Sergio Iavicoli Direttore del Dipartimento di Medicina del Lavoro Inail – Settore Ricerca
Roma, 24 ottobre, 2013
Cambiamenti nel mondo del lavoro, Fattori di rischio psicosociale e
salute dei lavoratori
Il cambiamento della forza lavoro …
Immagine: Pellizza da Volpedo, The Fourth State, 19012
PEROSH, 2012
INVECCHIAMENTO
ORARIO DI LAVORO
MIGRAZIONE
DIFFERENZE DI GENERE
FRAMMENTAZIONE
RISTRUTTURAZIONI
OUTSOURCING
INSICUREZZA LAVORATIVA
LAVORO FLESSIBILE
NUOVE TECNOLOGIE
EU-OSHA, 2007; 2009
I cambiamenti del mondo del lavoro…
Immagine: Mario Ceroli, The Fifth State,1984
Lavoro intermittente
Lavororipartito
Lavoro a tempo
parziale
BorseLavoro
Tirocini Formativi
Lavoro adomicilio
Telelavoro
Contratti a tempo
determinato
Contratti a tempo
indeterminato
Lavoro nterinale
CO.CO.CO.
Prestazionid’opera
occasionale
Apprendistato
Somministrazionedi lavoro
Lavoro aprogetto
Lavoro occasionaledi tipo accessorio
Contratto diinserimento
Apprendistato
Lavori Socialmente
Utili
Formazione Lavoro
Pianiinserimento
prof.li
PRE - DLgs 276/03 e s.m.i. - POST
L.92/2012 (c.d. L. Fornero)
Lav. Dipendenti Azienda “A”
Operatori di lavoro somministrato
Stagista
CO.CO.PRO.
Lav. Dipendenti Azienda “B”
Liberi professionisti
Ore lavorate– Società 24/7
Media delle ore lavorate settimanalmente nel 2011:
Tuchia 48,9 Corea 44,6
Messico 43,3 Grecia 42,1
Repubblica Ceca 41,1 Israele 40,9 Canada 38,7
Italia 37,8
Fonte: OECD, 2011
Ore lavorate– Società 24/7
Fonte: ERM – European Restructuring Monitor, Aprile 2013
Top five dei casi di perdita di lavoro
Top five dei casi di creazione di lavoro
Il disastro nucleare di Fukushima
Meno del 10% del lavoro in questa centrale elettrica nucleare viene portato avanti da lavoratori impiegati direttamente dalla Tokyo Electric Power Co. (Tepco). Oltre il 90% è svolto da dipendenti di prestatori d’opera, prestatori d’opera e lavoratori occasionali.
Outsourcing:
IMMIGRAZIONE NELL’UE 27
33 milioni di immigrati residenti al 1°gennaio 2012 (EUROSTAT, 2013)
3,8 milioni
7,4 milioni
5,5 milioni
4,8 milioni
61% al Nord, 25% al Centro, 14% Sud ed Isole
4.9 milioni stranieri residenti al 1°gennaio 2012, pari al 8%
del totale dei residenti (ISTAT, 20122)
51,5% provengono dall’Europa , 20,2% dall’Africa, 15,7% dall’Asia,
7,2% dall’America centro-meridionale
+ 300 mila - Incremento immigrati rispetto al 2011
Cambiamento atteso nella popolazione in età 15-64 nel periodo 2005-2050
Tasso di impiego dei lavoratori anziani (età 55-64) negli Stati Membri Europei nel 2010
Media target Europea 50%
13
Source: ETK Finland 2010
Aspettative di vita lavorativa e aspettative di impiego nei Paesi membri nel 2007 (entrambi i generi)
Aspettative di vita lavorativaAspettative di impiego
Vita breve/ vita lavorativa lunga
Fonte: Hytti & Valaste 2005
Vita breve/vita lavorativa breve
Vita lunga/vita lavorativa breve
IT
Vita lunga/vita lavorativa lunga
UOMINIAnni di vita attesi all’età di 15 anni
Anni di vita lavorativa attesi all’età di 15 anni
ETÀ E SALUTE
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
COMPETENZA Aspettative di
vita lavorativa
BILANCIAMENTO VITA/LAVORO
CULTURA DELL’INVECCHIAMENTO E
GESTIONE DEI LAVORATORI ANZIANI
AMBIENTE DI LAVORO
POLITICHE DI IMPIEGO
SICUREZZA SOCIALE
PARADIGMA GLOBALE
Salute nella forza lavoro
Salute di lungo termine Capacità di lavorare eccellente
28%
Malattie, Essere in grado di lavorare15%
Perdita significativa di salute Scarsa o nessuna capacità di lavorare 15%
Salute, Buona capacità di lavorare
42%
Fonte: Rantanen, Instabul 2011
Età ufficiale di pensionamento 63-68 = 65
Numero di nuovi pensionati 77.109
Età media dei nuovi pensionati 58.1
Produttività media persa per singolo pensionato 65-58,1 = 6,9 v
Totale delle perdite di produttività annuali 532.052
Valore medio (costo) di un anno di lavoro 45.405 €
Costo annuale totale di un pensionamento anticipato (cf. State budget 49 Bill. €, GNP 180 Bill. €)
24 Bill. €
Costi sociali del pensionamento anticipato in Finlandia nel 2008 (Ahonen 2010)
IL MODELLO EFFORT-REWARD IMBALANCE (J. Siegrist 1996)
sforzo
ricompensa
domanda / obbligo
motivazione (overcommitment)
• reddito da lavoro • sviluppo di carriera / certezza del lavoro • stima, rispetto
motivazione (overcommitment)
Componenti estrinseche
Componenti interinseche
Fonte: Siegrist 2010
Fonte: Siegrist & Wahrendorf (2009) Quality of work, health, and retirement. The Lancet 374: 1872-1873
EFFORT-REWARD IMBALANCE E INTENZIONE DI ABBANDONARE PRECOCEMENTE IL LAVORO
(share-studio occupati 50+ in 15 nazioni)
Nuovi Vecchi Lavori
L’impatto delle tecnologie innovative sui rischi occupazionali
Vecchi
Nuovi
RISCHI
“Lo stress legato all’attività lavorativa è una delle principali sfide dell’Europa nella sfera della salute e della sicurezza sul lavoro (SSL) e
il numero di persone che lamentano situazioni di disagio provocate dallo stress o aggravate dal lavoro è destinato ad aumentare nel tempo.
Lo stress è il secondo problema sanitario legato all’attività lavorativa segnalato più di frequente in Europa. Dagli studi condotti emerge che
una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è riconducibile allo stress.
Si è calcolato che nel 2002 il costo economico annuo dello stress legato all’attività lavorativa nell’UE a 15 ammontava a 20 000 Mio
EUR.”
(Jukka Takala, 2008)
CONSIDERAZIONI SUI RISCHI PSICOSOCIALI
PRODUZIONE SCIENTIFICA
0
50
100
150
200
1976 - 1980 1981 - 1985 1986 - 1990 1991 - 1995 1996 - 2000 2001 - 2005 2006 - 2010
"stress lavoro correlato" "stress sul lavoro"percezioni di stress lavoro correlatogestione e valutazione dello stress lavoro-correlatoFattori di rischio psicosociale
Indici di rischio di mortalita’ cardiovascolare per livello di stress lavoro correlato
N max=812 (73 morti); durata media del follow-up 25,6 anni
high demand / low control
Terzili 1 = basso; 2 = intermedio; 3 = alto;
*adattato per età, sesso, occupazione, fumo, attività fisica, SBP, colesterolo totale, BMI
Fonte: M. Kivimäki et al. (2002), BMJ, 325: 857
Effort-RewardImbalance
**
* p < .05
L’IMPATTO DEI DISTURBI CORRELATI ALLO STRESS SULLA SALUTE PUBBLICA
Focus sulle malattie coronariche e depressione
Fonte: Siegrist 2010
“Entro il 2020 la depressione e le malattie coronariche saranno, a livello mondiale, le principali
cause di morte prematura e di perdita di giornate lavorative per disabilità (DALY's) ”
(Murray and Lopez 1996)
1980 1990 2000 20121970
Nec
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1980 1990 2000 20121970
• 1979 – Karasek Demand Control model • 2000 – EU-OSHA
Review stress lavoro-correlato
• 2008 – Leka & Cox PRIMA - EF Gestione del rischio psicosociale nel contesto europeo
• 1996 - Siegrist Effort-Reward Imbalance model
• 2007- Accordo europeo sul mobbing e le molestie sul lavoro
• 1972- Michigan Univeristy Person – Environment Fit model
• 1989- Direttiva Europea SSL 89/391/CEE
•Direttiva 90/270/CEE - Attrezzature con videoterminali ;
•-Direttiva 90/269/CEE – movimentazione manuale dei carichi ;
•- Direttiva 2003/88/CE – •Orario di lavoro
• 1995- Cox & Griffiths Definizione dei rischi psicosociali
• 1993- Bongers et al. Psychosocial factors at work and musculoskeletal disease [review]
• 2007- Accordo europeo sul mobbing e le molestie sul lavoro
•A
•mc
•• • 27 Paesi- Sviluppo e adattamento
della normativa nazionale
• 2004: HSE- Management Standards
• 2011: EU-OSHA OiRA – Piattaforma Online interattiva per la valutazione del rischio
• 2007-2010 Strategia Europea
• 2010 –New OSH ERA Programma di ricerca sui rischi psicosociali sul lavoro
• 2002-2006 Strategia Europea Salute e Sicurezza
• Strategia Europea 2020
•1993- 1999 Trattati Europei di Maastricht e Amsterdam
• 2004 - Accordo europeo sullo stress lavoro-correlato
IMP
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Fonte: ETUC, BUSINESSEUROPE, UEAPME, CEEP. Implementation of the European autonomous framework agreement on work related stress. Report by the European Social Partners adopted at the Social Dialogue Committee on 18 June 2008.
IMPLEMENTAZIONE DELL’ACCORDO QUADRO EUROPEO SULLO STRESS LAVORO-CORRELATO
Traduzione dell’Accordo Quadro
Accordi nazionali con le Parti sociali
Attuazione attraverso legislazione nazionale
19 Paesi dell’UE hanno leggi e accordi normativi vincolanti che affrontano lo stress o altri rischi psicosociali sul lavoro. (Commissione
Europea, 2011)
Verso lo sviluppo di una metodologia…
QUALI CRITERI?
Valutazione e gestione dei rischi: approccio sostenibile dalle organizzazioni
Ruolo centrale delle figure chiave della sicurezza e salute sul luogo di lavoro
Utilizzo di piattaforme validate
Approccio globale alla valutazione e gestione del rischio
Adattabilità a diversi settori produttivi
La proposta metodologica INAIL
IL PERCORSO METODOLOGICO
IL PERCORSO METODOLOGICO
VANTAGGI E SVANTAGGI DI TRE APPROCCI EUROPEI
VANTAGGI SVANTAGGI• Valutazione partecipata • Ciclicità e approccio globale • Possibilità di affiancare lo strumento con altri • Strumento e modello validati • Presenza di un software di analisi • Disponibilità di standard di riferimento gestibili in azienda • Gestione all’interno dell’azienda con le figure della prevenzione
• Limitata disponibilità di interventi pratici correttivi
• Poca adattabilità alle micro imprese (inferiore ai 10 addetti)
H S E
• Valutazione partecipata • Ciclicità e approccio globale • Possibilità di affiancare lo strumento con altri • Focus sulla prevenzione • Consulenza interna ed esterna • Assenza di parametri di riferimento
S O B A N E
▪ Poca chiarezza degli interventi
• Mancanza di uno strumento specifico
• Alto rischio di abbandono durante la fase di screening
▪ Valutazione partecipata • Ciclicità e approccio globale • Focus sulla prevenzione • Consulenza esterna • Adattabilità dello strumento • Comparazione indicatori oggettivi - soggettivi • Assenza di parametri di riferimento
• Poca chiarezza degli interventi
• Assenza di uno strumento standardizzato
• Limitato utilizzo delle figure della prevenzione interne
S T A R T
DOMANDA
CONTROLLO
SUPPORTO
RELAZIONI
RUOLO
CAMBIAMENTO
HSE- MANAGEMENT STANDARDS 6 DIMENSIONI CHIAVE
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0
25
50
75
100
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TOTA
LE 3
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Stress lavoro-correlato
MISURE PER FRONTEGGIARE LO STRESS LAVORO-CORRELATO IN EUROPA
Fonte: http://osha.europa.eu
GESTIONE DEI CASI DI STRESS LAVORO CORRELATO
Come pensa che sia gestito lo stress lavorativo sul suo posto di lavoro? (%)
Differenza rispetto al 100% dovuta dell’esclusione di Non so; Universo: Lavoratori di 18 anni e più
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13 6 17 20 16 12 14 14
4 7
32
5
17 16 15 15 12 18 8 19
4
16
8 11 14 24
8 7 14
29
242427
262918
35263531
20
2824
21
28
262926263624
21
27
21
22
252516
18
211520
24323537
485053
33443738
495455
30
523638404133
4250
36
57
35474248
36414438
5 9 9 9 9 9 10 10 10 11 11 11 11 11 12 12 13 13 13 13 14 14 14 15 15 16 17 18 18 19 24 25 28
Molto bene Abbastanza bene Non molto bene Per niente bene
Aziende registrate alla piattaforma: 5026Aziende che hanno utilizzato la metodologia: 1545
AGGIORNAMENTO DATI PIATTAFORMA ONLINE
S - Altre attività e Servizi (22,1%)
M - Attività professionali, scientifiche e tecniche (16,4%)
C - Attività manifatturiere (15,0%)
Q - Sanità e assistenza sociale (10,2%)
F - Costruzioni (9,8%)
DIMENSIONI AZIENDALI
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
Numero totale di gruppi omogenei: 5478Stima numero totale di dipendenti appartenenti alle 1545 aziende : Oltre 161000
PRIMI 5 SETTORI ATECO COPERTI
Nord ovest 35%
Nord est 27%
Centro 22%
Sud 9%
Isole 4%
Aggiornamento dati Maggio2013
OSH come parte della produttività
Impatto economico per le imprese Produttività
Assenze per malattia Infortuni
Turn over Esposti (vertenze)
Il caso di un’azienda di produzione di rasoi in Olanda
Aumento della produzione a breve termine nel lavoro di assemblaggio
Fonte: de Looze MP et al, Human Factors and Ergonomics in Manufacturing & Service Industries, 2010
Individuare una distribuzione bilanciata del tempo di pausa degli operatori e sfruttarla al fine di ottenere un aumento temporaneo della produzione senza richiedere straordinari, uso di linee extra.
• 12 postazioni di lavoro • 14 operatori • 1 pausa pranzo (30 min), in contemporanea • 5 brevi pause, alternativamente in coppie di 2 • linea ferma durante la pausa pranzo
Aumento della produzione a breve termine nel lavoro di assemblaggio
La produzione giornaliera è risultata essere significativamente più alta nelle condizioni alternative A1 e A2 rispetto alla condizione tradizionale T (p = 0,032). Non ci sono state differenze significative tra A1 e A2. La produttività media per operatore per turno non era significativamente differente nelle tre condizioni.
La figura presenta i risultati della media giornaliera di produttività, ovvero il numero medio di prodotti per turno (barra grigia) e il numero medio di prodotti per operatore per ogni turno (barra nera) nelle 3 condizioni T, A1, A2
⬥ Barra grigia= produzione giornaliera ⬥ Barra nera= produzione media per operatore per turno
Aumento della produzione a breve termine nel lavoro di assemblaggio
L’incremento giornaliero è più pronunciato nelle condizioni T e A1. Calcolando il disagio al termine del turno la condizione alternativa A2 sembra essere significativamente migliore della condizione A1, mentre il tempo
totale di disagio nella condizione A2 è significativamente inferiore che nella condizione tradizionale T.
La figura presenta il livello medio (tra i partecipanti) di disagio a collo e spalla nel corso della giornata nelle diverse condizioni. I punti rappresentano i punti di misurazione calcolati appena prima o subito dopo una
pausa. I livelli di disagio localizzato aumentano sensibilmente durante il giorno solo nella regione del collo e della spalla ( p = 0,029)
Colmare il divario ....
Disabilità nel corso della vita
Fonte : modificato da Fair Society, Healthy Lives, Marmot