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Repubblica e Cantone Ticino Consiglio di Stato Votazione cantonale del 25 settembre 2016 La posizione del Consiglio di Stato Conferenza stampa Bellinzona, 29 agosto 2016

Votazione cantonale del 25 settembre 2016 · dell’iniziativa in «obiettivi» della politica esterna del Cantone, anziché definirli come vaghi «diritti» di politica economica,

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Repubblica e Cantone Ticino Consiglio di Stato

Votazione cantonale del 25 settembre 2016 La posizione del Consiglio di Stato

Conferenza stampa Bellinzona, 29 agosto 2016

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato pag. 2

Introduzione

Paolo Beltraminelli Presidente del Consiglio di Stato

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato pag. 3

Domenica 25 settembre 2016, le cittadine e i cittadini ticinesi saranno chiamati a esprimersi sui seguenti oggetti:

Iniziativa popolare legislativa generica «Basta con il dumping salariale in Ticino!» e controprogetto del Gran Consiglio del 22 giugno 2016;

Iniziativa popolare costituzionale «Prima i nostri!» e controprogetto del Gran Consiglio del 22 giugno 2016.

Introduzione

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato pag. 4

Il 9 febbraio 2014, il popolo svizzero e ticinese ha approvato l’iniziativa «Contro l’immigrazione di massa» stabilendo l’introduzione del nuovo articolo costituzionale 121a che stabilisce una limitazione dell’accesso al mercato del lavoro svizzero.

Il risultato:

Svizzera: SI 50,3% NO 49.7%

Ticino: SI 68.2% NO 31.8%

Introduzione

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Introduzione

Il risultato del 9 febbraio ha accresciuto l’attenzione su alcune dinamiche come:

La pressione sui salari

La concorrenza tra lavoratori residenti e lavoratori stranieri

La migrazione

pag. 5

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Introduzione

Il Consiglio di Stato del Ticino ha iniziato un lavoro – che dura da oltre due anni e mezzo – per un’attuazione dell’iniziativa del 9 febbraio che sia favorevole al nostro Cantone ma consapevole delle difficoltà:

Maggio 2014: incontro con il gruppo di esperti designati da Consiglio federale per l'attuazione del nuovo articolo costituzionale e presentazione di un documento a nome del Cantone

Gennaio - Marzo 2015: incontro con il Prof. Michael Ambühl e avvio dello studio di concetto

Maggio 2015: mandato al Prof. Ambühl ed elaborazione della clausola di salvaguardia

Accresciuti controlli

14 contratti normali di lavoro (Ginevra 5, Vallese 2 e Giura 1 gli altri a livello cantonale)

Settembre 2015: presentazione di un pacchetto di misure nell’ambito del mercato del lavoro e dell’occupazione

2016: Presentazione del modello di clausola di salvaguardia «bottom-up» (approvata il 25 agosto 2016 dalla Conferenza dei Governi cantonali)

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Introduzione

Il lavoro costituisce una priorità anche per il Consiglio di Stato:

Un’occupazione ed un salario equo sono elementi fondamentali per una società sana

Importante quindi continuare a ricercare soluzioni praticabili, che rispettino il diritto, siano applicabili ed apportino benefici concreti ai Ticinesi ed al mercato del lavoro

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Introduzione

Chi non vorrebbe che venissero assunti prima i nostri con un

buon salario?

Iniziative accattivanti, ma attenzione a creare grandi aspettative nei cittadini con soluzioni non praticabili o troppo onerose

Se vi sono difficoltà d’attuazione a livello federale, ve ne sono ancora di più a livello cantonale

Per questo il Gran Consiglio ha elaborato i controprogetti, che il Consiglio di Stato sostiene poiché pragmatici ed applicabili, contrariamente alle iniziative

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Controprogetto del Gran Consiglio all’iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino!»

Raffaele De Rosa Deputato in Gran Consiglio

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Cosa chiede l’iniziativa?

L’iniziativa «Basta con il dumping salariale in Ticino!» chiede l’istituzione di un Ispettorato cantonale del lavoro (ICL) attraverso l’elaborazione di una Legge cantonale.

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Iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino!»

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Cosa chiede l’iniziativa?

1. Definizione dei compiti relativi alle leggi da osservare

2. Adattamento dell’organico (un ispettore ogni 5.000 persone attive)

3. Una statistica annuale di contratti di lavoro e salari

4. Istituzione di delegati di controllo attivi nelle aziende.

Il Gran Consiglio ha dichiarato ricevibile il testo dell’iniziativa solo per i primi tre punti

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Iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino!»

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Perché votare «SÌ» al controprogetto

Rendere ancora più efficace il sistema di sorveglianza del mercato del lavoro

Con una spesa più contenuta rispetto a quella prevista dall’iniziativa – 10 milioni di franchi in 4 anni – il controprogetto permette di rendere ancora più efficace la gestione delle risorse già presenti nell’Amministrazione cantonale e nelle commissioni paritetiche, migliorando anche il coordinamento tra i vari attori.

Permette inoltre al Consiglio di Stato, su proposta della Commissione tripartita, di potenziare in caso di necessità il sistema di controllo in funzione dei bisogni effettivi.

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«Basta con il dumping salariale in Ticino!» – Controprogetto

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Perché votare «SÌ» al controprogetto

Valorizzare l’operato delle commissioni paritetiche

Il controprogetto del Gran Consiglio valorizza il ruolo del partenariato sociale, fornendo un sostegno alla professionalizzazione delle Commissioni paritetiche.

Su richiesta di queste ultime, il Cantone può mettere a loro disposizione competenze, risorse umane e contributi finanziari per migliorare formazione, numero di controlli, efficacia e qualità dell’operato.

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«Basta con il dumping salariale in Ticino!» – Controprogetto

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Perché votare «SÌ» al controprogetto

Dare continuità alla linea indicata da Governo e Parlamento

Il controprogetto elaborato dal Gran Consiglio tiene conto delle numerose misure già intraprese da Governo e Parlamento a tutela del mercato del lavoro ticinese. Tra di esse vi sono, ad esempio:

l’elaborazione di proposte volte all’ottimizzazione delle misure d’accompagnamento alla libera circolazione;

il potenziamento degli Uffici cantonali preposti alle attività di sorveglianza;

l’inasprimento delle sanzioni;

specifiche misure cantonali (pacchetto di prime misure lanciato dal Dipartimento delle finanze e dell’economia nel settembre 2015).

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«Basta con il dumping salariale in Ticino!» – Controprogetto

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato pag. 15

Iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino!» Perché votare «SÌ» al controprogetto e «NO» all'iniziativa

Christian Vitta Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia

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Perché votare «SÌ» al controprogetto e «NO» all’iniziativa

Indebolimento dell’attuale sistema di controllo e sorveglianza del mercato del lavoro

I nuovi compiti stabiliti dall’iniziativa minerebbero il funzionamento dell’attuale sistema di sorveglianza del mercato del lavoro, basato sulle attività della Commissione tripartita e delle Commissioni paritetiche.

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Iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino!»

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Perché votare «SÌ» al controprogetto e «NO» all’iniziativa

Eccessivo aggravio per il Cantone

Il potenziamento richiesto al punto 2 (un ispettore ogni 5’000 lavoratori) e al punto 3 dell’iniziativa (statistica annuale dei contratti di lavoro e dei salari) determina un aggravio annuale complessivo di quasi 10 milioni di franchi a carico del Cantone (stima prudenziale).

96 nuove unità, di cui 75 ispettori.

Per ottemperare alle richieste esplicite degli iniziativisti (controllo di tutti i settori, anche quelli già coperti da contratti collettivi di lavoro, CCL), sono necessari effettivi superiori a un ispettore ogni 5’000 lavoratori.

Costo complessivo superiore al 20% dei risparmi previsti dalla manovra di risanamento proposta dal Consiglio di Stato.

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Iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino

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Perché votare «SÌ» al controprogetto e «NO» all’iniziativa

Più oneri per le aziende

L’obbligo di trasmettere tutti i contratti di lavoro genererebbe ingenti oneri burocratici per le aziende, intaccando le attuali condizioni quadro.

In Ticino maggior tasso di controlli a livello svizzero sui datori di lavoro nei settori non coperti da CCL-OG: 24% nel 2015 (+7% rispetto al 2014; media svizzera: 5%; richiesta SECO: 2-3%).

Numerose misure già intraprese da Governo e Parlamento per migliorare e ottimizzare l’attuale sistema di sorveglianza del mercato del lavoro.

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Iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino!»

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Perché votare «SÌ» al controprogetto e «NO» all’iniziativa

Dati statistici già disponibili

Il Cantone Ticino è considerato dalla Confederazione una delle sette «Regioni statistiche»: per questo motivo dispone già di un numero sufficiente di dati e indicatori sul mercato del lavoro specifici per il nostro Cantone.

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Iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino!»

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Perché votare «SÌ» al controprogetto e «NO» all’iniziativa

Messa in discussione del partenariato sociale

L’obbligo di trasmettere tutti i contratti di lavoro, anche nei settori in cui vige un contratto collettivo, sminuisce e indebolisce il ruolo del partenariato sociale. Controllare il rispetto delle disposizioni contenute nei contratti collettivi di lavoro deve rimanere un compito affidato alle parti sociali e alle loro Commissioni paritetiche.

Partenariato sociale quale pilastro del mercato del lavoro svizzero, da incentivare e non da indebolire.

Ruolo delle Commissioni paritetiche nella sorveglianza del mercato del lavoro da valorizzare e rafforzare.

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Iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino!»

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Il Consiglio di Stato invita perciò le cittadine e i cittadini ticinesi a votare

«SÌ» al controprogetto e

«NO» all’iniziativa

Il controprogetto elaborato dal Gran Consiglio permette un’applicazione meno rigida delle richieste dell’iniziativa, rispondendo in modo più efficace ai problemi sollevati dalla stessa.

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Iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino!»

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Controprogetto del Gran Consiglio all’iniziativa popolare costituzionale «Prima i nostri!»

Fabio Bacchetta Cattori Deputato in Gran Consiglio

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Cosa chiede l’iniziativa?

L’iniziativa «Prima i nostri!» chiede una modifica della Costituzione cantonale secondo i principi dell’iniziativa «Contro l’immigrazione di massa», accettata in votazione federale il 9 febbraio 2014.

L’obiettivo del testo è di trovare una soluzione urgente per il Ticino, secondo i principi di «preferenza indigena» e «complementarità professionale», in attesa delle misure previste a livello federale.

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Iniziativa popolare costituzionale «Prima i nostri!»

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Perché votare «SÌ» al controprogetto

Una soluzione più concreta per raggiungere obiettivi giusti

Il controprogetto del Gran Consiglio traduce i condivisibili intenti dell’iniziativa in «obiettivi» della politica esterna del Cantone, anziché definirli come vaghi «diritti» di politica economica, di politica sociale o di politica degli stranieri; ambiti nei quali il Cantone non ha le competenze formali per legiferare.

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«Prima i nostri!» – Controprogetto

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Perché votare «SÌ» al controprogetto

Una soluzione adeguata al contesto federale

L’attuazione dell’iniziativa popolare «Contro l’immigrazione di massa» è nella sua fase cruciale, fra evidenti difficoltà. Il controprogetto del Gran Consiglio mira a rafforzare l’impegno nelle relazioni esterne del Cantone, per ottenere risultati immediati e non mettere in discussione il proficuo lavoro di promozione del modello ticinese di una clausola di salvaguardia «bottom-up».

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«Prima i nostri!» – Controprogetto

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Perché votare «SÌ» al controprogetto

Una soluzione chiara e rispettosa della forma

Il controprogetto del Gran Consiglio intende infine eliminare alcuni difetti di forma del testo dell’iniziativa, che dimostra scarsa attenzione alla natura e alla funzione dei vari titoli della Costituzione, oltre ad alcune ripetizioni e formulazioni leggermente differenti o poco chiare, che si prestano a malintesi e interpretazioni divergenti.

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«Prima i nostri» – Controprogetto

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato pag. 27

Iniziativa popolare costituzionale «Prima i nostri!»

Christian Vitta Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Perché votare «SÌ» al controprogetto e «NO» all’iniziativa

Una proposta declamatoria, dalla scarsa portata pratica

Secondo una perizia del prof. Giovanni Biaggini (Università di Zurigo) gli obiettivi dell’iniziativa non potranno essere raggiunti. I limiti stabiliti del diritto nazionale e internazionale superiore riducono di molto la portata pratica della proposta e la sua possibilità di concretizzarsi.

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Iniziativa popolare costituzionale «Prima i nostri!»

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Perché votare «SÌ» al controprogetto e «NO» all’iniziativa

L’iniziativa ignora gli sviluppi in atto a livello federale

L’attuazione dell’iniziativa «Contro l’immigrazione di massa» prevede misure di politica estera e modifiche della legislazione sugli stranieri e sul lavoro, di competenza esclusivamente federale. È dunque a questo livello che il Cantone Ticino deve attivarsi se vuole ottenere risultati concreti ed efficaci.

Il Cantone Ticino ha già promosso in questo ambito un proprio modello di clausola di salvaguardia «bottom-up», che sta riscuotendo interesse sia tra gli altri Cantoni svizzeri che nel Parlamento federale.

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Iniziativa popolare costituzionale «Prima i nostri!»

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato invita perciò le cittadine e i cittadini ticinesi a votare «SÌ» al controprogetto e

«NO» all’iniziativa

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Iniziativa popolare costituzionale «Prima i nostri!»

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato pag. 31

Conclusione e raccomandazioni di voto

Paolo Beltraminelli Presidente del Consiglio di Stato

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato pag. 32

Il Consiglio di Stato ricorda che le cittadine e i cittadini ticinesi dovranno esprimere il proprio voto rispondendo a tre domande per ogni oggetto:

Accettazione o rifiuto dell’iniziativa

Accettazione o rifiuto del controprogetto

Preferenza, in caso di accettazione di entrambe le proposte

Conclusione e raccomandazioni di voto

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato pag. 33

Conclusione e raccomandazioni di voto del Governo

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato pag. 34

Conclusione e raccomandazioni di voto del Governo

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Votazione cantonale del 25 settembre 2016 – La posizione del Consiglio di Stato pag. 35

CARTELLA STAMPA www.ti.ch/stampa

Vi ringraziamo per l’attenzione.