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1 Per i paesaggi idilliaci immersi nel verde, le spiagge incantevoli, il mare turchese e le grotte marine del litorale. Per il magico tramonto ed il clima mite. Voi, oggi, vi godrete Zante per gli stessi motivi ol- tre che per le ‘cantades’ (canti popolari locali), l’ambiente cordiale ed il patrimonio culturale. Queste vacanze rimarranno indelebili nel vostro cuore e nella vostra mente ed odoreranno di gelsomino. La dea Artemide ed il dio Apollo la scelsero come meta delle loro vacanze.

Zakynthos - Greece IT

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Guide of the island, general information about Zante !!!

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Per i paesaggi idilliaci immersi nel verde, le spiagge incantevoli, il mare turchese e le grotte marine del

litorale. Per il magico tramonto ed il clima mite.

Voi, oggi, vi godrete Zante per gli stessi motivi ol-tre che per le ‘cantades’ (canti popolari locali),

l’ambiente cordiale ed il patrimonio culturale. Queste vacanze rimarranno indelebili nel vostro cuore e nella

vostra mente ed odoreranno di gelsomino.

La dea Artemide ed il dio Apollo la scelsero come meta

delle loro vacanze.

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Come narra Omero, l’isola dovrebbe il proprio nome a

Zacinto, figlio di Dardano, re di Troia. Zacinto sarebbe

giunto sull’isola dalla città arcadica di Psoris attorno al

1500 a.C. dando, poi, il proprio nome alla nuova città. I

coloni al suo seguito battezzarono l’acropoli Psoris per

ricordare la patria lontana. I discendenti di Zacinto fu-

rono all’origine di una notevole civiltà ed iniziarono ad

espandersi, creando colonie come Ζacantha in Spagna,

Kydonies a Creta e Focide nei Pirenei in Spagna. In ep-

oca micenea, l’isola fa parte del regno di Itaca. Omero

la definisce ´yliessaª, ossia coperta di vegetazione.

La posizione geografica, il suolo fertile e le fonti di

pece dell’isola svolsero un ruolo importante nel suo

sviluppo economico, giunto ad un punto tale che nel

VI secolo a.C. Zante batteva moneta d’argento che

raffigurava un tripode, simbolo sacro di Apollo, suc-

cessivamente sostituito dalla lira nel V secolo a.C. Per

circa sette secoli, l’isola adotta il regime democratico.

Nel 455 a.C., si schiera con la Lega degli ateniesi.

Dopo essere stata rasa al suolo, viene occupata dai

Lacedemoni, passando al regime oligarchico. Durante

le guerre persiane, adotta una posizione di neu-

tralità. Nel periodo dell’impero romano, è integrata

nella provincia romana di Acaia. Data di quell’epoca

l’evangelizzazione dell’isola nel 34 d.C. ad opera di

Maria Maddalena secondo un’interpretazione, o di

Santa Beatrice secondo un’altra.

Con la fondazione dell’impero bizantino, Zante è unita

alla provincia d’Illiria senza tuttavia essere oggetto di

una particolare protezione o cura. E’ quindi spesso

oggetto di razzie dei pirati e di aspiranti occupanti.

All’epoca delle Crociate, le isole Ioniche conoscono

nuove vicissitudini. Alla fine del XII secolo, Zante

passa nelle mani dei conti francesi Orsini, poi degli

Angioini (re di Napoli) ed, infine, dei Tocchi (principi

fiorentini). Nel 1485, i veneziani occupano l’isola dopo

forti pressioni diplomatiche esercitate sugli ottomani.

L’occupazione veneziana dona a Zante stabilità e le

occasioni di sviluppo che le erano state negate per

tanti secoli. La pace garantita dal potere di Venezia le

conferisce, per la prima volta, ricchezza culturale ed

economica.

Un’isola con un ricco passatoLe più antiche tracce di vita sull’isola risalgono all’era neolitica e sono state rinvenute nel golfo di Laganàs. La storia dell’isola sprofonda le proprie radici nell’antichità, come ci dice Plinio. Zante

(o Zacinto, Zàkynthos in greco), che allora si chiamava Iria, sarebbe stata abitata sin dal 3000 a.C. In prossimità di Frourio è stato rinvenuto un complesso marmoreo di personaggi divini (Apollo, Afrodite ed Artemide), ora esposto nel Museo Tiepolo di Venezia. Questo testimonia, tra l’altro,

della particolare inclinazione degli isolani per la musica ed il culto di Artemide.

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All’epoca, gli abitanti sono divisi in tre clas-

si: i nobili, i civili ed i popolari. Solo i nobili

erano iscritti sul Libro d’Oro e godono di

diritti civili. Nel 1797, i democratici francesi

arrivano a Zante dove vengono accolti con

grande entusiasmo. Il Libro d’oro viene bru-

ciato in piazza San Marco in un gran delirio

di folla. Il dominio francese durerà 15 mesi.

Nell’ottobre del 1798 arriva a Zante la flotta

turco-russa con, a capo, l’ammiraglio russo

Oussakof che occupa l’isola. Nel 1800

viene firmato un trattato tra russi e turchi

che prevede la costituzione di uno Stato in-

dipendente chiamato Repubblica Settinsu-

lare. Viene adottata la lingua greca ed culto

ortodosso è riconosciuto come culto ufficiale dello

Stato. La Repubblica Settinsulare, che rappresent´ il

primo Stato greco indipendente della storia moderna,

dur´ sette anni. Nel 1807, l’esercito francese occupa

le isole ioniche. Due anni dopo, nel 1809, la flotta

inglese occupa Zante. Il dominio inglese (1809-1864)

rappresenterà l’ultimo periodo di occupazione prima

dell’unificazione dell’isola al resto della Grecia.

Quando scoppia la Guerra d’Indipendenza

in Grecia nel 1821, gli abitanti della Repub-

blica settinsulare appoggiano apertamente

e concretamente i Greci insorti. Dopo la

liberazione e la fondazione dello Stato

ellenico, si manifesta il vivo desiderio

dell’unificazione delle Isole ioniche con

lo Stato greco. Il 21 maggio 1864, viene

definitivamente issata la bandiera greca

sull’isola. Durante la II Guerra mondiale,

essa viene dapprima occupata dagli eser-

citi italiani poi da quelli tedeschi. Alcuni

anni dopo, nel 1953, un terribile terremoto

seguito da un devastante incendio rade al

suolo la città di Zante. Vanno irrimediabil-

mente persi edifici storici e chiese, assieme ai tesori

che contenevano. La città sarà poi ricostruita in base

ad una severa regolamentazione antisismica ed al

tentativo di conservare alcuni elementi del proprio

passato architettonico.

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La statua raffigurante la Gloria

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L’isola della musica, della poesia e dell’ospitalità.Terra che ha dato i natali a Dionisios Solomοs, il poeta nazionale greco, ad Ugo Foscolo ed a Xenopoulos (padre del teatro neo-greco), Zante ha sempre van-tato, conservandolo tutt’oggi, un alto livello culturale.

Gli influssi veneziani, incontrando la tradizione ellenica, hanno prodotto una cultura carat-

terizzata da uno stile leggiadro ed elegante. Tutte le forme artistiche hanno avuto i loro sommi

rappresentanti sull’isola, al punto da conferire a Zante il nome di Firenze orientale. La musica

scorre letteralmente nelle vene degli Zacintesi. Questa tradizione sprofonda le proprie radici

nell’antichità, quando sull’isola era vivo il culto di Apollo, dio della musica. All’epoca dei

Veneziani, nascono le ‘cantades’ che sentiamo ancora oggi.

La prima Scuola di musica in Grecia è stata fondata solo nel 1815 a Zante, che pur ha dato

i natali a grandi musicisti di fama internazionale. Anche il teatro, sotto l’influenza italiana,

conosce una grande fioritura sin dal XV secolo. Nel 1571 l’opera I Persiani di Eschilo è rap-

presentata per la prima volta sulla scena teatrale. La satira delle Omilie, una specie di varietà

popolare è molto apprezzata dal popolo, mentre l’opera unisce aristocratici e popolani.

Oggi, Zante è uno dei centri culturali più importanti di Grecia. Concerti ed altre manifestazioni

di altissimo livello sono organizzati ogni anno sull’isola. La vita intellettuale non è mai stata

di meno. La prima Accademia greca è stata fondata a Zante nel XVI secolo. Gli abitanti odierni,

gente generosa, allegra, cordiale, ospitale, dotata di un vivace temperamento, hanno una

particolare inclinazione per le arti e le lettere.

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La sua posizione geografica permette al viaggiatore di visitare agevolmente le altre isole dello Ionio e non solo. Può fare un salto, per esempio, in Peloponneso ed andare a visitare, tra l’altro, l’antica Olimpia, dove si svolgevano gli antichi Giochi olimpici. Inoltre, da Zante è facile raggiungere altre grandi città del Paese grazie ad una fitta rete di collegamenti diretti (Patrasso, Atene, Salonicco). Isola ricca di contrasti, Zante è per lo più ricoperta da rilievi montuosi con un’alternanza di basse pinete e fertili vallate.

La parte nord, est e sud dell’isola presenta numerose spiagge incantevoli. Il versante occidentale è caratter-izzato da un litorale roccioso con rocce a strapiombo nelle quali si sono formate molte grotte marine come la stupenda Grotta Azzurra a nord ovest dell’isola. A Zante, il clima è mite, mediterraneo, con numerose precipi-tazioni e lunghe giornate di sole anche d’inverno. Il che, probabilmente, spiega la ricca vegetazione che cresce sull’isola in ogni stagione. Omero non la chiamava forse ‘υλήεσσα’ ossia coperta di vegetazione ed i veneziani Fior di Levante?

Zante è anche un’isola con una discreta produzione agricola, distinguendosi soprattutto per la coltivazione dell’ulivo, degli agrumi e dell’uva, che produce i favolosi vini locali. In questi anni vi si è sviluppata una notevole attività imprenditoriale, segnatamente nel settore tur-istico, e nel settore delle ricerca storica, essendo stata Zante, per tanti anni, un crocevia di popoli e di civiltà.

Fisionomia del paesaggioZante è l’isola la più meridionale, la terza per grandezza e popolazione delle isole Ionie. Dista 8,5 miglie marine dalla punta sud di Cefalonia, 9,5 miglia dal versante occidentale del Pelopon-neso e circa 300 km dalla capitale del Paese, Atene.

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Μakrì Jalò (spiaggia lunga) Mizithres – Keri

Marathonissi – Keri

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Tutela della natura

Il Parco Nazionale Marino (sigla in greco Ε.Θ.Π.Ζ.) istituito con decreto presiden-

ziale nel mese di dicembre 1999, è il primo del genere in Grecia. Amministrato

da un Ente di gestione, è un vero modello per le altre aree protette del Paese in

materia di applicazione delle misure amministrative.

L’obiettivo maggiore del Parco è la protezione e la preservazione delle spiagge

del golfo di Laganas dove la tartaruga marina Carette-caretta depone le uova.

I sub-obiettivi del Parco includono la formazione – informazione ambientale, la

sensibilizzazione del pubblico in materia di attività naturalistiche, la tutela del

paesaggio naturale e culturale nonché lo sviluppo del turismo sulla base dei

principi del turismo sostenibile.

Nell’area del Parco Nazionale Marino, si incontrano popolazioni della foca medi-

terranea Monachus monachus, dune di sabbia, prati di Posidonia (Posidonia

oceanica) ed ecosistemi costieri che ospitano centinaia di specie di flora e di

fauna.

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Villaggi e spiaggeDei quarantaquattro villaggi di Zante, la maggior parte è

stata valorizzata pur mantenendo il loro colore locale. Qui,

infatti, il turismo si è sviluppato progressivamente e la

sensibilità degli abitanti nei confronti dell’ambiente non

ha permesso la costruzione di enormi edifici che, altrove,

deturpano e soffocano le bellezze naturali del paesaggio.

L’area offre piccole, medie e grandi strutture alberghiere

che non rispondono solo alle moderne esigenze di com-

fort, ma in cui la premura del personale diventa vero senso

dell’ospitalità.

Gerakas

Agios Sostis

Panagia Skopiotissa

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Partendo dal viale del lungomare in direzione di San

Dionisio, incontriamo a circa 4 km il verdissimo villag-

gio di Argassi con la lunghissima spiaggia ed il mare

cristallino. Quest’area è una delle più mondane di

Zante, che offre una pennellata di intensa e animata

vita notturna. L’intera zona è cosparsa di vecchie

chiese e dei resti di un castello medievale, dal quale

diparte un sentiero che porta alla cima del monte

Skopos dove, secondo la mitologia, viveva la dea della

caccia Artemide. Il tempio della dea sarebbe sorto

sulla cima del monte, nella posizione occupata oggi

dal monastero della Vergine Skopiotissa.

Tornando sulla litoranea dopo aver superato il pitto-

resco villaggio di Xirokastelo, una strada sterrata porta

alle fantastiche spiagge di Sekania e Dafni. Queste

spiagge costituiscono l’habitat più importante per la

riproduzione della tartaruga marina Caretta - Caretta

e, a tale titolo, sono state dichiarate aree protette.

Proseguendo verso la meta iniziale, a 11 km dalla città

di Zante, si stende la bellissima spiaggia di Porto Zoro

con le rocce all’estremità destra. La punta sinistra, di

recente battezzata Rock with Flowers, è incorniciata

da pittoresche taverne e stanze da affittare. Pochi chi-

lometri più in là, si apre la spiaggia con acque basse

di Banana considerata una delle spiagge migliori e più

belle dell’isola, con i gigli bianchi marini che crescono

sulla sabbia. Lo scorcio è davvero esotico.

Lasciandoci alle spalle Vassilikos, giungiamo alla

spiaggia di Gerakas situata all’estremità orientale

della baia di Laganas. Anche Gerakas è un habitat

per la riproduzione della tartaruga marina Caretta -

Caretta. A sud-ovest di Gerakas sorge l’isolotto privato

di Pelouzo, sul quale sono ancora evidenti i resti di un

monastero del passato. Al termine di questo itinerario

incontriamo Porto Roma, una bellissima insenatura

con una sabbia fantastica, mare cristallino ed un

porticciolo dove possono attraccare barche ed imbar-

cazioni di piccole dimensioni. E’ adatto per gli appas-

sionati di vela.

Αrgassi – Gerakas – Porto Roma

Vassilikos

Argassi

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Zante - Kalamaki - Laganas – Spiaggia del lago Keri - Μarathonissi - Κeri - Agalas

Seguendo la strada che porta all’aeroporto, precisamente

a 8 km, sorge Kalamaki, altra stazione turistica di Zante.

L’ampia spiaggia, con le alte rocce ad un’estremità, è

ricoperta di dune. La sabbia è punteggiata da gigli bianchi

marini che crescono numerosi in zona, conferendo una nota

di esotismo al paesaggio. A sinistra della spiaggia, si driz-

zano imponenti rupi di gesso, le cosiddette Pietre di Gesso

o Pietre Alte.

Subito dopo, la strada porta alla stazione balneare più

importante dell’isola, Laganas, che ha una delle spiagge

di sabbia più lunga di Grecia, con ben 9 km. E’ l’area più

affollata e frequentata di Zante. Sempre proseguendo, giun-

giamo alla bella spiaggia di Aghios Sostis ed a Porto Koukla

con le piante che toccano letteralmente il mare.

Aghios Sostis – Laganas

Kalamaki

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Ricordiamo che nella baia di Laganas vigono le misure adot-

tate per la tutela della tartaruga di mare Caretta- Caretta.

Guardando la bellissima spiaggia, ci diventa immediata-

mente chiaro il motivo per il quale persino le tartarughe

preferiscono Laganas per deporre le uova.

Lasciando alle spalle la baia di Laganas, partiamo in dir-

ezione ovest verso l’entroterra passando per Lithakia. Con

una deviazione di 5 km in direzione di Agalas, dopo aver

attraversato il paese con le pittoresche abitazioni in pietra,

la strada porta alla grotta Damianou. Sul monte, sopra il

burrone Avissos, si apre la cosiddetta Grotta umana, dove

sarebbero state intrappolate 150 persone dai pirati.

Korakonissi – Agalas

Keri

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Sulla strada verso Keri incontriamo la spiaggia di Limni

Keriou. Ε’ l’abitato costiero di Zante con la spiaggia più bella

e pittoresca, dirimpetto alla magica isola di Marathonissi.

Il bel porticciolo di Limni Keriou era in antichità il porto di

Zante, famosissimo per essere diventato il principale nodo

commerciale dell’isola.

Nella stessa area si puo visitare la Sorgente di Erodoto,

nota già nell’antichità ed ancora attiva oggigiorno. Da qui

partono le barche ed i caicchi che compiono piccole crociere

alla scoperta della longeva tartaruga Caretta - Caretta, delle

spiagge di Marathonissi, delle famose grotte di Keri con

l’acqua turchese, nonché le splendide Volte di Marathia (la

grande e la piccola), volte create dai faraglioni sotto ai quali

passano le imbarcazioni. Sulla spiaggia di Marathia, i ciot-

toli e l’acqua profonda sono un vero incanto, regalando un

gran senso di calma e di serenità.

Limni Keri

Marathonisi

Marathia - Keri

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A soli 5 km più giù, in uno scenario verdissimo, sorge

Keri con le case di pietra e le strette viuzze, da cui si gode

una vista mozzafiato. Degna di interesse è la chiesa della

Vergine Keriotissa con la splendida iconostasi. Ad 1,5 km in

direzione del villaggio, a 200 metri dal burrone si erge il faro

di Keri con vista sulle due enormi rupi bianche di Grande

e Piccola Myzithra, che si drizzano ritte in mare al pari di

piramidi.

Un’altra curiosità del posto è il tramonto, uno dei più

celebri in tutto lo Ionio, che si srotola dinanzi ai nostri occhi,

con i colori del tramonto che si abbinano armoniosamente

con le rocce a strapiombo ed il rosso tranquillo che si riflette

in mare. A sud est si trova il punto più profondo del Bacino

mediterraneo, il cosiddetto Pozzo di Oinousses, a circa

4.500 metri di profondità.

Limni Keri

Panagia Keriotissa

Mysithres – Keri

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Marathonissi

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Maries

Zante - Μacherado – Aghios Loon - Naufragio

A soli 10 km ad ovest della città sorge Macherado,

secondo villaggio di Zante per grandezza dopo Katastari.

Degna d’interesse è la chiesa di Santa Maura costruita sullo

schema di una semplice basilica. Essa spunta da lontano,

tra i cipressi, con la torre veneziana del campanile, il cui

tocco delle campane sarebbe il più melodioso di Grecia. La

chiesa è stata distrutta da un grave incendio scoppiato agli

inizi del 2006. Sono già iniziati i lavori di ricostruzione.

A sud ovest, salendo verso il monte incontriamo il

paesino di Aghios Nikolaos o Kiliomenos, a quota 480 metri,

con lo splendido campanile di Aghios Nikolaos risalente al

1893 circa e le tipiche case tradizionali del XVI secolo. Tra

Kiliomenos e Lagopodo si stende l’area battezzata Giardino

delle Orchidacee dai botanici per la presenza di 42 varietà

di orchidee. La vegetazione dell’area è fitta e stupenda.

Pini, cipressi, lentischi, quercie kermes e cespugli di vario

genere incantano e meravigliano l’escursionista.

Lasciando alle spalle Aghios Nikolaos e prendendo

a destra, andiamo in direzione di Aghios Leon con, dinanzi

a noi, una vista stupenda sul mare. Un km prima sorgono i

paesini montani di Louha e Giri, immersi nella vegetazione.

L’architettura tradizionale di questi due paesi ricorda inten-

samente quella di Mani in Peloponneso, forse perché i primi

abitanti dell’isola provenivano proprio da quella regione. Da

Giri, la strada porta alla grotta inesplorata di Hagiotis ed alla

Grotta Nera. Arrivati ad Aghios Leon, è da vedere l’omonima

chiesetta, stupendo esempio di architettura popolare che

usa la parte inferiore di un mulino a vento come campanile.

Α sinistra, a 3 km di distanza, sorge Kampi, abitato

arroccato sullo sperone ripido di Schiza. Da vedere, in zona,

la necropoli micenea con le grotte scavate nella roccia.

Dirimpetto sorge l’isola della Foca che deve il proprio nome

alla somiglianza con la forma di quest’animale. Il paese

Maries, situato subito dopo Exo Chora, deve il proprio nome

a Maria Maddalena. Dalla sommità del monte Vrachionas, la

vista panoramica che si estende fino a Cefalonia è semplice-

mente mozzafiato.

Ypapanti – Macherado Kiliomeno

Louha

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Naufragio

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Porto Vromi

Xigia

Ζante - Τsilivi - Αlykes – Grotta AzzurraSubito dopo, il più bel luogo dell’isola, il Naufragio, con la notissima e splendida spiaggia è pronto per sorprenderci.

Con uno scenario unico, incorniciato da alte falesie, e l’abbinamento della vegetazione con la sabbia bianchissima

che si perde nelle acque smeraldo dello Ionio, il Naufragio rappresenta una meta ideale per una romantica escur-

sione notturna, nonostante la folla che spesso vi si accalca.

Un paio di chilometri più giù troviamo la pittoresca baia chiusa di Porto Vromi, dov’è consigliabile noleggiare pedalo

o barche per esplorare le grotte dei dintorni. Dal porticciolo partono corse frequenti per la spiaggia del Naufragio.

L’escursione dura mezz’ora ed il capitano esegue fermate in molte grotte dove l’acqua è di un profondo blu e la sab-

bia bianca per chi volesse farsi una bella nuotata. Non dimenticare di prendere acqua da bere con sè. Prima della

spiaggia del Naufragio, ce ne sono tante altre altrettanto idilliache, accessibili solo con la propria imbarcazione.

Grotta Azzurra

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Dirigendosi verso Bochali, dopo 1km, la strada a destra porta alla

collina di Strani quindi verso il promontorio, un’area verdeggiante

scelta dai Signori per costruirvi le loro case di campagna. Nell’area

sorge anche quella di Dionisio Solom´s, che assieme agli altri

palazzi signorili, costituisce un vero tesoro dell’architettura di

un tempo. Dirimpetto, sorge in mare l’isolotto di Bodi, una volta

riunito alla terraferma da un ponticello. A sinistra troviamo il paese

di Bochali ed il castello. Andando invece dritto, si va a Tsilivi, una

delle spiagge più belle di Zante, con l’enorme spiaggia che attira

molta gente. Dopo Tsilivi sorge il paese di Planos, meta ideale per

belle nuotate dato che l’acqua vi è pulitissima, bassa e sicura.

Tornando sulla strada centrale in direzione di Alykes, si incontrano

strade che portano a piccole spiagge e calette in grado di rispon-

dere ad ogni esigenza dell’escursionista: Ampoula, Pachiammos,

Drossia, Psarrou e Ammoudi.

Dopo 2 km, troviamo la spiaggia di Alikanas. Nell’ampia area

dell’abitato, scavi eseguiti in zona hanno riportato alla luce una

tomba con tholos e dei vasi. Sul promontorio di Aghis Kyriaki,

troviamo l’omonima spiaggia, bellissima, con la sabbia finissima e,

quindi, la nota ed incantevole Alykes.

L’ampia distesa di sabbia ed il mare basso l’hanno trasformata in

una delle spiagge più belle dell’isola. Dietro l’abitato si estendono

le saline, estremamente importanti in passato per la vita eco-

nomica dell’area. La strada a destra porta al paese di Orthonies.

Seguendo la strada, a sinistra incontriamo Kato e Ano Volimes,

paesi noti per gli stupendi tessuti ed i ricami. Dopo 9 km, incon-

triamo il porto di Aghios Nikolaos, da dove partono le imbarcazioni

per andare a visitare la Grotta Azzurra e la nave per Cefalonia.

StrofadiA 45 km a sud ovest della città di Zante e a 78 km ad ovest del

promontorio Katakolo del Peloponneso dirimpetto, spuntono dal

mare due isolotti fuori mano, le Strofadi. Gli antichi le chiamavano

le isole galleggianti ed avevano perfettamente ragione. Sembra, in-

fatti, che galleggino sul mare. L’isola maggiore si chiama Stamfani

e la minore, Arpihya. I due isolotti sono collegati da una lingua di

terra. A Stamfani sorgono un faro ed il monastero della Trasfigurazi-

one o della Vergine Pantohara, edificato nel 1241 durante l’impero

bizantino. E’ stato in questo Monastero che visse da monaco San

Dionisio, il patrono dell’isola di Zante. Splendido ed imponente, il

monastero ha tutte le caratteristiche di una fortezza medievale con

le mura di oltre 25 metri, probabilmente per difendersi contro le

incursioni dei pirati.

Alykes

Tsilivi

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La città di ZanteCapoluogo e porto dell’isola, Zante si allunga sulle

pendici di un colle dominato da un castello veneziano.

Sono stati conservati molti edifici e residenze signorili,

dal caratteristico color ocra, con logge e portici vene-

ziani. Da visitare assolutamente il monastero di San

Dionisio con le reliquie del Santo, lo splendido Museo

di arte ecclesiastica del monastero nonché i vari musei

della città. L’area di Bochali, sottostante il castello,

avvince il viaggiatore con le strette e calme viuzze e le

vecchie abitazioni i cui cortili crollano sotto le bugan-

villee, i tipici kafeneion ed i ristoranti da cui si liberano

le note della vecchia musica zantiota.

Sopra a Boccali, sorge imponente un castello veneziano

con una splendida vista panoramica verso l’odierna

città di Zante e lo Ionio. La collina di Strani che ispir´ il

poeta Dionisio Solom´s per il componimento dell’Inno

Nazionale, Bochali con il castello veneziano e la splen-

dida vista panoramica verso la città moderna di Zante

e lo Ionio, sono letteralmente un incanto. Una breve

passeggiata nelle strade della città convince subito che

essa ha inteso conservare lo stile che la caratterizzava

prima del terribile terremoto del 1953 non solo negli

edifici ma anche nell’assetto urbano.

A Zante, tutto esprime una nostalgia, una nota di

romanticismo. Le graziose piazzette dell’isola, la piazza

Dionisio Solom´s e quella di San Marco, il lungomare

di Strata Marina, la vecchia piazza Rouga e l’odierna

via Alessandro Roma, tutto rimanda ad altri tempi. Non

mancate di fare una passeggiata a Stràta Marina (ossia

il lungomare K. Lomvardou), cuore commerciale della

città con le graziose volte, in via Alessandro Roma e

nella frequentatissima piazza centrale lastricata di San

Marco.

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La città di Zante

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Il museo bizantinoIl museo bizantino di Zante è situato nella piazza D. Solo-

mos. Dopo l’ingresso, prendendo a destra si sale al piano

superiore che si puo percorrere su tutta la lunghezza

dell’edificio prima di ridiscendere a pianterreno. Il museo

ospita una ricca collezione di icone portatili e presenta una

vera panoramica della pittura religiosa dall’epoca bizantina

al XIX secolo, con un migliaio di immagini sacre postbizan-

tine e di arte locale. Due stanze sono adibite all’esposizione

di opere di artisti come Damaskinou, Tzane, Kallerghis,

Doxaras, Koutouzis e Tsonis. Le opere più vecchie del museo

sono, in genere tipici esempi dell’arte bizantina ma quelle

di Panyotis Doxaras (1622-1700), che aveva studiato a

Venezia, appartengono alla corrente naturalistica della

Scuola settinsulare. Nikolaos, figlio di Doxaras, torna alla

tradizione occidentale come d’altronde Nikolaos Koutouzis

(1741-1813), le cui opere si possono ammirare nel museo

e nella chiesa di San Dionisio. Il museo ospita le iconostasi

della chiesa Pantokratoras, della chiesa di San Demetrio e

l’esterno della chiesa di Sant’Andrea di Volimes. Nel museo

sono inoltre conservate sculture e statue di epoca ellenis-

tica e bizantina. (Tel. (+30) 26950 42714).

Il museo di SolomosIl museo di Solomos è situato nella suggestiva piazzetta

di San Marco. A pianterreno sono custodite le tombe

monumentali di Dionisio Solomos (1798-1857) e dell’altro

sommo poeta zantiota, Andreas Kalvos (1792-1869).

All’ingresso è esposto un pezzo della quercia kermes

all’ombra della quale, sulla collina di Strani, il Solomos

avrebbe trovato l’ispirazione per comporre il suo Inno alla

Libertà - che diventerà poi l’Inno nazionale greco – ed i

Liberi assediati del maggio 1823. (Tel. (+30) 26950 48982).

Il museo navale MylonasIl museo navale Mylonas si trova a Tsilivi (5 km da Zante).

Riproduce – è l’unico museo greco a farlo – nella pinacoteca

– che ha ricevuto numerosi riconoscimenti – un preciso ri-

tratto della storia nautica nazionale. Vanta di essere l’unico

museo al mondo a mostrare i diversi modelli di navi dal

medioevo sino alla disfatta dell’impero bizantino, coprendo

un arco di 4000 anni. All’interno, infine, degni di nota sono

gli accessori appartenenti alle più famose navi greche, i

costumi nautici, i libri di bordo e le fotografie d’epoca.

(Tel. (+30) 26950 42436)

I musei di Zante

Museo bizantino

Museo di Solomos

Museo navale

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Museo della civiltà agricola di VerzagioIstituito nel 1998 nel piccolo villaggio di Pigadakia, sotto

la municipalità di Alykes, il museo della civiltà agricola

Verzagio esibisce la storia agricola e culturale di un tipico

villaggio della campagna zacintese, con rari oggetti raccolti

in tutta l’isola, di cui molti risalenti al XVI secolo

(Tel. (+30) 26950 84077)

Μuseo di storia naturale di ChelmiIl museo di storia naturale di Chelmi si trova ad Aghia

Marina, grazioso villaggio nell’entroterra dell’isola con

una stupenda vista panoramica verso la città ed il golfo di

Laganas. Espone preziose collezioni con oltre 500 campioni

del mondo naturale (uccelli, pesci, crostacei provenienti dai

sette mari del pianeta, piante ed animali ormai scomparsi,

pietre e minerali.

(Tel. (+30) 26950 6504)

Museo ecclesiasticoAl pianterreno rialzato della nuova ala, inaugurata il 12 no-

vembre 2000, è stato allestito il nuovo museo – sagrestia

del santo monastero delle Strofadi e di San Dionisio. Il mu-

seo, luogo per eccellenza di cultura e di memoria storica,

espone icone ed altri cimeli dell’arte cristiana provenienti

soprattutto dal Monastero delle Strofadi.

(Tel. (+30) 26950 48203)

Residenza RomaUna dimora, una famiglia, una storia di quattro secoli

legata a Zante, alla Repubblica settinsulare, alla Grecia.

Ha aperto le porte al pubblico per ricordare ai più vecchi e

mostrare ai più giovani il vuoto lasciato dal terribile terre-

moto del 1953. Il visitatore ha la possibilità di vedere con

i propri occhi – non tramite racconti – e, quindi, di capire

meglio cosa hanno lasciato una società ed un’epoca che

tanto hanno contribuito – a tutti i livelli – alla formazione di

un moderno ellenismo oggi ormai sparito.

(Tel. (+30) 26950 28381)

Museo della civiltà agricola

Μuseo Chelmi

Museo ecclesiastico

Residenza Roma

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Parco marino nazionale – Centro tematico della tartaruga marinaAl fine di informare completamente i visitatori relativa-

mente alla tartaruga Caretta caretta ed agli importanti

ecosistemi del golfo di Laganas, è stato aperto nell’area

di Dafni Vassilikou un Centro tematico della tartaruga

marina. Grazie all’uso di multimedia e all’assistenza di

ecoguide specializzate, grandi e piccoli hanno la pos-

sibilità di ‘viaggiare’ nell’universo del Parco marino

nazionale di Zante.

(Tel. (+30) 26950 29870-2)

Parco lapideo di AskosUnico del genere in Grecia, questo parco naturale della

fauna e della flora, aperto al pubblico, copre 50 ettari

dove sono concentrate non solo l’intera flora e fauna

dell’isola ma anche varie specie di alberi e di animali

provenienti da altre parti del pianeta (come ad esempio

cervi, lama, pony, cincillà). L’area del parco è diventata

zona protetta che rappresenta un habitat eccezionale ed

unico per l’isola con 200.000 alberi, piante e cespugli

di 120 specie diverse, 1.500 animali circa (di 45 specie

diverse), chilometri di tipiche viuzze con sistemazione

pavimentale lapidea, viottoli lastricati e vari paramenti

lapidei in assoluta armonia con l’ambiente circostante.

(Tel. (+30) 26950 29870-2)

La bandiera più grande del mondoAll’estremità sud ovest dell’isola, vicinissimo al faro di

Keri, sugli isolotti di Mizithres è stata fissata un’asta

alta 50 metri sulla quale sventola la bandiera più

grande del mondo (su asta) entrata nel libro Guiness

nel 20-05-2007. Visibile a distanza di 20 miglia, con un

drappo di 670 metri quadrati, sventola i colori nazionali

blu e bianco con, sullo sfondo, l’azzurro del cielo, il

verde dell’area di Keri ed il tranquillo – talvolta scat-

enato - Ionio. Per il fruscio dell’enorme drappo che ispira

soggezione, ecco un altro motivo di visitare il versante

occidentale di Zante.

Parco marino nazionale

Parco lapideo di AskosLa bandiera più grande del mondo

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ΜonumentiI monumenti che commemorano la storia e la cultura di un luogo non

potevano certo costituire un’eccezione a Zante. La statua di D. Solom´s

nell’omonima piazzetta e quella raffigurante la Gloria che risponde ai versi

del poeta nazionale greco, il busto del Foscolo, poeta nazionale italiano,

le stele a ricordo della Filiki Eteria (società segreta costituita nel 1816 per

promuovere la liberazione della Grecia dai Turchi) e degli scritti di Andreas

Kalvos sono l´ per informare, ricordare e soprattutto invitare ad imitare.

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ChieseParticolarmente degne d’interesse sono le vecchie chiese di Zante rimaste

in piedi dopo il terribile terremoto del 1953 ed, in seguito, restaurate. La

più importante è la chiesa del patrono dell’isola, San Dionisio, situata nel

centro città, dove sono custodite le reliquie del Santo. Nella chiesa è stato

allestito l’eccezionale museo ecclesiastico.

La chiesa di San Nicola Kiliomenou nell’omonimo paesino, il monastero

della Vergine Spiliotissa (della Grotta) ad Orthonies, il monastero della

Beatissima ed il monastero di San Giorgio delle Rocce oltre al monastero

della Madonna, la chiesa di Santa Maura e di Ypapanti a Macherado, il

monastero della Madonna Anafonitria, la chiesa della Vergine Keriotissa

a Keri, sono alcune delle chiese che rivestono un particolare interesse

architettonico.

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Profumo di Mediterraneo

Cosa rende la cucina di queste isole cosi diversa da quella del resto della Grecia ? Senz’altro le abitudini

locali, le vicende storiche, le possibilità economiche e gli ingredienti disponibili sul posto. Ma è soprattutto il fatto

che la cucina settinsulare è mediterranea nei fatti, usando olio di oliva rigorosamente extra vergine e tanto aglio

per combattere l’acidità del pomodoro e del limone oltre a preferire le erbe aromatiche alle spezie piccanti.

Zante è ricchissima in oliveti. Il suo olio è uno dei più saporiti di Grecia. Le ricette zacintesi, che non cambi-

ano molto, fanno quindi un uso abbondante di quest’olio e dell’aglio, che puo essere pesante per alcuni stomaci.

Qui, il piatto ‘nazionale’ si chiama ‘Sartsa’, è preparato con carne di manzo o di vitello messo in casseruola con

pomodoro, aglio, formaggio ladotiro ed un pizzico di origano. Un altro piatto preso dalla tipica tradizione zacintese

è chiamato ‘Skordostoupi’. Si prepara con melanzane e tantissimo aglio.

Altre specialità di Zante sono il formaggio locale ladotiro, formaggio piccante prodotto con latte di pecora

conservato in giare di terracotta colme d’olio nonché il formaggio mizithra salato oppure no. Quest’ultimo formag-

gio lo si mangia accompagnate da miele o zucchero. Noto è il pane fatto in casa ed i dolci come il mandorlato –

Zante è considerata la patria del mandorlato -, preparato con albumi d’uova, mandorle torrefatte, miele o zucchero

ed il pasteli, barrette dolci dell’antica tradizione greca preparate con sesamo, miele e mandorle.

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Strade

Posti di guardia

Segnaletica zona marina

Confini del Parco marino nazionale di Zante

Αeroporto

Superficie terrestre del Parco marino nazionale di Zante

Abitati

Area di tutela assoluta

Area di turismo controllato

Area di sviluppo ecologico

Area di tutela della natura

Paesaggi protetti

Superficie in mare del Parco marino nazionale di Zante (Ia)

Area marina Α

Area marina B

Area marina C

Comuni

Circoscrizioni comunali

Confini dei Comuni

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IN AEREO

Zante è collegata con l’aeroporto di Atene El. Venizelos da

voli quotidiani della durata di 45 minuti. E’ altresi collegata

con Cefalonia, Corfù e Salonicco per tutto l’arco dell’anno

con 3 voli settimanali. Zante è collegata con numerose

città europee da voli internazionali charter durante la stag-

ione turistica (aprile - ottobre). L’aeroporto di Zante dista 4

km dalla città ed è collegata con questa da un’ottima rete

stradale.

PER STRADA

Con corse quotidiane in pullman eseguite dalla società

KTEL Zante (azienda locale di trasporti) l’isola è collegata

con Patrasso, Corinto, Atene. Tre volte la settimana, i pull-

man la collegano con Nafpaktos, Amfissa, Almyro, Larissa,

Salonicco. Da segnalare che, da Zante, è facilissimo rag-

giungere l’antica Olimpia.

PER MARE

Via mare, Zante è collegata con Kyllini (sulla sponda

dirimpetto del Peloponneso) ogni ora nei mesi estivi e

cinque volte al giorno negli altri periodi dell’anno. Zante è,

inoltre, collegata con Cefalonia da corse giornaliere e con

l’Italia durante i mesi estivi.

Come arrivare