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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: SPES- Associazione Promozione e solidarietà 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Insieme 2007 - 2008 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E 01 - Educazione e promozione culturale – Centri di aggregazione (bambini, giovani, anziani) 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: L'Associazione Italiana Genitori A.Ge. è ufficialmente riconosciuta tra le "associazioni maggiormente rappresentative" dal Ministero dell'Istruzione; per questo fa parte del "Forum nazionale delle associazioni dei genitori" (FoNAGS - ex DM 14 - 2002). Fondata nel 2 NZ02016 Regione Lazio

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

SPES- Associazione Promozione e solidarietà

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Insieme 2007 - 2008

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

E 01 - Educazione e promozione culturale – Centri di aggregazione (bambini, giovani, anziani)

6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

L'Associazione Italiana Genitori A.Ge. è ufficialmente riconosciuta tra le "associazioni maggiormente rappresentative" dal Ministero dell'Istruzione; per questo fa parte del "Forum nazionale delle associazioni dei genitori" (FoNAGS - ex DM 14 - 2002). Fondata nel 1968, A.Ge. è la Federazione nazionale delle associazioni locali di genitori che si ispirano ai valori della costituzione italiana e all'etica cristiana. Ogni Associazione è formata da volontari che promuovono una rete di solidarietà tra i genitori e partecipano alla vita del territorio.

Il presente progetto è sostenuto da A.Ge Roma e A.Ge Viterbo. Entrambe le associazioni hanno come principale obiettivo quello di migliorare le relazioni che intercorrono tra famiglia, scuola e società ponendo in essere attività e interventi volti a rendere la famiglia protagonista e responsabile dei suoi doveri, consapevole dei suoi diritti, capace di affrontarli e risolverli; promuovere una scuola che sappia accogliere docenti, alunni e genitori, ciascuno secondo il proprio ruolo e le proprie competenze, per una relazione efficace e costruttiva; costruire una società solidale con le esigenze delle famiglie, dove

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NZ02016

Regione Lazio

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(Allegato 1)

ad ogni genitore venga data la possibilità di partecipare.Alcuni dei dati presentati di seguito sono utili per descrivere i rispettivi contesti territoriali entro i quali le due associazioni operano da più di 20 anni.L’A.Ge. Romana ha sede e opera nel Municipio XI , ma estende la sua attività in tutto il territorio cittadino e in quello della provincia (Valmontone, Grottaferrata, Fiumicino, Frascati, Affile, Arcinazzo,Cerveteri ecc.) Il totale della popolazione residente nel Municipio XI (138.946) è cosi suddivisa:

Celibi/nubili Coniugati/e Vedovi/e Divorziati/e56.883 66.178 12.411 3.477

La suddivisione della popolazione per classi di età è rappresentata nella tabella riassuntiva:

Anni 0-9

Anni 10-19

Anni 20-29

Anni 30-39

Anni 40-54

Anni 55-64

Over 65

10.455 10.558 15.652 22.534 29.323 19.524 30.894

(Fonte: Ufficio Demografico Mun. XI, Dicembre 2004)

Dall’Anagrafe del Comune di Roma risulta come siano in tutto 12.718 le famiglie con figli minori residenti nel XI Municipio. Roma è una città grande e complessa, nella quale le famiglie ed i singoli cittadini si trovano ad affrontare i problemi tipici di qualsiasi area metropolitana, come la difficoltà di conciliare i tempi del lavoro e dello studio con quelli della vita familiare e di relazione.Si notano frequentemente anche fenomeni quali la dispersione scolastica che si trasforma nel peggiore dei casi in abbandono. Questi problemi sono particolarmente sentiti dalle famiglie con bambini e ragazzi, alle quali l’Associazione Italiana Genitori Roma cerca di dare sostegno. I Servizi sociali del Comune offrono supporti validi, ma che non coprono tutte le emergenzeL’A.Ge. di Viterbo opera in riferimento al Piano di Zona 2003 del distretto VT3, nel quale si individua “un incremento delle famiglie a basso reddito molte delle quali anche multiproblematiche”, anche in considerazione del dato sull’immigrazione. A questo va aggiunto il crescente impoverimento della rete parentale, dal quale si evince la sempre maggiore necessità di creare servizi a sostegno di soggetti deboli.Di seguito viene esposta la tabella 3 i cui dati mostrano in modo più analiticamente quanto appena accennato.

Comuni 0-14 anni

15-65 anni

Oltre 65 anni

N° famiglie

N° medio componenti famiglie

N° stranieri residenti

N° minori stranieri

Viterbo 7.888 42.223 11.190 29.905 2.2 1.434 695Bassano in Teverina 71 829 265 558 3 36 5

Bomarzo 187 1.036 183 670 3 65 16Canepina 425 2.104 592 1.030 3 132 35Celleno 156 848 156 536 2.5 28 6Orte 841 5.227 1.134 3.831 3 600 238Soriano nel 1.352 5.417 820 3.257 4 239 65

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(Allegato 1)

CiminoVitorchiano 554 2.435 256 1.139 2.8 101 26Totali 11.474 60.119 14.596 50.826 2.9 2.635 1.086

Alla luce dei cambiamenti socio-demografici che negli ultimi anni hanno smembrato la “famiglia nucleare” (padre, madre, figli) basata su una precisa divisione dei ruoli, i nuclei familiari di nuova generazione si presentano al loro interno profondamente differenziati: nuclei mono-genitoriali, famiglie allargate, famiglie con figli in affido, famiglie allungate (con genitori anziani a carico), ecc. Cambia dunque la domanda dei servizi e i bisogni espressi dalla famiglia che, tra molte difficoltà, riesce a mantenere il suo tradizionale ruolo di agente di socializzazione primaria e di garante dei diritti del minore. Sempre nel territorio viterbese sono presenti altre associazioni di volontariato che rivolgono però i loro servizi a categorie specifiche come per esempio: genitori di figli tossicodipendenti; genitori con figli affetti dalla sindrome di down; genitori con figli disabili, ecc.In questi contesti le associazioni A.Ge. di Roma e Viterbo si adoperano nel sostenere il ruolo genitoriale e la comunicazione inter-generazionale.Le attività delle associazioni (A.Ge Roma e A.Ge Viterbo) si rivolgono a tutte le famiglie, associate e non, con l’intento “di prevenzione”. Per ciò organizzano "itinerari di formazione" per genitori, al fine di accrescerne le competenze educative e partecipative. Altra unità sulla quale il progetto si concentra è la scuola, con il suo ruolo di educatore istituzionale, cercando di favorire la partecipazione dei genitori nei consigli, sostenendoli con informazioni e proposte, mantenendo il collegamento tra i rappresentanti scolastici e i rappresentanti dei genitori, instaurando una vera partnership che consenta una fattiva collaborazione fra le componenti della scuola; ciò attraverso incontri genitori – insegnanti svolti nelle scuole e nelle sedi dell’A.Ge, della durata minima di 4 riunioni di 2 ore ciascuna; nel 2005 sono stati svolti 10 di questi incontri, con una partecipazione complessiva di 200 tra genitori e insegnanti.Tenendo al centro dell’azione il minore e i suoi diritti-doveri, A.Ge Romana e A.Ge Viterbo, si impegnano a trovare una sinergia nei ruoli svolti rispettivamente dalla famiglia e dalla scuola in veste di responsabili della crescita, dell’educazione e della formazione del giovane, aperto ad accogliere amici di etnie diverse, rispettando le diversità. Intese come laboratorio di partecipazione civica per riscoprire il senso e il calore delle relazioni personali, A.Ge Roma e A.Ge Viterbo sono promotori di due Sportelli della Banca del Tempo, cercando di favorire il più possibile lo scambio di tempo tra correntisti giovani e adulti, attuando scambi e attività anche in quelle scuole che aderiscano all’iniziativa: nel 2005 risultavano iscritti ca. 100 persone. Il progetto elaborato tiene inoltre conto di quanto emerso nei questionari distribuiti ai partecipanti ai numerosi incontri per genitori, svolti da più di 10 anni dall’A.Ge; in tali questionari le problematiche emerse come rilevanti per i partecipanti sono state le seguenti:

Come fare il genitore; Come integrare “gli anziani” della famiglia con i giovani; Come occupare i bambini per favorirne la crescita, stimolandoli in modo da

raggiungere all’autonomia e sviluppare uno spirito critico.Nello svolgimento delle proprie attività, le due associazioni si avvalgono della consulenza di alcuni partner: esperti dell’IRSEF (Istituto Ricerche e Studi su Educazione e Famiglia), un istituto accreditato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica dal gennaio 2004; il Gruppo Di Servizio Per La Letteratura Giovanile, con sede a Roma, che offre consulenza e materiale di supporto (libri, dispense, articoli, ecc) al personale dell’A.Ge. soprattutto per quanto riguarda le azioni che l’A.Ge rivolge ai bambini e alle attività per favorire le interrelazioni tra le generazioni. Inoltre

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(Allegato 1)

l’A.Ge Romana è socia del Coordinamento delle Banche del Tempo di Roma, così come l’A.Ge. di Viterbo è un nodo della rete delle Banche del Tempo del Lazio.

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivi generali: favorire un dialogo costruttivo tra genitori, figli e scuola; sostenere la famiglia segnata da situazioni multi-problematiche, (della

provincia di Roma e di Viterbo) nell’espletamento del suo ruolo educativo, culturale e sociale;

promuovere una scuola che sappia accogliere studenti e genitori; aiutare i giovani ad assumere un comportamento sano, responsabile e

rispettoso nei confronti della famiglia, della scuola e della società nel suo complesso e contestualmente prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico.

Obiettivi specifici:1. realizzazione di momenti di confronto guidato presso le scuole o le sedi delle

associazioni, tra insegnanti e genitori delle province di Roma e Viterbo; 2. coinvolgimento di un numero maggiore di scuole e famiglie nelle attività di

supporto offerte dall’associazione;3. realizzazione di momenti formativi per gli anziani sulle tematiche della terza

età e del dialogo intergenerazionale;4. organizzazione e gestione per un intero anno, attraverso il coinvolgimento

della scuola e dell’associazionismo della terza età, uno scambio di ore prestate reciprocamente tra giovani ed anziani attraverso la Banca del Tempo.

Indicatori:1. passare dai 10 incontri di base all’anno (dato 2005) a 20 incontri all’anno

presso le diverse scuole presenti sul territorio; 2. coinvolgere nelle attività annuali dell’Associazione almeno 10 scuole

(rispetto alle 7 del 2005); rivolgere complessivamente durante l’anno i propri servizi a 1000 famiglie (rispetto alle ca. 800 del 2005);

3. realizzazione di almeno 4 corsi per anziani (contro i 2 del 2005);4. incremento degli iscritti alla Banca del Tempo: da 100 (dato 2005) a 200.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettiviL’attività del progetto “Insieme 2006-2007” promosso dalle Associazioni A.Ge Roma e A.Ge Viterbo è rivolta all’ambito familiare e alle agenzie con cui questa viene in contatto, essenzialmente la scuola. Tali iniziative sono rivolte al profilo educativo, promozionale e culturale dei soggetti coinvolti, con particolare riferimento al dialogo fra genitori e figli.Il piano di attuazione del progetto prevede la strutturazione delle attività su 5 aree tematiche (1.formazione genitori e nonni; 2. bambini e adolescenti; 3. Banca del Tempo; 4. biblioteca tematica; 5. attività di promozione); l’articolazione dettagliata delle attività è esplicitata nel diagramma di Gantt sotto riportato:

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(Allegato 1)

Attività/mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 121. FORMAZIONE GENITORI E NONNI1.1 Scuola Genitori1.2 Corsi per nonni2. BAMBINI E ADOLESCENTI2.1 Rosicchialibri2.2 Archimede3 BANCA DEL TEMPO4 BIBLIOTECA TEMATICA5 ATTIVITA’ DI PROMOZIONEFORMAZIONE VOLONTARI

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione.1.FORMAZIONE GENITORI E NONNI Vengo promosse una serie di azioni volte all’educazione e formazione degli “educatori”, e al confronto tra figure genitoriali e parentali con i ragazzi Tali azioni si concretizzano in due specifiche attività:1.1 Scuola Genitori - I genitori, guidati da Esperti in Educazione in Ambito Familiare appositamente preparati e certificati dall’IRSEF, si incontrano (minimo 4 incontri di 2 ore ciascuno per ogni corso attivato) e dopo una esposizione dell’argomento educativo esposto dall’animatore si confrontano tra di loro e poi sperimentano in famiglia le tecniche acquisite. Questi incontri permettono di

raggiungere consapevolezza del ruolo di educatore ed essere in grado di partecipare a tutti gli aspetti della vita senza sentirsi impreparati

aiutarsi attraverso il confronto reciproco e con esperti a liberarsi dai condizionamenti derivanti dall’ambiente a loro circostante, facendo ricorso alla discussione di gruppo.

Gli incontri sono organizzati successivamente all’accordo con la scuola contattata e si svolgono durante tutto l’anno scolastico.1.2 Corsi per nonni - Occasione riservata ai nonni per riappropriarsi del proprio ruolo nella famiglia e acquisire la consapevolezza di essere co-educatori dei nipoti, senza interferire nel progetto educativo scelto dai genitori, ma assecondarlo ed attuarlo. I corsi si svolgono presso la sede di Roma oppure presso Sale parrocchiale appositamente locate, in date stabilite di volta in volta in base alle richieste dei partecipanti. Ad ogni corso partecipano in media 10 – 12 nonni. Durante l’anno di realizzazione del progetto saranno svolti almeno 3 corsi.2. BAMBINI E ADOLESCENTIUna specifica fascia di interventi è rivolta esclusivamente a bambini e adolescenti, attraverso progetti che cerchino di sviluppare la persona nel suo insieme e per i quali vengono affrontati gli aspetti culturali e ludici. I progetti sono:2.1 Rosicchialibri Gioco a distanza che dura da ottobre a maggio sul tema della lettura rivolto ai bambini della scuola elementare. Il “soggetto” promotore del gioco è il TOPO ROSICCHIALIBRI, un topo amico dei bambini ed allo stesso tempo della lettura, che vuole proporre loro un modo diverso di amare e accostarsi ai libri. Il gioco a distanza viene realizzato con l’invio di un giornalino, il ROSICCHIATIMES che contiene dei giochi; ogni gioco prevede un punteggio per cui alla fine dell’anno viene stilata una classifica e i migliori riceveranno…libri.

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(Allegato 1)

2.2 Progetto Archimede animazione diretta ai bambini dalla fine della scuola al momento delle ferie dei genitori. Dal lunedì dopo l’ultimo giorno di scuola alla fine di luglio, dalle ore 8 alle 16, per consentire ai bambini di vivere insieme ai coetanei e di dedicarsi ad alcune attività che durante l’anno scolastico non possono fare e ad usare materiali da riciclaggio come vetro, avanzi di stoffa, cartapesta, colori, per costruire l’occorrente per le loro attività ( teatro, pittura, giochi d’acqua, vetrofanie, origami, mini tornei.).3. BANCA DEL TEMPO Le due associazioni, anche per rafforzare l’impegno messo a favore dello scambio intergenerazionale, hanno promosso l’attivazione di due sportelli “Banca del Tempo” che costituiscono un luogo ove si possa realizzare, in modo privilegiato e concreto, un punto d’incontro fra esigenze, bisogni e disponibilità di soggetti diversi, giovani o adulti che siano, al di là dei rispettivi ruoli abitualmente giocati nei più usuali contesti (scuola e famiglia: studenti e insegnanti, figli e genitori, ecc.). Adulti e giovani vengono ad avere, così, la possibilità di incontrarsi e scambiare, in un rapporto nuovo perché paritetico, in cui il giovane e l’adulto non siano stretti nei ruoli di “figlio” o “alunno”, “genitore” o “insegnante”, ma in cui lo scambio possa avvenire su un piano di reciprocità e uguaglianza: lezioni di informatica offerte dal giovane, in cambio di lezioni di lingua inglese etc.E’ una banca dove si depositano tempo e disponibilità. Chi ha offerto un servizio acquisterà un credito di ore che sarà in grado di spendere per ricevere altri servizi. La Banca del Tempo è in grado di ricostruire fiducia e senso della comunità, attraverso gli scambi tra le parti; è intesa come laboratorio di partecipazione civica per riscoprire il senso e il calore delle relazioni personali. Quest’anno L’A.Ge. di Viterbo in collaborazione con l’Associazione “Viterbo con amore” organizzerà lo scambio di ore tra giovani ed anziani coinvolgendo una scuola e associazioni della terza età.4. BIBLIOTECA TEMATICA Le attività svolte dall’A.Ge nel corso degli anni , hanno reso opportuna la costruzione di una serie di attività collaterali, necessarie al proficuo svolgimento delle azioni promosse dalle associazioni; si è formata per questo motivo, durante gli anni di attività associativa, una “biblioteca tematica” che costituisce un valido supporto per i volontari dell’organizzazione, ma che, soprattutto, rappresenta il momento di opportuno approfondimento e studio delle complesse tematiche che si intrecciano al tema del dialogo intergenerazionale, al rapporto genitori/figli all’interno della famiglia e agli aspetti educativi dell’infanzia e dell’adolescenza. La biblioteca tematica è aperta tutto l’anno per 5 giorni a settimana, da lunedì al venerdì ed ha sede a Viterbo.5. ATTIVITA’ DI PROMOZIONENel corso degli anni e maturando l’esperienza, sono state sviluppate strategie che prevedono l’utilizzo di una serie di supporti tecnici quali il sito internet e la diffusione di newsletter, che si affianca al più tradizionale sistema di diffusione delle tematiche promosse dalle associazioni con volantini, pubblicazioni, ecc.Le attività di promozione e diffusione delle attività A.Ge si svolgono durante tutto l’anno, con momenti di intensificazione all’inizio e alla fine dell’anno scolastico, al fine di promuovere le attività relative alla fase 1 e 2.

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.Lo staff dell’Associazione si compone di 22 volontari, dislocati sulle varie attività; in particolare:

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(Allegato 1)

3 animatori, 5 esperti in educazione, 2 psicologi, 1 sociologa, 1 esperto in tecniche di comunicazione.2 insegnanti

8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. I volontari in servizio civile parteciperanno alla realizzazione delle attività descritte al punto 8.2 svolgendo un’importante funzione di supporto operativo, mettendo in contatto le famiglie, le scuole e l’associazione come presenza stabile e costante per garantire un’organizzazione più efficiente capace di raccogliere una quantità. La loro presenza garantirà il raggiungimento degli obiettivi descritti al punto 7. Nello specifico delle singole aree, descritte al punto 8.2, i volontari, dopo la formazione e secondo un criterio di turnazione, saranno così coinvolti.FORMAZIONE GENITORI E NONNII volontari parteciperanno alla realizzazione degli incontri per tutto l’iter lavorativo, dai rapporti con le scuole all’organizzazione pratica degli stessi, nella raccolta delle adesioni, nella preparazione del materiale didattico.BAMBINI E ADOLESCENTII volontari parteciperanno alla realizzazione dei momenti di animazione previsti in entrambe le iniziative, curando in maniera particolare le attività di intrattenimento previste dal progetto Archimede.BANCA DEL TEMPOI volontari supporteranno gli operatori di A.Ge nella gestione del data base previsto per l’inserimento delle disponibilità e la gestione delle stesse.BIBLIOTECA TEMATICAI volontari affiancheranno gli operatori nella gestione della biblioteca e nella catalogazione dei testi, partecipando a studi sulle tematiche giovanili e su argomenti attinenti le attività dell’Associazione.ATTIVITA’ DI PROMOZIONEI volontari saranno i protagonisti nella realizzazione di materiale informativo e promozione delle attività delle Associazioni, sia a Roma che a Viterbo, dall’elaborazione grafica di volantini all’aggiornamento del sito internet, oltre che in attività di promozione diretta presso le scuole.

Nello svolgimento delle attività previste i volontari utilizzeranno a pieno la dotazione informatica messa a loro disposizione in ogni momento; saranno, quindi, chiamati all’utilizzo di posta elettronica, word ed altre funzioni specifiche del pacchetto Office.

Infine per meglio qualificare la presenza a contatto con l’utenza diversificata, i volontari in servizio civile saranno dotati di nozioni sufficienti a rispondere adeguatamente in caso di emergenze di primo soccorso (vedi formazione).

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

4

0

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(Allegato 1)

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Puntualità negli orari; Eventuale flessibilità concordata; Impegno nei giorni festivi in occasione di seminari, convegni o attività

dell’associazione. Disponibilità a missioni o trasferimenti per un periodo comunque non superiore

ai 30 giorni

4

0

30

5

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CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune IndirizzoCod. ident. sede

N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Cognome e nome Data di nascita C.F.

1

A. Ge. Associazione Genitori di

Viterbo

Viterbo Piazza Santa Maria Nuova, 4 19589

2 BartoliniGiovanna 14/09/42 BRTGNN42P54D969T

2

Associazione Italiana

Genitori AGE Romana

Roma Viale F.Baldelli, 41 19925

2 CastroLucia 15/07/34 CSTLCU34L55H50LW

345678910111213141516

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1718

17) Altre figure impiegate nel Progetto:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune IndirizzoCod. ident. sede

N. vol. per sede

TUTOR RESP. LOCALI ENTE ACC.

Cognome e nome

Data di nascita

C.F. Cognome e nome

Data di

nascita

C.F.

1

A.Ge. Associazione Genitori di

Viterbo

Viterbo Piazza Santa Maria Nuova, 4 19589 2

2

Associazione Italiana

Genitori AGE Romana Roma Viale F.Baldelli,41 19925

2Mantovani Chiara

Troia Irene

Malfa Federica

21/11/1975

04/08/1975

27/08/1978

MNTCHR75S61D773Z

TRORNI75M44H501E

MLFFRC78M67D810R

FonovicKsenija

01/03/1969

FNVKNJ69C41Z118X

345678

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9101112131415161718

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18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

L’Associazione di Promozione e Solidarietà – SPES, realizzando i compiti istituzionalmente attribuiti ai Centri di Servizio per il Volontariato, è impegnata nella promozione e diffusione del Servizio civile Nazionale, grazie anche alla sua articolazione territoriale di Sportelli territoriali diffusi in tutta la Regione. In particolare, nel 2006, SPES ha svolto attività di promozione del servizio civile, a titolo non oneroso, nell’ambito della campagna “Cittadini solidali” promossa dall’Assessorato alle Politiche sociali del Lazio e realizzata dalla CRESC Lazio (Conferenza regionale enti di servizio civile). A tal fine ha realizzato incontri, seminari ed eventi di informazione, sensibilizzazione e promozione, con la diffusione di circa 10.000 tra opuscoli, volantini e locandine, rivolti sia ai giovani – negli Istituti superiori, nelle Università e nei luoghi di aggregazione giovanili -che alle associazioni di volontariato e Terzo settore di tutto il territorio laziale.L’impegno di Spes in questo ambito precede e prosegue oltre l’anno previsto per la realizzazione della suddetta campagna.

La promozione dei progetti di Servizio civile Nazionale vedrà la pubblicazione della notizia sul sito www.volontariato.lazio.it con numerose pagine di approfondimento dei singoli progetti, nonché sui siti delle singole associazioni partner.

Inoltre ci sarà una assidua operazione di volantinaggio sia per quanto riguarda l’affissione di manifesti promozionali in punti cruciali di passaggio quali università, stazioni ferroviarie, stazioni di pullman e particolari luoghi di aggregazione giovanile come pub, bar, librerie; sia per quanto riguarda la distribuzione di volantini da parte di personale addetto.

Infine saranno pubblicate campagne promozionali sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, e emittenti radiofoniche con esplicito riferimento ai progetti proposti dall’Ente.

Ore dedicate all’attività di sensibilizzazione:

Realizzazione apposite pagine su sito web: 6 ore

Realizzazione manifesti e volantini: 5 ore

Realizzazione manchette: 2 ore

Attacchinaggio manifesti promozionali: 6 ore

Volantinaggio: 16 ore

Totale: 35 ore

Un’importante opera di collegamento è comunque attribuita a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto (operatori, volontari e partner) che avranno il compito di diffondere gli obiettivi del proprio progetto all’interno del proprio network sociale.

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19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:

La metodologia di selezione applicata si avvale delle tecniche e delle competenze derivanti dal Know How di una grande società di consulenza direzionale, la Mercuri Urval, specializzata nella selezione delle risorse umane. L'attività di selezione adottata da Mercuri Urval è basata sull'utilizzo di metodologie articolate che includono strumenti di indagine scientificamente testati.Il processo di selezione si divide in due fasi:1) In aula plenariatutti i candidati vengono convocati in gruppi del numero massimo di 15 persone. La fase plenaria ha inizio con la compilazione di una scheda volta alla raccolta dei dati curriculari dei candidati. Si prosegue con le presentazioni di SPES, dell' eventuale associazione, sede di realizzazione e dei criteri di valutazione dei candidati di seguito illustrati. Sono presenti il Responsabile di SPES per il Servizio Civile o eventualmente il Responsabile locale di progetto e un Responsabile dell' associazione partner.L’esperto selezionatore realizza, dunque, un colloquio di gruppo su varie tematichein parte connesse con quelle attinenti il progetto e in parte relative a questioni di attualità. Tale colloquio serve a creare un clima disteso ed informale, che ha lo scopo di distogliere l'attenzione dalle finalità dell'incontro per dar modo ai candidati di far liberamente emergere aspetti più autentici delle loro caratteristiche personali, rilevabili sia dal selezionatore che dai responsabili presenti.

2) Colloquio personale.Il colloquio individuale viene di norma effettuato dal selezionatore attraverso specifiche metodologie; tuttavia per la tipologia di taluni progetti di servizio civile il responsabile dell'associazione può esprimere la volontà di essere presente in sede di colloquio individuale. In tale ambito il responsabile del progetto interviene nella dinamica del colloquio per tutto quanto attiene gli aspetti tecnici richiesti dalla tipologia di candidature che il progetto prevede.

Strumenti utilizzati la traccia utilizzata in sede di colloquio ricalca le voci proposte dall'UNSC nell'allegato 4 - con le modifiche di seguito illustrate. Le domande poste, così come il loro ordine, seguono una modalità prettamente colloquiale che varia di volta in volta. Alcune delle variabili presenti nell'allegato 4, vengono sondate attraverso domande che poco si discostano dalle voci stesse; se ne forniscono a tal proposito alcuni esempi:

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario -Aderiresti ad altri progetti di servizio civile o è un'esperienza che faresti solo in questo caso?

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto -Trovi che ci sia un'attinenza (riscontri continuità) tra il tuo curriculum e le scelte di studio e/o di professione che questa esperienza di servizio civile ti offre?

Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio - Hai già altri impegni di studio, lavoro o familiari? Quanto ed eventualmente quando questi ti rendono non disponibile a svolgere le attività previste?

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Condivisione da parte del candidato degli obiettivi - Hai svolto prima d'ora attività assimilabili a quelle proposte dal progetto? Avevi intenzione di sperimentarti in attività simili a quelle del progetto, anche seguendo altre strade?

Per quanto, invece, riguarda le variabili Idoneità del candidato a svolgere le mansioni; Particolari doti e abilità umane;queste vengono sondate attraverso indicatori in parte dedotti dal lavoro in plenaria, in parte recuperati con il colloquio: capacità nel lavoro autonomo, comunicatività, tratti emotivi, flessibilità, sono alcuni tra i principali indicatori che vanno a costruire la valutazione relativa all'idoneità e alle particolari doti.

Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori:La variabile principale che si intende misurare è il grado di adeguatezza del candidato rispetto alle attività previste dal progetto; gli indicatori considerati sono quelli dell' Idoneità del candidato e delle Particolari doti e abilità umane. Altra variabile considerata è quella della motivazione, valutata sulla base di indicatori quali quelli della Condivisione da parte del candidato degli obiettivi, dell’Interesse all’acquisizione di particolari abilità e professionalità e delle Motivazioni generali per la prestazione del servizio civile. La Disponibilità nei confronti delle condizioni richieste, può essere riferita solo in parte alle motivazioni; sarà, quindi, cura del selezionatore comprendere le ragioni insite in una ridotta disponibilità, che non dovrà penalizzare il candidato nel caso di impegni di studio, altre esperienze lavorative o altre ragioni valutate imprescindibili, per quanto riguarda l'area delle motivazioni. Eventuali condizioni di rigidità poste dal candidato saranno, comunque, incrociate con quelle previste dal progetto.

Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema:Le soglie minime di accesso saranno eventualmente previste dai singoli progetti.

Metodologie e tecniche utilizzate:Nell'individuazione e definizione dei criteri cui rifarsi per ottenere una valutazione dei candidati si è messo a punto il presente sistema di selezione che consta delle variabili ricavabili dal curriculum (cfr. anche l'allegato 3), dal lavoro in plenaria e dal colloquio personale, secondo le modalità sopra descritte. Da entrambi questi momenti ne scaturisce la compilazione della seguente "scheda di valutazione" :

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità

Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto: giudizio (max l0 punti):.............

Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto: giudizio (max l0 punti):.............

Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio (max l0 punti):……………

Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto: giudizio (max l0 punti):…………….

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Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio(es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):(specificare il tipo di condizione):...........................................................................................……………giudizio (max l0 punti):.........………….

Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato e altri elementi di valutazione: giudizio (max l0 punti):.............

Valutazione finale:giudizio (max 60 punti):.............Il punteggio massimo è pari a 60 ed è il risultato della somma dei punteggi attribuita a ciascuna delle sei voci che la compongono. Accanto alla scheda di valutazione di cui sopra, saranno considerate le "precedenti esperienze" e "i titoli di studio, i titoli professionali, le esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e le eventuali altre conoscenze" secondo il valore a tali variabili riconosciuto ed accordato dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, con la determinazione del Direttore Generale del 30 maggio 2002.Il punteggio massimo che un candidato può ottenere, pertanto, rimane pari a 110 punti.

20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si

21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto:

Il piano di monitoraggio interno è la raccolta di informazioni sui valori numerici raggiunti dagli indicatori scelti per misurare determinati aspetti del progetto: andamento del progetto in relazione ai risultati previsti e non; miglioramento delle conoscenze e delle capacità dei volontari. L'attività di monitoraggio è realizzata attraverso la raccolta e l’analisi dei documenti diretti e indiretti dei singoli progetti, questionari-tipo, archivi elettronici (database) prevedendo la possibilità di modifiche e aggiunte di indicazioni ed informazioni se richieste dai singoli progetti.

A. La valutazione periodica dei risultati del progetto è realizzata attraverso la selezione di alcuni aspetti, informazioni e dati raccolti attraverso l'attività sistematica del Monitoraggio.

Il monitoraggio ha per questo contesto di analisi funzioni di:a) Analisi non esclusivamente numerica dei bisogni incontrati e

soddisfattib) Rendere visibile e documentare le attività del progetto, le iniziative e

gli obiettivi attesi e raggiuntic) Reindirizzo periodico in caso di nuovi bisogni rilevati durante le

attivitàd) Coinvolgimento della comunità territoriale nel modulare gli

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interventi ai bisogni e ai cambiamenti innescati dal progetto stessoe) Mantenimento delle attività ad un livello di flessibilità sufficiente ad

incontrare bisogni ed esigenze del territorio non emerse precedentemente.

Le possibili figure interessate (stakeholders) sono: i volontari, l'Operatore Locale di Progetto (Olp), Responsabile Locale di Progetto (Rlp), Tutor, Formatore, Progettista, Soggetti del territorio, Responsabile Monitoraggio e Valutazione (M&V). La scelta rispetto al monitoraggio è di approfondire l'analisi e le riflessioni sull'andamento del progetto di 2 dei molteplici stakeholders: Olp, in quanto figura più vicina ai volontari e interno al progetto; i volontari, soggetti e benefici ari delle attività del progetto.Rispetto ai soggetti suddetti l'attività di monitoraggio sarà per lo più realizzata col supporto del M&V, che fornirà questionari-tipo, archivi elettronici (database) e indicazioni, prevedendo la possibilità di modifiche e aggiunte di indicazioni ed informazioni se richieste dai singoli progetti, rispetto alle esigenze e richieste dei Volontari e/o Olp (cfr. allegati Questionari-Tipo allegati).

Sarà cura del M&V procedere ad una verifica periodica per la valutazione dell'andamento del progetto con:

1. I volontari attraverso a. colloquio individuale, b. colloquio di gruppo, c. rilevazione dei dati del questionario anonimo "Questionario di auto-valutazione del servizio civile nazionale”, predisposto dall’Ufficio del Servizio Civile Nazionale di Volontariato.

2. Gli Olp attraverso a. colloquio individuale, b. questionario tipo.

In questo caso si parla di Valutazione partecipata per il coinvolgimento di alcuni stakeholders nel processo valutativo al fine di ricevere maggiori informazioni.

FASI - Valutazione e monitoraggio iniziale- Valutazione intermedia (dopo 6 mesi dall'avvio).- Valutazione finale

- Valutazione e monitoraggio iniziale: la valutazione può avvenire solo al momento di avvio del progetto e non in fase di progettazione e stesura dello stesso, in quanto non previsto (in questo caso si tratterebbe di valutazione ex-ante).

In questa fase è presentata l'attività di M&V agli Olp e Volontari dei singoli progetti, le finalità, gli strumenti e ausili di monitoraggio periodico, vengono raccolte eventuali richieste di supporto o modifiche degli strumenti predisposti. Tutto questo al fine di:- calibrare le attività di M&V alle peculiari caratteristiche presenti in ogni

progetto e rispetto ai soggetti che vi partecipano(Olp e volontari),- sensibilizzare gli stakeholders rispetto al valore e utilità del M&V al fine di

rendere realmente congruente con le attività del progetto le stesse attività periodiche previste per il monitoraggio.

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- Valutazione intermedia (dopo 6 mesi dall'avvio).Consente di analizzare lo stato di implementazione del progetto e confrontare alcuni dati rilevanti con i dati raccolti durante la valutazione iniziale con funzione di reindirizzo, di analisi della congruenza tra gli obiettivi realizzati/raggiunti e i loro tempi di realizzazione, qualità e quantità delle risorse utilizzate, i costi attesi/sostenuti, la verifica degli strumenti di M&V e elaborazioni delle eventuali modifiche.

- Valutazione finaleSi esprime un giudizio complessivo sul progetto, l'impatto effettivo che ha avuto sui diversi stakeholders e il territorio di riferimento, l'eventuale scostamento dai risultati previsti e le possibili cause endogene e/o esterne, eventuali effetti non previsti (positivi e negativi), elementi di riproducibilità (possibili buone prassi da pubblicizzare e diffondere).

Pianificazione orientativa dei tempi di realizzazione del Monitoraggio e Valutazione

Fasi / Stato di attuazione progetto(mesi di attività)

I II III IV V VI VII VIII IX X XI XIIValutazione inizialeValutazione intermediaValutazione finaleMonitoraggio

22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si

23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

nessuno

24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

Formazione specifica 4.200Bilancio competenza 400Pubblicizz. Progetto 400Spese trasferta 400

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Totale 5.400

25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto:

Il “Gruppo di Servizio per la letteratura giovanile”: partner con un ruolo molto rilevante relativo alla consulenza, supporto e formazione specifica come da accordo allegato sottoscritto dal rappresentante legale Domenico Volpi in data 26 ottobre 2006. L’IRSEF (Istituto Ricerche e Studi sull’Educazione e la Famiglia): partner con un ruolo molto rilevante relativo alla formazione specifica dei volontari in servizio civile, così da consentire un’adeguata gestione della mediazione intergenerazionale competenza che è dallo stesso ente riconosciuta e certificata.Associazione Banca del Tempo, con cui A.Ge. Romana e A.Ge. Viterbo sono associate nella gestione dei due Sportelli territoriali.L’Ente Upter Sport, Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council interverrà quale partner del progetto rispetto ai moduli della formazione specifica relativi alle nozioni di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce (BLSD).

26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Per lo svolgimento delle attività riportate al punto 8.2 entrambe le sedi di Roma e Viterbo sono dotate delle seguenti risorse tecniche e strumentali:

Computer e collegamento Internet per realizzare la rete dei contatti e per il data base

Telefono e fax per l’attività associativa Fotocopiatrice per lettere, volantini, giornali Materiale per animazione incontri genitori e minori Testi editi dall’associazione, dispense, lucidi Software per la progettazione grafica Lavagna luminosa

Per la formazione: Televisore e proiettore attrezzati per videoconferenza Aula informatica attrezzata

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Università degli Studi Roma Tre (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato

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(Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica);

Università degli Studi di Cassino (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 22878 dell’8 settembre 2005 a firma del Dirigente Area 3 – Servizi agli studenti – Ufficio Ordinamenti Didattici).

28) Eventuali tirocini riconosciuti :

Il Corso di Laurea in Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce il Servizio civile Nazionale quale tirocinio esterno, come da accordo stipulato in data 27/10/2006 ed allegato.

L’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce Crediti Formativi Universitari (CFU) per le attività realizzate nel corso del Servizio civile Nazionale validi ai fini di tirocini formativi a cui il titolo di studio può dare accesso come indicato alla lettera f) dell’art.10, c.1 del DM 509/99, come deliberato dal Senato Accademico in data 22/09/2004 (Prot. 30847 del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica).

L’IRSEF – Istituto di Ricerche e Studi sull’Educazione e la Famiglia, riconosce valido come tirocinio il Servizio Civile agli allievi dei Corsi della sua “Scuola di Formazione Ennio Rosini per la scuolagenitoriAge”.

La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma riconosce le attività realizzate nel corso del Servizio civile Nazionale validi ai fini di tirocini formativi come da convenzione allegata.

29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Le attività svolte durante l’anno di servizio civile consentiranno, a seguito di corsi di formazione di almeno 1 settimana, ai volontari di acquisire utili competenze ai fini del curriculum vitae, in particolare:

- mediazione familiare- supporto al disagio adulto - sostegno alla relazione intergenerazionale- capacità relazionali

Il “Gruppo di servizio per la letteratura giovanile” riconosce come le modalità di impiego dei volontari impegnati nel progetto di servizio civile “Insieme 2007-2008” garantisca l’acquisizione delle competenze sopra menzionate, come da accordo sottoscritto in data 26 ottobre 2006 e qui allegato.L’IRSEF (Istituto di ricerche e Studi sull’Educazione e la Famiglia) riconosce come le modalità di impiego dei volontari impegnati nel progetto di servizio civile “Insieme 2007-2008” garantisca l’acquisizione delle competenze sopra menzionate,

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come da accordo qui allegato.S.I.R.O. Scuola Innovazione Ricerca e Orientamento Cooperativa Sociale riconosce e certifica l’acquisizione delle competenze sopra menzionate, come da accordo sottoscritto in data 18 ottobre 2006 e qui allegato.Le esperienze acquisite potranno inoltre concorrere a iniziare la costruzione di profili professionali quali quello dell’animatore, dell’educatore professionale e di comunità, nonché nell’ambito della comunicazione (dal pubblicista al grafico, dal webmaster al tecnico di sistemi multimediali). IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio, ente accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento, riconosce e certifica le competenze acquisite durante l’espletamento dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come da accordo sottoscritto e allegato. L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC di “Esecutore BLSD”.

La società Fusilla s.r.l riconosce ai fini curriculari l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile come da accordo stipulato in data 30/10/2006 e qui accluso.

Formazione generale dei volontari

30) Sede di realizzazione:

Sede centrale dell’Ente accreditato Spes: Via dei Mille, 6 – RomaVia Nazionale, 39 – RomaCasa del volontariato provinciale: Via Piave, 27 Viterbo

31) Modalità di attuazione:

La formazione generale sarà effettuata in proprio da Spes, presso la propria sede, con formatori propri e formatori esperti.

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

Si

33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso”

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formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare una effettiva occasione di crescita personale.

La formazione generale si svolgerà entro i 5 primi mesi di servizio, in modo da garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole.Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi protagonisti del processo di apprendimento.Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento.

Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate:- è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;- il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative- il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento in quanto luogo di “sospensione” della pratica per avviare un processo di ricerca sulle conoscenze e le competenze (sia “tecniche” che relazionali) che l’esperienza man mano condotta dai volontari ha consentito loro di accumulare affinché esse possano essere elaborate (ossia rese più consapevoli ed esplicite) proprio grazie al lavoro formativo;- infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai partecipanti.Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori.

In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 50% del monte ore complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della Patria, alla difesa non armata e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile nazionale. Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere sia a dinamiche non formali (per un monte ore complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 20%) sia all’uso della videoconferenza.In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, terzo e quinto modulo, mentre la videoconferenza sarà lo strumento adottato per trattare alcuni contenuti del secondo e del quinto modulo.

34) Contenuti della formazione:

Il sistema formativo che messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile 2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte.

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Ad esempio, per quanto riguarda i volontari che saranno impegnati in questo progetto si porrà una attenzione particolare ai temi relativi a:- l’identità del gruppo in formazione: per favorire lo sviluppo di forme di

scambio e comunicazioni il più possibile agili fra i volontari impegnati nel progetto;

- la solidarietà e le forme di cittadinanza: si tratta di un tema che ha una attinenza particolare con gli obiettivi di questo progetto, che nasce appunto da un impegno di solidarietà dei volontari dell’associazione nei confronti di famiglie multi - problematiche. Ciò rappresenta inoltre un interessante esempio di “cittadinanza attiva”;

- infine il lavoro per progetti, poiché ogni persona che verrà seguita sarà oggetto dell’elaborazione di un progetto di assistenza individualizzato ed elaborato tenendo conto del contesto familiare e della rete amicale sulla quale questa persona può (o non può) contare.

La formazione generale avrà inizio in concomitanza con l’avvio del servizio: sarà articolata secondo gli 11 moduli di 4 ore ciascuno, di seguito riportati, e si concluderà entro i primi 5 mesi di servizio

1. ACCOGLIENZA E CONOSCENZA DEI VOLONTARI□ L’identità del gruppo in formazione

2. OBIEZIONE DI COSCIENZA, SERVIZIO CIVILE, DIFESA DELLA PATRIA□ Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica,

affinità e differenze tra le due realtà□ Il dovere di difesa della Patria□ La difesa civile non armata e nonviolenta□ La protezione civile

3. CITTADINANZA ATTIVA E VOLONTARIATO□ La solidarietà e le forme di cittadinanza□ Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato

4. I VINCOLI NORMATIVI AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE□ La normativa vigente e la Carta di impegno etico □ Diritti e doveri del volontario del servizio civile

5. IL LAVORO NELLE ORGANIZZAZIONI E PER PROGETTI□ Presentazione dell’Ente□ Il lavoro per progetti

La presentazione dell’Ente sarà realizzata attraverso la preparazione e realizzazione di alcune interviste da parte dei giovani in servizio civile a responsabili-volontari dell’associazione presso cui prestano servizio, che saranno successivamente analizzate e commentate in sede formativa. L’obiettivo non è esclusivamente quello di una presentazione dell’Ente, ma anche del contesto e del territorio in cui opera:

come è nata l’associazione: la sua storia e le finalità ed i valori che ne

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hanno ispirato la costituzionequanto è conosciuta e quale attenzione riceve la tematica di cui l’associazione si occupa? Quali sono le prospettive di diffusione e sensibilizzazione del contesto socio-culturale rispetto alla tematica della quale ci si occupa?il rapporto dell’associazione con il territorio di appartenenza e la rete delle associazioni di volontariato del Lazio che si occupano dello stesso ambito

35) Durata:

E’ previsto un totale di 44 ore organizzate in 11 incontri della durata di 4 ore l’uno.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

36) Sede di realizzazione:

Spes – Via del Pigneto, 12 – RomaSpes – Via Nazionale, 6 - RomaRoma – Viale Baldelli, 41Viterbo – Via Zara,1

37) Modalità di attuazione:

a) In proprio presso l’ente con formatori dell’ente c) Affidata ad altri soggetti terzi

38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Giovanna Bartolini, nata a Genova il 14-9-1942 Giuseppina Faraone, nata a Delianuova (RC) l’8 ottobre 1955 Annamaria Cereti, nata a Alessandria 24-2-1970 Paolo Francesco Cordova, nato a Cori (LT) il 17/01/1939 Lucia Castro, nata a Roma 15-07-1934

Modulo di Informatica Francesco Carrà, nato a Roma il 25/12/1954 Gabriella Urbani, nata a Roma l’11/08/1964

Nozioni di primo soccorso e corso BLSD Cristian Vender, nato a Roma il 19.12.1973

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Del Savio Giovanni, nato a Roma il 21.07.1956 Selvaggio Fabio, nato a Roma il 29.08.1968 Calafato Lorella, nata a Roma il 04.04.1963

39) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Giovanna Bartolini: Laurea in Scienze biologiche Conduce da 15 anni i percorsi di formazione per e con genitori promossi

dall’A.Ge Esperta in Educazione Familiare e nel coordinamento dell’equipe del

“Rosicchialibri” Coordinatrice dello Sportello Banca del Tempo della città di Viterbo

Giuseppina Faraone: Laurea in Pedagogia Membro della Commissione Famiglie e mass media del Forum Associazioni

Familiari Coordinatrice dello Sportello Banca del Tempo presente nell’XI Municipio

del Comune di Roma Conduce da 15 anni i percorsi di formazione per e con genitori promossi

dall’A.Ge

Annamaria Cereti: Laurea in Fisica Esperta in Software e progettazione grafica – meccanismi di comunicazione Collaborazione con i Centri Ricreativi Estivi del Comune di Viterbo

Paolo Francesco Cordova: Laurea in Ingegneria Elettronica Esperto in Software e progettazione grafica Socio dell’Associazione Italiana Genitori

Lucia Castro Esperta in Educazione Familiare Socia fondatrice dell’Associazione A.Ge. e dal 1994 Presidente di A.Ge.

Roma Dal 1996 collabora con il Comune di Roma e il Coordinamento Banche del

Tempo di Roma e del Lazio

Francesco Carrà 2006: Analista e sviluppo per diversi progetti (Banca Dati Associazioni di

Protezione Civile del Lazio, Sviluppo portale web per conto di ConfProfessioni, analisi e sviluppo sistema gestionale per il Fondo Interprofessionale Fondoprofessioni)

2006: Docente di informatica di base per conto dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio CESV-Spes;

2004-2005: Docente di Office, HTML, Javascript, per conto dell’Associazione “Performare” in due corsi di 60 ore finanziati dalla

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Regione Lazio 2001-2002: Progetto “Libra” nel quadro del programma Integra della CE,

con docenze di HTML, CSS, Vbscript, Javascript ed ASP, per un totale di 120 ore su incarico A.L.FOR.

Gabriella Urbani 1990: Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma

“La Sapienza”; Maggio-Luglio 2006: Docente di alfabetizzazione informatica nell’ambito

del Programma Speciale “Informatizzazione 2005-2006” dei Centri di Servizio per il Volontariato CESV-SPES.

Ottobre 2004-Maggio 2005: Docente di Web Marketing nel Corso di Formazione Professionale “Progettista sistemi e processi aziendali”; progetto co-finanziato dall’Unione Europea, approvato dalla Regione Lazio;

Gennaio-Giugno 2003: Docente di metodologie didattiche di corsi pilota di autoformazione (“Matera e dintorni”, “Metodi di studio”, “La scuola creativa”), metodologia riconosciuta ambito UE;

Luglio 2002: Progettazione, stesura testi ed ideazione interfaccia grafica e di navigazione del corso interattivo di e-learning “Obiettivo: comunicare”;

Settembre 2001-Giugno 2002: Corso “Formazione per Formatori” e “Metodi di Gestione dell’aula” per personale MAFRAU Srl

Cristian Vender Laurea infiermeristica I livello presso l’Università di Tor Vergata Attestato di superamento corso di Advanced Life Support presso I.R.C. –

E.R.C Università Cattolica del Sacro Cuore Coordinamento e direzione dei corsi di BLSD – I.R.C. presso l’UPTER

SPORT Diploma di istruttore di base IRC Attestato di competenza Advanced esecutore ACLS

Del Savio Giovanni Attestato di infermiere generico conseguito presso l’ospedale Militare di

Roma “Celio” nell’anno 1981 Attestato di Abilitazione all’esercizio della Shiatsu–Terapia conseguito

nell’anno scolastico 1993/1994 presso la Scuola Italiana Shiatsu di Roma diretta da R. Palombini

corso di Formazione Professionale “Prevenzione antinfortunistica domiciliare e del tempo libero” organizzato dal Consorzio Telematica per il Sistema Riabilitativo presso il Dipartimento di Elettronica ed Automatica - Università di Ancona approvato dall’Amministrazione Provinciale di Ancona e finanziato dal Fondo Sociale Europeo 2001 Ob. 3 Asse C4 Misura a2, della durata di 100 ore

corso Basic Life Support – Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council presso il centro di formazione IRC EMT – Roma nei giorni 16 e 17 aprile 2003 e di averlo superato con votazione di 85/100

Selvaggio Fabio Laurea Breve in Scienze Infermieristiche con la votazione di 70/70 e lode

con una tesi su “La toracoscopia e le Implicazioni Infermieristiche” presso l’Università Tor Vergata - IDI

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Master in Management Infermieristico per Funzioni di Coordinamento(con esperienze di Coordinamento affiancato presso il policlinico A.Gemelli) con votazione 108/110 con una tesi su“ La Continuità Assistenziale del Paziente Critico”

corso esecutore BLSD (Basic Life Support and Defibrillation)-Università Cattolica Sacro Cuore - Roma

corso esecutore PHTLS (Pre Hospital Trauma Life Support) della NAEMT tenutosi a Roma presso il Parco Scientifico S.Raffaele

Corso Istruttore BLSD con il centro di formazione EMT(Emergenza Medica nel Territorio) tenutosi a Roma presso il Parco Scientifico S.Raffaele

Corso esecutore ATLS (Advanced trauma Life Support) con l’American College of Surgeons tenutosi presso l’Università Cattolica Sacro Cuore - Roma

Calafato Lorella Diploma di maturità professionale per Analista Contabile conseguito

presso l’Ist. Prof. per il Commercio “Pietro della Valle”; Attestato per il Corso del Primo Soccorso ed Educazione Sanitaria

rilasciato dalla Croce Rossa Italiana –Volontario del Soccorso; Diploma di Infermiere Professionale rilasciato dalla Scuola per

infermieri Professionali di Frascati; Corso di Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e

provincia; Corso di Defibrillazione Precoce Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma

e provincia Corso di Pediatric Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di

Roma e provincia; Master di Primo Livello in “Infermieristica clinica nel paziente critico”

(biennale) rilasciato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con votazione finale 110/110.

Attestato di partecipazione al Corso di Rianimazione cardiopolmonare di Base e defibrillazione precoce secondo le linee guida dell’Italian Resuscitation Council svoltosi presso Upter-Sport.

Corso di Basic Life Support - Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council

40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

I primi incontri saranno dedicati innanzi tutto alla presentazione delle tre aree tematiche presentate al punto 8), su cui si centrerà l’esperienza di servizio dei volontari, che riguarderanno l’animazione sociale, la ricerca e formazione e la comunicazione e promozione, oltre che alla presentazione dell’associazione stessa e dei relativi responsabili o comunque delle persone che fungeranno da punto di riferimento per i volontari. Già in questi primi incontri i vari argomenti saranno affrontati facendo ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive in prima persona dei formandi considerati come primi protagonisti del processo di apprendimento.Successivamente i volontari saranno coinvolti nei percorsi formativi organizzati

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dall’associazione, in collaborazione con l’ IRSEF e potranno confrontarsi direttamente sulle problematiche o le tematiche emerse in servizio, oltre che con Esperti in Educazione in Ambito Familiare anche con il gruppo dei genitori coinvolti.A conclusione è prevista la realizzazione di corsi specifici di carattere informatico finalizzati all’acquisizione di competenze , utili nei progetti di comunicazione e promozione delle attività dell’associazione.Per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate:

- è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi specifici di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;

- il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative;

- si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai partecipanti;

- infine, in relazione agli ultimi due moduli, accanto alle lezioni teoriche saranno previste esercitazioni pratiche con l’ausilio di strumenti informatici e software specifici.

Inoltre l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori.

Per quanto riguarda in particolare la formazione relativa al modulo informatico sarà utilizzato un vero e proprio LMS (Learning Management System) utilizzando la tecnologia open source.I vantaggi sono evidenti, e possono essere così riassunti:

1. un LMS offre da subito la possibilità agli utenti autorizzati di progettare e sviluppare percorsi didattici completi, in grado di poter essere fruiti dagli utenti esterni con accessi controllati. Quindi è possibile valutare in tempo reale l’efficacia dei progetti didattici, tramite i dati monitoraggio quantitativo (tempi e numero degli accessi) e qualitativo (es. punteggi dei test o pubblicazione di materiali);

2. un LMS basato su Learning Objects è in grado di gestire senza particolari configurazioni e/o adattamenti tutti i classici strumenti didattici e di comunicazione, come forum, chat, filmati, documenti ipertestuali, test didattici, etc.

3. il sistema resta comunque aperto e fruibile anche senza percorsi didattici obbligatori on line, ma si integra con strumenti di formazione elettronica (CD-ROM) da fruire localmente o con percorso di formazione d’aula e/o affiancamento. In tal caso l’LMS può gestire solo test e strumenti di comunicazione per il tutoraggio didattico.

41) Contenuti della formazione:

Pur essendo tra loro strettamente connessi, i 4 moduli nei quali si articola la formazione specifica si caratterizzano in questo modo: il 1° e il 2° sono legati prevalentemente all’inserimento e alla costruzione del ruolo del volontario all’interno della realtà associativa dell’A.Ge. Nel 3° modulo ci si addentra nelle

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tematiche sociali di cui si occupa l’associazione e a cui si avvicineranno maggiormente i volontari. Nell’ultimo modulo saranno previsti momenti formativi specifici per la parte legata alle attività di comunicazione e promozione.

1° Modulo: L’ingresso in servizio (15 ore)L’ingresso in Servizio civile dal punto di vista dei giovani volontari e dal punto di vista dell’associazione;le aspettative dei giovani;le aspettative dell’associazione;la realtà incontrata; approfondimento sulla nascita, la storia e la mission dell’associazione;la struttura attuale dell’associazione;analisi del progetto di impiego specifico dei giovani in servizio civile, con particolare riferimento ai piani di attuazione del progetto, le attività previste, l’insieme dei soggetti coinvolti e il ruolo dei volontari.

Condotto da Giovanna Bartolini e Lucia Castro

2° Modulo: la costruzione del ruolo dei volontari in servizio civile (21 ore)Il gruppo di lavoro: caratteristiche, vantaggi e criticità;Analisi delle attività svolte durante il serviziocompilazione individuale e a piccoli gruppi della griglia relativa alle azioni realizzate, tempo, difficoltà, gradimento, ecc.confronto fra i gruppi sull’analisi effettuata, confronto con le aspettative inizialiraggruppamento delle azioni e mansioni per categorie e definizione degli obiettivi di ciascuna mansione e categoria.

Condotto da Giuseppina Faraone

3° Modulo: approfondimento delle tematiche legate al disagio minorile (18 ore)il concetto di disagio e di prevenzione;gli aspetti e le problematiche che si collegano al disagio giovanile;il lavoro di prevenzione del disagio giovanile e adulto;la prevenzione della disperisione e dell’abbandono scolastico;i progetti di prevenzione sostenuti dalle scuole del territorio e dall’associazione A.Ge;

Condotto da Lucia Castro

4° Modulo: Word Processor; Internet e Posta elettronica; alcune funzioni del pacchetto Office (20 ore)

l'ambiente di lavoro e la finestra di Word Processor - Il menu - La gestione delle immagini in un testo - La formattazione di un documento - Gli strumenti di word.il concetto di rete - i browser - i motori di ricerca - la posta elettronica - le chat e i newsgroup - il trasferimento dei file.power point e foglio excel

A cura di Francesco Carrà e Gabriella Urbani

5° Modulo: Ulteriori elementi tecnici connessi all’area della comunicazione e promozione (16 ore)

corsi sull’uso della strumentazione informatica, data base, windows e

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pacchetto office e i software di grafica più in uso;tecniche di comunicazione e promozione di iniziative, tramite l’uso di programmi di grafica, con prove pratiche finali.

Condotto da Paolo Francesco Cordova e Annamaria Cereti

6° Modulo: Esecutore BLSD (10 ore)Nozioni di Primo soccorsoRianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce.

A cura di Cristian Vender, Giovanni Del Savio, Selvaggio Fabio, Calafato Lorella

42) Durata:

100 ore

Altri elementi della formazione

43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Sia per la formazione generale che per quella specifica è prevista la rilevazione dei seguenti dati quantitativi:

□ elenco dei volontari partecipanti□ n° ore di presenza per ciascuno dei partecipanti□ luogo di svolgimento e date e orari degli incontri previsti dai due percorsi

formativi (generale e specifico)□ registro dei volontari partecipanti al corso con firme di inizio e fine lezione,

segnalazione degli assenti e delle rispettive motivazioni, firme dei formatori presenti in aula;

□ nominativi degli esperti intervenuti corredati di curriculum□ indicazione delle tematiche trattate e delle metodologie utilizzate.

Per quanto riguarda invece il monitoraggio e la valutazione della qualità, finalizzati al miglioramento dei processi formativi in atto, il sistema prevede tre livelli di indagine (cfr. G. P. Quaglino, G. P. Carrozzi, Il processo di formazione, Franco Angeli 1998):1. le reazioni dei partecipanti2. l’apprendimento/cambiamento, che può essere registrato nell’ambito delle

conoscenze, della capacità, e della condotta3. il cambiamento dell’organizzazione (in particolare cultura e clima).

L’indagine di questi tre livelli verrà realizzata attraverso le seguenti modalità: breve questionario di ingresso, volto a rilevare la situazione di partenza di

ciascun formando e le aspettative che nutre sia rispetto al servizio sia in rapporto alla formazione generale e specifica. In particolare verranno indagate le seguenti aree tematiche:

perché ho scelto il servizio civile il servizio civile è… da questa esperienza mi aspetto nei prossimi dodici mesi ho capito che farò

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discussione in gruppo di quanto emerso: con i giovani volontari partecipanti alla formazione e con gli OLP di riferimento

questionario di metà percorso volto a fare il punto su quanto acquisito da ciascun partecipante e sul grado di soddisfazione in relazione alle modalità di realizzazione della formazione;

bilancio finale, che sarà effettuato sia tramite questionario specifico, sia tramite focus group con i giovani volontari partecipanti alla formazione sia con questi ed i rispettivi OLP insieme.

CARATTERISTICHE PROGETTO IN RELAZIONE ALLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA AI 20 PUNTI AGGIUNTIVI

44) Valorizzazione dell’esperienza di volontariato:

L’Associazione Italiana Genitori (A.Ge) è nata nel 1968 come Federazione nazionale delle Associazioni locali di genitori che si ispirano ai valori della Costituzione e all’etica cristiana. E’ ufficialmente riconosciuta tra le “Associazioni maggiormente rappresentative” dal Ministero dell’Istruzione e fa parte del Forum Nazionale delle Associazioni dei genitori.Iscritta al Registro Regionale del Volontariato, così come prevede la Legge Regionale sul Volontariato n° 29/93, nella Sezione Servizi Sociali, si avvale, oggi come allora, di forze volontarie per il raggiungimento del proprio obiettivo, cioè aiutare i genitori ad esercitare pienamente il loro ruolo educativo e a promuovere adeguate politiche per la Famiglia, la Scuola e la Società.Sia per la sede di Roma che per quella di Viterbo, le attività di cui al punto 8.2 sono seguite in totale da 22 volontari che collaborano a titolo gratuito, tra cui anche psicologi, sociologi ed insegnanti che mettono a disposizione gratuitamente la loro professionalità, come specificato al punto 8.3.

45) Valorizzazione del percorso formativo:Accordi con enti terziL’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC (ai sensi dell’art. 1, c. 2 bis della Legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modifiche) di “Esecutore BLSD”, il cui valore legale è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche.

Metacompetenze - Empowerment - FormazioneIl percorso formativo previsto per i volontari in servizio civile garantirà loro l’acquisizione di capacità relazionali per interagire e rapportarsi con gli utenti, adeguate tecniche di animazione sociale nonché esperienze di lavoro di gruppo, di equipe e di sostegno psicologico utilizzabili in aree professionali rivolte alla persona.I volontari apprenderanno, inoltre, conoscenze circa la programmazione e la progettazione imparando ad interagire con vari soggetti istituzionali.L’acquisizione delle suddette competenze avverrà nell’ottica di una strategia di rafforzamento di capacità e attitudini dei volontari che si esplicherà attraverso i moduli formativi specifici (cfr. voce 41) e la concreta partecipazione alle attività del progetto.

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Al fine di favorire lo sviluppo di metacompetenze, sono previsti un modulo di nozioni informatiche (Word Processor; Internet e Posta elettronica; alcune funzioni del pacchetto Office) e un modulo di Primo Soccorso e di esecutore BLSD (Nozioni di Primo soccorso, Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce), riconosciuti e certificati da enti terzi come da accordi acclusi al progetto. All’interno del modulo di nozioni informatiche è prevista l’introduzione di metodologie formative innovative quali l’ e-learning (cfr. punto 40).

Bilancio delle competenze

Attuatore: IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio.L’Istituto in questione svolge l’attività di bilancio di competenze in quanto accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento. L’accreditamento è stato riconosciuto allo IAL con DGR n. 1510 del 21/11/2002 con codice di accreditamento 0071IL-6.

DescrizioneAll’interno del presente progetto è stato previsto un percorso di bilancio delle competenze, finalizzato alla definizione di un profilo individuale che consenta, coerentemente con il contesto e con le risorse individuate, una personalizzazione del percorso.A questo scopo verranno realizzati interventi strutturati di gruppo che aiutino il singolo beneficiario a definire con precisione le proprie capacità, competenze e aspirazioni professionali.Le sintesi di questi interventi verranno utilizzati per la personalizzazione dei successivi percorsi formativi.Obiettivi dell’azione di bilancio delle competenzeL’obiettivo generale di quest’azione è quello di produrre un documento di sintesi che consenta ai docenti di personalizzare gli interventi in base alle specifiche caratteristiche dei destinatari.Per raggiungere l’obiettivo generale saranno perseguiti i seguenti obiettivi operativi: Condividere con i destinatari gli obiettivi del percorso di bilancio; Identificare competenze e potenzialità che il destinatario può investire nella

elaborazione/realizzazione di un progetto professionale; Identificare fabbisogni formativi individuali sia manifesti che latenti;Struttura dell’interventoOgnuna delle azioni di bilancio si svolgerà nell’arco di mezza giornata e verrà rivolta a piccoli gruppi ( 6 persone circa) secondo la seguente articolazione:

Fase Preliminare Fase Investigativa Fase Conclusiva

Nel dettaglio ogni fase sarà così realizzata.Fase preliminare con:

Esposizione degli obiettivi e delle attività della valutazione delle competenze e sua funzione nell’ambito del progetto nel suo insieme;

Attivazione e motivazione dei destinatariFase investigativa con Questionario in plenaria al fine di:

Identificare i bisogni individuali; Ricostruire l’itinerario scolastico, professionale e personale;

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Individuare i contenuti delle attività e delle competenze utilizzate nella vita e valutazione del grado di possesso;

Individuare competenze specifiche utilizzate all’interno dell’impresa di appartenenza

Individuare gli interessi, i valori, le aspirazioni e i principali fattori di motivazione; Individuare informazioni sull’ambiente socio-professionale ed economico, per

poter prefigurare percorsi realistici di sviluppo e cambiamentoFase conclusiva con analisi individuale degli elementi raccolti e l’individuazione delle possibilità di evoluzione professionale.

46) Eventuali collegamenti con il mondo del lavoro:Accordi per il riconoscimento delle competenze Fusilla srl, società attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica professionale, riconosce ai fini curricolari il valore dell’esperienza realizzato dai volontari impegnati nei progetti di servizio civile di Spes- Associazione Promozione e Solidarietà.

S.I.R.O. Scuola Innovazione Ricerca e Orientamento Cooperativa Sociale riconosce e certifica che le esperienze acquisite dai volontari in servizio civile concorrono alla costruzione di profili professionali quali quello dell’animatore, dell’educatore professionale e di comunità, come da accordo sottoscritto in data 18 ottobre 2006 e qui allegato.

Data

Il Progettista Il Responsabile legale dell’ente/Il Responsabile del Servizio civile nazionale

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