Beppe e Gianfranco
presentano
Pillole di GIROvagando fra storie e storielle
Buffalo Bill e gli Indiani
a Torino (1)
DALL’ALMANACCO
DI MARCO ALBERA
1906 BUFFALO BILL A TORINO - C R O N A C A
ALESSANDRIA Venerdì 21 Aprile: ore 23,00 – conclusione dello spettacolo serale; ore 24,00 si smobilita il “ Circo “ e si parte per Torino
TORINO Sabato 22 Aprile (Scalo merci di Porta Nuova in via Nizza 38 ) : ore 3,45 arrivo del primo, di tre treni, con 850 persone, 494 cavalli e attrezzature. Alle ore 7,00 escono dallo Scalo dei primi carri che percorrono corso
Sommeiller e corso Peschiera diretti al terreno della terza Piazza d’
Armi: 40.000 metri quadri dati in concessione dal Comune, all’ angolo
di corso Peschiera con corso Galileo Ferraris, di fronte alla chiesa
della Crocetta.
Qui viene allestito il “Villaggio di Buffalo Bill” con gli alloggiamenti delle persone, le cucine, i recinti per i cavalli, il serraglio per gli altri animali e ovviamente con la enorme tenda del Circo, con una platea che può ospitare 12.000 persone.
Organizzazione e pubblicità erano la formula vincente
del Circo.
Spazio occupato
dal Circo in zona
Crocetta
Ore 11.00 conferenza stampa di Buffalo Bill; Ore 15.00 apertura del recinto; Ore 16.30 primo spettacolo; Ore 20.30 secondo spettacolo
Malgrado la pioggia e il fango i torinesi e gli abitanti dei paesi della pianura e delle vallate (ovviamente chi se lo poteva permettere) accorsero numerosissimi sia per applaudire Buffalo Bill e i suoi artisti, sia per curiosare nel recinto a vedere gli animali nelle gabbie, il villaggio indiano e…. i due pentoloni in cui bollivano il caffè, ovviamente all’ americana e il the. Il fatto più straordinario era la vista di uomini e donne di tutte le “razze” compresi messicani,arabi, giapponesi e cosacchi.
Giovedì 26 Aprile ore 20.30 ultimo spettacolo torinese; ore 24.00 si smonta il tutto.
Buffalo Bill si chiamava
William Frederick Cody e
deve il nome, che lo rese
famoso, per la scommessa
con un cacciatore di bisonti
che lo aveva sfidato ad una
battuta di caccia durante la
quale Cody ne abbattè 68,
con una tattica speciale,
contro i 48 dello sfidante.
Diventa famoso e fu uno dei
creatori dell’ideologia del
Far West.
Servì il Nord come staffetta nella
guerra di Secessione. Non ci’era
nella battaglia massacro di Little
Big Horn con il Generale Custer e
il VII cavalleggeri, ma si narra che
tre settimane dopo il massacro si
imbattesse in un drappello di
Cheyenne sconfiggendolo e pare
abbia gridato, con lo scalpo di un
indiano in mano, “questo è per
Custer”.
Cody nel 1865, all'età di 19 anni.
1894 large format Card Mount Photograph of William F. “Buffalo Bill” Cody and his wife Louisa
Federici Cody taken by Brooklyn photographer Stacy.
Cody sposò Luisa Federici, alsaziana e oriunda italiana; nel 1866, pochi
giorni dopo il suo ventesimo compleanno.
La coppia si incontrò quando Cody soggiornò a St. Luise durante la Guerra
di secessione
Cody presentò istanza di divorzio nel 1904, dopo
38 anni di matrimonio. Questa decisione fù presa
dopo anni di discussioni e
di scene di gelosia del
tutto legittime
Da un cronaca dell’epoca
…….era "imbarazzato dalla
folla di belle signore" che lo
circondavano, sia nel cast e il
pubblico, …………. sempre
più con attrici che non
avevano paura di mostrare la
loro attrazione per lui di
fronte a un pubblico
La causa durò molti anni con vari
colpi di scena
I due coniugi si sono riconciliati nel
1910, dopo di che la Frederici
viaggiò spesso con il marito fino
alla sua morte nel 1917.
Carta da gioco firmato da
Buffalo Bill
Firma di Buffalo Bill
A Torino Buffalo Bill lasciò in Piazza d’ Armi, non si sa perché, uno “chalet” che venne acquistato dalla Bocciofila Cavorettese.
E cos’ è successo a Rosin, Tonin e al “moreto gentil” ?
Appuntamento alla prossima puntata