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www.etaflorence.it Dott. Fulvio Passalacqua BIOSIT, Firenze 29 Settembre 2003 Programmi a supporto della Biomassa in Italia. L’esigenza di percorsi coordinati
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Settembre 2003 Programmi a supporto della Biomassa in Italia.
Lesigenza di percorsi coordinati
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Settembre 2003 Sommario Premessa Il problema della filiera Il ruolo
degli Enti Locali Gli strumenti legislativi I Programmi attivi Lo
strumento della programmazione negoziata Conclusioni
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Settembre 2003 Premessa Obiettivo della presentazione quello di
fornire una panoramica sulle tipologie di strumenti a supporto
della filiera legno energia per rendere pi agevole lindividuazione
dei percorsi idonei per lo sviluppo dei progetti.
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Settembre 2003 Alcune considerazioni preliminari Lo sviluppo della
filiera non incontra a tuttoggi le sufficienti incentivazioni da
parte dei soggetti attuatori e gestori delle politiche di supporto.
Produzione e utilizzo della risorsa permangono due concetti
distinti
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Settembre 2003 Il problema della filiera Approvvigionamento della
risorsa Approccio imprenditoriale Coordinamento dellindotto
Ricadute a livello locale
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Settembre 2003 Biomasse forestali principali difficolt riscontrate
Elevata complessit progettuale Multisettorialit Diffidenza Necessit
di coinvolgimento delle Pubbliche Amministrazioni nella fase di
start up Individuazione di idoneo soggetto imprenditoriale Scarso
coordinamento tra i progetti sulle biomasse realizzati sino ad oggi
in Italia Mancanza di sistemi trasferibili
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Settembre 2003 Gli enti locali La chiave di volta Gli enti locali,
ricoprono un ruolo determinante nella promozione e nellattuazione
degli obiettivi nazionali in materia di sviluppo energetico
sostenibile. Tale ruolo necessita di essere valorizzato e
supportato.
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Settembre 2003 Strumenti legislativi DPCM 8 marzo 2002
Raccomandazione CTI SC9
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Settembre 2003 DPCM 8 Marzo 2002 Disciplina delle caratteristiche
merceologiche de combustibili aventi rilevanza ai fini
dellinquinamento atmosferico, nonch delle caratteristiche
tecnologiche degli impianti di combustione Sostituisce,
abrogandolo, il Decreto 02/10/1995
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Settembre 2003 DPCM 8 Marzo 2002 Allegato III La principali novit
rispetto la normativa vigente lintroduzione tra i combustibili
ammessi per usi civili ed industriali delle Biomasse
combustibili
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Settembre 2003 Nuova concezione degli scarti legnosi Per quanto
riguarda gli scarti legnosi, il D.P.C.M. 08/03/02 ha apportato un
importante cambiamento in quanto considera come combustibile, oltre
alla legna tal quale (come intesa dallabolito D.P.C.M. 02/10/95),
anche altro materiale che in precedenza era considerato e
classificato dal D.M. 05/02/98 n72 come rifiuto non
pericoloso.
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Settembre 2003 Categorie di biomassa combustibile 1.Materiale
vegetale prodotto da coltivazioni dedicate; 2.Materiale vegetale
prodotto da trattamento esclusivamente meccanico di coltivazioni
agricole non dedicate; 3.Materiale vegetale prodotto da interventi
selvicolturali, da manutenzioni forestali e da potatura;
4.Materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente
meccanica di legno vergine e costituito da cortecce, segatura,
trucioli, chips, refili e tondelli di legno vergine, granulati e
cascami di sughero vergine, tondelli, non contaminati da
inquinanti, aventi le caratteristiche previste per la
commercializzazione e limpiego; 5.Materiale vegetale prodotto dalla
lavorazione esclusivamente meccanica di prodotti agricoli, avente
le caratteristiche previste per commercializzazione e limpiego.
Rimangono esclusi gli scarti di lavorazione del legno trattati che
sono ancora classificati come rifiuti non pericolosi.
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Settembre 2003 Biocombustibili specifiche e classificazione
Lobiettivo di questa raccomandazione tecnica quello di fornire dei
principi univoci e chiari per : Classificare i biocombustibili
solidi e liquidi limitatamente agli oli vegetali; Definirne le
caratteristiche merceologiche per il loro impiego come
combustibili; Fornire riferimenti tecnici per facilitare
lattuazione della legislazione in materia di Biomasse, in part. Il
DPCM 8/03/02
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Settembre 2003 I Programmi attivi Europei Nazionali
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Settembre 2003 I Programmi della Commissione Europea
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Settembre 2003 I Programmi Europei Il LIFE finanzia progetti
dimostrativi nel settore della pianificazione e valorizzazione
ambientale del territorio, nella gestione delle acque e dei
rifiuti, nella riduzione dell'impatto ambientale delle attivit
economiche e dei prodotti Programma LIFE LIFE Ambiente
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Settembre 2003 I Programmi Europei attuazione di programmi di
ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, tra paesi membri e/o
con paesi terzi ed organizzazioni internazionali diffusione e
valorizzazione dei risultati delle attivit in materia di ricerca,
sviluppo tecnologico e dimostrazione comunitari Sesto Programma
Quadro
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Settembre 2003 Supporto a politiche e strategie comunitarie nella
promozione del risparmio energetico (SAVE) e delle fonti
rinnovabili (ALTENER) Strumenti di programmazione e sviluppo del
mercato Promozione e diffusione Monitoraggio Valutazione di impatto
I Programmi Europei Intelligent Energy Europe Programme DG Energy
and Transport
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Settembre 2003 I Programmi Europei Il Programma Concerto , una
nuova azione della Commissione e ha lo scopo di sostenere le
comunit che intendono realizzare iniziative ecosostenibili concrete
ed efficienti per uno sviluppo locale di alta qualit. Mediamente
ogni progetto (nella forma del progetto integrato) avr una
dimensione di 5-15 milioni di euro ed il cofinazimento comunitario
coprir il 35% dei costi eligibili. Ogni progetto dovr comprendere
tre comunit di tre differenti Paesi (Stati Membri o Stati Associati
di cui almeno due Stati Membri o Paesi Candidati), con una
popolazione compresa fra i 1000 ed i 100 000 abitanti (comunit
urbane - zone urbane e aree industriali; isolate - isole e zone
rurali Il Programma CONCERTO
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Settembre 2003 Lottica della Commissione Europea Nellambito della
Programmazione 2000-2006 dei Fondi Strutturali la CE ha inserito
per le aree Obiettivo 1 e 2 una misure apposite per lo sviluppo
delle Energie Rinnovabili (Biomasse, eolico, mini-idroelettrico,
solare termico e fotovoltaico, geotermia a bassa entalpia)
Obiettivo 1 Obiettivo 2
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Settembre 2003 La programmazione 2000-2006
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Settembre 2003 Fondo Europeo Sviluppo Regionale
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Settembre 2003 FESR Asse 3
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Settembre 2003 Ottimizzazione del risparmio energetico e sviluppo
delle Fonti Rinnovabili
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Settembre 2003 Acquisto di aree da destinarsi alle infrastrutture
(max 10%) Opere civili e murarie Opere elettromeccaniche Beni
strumentali Progettazione, collaudo, oneri tecnici (max 10%)
Certificazione ambientale Spese ammissibili
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Settembre 2003 FEAOG Fondo Europeo Agricolo Orientamento e
Garanzia
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Settembre 2003 Piano Sviluppo Rurale Miglioramento della filiera
bosco - prodotti della selvicoltura Promuovere modalit di
utilizzazione con impatti ambientali il pi contenuti possibile
Migliorare la qualit degli assortimenti legnosi Migliorare la
sicurezza degli operatori forestali Incentivare lo sviluppo di
sistemi razionali di raccolta, trasformazione e commercializzazione
dei prodotti della selvicoltura adeguando e rinnovando il parco
macchine degli operatori forestali Acquisizione di macchinari per
lapprovvigionamento ed il conferimento di biomasse forestali a fini
energetici Razionalizzare l'organizzazione del lavoro boschivo
Obiettivi
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Settembre 2003 Imprenditori agricoli, persone fisiche e giuridiche
e loro associazioni, Comuni singoli o associati, anche in forma
temporanea, nonch soggetti delegati dai proprietari Lerogazione dei
contributi a PMI soggetta alla regola del de minimis Piano Sviluppo
Rurale Miglioramento della filiera bosco - prodotti della
selvicoltura Soggetti beneficiari
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Settembre 2003 Programmi Nazionali
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Settembre 2003 Il Programma, che non prevede interventi di sostegno
"ordinario" al mondo produttivo, orientato verso lattuazione di
attivit dimostrative/divulgative con una forte caratterizzazione
territoriale, in grado di stimolare sia le Amministrazioni locali
che gli imprenditori agricoli ed industriali verso un ulteriore
sviluppo dei biocombustibili I Programmi Nazionali MIPAF Programma
PROBIO
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Settembre 2003 Lo strumento della programmazione negoziata
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Settembre 2003 Ai sensi della L.142/1990 laccordo di programma si
presenta come lo strumento di diritto pubblico, a nostro avviso, pi
idoneo ad assicurare il coordinamento delle azioni e determinare i
tempi, le modalit, il finanziamento e le risorse umane necessarie
alla realizzazione di progetti di pubblico interesse che presentano
una particolare complessit. Laccordo di programma
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Settembre 2003 Presidente Regione Ente Locale Istanza di apertura
tavolo di concertazione Conferenza istruttoria dei soggetti
partecipanti Firma dellaccordo Approvazione e Pubblicazione
STRUTTURA dellACCORDO
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Settembre 2003 Conclusioni
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Settembre 2003 Conclusioni LItalia ha compiuto passi importanti
nella promozione della Biomassa come fonte di energia. La nostra
montagna possiede le risorse e gli strumenti per poter avviare un
processo coordinato di promozione e valorizzazione delle risorse
energetiche da biomassa agro-forestale. Gli strumenti che ancora
non esistono si possono creare. Quelli che esistono si possono
perfezionare.
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Settembre 2003 ETA - Energie Rinnovabili Piazza Savonarola, 10
Firenze Tel 055 5002174 Fax 055 573425 e-mail
[email protected] BUON LAVORO