscere i parametri tecnici ed economici per il confronto con beni simili. Conoscere i fondamenti della teoria delle valutazioni indispensabili per la
risoluzione dei quesiti estimativi. Conoscere la differenza tra comodi ed aggiunte e detrazioni. Conoscere le caratteristiche del capitale fondiario ed agrario e le condizioni
influenti sul valore dei fondi rustici. Conoscere le problematiche nella valutazione degli arboreti. Conoscere i giudizi di convenienza economica di un miglioramento. Conoscere alcuni metodi utilizzati per la valutazione dei beni pubblici. Conosce le tipologie di successione. Conoscere il significato dei redditi imponibili catastali. Abilità
Saper individuare l’aspetto economico rispondente allo scopo di stima. Saper strutturare una relazione di stima. Saper indicare le principali aggiunte e detrazioni al valore capitale. Saper effettuare le valutazioni sintetiche dei fondi rustici. Saper effettuare la stima analitica attraverso il bilancio nella conduzione diretta. Saper valutare gli arboreti coetanei specializzati. Saper esporre correttamente i tre metodi di valutazione di mercato secondo i
principi degli IVS. Saper stimare danni e indennizzi relativi a calamità naturali, ad incendio e
sottrazione di acqua irrigua.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.30 di 47
Saper determinare l’indennità di esproprio nelle diverse situazioni. Saper determinare l’indennizzo nelle servitù prediali coattive.
METODOLOGIA Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
STRUMENTI E
SPAZI DI LAVORO
Libro di testo, manuali e prontuari, fotocopie ad integrazione degli argomenti trattati.
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ADOTTATI
Verifiche orali. Verifiche scritte: esercizi relativi a quesiti estimativi da risolvere praticamente. Rispote aperte da dieci righe.
CRITERI DI
VALUTAZIONE
Uso di terminologia tecnica appropriata per le prove orali. Linguaggio tecnico, possesso delle conoscenze, validità del procedimento,
chiarezza ed organicità dell’ elaborato, correttezza dei calcoli ed adeguatezza degli elementi di stima per le prove scritte.
Atteggiamento in classe, capacità di prendere appunti e di organizzare il lavoro. Tendenza ad approfondire gli argomenti e a trovare soluzioni personali.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.31 di 47
MATERIA BIOTECNOLOGIE AGRARIE
DOCENTI Prof. ssa Gigliola Rampichini- Marcello Zamputi LIBRO DI TESTO SEGUITO
M. Motto M. Crippa A. Cattaneo R. Spigarolo Biotecnologie Agrarie casa editrice Poseidonia Scuola
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI A.S. 2016/17 MODULO 1 I fondamenti della Biologia
Ripasso: Il DNA e RNA: struttura e funzioni. Il codice genetico: geni, cromosomi, genoma, la sintesi delle proteine, la continuità dei viventi, le leggi di Mendel, le mutazioni.
MODULO 2 Basi Scientifiche
Gli Insetti Anatomia interna in particolare gli app. boccali e riproduttori,lo sviluppo post-embrionale, il ruolo degli insetti in agricoltura. La sistematica degli insetti: Rincoti, Lepidotteri, Coleotteri e Ditteri. Visione al microscopio di Cocciniglie, Aleurodidi, Pentatomidi (cimice del grano e degli ortaggi),Macaone larva, Coccinelle stadi larvali, Cavolaia larva, Cocciniglia cotonosa degli agrumi, la mosca dell’ ulivo e larva di Sputacchina. Virus, Fitovirus e Batteri Aspetti generali dei virus, i virus vegetali, trasmissione e diffusione, sintomatologia, diagnosi e controllo delle virosi. Aspetti generali dei batteri, i batteri fitopatogeni, , trasmissione e diffusione, sintomatologia, diagnosi e controllo delle batteriosi. Diagnosi e controllo degli animali fitofagi Insetti che succhiano la linfa, strategie di controllo e consigli d’ intervento: Rincoti (Afidi, Aleurodidi, Cocciniglie, Pentatomidi e Psillidi); Tisanotteri (Tripidi) Insetti che rodono le foglie, strategie di controllo e consigli d’ intervento: Lepidotteri Coleotteri Insetti che minano le foglie, strategie di controllo e consigli d’ intervento: Cenni alle larve dei Ditteri e Lepidotteri Diagnosi e controllo delle malattie crittogamiche e consigli d’ intervento: Oidi e Peronospore, virosi e batteriosi.
MODULO 3 Basi Biotecnologiche
Tecniche di ingegneria genetica Le modificazioni delle proprietà genetiche, gli enzimi di restrizione delle molecole del DNA, la riunione dei frammenti di DNA, i vettori di clonaggio : i plasmidi e caratteristiche, il significato di clonaggio, le tecniche di trasformazione genetica: colture in vitro, la micropropagazione e l’ embriogenesi somatica, i metodi di trasformazione: trasformazione mediata da Agrobacterium tumefaciens e mediante metodi fisici.
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.32 di 47
MODULO 4 Applicazioni biotecnologiche
Applicazioni dell’ ingegneria genetica sulle piante Lo sviluppo della produttività in agricoltura, le applicazioni del DNA ricombinante, la tolleranza a stress biotici e abiotici, la difesa dalle piante infestanti: tolleranza al glifosato, la difesa dagli insetti, la tolleranza a stress abiotici: il miglioramento delle caratteristiche qualitative e nutrizionali, le piante transgeniche per la produzione di composti ad alto valore aggiunto, il dibattito sul rischio biotecnologico e cenni alla regolamentazione europea ed italiana riguardo la produzione e commercializzazione OGM.
Le biotecnologie nel settore agroalimentare ed applicazioni Le biotecnologie tradizionali: Cenni al miglioramento genetico e alla selezione, i lieviti e le fermentazioni alcolica e lattica (ripasso), il pane e la panificazione, la produzione della birra, le caratteristiche generali dei processi biotecnologici nel settore agroalimentare, i substrati delle fermentazioni, i vantaggi dei processi biotecnologici, le materie prime utilizzate nei processi biotecnologici del settore agroalimentare, bireattori a coltura continua e discontinua:sterilizzazione dei bioreattori, recupero dei prodotti. Le biotecnologie innovative La produzione di etanolo, ac. citrico e lattico, i coadiuvanti, gli additivi chimici e i biosensori. Applicazioni delle biotecnologie in campo ambientale Digestione anaerobica e produzione di biogas: le generalità del processo di digestione anaerobica, le fasi del processo ( idrolisi, acidificazione, acetogenesi e metanogenesi), i fattori che influenzano il processo di digestione anaerobica (T, tempo di ritenzione idraulico, carico, pH del mezzo, nutrienti, le biomasse utilizzabili nel processo di digestione anaerobica, la composizione e l’ utilizzazione del biogas, la produzione di biometano. Lavori di approfondimento sui fitormoni, le trappole biologiche, i liquori distillati e il riutilizzo delle trebbie, l’ importanza delle muffe e dei lieviti per l’ uomo.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Conoscere la struttura del DNA , il funzionamento del codice genetico e le leggi di Mendel. Conoscere i diversi meccanismi delle mutazioni . Conoscere gli insetti, le virosi e le batteriosi. Scegliere le varie strategie di controllo e interventi nei confronti dei varie agenti di malattia delle piante. Conoscere le caratteristiche metaboliche dei lieviti. Conoscere i meccanismi di azione degli enzimi. Conoscere i vari processi fermentativi. Conoscere le colture cellulari vegetali. Conoscere la tecnica dell’ ingegneria genetica. Conoscere come ottenere an piante e microorganismi transgenici e il loro utilizzo. Conoscere l’ utilità dei microrganismi transgenici e l’ applicazioni nell’ industria farmaceutica e agroalimentare e nelle problematiche ambientali.
METODOLOGIA 1. Lezione frontale di tipo informativo ed esplicativo; 2. lezione dialogata; 3. indicazioni del metodo per lo studio della materia; 4. ricorso al contributo di altre discipline;
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.33 di 47
5. proposte di lettura per ampliare gli argomenti trattati; 6 ricerca personale. Attività di laboratorio. Tutti gli strumenti culturali e metodologici indicati hanno promosso lo sviluppo di un atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Testo in uso, materiale didattico integrativo (figure, schemi ) fornito dal docente, riviste specializzate.
Laboratorio di biologia
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Test a risposta aperta (max 10 righe) Interrogazioni Prove di laboratorio.. Interventi spontanei La valutazione delle diverse tipologie di prove è stata fatta tenendo conto della acquisizione dei contenuti, della capacità di utilizzazione di tali contenuti, dell’utilizzo di un adeguato linguaggio tecnico specifico, della capacità di approfondimento personale e della capacità di collegamento tra i vari argomenti affrontati nelle diverse discipline. .
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Documento del Consiglio di Classe – 5 C pag.34 di 47
5. VALUTAZIONE La valutazione intesa come verifica delle ipotesi di lavoro, si è svolta durante il corso dell’anno sia “in itinere” (valutazione formativa), che in sede sommativa per controllare e misurare il grado di apprendimento dell’allievo in relazione agli obiettivi predeterminati. Il Consiglio di Classe ha ritenuto utile delineare in modo corretto i criteri di valutazione e misurazione, dichiarandoli e facendoli conoscere agli studenti, non solo per una scelta di trasparenza dell’azione didattica, ma anche e soprattutto per consentire agli allievi un controllo dei propri apprendimenti ed un’ incentivazione dei meccanismi di autovalutazione INDICATORI DI VALUTAZIONE La normativa sugli esami, letta nel suo complesso, prevede tre momenti nella valutazione delle prove:
- misurare la prestazione del candidato in rapporto ai vari elementi osservati (conoscenze, abilità), come stabilito dalla normativa;
- giudicare se la prestazione complessiva è sufficiente, sulla base di una decisione collegiale della Commissione;
- assegnare alla prova un punteggio corrispondente alla prestazione, secondo le modalità indicate dalla normativa.
Il Consiglio di Classe ha adottato questo sistema elaborando griglie di valutazione che hanno costituito il mezzo di misurazione delle prove durante tutto l’anno scolastico. Si riportano di seguito gli indicatori, generici e specifici, individuati per la valutazione e le “griglie” adottate nel corso dell’anno. Si precisa che il passaggio dal punteggio grezzo al voto può essere effettuato mediante l’utilizzo di un foglio elettronico appositamente predisposto. Indicatori generici
raggiungimento degli obiettivi fissati
impegno dimostrato nel cercare di migliorare la propria situazione di partenza
interesse per l’approfondimento
costanza nell’assiduità e nell’impegno
partecipazione attiva, corretta e rispettosa per il lavoro in classe.
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5.1 VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO Per la prima prova scritta saranno accertate, le abilità descritte dagli indicatori
elencati nella tabella sottostante, dove sono pure specificati, per ogni indicatore, i descrittori che costituiscono gli elementi che saranno tenuti presenti ai fini della valutazione. Ai fini della valutazione di dette abilità, alle stesse è attribuita diversa importanza, a seconda della tipologia, secondo i pesi precisati nella tabella medesima.
INDICATORI
DESCRITTORI
PESI
Correttezza e proprietà nell'uso della lingua (per tutte le tipologie)
Con riferimento specifico alla tipologia scelta: - Correttezza ortografica e morfosintattica. - Proprietà e ricchezza lessicale. - Ricchezza e varietà dello stile.
Tip. A : 4 Tip. B1 : 4 Tip. B2 : 4 Tip. C : 4 Tip. D : 4
Possesso delle conoscenze relative all'argomento e al quadro di riferimento (per tutte le tipologie)
Qualità e quantità delle informazioni relative all'argomento e sua contestualizzazione. Pertinenza delle informazioni utilizzate.
Tip. A : 3 Tip. B1 : 3 Tip. B2 : 3 Tip. C : 3 Tip. D : 3
Attitudini allo sviluppo critico delle questioni proposte e alla costruzione di un discorso organico e coerente (per tutte le tipologie)
Individuazione del nucleo delle tematiche proposte. Pertinenza delle argomentazioni e valutazioni personali a sostegno delle tesi addotte. Rielaborazione critica dei contenuti. Coesione e compiutezza della trattazione.
Tip. A : 2 Tip. B1 : 2 Tip. B2 : 2 Tip. C : 2 Tip. D : 2
Conoscenze e competenze idonee a individuare la natura del testo e delle sue strutture formali (per la sola tipologia A)
Comprensione ed interpretazione del testo proposto. Possesso ed utilizzazione degli strumenti di decodifica.
Tip. A : 3
Capacità di comprendere e utilizzare i materiali forniti nel rispetto della tipologia prescelta (per la sola tipologia B: B1 = saggio breve B2 = articolo di giornale)
Utilizzazione del corredo documentario. Strutturazione del testo finale, tenendo presenti le consegne (destinatario, titolo, limite di stesura, ecc.). Consequenzialità della trattazione.
Tip. B1 : 3 Tip. B2 : 3
Capacità di organizzare la trattazione in assenza di materiali. (per le sole tipologie C, D)
Consequenzialità della trattazione. Riferimento a fonti (soprattutto tipologia C) Apporto personale (soprattutto tipologia D)
Tip. C : 3 Tip. D : 3
Ogni abilità sarà valutata, in base alla prestazione fornita con riferimento ai singoli descrittori, ma considerati nella loro globalità, con un punteggio da 1 a 5 secondo la scala seguente:
1 = prestazione gravemente insufficiente; 2 = prestazione insufficiente; 3 = prestazione sufficiente; 4 = prestazione discreta (o buona ma tendente a discreta); 5 = prestazione ottima (o buona ma tendente ad ottima). In casi eccezionali alla prestazione sarà attribuito punteggio 0. In questo modo ogni candidato acquisirà un punteggio “grezzo” ottenuto dalla somma dei prodotti
delle valutazioni delle singole abilità per i rispettivi pesi. Si delibera di giudicare la prova di un candidato sufficiente se egli avrà ottenuto un punteggio grezzo
pari al 50% del punteggio grezzo massimo conseguibili.
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GRIGLIA PRIMA PROVA SCRITTA
INDICATORI
Ind A Ind B Ind C Ind D
Tipologia
PESI
PGma
x
A 4 3 2 3 60
B1 4 3 2 3 60
B2 4 3 2 3 60
C 4 3 2 3 60
D 4 3 2 3 60
Proposta di VOTO
ALUNNO
VALUTAZIONI PARZIALI
TIP PG % base 15 base 10
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5.2 Valutazione della seconda prova scritta: Trasformazione dei Prodotti
INDICATORI PESI DESCRITTORI PUNTEGGIO DESRITTORI
PUNTEGGIO OTTENUTO (PESO X PUNTI)
Con
osce
nze
Possesso delle conoscenze disciplinari specifiche ralativamente agli argomenti proposto
5
Prestazione non data 0
Possiede conoscenze scarse e scorrette, fraintende le domande 1 Posside conoscenze solo parziali e confuse, non coglie le relazioni 2 Possiede le conoscenze essenziali, segue percorsi semplici 3 Possiede conoscenze articolate; ha acquisito i concetti in modo consapevole, esprime i contenuti in modo corretto 4 Possiede conoscenza ampie ed articolate, individua i concetti chiave e si esprime usando un linguaggio formalmente corretto. 5
Abili
tà 1
Capacità di collegamento, approfondimento e rielaborazione personale
2
Prestazione non data 0
Argomentazione frammenttata o inesistente 1 Argomentazione parziale 2 Argomentazione essenziale 3 Argomentazione adeguata, collegamenti fondamentali e spunti di riflessione 4 Argomentazione sicura, collegamenti precisi, riflessione autonoma 5
Abili
tà 2
Correttezza espositiva ed uso adeguato nel linguaggio specifico della disciplina
3
Prestazione non data 0
Espressione scorretta, mancata esecuzione dell'elaborato o di sua gran parte 1 Espresione scritta faticosa, lessico non sempre corretto 2 Espressione scritta corretta, lessico adeguato 3 Espressione chiara e sicura e lessico corretto 4 Espressione molto curta, linguaggio specifico preciso 5
Punteggio grezzo Max 50
PUNTEGGIO GREZZO
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VALUTAZIONE della 2^ prova scritta
1 2 3
conoscenze
abilità 1 abilità 2
Ind 1 Ind 2 Ind 3
P E S I PGmax
5 2 3 50
Proposta di VOTO
N.
Cognome e Nome VALUTAZIONI PARZIALI PG Perc. base 15 base 10
1 3 3 2 27 0,54 10 6 Conoscenze Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento.
Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio.
Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche
Abilità2 Uso corretto ed adeguato del linguaggio
Abilità 1 Capacità di collegamento, approfondimento e rielaborazione personale
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5.3. VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA: QUESITI DI TIPOLOGIA B (Quesiti a risposta singola di lunghezza predefinita)
Per la terza prova scritta vengono proposti ai candidati 12 quesiti di tipologia B, tre per ciascuna delle quattro materie coinvolte. Ogni quesito è valutato in termini di conoscenze, abilità1 e abilità 2 (Indicatori) ai quali si attribuisce preventivamente un coefficiente di difficoltà da 1 a 3 e la cui somma dia complessivamente 5. Il tempo massimo stabilito è di 210 minuti. Ai fini della valutazione, ad ogni risposta e per ciascun indicatore è assegnato un punteggio, da 1 a 5, secondo la seguente scala: 0 = risposte in bianco
3 = prestazione sufficiente
1 = prestazione gravemente insufficiente 4 = prestazione discreta (o buona ma tendente a discreta)
2 = prestazione insufficiente 5 = prestazione ottima (o buona ma tendente ad ottima)
In questo modo ogni candidato acquisisce un punteggio parziale, espresso in venticinquesimi, per ciascun quesito. Dalla somma dei punteggi parziali si forma un punteggio totale in trecentesimi che, trasformato in centesimi, va a rappresentare il punteggio grezzo percentuale. Il punteggio grezzo percentuale è trasformato in voto quindicesimale attraverso l’uso della seguente tabella
Punteggio grezzo %
Punteggio Base 15
Punteggio grezzo % Punteggio Base 15
0-2 1 43-49 9 3-7 2 50-56 10
8-12 3 57-64 11 13-18 4 65-73 12 19-23 5 74-82 13 24-29 6 83-93 14 30-35 7 94-100 15 36-42 8
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Esempio di TABELLA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
CANDIDATO: COGNOME__________________________NOME______________________
Disciplina Materia 1 Materia 2 Materia 3 Materia 4 a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c
Indicatore
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Pesi a+b+c totale5
Punti (1 - 5)
Tot. Parz.
Tot. punti /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /300
Punteggio grezzo % 1. Punteggio effettivo = ……/15
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Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.41 di 47
Di seguito i testi delle domande relative alle tre simulazioni della terza prova. Simulazione 27 Febbraio 2017 Biotecnologie 1 - Quali sono le condizioni ideali per la moltiplicazione delle peronospore?
Come si agisce per controllare il loro sviluppo? Come si interviene nel caso di infezione delle piante da frutto come la vite? 2 – Descrivete le strategie di lotta e di prevenzione delle virosi 3 – Per quanto riguarda il dibattito sul rischio biotecnologico metti in evidenza i possibili benefici e i potenziali rischi derivanti dall' impiego delle biotecnologie nel settore agricolo
Produzioni vegetali 4 - Il candidato illustri i rami a legno e a frutto nelle drupacee 5 - Il candidato illustri i rami a legno e a frutto nelle pomacee 6 - Il candidato descriva il bilancio idrico in relazione all’impianto di un arboreto.
Inglese
7) WRITE ABOUT PHYLLOXERA AND POWDERY MILDEW. INCLUDE FEATURES AND CURE OF THESE TWO DISEASES. 8) WRITE ABOUT THE DANGERS CAUSED BY GMO SEEDS. 9) EXPLAIN WHAT A MODERN STABLE SHOULD BE LIKE.
Estimo
10) Che cosa si intende per frutti pendenti e anticipazioni colturali? Con quali procedimenti e formule possono essere stimati i frutti pendenti? 11) Esponi le tue considerazioni riguardo gli aspetti economici attraverso i quali può essere stimato il valore di un frutteto coetaneo in un momento intermedio del ciclo produttivo. 12) Con riferimento agli Standard internazionali di valutazione, esponi le tue considerazioni riguardo i metodi attraverso i quali può essere determinato il valore di mercato di un immobile.
Simulazione 6 Aprile 2017 Biotecnologie
1) Metti in evidenza il ruolo delle muffe nella vita dell’uomo 2) Quali sono gli stadi dei processi biotecnologici fermentativi ? Evidenzia
le differenze tra i bioreattori a coltura discontinua e continua 3) 3) Quali sono le differenze tra le birre ad alta e bassa fermentazione ?
Produzioni vegetali 4) Il candidato illustri le caratteristiche botaniche dell’olivo. 5) Il candidato illustri il metodo di propagazione attualmente più utilizzato dell’olivo.
6) Il candidato illustri le modalità di esecuzione della potatura dell’olivo allevato a vaso policonico, sia in fase di allevamento che di produzione.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.42 di 47
Inglese 7) DESCRIBE THE VARIOUS STEPS TO MAKE BUTTER. 8) FOCUS ON DIARY COWS AND WRITE ABOUT: WHY AND WHEN COWS ARE FLUSHED AND STEAMED / WHAT COLOSTRUM IS / WHAT LACTATION IS / WHEN COWS ARE DRIED OFF.. 9) FOCUS ON THESE TWO BEEF ANIMALS, HIGHLAND AND HERFORD, AND DESCRIBE THEIR CHARACTERISTICS IN RELATION TO THE LOCATION THEY ORIGINATED FROM.
Estimo
10) Secondo quali criteri è possibile giudicare la convenienza di un miglioramento eseguito dal proprietario che ha come riferimento il periodo illimitato? 11) Come si determina il costo del miglioramento ai fini del giudizio di convenienza? 12) Come si determinano i danni causati dagli agenti inquinanti alle coltivazioni?
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5.4 VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
La valutazione nelle singole discipline è stata effettuata secondo gli indicatori individuati dal Consiglio di Classe, secondo la griglia di seguito riportata ed anche sulla scorta delle indicazioni emerse dal corso sul nuovo esame di stato: A: Conoscenza specifica degli argomenti proposti; B: Padronanza della lingua e competenza argomentativa; C: Abilità nell’approfondimento e nell’elaborazione autonoma; D: Abilità nel collegare le conoscenze acquisite; GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Pesi per gli indicatori Abilità Misurate / Pesi Candidati
A
4
B
2
C
2
D
2
Punt. grezzo max 50
Voto Base 30
Calcolo punteggio grezzo, assegnando al candidato una votazione pentenaria: Pi = peso x__ + peso x__ + peso x__ + peso x__ = ____ Ai fini della valutazione di dette abilità, alle stesse è attribuita diversa importanza secondo i pesi decisi dai docenti. Inoltre ogni abilità sarà misurata, in base alla prestazione fornita dal candidato, con un punteggio da 0 (in casi eccezionali) a 5, in base alla seguente scala: - 0 = Prestazione nulla - 1 = Prestazione gravemente insufficiente - 2 = Prestazione insufficiente - 3 = Prestazione sufficiente - 4 = Prestazione discreta/buona - 5 = Prestazione buona/ottima Si giudica la prova sufficiente se lo studente avrà conseguito un punteggio grezzo pari al 53% del punteggio grezzo massimo.
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6. SIMULAZIONE PROVE SCRITTE 6.1 SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA La simulazione della prima prova scritta verrà effettuata a classi congiunte ( sezioni A, B,C,D,E,P ) venerdì 19 maggio 2017. 6.2 SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA La simulazione della seconda prova scritta verrà effettuata il 25 maggio 2017. 6.3 SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA Sono state effettuate due simulazioni di terza prova: il 27 febbraio e il 6 Aprile 2017. Il Consiglio di classe ha deciso di proporre la tipologia B: quesiti a risposta singola con un numero prefissato di righe (max. 12), sono state coinvolte le seguenti discipline: Biotecnologie; Produzioni vegetali; Inglese; Estimo. Per l’esecuzione sono stati concessi 210 minuti.
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7. ARGOMENTO COLLOQUIO
Nome e Cognome
Argomento
1. BELLABARBA EDOARDO L’olio di oliva
2. BONFIGLI LEONARDO Permacultura
3. BORBOGLINI FEDERICA Il miele
4. CARDARELLI MARCO La birra e storia della Pilsner
5. CICCHITELLI LUDOVICO Musica e Natura
6. CONSOLATI LETIZIA Alimentazione e benessere
7. CORRIDONI FRANCESCO Il Tè e le bevande probiotiche
8. CORRIDONI RICCARDO I metodi di conservazione
9. FRATINI IRENE Il latte di pecora
10. IOMMI FRANCESCO Agricoltura blu (conservativa)
11. MATTIACCI ALESSIA Il colore rosso
12. MORA ELENA I cani da pastore
13. PICCININI LORENZO La grappa e la distillazione
14. QUATTRINI SAMUELE Il biogas
15. RUGGIERI LUCA Gli effetti negativi dell’allevamento intensivo
16. STAFFOLANI GIACOMO L’olio extravergine di oliva
17. TORDINI LUCIA L’utilizzo dei girasoli
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8. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ALLA DIDATTICA SVOLTE NEL CORRENTE ANNO SCOLASTICO Gli allievi hanno partecipato a varie attività e progetti:
Progetto Orientamento, Stage in collaborazione con UNIVPM, UNICAM Progetto Orientamento: incontro con consulenti del mondo del lavoro
(compilazione del Curriculum e Simulazione del Colloquio di lavoro) Orientamento Universitario: Incontro con esponenti del mondo universitario
(Università di Perugia, Camerino, Macerata ed Ancona) Scuola di specializzazione per imprenditori agricoli, tenutosi all’Abbadia di Fiastra,
organizzato dalla Camera di Commercio di Macerata Progetto “Quotidiano in classe” Viaggio d’istruzione culturale e professionale a Praga e Monaco con visita
aziendale a birrificio (Pilsner) e caseificio (Fondo in provincia di Trento) Progetto Ingegneria naturalistica: visita al recupero ambientale a Montappone e
realizzazione recupero ambientale all’interno dell’Azienda della Scuola Progetto “Alla ricerca di se stessi”, Prof. Claudio Scagnetti Partecipazione alla RACI Conferenza sulla qualità e sicurezza dei prodotti edibili dell’alveare Partecipazione al Convegno su immigrazione e rifugiati politici Incontro sulla Micropropagazione
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
Macerata, 12 maggio 2017 Il Dirigente Scolastico
(Prof.ssa Sabrina Fondato) -------------------------------------------------
Insegnante Materia Firma
Bonifazi Loretta Italiano
Bonifazi Loretta Storia
Sfascia Nadia Matematica
Dezi Tiziana Lingua e Letteratura inglese
Brasca Paolo Religione Cattolica
Giustozzi Alessandra Materia Alternativa alla Religione
Bocci Anelio Scienze motorie e sportive
Caproli Claudio Produzioni animali
Gatti Luisa Trasformazione dei prodotti
Principi Franco Economia estimo marketing e legislazione
Castignani Raffaele Produzioni vegetali
Principi Franco Gestione dell’ambiente e del territorio
Rampichini Gigliola Biotecnologie Agrarie
Macellari Stefano I.T.P. Eserc. Estimo I.T.P. Produzioni Vegetali
Sabatini Nadia I.T.P. Eserc. Produzioni animali v
Zamputi Marcello I.T.P. Eserc. Gest. amb. e terr.
I.T.P. Eserc. Biotecnologie
Pallotto Angelo I.T.P. Eserc. Trasformazione dei prodotti
Macellari Stefano I.T.P. Eserc. Econ., Est., Mark.
e Legisl.
Macellari Stefano I.T.P. Eserc. Econ., Est., Mark.
e Legisl.