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“Le vergini pronte entrarono con lui alle nozze”
Il Vangelo di questa domeni-ca è quanto mai attuale e tutto quello che è accaduto allora avviene anche oggi. Noi a che gruppo di vergini apparteniamo? Ognuno di noi ha le stesse potenzialità (partiamo tutti con la lampa-da), ma poi come ci compor-tiamo? È qui la differenza! Se il nostro cuore rimane aperto all’amore, fecondo agli inse-gnamenti del Signore e di-sponibile verso i nostri fratel-li, saremo simili alle vergini sagge, non ci sarà delusione e nemmeno stanchezza nell’aspettare, anzi l’attesa si arricchirà di nuove aspettati-ve, che non ci lasceranno delusi. Se avremo l’accortezza di non farci mai mancare l’olio (la Parola di Dio) saremo in grado di far perdere all’attesa la sua di-mensione sia temporale che di incertezza, facendole ac-quistare il sapore della Prov-videnza. L’attesa si trasfor-ma in tempo utile da dedica-re a chi ci circonda così come ha fatto San Luigi Guanella. Dovremo proiettare tutta la nostra vita verso l’incontro con lo Sposo, mantenendo sempre lo stato d’animo di gioia e felicità che accompagna un evento straordinario: solo così non ci sentire-mo dire: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Dorella e Silvio
Don Guanella ci esorta …
Guardare in alto consola il cuore. Il fanciullo si rallegra nel vedere il volto dei genitori e nel dire: “Papà! Papà! Mamma! Mamma!”. Come si allieta il nostro cuore nel pensare a Dio e guardare al Para-diso! Paradiso, trono di Dio Padre, come sei bello!
Casa Canonica:
Tel. 049620213 Fax 0495223495
Centro Parrocchiale:
Tel. 049620677
Parroco don Francesco:
Cell. 3392841685
E-mail:
Redazione:
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura: Sap 6,12-16
Salmo:
Sal 62
Seconda Lettura:
1Ts 4,13-18
Vangelo: Mt 25,1-13
ORARIO CELEBRAZIONI
LITURGICHE
Ss. Messe feriali: ore 8.30, 18.00;
S. Messa pre-festiva: ore 18.30;
Ss. Messe festive: ore 8.00, 9.30, 11.00, 18.30.
S. Rosario:
feriali ore 17.30, pre-festivo e festivo ore
18.00.
Confessioni:
tutti i giorni dalle 17.30 in
poi; sabato dalle 17.00 in poi; domenica sempre disponibili,
preferibilmente non durante le celebrazioni liturgiche.
Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria)
n° 1101 anno XXVI
Orientamenti Pastorali 2011 - 2012
6 novembre 2011, XXXII domenica del T. O. (anno A)
2 Il Foglio Parrocchiale 6 novembre 2011
Dedicazione della Basilica Lateranense 9 novembre
Fin dai tempi apostolici la Chiesa, in quanto gruppo di persone, ha avuto bisogno di alcuni luoghi in cui riunirsi a pregare, proclaman-do la Parola di Dio e rinnovando il sacrificio di morte e risurrezione di Cristo, in attuazione delle Sue parole: "Prendete e mangiatene tutti; Prendete e bevetene tutti; Fate questo in memoria di me". Inizialmente queste riunioni veni-vano fatte nelle case private, an-che perché la Chiesa non godeva ancora di alcun riconoscimento. Ma questo dovette venire abba-stanza presto: c'è un singolare episodio all'inizio del secolo III, quando Alessandro Severo diede ragione alla comunità cristiana in un processo contro degli osti, che protestavano contro la trasforma-zione di un'osteria in luogo di cul-to cristiano. La Basilica Latera-nense venne fondata da papa Melchiade (311-314) nelle pro-prietà donate a questo scopo da Costantino di fianco al Palazzo Lateranense, fino allora residenza imperiale e poi residenza pontifi-cia. Sorgeva così la "chiesa-madre di tutte le chiese dell'Urbe e dell'Orbe", distrutta e ricostruita molte volte. È il sim-bolo della fede dei cristiani nei primi secoli, che sentivano la ne-cessità di riunirsi in un luogo co-mune e consacrato per celebrare la Parola di Dio e i Sacri Misteri. Vennero celebrati in essa o nell'attiguo Palazzo Lateranense (ora sede del Vicariato di Roma) ben cinque concili, negli anni 1123, 1139, 1179, 1215 e 1512.
San Martino di Tours vescovo 11 novembre
Quattromila chiese dedicate a lui in Francia e il suo nome dato a migliaia di paesi e villaggi; come anche in Italia, in altre parti d’Europa e nelle Americhe. Martino nasce in Pannonia (l'attuale Un-gheria) a Sabaria da famiglia pagana e viene istruito sulla dottrina cristiana quando è ancora ragazzo, senza però ricevere il battesi-mo. Figlio di un ufficiale dell’esercito romano, si arruola a sua volta, giovanissimo, nella cavalleria imperiale, prestando poi servizio in Gallia. È in quest’epoca che può collocarsi l’episodio famosissimo di Martino a cavallo, che con la spada taglia in due il suo mantello mi-litare, per difendere un mendicante dal freddo. Lasciato l’esercito nel 356, raggiunge a Poitiers il dotto e combattivo vescovo Ilario: si erano conosciuti alcuni anni prima. Martino ha già ricevuto il batte-simo (probabilmente ad Amiens) e Ilario lo ordina esorcista: un passo sulla via del sacerdozio. Per la sua posizione di prima fila nel-la lotta all’arianesimo, che aveva il sostegno della Corte, il vescovo Ilario viene esiliato in Frigia (Asia Minore); in quanto a Martino si fatica a seguirne la mobilità e l’attivismo, anche perché non tutte le notizie sono ben certe. Fa probabilmente un viaggio in Pannonia, e dopo passa anche per Milano. Più tardi lo troviamo in solitudine alla Gallinaria, un isolotto roccioso davanti ad Albenga, già rifugio di cristiani al tempo delle persecuzioni. Di qui Martino torna poi in Gallia, dove riceve il sacerdozio dal vescovo Ilario, rimpatriato nel 360 dal suo esilio. Un anno dopo fonda a Ligugé (a dodici chilometri da Poitiers) una comunità di asceti, che è considerata il primo mo-nastero databile in Europa. Nel 371 viene eletto vescovo di Tours. Per qualche tempo, tuttavia, risiede nell’altro monastero da lui fondato a quattro chilometri dalla città e chiamato Marmoutier. Di qui intraprende la sua missione, ultraventennale, per cristianizzare le campagne: per esse Cristo è ancora "il Dio che si adora nelle città". Non ha la cultura di Ilario e un po’ rimane il soldato sbrigativo che era, come quando abbatte edifici e simboli dei culti pagani, ispirando più risentimenti che ade-sioni. Ma l’evangelizzazione riesce perché l’impetuoso vescovo si fa protettore dei poveri contro lo spietato fisco romano, promuove la giustizia tra deboli e potenti. Con lui le plebi rurali rialzano la testa. Sapere che c’è lui fa coraggio. Questo spiega l’enorme popolarità in vita e la crescente ve-nerazione successiva. Quando muore a Can-des, verso la mezzanot-te di una domenica, si disputano il corpo gli abitanti di Poitiers e quelli di Tours. Questi ultimi, di notte, lo por-tano poi nella loro città per via d’acqua, lungo i fiumi Vienne e Loire. La sua festa si celebrerà nell’anniversario della sepoltura, e la cittadina di Candes si chiamerà Candes-Saint-Martin. È il protettore dei men-dicanti. Il suo nome si-gnifica: dedicato a Mar-te. Il suo emblema so-no: il bastone pastora-le, il globo di fuoco e il mantello.
3 Il Foglio Parrocchiale 6 novembre 2011
San Prosdocimo
vescovo 7 novembre
Lunedì 7 Novembre ricorre la festa di San Prosdocimo primo e principale patrono della diocesi di Padova: le sue reliquie sono custo-dite nella basilica di Santa Giustina in Pado-va.
50° anniversario di matrimonio
La comunità parrocchiale rivolge auguri vivissimi e felicitazioni a Giuseppina Spa-nò e Francesco Gobbato, che venerdì 11 novembre festeggiano il loro 50° anniver-sario di matrimonio. La loro vita coniugale sia d’esempio a tutte le famiglie della co-munità
Il Gruppo Teatro va a Mestrino
Domenica 20 novembre alle ore 16.00, il nostro Gruppo Teatro è stato chiamato a rappresentare l’ultimo successo “L’OSEO DEL MARESIAEO” presso il patronato di Mestrino, nell’ambito di un’annuale inizia-tiva di beneficenza locale.
San Martin
Col całigo no vedemo i nostri monti bei.
Ea pare piova portà come bora dal mar.
Ma pae stradełe del paese se sente soeo l’agro odor
del mosto che boie, metendo i còri in ałegria.
Se cusina sol camin e costesine.
El forestier soea porta varda par aria
e fis-ciando speta.
Ma tra nuvoe scure s’intravede tristi osei neri
come i nostri pensieri, de sti tenpi a canpar.
Ceronte (Liberamente tratta da “San Martino” di Giosuè Carducci)
(11.2011)
Per chiunque volesse dare una mano nell’organizzazione, una riunione operativa è fissata per mercoledì 9 novembre alle ore 21.00 in centro parrocchiale.
4 Il Foglio Parrocchiale 6 novembre 2011
Intenzioni Ss. Messe
Incontri e attività
LUN
7
8.30.
18.00: def. Luigi Zecchin e Lea.
San Prosdocimo, vescovo e patrono principale della diocesi
16.30: catechismo per le elementari.
21.00: incontro dei giovanissimi di 1a superiore a Brusegana.
21.00: incontro dei giovanissimi di 3a e 4a superiore.
MAR
8
8.30.
18.00: def. Adriana Moscan e Livio.
16.00: incontro dei chierichetti.
16.00: centro di ascolto Caritas parrocchiale.
21.00: Consiglio Pastorale Parrocchiale.
21.00: incontro dei giovanissimi di 5a superiore.
21.00: prove del gruppo teatro.
MER
9
8.30.
18.00: suore guanelliane defunte.
Festa della dedicazione della Basilica Lateranense
15.30: formazione per i gruppi Caritas e Missionario.
16.30: catechismo per le medie.
21.00: incontro per preparare la castagnata.
GIO
10
8.30.
18.00: def. Emma, Bruno, Luigi.
San Leone Magno
18.00: redazione FoPar.
21.00: prove della corale Don Emilio Canosi.
21.00: prove del gruppo teatro.
VEN 11
8.30: def. Gino Sandonà.
18.00.
San Martino di Tours
I coniugi Francesco Gobbato e Giuseppina Spanò celebrano il 50° anni-
versario di matrimonio.
SAB
12
8.30.
16.30: S. Messa in Casa Breda.
18.30: def. Raffaele, Raffaella e Oronzo Sticchi; def. Eleonora e Ar-
duino; def. Magro Fernanda; def.
Ronzani Domenico e Vittoria.
Solennità di S. Maria Madre della Divina Provvidenza
9.30: dai Gesuiti (c/o Prato della Valle) si terrà l’incontro diocesano per
l’elezione del segretario CISM (Conferenza Italiana Superiori Maggiori).
DOM
13
8.00: def. Peroni Eutichiano e Te-
resa.
9.30: S. Messa per la comunità parrocchiale.
11.00: def. fam. Tresoldi e Magon.
18.30.
XXXIII domenica del T. O.
9.30: S. Messa animata dai ragazzi di 5a elementare.
15.00: CASTAGNATA in centro parrocchiale