ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.1 di 40
DOCUMENTO DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
a. s. 2015 - 2016
CLASSE V D Articolazione: Gestione dell’Ambiente e del Territorio
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I N D I C E
1. Presentazione della classe ........................................................................................................ PAG.04
2. Situazione della classe ............................................................................................................... PAG.05
3. Programmazione degli obiettivi .................................................................................................. PAG.06
4. Programmazione disciplinare ..................................................................................................... PAG.08
Italiano .............................................................................................................................. PAG.08
Storia ............................................................................................................................... PAG.10
Matematica ...................................................................................................................... PAG.11
Inglese ............................................................................................................................. PAG.12
Educazione fisica ............................................................................................................ PAG.14
Religione ......................................................................................................................... PAG.15
Produzioni animali .......................................................................................................... PAG.16
Trasformazione dei prodotti ............................................................................................. PAG.18
Economia, Estimo, Marketing, Legislazione …………………….....…..........……..……..PAG.20
Produzioni vegetali......................................................................................................... PAG.21
Gestione dell’ambiente e del territorio ………………..………………..........………....…....PAG.24
Genio rurale……………...……………………….............……………….........……............ PAG.28
5. Valutazione....................................................................................................................................PAG. 29
6. Valutazione I prova...... ............................................................................................................... PAG. 30
7. Valutazione II prova. ................................................................................................................... PAG. 32
8. Valutazione III prova ................................................................................................................... PAG. 33
9. Domande simulazioni terza prova. ................................................................................................PAG. 35
10.Valutazione colloquio. ........................................................................... ........................................PAG. 36
11.Argomenti colloquio.........................................................................................................................PAG. 38
12. Attività integrative alla didattica svolte nel corrente anno scolastico................................................PAG. 39
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I DOCENTI
Insegnante Materia Continuità didattica
triennio
Rinaldi Anna Luigia 50/A Italiano e Storia 3^ 4^ 5^ anno
Prenna Elisabetta 49/A Matematica 3^ 4^ 5^ anno
Marinangeli Barbara 346/A Lingua e Letteratura inglese 3^ 4^ 5^ anno
Brasca Paolo Religione Cattolica 3^ 4^ 5^ anno
Ricciardi Massimo Materia alternativa a Religione Cattolica 5^ anno
Migliozzi M. Stefania 29/A Scienze motorie e sportive 3^ 4^ 5^ anno
Benedetti Sergio Produzioni animali 3^ 4^ 5^ anno
Cacchiarelli Andreina 12/A Trasformazione dei prodotti 3^ 4^ 5^ anno
Scagnetti Claudio 58/A Economia estimo marketing e legislazione
5^ anno
Cardinali Pacifico 58/A Produzioni vegetali 3^ 4^ 5^ anno
Villani Luigino 58/A Gestione dell’ambiente e territorio 5^ anno
Macellari Enrico Genio Rurale 5^ anno
Sabbatini Nando ITP Eserc. Genio rurale 3^ 4^ 5^ anno
Pallotto Angelo C050 ITP Trasformazione dei prodotti 3^ 4^ 5^ anno
Zamputi Marcello C050 ITP Eserc. Gestione dell’ambiente e del territorio
5^ anno
Sabatini Nadia C050 I.T.P. Eserc. Produzioni vegetali 5^ anno
Romitelli Denise sostituta di Pasquali Marco dal
C050 ITP Economia estimo marketing e legislazione e Produzioni animali
5^ anno
Ciccioli Samuela Docente specializzato 3^ 4^ 5^ anno
Latini Tiziana Docente specializzato 3^ 4^ 5^ anno
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1. PRESENTAZIONE E STORIA DELLA CLASSE
a.s.
classe n° alunni promossi non promossi
ritirati trasferiti inseriti
2013-14 3° 19 15 3 1
2014-15 4° 17 17 0 0 2
2015-16 5° 18 1 0 1
GLI ALLIEVI
1. BERNABEI AGNESE
2. CANCELLIERI DANIELE
3. CANZONETTA DANIELE
4. COMPAGNUCCI NICOLA
5. CUDINI GELSO
6. DEL GOBBO PAOLO
7. GIGLIETTI ALICE
8. GIRONELLI ELIA
9. MACELLARI DANIELE
10. MARKIV RUSLANA
11. MASTRACCHIO MICHELE
12. MERIGGI MICHELE
13. MICUCCI LORENZO
14. MINNUCCI SEBASTIANO
15. PESARESI ANDREA
16. RIPARI SARA
17. SPERNANZONI IRENE
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2. SITUAZIONE DELLA CLASSE
SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE V
La classe è composta da 17 alunni, 5 femmine e 11 maschi, tra cui due ragazzi diversamente abili che
seguono rispettivamente una programmazione differenziata ed una semplificata, come da documentazione
allegata agli Atti. Gli allievi sono generalmente educati e rispettosi, partecipano alle lezioni dimostrandosi
aperti al dialogo educativo e interessati anche a temi di attualità. L’impegno domestico è generalmente un po’
discontinuo ma proficuo se finalizzato alle verifiche.
Qualcuno mostra ancora qualche incertezza nella rielaborazione personale, altri più capaci, più motivati e
meglio impegnati evidenziano una sicura preparazione in tutte le discipline pur dimostrando particolare
attitudine per le materie tecnico-scientifiche e professionalizzanti.
RISULTATI AL TERMINE DEL V ANNO
La classe ha subito nel corso dell’anno cambiamenti a livello numerico poiché un allievo, inseritosi a
settembre, si è ritirato.
Gli alunni hanno sempre avuto un atteggiamento collaborativo partecipando con interesse anche alle attività
extradidattiche . L’ impegno di studio è stato a volte discontinuo e selettivo ma nel complesso adeguato.
Alcuni elementi si distinguono per gli apprezzabili risultati raggiunti, la maggior parte degli allievi realizza un
profitto sufficiente, qualcuno presenta ancora qualche incertezza nella rielaborazione personale, evidenziando
delle difficoltà nella esposizione.
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3. PROGRAMMAZIONE DEGLI OBIETTIVI
Il corso di studi frequentato è l’articolazione “Gestione dell’ambiente e del territorio” in cui vengono approfondite le problematiche della conservazione e della tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle operazioni di Estimo e al Genio rurale. Copia dalla programmazione
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
Conoscenze/ abilità
Favorire la formazione dell'identità personale dello studente;
Favorire il completamento del processo di socializzazione;
Favorire il rispetto e conoscenza dell' io, inteso come educazione psicofisica dei singoli e della società tutta;
Favorire la conoscenza e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali strettamente connesse con il settore primario;
Favorire la ricerca,la rivalutazione e il rispetto dei valori umani e della diversità;
Favorire la capacità di organizzazione del proprio tempo;
Insegnare ad imparare;
Insegnare ad avere progetti e aspettative;
Insegnare a comprendere e ad inviare messaggi nelle varie forma di comunicazione;
Insegnare la collaborazione e la partecipazione attiva;
Insegnare ad agire autonomamente e responsabilmente;
Insegnare a risolvere i problemi
OBIETTIVI CULTURALI
TRASVERSALI
GENERALI:
1. Saper interpretare il proprio ruolo autonomo nel lavoro di gruppo; 2. Essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando
attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario;
3. Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali;
4. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, anche ai fini dell’apprendimento permanente
PER AREE: AMBITO DEI LINGUAGGI:
1. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
2. Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;
3. Utilizzare la lingua straniera sia in contesti quotidiani sia in semplici contesti di studio e di lavoro;
4. Individuare e comprendere le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
AMBITO MATEMATICO:
1. Utilizzare e valorizzare, in modo argomentato, il tessuto concettuale e i fondamentali strumenti della matematica per comprendere la realtà ed operare nel campo delle scienze applicate
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AMBITO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO:
2. Utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;
3. Utilizzare gli strumenti e le reti informatiche nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare,
4. Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio,
5. Riconoscere gli aspetti ecologici, territoriali dell’ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo.
AMBITO STORICO-SOCIALE:
1. Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale, nella consapevolezza della relatività e storicità dei saperi;
2. analizzare il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori di riferimento, al cambiamento delle condizioni di vita e della fruizione culturale.
OBIETTIVI METODOLOGICI TRASVERSALI
Essere in grado di ritrovare le informazioni necessarie.
Conoscere le informazioni necessarie per la soluzione di problemi di diversa natura.
Saper riconoscere e trovare vie di soluzione a problemi anche nuovi.
Acquisire capacità di lavoro interattivo e di gruppo.
Stimolare gli interventi degli alunni a partire dalle loro conoscenze e attraverso l’utilizzo del metodo induttivo.
OBIETTIVI PROFESSIONALI TRASVERSALI
1. Comprendere le interdipendenze fra scienza, economia e tecnologia e le relative modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;
2. Orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine;
3. Utilizzare le tecnologie specifiche ai vari indirizzi e sapersi orientare nella normativa del settore di riferimento;
4. Applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;
5. Conoscere i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi;
6. Analizzare il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
7. Comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni agroindustriali.
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4. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE 2015-2016
Schede compilate dai singoli insegnanti relative alla programmazione disciplinare:
MATERIA ITALIANO
DOCENTE Prof.ssa Anna Luigia Rinaldi ( 4 ore settimanali)
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
C. Bologna, P. Rocchi “ Rosa Fresca Aulentissima “, 3°A Dal naturalismo al primo novecento; 3B L’età contemporanea, Loescher
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 REALISMO, NATURALISMO, VERISMO
- Positivismo e Naturalismo - E. Zola :” Il romanzo sperimentale”, Romanzo e scienza: uno stesso metodo - J. e E. De Goncourt : Prefazione a “ Germinie Lacerteux”
- Verismo - G. Verga: pensiero,poetica, opere “ Prefazione” a “Malavoglia” “Vita dei campi ”: Nedda, Rosso Malpelo, Fantasticheria, La lupa “Novelle rusticane”: La roba “ I Malavoglia” : lettura e analisi dei brani dell’antologia; “ Mastro Don Gesualdo” : La morte di Gesualdo
MODULO 2 L’ETA’ DEL DECADENTISMO
- Decadentismo europeo - Baudelaire: Spleen, Corrispondenze, L’albatro - Rimbaud: “ Lettera del veggente”: Il poeta veggente - Verlaine - Estetismo e Oscar Wilde: Il ritratto di Dorian Gray, XI
- Decadentismo italiano - G. Pascoli: pensiero,poetica, opere “ Myricae”: Il tuono, Lavandare, L’assiuolo, X agosto “ Canti di Castelvecchio“ : Gelsomino notturno; “La poetica del fanciullino” -G. D’Annunzio: pensiero, poetica, opere “Alcyone”: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto, Pastori “ Il piacere”: lettura dei brani dell’antologia “ Il Notturno”: Il cieco veggente
MODULO 3 IL PRIMO NOVECENTO
La ricerca di nuove forme di comunicazione - Il Crepuscolarismo
- G.Gozzano La signorina Felicita
- Futurismo - F.T. Marinetti Il manifesto del Futurismo Il manifesto tecnico della letteratura futurista
MODULO 4 IL NUOVO ROMANZO
Le nuove forme del romanzo in Europa:
cenni su F. Kafka, J. Joyce, M. Proust, T. Mann
Le nuove forme del romanzo in Italia: - I. Svevo: pensiero,poetica, opere,
“ La coscienza di Zeno”: tutti i brani dell'antologia - Pirandello: pensiero, poetica, opere “L’ umorismo”: Essenza , caratteri e materia dell’Umorismo “ Novelle per un anno “: La carriola, Il treno ha fischiato, Ciàula scopre la luna “ Fu Mattia Pascal ” : lettura dei brani dell’antologia “ Uno nessuno centomila”: La conclusione del romanzo “Così è se vi pare”- “Enrico IV”- “Sei personaggi in cerca d'autore” : lettura dei passi riportati nell’antologia
- Il romanzo nel secondo dopoguerra: Il Neorealismo
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MODULO 5 LA POESIA ITALIANA DEL ‘900
La poesia - Umberto Saba: pensiero,poetica, opere “Canzoniere”: Città vecchia, Trieste , A mia moglie, La capra - Giuseppe Ungaretti: pensiero,poetica, opere “L’Allegria”: Il Porto sepolto, Veglia, Sono una creatura,I fiumi, Soldati, San Martino del Carso, Mattina; “ Il dolore”: Non gridate più - Eugenio Montale: pensiero,poetica, opere “Ossi di seppia”: Spesso il male di vivere, Meriggiare pallido e assorto, Non chiederci la parola ;“ Occasioni” Non recidere forbice quel volto;“Satura”: Ho sceso dandoti il braccio...
OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZE:
la poetica degli autori e le opere esaminate
le strutture formali dei diversi generi letterari ABILITA’
esporre in modo ordinato e corretto
analizzare in modo autonomo le diverse tipologie di testo (testi poetici, testi in prosa, articoli di giornale…)
produrre in forma scritta saggi brevi, analisi del testo riguardanti il testo letterario
partecipare alle attività scolastiche proposte in modo propositivo e corretto
saper fare ricerca, collegare conoscenze e riorganizzarle in sistema es. presentazione power point)
Essere in grado di conoscere e interpretare le tematiche fondamentali della vita sociale
ordinare le conoscenze acquisite e schematizzarle logicamente in funzione della stesura
utilizzare un metodo di progettazione del testo
rispettare coerenza espositiva e correttezza ortografica e grammaticale
adottare un lessico adeguato
METODOLOGIA Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
Lettura di testi, finalizzata allo sviluppo delle capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale.
Attività di scrittura, per potenziare la capacità di organizzare un pensiero autonomo, coerente, creativo e formalmente corretto.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Testo adottato
Lezioni frontali
Lezioni in Power Point
Fotocopie
Mappe logiche
Pc - Aula di informatica e
Aula LIM
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Colloqui orali
prove strutturate e semistrutturate
prove scritte in classe e a casa
verifiche formative ( in itinere) e sommative al termine di ciascun modulo
La scala dei punteggi assegnati per la valutazione va da uno a dieci.
I Criteri di valutazione sono quelli fissati nel POF.
La valutazione finale ha tenuto conto, comunque, dei livelli di partenza, dei progressi evidenziati nel percorso didattico, dell' interesse, dell'impegno, del raggiungimento degli obiettivi minimi,della partecipazione, del metodo di lavoro, delle abilità raggiunte.
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MATERIA STORIA
DOCENTE Prof.ssa Anna Luigia Rinaldi ( 2 ore settimanali)
LIBRO DI TESTO Fossati, Luppi, Zanette, Passato e Presente, Bruno Mondadori
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 2 La grande guerra
- Cause e fattori - Svolgimento e caratteri - Le conseguenze geo-politiche
MODULO 3 Le rivoluzioni in Russia
- Le condizioni della Russia - Il comunismo - Lo svolgimento degli accadimenti - La guerra civile
MODULO 4 I totalitarismi
- La crisi del ‘29 - I caratteri del totalitarismo - Il fascismo: caratteri ed evoluzione - Il nazionalsocialismo - Il comunismo sovietico. Stalin.
MODULO 5 La seconda guerra mondiale
- Cause e fattori - Svolgimento e caratteri - Le conseguenze geo-politiche
MODULO 6 Il mondo bipolare
- la Guerra Fredda
MODULO 7
L’Italia repubblicana
- L’Italia nel secondo dopoguerra
OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZE - Conoscere i contenuti essenziali e caratterizzanti dei principali fatti storici
analizzati - Conoscere cause e conseguenze dei fatti studiati ABILITA’ - Ricostruire processi di trasformazione individuando elementi di
persistenza e discontinuità - Individuare i cambiamenti culturali, socio-economici e politico-istituzionali
(es. in rapporto a rivoluzioni e riforme). - Utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali. - Saper sviluppare una sintesi delle problematiche di carattere storico, in
forma discorsiva e/o attraverso l'elaborazione di schemi o mappe concettuali organizzati
METODOLOGIA Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
- Lettura di testi, finalizzata allo sviluppo delle capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale.
Attività di scrittura, per potenziare la capacità di organizzare un pensiero autonomo, coerente, creativo e formalmente corretto
STRUMENTI DI LAVORO
Testo adottato
Lezioni frontali
Materiale on-line
Presentazioni PPT
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Colloqui orali
Questionari
La scala dei punteggi assegnati per la valutazione va da uno a dieci.
I Criteri di valutazione sono quelli fissati nel POF.
La valutazione finale ha tenuto conto, comunque, dei livelli di partenza, progressi evidenziati nel percorso didattico, interesse, impegno, raggiungimento degli obiettivi minimi, partecipazione, metodo di lavoro, abilità raggiunte.
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MATERIA MATEMATICA
DOCENTE Prof. ssa Elisabetta Prenna
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
“ Matematica e Tecnica:ANALISI” “ Moduli.mat STATISTICA e PROBABILITA” Autori: M. Re Fraschini e Gabriella Grazzi – ed Atlas
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 L’integrale indefinito
- Primitive di una funzione e integrale indefinito - Il calcolo delle primitive: le proprietà degli integrali indefiniti; gli integrali immediati; il
metodo di scomposizione; altre regole di integrazione. - L’integrale delle funzioni razionali fratte: frazioni proprie e improprie; l’integrazione delle
frazioni improprie. - Il metodo di integrazione per sostituzione - Il metodo di integrazione per parti
MODULO 2 L’integrale definito
- La definizione e le proprietà: l’area del trapezoide e l’integrale definito; le proprietà.
- Il calcolo di un integrale definito: la funzione integrale; la formula per il calcolo. - Il calcolo delle aree di figure dal contorno curvilineo. .
MODULO 3 Calcolo Combinatorio
- Le disposizioni semplici, con ripetizione, le combinazioni semplici e con
ripetizione, le permutazioni semplici e con ripetizione il binomio di Newton.
MODULO 4 La probabilità
- La definizione classica, soggettiva frequentista e assiomatica - I teoremi sulla probabilità: la probabilità totale e la probabilità composta, - Il teorema di Bayes
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Definire l’integrale indefinito Calcolare gli integrali indefiniti immediati per la ricerca delle primitive Applicare i metodi di integrazione per il calcolo degli integrali indefiniti Definire l’integrale definito e le sue proprietà Calcolare gli integrali definiti Calcolare l’area di figure dal contorno curvilineo Definizione di disposizioni, permutazioni e combinazioni Calcolare disposizioni, permutazioni e combinazioni Definire la probabilità nei vari contesti; Enunciare i teoremi sulla probabilità; Calcolare la probabilità di un evento; Applicare i teoremi sulla probabilità; Individuare le caratteristiche operative del Teorema di Bayes
METODOLOGIA Metodo del problem solving e della didattica rovesciata con video introduttivi e lezioni di stimolo e collegamento con le problematiche per il calcolo della misura delle aree di figure dal contorno curvilineo e l’utilizzo di concetti e modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
- Aula con la lavagna elettronica LIM per video e lezioni
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Prove tradizionali, Colloqui orali, prove strutturate.
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Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.12 di 40
MATERIA LINGUA INGLESE
DOCENTE P r o f . B a r b a r a M a r i n a n g e l i ( 3 o r e s e t t i m a n a l i )
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
On the Farm – English for Agriculture, Piccioli I., San Marco Editore
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 Olive oil
How oilive oil is made
How to make a perfect olive oil
10 ten factors in producing top quality olive oil
Olive oil classification
MODULO 2 Milk
Intro
Milk processing
Milk types
Milk products
Butter
Yogurt
Cheese making
Two typical milk group work
MODULO 3 Winemaking
Intro
A brief history of wine
Growing grape vines
How wine is made
An illustrated guide to the winemaking process (from wineanorak.com)
Types of soils
Italian wine classification
Wine types
Wine products in the UK: beer and whiskey, compared with two typical Italian wines: vino cotto , Vernaccia.
MODULO 4 Animal Husbandry
History
Livestock breeding
Cattle raising
Cow’s digestive system
Mad cow disease
British white cattle breed
Marchigiana cattle breed
Poultry raising
Sheep raising
Pig raising
MODULO 6 A glimpse into literature
The theatre of the Absurd
Samuel Beckett: Waiting for Godot
Reading and analysis of He won’t come this evening
APPROFONDIMENTI
Gli studenti hanno realizzato brevi Dissertations su argomenti relativi a Animal Husbandry, milk, wine. Hanno inoltre prodotto il loro WORK EXPERIENCE REPORT sull’Alternanza Scuola-Lavoro.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli alunni sono in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi e di brani scritti su argomenti professionali. Sanno rispondere a questionari scritti relativi agli argomenti affrontati in forma sostanzialmente corretta e utilizzando il lessico appropriato. Sono in grado di esporre oralmente gli argomenti affrontati in maniera comprensibile e sufficientemente fluida.
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Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.13 di 40
METODOLOGIA Metodo comunicativo, supportato dal Project-based learning. Lezione frontale, lezione dialogata, produzione e uso di mappe concettuali e schemi, approfondimenti individuali, visione di filmati con esercitazioni di comprensione.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Aula, lavagna, LIM, libro di testo, dizionario, fotocopie, siti Internet. Youtube videos:
How olive oil is made
Free range eggs The Story of Our Free-Range British Chickens | Tesco Food
The Story of Our Cheddar Cheese from Somerset | Tesco Food
Discover the art of making wine
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Test orali e scritti (questionari e interrogazioni), presentazioni PPT, sintesi e approfondimenti individuali.
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Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.14 di 40
MATERIA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DOCENTE Prof.ssa Maria Stefania Migliozzi
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Virgili – Presutti VIVERE LO SPORT Editore Atlas
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 Test d’ingresso con griglie di valutazione
1. salto in lungo da fermo 2. salto in alto da fermo 3. yo-yo test 4. 60 m. 5. mobilità articolare coxo-femorale e scapolo-omerale
MODULO 2 Potenziamento generale
1. es. di potenziamento generale con attenzione alla tecnica delle ripetute e delle serie. Lavori settoriali per conoscere e praticare l’efficacia delle contrazioni concentrica, eccentrica e isometrica. Esercitazioni volte a definire i criteri di allenamento della forza veloce e/o della forza resistente.
2. percorsi di durata con monitoraggio della frequenza cardiaca. Esercitazioni di interval training e in continuo volte a definire i concetti di lavoro quantitativo e/o qualitativo.
3. circuiti con piccoli carichi e variazione nella velocità di esecuzione e nei recuperi.
MODULO 3 Giochi di squadra
Approfondimento dei fondamentali individuali e di squadra di attacco e di difesa:
pallavolo
pallamano
calcio
Tchoukball Tecnica e tattica di gioco con schemi semplici in piccoli gruppi. Simulazione delle varie fasi del gioco. Partite con squadre avversarie nei tornei di Istituto.
MODULO 4 Teoria del movimento
Nozioni teoriche: I principali elementi della teoria dell’allenamento. Concetti di quantità, qualità, supercompensazione.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZE: - Conoscere diversi metodi per migliorare la resistenza generale e specifica - Conoscere diversi metodi per migliorare la forza - Conoscere i movimenti utili alla gestione di almeno due discipline sportive individuali - Conoscere i movimenti utili alla gestione di almeno una disciplina sportiva di squadra - Conoscere elementari schemi di gioco di almeno una disciplina sportiva - Conoscere le regole dei giochi praticati - Conoscere le principali regole dell’allenamento. ABILITA': - Riconoscere il valore educativo dell’attività sportiva - Saper valutare in base alle proprie prestazioni gli elementi che concorrono alla realizzazione di prestazioni motorie. - Realizzare movimenti complessi in forma economica - Avere un buon controllo motorio e organizzarsi nello spazio e nel tempo - Realizzare i movimenti utili alla gestione di almeno due discipline sportive individuali - Riconoscere le qualità personali più importanti utili alla pratica della disciplina sportiva - Rielaborare quanto appreso in diverse realtà operative
METODOLOGIA Lavoro individuale, a piccoli gruppi e a squadra. A corpo libero, con piccoli carichi e a carico naturale.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Palestra, spazi esterni, campetto. Tutti i grandi e piccoli attrezzi. Sussidi audiovisivi e LIM.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Di tipo formativo corrispondente ai livelli delle conoscenze e delle competenze: verifiche oggettive attraverso prove pratiche. Di tipo sommativo per verificare il livello delle competenze e delle capacità: verifiche pratiche individuali o a piccoli gruppi, prove strutturate.
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Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.15 di 40
MATERIA IRC DOCENTE P r o f . P A O L O B R A S C A o r e s e t t i m a n a l i 1 LIBRO DI TESTO ADOTTATO
“Tutti colori della vita”, P. Solinas, ed. SEI “Caritas in veritate”, Benedetto XI, ed. LEV
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
Ambito 8: introduzione all'etica cristiana; la dignità e la sacralità della persona umana; definire la libertà; la carità e la speranza; elementi di bioetica: aborto, eutanasia, sperimentazione sull'uomo, fecondazione artificiale, clonazione umana; il valore del corpo; eros, agape e filia; ambito 9: una società fondata sui valori cristiani: cooperazione, solidarietà, sussidiarietà, fratellanza; economia e ecologia: ogm e biodiversità; sviluppo sostenibile; il valore del lavoro; il lavoro femminile nella storia d'Italia
OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCENZE:conoscere il mistero dell'esistenza secondo la fede cristiana; conoscere i valori cristiani e le basi dell'etica cristiana; ABILITA': acquisire il fatto religioso come un'esperienza portante dell'umanità; saper cogliere l'originalità del messaggio cristiano e mettere in pratica alcuni aspetti caratteristici del cristianesimo; comprendere l'adolescenza come tempo di cambiamenti e di scelte alla luce dei valori cristiani.
METODOLOGIA
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
- Testo adottato - Lezioni frontali - Fotocopie - Film e video
- LIM CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
- Colloqui orali.
- La valutazione finale ha tenuto conto, comunque, dei livelli di partenza, progressi evidenziati nel percorso didattico, interesse, impegno, raggiungimento degli obiettivi minimi, partecipazione, metodo di lavoro, abilità raggiunte.
MATERIA ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE P r o f . M a s s i m o R i c c i a r d i o r e s e t t i m a n a l i 1
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
nessuno
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO UNICO
CONOSCENZA DELLE PRINCIPALI CORRENTI FILOSOFICHE DEL NOVECENTO E CONTEMPORANEE.
1. Cos’è la filosofia; 2. Principali correnti filosofiche del 900 e contemporanee; 3. Quali i maggiori esponenti, in quali periodi e, per quanto possibile
evidenziarne gli aspetti principali;
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi raggiunti durante le lezioni e le esperienze pratiche sono stati i seguenti:
Stimolare la curiosità relativa alla filosofia;
avvicinare l’alunno ad una materia apparentemente distante dal proprio percorso
di studi;
favorire un primo approccio ad alcuni concetti di base collegati all'argomento, in particolare quelli connessi a questioni storico-scientifiche;
METODOLOGIA
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
I contenuti teorici sono stati affrontati mediante approfondimenti on line, sia domestici che a Scuola, tramite la visione di DVD raccontati dal Filosofo-Matematico Piergiorgio Odifreddi e da Alberto e Piero Angela, e tramite la saltuaria lettura dei quotidiani, quando disponibili a scuola.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
- Colloqui orali. - La valutazione finale ha tenuto conto, dell’interesse, impegno, partecipazione,
metodo di lavoro, abilità raggiunte.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.16 di 40
MATERIA PRODUZIONI ANIMALI
DOCENTE Prof. SERGIO BENEDETTI
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
A.Falaschini M.T.Gardini – Alimentazione animale, igiene e sanità zootecnica – REDA
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
INTRODUZIONE Zootecnia tra produzione, consumo e sostenibilità
Consumi energetici e di acqua, inquinamento e gestione dei reflui, biogas. Agricoltura biologica e sistema di controllo in Italia. Principi di Zootecnia biologica (origine degli animali, conversione, strutture e pratiche zootecniche, alimentazione e gestione sanitaria).
PARTE PRIMA ALIMENTAZIONE
MODULO 1 Alimenti e loro conservazione
Classificazione degli alimenti (foraggi, concentrati, sottoprodotti e mangimi di origine animale); principali essenze foraggere utilizzate, principali materie prime per la formulazione dei concentrati composti, sottoprodotti. Riconoscimento pratico delle principali materie prime per concentrati dei principali foraggi utilizzati in alimentazione zootecnica.
Tecniche di conservazione degli alimenti: fienagione tradizionale e in due tempi, insilamento e disidratazione.
Preparazione e somministrazione degli alimenti: trattamenti fisici e meccanici, tecnica del pascolo e utilizzo dei foraggi.
Composizione degli alimenti. Importanza dell’acqua sotto il profilo biologico e fisiologico. Concetto di sostanza secca e di tal quale. Glucidi: funzioni, carboidrati strutturali e non strutturali. Proteine: composizione, funzioni, aminoacidi essenziali, sostanze azotate non proteiche e loro utilizzo in zootecnia. Grassi: composizione e funzioni. Vitamine: classificazione e funzioni, vitamine liposolubili (A, D, E, K) e idrosolubili (generalità). Macroelementi (calcio, fosforo, sodio e magnesio), microelementi (solo identificazione) e uso dei principali integratori minerali nel razionamento degli animali.
MODULO 2 Utilizzo fisiologico e valutazione degli alimenti
Alimentazione e ricambio del materiale energetico. Anabolismo e catabolismo. Metabolismo intermedio di glucidi, proteine e grassi.
Valutazione chimica e analisi degli alimenti: umidità, proteine grezze, lipidi grezzi, cellulosa grezza, ceneri e estrattivi inazotati.
Appetibilità della razione.
Digeribilità degli alimenti e fattori che la influenzano, coefficiente di digeribilità.
Utilizzazione dell’energia degli alimenti, dall’energia lorda all’energia netta.
Relazione nutritiva, rapporto Ca/P e K/Na. Volume della razione e capacità di ingombro.
Utilizzazione dell’azoto proteico e non proteico nei mono e poligastrici, valore biologico delle proteine.
L’importanza della fibra nella razione alimentare: differenze tra il metodo di rilevazione Van Soest e quello Weende.
Valore nutritivo degli alimenti: metodo scandinavo delle U.F., metodo francese delle U.F.L. e U.F.C.
Fabbisogni di mantenimento, lattazione, accrescimento, ingrasso e gravidanza. Esempi di calcolo dei fabbisogni per vacche da latte, manze e vitelloni.
Elementi per il calcolo della razione. Esempi di razionamento per bovini con e senza uso di insilati. Esempi di formulazione di concentrati per bovini.
PARTE SECONDA TECNICHE DI ALLEVAMENTO
MODULO 3 Bovini
Produzione del latte e controlli funzionali
Alimentazione del vitello.
Alimentazione delle vacche in gestazione e lattazione.
Tecnica di somministrazione degli alimenti: tradizionale a strappi, auto alimentatore e unifeed.
Alimentazione delle bovine in asciutta.
Produzione della carne:categorie animali da macello, qualità delle carni, età di macellazione, resa al macello e allo spolpo.
Sistemi di allevamento del bovino da carne. Vitello a carne bianca, vitellone leggero e pesante. Schemi di razionamento.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.17 di 40
MODULO 4 Suini
Alimentazione dei riproduttori.
Esigenze nutritive e scelta degli alimenti.
Preparazione delle razioni e modalità di distribuzione.
Produzione del suino leggero e intermedio.
Produzione del suino pesante
MODULO 5 Igiene
Dismetabolie: acidosi ruminale, chetosi o acetonemia, collasso puerperale.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
OBIETTIVI MINIMI Modulo 1
Conoscenza dei principali alimenti e utilizzati nell’alimentazione zootecnica e delle loro tecniche di conservazione. Abilità nel riconoscimento pratico delle principali materie prime per concentrati.
Conoscenza della composizione chimica degli alimenti. Modulo 2
Conoscenza delle procedure per la valutazione chimica degli alimenti. Conoscenza delle principali caratteristiche della razione: digeribilità e utilizzazione energetica e proteica. Conoscenza delle principali unità di misura del valore nutritivo degli alimenti.
Conoscenza dei fabbisogni alimentari e dei criteri per formulare una razione. Conoscenza delle tecniche di distribuzione degli alimenti. Abilità nel calcolare i fabbisogni per bovini e formulare una razione per le diverse razze a categorie. Modulo 3-4
Conoscenza dei principi di gestione dell’allevamento bovino e suino nelle varie categorie produttive. Conoscenza delle principali tecniche di alimentazione e distribuzione della razione dei bovini e dei suini. Modulo 5 Conoscenza delle principali dismetabolie dei bovini.
METODOLOGIA Metodo della comunicazione diretta, della conversazione guidata, del problem solving: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
Utilizzo delle seguenti metodologie durante le spiegazioni alla lavagna: mind map, time line, diagrammi di flusso, T chart, istogrammi, ecc. per schematizzare e rendere più comprensibili concetti e idee.
Lettura delle parti principali dei testi adottati, finalizzata allo sviluppo delle capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale.
Utilizzo di files tratti da siti web per aggiornare gli argomenti curriculari presenti nei testi scolastici e per presentare nuove situazioni e tecniche aziendali.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Libri di testo.
LIM.
Moduli cartacei per esercitazioni.
Files scaricati da siti web.
Files di power point, word, excel preparati dal docente.
Utilizzo della stalla per esercitazioni.
Utilizzo della sala d’informatica per esercitazioni e valutazioni.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Verifiche scritte in forma di: report, relazione, domande con risposte aperte da dieci righe.
Verifiche orali.
Verifiche pratiche sul riconoscimento degli alimenti, sul calcolo dei fabbisogni e della razione.
Problem solving in classe.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Capacità espressive e uso di terminologia tecnica appropriata per le prove orali e pratiche.
Uso di un italiano corretto, organicità dell’elaborato, valore dei contenuti per le prove scritte.
Atteggiamento in classe, capacità di prendere appunti e di organizzare il lavoro, comportamento durante le lezioni con docenti esterni.
Tendenza ad approfondire gli argomenti e a trovare soluzioni personali.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.18 di 40
MATERIA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI
DOCENTE Prof.ssa Cacchiarelli Andreina
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Industrie AgroAlimentari Gian Giorgio D'Ancona.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1
INDUSTRIA ENOLOGICA Morfologia e composizione dell’uva. Le fasi di maturazione. Componenti del mosto (zuccheri,acidi,sostanze pectiche,proteine,polifenoli, sostanze aromatiche,enzimi e sali minerali).Le correzioni del grado zuccherino e dell'acidità del mosto. Mosto concentrato e mosto concentrato e rettificato. I lieviti enologici:classificazione,fattori che influenzano la loro attività ,i lieviti selezionati e loro caratteristiche. La fermentazione alcolica:la trasformazione biochimica e i fattori necessari al processo. La fermentazione malolattica:la trasformazione biochimica, i batteri e i fattori che influenzano la loro attività,le modificazioni indotte sul vino. Principali tecniche di vinificazione: vinificazione in bianco e in rosso, macerazione carbonica (processi tecnologici delle vinificazioni e relativi diagrammi di flusso,le principali attrezzature). Caratteristiche, proprietà e impiego dell’anidride solforosa. I difetti,le alterazioni (casse ossidasica, proteica , tartarica, ferrica e rameica) e le principali malattie (spunto, acescenza e fioretta). Illimpidimento e stabilizzazione dei vini: filtrazione,centrifugazione,utilizzo di chiarificanti e trattamento con le basse ed alte temperature (cenni)
Normativa vigente per la classificazione dei vini Principali analisi di laboratorio: zuccheri totali e acidità del mosto, acidità totale fissa e volatile.
MODULO 2
INDUSTRIA OLEARIA Morfologia e composizione dell’oliva. La produzione dell'olio di oliva:raccolta, immagazzinamento, molitura ,gramolatura,estrazione (metodo classico per pressione, centrifugazione a tre vie e due vie,percolamento).
Principali processi di rettifica. Composizione dell’olio di oliva. Classificazione legale degli oli di oliva e di sansa(tutte le tipologie ammesse dalla legge in particolare quelle riferite al commercio al dettaglio). Difetti e alterazioni:cenni sui difetti,inacidimento ed irrancidimento ossidativo. Sottoprodotti della lavorazione delle olive e loro potenziale utilizzo.
Principali analisi di laboratorio: numero dei perossidi e acidità totale.
MODULO 3
INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA Fattori che influenzano la composizione del latte. I costituenti del latte:il lattosio,i lipidi,le sostanze azotate,i sali minerali e le vitamine. I parametri chimico -fisici del latte:densità,acidità,residuo secco e residuo secco magro, indice crioscopico e pH. Tecniche di risanamento e loro obiettivi. Le operazioni tecnologiche per la produzione del latte alimentare. Classificazione commerciale del latte e normativa vigenti. Le operazioni tecnologiche per la produzione del burro e dello yogurt e dei formaggi. Principali analisi del latte: zuccheri proteine e lipidi totali, acidità totale.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
MODULO 1 Conoscenze
Conoscere l’uva e le fasi di maturazione. Conoscere i componenti del mosto e la loro trasformazione. Conoscere le principali tecniche di vinificazione. Conoscere gli agenti e il chimismo della fermentazione alcolica. Abilità Saper interpretare i dati analitici e saper intervenire per eventuali trattamenti di rettifica
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Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.19 di 40
MODULO 2 Conoscenze Conoscere i componenti dell'olio d’oliva. Saper fare le principali analisi di laboratorio. Abilità Saper interpretare i dati analitici e saper intervenire per eventuali trattamenti di rettifica. MODULO Conoscenze Conoscere i componenti del latte e la loro funzione. Conoscere le tecniche di risanamento del latte e l’ obiettivo del risanamento del latte. Conoscere le principali linee tecnologiche di trasformazione del latte. Conoscere le caratteristiche dei prodotti finiti. Conoscere la normativa vigente. Abilità Saper fare le principali analisi del latte e saper interpretare i risultati .
METODOLOGIA Lezioni frontali e partecipate. Utilizzo delle seguenti metodologie durante le spiegazioni alla lavagna: diagrammi di flusso, istogrammi, mappe concettuali ecc. necessari per schematizzare e rendere più comprensibili concetti e idee. Lettura delle parti principali dei testi adottati, finalizzata allo sviluppo delle capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale. Attività di scrittura per potenziare la capacità di sintesi.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Aula e laboratorio di chimica, cantina aziendale. Visita guidata a ENOILEXPO
Attrezzatura del laboratorio di chimica.
STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Le verifiche orali hanno tenuto conto della conoscenza (acquisizione dei contenuti) e della comprensione (utilizzazione degli stessi) degli argomenti richiesti, nonché della padronanza della lingua, delle capacità critiche, di rielaborazione e di approfondimento dei diversi argomenti. Per la valutazione delle prove scritte si è tenuto conto della padronanza del codice linguistico specifico, delle conoscenze e competenze riferite agli argomenti richiesti e delle relative capacità di sintesi,dell'atteggiamento in classe,della capacità di prendere appunti e di organizzare il lavoro . Ho considerato sufficienti gli alunni che hanno dimostrato di aver acquisito gli obiettivi minimi stabiliti nella programmazione annuale.
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Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.20 di 40
MATERIA ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE
DOCENTE Prof. Claudio Scagnetti
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Corso di Estimo Rurale, Stefano Amicabile, Hoepli editore
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 ESTIMO GENERALE
Aspetti economici dei beni
I procedimenti di stima
MODULO 2 ESTIMO RURALE
Stima dei fondi rustici.
Stima delle scorte.
Stima dei frutti pendenti..
Stima delle colture arboree.
Stima dei miglioramenti fondiari.
Stima dei fabbricati rurali.
MODULO 3 ESTIMO LEGALE
Espropriazioni per pubblica utilità.
Stime nelle servitù prediali
Stime per danni.
Stime nelle successioni ereditarie.
Usufrutto
MODULO 4 ESTIMO CATASTALE
Catasto terreni.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Conoscere i fondamenti della teoria delle valutazioni indispensabili per la risoluzione dei quesiti estimativi.
Saper individuare l'aspetto economico in funzione dello scopo della stima.
Saper individuare il procedimento estimativo più idoneo alla risoluzione del quesito.
Saper effettuare la stima di fondi rustici in funzione dell'ordinamento produttivo e della forma di conduzione
Saper utilizzare, con una certa autonomia , gli strumenti teorico pratici necessari alla valutazione.
Conoscere la normativa che regola i principali diritti di interesse estimativo.
Saper valutare gli indennizzi e i diversi diritti, applicando le più idonee metodologie estimative.
Conoscere l'istituzione catastale.
METODOLOGIA Metodo della comunicazione diretta e della conversazione guidata: lezioni espositive di stimolo e collegamento.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Libro di testo, manuali e prontuari, Lim ed approfondimenti in versione informatizzata.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Verifiche orali.
Verifiche scritte
Interventi dal posto, interesse e partecipazione attiva in aula.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.21 di 40
MATERIA PRODUZIONI VEGETALI
DOCENTE Prof. Pacifico Cardinali I.T.P. Prof. Nadia Sabatini
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
“Coltivazioni Erbacee e Arboree” R. VALLI - C. CORRADINI – F. BATTINI Edagricole
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
ARBORICOLTURA GEN. MODULO 1: arboricoltura nel territorio.
- Introduzione alla materia, produzioni di nicchia, metodi di produzione: convenzionali e biologiche, problematiche agronomiche connesse, filiere nel territorio.
MODULO 2 Principi economici che muovono le scelte tec-niche e gestionali in ar-boricoltura
- Analisi macro e micro economiche marketing del comparto, giudizi di convenienza per la modifica dell’indirizzo produttivo aziendale.
- Ricerca di mercato.
- Destinazione del prodotto.
- Forme di allevamento ed economia delle operazio ni colturali.
- Investimenti ed immobilizzazioni
MODULO 3 Anatomia e fisiologia delle piante arboree da frutto: principi generali.
- Tessuti e loro funzioni. - Anatomia del fusto, del fiore del frutto. - Dormienza, fotoperiodo e termoperiodo. - Germogliamento e maturazione del frutto, induzione autogena, agosta mento.
MODULO 4 Propagazione dei frut- tiferi
- Gamica e produzione di piante madri. Incroci selezione,clonazione. - La pianta bimembre. - Agamica del portinnesto talea e micropropagazione - Agamica della cultivar nesto: innesto e sovrainnesti.
MODULO 5 Impianto del frutteto
- Valutazioni preliminari. - Scelta del terreno. - Scelta della cultivar e del portinnesto. - Operazioni di campagna. - Palificazione. - Impianto di irrigazione. - Concimazioni d’impianto. - Forme di allevamento. - Interventi di potatura ordinaria e straordinaria. - Basi fisiologiche della potatura. - Potatura di allevamento. - Equilibrio vegeto-produttivo. - Potatura di produzione. - Concetti di lotta guidata, integrata e biologica.
MODULO 6 Potatura MODULO 7 Difesa fitopatologica
- Potatura di formazione. - Potatura di produzione. - Potatura secca. - Potatura verde.
- Forme di allevamento. - - Interventi di potatura ordinaria e straordinaria. - - Basi fisiologiche della potatura. - - Potatura di allevamento. - - Equilibrio vegeto-produttivo.
- - Concetti di lotta guidata, integrata e biologica.
- - Concetto di danno.
- - Tipologia dei danni.
- - Fitoiatria.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.22 di 40
ARBORICOLTURA SPECIALE MODULO 8 LA VITE MODULO 9 DRUPACEE: L’OLIVO IL PESCO MODULO 10 POMACEE: IL MELO
- cenni di botanica,
- cenni di sistematica,
- i portinnesti della vite,
- le cultivar nesto,
- l’impianto del vigneto,
- le forme di allevamento diffuse nelle Marche,
- potatura di formazione e di produzione,
- avversità patologiche più diffuse e loro conseguenze sul vino: peronospora, oidio, botrite, tignola e tignoletta, mal dell’esca,utilizzazione.
- cenni di botanica,
- cenni di sistematica,
- i portinnesti,
- le cultivar nesto,
- l’impianto,
- le forme di allevamento diffuse nelle Marche,
- potatura di formazione e di produzione,
- avversità patologiche più diffuse: mosca, tignola, occhio di pavone cocciniglia (coccus o.)
- utilizzazione.
- cenni di botanica,
- i portinnesti,
- le cultivar nesto,
- l’impianto,
- le forme di allevamento,
- potatura di formazione e di produzione,
- avversità patologiche più diffuse: bolla, corineo, afide verde, monilia.
- cenni di botanica,
- i portinnesti,
- le cultivar nesto,
- l’impianto,
- le forme di allevamento,
- potatura di formazione e di produzione,
- avversità patologiche più diffuse: monilia, cocciniglia S. Josè, carpocapsa.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.23 di 40
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Conoscenza delle basi teoriche dei contenuti generali delle coltivazioni arboree. Nella la parte speciale sono state trattate in modo dettagliato solo quelle specie diffuse nel territorio. Capacità nel riconoscere e trattare aspetti pratici della materia. Abilità nell’esporre in modo professionale contenuti di progetto o di conduzione agraria.
METODOLOGIA Lezione frontale per delineare i contenuti teorici della disciplina.
Schemi riepilogative e riassuntivi. Conversazioni guidate, problem solving, lezioni espositive di stimolo e collegamento finalizzate all’individuazione delle possibili soluzioni di casi pratici.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Libro di testo
Azienda Agraria,manuali,prontuari.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Verifiche scritte sotto forma di relazioni tecniche.
Verifiche scritte sotto forma di quesiti a risposta aperta con numero predefinito di righe su modello della terza prova d’esame
Verifiche orali volte a dimostrare la conoscenza teorica degli argomenti proposti e il loro utilizzo pratico.
Problem solving in classe. CRITERI DI VALUTAZIONE
Capacità espressive e uso della terminologia specifica e appropriata per le prove orali. Uso di un italiano corretto, organicità ell’elaborato, termologia specifica, valore dei contenuti per le prove scritte.
Capacità di analisi, sintesi e di collegamento fra i vari contenuti disciplinari ricerca e soluzioni personali.
La val.ne sufficiente si riferisce agli obiettivi minimi raggiunti.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.24 di 40
MATERIA GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO
DOCENTE Prof. Luigino Villani
LIBRO DI TESTO ADOTTATO
Elena Stoppioni GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO Edizione ZANICHELLI
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 AMBIENTE , TERRITORIO E PAESAGGIO
1) SISTEMI AMBIENTALI NATURALI E ANTROPIZZATI - Definizioni di ambiente, territorio e paesaggio. - Struttura e funzionamento degli ecosistemi naturali : regole e funzionamento dell’ecosistema, flusso di energia e circolazione della materia, concetto di habitat e nicchia ecologica, struttura e dinamica delle popolazioni, rapporti intraspecifici e interspecifici, biodiversità e stabilità degli ecosistemi. - Struttura e funzionamento dell’agro-ecosistema: biotopo e biocenosi , energia ausiliaria, rapporti tra organismi dell’agro-ecosistema, classificazione dei sistemi agrari, concetto di agricoltura sostenibile o ecocompatibile. 2) CARATTERISTICHE E TIPOLOGIE DEL PAESAGGIO - Convenzione Europea del paesaggio. - Ecologia del paesaggio (landescape ecology): elementi costitutivi e sottosistemi del paesaggio: unità strutturali o patches, matrice, ecotoni. - Frammentazioni e connessioni ecologiche: elementi costitutivi di una rete ecologica, struttura e funzioni ecologiche delle siepi. - Classificazioni tassonomiche e qualitativa delle principali tipologie di paesaggio, classificazione del paesaggio rurale in base alla tessitura agraria. - Indicatori ecologici per lo studio paesaggistico. 3) PAESAGGISTICA E CLASSIFICAZIONE DEI TERRITORI - Metodi e strumenti per lo studio del territorio: cartografia di base, cartografia tematica, GIS e CTR Marche. - Analisi territoriale: aspetti climatici (classificazione climatica italiana; diagramma termo- pluviometrico), geologici (carta geologica; profilo, giacitura ed orientamento delle strutture rocciose) e vegetazionali (rilievo fitosociologico ; indice di naturalità) di un territorio. - Fattori della pedogenesi, rilievo pedologico e carta dei suoli. - Classificazione del territorio in base alle attitudini e alla capacità e d’uso dei suoli. - Spazi verdi: tipologie e funzionalità del verde urbano, elementi dell’arredo urbano, orientamenti progettuali e fasi di progettazione del verde urbano. Didattica laboratoriale: fasce bioclimatiche delle Marche e vegetazione tipica. Siepi e fasce boscate : utilità agronomica e paesaggistica. Carte fitosociologiche.
MODULO 2 RISORSE E PROBLEMI AMBIENTALI
1) TUTELA DELLE ACQUE - La risorsa acqua e le problematiche ambientali. - Tipologie di inquinamento delle acque, naturali, dovuti alle attività umane, sia dei corpi idrici superficiali sia delle falde acquifere. - Potere autodepurante dei sistemi idrici. - Tecniche di depurazione di scarichi civili, fitodepurazione - Indicatori e bioindicatori per la qualità dell’acqua. - Gestione sostenibile dell’acqua nell’agro-ecosistema: razionale utilizzo con buone pratiche agronomiche, scelta di sistemi irrigui efficienti, tecniche di coltivazione in ambienti aridi. 2) TUTELA DEL CLIMA E DELL’ARIA - Alterazioni atmosferiche su scala globale e su scala locale - Problemi connessi all’utilizzo di energia fossile. - Gas climalteranti di origine agricola. - Riduzione dei gas a effetto serra da parte dell’agricoltura - Indicatori e bioindicatori per la qualità dell’aria.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.25 di 40
3) TUTELA DEL SUOLO - Il suolo e il suo degrado - Fonti di inquinamento puntuale e fonti di inquinamento diffuso. - Natura del terreno e capacità di assorbimento dei contaminanti. - Il suolo come risorsa per il clima globale: il sequestro di carbonio atmosferico. - Gestione sostenibile del suolo nell’agro-ecosistema (agricoltura conservativa) 4) TUTELA DELLA BIODIVERSITA‘ - Componenti della biodiversità: diversità genetica, di specie e tra ecosistemi - Interventi dell’uomo e perdita della diversità biologica. - Azioni U.E. per proteggere la biodiversità (Rete natura 2000 , aree SIC ,ZPS e future ZCS ; Obbiettivi programma Quadro europeo fino al 2020) - Ruolo dell’agricoltura nella tutela della biodiversità: riforma della Pac ed adempimenti aziendali di greening. Didattica laboratoriale : macroinvertebrati bentonici come indicatori di qualità delle acque superficiali (IBE) ; reti ecologiche regione Marche: aree SIC e ZPS.
MODULO 3 DIFESA DEL PAESAGGIO SOSTENIBILE
1) TUTELA DELL’AMBIENTE - Concetto di sostenibilità ed impatto ambientale. - Politica ambientale europea. - Valutazioni e procedure di autorizzazione ambientale: VIA , VAS , AIA, VINCA. - Metodi per individuare e quantificare gli impatti ambientali. - Misure di mitigazione e compensazione. 2) GESTIONE DEI RIFIUTI - Definizioni e classificazione dei rifiuti (D.lgs. n° 152 / 2006) - Gestione integrata dei rifiuti: ciclo dei rifiuti, diverse forme di raccolta, recupero e smaltimento. - Buone pratiche per risolvere in modo ecocompatibile il problema dei rifiuti: valorizzazione della materia, recupero energetico, produzione di biogas e compost. - Smaltimento dei rifiuti in discarica controllata (D.legs 36/2003). - Ripristino ambientale di un’area a discarica. 3) TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE - Ruolo dell’agricoltura nella gestione del territorio : rinaturalizzazione, rinaturazione, gestione sostenibile delle aree non coltivate. - Metodi di coltivazione e allevamento che soddisfano i criteri di sostenibilità: agricoltura integrata, biologica, principi e tecniche dell’agricoltura conservativa. - Effluenti zootecnici: vantaggi e svantaggi dell’impiego agronomico, attitudine dei suoli per lo spandimento dei reflui, criteri per il corretto uso agronomico. 4) PROBLEMATICHE E TECNICHE DI DIFESA DEL TERRITORIO - Dissesto idrogeologico e ruolo dei boschi nella regimazione idrica e controllo dell’erosione - Definizioni e finalità dell’ingegneria naturalistica. - Materiali e piante autoctone utilizzate nelle principali tecniche di I.N. - Interventi di I.N. antierosivi e di stabilizzazione di versanti. 5) POLITICHE DI TUTELA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO - Politica agricola ed ambientale comunitaria: PAC 2015-2020, D. Habitat , D. Uccelli, D. Nitrati. - Normative nazionali di tutela dell’ambiente e del paesaggio: Norme MIPAF e regionali per Piani di Utilizzo Agronomico dei reflui, Testo unico ambientale (D.Leg. 152/2006) e successive modifiche ed integrazioni, Delibera Giunta regionale Marche n° 136/2015 (Tec. agronomiche produzione integrata) L. R. Marche n° 3 /2012 (Disciplina regionale VIA), Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Leg. 42/2004) - Strumenti di pianificazione territoriale, Enti ed istituzioni che si occupano di ambiente. Didattica laboratoriale: ricerca sul web delle principali norme riguardanti l’ambiente ed il territorio; realizzazione intervento I.N. di sistemazione antierosiva fosso disposto a rittochino.
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GARIBALDI” – MACERATA
Documento del Consiglio di Classe – 5D pag.26 di 40
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Conoscenze -Significato di ambiente, territorio e paesaggio, principali sistemi di classificazione e di rilevamento. -Differenze, analogie e principi che regolano i diversi ecosistemi naturali ed antropici -Cause di inquinamento del sistema acqua, aria, suolo. -Concetti di biodiversità, sviluppo sostenibile, impatto ambientale e tutela ambientale. -Adempimenti generali della procedura di VIA, tecniche e metodi per la difesa del territorio. -Principali elementi vegetali e architettonici che entrano nella costruzione di un’area verde. Abilità -Saper identificare e descrivere le risorse e le minacce ambientali. -Saper esprimere lo stato di qualità ambientale attraverso l’uso di indicatori abiotici e biotici. -Saper analizzare le tecniche dell’agricoltura convenzionale e dell’agricoltura sostenibile individuandone vantaggi e svantaggi economici ed ambientali. -Saper individuare gli interventi territoriali atti a tutelare e/o valorizzare le risorse esistenti. -Saper individuare opportune tecniche di Ingegneria Naturalistica a difesa del territorio. -Saper interpretare le principali normative comunitarie, nazionale e regionali di tutela dell’ambiente e del territorio. -Sviluppo di capacità espositive, abitudine al ragionamento e rielaborazione personale per risolvere problematiche ambientali.
METODOLOGIA
- Lezioni frontali di tipo informativo – esplicativo ed interattive, ricercando il continuo
coinvolgimento della classe su specifiche problematiche ambientali e cercando di contestualizzare i diversi contenuti alla realtà agricola e territoriale della zona.
- Conversazione guidata ed utilizzo della metodologia del problem solving finalizzate allo stimolo e allo sviluppo di capacità di collegamento, analisi e rielaborazione personale.
- Lettura di articoli e pubblicazioni di Istituti e d Enti specializzati, tratte da riviste e siti web, per aggiornare-integrare alcuni contenuti e sviluppare capacità di sintesi.
La compresenza del prof. Zamputi Marcello (I.T.P.) alle lezioni settimanali ha permesso di approfondire i contenuti indicati come “didattica laboratoriale” ed in particolar modo: - specie vegetali autoctone e materiali utilizzabili negli interventi di I. Naturalistica; - settori di intervento e tecniche di I.Naturalistica; - progetto e realizzazione intervento I.N. in azienda.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
- Libro di testo - Materiale didattico integrativo: appunti, fotocopie, schemi, files in Word e Power point,
pubblicazioni tratte da siti web ed articoli tratti da riviste specializzate. - Manuale di Ingegneria naturalistica per le scuole secondarie – Regione Lazio. - LIM
STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Le verifiche, scritte, orali e pratiche hanno riguardato l'intero processo insegnamento-apprendimento e sono state effettuate in numero congruo durante l’a.s.; sono state attuate dopo aver sviluppato parti omogenee di programma (unità tematiche) al fine di valutare i livelli conseguiti in riferimento agli obiettivi programmati. Verifiche scritte: - Sviluppo di temi inerenti gli argomenti programmati - Trattazione sintetica degli argomenti (quesiti a risposta aperta) Verifiche orali: - Interrogazioni - Interventi costruttivi durante le lezioni. Verifiche pratiche:
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- Riconoscimento delle principali specie vegetali autoctone utilizzabili per I.N. - Valutazione su contenuti inerenti l’applicazione di tecniche di I.N. Criteri di valutazione Sono stati utilizzati i criteri approvati dal Collegio docenti e presenti nel POF. La valutazione finale ha tenuto conto, comunque, dei livelli di partenza, dei progressi evidenziati nel percorso didattico, del conseguimento degli obiettivi minimi, dell’interesse, impegno e partecipazione. Le attività di recupero e di rinforzo sono state effettuate ‘in itinere’.
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MATERIA GENIO RURALE
DOCENTE Prof. Enrico MACELLARI - I.T.P. Prof. Nando SABBATINI
LIBRI DI TESTO
COSTRUZIONI RURALI – Roberto Chiumenti – Ed. EDAGRICOLE MANUALE DI INGEGNERIA NATURALISTICA PER LE SCUOLE SECONDARIE – AA. VV. – Ed. a cura della REGIONE LAZIO LINEE GUIDA REGIONE MARCHE PER GLI INTERVENTI DI I.N.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
MODULO 1 Elementi costruttivi di un fabbricato rurale - fondazioni - murature - solai - tetti - pavimentazioni - scale - strutture pefabbricate
MODULO 2
Energie alternative e azienda agraria - energia solare - energia idroelettrica - energia eolica - energia geotermica - digestione anaerobica
MODULO 3
Elementi di ingegneria naturalistica - definizione e campi di intervento - le piante e la stabilizzazione dei versanti - l'analisi botanica - principali tipologie d'intervento - principali settori d'intervento - principali materiali utilizzati - errori in fase esecutiva - manutenzione degli interventi
OBIETTIVI RAGGIUNTI
- conoscere le parti fondamentali di un edificio - conoscere le varie tipologie degli elementi costruttivi di un fabbricato - conoscere i vari tipi di energie alternative - conoscere le possibilità di impiego delle energie alternative - saper scegliere il tipo di energia utilizzabile in funzione delle risorse ambientali presenti - conoscere i principali campi di intervento dell'ingegneria naturalistica - conoscere i materiali utilizzati nell'ingegneria naturalistica - conoscere le principali tecniche di intervento - saper individuare la tecnica di intervento ottimale - saper scegliere i materiali più adatti alla tecnica scelta e al contesto Obiettivi minimi: sono quelli sottolineati qui sopra Parte della classe ha raggiunto i soli obiettivi minimi, altri si sono collocati su livelli intermedi ed infine solo alcuni hanno pienamente raggiunto gli obiettivi disciplinari.
METODOLOGIA Spiegazione degli argomenti prima nella teoria poi negli aspetti pratici, con continuo aggancio ai programmi svolti negli anni precedenti e agli aspetti trasversali e interdisciplinari della materia, interazione con gli alunni, richiesta di loro interventi, attuazione di interventi di recupero in itinere in caso di difficoltà di alcuni, dimostrazione di professionalità, coerenza, umanità, rispetto.
STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
Lezioni frontali, uso dell’aula di informatica (risorse on-line, file, prodotti dall’insegnante ecc.), LIM, uso del libro di testo, esercitazioni in classe guidate dal docente, svolte in gruppo e singolarmente, assegnazione di compiti domestici di tipo teorico e pratico, verifiche orali e scritte.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Ci si è attenuti ai criteri contenuti nel POF
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5. VALUTAZIONE
La valutazione intesa come verifica delle ipotesi di lavoro, si è svolta durante il corso dell’anno sia “in itinere” (valutazione formativa), che in sede sommativa per controllare e misurare il grado di apprendimento dell’allievo in relazione agli obiettivi predeterminati. Il Consiglio di Classe ha ritenuto utile delineare in modo corretto i criteri di valutazione e misurazione, dichiarandoli e facendoli conoscere agli studenti, non solo per una scelta di trasparenza dell’azione didattica, ma anche e soprattutto per consentire ai fruitori di quella azione un controllo dei propri apprendimenti ed una incentivazione dei meccanismi di autovalutazione
INDICATORI DI VALUTAZIONE
La normativa sugli esami, letta nel suo complesso, prevede tre momenti nella valutazione delle prove:
- misurare la prestazione del candidato in rapporto ai vari elementi osservati (conoscenze,abilità), come stabilito dalla normativa;
- giudicare se la prestazione complessiva è sufficiente, sulla base di una decisione collegiale della Commissione;
- assegnare alla prova un punteggio corrispondente alla prestazione, secondo le modalità indicate dalla normativa.
Il Consiglio di Classe ha adottato le griglie di valutazione deliberate dal collegio dei docenti su proposta dei dipartimenti disciplinari. Le griglie di valutazione sono state inserite nel POF annuale e nel POF triennale, sono visionabili nel sito web della scuola e nel registro online ed hanno costituito il mezzo di misurazione delle prove durante tutto l’anno scolastico Si riportano di seguito gli indicatori, generici e specifici, individuati per la valutazione e le “griglie” adottate nel corso dell’anno. Si precisa che il passaggio dal punteggio grezzo al voto può essere effettuato mediante l’utilizzo di un foglio elettronico appositamente predisposto. Indicatori generici
raggiungimento degli obiettivi fissati
impegno dimostrato nel cercare di migliorare la propria situazione di partenza
interesse per l’approfondimento
costanza nell’assiduità e nell’impegno
partecipazione attiva, corretta e rispettosa per il lavoro in classe.
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5.1 VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA : ITALIANO
Per la prima prova scritta saranno accertate, le abilità descritte dagli indicatori elencati nella tabella
sottostante, dove sono pure specificati, per ogni indicatore, i descrittori che costituiscono gli elementi che saranno tenuti presenti ai fini della valutazione. Ai fini della valutazione di dette abilità, alle stesse è attribuita diversa importanza, a seconda della tipologia, secondo i pesi precisati nella tabella medesima.
INDICATORI
DESCRITTORI
PESI
Correttezza e proprietà nell'uso della lingua (per tutte le tipologie)
Con riferimento specifico alla tipologia scelta: - Correttezza ortografica e morfosintattica. - Proprietà e ricchezza lessicale. - Ricchezza e varietà dello stile.
Tip. A : 4 Tip. B1 : 4 Tip. B2 : 4 Tip. C : 4 Tip. D : 4
Possesso delle conoscenze relative all'argomento e al quadro di riferimento (per tutte le tipologie)
Qualità e quantità delle informazioni relative all'argomento e sua contestualizzazione. Pertinenza delle informazioni utilizzate.
Tip. A : 3 Tip. B1 : 3 Tip. B2 : 3 Tip. C : 3 Tip. D : 3
Attitudini allo sviluppo critico delle questioni proposte e alla costruzione di un discorso organico e coerente (per tutte le tipologie)
Individuazione del nucleo delle tematiche proposte. Pertinenza delle argomentazioni e valutazioni personali a sostegno delle tesi addotte. Rielaborazione critica dei contenuti. Coesione e compiutezza della trattazione.
Tip. A : 2 Tip. B1 : 2 Tip. B2 : 2 Tip. C : 2 Tip. D : 2
Conoscenze e competenze idonee a individuare la natura del testo e delle sue strutture formali (per la sola tipologia A)
Comprensione ed interpretazione del testo proposto. Possesso ed utilizzazione degli strumenti di decodifica.
Tip. A : 3
Capacità di comprendere e utilizzare i materiali forniti nel rispetto della tipologia prescelta (per la sola tipologia B: B1 = saggio breve B2 = articolo di giornale)
Utilizzazione del corredo documentario. Strutturazione del testo finale, tenendo presenti le consegne (destinatario, titolo, limite di stesura, ecc.). Consequenzialità della trattazione.
Tip. B1 : 3 Tip. B2 : 3
Capacità di organizzare la trattazione in assenza di materiali. (per le sole tipologie C, D)
Consequenzialità della trattazione. Riferimento a fonti (soprattutto tipologia C) Apporto personale (soprattutto tipologia D)
Tip. C : 3 Tip. D : 3
Ogni abilità sarà valutata, in base alla prestazione fornita con riferimento ai singoli descrittori, ma considerati nella loro globalità, con un punteggio da 1 a 5 secondo la scala seguente:
1 = prestazione gravemente insufficiente; 2 = prestazione insufficiente; 3 = prestazione sufficiente; 4 = prestazione discreta (o buona ma tendente a discreta); 5 = prestazione ottima (o buona ma tendente ad ottima). In questo modo ogni candidato acquisirà un punteggio “grezzo” ottenuto dalla somma dei prodotti delle
valutazioni delle singole abilità per i rispettivi pesi.
Si giudica la prova sufficiente se lo studente avrà conseguito un punteggio grezzo pari al 50% del punteggio grezzo massimo
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VALUTAZIONE della prima prova scritta
I N D I C A T O R I Punteggi
Tipologia del tema
Correttezza e proprietà nell'uso della lingua (tutte le tipologie)
Possesso delle conoscenze relative all'argomento e al quadro di riferimento (tutte le tipologie)
Attitudini allo sviluppo critico delle questioni proposte e alla costruzione di un discorso organico e coerente (tutte le tipologie)
Conoscenze e competenze idonee a individuare la natura del testo e delle sue strutture formali (solo tipologia A)
Capacità di comprendere e utilizzare i materiali forniti nel rispetto della tipologia prescelta (solo tipologia B)
Capacità di svolgere autonomamente il tema proposto (solo tipologie C e D)
Punteggio
grezzo
Percentuale di punteggio grezzo ottenuta dal candidato
Punteg. in base 15
Punteg. in base 10
P E S I MAX
A 4 3 2 3 --- --- 60
B1 4 3 2 --- 3 --- 60
B2 4 3 2 --- 3 --- 60
C 4 3 2 --- --- 3 60
D 4 3 2 --- --- 3 60
Cognome e nome
VALUTAZIONI PARZIALI
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5.2 VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA: GESTIONE DEL TERRITORIO
Il calcolo del punteggio grezzo inizia assegnando alla prova dello studente una votazione con una scala pentenaria, oltre allo zero in caso di prestazione nulla, che va a misurare ogni indicatore della prestazione fornita dallo studente, con un punteggio da 1 a 5, in base alla seguente scala:
0 = Prestazione assolutamente nulla
1 = Prestazione gravemente insufficiente
2 = Prestazione insufficiente
3 = Prestazione sufficiente
4 = Prestazione discreta/buona
5 = Prestazione buona/ottima
Ogni singola valutazione degli indicatori va moltiplicata per il peso relativo a ciascun indicatore e dalla sommatoria dei prodotti si forma il punteggio grezzo (PG). Da questo, con le dovute proporzioni si ottiene la proposta di voto in base 15
Si giudica la prova sufficiente se lo studente avrà conseguito un punteggio grezzo pari al 50% del punteggio grezzo massimo
VALUTAZIONE della seconda prova scritta
A B C
conoscenze abilità
1 abilità
2
P E S I PGmax
3 2 2 35 Proposta di VOTO
N. Cognome e
Nome VALUTAZIONI PARZIALI PG Perc. base 15 base 10
1 5 5 5 35 1,00 15 10
INDICATORI
A - Conoscenze: risultato dell’ assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come e/o pratiche teoriche . B - Abilità 1: uso corretto e adeguato del linguaggio C - Abilità 2: capacità di collegamento, approfondimento e rielaborazione personale
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5.3 VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA: QUESITI DI TIPOLOGIA B ( quesiti a risposta singola di lunghezza predefinita) Per la terza prova scritta vengono proposti ai candidati 12 quesiti di tipologia B, tre per ciascuna delle quattro materie coinvolte. Ogni quesito è valutato in termini di conoscenze e abilità ( indicatori): A - Conoscenze: Possesso delle conoscenze disciplinari specifiche relativamente agli argomenti proposti B - Abilità 1: capacità di collegamento, approfondimento e rielaborazione personale. C - Abilità 2 : correttezza espressiva e uso corretto e adeguato del linguaggio specifico della disciplina A tali indicatori si attribuisce preventivamente un coefficiente di difficoltà da 1 a 3 e la cui somma dia complessivamente 5. Ai fini della valutazione, ad ogni risposta e per ciascun indicatore è assegnato un punteggio, da 1 a 5, secondo la seguente scala:
0 = risposte in bianco
3 = prestazione sufficiente
1 = prestazione gravemente insufficiente 4 = prestazione discreta (o buona ma tendente a discreta)
2 = prestazione insufficiente 5 = prestazione ottima (o buona ma tendente ad ottima)
In questo modo ogni candidato acquisisce un punteggio parziale, espresso in venticinquesimi, per ciascun quesito. Dalla somma dei punteggi parziali si forma un punteggio totale in trecentesimi che, trasformato in centesimi, va a rappresentare il punteggio grezzo percentuale. Il punteggio grezzo percentuale è trasformato in voto quindicesimale attraverso l’uso della seguente tabella:
Si giudica la prova sufficiente se lo studente avrà conseguito un punteggio grezzo pari al 50% del punteggio grezzo massimo
Punteggio grezzo %
Punteggio Base 15
Punteggio grezzo %
Punteggio Base 15
0-2 1 43-49 9
3-7 2 50-56 10
8-12 3 57-64 11
13-18 4 65-73 12
19-23 5 74-82 13
24-29 6 83-93 14
30-35 7 94-100 15
36-42 8
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Esempio di TABELLA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
CANDIDATO: COGNOME__________________________NOME______________________
Disciplina Materia 1 Materia 2 Materia 3 Materia 4
a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a b c a B c a b c a b c
Indicatore
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
A Bilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
conoscenze
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Conoscenza
Abilità 1
Abilità 2
Pesi a+b+c totale5
Punti (1 - 5)
Tot. Parz.
Tot. punti /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /25 /300
Punteggio grezzo %
1. Punteggio effettivo = ……/15
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Di seguito i testi delle domande relative alle tre simulazioni della terza prova. Simulazione 29 febbraio 2016
Economia, estimo,
marketing, legislazione
1. Quali possono essere i casi di stima di un fabbricato rurale e quali sono i relativi criteri di valutazione?
2. Che cos’ è un “Piano Regolatore Generale”, quali sono i suoi allegati e che cosa s’intende per “zonizzazione”?
3. Come si può valutare un’area edificabile dopo tanto tempo che non ci sono state compravendite di aree simili.
Produzioni vegetali
1. Il candidato elenchi le fasi in cui si articola l’impianto del frutteto, tratti infine in dettaglio gli scopi della potatura di formazione.
2. Il candidato elenchi le fasi in cui si articola l’impianto del frutteto, tratti infine in dettaglio gli scopi della potatura di formazione.
3. Il candidato esponga, in un elenco, le varie tipologie d’intervento relative alla potatura secca e verde, esprimendo in sintesi, gli scopi generali della potatura di produzione.
Inglese
1. Talk about the steps proceding milk processing. 2. The three basic steps in milk processing. 3. Butter making.
Produzioni animali
1. Il candidato spieghi cosa si intende per anabolismo e catabolismo e descriva il metabolismo intermedio dei protidi.
2. Il candidato descriva come avviene l'utilizzazione energetica degli alimenti a partire dall'Energia Lorda presente in essi.
3. Il candidato descriva i metodi per conoscere il valore nutritivo degli alimenti e spieghi in dettaglio la procedura che viene attuata qualora si scelga di effettuare l'analisi chimica.
Simulazione 15 aprile 2016
Economia, estimo,
marketing, legislazione
1. Cosa s’intende per servitù coattiva di acquedotto e come si determina il relativo indennizzo?
2. Cosa s’intende per contratto di usufrutto, come si può accendere e/o spegnere, quali obblighi ne scaturiscono e perché il reddito dell’usufruttuario è diverso da quello del proprietario?
3. Come si deve comportare un perito incaricato da una Compagnia Assicuratrice quando si accinge a rilevare un danno?
Produzioni vegetali
1. Il candidato tratti dettagliatamente dello scopo dell’innesto della vite, specificando le ragioni della sua larga diffusione.
2. La propagazione della vite: il candidato dia una chiara indicazione dei metodi attraverso i quali viene propagato l’epibionte e l’ipobionte componenti la pianta bimembre nella vite.
3. Il candidato tratti le correlazioni esistenti tra oidio, botrite della vite e le patologie del vino. Proponga inoltre qualche metodo curativo delle stesse, sul prodotto finito.
Inglese
1. Talk about the history of wine. 2. Talk about grape vine growth strategies. 3. Different types of soil in a vineyard and the relation with the type of wine
obtained.
Produzioni animali
1. Il candidato illustri la valutazione fisiologica della razione spiegando l'importanza dell'appetibilità e della digeribilità.
2. Il candidato descriva le modalità adottate per l'allattamento artificiale dei vitelli, le tipologie di latte artificiale utilizzate e lo schema di somministrazione degli alimenti usati fino al completo svezzamento.
3. Il candidato illustri i criteri adottati per l'alimentazione della rimonta (vitelle e manze) e delle vacche appartenenti a razze da latte.
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5.4 VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
La valutazione nelle singole discipline è stata effettuata secondo gli indicatori individuati dal Consiglio di Classe, secondo la griglia di seguito riportata ed anche sulla scorta delle indicazioni emerse dal corso sul nuovo esame di stato:
A: Conoscenza specifica degli argomenti proposti; B: Padronanza della lingua e competenza argomentativa; C: Abilità nell’approfondimento e nell’elaborazione autonoma; D: Abilità nel collegare le conoscenze acquisite; GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Pesi per gli indicatori
Abilità misurate Pesi Candidati
A 4
B 2
C 2
D 2
Punt. grezzo max 50
Voto Base 30
Calcolo punteggio grezzo, assegnando al candidato una votazione pentenaria: Pi = peso x__ + peso x__ + peso x__ + peso x__ = ____ Ai fini della valutazione di dette abilità, alle stesse è attribuita diversa importanza secondo i pesi decisi dai docenti. Inoltre ogni abilità sarà misurata, in base alla prestazione fornita dal candidato, con un punteggio da 0 (in casi eccezionali) a 5, in base alla seguente scala:
- 0 = Prestazione assolutamente nulla - 1 = Prestazione gravemente insufficiente - 2 = Prestazione insufficiente - 3 = Prestazione sufficiente - 4 = Prestazione discreta/buona - 5 = Prestazione buona/ottima Si giudica la prova sufficiente se lo studente avrà conseguito un punteggio grezzo pari al 50% del punteggio grezzo massimo.
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6. SIMULAZIONE PROVE SCRITTE
6.1 SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA
La simulazione della prima prova scritta verrà effettuata a classi congiunte ( sezioni A, B,C,D,E,F, P ) lunedì 16 maggio 2016
6.2 SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
La simulazione della seconda prova scritta verrà effettuata insieme alla V A martedì 24 maggio 2016
6.3 SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
Sono state effettuate due simulazioni di terza prova il 29 febbraio e il 15 aprile e ne sarà effettuata una terza il 17 maggio. Il Consiglio di Classe ha deciso di proporre la tipologia B: quesiti a risposta singola con un numero prefissato di righe (12), sono state coinvolte le seguenti discipline: Economia, estimo, marketing e legislazione; Produzioni vegetali; Inglese; Produzioni animali. Per l’esecuzione della prova il Consigio di classe ritiene siano necessari almeno 210 minuti.
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7. ARGOMENTO COLLOQUIO
Nome e Cognome
Argomento
1. BERNABEI AGNESE
IL BENESSERE E LA TUTELA DEGLI ANIMALI
2. CANCELLIERI DANIELE
TRA VISIBILE E NON VISIBILE: LA SCIENZA DEI QUANTI
3. CANZONETTA DANIELE
LA ROSA CANINA
4. COMPAGNUCCI NICOLA
LE INNOVAZIONI IN AGRICOLTURA
5. CUDINI GELSO
IL MISO
6. DEL GOBBO PAOLO
LA FISARMONICA
7.GIGLIETTI ALICE
L’APICOLTURA A 360°
8. GIRONELLI ELIA
ALIMENTAZIONE BOVINA E PRODUZIONE DI BIOGAS
9. MACELLARI DANIELE
LA PALIFICATA VIVA
10. MARKIV RUSLANA
BODYBUILDING: UNO STILE DI VITA
11.MASTRACCHIO MICHELE
LA GRATA VIVA
12. MERIGGI MICHELE
AGRICOLTURA CONSERVATIVA
13. MICUCCI LORENZO
IL BAMBU
14. MINNUCCI SEBASTIANO
INQUINAMENTO GLOBALE
15. PESARESI ANDREA
LEWIS CARROLL TRA GENIO E FOLLIA
16. RIPARI SARA
GESTIONE ECOSISTEMICA DEL VERDE URBANO E PERIURBANO
17. SPERNANZONI IRENE
LE MERAVIGLIE DEL SAN VICINO
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ATTIVITÀ INTEGRATIVE ALLA DIDATTICA SVOLTE NEL CORRENTE ANNO SCOLASTICO
Gli allievi hanno partecipato a varie attività e progetti:
Progetto Orientamento, Stage in collaborazione con UNIVPM, UNICAM
Progetto Orientamento: incontro con consulenti del mondo del lavoro
Progetto Orientamento: incontro con periti agrari di Macerata
Scuola di specializzazione per imprenditori agricoli, tenutasi all’Abbadia di Fiastra, organizzata dalla Camera d Commercio di Macerata
Alternanza scuola lavoro (durata una settimana)
Progetto “Quotidiano in classe”
Progetto “Walss and integration”
Incontro con il narratore Simone Maretti su Pasolini
Partecipazione a “ HIGH School games”
“Progetto lettura” in collaborazione con il Comune di Macerata e l’ISREC di Macerata: lettura del romanzo “ L’ultimo arrivato” di Marco Balzano, laboratorio e incontro con l’autore
Progetto Teatro
Progetto “English 4U”
Progetto “Erasmus Plus Mobilita”
Seminario “Avvio di impresa”, organizzato dalla Camera di Commercio di Macerata, E-commerce
Progetto “Alla ricerca di se stessi”, Prof. Claudio Scagnetti
Viaggio d’istruzione culturale e professionale a Milano - EXPO, Camargue, Provenza
Rassegna RACI
Convegno sulla coltivazione della Pawlonia
Conferenza sulla prevenzione dei tumori
Corsi di primo soccorso
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IL CONSIGLIO DI CLASSE
Insegnante Materia Firma
Rinaldi Anna Luigia 50/A Italiano e Storia
Prenna Elisabetta 49/A Matematica
Marinangeli Barbara 346/A Lingua e Letteratura inglese
Brasca Paolo Religione Cattolica
Ricciardi Massimo Materia alternativa a Religione Cattolica
Migliozzi M. Stefania 29/A Scienze motorie e sportive
Benedetti Sergio Produzioni animali
Cacchiarelli Andreina 12/A Trasformazione dei prodotti
Scagnetti Claudio 58/A Economia estimo marketing e legislazione
Cardinali Pacifico 58/A Produzioni vegetali
Villani Luigino 58/A Gestione dell’ambiente e territorio
Maccellari Enrico Genio Rurale
Sabbatini Nando ITP Eserc. Genio rurale
Pallotto Angelo . C050 ITP Trasformazione dei prodotti
Nadia Sabatini C050 I.T.P. Eserc. Produzioni vegetali
Zamputi Marcello C050 ITP Gestione dell’ambiente e del territorio
Romitelli Denise sostituta di Pasquali Marco dal.....
C050 ITP Economia estimo marketing e legislazione e P.A
Ciccioli Samuela Docente specializzato
Latini Tiziana Docente specializzato
Macerata, 15 maggio 2016
Il Dirigente Scolastico
(prof.ssa Maria Antonella Angerilli)