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Nel nostro immaginario la strega è una vecchia e arcigna, incantatrice e frequentatrice di boschi e grotte, luoghi nascosti e tenebrosi, una donna pericolosa e misteriosa. Il termine stregoneria si riferisce all'utilizzo di particolari capacità al fine di piegare gli eventi al proprio volere. Nelle comunità umane in ogni luogo sono sempre esistite persone, con tali capacità. L'origine della parola "strega" è dubbia, probabilmente deriva dal latino strix che stava a indicare una donna: "che pratica fattucchieria e vola nell'aria". Per gli antichi greci, dea della stregoneria era Ecate, e le sue ancelle venivano chiamate le Streghe della Tessaglia. Anche Diana, dea romana della caccia, veniva considerata una strega. Quando il Cristianesimo si affermò, ogni rito legato al paganesimo venne considerato una manifestazione diabolica. Le streghe o fattucchiere erano considerate creature diaboliche, con poteri soprannaturali, in grado di creare pozioni magiche di diversi tipi, in grado di trasformarsi in animali e di leggere il futuro tramite la stregoneria. Le persecuzioni si concentravano in prevalenza nelle campagne, dove i contadini rimanevano legati alla terra, ai suoi riti di fertilità e ai cicli delle stagioni. Nei secoli del Medioevo, quando la chiesa iniziò la sua persecuzione qualsiasi donna che godesse di indipendenza poteva essere considerata strega. Gli Inquisitori credevano che le donne che restavano fuori dal controllo maschile, al margine della loro tutela attraverso la famiglia, o che si mantenevano fuori dei ruoli femminili (mogli, madri o monache), fossero elementi pericolosi. Donne sole, nubili o vedove, povere, vecchie, straniere, malate, guaritrici... Tanti modi per dire strega: Megera Fattucchiera Arpia Maliarda befana

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Nel nostro immaginario la strega è una vecchia e arcigna, incantatrice e frequentatrice di boschi e grotte, luoghi nascosti e tenebrosi, una donna pericolosa e misteriosa.

Il termine stregoneria si riferisce all'utilizzo di particolari capacità al fine di piegare gli eventi al proprio volere. Nelle comunità umane in ogni luogo sono sempre esistite persone, con tali capacità.

L'origine della parola "strega" è dubbia, probabilmente deriva dal latino strix che stava a indicare una donna: "che pratica fattucchieria e vola nell'aria". Per gli antichi greci, dea della stregoneria era Ecate, e le sue ancelle venivano chiamate le Streghe della Tessaglia. Anche Diana, dea romana della caccia, veniva considerata una strega.

Quando il Cristianesimo si affermò, ogni rito legato al paganesimo venne considerato una manifestazione diabolica.Le streghe o fattucchiere erano considerate creature diaboliche, con poteri soprannaturali, in grado di creare pozioni magiche di diversi tipi, in grado di trasformarsi in animali e di leggere il futuro tramite la stregoneria. Le persecuzioni si concentravano in prevalenza nelle campagne, dove i contadini rimanevano legati alla terra, ai suoi riti di fertilità e ai cicli delle stagioni.

Nei secoli del Medioevo, quando la chiesa iniziò la sua persecuzione qualsiasi donna che godesse di indipendenza poteva essere considerata strega. Gli Inquisitori credevano che le donne che restavano fuori dal controllo maschile, al margine della loro tutela attraverso la famiglia, o che si mantenevano fuori dei ruoli femminili (mogli, madri o monache), fossero elementi pericolosi. Donne sole, nubili o vedove, povere, vecchie, straniere, malate, guaritrici...

Tanti modi per dire strega:

MegeraFattucchieraArpiaMaliardabefana

Erano donne sapienti, spesso appartenenti a un ceto sociale basso, ma indipendenti e sole, quindi prive di difesa, cioè del controllo di un uomo della famiglia. Erano esperte conoscitrici della farmacologia antica, si avvalevano delle virtù delle piante, di formule e scongiuri, di pratiche alchemiche. Tale attività conteneva il seme della futura scienza medica, divenuta in seguito esclusivamente riservata agli uomini.

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Dunque ricoprivano un ruolo determinante nelle loro comunità, curavano con le erbe i mali del corpo e dell’anima, erano levatrici; a loro si rivolgevano soprattutto donne, ma anche uomini di varie estrazioni sociali: cavalieri e contadini.

L'AZIONE DELLA CHIESA CONTRO LE STREGHECon l'avvento del cristianesimo la stregoneria si è la trasformata in un culto dedito all'adorazione del maligno; tuttora la figura della Strega rievoca in molti paure legate all'immagine di un essere malvagio dedito, volontariamente, al "male". Fra il 1227 ed il 1235 fu instaurata l'Inquisizione contro le "streghe" e contro gli "eretici" con una serie di decreti papali.Nel 1252 Papa Innocenzo IV autorizzò l'uso della tortura per estorcere "confessioni" di stregoneria da parte delle donne sospettate.5 Dicembre 1484: Papa Innocenzo VIII emette la bolla “Summis desiderantes affectibus” sulle streghe, che ordinava di inquisire sistematicamente, per scoprire torturare e giustiziare le streghe in tutta Europa. Dal 1257 al 1816 l'Inquisizione torturò e bruciò sul rogo milioni di persone innocenti. Erano accusate di stregoneria e di eresia contro i dogmi religiosi e giudicate senza processo, in segreto, col terrore della tortura.Se “confessavano" erano dichiarate colpevoli di stregoneria, se invece "non confessavano" erano considerate eretiche, e poi arse sul rogo.

Nel Malleus maleficarum si trovano indicazioni sull’esistenza delle streghe, si stabiliscono regole per gli interrogatori.Le persone accusate mostrano una serie di caratteristiche come: . forza. una certa bellezza (nonostante le immagini che raffigurano personaggi di vecchie solitarie, ingobbite, in compagnia di animali, a cavallo di scope). capacità magiche e conoscenza di incantesimi. capacità di guarire e di far ammalare.. conoscenza di pozioni e unguenti da somministrare

. Infine stabiliscono alleanze con le forze maligne: patti col diavolo durante il sabba (incontri col il diavolo), mai presente negli scritti di magia, ma nei processi europei.

Le accusate, frequentemente. Sono delle levatrici (vanno nelle case, hanno contatto con la materia legata alla vita: sangue, placenta). Curano con le erbe e le pozioni (ne conoscono proprietà e veleni). Utilizzano saperi e riti antichi antecedenti la diffusione del Cristianesimo (legati alle sorgenti d’acqua, alla terra, alle pietre). Sanno prevedere le condizioni meteorologiche (nuvole, comportamenti animali).

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Nei momenti difficili la caccia alle streghe era il diversivo che le autorità usavano per dare a qualcuno la colpa delle carestie o di altri problemi. Le streghe erano il perfetto capro espiatorio per tutto quello che non andava bene.

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LA SCUOLA DELLE STREGHE

Streghe non si nasce, si diventa. Affermazione abbastanza scontata che però lascia intuire quello che doveva essere il tirocinio di un'aspirante strega.

In linea di massima l'arte veniva trasmessa da madre a figlia o da strega-maestra a strega-apprendista, mediante lunghi anni di apprendimento e di pratica.Anzitutto occorreva acquisire una buona conoscenza sulle virtù di varie erbe, muffe, funghi, minerali e sostanze varie.Bisognava imparare a procurarsi le materie prime, raccogliendo le erbe necessarie nella giusta stagione, quando esse maturavano pienamente le loro qualità medicinali, venefiche, soporifere o allucinogene.Occorreva apprendere l'arte di essiccarle e conservarle con particolari accorgimenti affinché non perdessero le loro proprietà.Bisognava imparare a dosarle, miscelarle in giusta misura con altri componenti, per preparare decotti, filtri, pomate, veleni, unguenti ed elisir destinati a produrre specifici effetti.Di fatto la strega, senza rendersene conto, alcune volte riprendeva antiche ricette, alcune delle quali forse risalenti a Galeno, ottenendo parecchi di quei prodotti medicinali che oggi vengono acquistati in farmacia come "specialitá".

Per fare ciò le streghe disponevano di "Libri Magici" che erano, allo stesso tempo, raccolte di ricette mischiate a formule magiche per esercitare taluni incantesimi. Questo lascia supporre che alcune streghe sapessero leggere, se non scrivere, e questo, a volte, le poneva su di un piano culturale e di conoscenza superiore a quello di certuni sprovveduti che le perseguitavano.

Tutte le streghe "credevano" nella loro arte e la esercitavano con convinzione ed in buona fede, anche quando si trattava di improbabili magie o incantesimi privi di effetto; tutto questo a prescindere da fantasiosi patti col Diavolo che furono un'invenzione della chiesa a soli fini persecutori.

LA MAGIA NERA

Comprendeva quel complesso di prodotti, di attività e di rituali che venivano richiesti alla strega allo scopo di vendicarsi, recare danno o provocare la morte di una terza persona.Nel fare ciò la strega si attribuiva il possesso di poteri misteriosi e sovrannaturali, sovente legati ad aspetti misterici di qualche culto di antiche divinità pagane.

Sovente il ritenere di avere questo potere era dovuto a suggestioni e all'uso, non cosciente, di sostanze allucinogene. Ad esempio nella pelle di rospo.

Nell'ambito della magia nera, le uniche possibilità reali di compiere malefici, che le streghe potevano esercitare, erano quelle legate alla produzione di veleni, sonniferi ed altri prodotti dannosi, sfruttando in negativo la loro conoscenza delle particolari proprietà delle erbe e di altre semplici sostanze.

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Però la credenza e la superstizione popolare attribuivano alle streghe ben altri poteri che le streghe stesse si guardavano bene dallo smentire per motivi abbastanza comprensibili:

di utilità personale e desiderio/necessità di guadagno

perché esse stesse erano convinte di possedere tali poteri

perché il timore con cui venivano considerate costituiva per loro una specie di protezione.

E a questo proposito, anche se è molto probabile che si sia verificato, non si rammentano casi di streghe uccise da un singolo individuo. Prima della grande strage le streghe assassinate furono prevalentemente vittime di esecuzioni collettive, linciaggi dovuti alla collera popolare a fronte di eventi dannosi ed inspiegabili quali epidemie, moria estesa del bestiame, grandiosi incendi e cose simili.