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Zeitgeist update 1 Aprire la mente… o controllarla? – updated Oct.2008 di A. Demontis / A. Corsi Pettinato Parte 1: Introduzione Nella seconda metà del 2006 ha fatto la comparsa a livello mondiale un documentario di Peter Joseph di circa 2 ore che ha come obiettivo ‘aprire la mente’ dello spettatore, portare a sua conoscenza alcuni significati nascosti dietro la facciata mediatica di argomenti di notevole importanza come la massoneria, l’ 11 settembre, le religioni etc. Il documentario ha come ‘sottotitolo’: “la verità ci renderà liberi”, eppure scopriremo sin dall’ inizio che dopo averlo visto bisogna chiedersi: la verità di CHI? In sostanza Zeitgeist è un documentario che vuole sostituire le verità ufficiali (delle quali non mi azzardo a dire se siano comprovate o meno, condivisibili o meno – ognuno lo deciderà da se) con le verità condivise da un certo tipo di utenza tra cui i produttori del documentario. Sin dall’ inizio del filmato è chiaro chi siano i 2 ‘nemici’ principali contro cui il filmato di scaglierà: la religione (in particolare quella cristiana) e il governo statunitense (principalmente l’ amministrazione Bush ma non solo). E’ importante sottolineare sin dall’ inizio di questo documento il principio chiave su cui Zeitgeist è basato, una frase recitata al minuto 06.30 : Più cerchi di informarti, più vedi da dove tutto viene… e anche le cose più ovvie cambiano… e vedi bugie ovunque.Il concetto è perfettamente condivisibile, è lo stesso che viene proclamato da revisionisti storici, da archeologi e scienziati non ortodossi etc, è la chiave della ricerca: mettere sempre in dubbio ciò che ci viene imposto e ricercare sempre una spiegazione. Ma da li a usare questo concetto per ‘sostituire’ una verità con un’ altra confezionata ad arte che, come vedremo, presenta vari punti erronei e imprecisi, è come voler liberare la gente da un sistema di controllo solo per farlo divenire schiavo di un altro. Ed è esattamente ciò che Zeitgeist vuole ottenere. Parte 2: L’ analisi del filmato Il documento è strutturato in 3 parti, la prima delle quali, quella che qui andremo ad analizzare, ripercorre alcuni punti essenziali della storia della civiltà umana (per esempio il mito di Horus e Set, il significato dello zodiaco, l’ ermetismo etc) e la nascita dei credo religiosi. Analizziamo ora alcuni errori e alcune imprecisioni del filmato: · Al minuto 13.28 del filmato si afferma che le case zodiacali rappresentavano il cammino del Dio Sole lungo il corso di un anno, ed erano associate a fenomeni naturali che si verificavano in quel periodo dell’ anno. Viene fatto l’ esempio dell’ Acquario, uomo dell’ acqua, che porta la pioggia in primavera. Eppure l’ Acquario, che va dal 20 Gennaio al 19 Febbraio, è la tipica casa invernale, da li alla primavera c’ é in mezzo un intero periodo invernale, la casa dei Pesci. La primavera inizia con l’ Ariete il 21 Marzo. · Viene fatta una presentazione della figura di Horus: qui c’ è un bruttissimo gioco di assonanze tra parole inglesi e il nome di Horus. Al minuto 13.54 si afferma che la parola ‘Horizon’ (orizzonte) deriva da ‘Horus has Risen’ – ‘Horus é risorto’. Ma basta andare a consultare un qualsiasi dizionario etimologico per scoprire l’ origine della parola ‘orizzonte’:

Zeitgeist. Aprire la mente... o controllarla?

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Un'analisi di A. Demontis sul film Zeitgeist. Per ulteriori analisi si rimanda QUI:www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?viewmode=flat&topic_id=3625&forum=42(nota: è utile ricordare -anche se non dovrebbe essercene bisogno- che come sempre, non necessariamente le mie idee coincidono con quelle contenute nei documenti di altri autori che propongo, ma li segnalo perché li ritengo validi strumenti per allargare la nostra conoscenza su un certo argomento e farsi un'opinione propria.)

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Zeitgeist update 1Aprire la mente… o controllarla? – updated Oct.2008

di A. Demontis / A. Corsi Pettinato

Parte 1: IntroduzioneNella seconda metà del 2006 ha fatto la comparsa a livello mondiale un

documentario di Peter Joseph di circa 2 ore che ha come obiettivo ‘aprire lamente’ dello spettatore, portare a sua conoscenza alcuni significati nascostidietro la facciata mediatica di argomenti di notevole importanza come lamassoneria, l’ 11 settembre, le religioni etc.

Il documentario ha come ‘sottotitolo’: “la verità ci renderà liberi”,eppure scopriremo sin dall’ inizio che dopo averlo visto bisogna chiedersi: laverità di CHI?

In sostanza Zeitgeist è un documentario che vuole sostituire le veritàufficiali (delle quali non mi azzardo a dire se siano comprovate o meno,condivisibili o meno – ognuno lo deciderà da se) con le verità condivise da uncerto tipo di utenza tra cui i produttori del documentario.

Sin dall’ inizio del filmato è chiaro chi siano i 2 ‘nemici’ principalicontro cui il filmato di scaglierà: la religione (in particolare quellacristiana) e il governo statunitense (principalmente l’ amministrazione Bush manon solo).

E’ importante sottolineare sin dall’ inizio di questo documento ilprincipio chiave su cui Zeitgeist è basato, una frase recitata al minuto 06.30 :“Più cerchi di informarti, più vedi da dove tutto viene… e anche le cose piùovvie cambiano… e vedi bugie ovunque.”

Il concetto è perfettamente condivisibile, è lo stesso che viene proclamatoda revisionisti storici, da archeologi e scienziati non ortodossi etc, è lachiave della ricerca: mettere sempre in dubbio ciò che ci viene imposto ericercare sempre una spiegazione.

Ma da li a usare questo concetto per ‘sostituire’ una verità con un’ altraconfezionata ad arte che, come vedremo, presenta vari punti erronei e imprecisi,è come voler liberare la gente da un sistema di controllo solo per farlodivenire schiavo di un altro. Ed è esattamente ciò che Zeitgeist vuole ottenere.

Parte 2: L’ analisi del filmatoIl documento è strutturato in 3 parti, la prima delle quali, quella che qui

andremo ad analizzare, ripercorre alcuni punti essenziali della storia dellaciviltà umana (per esempio il mito di Horus e Set, il significato dello zodiaco,l’ ermetismo etc) e la nascita dei credo religiosi.

Analizziamo ora alcuni errori e alcune imprecisioni del filmato:

· Al minuto 13.28 del filmato si afferma che le case zodiacali rappresentavanoil cammino del Dio Sole lungo il corso di un anno, ed erano associate afenomeni naturali che si verificavano in quel periodo dell’ anno. Viene fattol’ esempio dell’ Acquario, uomo dell’ acqua, che porta la pioggia inprimavera. Eppure l’ Acquario, che va dal 20 Gennaio al 19 Febbraio, è latipica casa invernale, da li alla primavera c’ é in mezzo un intero periodoinvernale, la casa dei Pesci. La primavera inizia con l’ Ariete il 21 Marzo.

· Viene fatta una presentazione della figura di Horus: qui c’ è un bruttissimogioco di assonanze tra parole inglesi e il nome di Horus. Al minuto 13.54 siafferma che la parola ‘Horizon’ (orizzonte) deriva da ‘Horus has Risen’ –‘Horus é risorto’. Ma basta andare a consultare un qualsiasi dizionarioetimologico per scoprire l’ origine della parola ‘orizzonte’:

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· Viene utilizzato lo stesso schema per ‘insegnarci’ che anche il termine‘Hour’ – ‘Ora’, deriva da Horus. Ma questo concetto non è alla base dell’origine della parola Ora. Fu solo Macrobio (filosofo latino del V secolo) anotare una certa somiglianza con il nome Oro con cui gli egiziani chiamavanoil sole. Ma l’ origine della parola Ora è ancora più antica e il termineoriginale era il greco ‘Oyra’.

· Similmente, al minuto 14.07 viene detto che Horus aveva un fratello malvagiochiamato Set e che la battaglia che ogni giorno si verificava tra Set e Horusera alla base del concetto di notte che si avvicenda al giorno e viceversa.Di giorno Horus, il sole, vince su Set, e la sera Set vince su Horus facendocalare il buio. Da qui ci viene propinata l’ origine della parola ‘Sunset’ –tramonto. Ciò però non ha senso perché il termine inglese non deriva certodagli originali egiziani né greci. Inoltre c’ è un errore di fondo, un erroreterribile che nemmeno il peggior studente di egittologia o semplice storiaantica commetterebbe: Set non era fratello di Horus ma lo zio. Era fratellodi Osiride, padre di Horus. Su questo punto c’ è anche da fare unaprecisazione.

· Nei minuti successivi viene fatta una presentazione della storia di Horus. Sidice che nacque il 25 dicembre. Non é esatto. Ogni riferimento a questa dataé nata dopo il 1000 a.C. (mentre il mito di Horus e la sua guerra contro Setper vendicare la morte del padre Osiride risale ad almeno 2000 anni prima), enon si riferisce alla sua nascita, ma a una serie di icone in cui la dea Isisallatta suo figlio Horus a cavallo del solstizio d’ inverno (22/25 dicembre).Questa data é attribuita a tutte le maggiori divinitá solari, che avevano incomune un altro tratto: la conta del tempo. Possiamo annoverare Viracocha,Shamash, Mithra, e tante altre. L’ attribuzione giusta però non é LA DATA 25DICEMBRE ma il momento del solstizio qualsiasi data cadesse. Lo dimostra ilfatto che una di queste divinità, per l’ esattezza Inti Raymi, divinitá Incadell’ emisfero sud, riporta le stesse similitudini ma il 24 Giugno, data incui, essendo le stagioni rovesciate, cade il solstizio d’ inverno.

· Si dice poi che Horus fu battezzato da Anup a 30 anni. Anup in realtà era unodei nomi di Anubi, il divoratore d’ anime, anche esso figlio di Osiride. Nonera un ‘mentore’ o un profeta. Inutile dire che nel mito egizio di Horus nonesiste la figura del battesimo. Il battesimo infatti, nonostante venisseofficiato anche dai seguaci di Iside in Egitto nel I millennio a.C., è un

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concetto legato all’ ebraismo del II millennio a.C. C’ è anche da segnalareche sono testimoniate in scritti pre-babilonesi del 2500 a.C. abluzionirituali in nome di Ea (divinità sumera) e di suo figlio Marduk sulle rivedell’ Eufrate nella comunità di Eridu. Che questo rito avesse o meno ilsignificato che noi attualmente attribuiamo al sacramento, è comunque degnodi essere menzionato perché testimonierebbe una forma di battesimo precedentea quella egiziana e probabilmente a quella ebraica.

· Vengono riportate poi una serie di nozioni delle quali non si cita da dovevengano prese, il che fa sì che la gente debba accettarle per forza. Peresempio che Horus veniva chiamato ‘Agnello di Dio’ e che avesse 12 apostoliche lo seguivano. Ad un certo punto (minuto 15.15) si afferma che dopo esserestato tradito da Typhon, Horus venne crocifisso, sepolto per 3 giorni, e poiresuscitò. Tutto ciò è fasullo, infatti Typhon era uno dei nomi di Set. Nonesiste nessun brano che parli della crocifissione di Horus, al contrarioesiste un brano dell 1800 a.C. che parla di una sua morte dovuta a unoscorpione. Sua madre Isis allora si rivolse al dio Ra, progenitore diOsiride, che venne a prendere Horus con la sua ‘camera celeste’ e lo riportòin vita.

· Successivamente (minuti 15.30 – 18.00) viene fatto un elenco di personaggimessianici che hanno in comune i tratti descritti: la nascita da una vergineil 25 dicembre, una stella dell’ est che ne preannunciasse la nascita, lamorte tramite crocifissione e la resurrezione. Vengono citati Attis diFrigia, Krishna dell’ India, Dioniso della Grecia e Mithra di Persia. Qui cison errori verificabili da chiunque voglia curiosare nei testi antichi.· Di Krishna si dice che era figlio della vergine Devaki. Grande errore

infatti Devaki non era una vergine, e Krishna era il suo ottavo figlio. Lasua nascita non era stata preannunciata da una stella ma da una profezia.L’ unico testo che parla di Devaki come ‘vergine e madre’ è uno scritto diE.Shurè del 1941 in cui tra l’ altro non cita nessuna fonte per questa suaattribuzione. Riguardo alla datazione, il sito vedanta.it riporta:

“La nascita di Krishna avvenne nel giorno di Ashtami sotto la stella‘Rohini’. Questo giorno viene festeggiato con un festival conosciuto come

‘Sri Krishna Jayanti’. Il giorno della celebrazione può caderein due diversi giorni, in quanto la stella ‘Rohini’ e ‘Ashtami’

possono non verificarsi in uno stesso giorno.Comunque la celebrazione cade sempre fra Agosto e Settembre

del calendario cristiano.”

Krishna inoltre non morì crocifisso ma colpito da una freccia al calcagno,che, come nella storia di Achille, era l’ unico suo punto vulnerabile.Inoltre nel documentario si fa risalire Krishna al 900 a.C., mentre lamorte di Krishna, secondo la Mahabharata, sarebbe avvenuta durante laguerra di 18 giorni con gli Arii nel 3102 a.C. e sarebbe stata l’ originedell’ inizio del Kali Yuga, l’ era attuale. Questa datazione è riportataanche nel Glossario Sanscrito ufficiale della religione Indù curato da SriRamanasramam. La morte di Krishna comunque viene descritta come mortefisica in seguito alla quale riassunse la sua origine divina. Cipermettiamo inoltre di far notare una cosa: Zeitgeist è basato in buonaparte sui lavori della ricercatrice Murdock, la quale però nel suo libroche è servito come fonte per il documentario fornisce una lista dipossibili date attribuite al Krishna. Non si capisce come mai Zeitgeisttra tutte queste scelga solo quella del 900 a.C. che tra l’ altro nonproviene da testi vedici, ma dalle considerazioni di sir William Jones,linguista tra i primi a tradurre i testi sanscriti. Non solo, ildocumentario non si limita a ‘scegliere’ quella data, ma non fa propriomenzione delle altre date. Forse perché tutte le altre dateinvaliderebbero la teoria che si vuole proporre?

· Nel caso di Dioniso la cosa è ancora più eclatante perché non esistenessuna attribuzione della data del 25 dicembre. Inoltre sua madre Semele

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non era affatto vergine, e Dioniso era figlio illegittimo di Zeus. Ilculto di Dioniso poi non ha niente in comune con quello degli altripersonaggi, e tantomeno con quello di Gesù. Il culto principale di Dionisoinfatti prevedeva lo sparagmós e l’homophagía, cioè lo smembramento di unabestia che veniva divorata cruda. In età romana poi il suo culto eracomposto dai famosi baccanali, che in origine erano aperti solo alle donnee sui quali il senato romano mise un bando (Senatusconsultum deBacchanalibus del 186 a.C.). Ciò rende poco probabile che l’ impero romanostesso, durante la fase della ‘stesura’ del Cristianesimo, abbia sceltoproprio la figura di Dioniso come ispirazione.

· Per quanto riguarda Mithra invece, che viene descritto come un personaggiodel 1200 a.C. nato il 25 dicembre da una vergine, seguito da 12 discepolie chiamato ‘la verità’ o ‘la luce’, vale il discorso fatto per le divinitàsolari la cui nascita viene fatta risalire al solstizio d’ inverno. Tuttequeste nozioni non vengono dal culto originale di Mithra, che risale aoltre il II millennio a.C. (e se ne trovano tracce in Bretagna, Italia,Cina, India e altri paesi), ma dalla romanizzazione del mito, avvenutaintorno al 300 a.C. Inoltre la prima traccia del nome di Mithra è unsigillo ittita risalente al 1400 a.C. dove viene descritto un patto traittiti e hurriti siglato in nome di cinque dei Indo-Iranici: Indra, Mitra,Varuna e i due cavalieri, gli Ashvin o Nasatya. Fu solo in epoca romanacon la nascita del Mitraismo nel II secolo a.C. (e ricordiamo che ilMitraismo era una religione sincretica), che Mithra venne identificato conil Sol Invictus festeggiato a cavallo, appunto, del solstizio d’ inverno(22/25 dicembre). Riguardo a Mithra bisogna notare anche un’ altra cosa.Non si può studiare il Mitraismo, o comunque il mito di Mithra da unafonte ed averne un chiaro panorama. Infatti esistono almeno 4 tipi diversidi culto Mitraico. Tanto per fare un esempio il più completo sitoitaliano di Mitraismo (www.rajayoga.it/mithra/introduzione.htm) riportatutte nozioni riguardanti Mithra già romanizzate, quindi chi vi accedetroverà apparenti conferme dei dati forniti da Zeitgeist. Ma basta andarenel sito inglese del culto di Mithra per trovare abbondanti notizie sull’origine del personaggio e perfino la trascrizione del mito della suanascita, avvenuta da una roccia davanti a un popolo di pastori. E’interessante leggere alcuni passaggi del mito:

The rock that was hit by lighting was moving and all the broken fragments wherefloating around the rock. The rock kept on moving, it appered it was growning out ofthe ground. The rock started to glow red, a sharp contrast to rest of the valley which

was still engilfed in blue light. Then the rock seemed almost liguid like water a suddenbreeze from the east froze it momenterly, yet it kept on growing.

At last an outline of human figure began to take shape. […]The figure was clearly human now, his was strong for a momemt his face was of a youngboy and then of a old beared man, another moment mature man, his face was the face of

all years. His head was adorned with a phrygrian cap, armed with a knife and carryinga torch on the other hand.

[…]The Assembly shouted in the unison:

“ We have seen the birth of Our Lord Mithra from the Rock” –

In sostanza la nascita di Mithra avvenne da una roccia colpita da unfulmine. Questa roccia sembrava divenire quasi liquida e d’ un trattoprese sembianze umane. Divenne un ragazzo con un capello frigio, aveva uncoltello e una torcia. Al vederlo i pastori presenti gridarono ‘Abbiamoassistito alla nascita del Signore Mithra dalla roccia’.

Quando successivamente si parla della figura di Gesù Cristo e inparticolare della analogia tra i 3 magi (i tre Re) e le tre stelle della cinturadi Orione (i cui nomi dovrebbero essere nomi di re) che seguono la stella Sirio

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che sarebbe quindi la ‘stella dell Est’ di cui si parla nelle predizioni dellanascita di questi personaggi messianici, troviamo altre imprecisioni.

Ci viene detto (minuto 18.00) che le tre stelle della cintura di origineerano chiamate ‘I tre Re’. Questo non è assolutamente vero. I nomi delle 3stelle, Al-Nitak, Al-Nilam, e Mintaka, vogliono dire tutti e tre ‘Cintura’ o‘Fascia’. Il nome Al-Nilam è il più specifico e significa ‘fascia di perle’dall’ arabo Nazm (perla).

Ancora prima di questo, al minuto 17.50, ci viene detto senza nessunamotivazione che la ‘stella dell Est’ che i Magi seguivano è Sirio, e che questasi allinea con la cintura di Orione (che raffigurerebbe i 3 magi) e con il Sole(che rappresenterebbe Gesù) esattamente il 25 Dicembre.

Anche qui c’ è un grossolano errore: nessun astronomo ha mai fatto unaidentificazione della stella dell’ Est con Sirio. Le teorie più accreditatenello spiegare il fenomeno sono che si trattasse di una congiunzione di Giove eSaturno, o di una congiunzione tra Venere e Giove. Anche in campo religiosoalcuni teologi e uomini di chiesa rifiutano l’ idea che la famosa stella fossedavvero un riferimento a una situazione celeste. In particolar modo l’arcivescovo di Costantinopoli del IV secolo, Ioannes Chrysostomos, fece notareche mentre le stelle nel cielo si muovono da est a ovest, i magi per arrivaredalla Persia alla Giudea avrebbero viaggiato da Nord a Sud, quindi vedendo ilmoto delle stelle capovolto.

C’ è poi una disquisizione sulla Vergine Maria madre di Gesù che sarebbe lacostellazione della Vergine, sulla M e sui nomi delle madri presunte vergini dimolti personaggi messianici, i cui nomi iniziano tutti per M perché M sarebbe lalettera somigliante al geroglifico della Vergine. Però qualche minuto primaveniva citata come vergine Devaki che non inizia per M, e si parlava di Dioniso,la cui madre però si chiama Semele.

Questa è una tattica che in Zeitgeist viene usata spessissimo. Si mettononei propri ragionamenti elementi che non hanno nulla a che vedere con l’argomento solo perché ci son 2 o 3 parole in comune, scegliendo solo esempi chesupportino ciò che si dice anche se esempi citati precedentemente smentiscono iltutto. Fermiamoci inoltre a pensare che una cosa è parlare della costellazionedella Vergine, un’ altra è parlare del segno. Se si fa una ricerca su siti diastronomia, si scopre che a causa di un fenomeno chiamato ‘precessione degliequinozi’ ormai non esistono più corrispondenze (da migliaia di anni)astronomiche tra il segno della Vergine e la sua costellazione. E, guardacaso,la M modificata è il simbolo del SEGNO non della costellazione.

Inoltre sarebbe opportuno che qualcuno spiegasse cosa c’ entra la VergineMaria con la costellazione della Vergine. Solo un termine in comune.

Riassumiamo: il teorema del regista è che il mito della nascita di Gesùsarebbe in realtà una sorta di codice di un evento astronomico: l’ allineamentodelle 3 stelle della cintura di Orione (i re magi) con Sirio (la stella dellEst) che indicano il punto in cui il Sole sorge (Gesù nasce) il 25 Dicembre.

A questo punto dovremmo aspettarci che, chiamata in ballo la Vergine Maria,che si trova nello stesso luogo in cui nasce il figlio, anche la costelazionedella Vergine occupi un posto allineato con questa rotta: Orione – Sirio –levata eliaca.

Inutile dire che non è così. Questa è la posizione di Orione, di Sirio, edella Vergine.

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Comunque il sole si muova lungo il corso dell’ anno, le 3 costellazioniVergine, Orione e Cane Minore (di cui Sirio fa parte) non sono MAI allineate innessun modo. E se questo fantomatico 25 Dicembre il sole si allinea con lacintura di Orione e Sirio, in diagonale da NE a SO, la Vergine non ha niente ache vedere con ciò.

Importante notare un’ altra cosa… quella riportata qui sopra è unarappresentazione della volta del cielo presa da SkyMap.org tramite un softwareonline di alto livello. Se usate un qualsiasi altro software del genere larappresentazione della costellazione della Vergine è sempre la stessa…

Non si capisce allora perché nel documentario l’ immagine che ci viene dataè la seguente:

Perfino la sua rappresentazione artistica riporta la Vergine con forma‘chiusa’ con gli arti che si dipartono:

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Il regista poi (minuto 18.42) parla della raffigurazione della Vergine conin mano un covone di grano. Lo fa per introdurre un altro concetto legato a Gesùe al suo luogo di nascita: Bethlem, nome che vorrebbe dire ‘Casa del Pane’.

E’ bene dire subito che la parola Bethlem è di etimologia incerta.Il nome Bethlem potrebbe avere due origini:

· Bayt Lahem – dall’ ebraico, con Lekhem che significa Pane – significa‘Città del Pane’

· Bayt Lahem – dall’ arabo (lingua ufficiale della Palestina), con Lahem chesignifica Carne – significa ‘Casa della Carne’

Esiste ancora un’ altra versione, dello studioso George Adam Smith che nel1906 nel suo libro ‘Storia e geografia della Terra Santa’ sostiene che il nomederivi da Bet-Lakhmu, dove quest’ ultima parola sarebbe il nome della divinitàbabilonese Lahamu di cui si parla nel mito della creazione (Enuma Elish).

Personalmente, in base all’ origine dell’ ebraico dalle linguemesopotamiche, direi che se il nome derivasse dall’ ebraico il termine che staper ‘Casa’ non serebbe Bayt ma Bet (in ebraico per esempio si diceva Bet Shamashe non Bayt Shamash – la Y ebraica non è una lettera che possa ‘sparire’ dicolpo), inoltre la K di Lekhem in ebraico non cadrebbe perché, noto a tutti chel’ ebraico non aveva vocali, il sillabico sarebbe stato LKM e non LHM. LHMinvece sarebbe stato il sillabico perfetto di Lahem: Carne.

Confesso comunque di non essere ferratissimo nell’ evoluzione della linguaebraica quindi concederei al regista il beneficio del dubbio riguardo all’origine del termine Bethlhem, anche se non si capisce, ai fini della trattazioneastronomica del mito della nascita di Gesù, cosa c’ entrino il pane e laVergine. C’ è da aggiungere una cosa… in questo punto del filmato i redattorinon danno riferimenti a datazioni. Cioè non si riesce a capire in quale periododi tempo collocare tutte queste loro presunte analogie. Ciò non è di pocaimportanza, perché fino al I millennio a.C. Bethlem non si chiamava così, maEphrata, che significa ‘Fertilità’.

Qualche secondo dopo il documentario parla del fenomeno astronomico che staalla base del Sol Invictus: l’ apparente fermarsi del Sole per 3 giorni acavallo del 22-25 Dicembre, secondo il regista (dichiarazione arbitraria tra l’altro) in corrispondenza della Croce del Sud. Dopo questi 3 giorni, in cuisempre secondo il regista (minuto 20.19) gli antichi dicevano che “il sole è

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morto sulla croce, morì per 3 giorni, solo per risorgere di nuovo”, il Soleiniziava la sua risalita verso Nord. Secondo il documentario “questo sarebbe ilmotivo per cui Gesù e molte altre divinità legate al Sole condividono questaidea di crocifissione, morte per 3 giorni, e resurrezione”.

A questo punto non possiamo esimerci dall’ affermare che questi personagginon potevano condividere niente di tutto ciò, né gli antichi potevano faredeterminate considerazioni sul Sole e la Croce del Sud per vari motivi:

· Questo fenomeno avveniva al momento TEORICO della NASCITA di Gesù e diquesti altri personaggi, e non al momento della loro MORTE. Ricordiamo cheGesù morì nel periodo della Pasqua Ebraica, che corrisponde al nostro mesedi Aprile, e non a Dicembre.

· La Croce del Sud è una costellazione AUSTRALE (dell’ emisfero sud) chesolo in determinati periodi era visibile nel cielo boreale e solo al disotto del 27° parallelo Nord. Guardacaso però Bethlemme si trova a questecoordinate: 31°42′N 35°11′E e Gerusalemme 10 Km più a Nord. La croce delSud quindi, in inverno (ricordiamo che stiamo parlando di Dicembre) non èmai visibile da Bethlem.

· Al tempo dei romani, in cui si svolge la vicenda di Gesù (quindi all’origine del suo mito) la Croce del Sud non era stata ancora catalogata. Fucatalogata nel 1516 da Andrea Corsali, un navigatore italiano. Fa la suacomparsa nelle mappe solo a partire dal 1598. Prima del XVI secolo lestelle della Croce del Sud erano ritenute facenti parte dellacostellazione del Centauro, che con il mito di Gesù non ha niente a chevedere. E’ importante chiarire questo punto perché secondo Zeitgeist laCroce del Sud sullo sfondo di questo allineamento: Orione – Sirio – levataeliaca sarebbe il motivo per cui si parla di crocifissione. Ma se anche lestelle al periodo erano conosciute, non ne era conosciuta la forma comecroce inquanto ritenute facenti parte del Centauro. Ergo non potevano‘rappresentare’ la crocifissione.

Concluderei con questa parte dedicata ad allineamenti a cavallo del 22/25dicembre con una precisazione. Zeitgeist fa un gioco sporco non fornendodatazioni. Con questo intendo che Zeitgeist non dice in quale periodo tuttaquesta messinscena del culto di Gesù sarebbe stata organizzata. E’ importantecapire questo perché la data di nascita di Gesù Cristo NON viene definita danessuna fonte cristiana o non cristiana. Esistono in alcuni passi dei vangelidei riferimenti ma NESSUNO di questi fa pensare a una data simile al 25Dicembre. Si noti anche che prima di Ippolito di Roma (nel 203 d.C.) nessunpadre della Chiesa ha mai fornito questa datazione. Le datazioni utilizzatesono: 18 Novembre o 6 Gennaio (Clemente di Alessandria – 200 d.C.) – 20 Maggio(Autori egiziani – 200 d.C.) – 10 gennaio (seguaci di Basilide 200 d.C.) – 19 o20 Aprile (Altri autori in Egitto – 200 d.C.). Inoltre anche Cipriano (243 d.C.)ed Epifanio (370 d.C.) preferiscono dare una data discordante: 28 Marzo il primoe 6 Gennaio il secondo. Solo questo basterebbe a far cadere tutta la prima partedel video, ma andiamo avanti.

Viene fatta poi una analisi della raffigurazione del cerchio zodiacale conal centro la figura di Gesù Cristo, dicendo che i 12 apostoli son in realtà unsimbolo delle 12 costellazioni zodiacali. Questo può anche starci bene perché,da che mondo è mondo, le divinità o i personaggi preterumani son sempre statiassociati a stelle o costellazioni (fin dai tempi dei Sumeri). Viene illustratoil simbolo della croce nel cerchio, e identificato giustamente come simbolopagano. Infatti, e qui bisogna dare atto al regista, erroneamente molti credonoche la croce sia un simbolo cristiano, ma ci son testimonianze del 2000 a.C. cheassociano la croce a Tammuz. Il regista però se la cava sbrigativamentenominando i ‘Pagani’ quindi utilizzando una terminologia cristiana moltogeneralizzante. Diciamo che avrebbe dovuto specificare a quali popolazioni inparticolare si riferisce.

Vengono mostrati alcuni passi dei Vangeli e della Bibbia in cui si auspicao riferisce che Gesù ritornerebbe, ma nel documentario si osa addirittura fareun parallelo tra questi versi e il moto del Sole che torna ogni giorno. E il

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“tornerà ancora” che i Vangeli usano per parlare del Cristo viene tradotto in“ogni giorno” riferito al sorgere giornaliero del Sole, e la “Corona di spine”viene assocciata ai raggi solari.

Abbiamo successivamente una analisi della precessione degli equinozi e civiene raccontato con dovizia di particolari di come le antiche civiltà fossero aconoscenza di questo fenomeno e utilizzassero l’ intervallo di 2150 anni (inrealtà varia tra 2148 e 2160 a seconda della ‘casa’ – infatti lo zodiaco non ècomposto esatamente di 12 case da 30° ma alcune variano da 29.1° a 31.3°) peridentificare le varie ere astrologiche. Il regista ci dice che dal 4300 a.C. al2150 a.C. si era nell’ Era del Toro, e dal 2150 a.C. all’ anno 1 d.C. si vivevanell’ Era dell’ Ariete. Nel 1 a.C. saremmo entrati nell’ Era dei Pesci e cosìvia.

Desidero precisare che a causa dell’ inclinazione variabile dell’ asseterrestre, non sono assolutamente certe le date di inizio e fine di una eraastrologica. A seconda delle fonti troviamo anche 200 anni di scarto come inizioo fine della stessa era.

Si racconta che Mosè si infuriò con gli Israeliti perché adoravano ilvitello/toro d’ oro perché, essendo nel’ Era dell’ Ariete, non si doveva adorareun idolo dell’ Era precedente (quella del Toro appunto). Così poi si parla delsimbolismo dei Pesci perché Gesù era un personaggio che introduceva a questaEra, citando vari esempi della vita del Cristo. Fino a segnalare un passo incui, alla domanda su dove tenere la Pasqua dopo la sua morte (rivoltagli daidiscepoli), Gesù risponde con “appena entrati in città troverete un uomo cheporta una brocca d’ acqua… seguitelo nella casa in cui entrerà..”. Identificatol’ uomo con la brocca nella Era dell’ Acquario, secondo il regista: “Gesù stavain realtà dicendo che dopo l’ Era dei Pesci viene quella dell’ Acquario”.

Tutto ciò è credibilissimo e giustissimo in termini astrologici eastronomici. Ma, perché c’ è sempre un MA con Zeitgeist, dobbiamo farci unadomanda:

Se i discepoli chiedono a Gesù: “Dove si terrà la Pasqua dopo la tuamorte?”, che senso avrebbe per Gesù rispondere: “Dopo l’ Era dei Pesci vienequella dell’ Acquario”? Se la frase di Gesù è un codice, e ritenendo che ildiscorso debba avere COMUNQUE un senso, quale è allora il significatoastrologico (o meno) della domanda fatta dai discepoli? Il regista non ce lodice.

Si parla poi dell Apocalisse e di un passaggio del vangelo di Matteo (Mat.28:20) segnalando come ‘la fine dei tempi’ in realtà sarebbe la fine della Eradei Pesci. Questa cosa non può essere né confermata né smentita inquanto nessunodi noi era presente per sapere cosa voleva scrivere Matteo l’ evangelista. Nonsi capisce però come mai da questa interpretazione si vada a finire, subitodopo, a riparlare delle similitudini tra Horus e Gesù.

Al minuto 27.50 il documentario ci dice che Gesù è un ibrido letterario, epiù precisamente un plagio della figura di Horus, il dio sole egiziano. Ci vieneriproposta la sfilza di caratteristiche che li accomunerebbero, di cui abbiamogià parlato, e si illustra un graffito del tempio di Luxor, risalente a 3500anni fa, che conterrebbe particolari della Annunciazione, della immacolataconcezione, della nascita ed adorazione di Horus.

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Il documentario mostra dei dettagli per 1 o 2 secondi di alcune zone delgraffito, ma mettendo in pausa il filmato le immagini non danno necessariamentel’ impressione di una annunciazione, di una nascita, né tantomeno di una‘immacolata concezione’. Mostra solo delle divinità vicine l’ una all’ altra.

E’ importante notare che se si cerca su internet ‘Thaw Luxor Horus’ nonrisulta NESSUN sito ufficiale (o ufficioso) di egittologia nemmeno amatoriale oarcheologia in generale che identifichi nel graffito significati vagamentesomiglianti con quelli assegnatigli dal documentario. Tutti i links che vengonorestituiti dai motori di ricerca hanno a che vedere con Zeitgeist. Come dire… l’unica fonte per questa interpretazione é Zeitgeist stesso.

Ci viene detto che le similitudini tra Horus e Gesù sono tantissime, e nelvideo scorrono 2 pagine affiancate che dovrebbero riportare ‘fatti’ attribuibilia Horus che trovano parallelo con il mito di Gesù. La qualità dell’ immagine èmolto bassa, e le pagine nel video scorrono via via più velocemente il che rendedifficile fermare il video e leggere le similitudini riportate.

Ma qualcuna è leggibile quindi analizzabile.

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Figurano all’ inizio alcune frasi generiche come ‘i racconti su Horus’paragonato con ‘i racconti su Gesù’, una similitudine che non ha granchè senso;poi abbiamo frasi come “Ra il padre di Iu il Su, o figlio di Dio, con il falco ola colomba come simbolo dello spirito santo” paragonato con “Dio padre di Gesùcon la colomba come simbolo dello spirito santo”. Qui Ra è considerato padre diIu-Su (che dovrebbe essere Horus in base a non si sa cosa) quindi equivalente aDio, padre di Gesù, ma allo stesso tempo ‘Figlio di Dio’. Come fa Ra ad esserepadre e quindi Dio e allo stesso tempo figlio di Dio?

Una frase sotto riporta “La trinità di Atum (Osiride) il padre, Horus, ilfiglio, e Ra lo spirito”, paragonati a Dio, a Gesù e allo spirito santo. Manella frase vista poco fa era Ra il padre… ora lo diventa Osiride. Inoltre l’attribuzione di Ra come ‘lo spirito’ non si capisce da dove venga… Ra eraprogenitore di Osiride.

Una frase sottostante cita “La prima venuta di Horus come figlio dellavergine, la seconda come figlio di Ra, il padre” paragonato con “Il primo Gesùcome figlio della vergine, il secondo come figlio del padre”. Qui Ra diventa dinuovo ‘il padre’, e la storia della vergine (che dovrebbe essere Isis) l’abbiamo già analizzata.

Una chicca tra le ‘similitudini’ è : “Le due madri di Horus bambino: Isis eNefti – che erano sorelle” paragonato con “Le due madri di Gesù bambino – cheerano sorelle”. Ora, sfido chiunque a trovare riferimenti a Nefti come madre diHorus e di una sorella di Maria considerata madre di Gesù. Nefti è moglie diSeth e madre di Anubi, avuto con l’ inganno da suo fratello Osiride.

Altra similitudine sballata o riadattata: “Iside colta in adulterio con Sutda Horus” paragonata alla generica ‘adultera’ di cui si parla nel vangelo. Unaforzatura bella e buona perché, visti i precedenti concetti (anche se sbagliati)Isis non sarebbe dovuta essere paragonata a una qualsiasi donna adultera, maalla madre di Gesù (inquanto madre di Horus, paragonato a Gesù). E ovviamentenon vi è traccia di Gesù che scopra sua madre in adulterio.

Le altre frasi sono tutte di questo stampo, poi scorrono troppo velocementee nei fermoimmagine sono troppo sfocate per essere lette bene. Andiamo quindioltre.

Si arriva a parlare di altre narrazioni bibliche che hanno riscontro instorie più antiche, prendendole per plagio… E qui niente di male, concordopienamente quando si parla della storia sumera di Gilgamesh. La narrazione diNoè infatti riprende fedelmente la storia raccontata da Utnapistim (o Ziusudranella versione accadica) a Gilgamesh in cui Enlil mandò il diluvio per punire l’umanità. C’ è da dire però che ormai è quasi universalmente accettato che labibbia ebraica è un sunto di racconti (che vengano considerate cronache o miti èindifferente) di epoche precedenti e registrate per la prima volta da sumeri eaccadi.

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Viene poi fatto (al minuto 29.50) un paragone tra la storia di Mosè equella di Sargon, ignorando però che si hanno prove dell’ esistenza di entrambequeste figure. Quindi non ha senso dire che la figura di Mosè è un plagio dellafigura di Sargon. Esistono record sia egiziani che ebraici (sia anche caananiti)dell’ esodo (1450 a.C. circa), della figura di Giacobbe, e di un bambino trovatoda una principessa figlia di Tuthmosis I.

Il nome Mosè è stato per decenni oggetto di varie diatribe inquanto gliarcheologi più ortodossi traducono il termine in lingua ebraica. Ma il nome Mosè(Moses), assegnato al bambino da Hatshepsut, va tradotto in egiziano. E’ laradice Mss che veniva data ai nomi dei personaggi regali in quei secoli(Tuthmosis = Tehuti-Mss) e che significa ‘figlio di / benedetto da’.

La figura di Sargon, risalente a circa 700 anni prima, ha una storia moltosimile per alcuni aspetti. Ma se di entrambi vi è prova scritta in steli eannali, la loro identificazione come una unica persona è da considerarsisbagliata.

C’ è anche da notare una cosa. Non si può affermare che la figura di Mosèsia un plagio di quella di Sargon utilizzando solo la similitudine della loronascita. Sargon e Mosè ebbero due vite completamente diverse. Sharru-Kin, oSargon appunto, divenne re grazie all’ aiuto di Inanna che se ne innamorò, fondòAgade e creò il regno di Akkad. Mosè non divenne re ma anzi venne espulso daTuthmosis III che morì nel 1450 a.C.

Il rientro in Egitto di Mosè e del suo popolo è registrato negli annali diAmenhotep, reggente successivo a Tuthmosis III, intorno al 1430 a.C.

Il documentario poi ci parla di Mosè come uomo che ritirò le tavole dellalegge su un monte, facendo un paragone con alcuni altri personaggi storici a cuiviene attribuita la stessa storia. Vengono citati Nemo di Babilonia e un certoMises in Egitto.

Inutile dire che non ho trovato nessuna traccia di questi due personaggi.Non solo, mentre il nome Mises potrebbe essere lo stesso Mosè, visto che siscrive Mss, il nome Nemo non è assolutamente un nome babilonese. Ho cercatoquesto nome nei maggiori siti che catalogano testi babilonesi (sacred texts –biblioteca pleyades – library of halexandria – gateways to babylon – shrine ofInanna – ancient manuscripts and treatisies) e non risulta da nessuna parte.

Ancora una volta l’ unica fonte di Zeitgeist è Zeitgeist stesso. Sonoaperto comunque a ogni segnalazione su questi nomi che non siano riferimenti aldocumentario.

Viene fatto poi un parallelo tra i 10 Comandamenti e il Libro dei Mortiegiziano (minuto 31.00) e precisamente alla formula 125. Questa formula però siriferisce non alle leggi di qualche dio, ma alla condizioni per cui la fenicepuò rinascere, e l’ uomo (nel testo è lo scriba Ani) può accedere al regno dell’aldilà (il Duat).

La formula 125 tradotta inizia con:“La mia purità è quella del Gran Beh-nu che è a het-nen-nesut (la città del

bambino re) poiché io sono le nari del signore Shu che fa vivere gli uomini il

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giorno in cui l’ Occhio si riempie in Eliopoli nell’ ultimo giorno del mese diMekir alla presenza del signore di questa terra”.

Il più completo sito di testi egiziani e loro analisi, anticoegitto.net,riporta riguardo al 125° capitolo:

“Il capitolo 125 del libro segue le prove dello scriba Ani nel suo viaggioattraverso l’aldilà, a partire dal giorno del giudizio. Ani chiede a Tem-Ra,capo degli dei di Eliopoli: -Quanto tempo devo vivere?- e Team-Ra risponde: - Tuesisterai per milioni di milioni di anni, un periodo di milioni di anni-.”

Successivamente l’ anima incontra i vari dei che gli chiedono un resocontodella sua vita e di proclamare di non aver commesso i 42 peccati terreni.

I comandamenti sono 10, i peccati del papiro dei morti sono 42. Mi sembrache il paragone sia un po’ troppo azzardato…

Anche non credendo alla favola di Mosè e del dio che incide le tavole disuo pugno, in tempi più vicini a Mosè si poteva trovare un altro termine diparagone per i comandamenti: il codice di Ammurabi risalente ad appena 3 secoliprima.

Invece questo perseverare con i paragoni tra l’ ebraismo e la culturaegizia fa commettere ai registi di Zeitgeist errori che ne invalidano il lavoro.

Successivamente si afferma che le basi del giudaismo sono tutte ascrivibilialla cultura egizia. Vengono messi nella lista anche la Pasqua e lacirconcisione. La prima non ha niente a che vedere con la cultura egizia,infatti se la Pesach (il nome originale della pasqua ebraica) celebra laliberazione degli ebrei dall’ Egitto, questa è una festa prettamente ebraica enon contemplata dalla cultura o dalla religione egiziane. La circoncisione è unapratica medico-religiosa praticata da vari popoli sparsi per il globo (peresempio anche in Oceania). Se è vero che la circoncisione veniva praticata inEgitto come ‘affiliazione’ religiosa a Ra, tutti i riferimenti a questa praticavengono dall’ epoca in cui in Egitto vivevano migliaia di semiti presso i qualiquesta pratica era di uso comune. Non si può quindi affermare che lacirconcisione giudaica deriva dalla pratica egizia, poiché potrebbero esserestati i primi semiti ad introdurre questa pratica in Egitto.

Il documentario prosegue poi con una affermazione di Giustino Martire,vissuto a cavallo del II secolo, secondo la quale quando si parla della nascitamorte e resurrezione di Gesù, non si dice niente di diverso da ciò che vieneattribuito al ‘Figlio del dio Giove’.

Ma la frase esatta di Giustino è “Non proponiamo niente di diverso da quelche voi attribuite ai figli di Giove”.

Anche la frase successiva è di Giustino: “quando diciamo che lui è nato dauna vergine, accettatelo in comune con ciò che credete di Perseo”. Queste frasinon vogliono dire che la figura di Gesù è copiata, ma suggeriscono all’interlocutore, evidentemente di diversa cultura, che il cristianesimo dopotuttonon propone cose assurde da credere e niente di diverso da ciò che la culturadell’ interlocutore attribuisce ai figli di Giove (importante anche notare ilplurale) e di di trovare un qualcosa che accomuna la figura del Gesù cristiano equella del Perseo greco. Per intenderci, se un cristiano potesse ipoteticamenteincontrare un babilonese e gli dicesse “quando noi parliamo della visione diEzechiele riguardante una scala che sale verso il cielo non proponiamo niente didiverso da ciò che voi dite della camera celeste di Inanna” non vuol dire che lascala vista da Ezechiele sia la camera celeste di cui parlano tanti racconti suInanna. Significa che in entrambi i casi vengono attribuiti ai due personaggielementi ‘celesti’. E’ un ‘creare un ponte’ tra le due culture per rendere l’una più accetabile dall’ altra. La differenza è abissale.

Lo speaker nel documentario poi prende in giro i fondamentalisti cristiani,e li non possiamo che ridere della ottusità di alcuni personaggi che davverohanno vissuto per secoli con una unica verità derivante dalla fede. C’ è da direperò che questo atteggiamento è comune a quasi tutte le religioni. Anche questopassaggio di scherno comunque contiene un errore. Si dice ‘ragazzi questa genteè davvero convinta che il mondo abbia 12000 anni’. Non è esatto… secondo ilfondamentalismo cristiano il mondo avrebbe ora circa 6000 anni. Infatti allafine del XIX secolo il vescovo teosofo Lightfoot calcolava che il mondo era

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stato creato alle 9 del mattino del 23 Ottobre 4004 a.C e gli facevano ecoprelati a spiegare che “essendo Dio onnipotente nulla Gli impediva di avercreato il mondo con le mummie”. La cosa è ancora più grave, certo, ma denota chelo speaker (e chi ha curato il documentario) è male informato sulfondamentalismo cristiano.

Ancora una volta il documentario cerca di attribuire ad altri personaggi lecaratteristiche di Gesù portando avanti delle analogie. Stavolta (minuto 33.20)il personaggio scelto è Giuseppe, figlio di Giacobbe. Mai errore poteva esserepiù grande per il documentario. Qui le similitudini sono davvero riadattate perchi è abituato solo a leggere senza ragionare.· Si parla di una nascita miracolosa di Giuseppe, della quale non troviamo

traccia.· Si dice che Giuseppe aveva 12 fratelli e Gesù 12 discepoli; invece Giuseppe

era il penultimo dei 12 figli di Giacobbe, quindi aveva 11 fratelli.· Fu venduto per 20 monete, e Gesù per 30. Qui sorvoleremmo ma a parte il

numero di monete diverso (che rende la similitudine molto labile) bisognanotare che Giuseppe fu venduto perché gli altri fratelli volevano ucciderloper gelosia ma Ruben il primogenito si oppose. Gesù fu venduto per motivicompletamente diversi.

· Entrambi furono venduti da un personaggio che si chiama Giuda. E qui nienteda dire se non che il nome Giuda era il più diffuso all’ epoca assieme,appunto, a Giuseppe (Yussuf).

· Viene detto che Giuseppe iniziò a ‘lavorare’ (senza spiegare in che modo) a30 anni e così anche Gesù iniziò a predicare a 30 anni. Ho consultato 3bibbie diverse e non c’ è riferimento in Genesi 37-50, che trattano dellavita di Giuseppe, a una età di 30 anni alla quale possa aver ‘lavorato’ inqualunque maniera.

Lo speaker termina questa sezione con ‘il parallelo potrebbe andare avantiall’ infinito’. Certo, se si inventano le cose anche oltre l’ infinito.

Giungiamo quindi al rush finale della prima parte di Zeitgeist, efinalmente l’ autore ha il coraggio di dire a cosa vuole arrivare: esiste unaprova non biblica dell’ esistenza di Gesù? No.

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Ora, il documentario afferma che al tempo di Gesù c’ erano almeno 40storici illustri che hanno lasciato una marea di materiale, e nessuno parla diGesù. Per non analizzare tutti i personaggi basta prenderne in esame 3. Hoscelto Petronio, Seneca e Tacito.

Petronio visse tra il 14 e il 66, nato a Cuma, in Campania, e non ha nientea che vedere con la storia di Gesù che si svolge in Galilea. Non si capisceperché né come avrebbe dovuto o potuto raccontare di Gesù del qualeprobabilmente non avrebbe nemmeno conosciuto l’ esistenza (inquantocontemporaneo – ricordiamo che noi adesso conosciamo i personaggi sparsi per ilmondo grazie ai media, che all’ epoca non esistevano).

Seneca era nato in Spagna a Cordoba e visse tra il 4 e il 65. Visse i primianni della sua vita a Cordoba, poi qualche anno a Roma, poi visse dal 26 al 31in Egitto, e al suo ritorno a Roma fu esiliato in Corsica fino al 49 anno in cuifece ritorno a Roma e incontrò il bambino Nerone del quale fu tutore fino allasua investitura. Visse sempre a Roma e morì nel 65. Anche lui, come Petronio,non avrebbe avuto modo di conoscere la figura di Gesù, le cui opere (che copronosolo 3 anni)si svolgevano nel periodo del suo esilio in Egitto.

Riguardo a Tacito possiamo dire che era nato a Roma nel 55 (alcuni dicononell’ odierna Terni nel 57) e morì nel 117 (o nel 123). Avendo vissuto dopo glianni di Gesù, almeno cronologicamente avrebbe potuto essere a conoscenza dellafigura, quantomeno da annali dell’ impero romano. Ma Tacito era nato a Roma e isuoi scritti riguardano quasi per intero la vita di personaggi romani. La suaopera più grande sono gli Annali in cui parla dell’ intervallo di tempo traAugusto (morto nel 14) e Domiziano (morto nel 96).

Tacito non visse mai fuori da Roma se non verso la fine della sua vitaquando fu governatore in Anatolia.

E’ proprio in questo periodo che Tacito reda i suoi annali. Eparadossalmente nel 15° capitolo esiste un paragrafo che sembra smentire, comevedremo tra poco, chi ha redatto il documentario.

La ricerca condotta da chi ha redatto Zeitgeist in materia di prove sull’esistenza di Gesù contiene 2 errori fondamentali:

1) si aspetta di trovare racconti su Gesù poco dopo la sua morte, mentresarebbe più ovvio andare a pescare nei testi scritti molti anni dopo,diciamo nell’ arco di un secolo, durante il quale la storia di Gesù sisarebbe diffusa nelle varie province dell’ impero romano;

2) non tiene conto di alcuni testi non cristiani del II secolo che fannoriferimento alla figura di Gesù, alcune volte chiamato solo con il suo nome(e quindi costituiscono prove parziali inquanto non si può essere certi chesi parli proprio di quel Gesù) e altre volte chiamato ‘Gesù noto il Cristo’o solo ‘Cristo’.

Esempi di questi testi sono il Testimonium Flavianum di Giuseppe Flavio,che riporta due passi cruciali:

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1. “convocò il sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello di Gesù, detto ilCristo, di nome Giacomo, e alcuni altri, accusandoli di trasgressione dellalegge e condannandoli alla lapidazione”;

2. “Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se pure bisogna chiamarlo uomo:era infatti autore di opere straordinarie, maestro di uomini che accolgonocon piacere la verità, ed attirò a sé molti Giudei, e anche molti dei greci.Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili franoi, lo punì di croce, non cessarono coloro che da principio lo avevanoamato. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo giàannunziato i divini profeti queste e migliaia d’altre meraviglie riguardo alui.”

Anche l’ opera ‘Dialoghi con Trifone il giudeo’ di Giustino contiene unpasso importante:

“È sorta un’ eresia senza Dio e senza Legge da un certo Gesù, impostoreGalileo; dopo che noi lo avevamo crocifisso, i suoi discepoli lo trafugarononottetempo dalla tomba ove lo si era sepolto dopo averlo calato dalla croce, edingannano gli uomini dicendo che è risorto dai morti e asceso al cielo.”.

Veniamo ora agli Annali di Tacito.Il 15° capitolo contiene un paragrafo che recita:“L’autore di questa denominazione, Cristo, sotto l’impero di Tiberio

(imperatore dal 14 al 37 d.C.), era stato condannato al supplizio dalProcuratore Ponzio Pilato; ma, repressa per il momento, l’esiziale superstizioneerompeva di nuovo, non solo per la Giudea, origine di quel male, ma anche per l’Urbe, ove da ogni parte confluiscono tutte le cose atroci e vergognose”.

Eppure nel documentario Tacito figura nella lista dei famosi scrittori chenon avrebbero lasciato segni riguardo a Gesù.

Esistono poi alcuni scritti greci e di altre regioni del medioriente che,pur non nominandolo, sembrano far riferimento a Gesù con alcuni epiteti. Sareitentato, visto che un epiteto non sempre è identificativo di una persona, di nonincludere questi passaggi nella mia analisi, ma siccome Zeitgeist in tantissimipassaggi fa il gioco delle somiglianze basandosi proprio su epiteti (come nelcaso di Mithra etc) reputo sia giusto per almeno un caso molto evidente fare lostesso gioco.

Si tratta di una frase tratta da una lettera di Mara bar Serapion, storicosiriano, databile a prima del 70.

La lettera riporta scritta una sua considerazione contro i giudei: “A checosa è servito ai giudei uccidere il loro saggio re, visto che il regno è statopoi tolto loro”. Ricordando che Gesù, in croce, aveva sulla testa l’ iscrizionedi scherno ‘Jesus Nazarenus Rex Iudeorum’ (Gesù Nazareno re dei Giudei) èauspicabile pensare che la frase stia parlando proprio di Gesù.

Il caso più ecclatante comunque ci viene da Celso, notissimo per le suepolemiche con i Cristiani. Celso, vissuto nel II secolo, sosteneva che Gesùfosse nato da adulterio, e che i suoi ‘miracoli’ erano il frutto di magie estregonerie esoteriche apprese in Egitto.

Due sono i suoi passaggi più importanti, talmente espliciti che cichiediamo come chi ha creato Zeitgeist non ne sia a conoscenza:1. “Gesù raccolse attorno a sé dieci o undici uomini sciagurati, i peggiori dei

pubblicani e dei marinai, e con loro se la svignava qua e là, vergognosamentee sordidamente raccattando provviste”;

2. “Colui al quale avete dato il nome di Gesù in realtà non era che il capo diuna banda di briganti i cui miracoli che gli attribuite non erano chemanifestazioni operate secondo la magia e i trucchi esoterici. La verità èche tutti questi pretesi fatti non sono che dei miti che voi stessi avetefabbricato senza pertanto riuscire a dare alle vostre menzogne una tinta dicredibilità. È noto a tutti che ciò che avete scritto è il risultato dicontinui rimaneggiamenti fatti in seguito alle critiche che vi venivanoportate”

Celso in questa ultima frase riconosce quindi l’ esistenza della PERSONA diGesù ma non la sua FIGURA, e accusa i Cristiani di aver ‘fabbricato ad arte’ unculto inventando o esagerando le vicende di tale persona.

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Zeitgeist si chiude parlando della politicizzazione della religione tramiteil Concilio di Nicea. Lo fa introducendo una frase di Thomas Paine:

“La religione Cristiana è una parodia del culto del Sole. Hanno messo unafigura umana al posto del Sole e lo adorano come originariamente si adorava ilSole.”

Si parla poi del fatto che per 1600 anni, dal Concilio in poi, il Vaticanoha mantenuto il potere sugli uomini, sui regni, e si è macchiato di gravissimecolpe abusando del suo potere di controllo.

Personalmente siamo convinti che la religione Cristiana abbia creatotantissimi danni al mondo, e che sia effettivamente nata, tramite l’ Ebraismo,da un riassunto di precedenti culti, ma non da quello del Sole. Nessuna civiltàha adorato il Sole come astro, ma come simbolo di una o più divinità. Dire ‘ilDio-Sole’ era attribuire a una particolare divinità la massima importanza.Successe per Ra e successivamente per Horus in Egitto, per Assur in Assiria, perTeshub nel regno Accadico, per Viracocha nel Mexico, per Marduk a Babilonia, ein ogni altra forma di culto nella storia della civiltà umana. Addiritturacontemporaneamente, a seconda del centro di culto, lo stesso titolo veniva datoa più divinità.

La religione Cristiana nasce da una evoluzione dell’ Ebraismo che‘demonizzò’ gli dei mesopotamici eleggendo ad unico Dio una divinità di stirpeenlilita (di origine sumerica quindi) tra il 1700 e il 1400 a.C.

La ‘base mitologica’ narrata dalla religione Ebraica (Vecchio Testamento)non era altro che il condensato di storie più antiche narrate da sumeri, accadi,ittiti e babilonesi. Ma il Cristianesimo (Nuovo Testamento) nasce da una figuradella quale Zeitgeist ha cercato, senza riuscirci a causa dei tantissimi errori,di negare l’ esistenza storica. Per quanto riguarda il Concilio di Nicea ègiusto dare a Cesare quel che è di Cesare e riconoscere, come afferma ildocumentario, che prima del Concilio esistevano almeno 4 tipi di Cristianesimo,e che il Cattolicesimo attuale nacque proprio a Nicea quando l’ imperatoreCostantino costrinse i vescovi a decidere quali libri sarebbero dovuti essere labase della nuova religione.

I libri non scelti vennero chiamati ‘apocrifi’, molti vennero bruciati. Chinon si atteneva ai nuovi dettami cattolici veniva chiamato eretico eperseguitato.

Non solo, fu proprio a partire dal Concilio di Nicea, convocato dall’imperatore Costantino I, che iniziò a delinearsi uno dei punti fondamentali delpotere cristiano-cattolico/romano: il dogma della Trinità.

Fino ad allora la dottrina cattolica contemplava un Dio padre, un suoemissario in terra, Gesù Cristo, e uno spirito ispiratore, lo Spirito Santo, permezzo del quale Gesù operava in terra il volere di Dio.

L’ impero romano, ormai totalmente affiliato alla religione neonata, nonaveva nessun ruolo nella vita religiosa fino a quel momento. Era visto come unasorta di ‘longa manus’ del potere religioso, ma niente di più. Fu il dogma dellaTrinità, col quale si affermava che Gesù è della “stessa sostanza del Padre” eche “Dio è uno solo, unica e assolutamente semplice è la sua Sostanza, ma comunea tre Persone uguali e distinte”, a fare dell’ Imperatore il rappresentante diDio in terra. Se la religione aveva scopo di amministrare le anime deicristiani, l’ Impero aveva lo scopo di amministrarne la vita di tutti i giorni.

Parte 3: Considerazioni finaliVorrei concludere questa trattazione riprendendo il concetto che ho

espresso all’ inizio: Zeitgeist vuole cancellare una verità, quella propinatadalla religione Cristiana, non per renderci liberi, ma per inculcarne un’ altranella mente di chi vede il filmato.

Lo fa per un motivo ben preciso: la prima parte, che qui abbiamoanalizzato, serve solo come lunga ‘preparazione’ per creare nel pubblico lostatus mentale adatto per diffidare di istituzioni e organizzazioni di potere.Tutto ciò serve per introdurre le altre parti del filmato, riguardanti l’ 11Settembre e i giochi di potere del governo degli Stati Uniti, nelle quali sisosterrà che l’ attentato dell’ 11 Settembre 2001 è stato un autoattentatoorganizzato da un governo ombra statunitense per giustificare la guerra inAfghanistan.

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Lascio a chi è più ferrato di me in materia l’ analisi di questi argomenti,ma mi auguro che chi vorrà cimentarsi tenga conto del gioco sporco e delle bugieadoperate da Zeitgeist nel trattare la prima parte.

Zeitgeist prima di affrontare il discorso del concilio di Nicea afferma:

“La Cristianità, appunto, non si basa sulla verità”.

Aggiungerei: “Zeitgeist nemmeno”.

Nota: Metodo di questo documentoIl sito ufficiale di Zeitgeist (www.zeitgeistmovie.com) contiene una

sezione Question/Answers nella quale i redattori prevengono ogni possibilediatriba sostenendo che il loro lavoro verrà attaccato parte per parte da‘debunkers’ utilizzando metodi scorretti. Questa premessa serve a chi ha redattoil documentario per poter ‘fare la vittima’ e, a ogni obiezione, dire: ‘ecco losapevamo’.

E’ bene chiarire come avviene il dibattito tra 2 correnti di verità, cosasiano i debunkers, e cosa siano i complottisti/revisionisti.

Un complottista, nel caso specifico chi ha redatto Zeitgeist, sostiene chedeterminate verità siano fasulle, create ad hoc per un determinato scopo, per lopiù quello di obnubilare le menti o mantenere la gente sotto controllo. Nonultimo, nascondere determinati fatti creando versioni alternative.

Il debunker, è colui che contrasta le tesi dei complottisti, cercando lefalle del loro ragionamento e fornendo motivazioni (più o meno valide) ai puntichiave della teoria ufficiale.

Potremmo fare vari esempi:· Verità ufficiale: L’ uomo è andato sulla Luna / Tesi complottista: lo sbarco

sulla Luna è un falso / Tesi debunker: lo sbarco sulla Luna è un dato difatto;

· Verità ufficiale: Nella 2a guerra mondiale son stati uccisi 6 milioni diebrei / Tesi revisionista: i forni crematori e le camere a gas sono dei falsistorici / Tesi debunker: l’ Olocausto è un dato di fatto;

E’ bene notare che spesso i complottisti/revisionisti affermano, e questo aragione, che non ci si può basare solo su testi ufficiali e ‘ortodossi’ per leproprie analisi storiche perché potrebbero essere contaminati a seguito delsolito discorso ‘la storia la fanno i vincitori’, cioè, come avvenne nelmedioevo, chi ha il potere potrebbe eliminare fonti o proibirne l’ accessoquando queste sostenessero tesi contrarie o raccontassero storie diverse.

Sia i revisionisti/complottisti sia i debunkers effettuano ricerche susvariato materiale e ognuno adduce delle prove a sostegno del suo ragionamento.C’ è da dire però che raramente l’ establishment, cioè il circuito ufficiale odortodosso, riconosce la validità di fonti usate da revisionisti.

E’ il caso per esempio della lunghissima diatriba sulla datazione dellepiramidi e della sfinge egizia.

Nel caso di Zeitgeist, nella pagina delle Q/A, i redattori mettono le maniavanti sostenendo che i debunkers hanno un classico metodo di procedere, e chequindi le loro opposizioni non saranno da tener conto.

Vediamo quale sarebbe questo ‘classico metodo’:

· They attack / marginalize the messengers:I have read countless posts where rather than reading any of the knowledgeproduced by a particular scholar, they simply dig up or invent some “flaw” inregard to that person and dismiss their work based on that association

Loro attaccano il ‘messaggero’:Ho letto innumerevoli posts in cui anzi che leggere il materiale prodotto da unparticolare studioso, loro semplicemente inventano qualche ‘falla’ riguardo aquella persona e scartano il suo lavoro in base a ciò.

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E’ bene chiarire che questo articolo non si comporta così.In nessun caso siamo andati a cercare falle nella storia o l attendibilità

di una fonte. Siamo semplicemente sostenitori del principio per cui è sempremeglio andare a vedere i testi antichi che le loro rielaborazioni ointerpretazioni, ma allo stesso tempo non invalidiamo una traduzione o unainterpretazione se questa non si discosta troppo dall’ etimologia dei termini enon va in contrasto con fonti più antiche e originali. Per esempio critichiamola data attribuita a Krishna del 900 a.C. solo perché il calendario vedicodichiara esplicitamente che la data di morte di Krishna è il 3102 a.C.

· They do no real research:Based on what I have seen, 95% of all “debunkers” who claim the information inPart 1 is unfounded have never opened anything other than the Bible and anEncyclopedia.[…] The other 5% have blindly read Establishment, Apologistliterature on the Internet and nothing more

Loro non fanno vera ricerca:Da quel che ho visto, il 95% di tutti i debunkers che ritengono le informazionidella prima parte infondate non ha letto altro che la Bibbia e qualcheEnciclopedia […] Il rimanente 5% ha letto ciecamente materiale di Establishment,materiale apologetico su internet, e niente di più.

Anche qui ci tengo a precisare che il sottoscritto è un revisionistastorico, studioso e ricercatore di mitologia e storia alternativa, seguace delleteorie Sitchiniane (non si può certo dire che sia Establishment) e che non usaenciclopedie. La mia libreria virtuale è fatta di centinaia di links che vannodai siti NewAge a quelli ufficiali, la mia libreria cartacea va dai libri diZ.Hawass e M.Lehner fino a quelli più analitici e alternativi di R.Bauval,M.Cremo, e Z.Sitchin.

Quindi questo documento non rientra nemmeno in questo secondo punto.

· They blindly ask “Where are the ‘Primary Sources’?”or ancient original texts. These individuals declare that ‘If we cannot see itin the original texts, then it cannot be known as true’.

Loro ciecamente chiedono “Dove sono le fonti originali?”Questi individui dichiarano che se una nozione non è presa da testi originalinon può essere vera.

Nemmeno in questo caso l’ articolo si comporta così.L’ articolo in alcuni punti accusa il documentario di non dare fonti, ma

sostiene allo stesso tempo che le ricerche fatte nella stesura dell’ articolonon hanno trovato nessun riscontro di quelle nozioni. Non solo, a volte, comenel caso di E.Shurè, segnala che questo scrittore, che è stato usato come fonte,nel suo libro a sua volta non fornisce fonti per le sue asserzioni riguardoDevaki. Riconosciamo tra l’ altro che l’ analisi storica, e soprattutto ladecifrazione di codici, steli e graffiti, è più un lavoro interpretativo e diragionamento che letterario. Se così non fosse non potremmo sostenere le tesi diSitchin, il più grande esempio di ragionamento ed associazione tra le varieidee, culti, miti, prove e indizi, che la ricerca ‘alternativa’ abbia maiconosciuto.

· They projected their own subjective interpretation of a piece of informationby using “semantic manipulation”. Rather than making an objective assessmentabout presented information in context, situations are narrowly defined and

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adapted to the debunkers cause by redefining the terms by which the meaningis extrapolated.

Loro proiettano le proprie interpretazioni soggettive di una informazione usandouna ‘manipolazione semantica’Piuttosto che fare una analisi oggettiva dell’ informazione presentata nel suocontesto, le situazioni vengono adattate e definite in relazione alla ‘causa’dei debunkers tramite la ridefinizione dei termini estrapolandone ilsignificato.

Anche in questo caso il nostro articolo supera la prova. Infatti quando sitratta di informazioni linguistiche l’ articolo va a vedere l’ etimologia di untermine, la radice linguistica, e fa considerazioni basate sulla conoscenzadella lingua. Non si cercano significati precisi ma si utilizzano quellietimologici certi. Altresì, come nel caso di Mosè, si segnalano erroriconcettuali (Mosè che viene tradotto in ebraico nonostante la scena si svolga inEgitto) o di traduzione.

C’ inoltre da dire che tutto il documentario è un riadattamento e unaselezione di fonti in modo che diano sostegno alla tesi del complottista. E’ peresempio il caso di Krishna nato da una vergine: si cita una nozione di Shurè chesi basa su una frase ‘o tu vergine e madre’, ma non si cita la Mahabharata chedichiara che Krishna è l’ ottavo figlio di Devaki. Si sostiene che Krishna vissein India nel 900 a.C. ma si omette che i testi vedici dichiarano che la morte diKrishna avvenne del 3102 a.C.

In sostanza si accusa il ‘debunker’ di fare un gioco sporco che ilcomplottista fa per primo. E anche in quest’ ultimo caso il nostro articolo sicomporta in maniera diversa da quella auspicata.

Riassumendo, pensiamo di non rientrare nella categoria dei ‘debunkersscorretti’ descritta dal sito di Zeitgeist, riteniamo che la nostra analisi siacondotta in maniera corretta e adeguatamente approfondita, e riteniamo siadoveroso segnalare quando il documento dice qualcosa di giusto ma soprattuttoquando fornisce nozioni errate.

Siamo aperti, in qualsiasi momento, al dialogo. Non premettiamo niente, nonmettiamo le mani avanti riguardo a niente. Ma siamo consapevoli che una veritàufficiale che riteniamo sbagliata debba essere combattuta con argomenti giusti,metodi corretti, e informazioni attendibili.

LE PARTI SCRITTE IN BLU SONO QUELLE AGGIUNTE RISPETTOAL DOCUMENTO ORIGINALE

Bibliografia:

· Assiro-Babilonesi A.Caubet / P.Pouyssegur· Le opere dei faraoni H.Stierlin· Antiche civiltà National Geographic· Sumeri A.Parrot· I sumeri G.Pettinato· Le religioni monoteiste M.Mineo· L’ epopea di Gilgamesh Fabbri Editore – i grandi classici· Archeologia eretica L.Burgin· Il mistero di Orione R.Bauval· Misteri antichi M.Baigent· L’ altra genesi Z.Sitchin· Le astronavi del Sinai Z.Sitchin· Spedizioni nell’ altro passato Z.Sitchin· Dizionario delle dinastie faraoniche C.Roehrig / F.Serino

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· Magia e iniziazione nell’ antico Egitto R.Lachaud· Egitto esoterico E.Hornung· Induismo – diz. di storia, cultura e religione A.Dallapiccola· Induismo C.Pieruccini / G.Boccali· Mitra-Varuna G.Dumezil· Mitra R.Merkelbach· Mahabharata· Storia e geografia della Terrasanta G.A.Smith

Siti consultati:

· Biblioteca Pleyades manuscripts:http://www.bibliotecapleyades.net/esp_ciencia_ancientmanuscripts.htm#contents

· Lybrary of Halexndria - ancient texts:http://www.halexandria.org/dward374.htm

· Bible Gateway search: http://www.biblegateway.com/· Shrine of Inanna: http://inanna.virtualave.net/inanna.html· Gateways to Babylon: http://www.gatewaystobabylon.com/· Etana - World's largest portal of neareast culture:

http://www.etana.org/abzu/· Exploring Neareast Cultures: http://eawc.evansville.edu/nepage.htm· Universo online: http://www.universonline.it· Sky Maps: http://www.skymap.org· Advaita Vedanta: http://www.vedanta.it/· Glossario Sanscrito: http://www.ramana-maharshi.it/· Mithra Deo Soli Invictus: http://www.rajayoga.it/mithra/introduzione.htm· Mithras: http://www.bizstore.f9.co.uk/indexmithras.htm· Enciclopedia dell antico:

http://www.einaudiscuola.it/enciclopedia_antico/enciclopedia_home.html· Catholic Encyclopedia: www.newadvent.org/cathen· Atrocultura:

http://astrocultura.uai.it/personaggi/corsali/costellazione.htm·