Citta’ per
l’Inclusione Attiva
Silvia Ganzerla Senior Policy Adviser, EUROCITIES Bologna, 17 Settembre 2013
1. EUROCITIES
2. Il progetto: Cities for Active Inclusion
3. Risultati principali della ricerca Il ruolo delle citta’
Sfide
Fattori che facilitano l’inclusione attiva
Raccomandazioni
Struttura Presentazione
1. EUROCITIES
Il network delle maggiori citta’ europee
Fondato nel 1986
Annovera oltre 130 grandi citta’ da piu’ di 35 Paesi
europei
6 forum tematici tra cui Affari Sociali
Piattaforma per la condivisione di informazioni e
idee, l’apprendimento reciproco, il contatto con le
istituzioni europee
Progetti Europei
Bologna e’ parte attiva di tutti i forum e presiede il
forum Cultura
Bologna ha un ruolo centrale nel Forum Affari sociali:
la citta’ lavora sull’ Inclusione Attiva fin dal 2008
2. Il progetto: Cities for Active Inclusion
Che cosa e’ l’ Inclusione Attiva?
Raccomandazione EU sull’Inclusione Attiva, 2008:
Tre pilastri: • Mercato del lavoro inclusivo
• Sostegno al reddito minimo di inserimento
• Promozione di servizi sociali di qualita’
Approccio integrato ( i 3 pilastri) e coordinato
(fra gli stakehokders)
2. Il progetto: Cities for Active Inclusion
Citta’ partner:
Barcellona (ES)
Birmingham (UK)
Bologna (IT)
Brno (CZ)
Copenhagen (DK)
Lille-Roubaix (FR)
Rotterdam (NL)
Sofia (BG)
Stoccolma (SE)
Cracovia (PL) fino al 2012
2. Il progetto: Cities for Active Inclusion
Diffusione di informazioni e attivita’di
sensibilizzazione
Sito web & evento Europeo (25 Sett Bruxelles)
Ricerca e analisi di politiche pubbliche
a) Pubblicazione del rapporto finale e 2) di buone
pratiche di inclusione attiva
Attivita’ per facilitare l‘ apprendimento
reciproco
Seminari nelle citta‘ sul tema dell’inclusione attiva
e 2 visite di studio (Barcellona e Birmingham)
Cities for Active Inclusion – Attivita’ 2013
3. Esempi dalle citta’
Servizio di assistenza domiciliare per
persone non autosufficienti
Calcolo del Ritorno Sociale
dell’investimento: misura il valore
globale dell’intervento, non solo il
beneficio economico
2011: per 1€ investito il ritorno e’
stimato tra 2 € e 3 €
Barcellona: Investimento Sociale
3. Alcuni esempi dalle citta’
Appalti pubblici assegnati valutando non
solo la convenienza economica, ma anche
l’impatto sociale
Obiettivo: facilitare l’accesso al mercato
del lavoro: studenti, disoccupati, disabili
Contratti dal valore > 15.000€:
2012: 38 stage per studenti, 225 offerte di
lavoro per disabili, 188 contratti
temporanei
Rotterdam: clausola sociale negli appalti
pubblici
4. Risultati
Le citta’ hanno un ruolo importante per prevenire e combattere la poverta’
Responsabilita’ per i servizi sociali
Inserimento nel mercato del lavoro
Poteri regolamentativi: clausole sociali negli appalti pubblici, supporto all’economia sociale
4. Risultati principali/II
Le citta’ hanno un ruolo importante
Vicinanza alle dinamiche reali della
poverta’ ed esclusione sociale
Progetti pilota, innovazione sociale, testare nuove idee
4. Risultati principali
Ma ci sono anche delle difficolta’ e
punti critici….
Tagli al budget e vincoli finanziari
Crescita del numero di persone a rischio di
poverta’
Nuovi profili di bisogno
Cordinamento con altri livelli di governo
migliorabili
4. Risultati principali
Fattori che facilitano l’inclusione
attiva a livello urbano
Coinvolgimento di utenti e terzo settore nella pianificazione di attivita’
Sforzi per migliorare e misurare la qualita’ dei servizi sociali
Priorita’ data a politiche di prevenzione
Considerare la spesa sociale come un investimento ( Ritorno Sociale dell’Investimento)
4. Risultati principali
Fattori che facilitano l’inclusione attiva
Buona coordinazione tra diversi livelli di governo
Strategie integrata
Rigenerazione urbana: inclusione sociale e sviluppo di infrastrutture adeguate (trasporti, cultura, ambiente, alloggi, etc.)
Stretta cooperazione tra tutti gli attori rilevanti
Promozione di progetti innovativi
4. Conclusioni e Raccomandazioni
Come rafforzare la strategia europea per l’Inclusione Attiva:
5 raccomandazioni
1. Maggiore visibilita’ all’Inclusione attiva nei programmi chiave
dell’UE (FSE, Programmi Nazionali di Riforma)
2.Migliorare la conoscenza di inclusione attiva e favorire
l’apprendimento reciproco
3.Dedicare una specifica parte dei finanziamenti nazionali,
regionali e UE all’inclusione
4.Allargare il campo d’azione della strategia di Inclusione
Attiva: prevenzione, sanita’, famiglie,
5.Migliorare la coordinazione tra i vari livelli di governo