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Direttore Responsabile: Gianni Milani Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004 Stampa: Tipografia Printhouse snc Euro 1,40 4 GUARDIAMO CORTINA CON OCCHI DA TURISTA Fama e notorietà creano aspettative, a volte “disattese”? di Sisto Menardi Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno II numero 13 giugno 2005 L’intervista a ... Lorenzo Lacedelli Viabilità ulteriori punti di vista Alberi genealogici in mostra alle Regole Le brevi del mese 5 6-7 11 16 Hotel Savoia il Sindaco risponde Inchiostro spiritoso N el corso dei tre fine settimana lunghi del mese di maggio scor- so (Ascensione, Pentecoste e Corpus Domini, osservati in tutta Europa ma non in Ita- lia), a più riprese sono arriva- ti turisti stranieri a chiedere alloggio nella casa in cui abi- to con la famiglia. Alla mia domanda come mai venisse- ro proprio da noi a chiedere alloggio, hanno risposto di aver visto anche sulla nostra casa lo scoiattolo bianco sulla bandiera rossa (del K2) e cre- duto che quella fosse l’insegna per gli alloggi turistici! È stata l’occasione che mi ha fatto descrivere quello che mi è capitato anni fa, quando la- voravo all’ufficio Informazio- ni della Azienda di Promozio- ne Turistica di Cortina d’Am- pezzo. Era verso la metà di settem- bre, di pomeriggio entra in ufficio un signore sulla qua- rantina e mi chiede se vera- mente questa è Cortina d’Am- pezzo. Meravigliato rispondo di sì. Mi chiede allora se è pro- prio questa la cittadina regi- na delle Dolomiti, centro turi- stico internazionale di prima- ria importanza, ecc. ecc.. Ho capito che mi stava prenden- do in giro, quindi ho risposto elencando con enfasi tutto quello che mi è venuto in men- te del mio paese in materia turistica, da Grohmann alle Olimpiadi, dal campanile alle statistiche sulle presenze, dal Parco delle Dolomiti al boom economico del dopoguerra. Ma egli insisteva, facendomi capire la sua delusione. Disse di essere arrivato a Cor- tina d’Ampezzo dopo aver visitato Canazei, Ortisei, Sel- va di Val Gardena, Colfosco, Corvara, La Villa e San Cas- siano e di aver notato che nei suddetti paesi, praticamente tutti gli edifici sono: Hotel, Pension, Garni, Apartements, Albergo, Gasthof, Locanda, Restaurant, Pizzeria, Bar, Ca- mere, Zimmer frei, Affittasi, oppure Haus Emma, Ciasa Serles, Villa Col Alto. Aveva visto che quasi tutte le case da quelle parti sono pitturate, abbellite, decorate ed infiora- te a festa, attorniate da prati, giardinetti, piccoli parchi per bambini e da lindi parcheggi asfaltati che contenevano le automobili dei turisti. Ad ogni crocevia aveva inoltre ammi- rato la quantità di indicazio- ni in legno multicolore per al- trettante attività turistiche e sportive dislocate nelle frazio- ni, trovandole veramente in- vitanti. Dal Passo Falzarego in giù in- vece mi ha riferito di aver vi- sto un albergo abbandonato e 2 chiusi, alcuni ristoranti con i parcheggi deserti perché era di pomeriggio e qualche disa- dorna insegna in lamiera per seggiovie o fu- nivie. Dall’ini- zio dell’abitato fino in centro aveva notato l’assenza tota- CONTINUA A PAG. 2 L’AMBIENTE Una riflessione sul problema di Ennio Rossignoli CONTINUA A PAG. 4 L « emergenza » inquina- mento è o dovrebbe es- sere una delle grandi priorità programmatiche e attuative di ogni pubblica istituzione, anzi di ogni abi- tante della terra; una simile coscienza si sta facendo stra- da, è vero, ma il percorso è ancora lungo e accidentato, e nulla e nessuno può oggi restarne fuori: gli spurghi di una società intasata com’è la nostra minacciano oramai anche le limpide atmosfere della montagna, quella di Cortina inclusa. Gli uomini e i governi attuali non se ne preoccupano come dovreb- bero, e poco si dedicano alla elaborazione e applicazione di una politica “per la terra”, nella quale confluiscano tec- nologia, cultura, organizza- zione delle risorse e dei rela- tivi comportamenti (si pensi solo alla vita travagliata del “protocollo di Kyoto”!). Oggi si parla di globalizzazione e questo costringe alla visione integrale di un mondo ac- corciato nelle misure ma ag- gredito da insidie totali, sic- ché la scienza dell’ambiente, per essere veramente utile, deve farsi antropologia, cioè scienza dell’uomo ed educa- zione dell’uomo a capire i propri limiti e assumerli come indicazioni di respon- sabilità che non si possono eludere.

Voci di Cortina - Giugno 2005

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Anno II numero 13 giugno 2005

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Page 1: Voci di Cortina - Giugno 2005

Direttore Responsabile: Gianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipografia Printhouse snc

Euro 1,40

4

GUARDIAMO CORTINA

CON OCCHI DA TURISTAFama e notorietà creanoaspettative, a volte “disattese”? di Sisto Menardi

Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno II numero 13 giugno 2005

L’intervista a ...Lorenzo Lacedelli

Viabilità ulterioripunti di vista

Alberi genealogiciin mostra alle Regole

Le brevidel mese

5 6-7 11 16

Hotel Savoiail Sindaco risponde

Inchiostro spiritoso

Nel corso dei tre finesettimana lunghi delmese di maggio scor-

so (Ascensione, Pentecoste eCorpus Domini, osservati intutta Europa ma non in Ita-lia), a più riprese sono arriva-ti turisti stranieri a chiederealloggio nella casa in cui abi-to con la famiglia. Alla miadomanda come mai venisse-ro proprio da noi a chiederealloggio, hanno risposto diaver visto anche sulla nostracasa lo scoiattolo bianco sullabandiera rossa (del K2) e cre-duto che quella fosse l’insegnaper gli alloggi turistici!È stata l’occasione che mi hafatto descrivere quello che miè capitato anni fa, quando la-voravo all’ufficio Informazio-ni della Azienda di Promozio-ne Turistica di Cortina d’Am-pezzo.Era verso la metà di settem-bre, di pomeriggio entra inufficio un signore sulla qua-rantina e mi chiede se vera-mente questa è Cortina d’Am-pezzo. Meravigliato rispondodi sì. Mi chiede allora se è pro-prio questa la cittadina regi-na delle Dolomiti, centro turi-stico internazionale di prima-ria importanza, ecc. ecc.. Hocapito che mi stava prenden-do in giro, quindi ho rispostoelencando con enfasi tuttoquello che mi è venuto in men-te del mio paese in materiaturistica, da Grohmann alle

Olimpiadi, dal campanile allestatistiche sulle presenze, dalParco delle Dolomiti al boomeconomico del dopoguerra.Ma egli insisteva, facendomicapire la sua delusione.Disse di essere arrivato a Cor-tina d’Ampezzo dopo avervisitato Canazei, Ortisei, Sel-va di Val Gardena, Colfosco,Corvara, La Villa e San Cas-siano e di aver notato che neisuddetti paesi, praticamentetutti gli edifici sono: Hotel,Pension, Garni, Apartements,Albergo, Gasthof, Locanda,Restaurant, Pizzeria, Bar, Ca-mere, Zimmer frei, Affittasi,oppure Haus Emma, CiasaSerles, Villa Col Alto. Avevavisto che quasi tutte le case daquelle parti sono pitturate,abbellite, decorate ed infiora-te a festa, attorniate da prati,giardinetti, piccoli parchi perbambini e da lindi parcheggiasfaltati che contenevano leautomobili dei turisti. Ad ognicrocevia aveva inoltre ammi-rato la quantità di indicazio-ni in legno multicolore per al-trettante attività turistiche esportive dislocate nelle frazio-ni, trovandole veramente in-vitanti.Dal Passo Falzarego in giù in-vece mi ha riferito di aver vi-sto un albergo abbandonato e2 chiusi, alcuni ristoranti coni parcheggi deserti perché eradi pomeriggio e qualche disa-dorna insegna in lamiera per

seggiovie o fu-nivie. Dall’ini-zio dell’abitatofino in centroaveva notatol’assenza tota-

CONTINUA A PAG. 2

L’AMBIENTEUna riflessione sul problema di Ennio Rossignoli

CONTINUA A PAG. 4

L’« emergenza» inquina-mento è o dovrebbe es-sere una delle grandi

priorità programmatiche eattuative di ogni pubblicaistituzione, anzi di ogni abi-tante della terra; una similecoscienza si sta facendo stra-da, è vero, ma il percorso èancora lungo e accidentato,e nulla e nessuno può oggirestarne fuori: gli spurghi diuna società intasata com’è lanostra minacciano oramaianche le l impide atmosferedel la montagna, quel la diCortina inclusa. Gli uominie i governi attuali non se nepreoccupano come dovreb-bero, e poco si dedicano allaelaborazione e applicazionedi una politica “per la terra”,

nella quale confluiscano tec-nologia, cultura, organizza-zione delle risorse e dei rela-tivi comportamenti (si pensisolo alla vita travagliata del“protocollo di Kyoto”!). Oggisi parla di globalizzazione equesto costringe alla visioneintegrale di un mondo ac-corciato nelle misure ma ag-gredito da insidie totali, sic-ché la scienza dell’ambiente,per essere veramente ut i le ,deve farsi antropologia, cioèscienza dell’uomo ed educa-zione del l ’uomo a capire ipropri l imit i e assumerlicome indicazioni di respon-sabil i tà che non si possonoeludere.

Page 2: Voci di Cortina - Giugno 2005

2 Voci di Cortina Numero 13 giugno 2005

tina di finestre aperte, o me-gl io f inestre senza persiane,che abbiamo quindi contatocome aperte. Pochi fiori, nes-sun addobbo, rare decorazio-ni , nulla di verde ed alcuniparchimetr i piantat i lungo imarciapiedi come in città.L’incontro con questo signoreè stato interrotto da una prov-videnziale telefonata. Ci sia-mo dovuti salutare a cenni.Era la prima volta che un tu-rista italiano mi faceva una os-servazione così attenta, anchese in verità avevo già raccoltoimpressioni simili, ma esclusi-vamente da parte di turist is tranier i .Da allora purtroppo, ogni vol-ta che vado da qualche parte,cerco di farlo con gli occhi at-tenti di quel signore. Anch’ioosservo, conto, confronto, va-luto, mi metto nei panni di chiarriva la prima volta. Cerco diassorbire impressioni , e im-mancabilmente mi trovo adare ragione a quello scono-sciuto, ma attentissimo, visita-tore di Cortina d’Ampezzo.In più ogni volta che sento par-lare e discutere di turismo mitornano in mente quelle spie-tate considerazioni. A me ba-sta leggere sul giornale del pro-getto di rilancio del Nevegal,degli sforzi per l’ennesimo sal-vataggio degli impianti turisti-ci di Sappada, delle “vocazio-ni turistiche del Cadore dopol’era delle occhialerie”; e pun-tuali vengono a galla le ama-re osservazioni di quel tizio.

GUARDIAMO CORTINA

CON OCCHI DA TURISTAFama e offerta turistica a confronto

le di indicazioni turistiche agliincroci, nessuna indicazione ocartello di Camere Zimmer oAppartamenti o Garni, solo 5o 6 Alberghi in 2 chilometri ele case, sia quelle che si affac-ciano al la statale , s ia quellesparse nelle frazioni, quasi tut-te chiuse, spoglie, disadorne etristi. Si era accorto dell’assen-za di automobili con targastraniera e che i prati e le scar-pate erano curate “in manie-ra molto diversa”.Ho controbattuto con impe-gno cercando di spiegare ladifferenza di clientela, la no-stra specificità delle secondecase, le famiglie importantiche fanno le vacanze nel no-stro paese, le differenze stori-che e polit iche; che Cortinad’Ampezzo ha le montagnepiù famose del mondo e cheperciò è stata la culla del turi-smo dolomitico.Quel signore però mi ha invia-to a guardare con attenzionedalla finestra dell’ufficio turi-st ico in pieno centro. Abbia-mo fatto l’ inventario assiemedi ciò che si vedeva: un soloalbergo, tre negozi di abbiglia-mento, una agenzia immobi-l iare, una banca, un bar-pa-sticceria, 80 finestre con le per-siane chiuse contro una ven-

Quando sento che dei 45 al-bergatori di San Vito di Cado-re di 30 anni fa, ne sono rima-sti 16, quando vedo le insisten-t i pubblici tà delle vi l lette diBorca di Cadore che cercanoacquirenti da alcuni anni ,quando leggo che solo il 10%dei posti letto di Cortinad’Ampezzo sono negli eserci-zi alberghieri, mi viene spon-taneo il confronto con quelleindigeste osservazioni.Se poi sento qualche assesso-

re al turismo o qualche Sinda-co nostrano che ribadisce l’im-portanza dell’economia turi-stica . . . , che sogna il rilancio..., che si impegna per il recu-pero di fette del mercato . . . ,che ha la ricetta per la riqua-lificazione alberghiera, . . . cheparla del potenziale turisticodell’estremo oriente, ecc., co-noscendo la realtà marcata-mente orientata verso le se-conde case, della nostra zona,mi viene da ridere. Anzi, dapiangere .Forse da noi non si è ancoracapito che i l turismo non hanulla in comune con le secon-de case . Eppure basterebbeguardare la legge RegionaleVeneta 33/2002, una specie ditesto unico sul panorama tu-ristico veneto. Non si trovauna sola parola che riguardile seconde case. Evidentemen-te, anche per i legislatori regio-nali, le seconde case non fan-

CONTINUA DA P A G . 2

ABITAZIONI (con riferimento all'anno 2001)

CORTINA % PROVINCIA DI BELLUNO

% DOBBIACO % PROVINCIA DI BOLZANO

%

Abitazioni occupate da residenti 2.471 38% 86.586 64% 1.060 76% 172.031 87%

Abitazioni occupate da non residenti 3.957 62% 48.115 36% 328 24% 26.047 13%

Totale delle abitazioni 6.428 100% 134.701 100% 1.388 100% 198.078 100%

(fonte dati: Istat)

ABITAZIONI RESIDENTI E NON RESIDENTI A CORTINA E DINTORNI

ALBERGHI 2000 2001 2002 2003 2004Arrivi 127.455 130.199 123.555 128.353 123.513 Presenze 559.517 573.483 538.642 552.762 535.030

CAMERE E APPARTAMENTI PRIVATI 2000 2001 2002 2003 2004Arrivi 83.467 82.972 78.894 84.082 80.672 Presenze 629.072 688.147 602.086 644.419 611.436 (fonte dati: A.p.t.)

ARRIVI E PRESENZE A CORTINA

no parte della offerta turisti-ca, esse non sono affatto “Tu-r ismo”.Invece si continua a f ingereche non sia così . È lampanteche chi viene da noi in casa suanon è un turista, non si com-porta da turista, non lo fa conlo spirito del turista. È vero chearriva, ma senza la curiosità,il piacere, la voglia di avven-tura e di scoprire qualcosa chenon conosce. È privo dell’emo-zione di farsi sorprendere dal-

l’ ignoto. Non si chiede: Cosamangerò? Chi mi alloggerà?.In fondo noi dovremmo sa-perlo bene. Infatti, chi di noinel tornare al mare di anno inanno nei soliti appartamenti onelle case di sua proprietà, sisente un turista?Ecco che cosa mi ha insegna-to quel signore che aveva vi-sto tutto molto bene, fin trop-po bene. Aveva scoperto laverità ed aveva capito che i li-bri di scuola, gli atlanti, le gui-de turistiche, i prospetti e leriviste raccontano “bugie”quando descrivono “Cortinad’Ampezzo: primario centroturist ico internazionale . . .” ecose simili.Il mio disagio è stato così pe-sante che poco dopo . . . hocambiato lavoro.Invece non ho risolto l’alto di-lemma: se lasciare o toglieredalla casa la bandiera con loscoiattolo del K2.

Sisto Menardi

Page 3: Voci di Cortina - Giugno 2005

3Voci di CortinaNumero 13 giugno 2005

CANTIERE HOTEL SAVOIA - PRIMAVERA 2005

HOTEL SAVOIALa minoranza chiede precisazioni al Sindaco

Le due interrogazioni del 22 feb-braio 2004 e del 12 luglio 2004hanno ricevuto risposta nel cor-so del Consiglio Comunale del10 marzo nei termini riassuntinell’allegato n. 2 alla delibera-zione “Risposta ad interpel-lanze n. 37 del 10.03.2005” cheriportiamo integralmente

INTERROGAZIONE 22.2.2004

Per quanto riguarda l’accesso prov-visorio si tratta di opere aventi natu-ra chiaramente ed oggettivamenteprecaria per le quali, secondo co-stante orientamento giurisprudenzia-le non è richiesto nessun titolo edili-zio.A tale fine si precisa che il tipo dimateriale utilizzato è assolutamen-te irrilevante giacché quanto rileva aifini di determinare la precarietà del-l’opera è soltanto l’oggettiva circo-stanza che la stessa sia destinataa soddisfare una necessità inequi-vocabilmente temporanea e chel’opera stessa, una volta terminato ilcantiere, venga rimessa in pristinocome da situazione di fatto antece-dente.Si ricorda, infine, che in sede di con-ferenza dei servizi è stato approvatoil progetto definiti-vo che consentel’accesso da viaOlimpia, fatta sal-va la realizzazionedella viabilità pub-blica anche con ilparere del SettorePatrimonio in ot-temperanza alledisposizioni dellascheda C/10.

INTERROGAZIONE DEL 12.7.2004

I due quesiti sono:1. realizzazione di due miniappartamenti di servizio all’al-bergo;2. esistenza di superficie re-sidenziale nel Savoia 1 equantità di superficie residen-ziale nel Savoia 2.In merito al primo punto si ri-tiene vi sia stato un errore, daparte dei progettisti, nel testodella relazione tecnica dove,effettivamente, si prevede larealizzazione di due miniap-partamenti di servizio all’inter-no del Savoia 1 in quanto il

progetto approvato prevede un soloappartamento per la gestione, ubi-cato al piano seminterrato del Savo-ia 1 e con una superficie di circa 70mq.Nessun altro appartamento per lagestione (o di servizio) era previstoe quindi è stato autorizzato.In merito al secondo quesito si rile-va che la superficie residenziale esi-stente al Savoia 1, oltre ad essererappresentata nelle tavole di un pro-getto del 1964, recuperabili all’archi-vio comunale, è confermata tavolar-mente da una perizia redatta dall’ing.Menardi, nel 1972, che descrivevapuntualmente la consistenza immo-biliare del Savoia e quantificava inmq. 269,37 la superficie residenzia-le esistente.Per quanto riguarda la superficie re-sidenziale autorizzata al quarto pia-no del Savoia 2 l’interrogazione, ci-tando solo parzialmente il testo del-la scheda C/10, prefigura una scor-retta applicazione della norma.Il comma citato, infatti, non terminacosì come riportato nell’interrogazio-ne bensì continua così testualmen-te: “… aumentabile fino ad un mas-simo di 600mq; altre destinazionicompatibili con la normativa dellezone residenziali”.Riassumendo, l’unica superficie re-sidenziale autorizzata è ubicata alpiano quarto del Savoia 2, ammontaa 500 mq. e comprende i 269 mq. disuperficie residenziale esistente alSavoia 1.Pertanto quanto autorizzato risultaessere conforme alle previsioni ur-banistiche vigenti.

INTERROGAZIONE DEL 22.2.2004

Con la DIA del 4.9.2003 della Hotel Savoia SpA si comunica l’inizio lavoriper l’esecuzione dei seguenti interventi:- cancello e abbattimento alberi per allestimento cantiere.La risposta comunale del 21.11.2003 indica, tra l’altro, che occorre ac-quisire il parere del Settore Patrimonio. Detto parere non risulta sia maistato richiesto mentre è evidente che nel luogo indicato è stato realizza-to un muro di contenimento in cemento armato, verso il Bigontina, senzaalcun permesso comunale o da parte del Magistrato delle acque.Successivamente, con l’approvazione della relativa convenzione urbani-stica nel Consiglio Comunale del 19.12.2002 – delibera n. 90 – al punto11 si conviene: “Il Comune concede a GHS a titolo gratuito l’autorizzazio-ne alla costruzione e all’uso perpetuo di un nuovo accesso carraio su viaOlimpia ed il relativo diritto di servitù di passaggio su porzione di areacomunale come da progetto da concordare con i competenti ufficicomunali.”, significando così che non vi è ancora, alla stessa data, al-cun progetto approvato.Da notare ancora che, sulla stessa area interessata dalla DIA, il PRGappena approvato prevede una viabilità di progetto che, con gli attualilavori “autorizzati”, non potrà più essere realizzata. Diverso ed oppostocomportamento era stato tenuto dall’Amministrazione, in occasione del-la richiesta di parere preventivo, sui lavori ipotizzati, avanzata da partedel Park Hotel Victoria.Si rimane nell’attesa di una esauriente spiegazione in merito alle incon-gruenze segnalate e di conoscere le eventuali azioni che si riterrà opportu-no porre in atto per ripristinare la legalità della pratica.

INTERROGAZIONE DEL 12.7.2004

Si fa seguito a quanto richiesto, ad ora inutilmente, in data 22 febbraio2004, per aggiungere le seguenti ulteriori domande di chiarimento.A pagine 2 di 7 della Relazione Tecnico Illustrativa del progetto di ristrut-turazione del Grand Hotel Savoia, approvata con permesso di costruirenumero 55/04 del 24 giugno 2004, si parla della realizzazione di “… e 2mini appartamenti di servizio all’albergo”. Non risulta allo scrivente che visia stata, in sede Consiliare, una tale specifica approvazione.La scheda normativa C/10 – Hotel Savoia in via Roma – del PRG, infondo alla prima pagina, recita: “ – piano 4° residenza per una superficiemassima equivalente a quella della superficie residenziale già esistentenell’ambito del Savoia 1, …”. Anche in questo caso, dalla documentazio-ne tavolare avuta dall’Ufficio Tecnico, non risulta vi sia stata una unitàresidenziale al Savoia uno.Si prega di voler fornire chiarimenti in merito, possibilmente contempora-neamente a quelli richiesti con la lettera cui si fa seguito.

a cura di Carla Pompanin

Page 4: Voci di Cortina - Giugno 2005

4 Voci di Cortina Numero 13 giugno 2005

cominciato a capire che la de-gradazione dell’ambiente è la“sua” degradazione, che ogniinquinamento è sempre “con-tro l’amore e contro la pace”,soprattutto è contro il futuro ela possibilità di viverlo in sicu-rezza e con dignità. Dobbiamodunque essere veramente citta-dini del mondo e impegnati nel-la sua difesa, benconsapevoli del ca-rattere planetario eperciò unitario e co-mune del problemaambientale . GeorgLichtenberg, scritto-re e scienziato tede-sco dell’Illuminismo,occupandosi di que-sti argomenti , ebbead affermare:“In coscienza non so

L’AMBIENTE UNA RIFLESSIONE SUL PROBLEMA

Certo il crescente peso politicoassunto nella società postindu-striale dai problemi connessial la salvaguardia ambientale,ha contribuito a porre la que-stione su nuovebasi , di dimen-sione interna-zionale, deter-minando la na-scita di partiti evasti e combat-t ivi movimentidi opinione:movimenti “sudi un solo pro-blema” - si è detto criticamen-te - dimenticando che esso è il“macroproblema”, tale cioè dacomprendere quelli individua-li e sociali entro una prospetti-va assolutamente nuova, chesostituisca la logica “quantita-tiva” della crescita illimitatacon la logica “qualitativa” del-lo sviluppo controllato e soste-nibile. E’ un paradosso del no-stro tempo quello per cui l’an-tica utopia delle “magnifichesorti e progressive” dell’uma-nità si è tradotta nel concretodi una civiltà che consuma sestessa e perciò non può smet-tere di produrre, pena la suastessa estinzione, ma così fa-cendo, come per una funestaentropia, corre proprio incon-tro al suo finale disastro. D’al-tronde la cosiddetta morte del-le ideologie ne ha lasciato invita almeno una, per la qualela tecnologia è diventata tecno-

TUTELA DELL’AMBIENTE: A CHI SERVE?

Sole, acqua, vento, erano,e sono, energia. Quandotoccava mo un muro d’ar-

gilla esposto al sole avvertivamouna sensazione di calore: il muroaveva immagazzinato l’energiasolare e ci potevamo scaldare.Girava la pala di un mulino sot-to l’azione dell’acqua o del ven-to, ed era macinato il grano, conla farina e l’energia dell’acquafacevamo il pane.In una barca alzavamo la vela,e l’energia del vento ci portavalontano a scambiare i prodotti oa pescare il pesce.Potevamo scaldarci, mangiare,e scambiare tra noi, la naturaconcedeva l’energia necessaria.Fare queste tre cose, adesso e aparte tutto quello che possiamoconcederci, costa molto denaromentre la natura potrebbe offrir-ci, ancora gratuitamente, l’ener-gia necessaria per ottenerle.Cos’è cambiato?La natura, come noi la intendia-mo, ha costruito attraverso pro-cessi di trasformazione atmosfe-rici e geologici una sua morfolo-gia, modellando le pianure, imeandri dei fiumi, le cascate, lelagune, le catene montuose, i

G l o b a l i z z a z i o n e :un mondo accorciato

nelle misure

ma aggreditoda insidie totali

CONTINUA DA PAG. 1 logismo, categoria del pensie-ro e canone di ogni procedi-mento, universo esclusivo dimezzi, senza più fini. I l rap-porto con la natura è stato viavia un sentimento dell’arte, un

tema dei poeti ,una querelle f i -losofica, ma aldi fuori di taliterritori ideali ,l’uomo ha avutonei suoi confron-ti un atteggia-mento in generedistratto, indif-ferente, o al più,

interessato al suo sfruttamen-to: il contratto sociale non ave-va interesse alla natura comeelemento di una relazione re-golamentata, e così sarebbe an-cora se quell’uomo non avesse

dire se la situazione sarà mi-gliore quando cambierà, possoperò dire che deve cambiare sesi vuole che diventi migliore”.Da allora sono passati più didue secoli, ma quella necessitàè rimasta sostanzialmente lastessa.

Ennio Rossignoli

deserti, la Cappadocia, la Valledei monumenti in Arizona, leAlpi, i ghiacciai, i laghi, il mare.Tutta quest’energia popola ilnostro quotidiano, ci muoviamoin essa e la troviamo a poca di-stanza da casa.La ricerca del cibo ha spinto po-polazioni estreme alla ricerca dinuovi spazi, ha popolato contra-de prima deserte, ha determina-to conflitti, creato confini.In tutto questo esisteva una sor-ta d’equilibrio, e un movimentocostante all’interno di questamorfologia in trasformazione,nomadi contro stanziali, suoli dacoltivare, acqua da cercare, ri-pari da costruire.Con il succedersi delle epoches’inventarono nuovi strumenti,era una corsa in avanti, un “pro-gresso” come un verso senzadirezione, senza sapere se e comepotesse presentarsi un limite.Ora, vaghi e lontani, dopo seco-li e mitigati dalla nostra suppo-nenza, appaiono i limiti. Abbia-mo consumato pensando che lerisorse siano illimitate, ma nonlo sono, abbiamo l’energia arti-ficiale, ma ne temiamo le inter-ruzioni, ci muoviamo qua e là,

ma temiamo gli ingorghi, costru-iamo strade, viadotti, tunnel, manon abbiamo denaro per man-tenerli. L’inquinamento ci assa-le in maniera subdola e non sap-piamo cosa fare, e la sua presen-za incide sul nostro vivere quo-tidiano.Ci affidiamo alla scienza ed allatecnologia, ed abbiamo gli OGMe la coltura intensiva che morti-fica il suolo, le automobili piùricercate e più potenti, e il car-burante sempre più caro che, asua volta, è diventato un mezzodi pressione, di contrattazione edi rischio per chi lo possiede. Datutto questo, intere fasce di po-polazione non traggono guada-gno alcuno.E pensare che abbiamo necessitàdi terra coltivata, per il fabbiso-gno agricolo e non solo, d’areeper il pascolo, di foreste per il le-gname, per coltivarlo e per assor-bire il CO2 prodotto dai nostriconsumi energetici; di suolo percostruire, del mare per i pesci.Di quanto abbiamo bisogno,perché e come, e di che cosa?

(continua nei prossimi numeri)

Pier Maria Gaffarini

Page 5: Voci di Cortina - Giugno 2005

5Voci di CortinaNumero 13 giugno 2005

TOGLIAMO DAI CASSETTIIL “PROGETTO FERROVIA”Una proposta del CIPRA all’on. Paniz

LOC. PIAN DA LAGO 46/D - CORTINA D’AMPEZZO (BL) TEL. 0436 868176 – FAX 0436 868526ØIMPIANTI ELETTRICI CIVILI E INDUSTRIALI

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L’allargamento delle stradeattira il traffico e non risolve iproblemi.Sono essenziali strutture peril trasporto collettivo di mercie persone.Sul numero di aprile l’onorevo-le Paniz si è espresso sulle que-stioni della viabilità provincia-le e locale nell’intervista di Ga-briella De Mejo Puppin. Non ha

evitato nessuna delle questionispinose del complesso proble-ma delle infrastrutture in Cado-re e Val Boite.I lettori hanno così potuto cono-scere il punto di vista del depu-tato. Egli ha dichiarato il suo pie-no appoggio al prolungamentodella A/27 a Macchietto e, ma-gari, a Longarone, per poi conun tunnel sotto la Mauria colle-

garsi con la A/23 in Carnia. Unaltrettanto deciso “ok” alle cir-convallazioni dei paesi, a parti-re dalla Macchietto-Venas.Il primo “sì” per garantire unrapido trasporto delle merci alleindustrie del Veneto e favorirel’arrivo dei turisti ora imbotti-gliati nelle code. Il secondo “sì”per liberare i centri dei paesidall’inquinamento.La visione di Paniz si basa sullaconvinzione che l’economia delbellunese stia modificandosi daindustriale-artigianale in turisti-ca, soprattutto nel Cadore. Lacrisi dell’occhiale è, quindi, rite-nuta strutturale.Inoltre, dal momento che losbocco a Nord è imprescindibile- anche se per la verità si è spo-stato a Est Nord-Est - le industrienon possono più attendere.Osservo, prima di tutto, che – amio parere – si tratta di una so-luzione contraddittoria: comechiedere una botte piena e lamassaia ubriaca.Trasformare le valli in una co-pia montana del noto ingorgo diMestre – intasato dai veicoli –non pare una ricetta adatta alleDolomiti che aspirano a diven-tare Monumento del Mondo.Parliamoci chiaro: nei 20 finesettimana dei picchi turistici ilnumero delle auto aumenta inmisura eccessiva. Anche se ca-mion e tir non circolano, le codesono assicurate. D’altro canto,durante la settimana le auto siriducono molto ma crescono tire camion e la scorrevolezza stra-dale lascia molto a desiderare.Mi spiego meglio ricorrendo al-l’idraulica. Un torrente o un fiu-me in caso di piena eccessivaesonda trattandosi di un fluido.Le strade rispondono allo stessoprincipio ma trasportando soli-di, i veicoli si bloccano. Il loro al-largamento attira traffico fino

all’inevitabile saturazione. Bastipensare che secondo stime rica-vate dai flussi merci sui valichialpini calcolati dal Ministero deiTrasporti Svizzero al 2000, perla Val Boite “velocizzata” pas-seranno non meno di 1.300 tiral giorno (con una media di qua-si uno al minuto).La vera priorità per il Bellunese èdotarsi, quindi, di una efficienteferrovia elettrificata complemen-tare alle strade. Assicurerebbecollegamenti competitivi versonord e sud. Non è più possibilesottovalutare – come si fa – ilprezzo del carburante; sta diven-tando un fattore pesante dei co-sti della mobilità, lo verificanoogni giorno alla pompa impresee privati. La tendenza al rialzonon si fermerà fino a quando nonsaranno disponibili su larga sca-la fonti alternative al petrolio.Non avverrà, purtroppo, cosìpresto come potrebbe.Gli interessi in gioco sono enor-mi. Strutture per il trasporto col-lettivo di merci e persone sonoessenziali per affrontare ad armipari la partita della competitivi-tà. Spostate quote crescenti dimerci in transito sui vagoni eanche parte di quello dei camional servizio del territorio grazie ainuovi sistemi leggeri di scambiotra camion e vagone, le stradeche ci sono basterebbero.Con i lavori degli ultimi anni, daLongarone a Macchietto la sta-tale 51 di Alemagna è di fattosdoppiata; è possibile transitarenei due sensi di marcia in ma-niera indipendente, come nelle“super strade” a scorrimentoveloce.

All’onorevole Paniz faccio unappello: tolga dei cassetti dellaRegione il Piano di fattibilità del-la Conegliano-Calalzo-Cortina(giace dimenticato da più di 5anni). Ne faccia oggetto di stu-dio e di confronto “costi-benefi-ci” come potrebbe da par suo:non sarebbe fatica sprecata.Spero di essere ascoltato.

Dino FavaCipra Italia

INQUINAMENTO O SALUTE

Il dibattito continua ...

Sandra Scarpa Ghedinaaccusata da Andrea Ga-luzzi titolare de “La mo-

dernissima” di aver “pubbliciz-zato troppo” lo stato di inquina-mento di Cortina...... “adessotutti lo sanno” ( numero scorsodel giornale), non intende comedice lei stessa, “prendere in con-siderazione le parole di chi siqualifica da solo, bensì ribadiree puntualizzare che la situazio-ne in cui versa il centro paese, èconoscenza di tutti. Il traffico inprimis, il riscaldamento poi,hanno creato l’invivibilità di cer-te aree, come via Battisti, viaMercato, via Grohmann, viaRoma, ecc. Gli abitanti di viaBattisti nell’inverno 2002-2003esasperati dalla situazione che siera venuta a creare - polveri sot-tili, inquinamento acustico e tol-leranza zero da parte dei vigiliurbani nei confronti di chi vole-va magari sostare qualche mi-nuto per entrare in un negozio,taxi compresi - si sono riuniti peraffrontare il problema. Abbiamodeciso di diventare operativi,non di nascondere la testa nellasabbia come si è abituati in que-sto paese. A quella riunione era-no stati invitati tutti i commer-cianti e gran parte degli abitantidi quella strada, tra cui il signorAndrea Galuzzi che gestiscel’edicola e che adesso mi accusadi avere manie di protagonismo.

Lui non si è mai degnato diprendere parte ad alcun in-c o n t r o .Non ha nemmeno voluto ascol-tare le relazioni, pertanto è l’ul-tima persona che può criticarei nostri atteggiamenti e le me-todologie d’intervento nei con-fronti dell’amministrazione co-munale .Le indagini ed i rilevamenti dell’Arpav hanno dimostrato chenon siamo né terroristi né visio-nari, ma quello che più dispiaceè che la questione non sia statavalutata nel suo aspetto più pre-occupante, quello della salute.Dare la colpa al sale, alla ghia-ia, allo sfregamento dell’asfaltoper un buon 40% non ci dà sol-lievo, anzi. Il problema va af-frontato. Purtroppo, abbiamoconstatato, per due anni, nel bi-lancio comunale, non comparealcuna spesa per quanto riguar-da le strade. Ora, noi di via Ce-sare Battisti, dovremo ritrovarcie discuterne. Trovo anche giu-sto precisare che noi tre rappre-sentanti dei residenti di via Bat-tisti siamo stati nominati in as-semblea. Non mi sono assuntaun diritto-dovereche non ho. I guada-gni sono importanti,ma la salute lo è mol-to di più.”

Nives Milani

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6 Voci di Cortina Numero 13 giugno 2005

L ’ I N T E R V I S T A . . .

nome:LORENZO LACEDELLI 

età’:43 ANNI

titolo di studio:DIPLOMA IN RAGIONERIA

professione:IMPRENDITORE

incarico:ASSESSORE COMUNALE

AL PATRIMONIO E AI SERVIZI SOCIALEhobby e passioni:

GIARDINAGGIO E FAMIGLIAsport preferiti:

PALLACANESTRO, HOCKEY, TENNISlibro sul comodino:

ORIANA FALLACIultimo film visto:

UN BEL CARTONE ANIMATO “L’ERA GLACIALE”

Lei, fin da giovanissimo, siè assunto notevoli re-sponsabilità, sia nel Suo

lavoro che in politica, quasi peruna tradizione o diritto di fa-miglia, seppure democratica-mente eletto.E’ noto che da due generazionila Sua famiglia dà lavoro a mol-ta gente, e non è cosa, questa,di poco conto.Appare molto sicuro di sé. Co-noscendoLa, si evince che pureLei ha conosciuto alcuni deiproblemi che assillano le giova-ni coppie di Cortina.

Si è rimboccato le maniche, for-se è stato più fortunato di al-tri, ma sicuramente volitivo,tenace, pragmatico, di parola,lo è!Fortunato innanzi tutto. Prima

ho vissuto con i miei sempre inarmonia e con sani principi, poiho avuto la fortuna di sposareuna ragazza meravigliosa che sadare il giusto equilibrio alla no-stra vita. E’ proprio in quelle fa-miglie dove si va d’accordo edove ci si aiuta che si creano lecondizioni per poter dare qual-cosa anche agli altri. Devo direcomunque che fin da giovane miè sempre piaciuto darmi da fare;per esempio far parte dei consi-gli di classe o fare il rappresen-tante d’istituto a scuola, ma sicu-ramente non con il fine di appa-rire, ma semplicemente per il pia-cere di fare qualcosa di stimolan-te e di diverso.Per quanto riguarda i problemidelle giovani coppie di Cortina,è proprio quello di non riuscire atrovar casa nella nostra bella val-

le quellomaggiore equesto con-diziona an-che i rap-porti tra lecoppie stes-se. Qualco-sa è statofatto, matanto èquello chesi deve an-

cora fare, con la consapevolezzacomunque, di non avere la bac-chetta magica in mano. Per fini-re, la ringrazio per gli aggettiviche mi ha “imputato” , mi piac-ciono tutti ed inoltre cerco di es-sere onesto con me stesso perpoterlo essere anche con gli altri.

L’Asilo Nido , che funzionaegregiamente, non ha una ca-pienza sufficiente per accoglie-re tutte le richieste delle mam-me che lavorano.Mi è stato detto che alcune diloro , al quinto o sesto mese digravidanza, si prenotano giàper un posto per il nascituro,per paura di non trovarlo quan-do serve. Non era stato dettodal Comune che si sarebbe com-perato l’Antonelli per farel’Asilo Nido e darlo gratuita-mente in gestione?Ovviamente a chi già ora lo ge-stisce in modo tanto soddisfa-cente! C’è bisogno di dare mag-gior spazio e ogni tipo di aiutoa chi oggi mette al mondo unoo più figli!Non è mai stato detto che il co-mune avrebbe acquistato quel-l’immobile. In realtà invece, ilcomune ha recentemente accet-tato la proposta della proprietàAntonelli la quale, a favore del

cambio di destinazione dell’im-mobile utilizzato a pensionato,quello attualmente chiamato “Casa Tua”, ha proposto all’am-ministrazione la cessione gra-tuita dell’immobile asilo e diquello ad esso affiancato, oltread una buona fetta di terreno.Tutto ciò deve essere ancoraformalizzato, ma appena entre-rà in disponibilità al patrimoniocomunale, verrà decisa la desti-nazione di questi immobili el’Asilo nido è senz’altro la pri-ma e più importante delle pos-sibili scelte. Ci sembra comun-que frettoloso rendere pubbli-che delle decisioni su qualcosache non è ancora nella disponi-bilità del comune. Approfittoper ringraziare tutti coloro chesi dedicano al buon funziona-mento di questa struttura; perla competenza, per la dedizio-ne e soprattutto per l’affetto chetrasmettono ai bambini che lafrequentano.

Lei non c’entra in quanto ora Ledirò. Ma, non Le pare sbaglia-to chiudere l’Asilo Parrocchia-le da metà Luglio, quando lemamme che lavorano stagional-mente ne avrebbero maggiorbisogno? Non tutte possonostare a casa con i loro figli!Ma se la Parrocchia non può onon vuole, è il Comune che èdelegato a risolvere questo pro-blema, o no?L’Asilo Parrocchiale è unastruttura di tipo scolastico equindi compie un’attività di du-rata simile ad una scuola, an-che se in realtà prolunga la pro-pria attività fino a luglio. Datempo esiste una convenzionecon il comune per far fronte aduna buona parte delle spese so-stenute dalla Parrocchia. E’ pa-cifico che sarebbe utile avere unservizio che duri tutto l’anno edallo stesso modo non si può pre-tendere che venga fatto dallaParrocchia, che già dà tanto allacomunità. L’amministrazione èda molto che pensa a come farfronte a questo bisogno e per-sonalmente credo che propriola struttura di Zuel potrebbeessere il posto giusto per darequesto servizio. Attenzione co-munque e non pensare che siatutto facile, sono problematichemolto complesse con soluzionimolto articolate e da affrontarecon adeguati investimenti.

. . . A LORENZO LACEDELLI

Da giovane imprenditore e attuale Assessore al Patrimonio e ai Servizi Sociali,

illustra il suo punto di vista su asili, anziani, graduatoria Cademai e . . .

di Gabriella De Meio Puppin

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7Voci di CortinaNumero 13 giugno 2005

Che cosa ne pensa della fonda-zione anziani e delle soluzioniproposte dal Comitato che se neoccupa?Penso che sarebbe una grandecosa per i nostri anziani vederrealizzato questo progetto epenso che nelle proposte fattedal Comitato ci siano delle buo-ne idee per altro previste anchedall’amministrazione nel P.R.G.Credo che si possa trovare nelmedio termine una buona col-locazione per questa strutturacon la speranza che la fonda-zione possa trovare le risorseeconomiche per mettere in pie-di una tale opera. Anche la ge-stione non sarà uno scherzo .

Per quanto riguarda l’assegna-zione degli alloggi al Cademai,perché mai le persone che han-no dovuto trovarsi in affitto unalloggio in Cadore o a Colle S.Lucia, non hanno potuto par-tecipare al concorso? Devonoforse farsi delle residenze fit-tizie a Cortina, per non perde-re i diritti? Mi pare che questacondizione non sia proprio stataapprezzata!Posso capire che per qualcunola delusione sia stata grande,ma stiamo parlando di un nu-mero di alloggi che in ogni casonon può soddisfare tutte le ri-chieste.Non è stato ben recepito il mes-saggio che ho provato a tra-smettere attraverso gli organi diinformazione. Con questo pri-mo blocco di appartamenti ab-biamo cercato di dar risposta aibisogni di coloro che sono rima-sti residenti a Cortina negli ul-timi 10 anni, pagando affitti altie spesso con contratti un po’ arischio (stagionali- annuali ecc.)e per questo in una situazionemolto critica. Qualcuna di que-ste famiglie a breve sarebbe do-vuta emigrare. Con questa scel-ta siamo riusciti a tenere questinuclei familiari a Cortina e congrande soddisfazione. Con ilprossimo bando, per i rimanentiappartamenti, verrà data lapossibilità di parteciparvi anchea coloro che sono stati residentia Cortina per un buon numerod’anni e che ora sono altrove.

E per quanto riguarda i nego-zi, gli uffici, altri appartamen-ti: vuole spiegarci gentilmen-te perché non è stato affittato

l’ex- ufficio della C.I.T. ? Noncredo che le mucche di cartonestiano lì senza una ragione. Cisarà, conoscendoLa!Come dovrebbe esser noto, il co-mune vecchio ha subito unaparziale ristrutturazione sullaparte alta e ora l’amministra-zione ha in animo di comple-tarne la ristrutturazione stessaanche sugli altri piani. Una del-le cose importanti da realizza-re è un ascensore che serva so-prattutto al superamento dellebarriere architettoniche. Il giu-sto posizionamento di un ascen-sore si pensa possa essere sullaparte centrale del palazzo pro-prio in corrispondenza del ne-gozio conosciuto come C.I.T.Questa ditta non ha più avutointeresse a rinnovare il contrat-to e l’amministrazione in atte-sa del progetto preliminare cheverrà fatto a breve, ha ritenutoopportuno lasciare libero dainquilini quel negozio per ave-re la possibilità di iniziare i la-vori senza attuare azioni forza-te. Gli altri negozi hanno tuttirinnovato con i nuovi canoni illoro contratto d’affitto. A mar-gine faccio anch’io una piccolabattuta. Oltre alle simpatichemucche di cartone, in quellavetrina ha trovato visibilità unaltro simpatico animale, ben piùnobile per Cortina, visto cherappresenta i nostri meraviglio-si “Scoiattoli” che tante emo-zioni ci hanno dato.

Era proprio necessario vendereil negozio ex Bredo ? Perché loavete fatto ?E’ una cosa che ha creato unpo’ di scalpore e non ne vedoil motivo. Prima di tutto ven-dere patrimonio per investiresul patrimonio stesso può es-sere non solo necessario maanche una ottima scelta. Poi,il famoso patto di stabilità dicui tanto si parla, ti obbliga aduna certa azione amministra-tiva e certe risorse economichenon possono essere spese cheper precise opere ed avendo inballo la sala polifunzionale diPontechiesa la scelta è stataquel la di vendere i l negozio“Bredo”. Basti pensare che larendita dell’affitto di quel ne-gozio era del 1° rispetto alprezzo di vendita. Sono mol-to contento inoltre, che sia sta-to acquistato da una famiglia

residente; questo signif icaquanto sia ancora viva la no-stra imprenditoria e che tantiinvece preferiscono piangersiaddosso.

Perché l’appartamento in cuiviveva la Rag. Locatelli è an-cora vuoto , con il bisogno dialloggi che c’è a Cortina?A lungo l’amministrazione hasperato di poter attuare unapermuta tra l’ex esattoria diproprietà Cariverona ed alcu-ne unità immobiliari di proprie-tà del Comune, cosa per altrocomunicata varie volte anche inConsiglio Comunale. Un immo-bile di dimensioni così impor-tanti ed in pieno centro di Cor-tina ed inoltre affiancato al Mu-nicipio, sarebbe strategico daacquisire al patrimonio comu-nale. Per molto tempo è sembra-ta cosa fatta, ma con il passag-gio di proprietà tra Cariveronae l’Unicredit sono cambiati gliinterlocutori ed i nuovi respon-sabili della controparte hannopreferito inserire quell’immobi-le in un’asta con altre strutturefuori Cortina. Fatta l’asta l’exesattoria è passata ad un sog-getto privato. L’appartamentoutilizzato a suo tempo dal Rag.Locatelli è rimasto sfitto perpotervi eventualmente trasferi-re uno degli inquilini abitanteuno degli alloggi oggetto di per-muta. Stante questa situazio-ne, proprio la settimana scor-sa l’ufficio Patrimonio ha pre-disposto la delibera per l’asse-gnazione di questo e altri dueappartamenti a favore dei di-pendenti comunali .

E’ vero che in centro esiste unedificio comunale in cui dimo-rano solo gatti?Sotto il municipio c’è un piccolo“Toulà” di proprietà comunaleadibito a magazzino e qualchegatto ha pensato bene di crearsila sua dimora all’interno. Nonc’è nessun motivo di sfrattarlivisto che non disturbano nessu-no. Quando quell’immobile ver-

rà ristrutturato si provvederà atrovare un’altra soluzione.La sincerità e la completezzadelle Sue risposte non può chetornarLe utile. Chi non fa, nonfalla! Accontentare tutti è im-possibile! Ma ascoltare qualchegiusta critica non guasterebbe.Come quella di riportare il mer-cato, almeno durante il perio-do di bassa stagione, nel piaz-zale della stazione o in Piazzadel Mercato, sua sede natura-le. Ritornare sulle proprie de-cisioni è spesso sintomo di sag-gezza, non di debolezza! Nonlo crede?La sincerità è un principio perme irrinunciabile; detto questo,è invece molto difficile riuscirea dare una completa e articola-ta informazione in così pocherighe. Spero soprattutto di avercontribuito a dare qualche no-tizia chiara e che qualcuno deilettori abbia potuto capirci qual-cosa in più sull’attività ammi-nistrativa. Per quanto riguardail mercato, il mio pensiero, è chetutti i cambiamenti hanno sem-pre bisogno di un certo periododi rodaggio e quindi è prestoper dare un giudizio sulla scel-ta fatta. Aspettiamo ancorauna o due stagioni e poi se cisaranno i presupposti la giuntanon avrà nessun problema atornare sui propri passi. E’ cer-to che un primo risultato è sta-to raggiunto; Via Marconi èmolto più sicura e meno conge-stionata.Per finire voglio dire ai cittadi-ni che ci leggono, che l’ammi-nistrazione rappresenta la co-munità, che gli amministratoricercano di fare il loro meglioper la comunità e soprattuttoche non sono infallibili; ma sesi lavora sempre e solo con intesta ben radicato il concetto difare qualcosa di utile per Cor-tina, i risultati non possono chearrivare.La ringrazio molto per avermiintervistato ed auguro a “Vocidi Cortina” un futuro pieno disoddisfazioni.

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8 Voci di Cortina Numero 13 giugno 2005

NOTIZIEDALL’AMMINISTRAZIONECOMUNALEArgomenti e spunti inconsueti

scorrendo la Relazione Programmatica 2005 del Comune

Per un aggiornamento ve-loce e preciso sulle vicen-de dell’Amministrazione

comunale è sufficiente leggereun paio documenti. Poche car-te che spiegano quanto è statofatto e – a chi interessa – i pro-grammi futuri.Le carte sono: il Bilancio e laRelazione programmatica.I contenuti sono stabiliti dallalegge.L’obbligo di trasparenza infor-mativa nei confronti dei consi-glieri comunali e del cittadinoper fortuna è un obbligo giuri-dico, anche se con ampi margi-ni di discrezionalità per descri-vere il contenuto dei program-mi (in pratica il funzionario checompila la parte di sua compe-tenza può essere più o meno“comunicativo”).

Nella pagina riportiamo alcunenotizie curiose e “inedite” tra-scritte dalla Relazione pro-grammatica del 2005 (si puòrichiedere copia della Relazio-ne in Segreteria Comunale o al-l’[email protected]).

GESTIONE DELPATRIMONIO COMUNALEL’attività di gestione è piuttostovariegata ed eterogenea: stipu-la di contratti di locazione, ve-rifica dei pagamenti, repressio-ne delle morosità, concessioni disuolo pubblico.Pian da Lago : “Nel corso del2005, molto probabilmente, avràinizio anche un procedimentoper la soluzione della problema-tica relativa alla realizzazionedella zona artigianale a Pian daLago. Finora la questione è sta-ta interamente trattata dalladott.ssa Ferrari. Nel corso del-l’anno 2005, tuttavia, dovrebbeavere sèguito l’intendimento diprocedere all’esproprio di alcu-ne aree private sulle quali nonsono stati conclusi o realizzati ilavori di urbanizzazione, conconseguente inserimento del Set-tore Patrimonio.”Case cantoniere dell’Anas: Lecase cantoniere dell’Anas furo-no “a suo tempo concesse ingodimento al Comune e da que-sto alla cittadinanza. Le inizia-tive intraprese dall’Anas perriottenere la disponibilità degliimmobili porterà verosimilmen-te a dover discutere quando eda che prezzo restituire gli al-loggi avuti in concessione”. “Re-stano tuttavia altre unità abi-tative, per le quali l’Anas hareiterato la propria richiesta dipagamento dei canoni e di ri-consegna degli immobili . At-tualmente, è stato conferito unincarico legale per resistere con-tro le richieste risarcitorie del-l’Anas …”.Forte Infra i Sass (sic): “Altroaffare corrente particolarmen-te interessante è quello relativoalla questione del Forte Infra iSass. Attualmente, la questio-ne giace ancora irrisolta pres-so la Provincia…”. “Nel corsodel 2005, o mediante l’interven-

to provinciale, o mediante altroatto di impulso da valutarsi allaluce della vicenda in atto pres-so la Provincia, dovrebbe final-mente concludersi il contenzio-so in atto con il Comune di Li-vinallongo del Col di Lana”.Manutenzione fabbricati : “Lamanutenzione dei fabbricaticontinua a rappresentare, pur-troppo e come ripetutamentedetto, uno degli aspetti più cri-tici dell’azione amministrativacomunale di competenza delSettore Patrimonio”. “Si auspi-ca , in ogni caso, che una mag-giore attenzione dell’ammini-strazione possa in tale ambitoportare ad un’inversione di ten-denza ed a riprendere in manoalcuni fabbricati particolarmen-te bisognosi di interventi”.

Lavori pubblici (ufficiotecnico): “L’attività è divisa intre parti: una relativa alle atti-vità amministrative connessecon il rilascio di autorizzazionie concessioni di competenzadell’ufficio, una seconda colle-gata all’attività amministrativaconnessa con i lavori svolti daparte degli operai ed una terzarelativa ai lavori pubblici in cor-so di realizzazione, da comple-tare o da programmare”.

POLIZIA LOCALEIn merito alle finalità del pro-gramma viene detto: “Inevita-bilmente, la particolare valen-za turistica del Comune di Cor-tina d’Ampezzo impedisce didisegnare a tavolino progetti epiani, essendo necessario colli-mare l’azione del Comando conle indicazioni, non sempre pro-grammate, che provengonodall’organo politico-ammini-strativo. In molti casi, infatti, lanecessità di dare riscontro adindirizzi provenienti dal “ver-sante politico”, sono improvvi-

si e dettati da decisioni od ac-cordi non preventivati o fruttodi improvvisi accordi raggiunticon soggetti terzi.”.Per quello che riguarda le risor-se umane: “La “fuga” di per-sonale che ormai da tempo col-pisce il Comando , unitamentead alcuni casi di mobilità ester-na, part time ed orari differen-ziati autorizzati, hanno ridot-to il Comando ad un manipo-lo di agenti , capaci e volente-rosi, ma assolutamente insuf-ficienti , dal punto di vista delnumero, ad assicurare una con-tinuità del servizio che possadefinirsi tale”.

STADIO OLIMPICOPer avere un’idea dei tempi dipartenza dei prossimi lavorisulla struttura leggiamo: “Do-vrà … completarsi , prima del-la validazione del progettoesecutivo , in coordinamentocon l’ufficio patrimonio e l’uffi-cio segreteria, la convenzionecon il Coni per la cessione ol’utilizzo della struttura” .

P A R C H E G G IFra le finalità: “Mantenere unsistema di parcheggi efficientee, con l’adeguato utilizzo delsistema informatico attuatocon il programma di risana-mento acustico, una informa-zione adeguata agli utenti perevitare ingorghi e l’utilizzo del-la viabilità in giri inutili alla ri-cerca di parcheggio”.

PARCHI E SERVIZIPER LA TUTELA DEL VERDE“Si prevedono alcuni interven-ti di valorizzazione degli attua-li parchi e giardini, in partico-lare una manutenzione del par-co Cantore con sistemazione dialcuni giochi.”

Edoardo Pompanin

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9Voci di CortinaNumero 13 giugno 2005

Via Bepin 6 - CortinaVia Bepin 6 - Cortinatel 0436 862462tel 0436 862462

SALE & PEPEI lavori di Piazza Venezia non sono stati completati.

Per il pubblico che assiste alle manifestazioni in Conchigliamancano, ancora, le famose tribune telescopiche“a scomparsa”.Per luglio, promette l’assessore Franceschi, verranno installate.

Per fortuna non sono ... scomparse.

…QUANDO SI SUOL DIRE:“CALZA A PENNELLO”!

DISCORSO TENUTO DA PERICLE AGLI ATENIESI NEL 461 A.C.

“Qui ad Atene noi facciamo così.Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questoviene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo così.Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro disputeprivate, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza dialtri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio,come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impe-dimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi nonsiamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro pros-simo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo. Noi siamo liberi,liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti afronteggiare qualsiasi pericolo.Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alleproprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubbliciaffari per risolvere le proprie questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati e ci è stato insegnatoanche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamoproteggere coloro che ricevono offesa.E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte cherisiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che èbuon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo inno-cuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dar vita ad unapolitica, tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via dellademocrazia.O noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà siasolo il frutto del valore. Insomma, io proclamo che Atene è la scuoladell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una feliceversatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasisituazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noinon cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così.”

AVVISO LAPIDARIOAVVISO LAPIDARIO

Bellezza e semplicità caratterizzano il Cimitero diCortina. L ‘attenzione meticolosa e costante con cuii familiari si prendono cura dell’ultima dimora in terradei propri cari si traduce in quello che a prima vistasembra un giardino fiorito, a dispetto del clima, nonsempre propizio. Cura ed affetto si rinnovano ognigiorno, sotto il sole o con la pioggia affinché il ricordorimanga vivo.Anche questa è una tradizione forte di questo paese.I cartelli bianchi che recentemente abbiamo visto appe-si a molte tombe non rientrano certamente in questatradizione. Non rispettano la sensibilità di coloro cheper anni hanno pregato su quelle tombe ora “scadute”ma i cui fiori freschi rendono chiaro a tutti che nonsono dimenticate.Il nostro è un paese piccolo, ci conosciamo tutti vivi emorti.Un tale avviso perchè non recapitarlo ai vivi, a casa?

c.p.

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10 Voci di Cortina Numero 13 giugno 2005

NUOVO RECORD DIL O N G E V I TÀA M P E Z Z A N A

L’ANGOLO

DE

LLA

PO

ES

IA

VALLE D’AMPEZZO

Nido di gioie immense e di speranzeper me giovane e adulto, oggi consoli

con lo scenario magico dei montiche ti fanno corona, il mio doloreper i mali che affliggono la Terra.

Vegliata dal castello poderosodella Tofana, hai respiri di luce

o ti adorni di nubi che risveglianola fantasia e spingono la mentea contemplare i misteri del cielo.

Tutto perisce, tutto si trasforma:ma tu, con i tuoi boschi, i dolci prati

in fiore al bacio della primavera,colmi pensieri, sentimenti, sognidella fede in un Bene che rinasce.

Roberto Pappacena

Il 25 aprile scorso il signor Teofilo Gillarduzzi dell’albergo Argentina di Pocol, nato in Anpezzo il 6 set-tembre 1899, ha raggiunto e quindi superato il record

di longevità ampezzana detenuto dalla signora AnnaVerzi in Alverà Santabela che, essendo nata a Cadelver-zo d’Anpezzo il 12 luglio 1879 e deceduta in Val di Sottoil 1 marzo 1985, è vissuta ben 105 anni e 231 giorni.

Nonostante Teofilo abbia combattuto nella prima guerra mondiale, era un ragaz-zo del ’99, ma dall’altra parte, con i conseguenti patimenti e la fame, è semprestato una vera “zerza” (fisico eccezionale).Raccontava che gli italiani cantavano “non passa lo straniero!” Lui invece riuscì apassare il Piave e a sparare fino all’ultimo colpo di cannone, poi lo fecero prigioniero.Il ritorno a casa se lo fece tutto a piedi, ulteriore conferma che camminare fa benealla salute, molto più che andare in macchina.Sua è anche la battuta senz’altro valida: invece che aspettare di morire nel pro-prio letto, è meglio alzarsi un po’ prima.Auguri, Teofilo, che il nuovo record arrivi perlomeno a 110.

Evaldo Gaspari

R I A P R O N OI M U S E ID E L L E R E G O L E

Martedì 22 giugno riapriranno al pubblico

per la stagione estiva i Musei delle Regoled’Am-pezzo ubicati presso la Ciasa de ra

Regoles, in pieno centro a Cortina. Sono il Museod’Arte Moderna “Mario Rimoldi”, il Museo Paleon-tologico “Rinaldo Zardini” e il Museo Etnografico.I primi due sono il frutto della totale dedizione al-l’arte e alla scienza dei due uomini davvero eccezio-nali ai quali sono stati intitolati.La Collezione d’Arte Moderna è una delle più im-portanti in Italia. Raccoglie dipinti e sculture deimaggiori esponenti del Novecento italiano: De Pi-sis, Sironi, De Chirico, Campigli, Carrà, Cesetti, De-pero, Guidi, Guttuso, Martini, Morandi, Music, Ro-sai, Sassu, Savinio, Semeghini, Severini, Soffici, To-mea, Tosi, Vedova...Nelle vetrine del Museo Paleontologico, invece, sonoracchiusi milioni di anni di storia della vita sullaterra. Una storia che si può immaginare vagandocon occhio attento tra le mille forme delle creaturemarine che, pietrificate dal tempo, testimoniano unperiodo che ebbe inizio oltre 200 milioni di anni fa,quando un mare calmo di tipo tropicale copriva laterra. Si tratta di una delle più consistenti collezionidi fossili oggi esistenti: gusci di invertebrati marini,coralli, spugne, fossili d’innumerevoli animali.Il Museo Etnografico raccoglie le realizzazioni diuna cultura agro-silvo-pastorale che, merito dell’abi-lità dei suoi artigiani, riuscì a creare oggetti inge-gnosissimi da utilizzare nelle attività quotidiane le-gate al ciclo della fienagione, della cura del bestia-me, della produzione di derivati dal latte, della fila-tura e delle attività boschive. Squisite le opere del-l’artigianato artistico: la lavorazione del metallo, delferro battuto, della filigrana d’argento, gli oggettirealizzati in legno pregiato finemente intarsiato conmadreperla, i costumi tipici. Ad arricchire la raccol-ta: stampe, bronzini, sciabole e un plastico riguar-danti l’antico castello di Podestagno.

L’orario di apertura dei Musei è il seguente:dal 22 al 30 giugno 2005, ore10:00-12:30 e 16.00-19:30(chiuso il lunedì)dal 1° luglio al 31 agosto 2005, ore10:00-12:30 e 16.00-20:00(tutti i giorni)dal 1° al 11 settembre 2005, ore10:00-12:30 e 16.00-19:30(chiuso il lunedì)Il mese di agosto è aperto anche il mercoledì sera, conorario 21:00-23:00Per informazioni: 0436-2206 / [email protected]

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11Voci di CortinaNumero 13 giugno 2005

R’Union de i Ladis de Anpezo

PAR CONOŠE MÈO I NOŠTRE VÉCEŠTORIA E GENEALOGIACiasa de ra Regoles - dal 14 maggio al 5 giugno 2005di Roberto Pappacena

ASSOCIAZIONE ARTIGIANIDI CORTINA D'AMPEZZO

Via Pezié n. 11532043 Cortina d'Ampezzo (BL)

Tel. 368 7674980 • Fax 0436 879126E-mail: [email protected]

I numerosi visitatori hannoavuto modo di ammirare,nel corridoio d’ingresso e

nello spazio a destra, imponentiesemplari di alberi genealogicidi illustri famiglie ampezzane:quindici alberi di LeonardoPompanin “Marco” ed altri diDino Menardi “Sello”, Stefanel-la Caldara “Cenja”, Emilio Bas-sanin .Inoltre, modelli perfetti della“Ciasa dei šgneke” di Meleres(1767), a opera di Rinaldo Col-le “Moro” e di Maurizio Dadièche ha inserito la stessa casa arilievo in un grande quadrocon, sullo sfondo, il Pomaga-gnon e il Cristallo. Notevoli an-che una casa smontabile a sco-po didattico, realizzata da Al-berto Allegri , e una “Casa …Ciasol ex-Dogana in Alverà” diPietro Marsura. Da ricordareanche, in questa sezione, una

foto rarissima della Famiglia diAngelo Alverà “De Pol”, del1887, con al centro il Padre, se-duto, e a sinistra, in piedi conaltri personaggi, lo storico illu-stre don Pietro Alverà; e un al-bero genealogico della FamigliaGhedina “della Piccola”, co-struito, accanto a quello tradi-zionale, con fotografie d’epoca.Sulla parete d’angolo a tramez-zo, un incisivo ritratto di Emi-lio Demenego “Kaiser” dipintoda Dino Degasper “Menegu-to”, e un albero genealogico

della Famiglia Demenego a ope-ra di Johann Matthias Peskol-ler (1945). Sul pilastro, dopo ilcorridoio d’ingresso, una “Can-zon” dedicata a Zuane BattistaRudiferia, Decano d’Ampezzoall’epoca della costruzione delCampanile (1852).Nel vasto ambiente a sinistra,sul tavolo di centro, modelli gu-stosissimi di antiche case in Al-verà, dovute alla mano amoro-sa e attenta di Walter DallagoBastel “Ròco” che ha fedelmen-te ricostruito fienili, una casasettecentesca di Giovanni Alve-rà “Luijon”, prima dell’incen-dio del 1907, la Chiesetta diSanta Giuliana (1713), un fie-nile di Angelo Alverà “De Pol”,la “Ciasa Foloin”, abitata daCatin Griš Chi de Nàno e BepeCašan. Su un tavolo a parte,dello stesso Walter Dallago, unasegheria tipica di Ampezzo,

p e r f e t t a m e n t ef u n z i o n a n t e ,una slitta per iltrasporto deitronchi, un “Mo-rin” in Alverà( “ m a r i n a r a :Limpia Smil-za”) .Sulle pareti ave-vano vivo risaltodocumenti rela-tivi alla FamigliaApollonio, dueantichi, autore-

voli ritratti, proprietà della Fa-miglia Franceschi: Mattia Fran-ceschi, Conte da Ciampo(1769), Vescovo Confessore del-la Regina di Sassonia, e il famo-so Silvestro Antonio France-schi, detto “Tete Dane”, co-struttore del Campanile dellaParrocchiale. Antichi alberi ge-nealogici si alternavano, qua elà, sulla pareti, ricerche e dise-gni di Jakob Felder (1835-36),Apollonio, de Begontina eD’Andrea, due alberi delle fa-miglie Franceschi e Constanti-

ni dovutia Vin-c e n z oMenegusT a m b u -rin, stori-co im-portante.Altri duea n t i c h ir i t r a t t isono sta-ti messi ad i s p o s i -z i o n edalla Si-gnora Nella Colli de Begontina:Giovanni Antonio Maria de Be-gontina, Archiatra (medico pri-mario) alla Corte di Vienna (ti-tolo conferito dalla Imperatricecon predicato Ehremberg e Ver-vei) e Giovanni Maria de Begon-tina, suo fratello, Medico Nobi-le. Questi due personaggi figu-ravano sulla parete di fondo, asinistra dello splendido model-lo del Campanile della Parroc-chiale, riprodotto con abilità ec-cezionale nel 2003 da FedericoPolato; a destra, due antichepitture di estremo interesse.Proseguendo il percorso, degnidi attenzione una copia del di-ploma nobiliare di GiovanniMaria de Zanna, con sigillo im-periale e relativo stemma; ungruppo ligneo a colori con unSacerdote che dice Messa, pro-strato ai piedi di una Madonnaarmata di spada (della Difesa?):opera preziosa messa a dispo-sizione dalla Famiglia Illing;una pergamena che riproduce,al centro, la Madonna, raffigu-ra ai lati i quattro mali che af-flissero Cortina (siccità, colera,invasione dei Goti e frana), inbasso la Madonna in processio-ne che fa ingresso tra la follanella chiesa dove un Padre Ge-suita predica dal pulpito. Par-ticolare preziosissimo della mo-stra, l’autoritratto dell’Ampez-zano Luigi Gillarduzzi

(2.2.1822-1856) tra la Madre ele due Sorelle: immagini domi-nate dal canto austero dei neriche hanno il sapore di una verae propria consacrazione fami-liare.L’allestimento della mostra èstato curato dal fervido ArtistaEmilio Bassanin, dalla solerte eappassionata Elsa Zardini, da-gli insostituibili Walter DallagoBastel “Ròco” e Leonardo Pom-panin “Marco”.

P.S. Perché non ripetere la mostrain piena stagione?I “foresti” si renderebbero conto inmodo diretto della storia e della ci-viltà di Cortina che ha ancora moltecose da insegnare.

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12 Voci di Cortina Numero 13 giugno 2005

Comelico Auronzo Pieve Valboite Totale CadoreAbitanti 9.780 7.660 13.190 8.984 39.614 Club alcolisti 4 1 5 3 13 Alcolisti entrati nei club 1982-2003 215 116 161 159 651 Nr. club / Nr. abitanti 2.445 7.660 2.638 2.994 3.047 Alcolisti in trattamento su popolazione 2,20% 1,51% 1,22% 1,77% 1,64%

Uso di alcol

Prima dell'ingresso al CAT129

Dopo l'ingresso al CAT15

IL CONSUMO DI ALCOL:

DISAGIO SOCIALE E DRAMMA FAMILIAREIn aiuto alle famiglie l’attività del Club di Cortina di Alessandra Menardi

LA NORMATIVA VIGENTE

Articolo 689 Codice Penale: punisce con la pena pecuniaria da 516,00 a 2.582,00euro o la pena della permanenza domiciliare da 15 giorni a 45 giorni ovvero la pena dellavoro di pubblica utilità da 20 giorni a 6 mesi e la pena accessoria della sospensionedell’esercizio, l’esercente che somministra in un locale pubblico bevande alcoliche alleseguenti categorie:• Minori degli anni 16• Persona che appaia affetta da malattia di mente o che si trovi in manifeste condizionidi deficienza psichica a causa di un’altra infermità.

Articolo 691 Codice Penale: punisce con le pene summenzionate gli esercenti chesomministrano bevande alcoliche a una persona in manifesto stato di ubriachezza.

Legge n. 125/2001: modifica il Codice della Strada portando la concentrazione alco-lemica limite da 0,8 grammi per litro a 0,5 grammi per litro.Punisce con la sanzione amministrativa da 516,00 a 2.582 euro chi assume o sommi-nistra bevande alcoliche nelle attività lavorative che comportano un elevato rischio diinfortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l’incolumità o la salute di terzi. Inoltre, poneil divieto di vendita al banco, quindi di somministrazione, di bevande superalcolichenelle aree di servizio situate lungo le autostrade dalle ore 22.00 alle ore 6.00. Perbevanda alcolica si intende ogni prodotto contenente alcol alimentare con gradazionesuperiore a 1,2 gradi di alcol e per bevanda superalcolica ogni prodotto con gradazio-ne superiore al 21% di alcol in volume.Non esistono nell’ordinamento disposizioni giuridiche circa la vendita per asporto dialcolici ai minori effettuata da esercizi commerciali.

I LUOGHI COMUNI LA REALTA'Aumenta la forza Con l'alcolemia 0,5 g/l la forza si riduce del 15%Riscalda Bere al freddo fa rischiare l'assideramentoFa sangue Tipica degli alcolisti è l'anemia macrociticaStimola e dà sicurezza Deprime il sistema nervoso e un tempo veniva usato come anesteticoAumenta la virilità Calano il desiderio e le prestazioniFa digerire Provoca danni all'apparato digerente e alla papille gustativeFa bene quando si accusa un dolore E' un vasodilatatore e può aggravare i collassi

Affermare che il proble-

ma non è l’alcolismo dipochi, ma il bere di tut-

ti può suscitare indignazione.In realtà è una certa “culturadel bere” che va messa in di-scussione, una cultura che hagenerato nella nostra popola-zione difficoltà familiari e socia-li, che spesso viene difesa per-ché considerata una “norma”,un’osservanza popolare. Da unlato riteniamo che “un bicchie-re” fa bene, è digestivo, metteallegria, dall’altro sviluppiamoun atteggiamento di condannamorale nei confronti dell’alco-lista. Anche a Cortina, come ingran parte dei paesi della mon-tagna bellunese, è così: c’è ilbrindare in compagnia, il “sa-lutare” bicchiere a tavola, chetutti giustifichiamo, ma ci sonoanche le sofferenze intime e,non di rado, i disagi sociali edeconomici derivati dalla dipen-

denza alcolica. E qui, spesso,voltiamo lo sguardo.È stata riscontrata dagli opera-tori sanitari una preoccupantetendenza in atto tra i nostri gio-vanissimi, quella dello sballosettimanale. Questo atteggia-mento nei confronti delle be-vande alcoliche - grandi quan-tità in una volta sola - neglianni addietro era più una pre-rogativa dei giovani del Nord-Europa, ma si è ora diffuso an-che da noi. Una sorta di no al-col, no party.E c’è, poi, il “bere moderato”, ilpiù pericoloso, quello che nelluogo comune leva il medico ditorno. L’80% della popolazione

afferma di bere moderato, matra questi il 20% in futuro svi-lupperà degli effetti correlati al-l’alcol. Ma non sappiamo quan-do finisce l’uso, il bere cosiddet-to sociale, e incomincia l’abuso.Smettere può non essere diffici-le, ma continuare a restare insobrietà non è altrettanto facile.Per chi si trova in problemi gravialcol correlati esiste in zonaun’importante realtà: il SERT,Servizio Tossicodipendenze edAlcologia dell’Ospedale di Au-ronzo, che da anni opera nellacura e nella prevenzione delladipendenza alcolica. Nel repar-to, dove la degenza deve esserevolontaria, non vengono adot-

tate terapie farmacologiche, senon per curare seri problemimedici causati dalla dipenden-za, viene, invece, applicato ilmetodo Hudolin per il tratta-mento degli alcolcorrelati.Questo modello, proposto dal-lo psichiatra croato VladimirHudolin e definito “approccioecologico-sociale”, interpretal’alcolismo e gli altri problemialcolcorrelati non come un vi-zio né come una malattia, macome un comportamento, unostile di vita determinato da moltifattori legati alla persona. Fraquesti rivestono particolare im-portanza la famiglia e la cultu-ra generale e sanitaria della co-

munità dove le persone vivonoe lavorano. Centrale divienenon tanto l’alcolismo, ma il bere.Hudolin sviluppò così la meto-dologia dei CAT, Club degliAlcolisti in Trattamento, il mo-dello d’intervento sull’alcolismopiù diffuso. I CAT sono conce-piti come comunità multifami-liari composte da un massimodi dodici famiglie, in continuocambiamento dello stile di vita,di crescita e maturazione.In Provincia di Belluno esisto-no 51 Club, di cui 13 in Cado-re. Il primo Club a Cortina ini-ziò la propria attività nel 1984;i primi anni nel solo comuneampezzano vi erano 3 Club,

che prendevano ilnome dai contorni oro-grafici: Pomagagnon,Cristallo, Cinque Tor-ri. Oggi è attivo unClub, Cristallo, cheriunisce nove famiglie.Il Club, per definizio-ne un’associazione pri-

vata di fami-glie con pro-blemi alcolcorrelati, siriunisce unavolta alla set-timana. Lefamiglie di-

scutono per circa un’ora e mez-za dei loro problemi, parlanodelle loro sofferenze intime, si-cure di essere comprese inquanto tutti i membri condivi-dono la stessa situazione. IlCAT ha poche regole, la prin-cipale prevede che il contenutodella discussione della riunionenon venga divulgato all’esterno.Fa parte del Club anche un ser-vitore-insegnante, persona sen-sibilizzata e formata ai proble-mi correlati all’alcol, che nellariunione ha la funzione di ca-talizzare la discussione. Servi-tore - insegnante del locale CATè il signor Renzo Stefani, al qua-le può far riferimento chiunquene sentisse il bisogno.Il Club non fa distinzioni poli-tiche o confessionali, chiunqueviene accettato, purché accom-pagnato da almeno un familia-re. Nell’eventualità della perso-na sola viene ricercato il cosid-detto “familiare sostitutivo”. Ilcoinvolgimento e l’appoggiodella famiglia viene considera-

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13Voci di CortinaNumero 13 giugno 2005

SOROPTIMIST PER L’INFANZIAIn dono al Centro Infanzia di Zueluno scivolo per i giochi dei più piccoli

«FACCIAMO UN NIDO» – ALCUNI NUMERIL’associazione è nata nel mese di luglio del 1997.E’ un’associazione senza fini di lucro, gestita da 11 genitori a titolo divolontariato gratuito.Nel mese di settembre 1997, ha iniziato la propria attività come CentroInfanzia (bambini dai 12 mesi ai 6 anni) con 12 bambini.Nel 1998 apre la Scuola Elementare Montessori con 5 alunni.Attualmente i bambini che frequentano il Centro sono 92 così suddivisi:- ASILO NIDO 24 bambini;- CASA DEI BAMBINI 42 bambini;- SCUOLA ELEMENTARE 26 bambini;50 sono i bambini in lista d’attesa;20 i bambini che provengono da San Vito e Borca di Cadore.205 i bambini che hanno frequentato il Centro, dalla sua inaugurazionenel 1997.

L’associazione “Facciamo un Nido” nel corso di questi 8 anni di attivitàha organizzato diverse iniziative fra le quali: una decina di incontri pub-blici sui temi dell’educazione e dell’infanzia; il volume “La nascita dellaterra in rima” (edito dall’U.L.d’A.); l’opuscolo di disegni e pensieri deibambini per onorare il premio Nobel per la pace Wangari Maathai; latraduzione italiana di “Educare ad essere” di Rebeca Wild (ed. Arman-do – Roma) e di “I dieci desideri dei bambini” di Claus Dieter Kaul (ed.Auer Verlag – Monaco); un corso di formazione per educatori, inse-gnanti e genitori, svoltosi in dodici seminari di due giorni ciascuno conla partecipazione di 50 persone circa.L’associazione fa parte del “Montessori Europe”, è socio fondatoredell’”Associazione Montessori Italia Europa”, è stata insignita nel 2000del premio Federbim Valsecchi (per la crescita e lo sviluppo della Mon-tagna Italiana).

AMARCORD: Come nacque Cortina Magazine

Impegnato nella direzione diTelebelluno un giorno d’in-verno del 1986 venni con-

tattato da Edi Demenego chemi propose la direzione delCOSVIT. L’esperienza televisi-va aveva risvolti positivi maanche negativi e poichè, secon-do me, questi ultimi erano pre-valenti, d’accordo con la pro-prietà decidemmo di lasciarci,consensualmente.In luglio ero già al lavoro. Nelmese di agosto incontrai al Sa-voia, durante una delle tantepresentazioni di libri, il respon-sabile della rivista di bordo del-l’Alitalia, Ulisse 2000. Come

spesso avviene una parola tiral’altra e al termine del colloquioci lasciammo dicendo, faccia-mo una verifica.Così nacque Cortina Magazinela cui prima uscita fu nel mesedi agosto dell’anno successivo.Nel luglio di quell’anno il Gaz-zettino scriveva:”Con unasplendida veste grafica, corre-dato dalle più belle foto di DeBiasi.. .dà la misura piena diquello che può in campo pro-mozionale. . “Il successo editoriale fu imme-diato, addirittura entusiasticoda parte degli inserzionisti . Idue numeri di agosto e Natale

tiravano più di 50.000 copie cia-scuno e la distribuzione copri-va ben oltre 40 Paesi del mon-do e, in particolare quelli suiquali il Cosvit aveva puntato gliocchi .Durante un workshop a To-kyo fui avvicinato nello stes-so giorno da due giornal is t iche volevano avere not iz iefresche su Cortina. A entram-bi proposi una copia della ri-vista ed entrambi mi disseroche l ’avevano g ià avute dadue diversi Tour Operator aiquali la rivista veniva regolar-mente inviata .

il direttore Gianni Milani

Il 1 7 maggio 2005, una pic-cola delegazione del Sor op-timist, composta dalla Presi-

dente dott.ssa Lilia Giacconi edalle signore Silvana Grasselli,Daniela Corte ed Emma Tor-men, è andata in visita al Cen-tro “Facciamo un Nido” di Zuel.L’occasione era quella di inau-gurare ufficialmente lo scivolo inlegno, gradito dono del Soropti-mist all’asilo nido. Lo scivolo, giàdall’inverno, fa bella mostra disé nel piccolo ma prezioso giar-dino antistante il Centro, dedi-cato ai giochi all’aperto dei bam-bini più piccoli.La donazione era stata decisadurante la presidenza della si-gnora Grasselli e testimonia,come peraltro i sostegni econo-mici degli anni scorsi, la sensibi-lità e l’attenzione sempre dimo-strata dal Soroptimist di Corti-na al mondo dell’infanzia.Con l’occasione le ospiti hannoavuto modo di visitare l’asilonido, la casa dei bambini, lascuola elementare ed il giardino.I rappresentanti dell’Associa-zione Facciamo un Nido han-no raccolto con soddisfazione levive dimostrazioni di interesseed entusiasmo verso l’interastruttura educativa.

Le signore del Soroptimist, exinsegnanti ed esperte del mon-do dei bambini, hanno volutoinfatti approfondire con do-mande e riflessioni l’orienta-

mento educativo, i progetti peril futuro e i programmi anche apiù breve termine che l’associa-zione si prefigge.

c.p.

to fondamentale per il cambia-mento nei comportamenti inter-personali. Alcolista “è conside-rata, qualunque cosa questo si-gnifichi, tutta la famiglia”. L’ob-biettivo non è tanto quello dismettere di bere quanto l’attuareun cambiamento nello stile divita di tutta la famiglia. E cosìse la medicina cura, il Club siprende cura.Ma questo non basta, si devesensibilizzare tutta la collettivi-tà nei confronti dell’alcol e de-gli effetti sulla salute personalee altrui.Sarebbe sufficiente coinvolgereai problemi alcol correlati l’1%della popolazione - a Cortinaequivale circa a 60 persone - peroperare un cambiamento nellacultura generale e sanitaria del-la comunità. Fondamentale è,dunque, l’avvio di un program-ma di prevenzione.Va ricordato che responsabiledella salute di una comunità èil Sindaco, che dunque dovreb-be prendere consapevolezzanei confronti del problema al-col. Al Sindaco, anche attraver-so l’Assessorato alle PoliticheSociali, spetta il compito di pro-muovere nei vari ambienti del-la comunità una sensibilizza-zione e un’educazione sugli ef-fetti del consumo di bevandealcoliche, un programma edu-cativo che dovrebbe coinvolge-re soprattutto gli adolescenti, inconsiderazione che nella Pro-vincia di Belluno l’età media diinizio dell’uso di alcol è di 11anni. Una ricerca fra gli studen-ti delle medie e superiori delCadore ha evidenziato che il37,9% fa consumo abituale dibevande alcoliche. C’è chi vor-rebbe un maggior controllo delrispetto della legge che vieta lavendita di alcolici ai minori di16 anni, ma fondamentalmen-te la salute delle nostre genera-zioni future sta nella capacitàdi cambiamento delle cultureerrate.Se ci pensiamo, tutti, e soprat-tutto i bambini, hanno diritto auna famiglia e a una comunitàprotette dagli effetti negativiche derivano dal consumo dibevande alcoliche.

Il Club di Cortina si riunisceogni martedì alle 20,30presso le sale parrocchialiAmici Club.

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14 Voci di Cortina Numero 13 giugno 2005

12 numeri 15 EURO (20 EURO – SOSTENITORE)è possibile abbonarsi presso :

LA COOPERATIVA DI CORTINA cassa dell’edicola

CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI CORTINA D’AMPEZZO E DELLE DOLOMITIbonifico sul c/c n. 17135 con causale:Abbonamento + indirizzo spedizione

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Majon, 100 - telefono/fax 0436 2519

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LETTERE AL GIORNALELETTERE AL GIORNALE NN.B..B.nota benenota beneANCORAANCORASULLA TARIFFA RIFIUTISULLA TARIFFA RIFIUTINel numero 11 di “Voci di Corti-na” abbiamo riportato la notiziadell’aumento del 25 per cento dellatassa per la raccolta dei rifiuti nel2005.Un nostro attento lettore ci ha fat-to notare – cifre alla mano – chedal 2002 le tariffe sono variate diun abbondante 44 per cento!. Conironia puntualizza come tale cre-scita non si discosti molto dal-l’inflazione (quella reale, natural-mente …).Ringraziamo per la precisa e com-petente segnalazione.Con l’occasione, spendiamo an-cora due righe sull’argomento perriportare alcuni dati usciti di re-cente da una ricerca della Uil Ser-vizio politiche territoriali.Dallo studio risulta che le fami-glie italiane hanno pagato nel 2004mediamente 2 euro al metro qua-dro per lo smaltimento dei rifiutisolidi urbani.A Cortina la spesa nel 2004 am-montava a circa 1,18 euro. Nel2005 si passa a quasi 1,50 euro.Dovessimo arrivare a coprire tuttii costi, la spesa potrebbe arrivarea 1,80 euro.Con una tariffa di 1,80 euro a me-tro quadro, siamo ancora lontanidalla media nazionale e molto aldi sotto della città più cara che èVenezia, con i suoi 3,44 euro almq.. Belluno paga nel 2004 sui2,08 euro al metro.A Cortina si spende “relativamen-te” poco perchè il servizio di smal-timento è misurato sulla sommadei metri quadri di tutte le abita-zioni, comprese quelle adibite aseconde case. Quest’ultime paga-no la tassa comunque in base allasuperficie calpestabile, anche sehanno una quantità di rifiuti dasmaltire molto ridotta rispetto airesidenti. Il costo complessivo delservizio per metro quadro fattu-rato risulta così contenuto!Per il cittadino residente la revi-sione delle tariffe diventa moltopenalizzante se si passa alla logi-ca del consumo: il costo comples-sivo del servizio (es. Manutenco-op) non cambierebbe; cambiereb-be la ripartizione di chi lo paga,aumentando la quota di chi con-suma di più.In questo momento l’Amministra-zione comunale sta studiando ilnuovo regime tariffario: speriamone tenga conto.

Edoardo Pompanin

CITTADINI,CITTADINI,NON SUDDITINON SUDDITI(la versione integrale della lette-ra è disponibile sul sitowww.comitatocivicocortina.com)

Visto l’interesse suscitato conl’articolo apparso sul quotidiano“Il Corriere delle Alpi” del giorno11 maggio scorso inerente alladescrizione particolareggiata sulricorso presentato dal sottoscrit-to al Giudice di Pace di Cortina il20.12.2004, che d’altronde haavuto esito favorevole, vado a de-scriverlo succintamente. Pre-ciso infatti che in data29.07.2004 commettevo infra-zione al Codice della Strada, persosta su divieto di fermata in ViaCesare Battisti.Successivamente in data25.10.2004 ricevevo a mezzoraccomandata A.R. l’accertamen-to di violazione dalla Polizia Mu-nicipale di Cortina d’Ampezzo.Preciso che nella relazione di no-tifica notavo il particolare che erastata spedita dall’Ispettore LauraZardini in data 22/10/2004 dal-l’Ufficio Postale di Rimini.Sta di fatto che il caso mi mera-vigliava e provvedevo di conse-guenza ad interessarmi in Muni-cipio, … venendo a conoscenzache l’incarico di notifica era sta-to appaltato da certa Ditta Mag-gioli SpA di Rimini (ditta privata).A questo punto consultavo lenorme sulle notificazioni dispo-ste dalla Legge 20.11.1982, n.890, notando il particolare che lenotificazioni per contravvenzio-ni devono essere fatte solo daPubblico Ufficiale o Messo Comu-nale o altro Funzionario dell’Am-ministrazione.Quindi quanto accertato e rice-vuto con le modalità suddette,

avrebbe violato il disposto ap-punto della citata Legge 890/1982.Nei termini stabiliti di 60 giornie precisamente in data del 20/12/2004 depositavo il ricorso alGiudice di Pace di Cortina con lemotivazioni che sono andato amenzionare, chiedendo di con-seguenza la nullità della relazionedi notifica in quanto in contra-sto con le norme legislative.Il Giudice di Pace in data 11/04/2005 provvedeva al dibattimen-to chiedendo delucidazioni inaula al sottoscritto e al Coman-dante dei Vigili dr. Ivan Roncen,che depositava un documento dioltre quattro facciate opponen-dosi in maniera aspra e dura alricorso del sottoscritto. Sta difatto che il Giudice di Pace, esa-minate attentamente le contro-deduzioni delle parti emetteva ildispositivo di NULLITA’ dellanotifica di contravvenzione conla data 11/04/2005 rendendodefinitiva la sentenza con prov-vedimento datato 09/05/2005.

Certo per il sottoscritto, oltret-tutto è stata una soddisfazionenon indifferente, definendo ilcaso una vera vittoria…Quindi sono a ripeterlo nuova-mente su questo mensile che coni cittadini contravvenuti per in-frazioni al C.d.S., sono disponi-bile (come già ripetuto più voltein trasmissione da Nives di Ra-dio Cortina) e gratuitamente perogni maggiore delucidazione echiarezza sul da farsi …

Renzo Bianchi

P.S. Altri due elementi citati nelricorso non sono stati menzio-nati nella presente.

UN’IDEA PER PODESTAINUN’IDEA PER PODESTAINDa vari mesi circola in paese l’ideadi fare un intervento per ricordareche, tanti anni fa, sulla sommitàdel “Sas de Podestain”, situato anord di Fiames, presso la con-fluenza del torrente Felizon con ilBoite, esisteva una Roccaforte,utilizzata anche come Castello deiFeudatari della Valle d’Ampezzo,tutto confermato da documentistorici e da alcune tracce sul po-sto. Svariate sono state le ipotesifinora venute a galla. Si è parlatoe scritto di fare un piccolo ristoroper i turisti, un elegante ristoran-te in stile medioevale, oppure lacostruzione di un grande alber-go, in quel posto affascinante,magari in stile medioevale fuori edimbottito di lusso dentro.C’è chi ha anche pensato al soloinnalzamento di qualche metro deimuri superstiti, in modo da daremaggiore visibilità al luogo, op-pure alla fedele ricostruzione “ot-tica” del Castello, utilizzando tec-niche da allestimento teatrale, cioèsoltanto strutture e grandi pan-nelli opportunamente decorati,senza alcuna utilità se non quelladi “far sembrare vero” il vecchiocastello ormai distrutto dalla sto-ria e dagli eventi.Tutte idee perfettamente inattua-bili, perché il roccione in questio-ne è situato nel Parco delle Dolo-miti di Ampezzo, quindi stretta-mente tutelato.Mi è capitato di scoprire alcunesituazioni analoghe nei paesi vi-cini, che ho prontamente fotogra-fato. Tra tante mi ha affascinatola posa di questo semplice para-petto in legno, sormontato da untettuccio di “šandora” per render-lo più visibile da lontano.Sarebbe bello sottoporre questospunto ai Regolieri e ai respon-sabili della gestione del Parco,considerando che in quel luogopassa il percorso storico-didat-tico del Felizon, e che quindi po-trebbe essere un attraente puntodi sosta e di osservazione del pa-norama, oltre che di riflessionesulla nostra storia da cui provie-ne la nostra cultura.

Sisto Menardi

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15Voci di CortinaNumero 13 giugno 2005

MAGLIETTE PERSONALIZZATE E GADGETS

di Claudia Alverà - Majon 41 - Cortina - Cell. 339 7092609

PARCO GIOCHI - LUOGO DI INCONTRO

Il punto di vista del Comitato CivicoAl Comitato Civico è stata fat-ta presente in diverse occasionila necessità che anche Cortinadisponga di un parco giochi.L’autunno passato, una nostradelegazione ha incontrato l’As-sessore incaricato al fine di sol-lecitare l’Amministrazione adintraprendere questa iniziativa.Con l’inizio dei lavori presso lostadio olimpico per la realizza-zione del Baby Olimpico – leg-gi parco giochi – ci siamo senti-ti in dovere di mettere per iscrit-to quanto già espresso a vocenel corso di quell’incontro e dialtri successivi brevi colloquianche con il Sindaco. La letteradel 17 maggio, che riportiamointegralmente, è stata sottoscrit-ta anche da alcuni genitori cheavevano fatto analoghe richie-ste al Sindaco il luglio scorso e

che condividono le stesse opi-nioni.

“Con riferimento all’incontro del 19luglio scorso di una rappresentanzadi genitori residenti con Lei signorSindaco e al successivo del 12 otto-bre u.s. del Comitato Civico Cortinacon l’assessore alla comunicazioneGianluca Lorenzi, nel corso dei qua-li è stato richiesto a codesta Ammi-nistrazione di attivarsi per la realiz-zazione di un parco giochi, voglia-mo precisare alcuni aspetti:a) l’esigenza di un parco giochi èsentita da molti genitori residenti;b) il parco giochi viene percepito an-che come punto di aggregazione esocializzazione, sia per i bambiniche per chi li accompagna;c) il parco giochi è visto innanzituttocome uno spazio verde, opportuna-mente protetto dal traffico stradale,dotato di alcuni giochi e di spaziper il gioco libero, curato nell’aspet-

to e soprattutto pulito;d) non si richiedonostrutture grandi e co-stose, ma un luogoattrezzato possibil-mente per le diversefasce d’età che van-no dai pochi mesi ai12-14 anni (per fare unesempio: con altalenema anche con un cane-stro da basket e una sabbiera).Con la presente vogliamo precisareche il Baby Olimpico, all’interno del-lo Stadio del Ghiaccio, non ha nullaa che fare con quanto richiestoLe nelcorso dei precedenti incontri. Rite-niamo che quella struttura sia stu-diata piuttosto per le esigenzedel turista ed abbia un suo valo-re in un’ottica di miglioramentodell’offerta turistica di Cortina.Invitiamo l’Amministrazione Comu-nale a valutare nuovamente la que-stione per soddisfare anche le richie-ste da noi manifestate. A tal propo-sito siamo convinti, pur nella consa-pevolezza che la disponibilità di spazinella zona centrale del paese puòessere un problema grave, che Vi si-ano delle vie percorribili, a costi de-cisamente inferiori rispetto alla cifraprospettataci dall’assessore Loren-zi, per l’intervento allo Stadio. Unostanziamento così importante perl’infanzia (anziché per il turismo)potrebbe veramente concretizzarsi inservizi di rilievo per la comunità.Fra le possibilità che si possonoprendere in considerazione facciamosolo alcuni esempi, che non si esclu-dono a vicenda ma in molti casi pos-sono essere complementari:1) il Comune riorganizza un’area diproprietà, allestendovi anche un’areaper il gioco (es. presso il parco Re-vis – fino alla zona della Polveriera);2) il Comune individua un’area cen-trale e facilmente accessibile e at-traverso una convenzione con i pri-vati proprietari dei terreni allestisceun parco giochi ed eventualmenteun’area servizi;3) il Comune programma la manu-tenzione delle piccole zone gioco,

che ora versano in uno stato inde-cente, lungo il percorso della pedo-nale, sopra le scuole elementari, cosìcome il percorso di sopravvivenza neltratto Cademai-Fiames o il parchet-to del Cantore;4) il Comune individua un’area piùestesa rispetto a quelle sopra indi-cate (ad esempio Fiames o Campo),dove realizzare un parco giochi sul-l’esempio di quelli di Dobbiaco e SanCandido, fortemente integrato conl’ambiente.

Tutti i casi sopra elencati includonoche l’accesso alle aree e l’utilizzo deigiochi sia gratuito, che le strutturevengano mantenute pulite, che siprovveda alla regolare manutenzionedelle stesse, che le aree vengano reseaccessibili, con gli opportuni accor-gimenti, durante l’intero anno, anchenella stagione invernale. Siamo con-sapevoli che all’investimento ini-ziale sarà necessario far seguireanche un costo annuale per lemanutenzioni, ma pensiamo chei destinatari di questi interventi (ibambini) meritino questo tipo diattenzione.Qualora l’Amministrazione volesseprendere in considerazione questenostre opinioni, saremmo disponibi-li a partecipare ad eventuali riunionio gruppi di lavoro con i tecnici incari-cati, nelle quali approfondire gli ar-gomenti e cercare le soluzioni al finedi raggiungere l’obiettivo di realizza-re un parco giochi per i nostri bam-bini.Rimaniamo in attesa di una Suarisposta e cogliamo l’occasioneper porgere distinti saluti.

BABY OLIMPICO IN FASE DI COMPLETAMENTO

Sport, cultura, politiche giovanili e comunicazioni, aCortina, fanno a spintoni

per contendersi le attenzioni diun unico assessore, mentrel’edilizia (pubblica e privata), sela prende comoda, curata e coc-colata da ben due assessori econtrollata con attenzione unpo’ da tutti.Pazienza per le comunicazioni,a dire il vero non abbiamo nem-meno capito che cosa siano dipreciso, ma che sport e culturasiano così sacrificati è davverotriste! Due mondi tanto impor-tanti, soprattutto per i giovani,che sono il futuro, destinati giàin partenza ad occupare unospazio limitato.Gli sport necessitano di una pro-grammazione seria e costantedi competizioni di alto livelloagonistico, di un progetto fortee unitario di promozione, cheserva da base per capire e deci-dere come e quanto investirenegli impianti. Povero sport,poco oramai è rimasto di lui inquesto ex-glorioso paese olim-

pico, nemmeno un assessoreintero che se ne occupi.La cultura poi, non è nemme-no un mondo, è un universo! Sisente nell’aria in alta stagione:incontri, dibattiti, libri, musica,cinema, spettacolo, c’è tutto, maquando la maggior parte di noiha tempo solo di lavorare e ten-ta invano di evitare la folla. Poi,quando avremmo tempo…tace, o comunque parla moltosottovoce. Povera cultura, mez-zo assessore, anzi, un quarto diassessore, mentre perfino suanonna, la cultura ladina, ne hauno tutto per sé. A proposito,anche questo ci sfugge: che dif-ferenza c’è tra la cultura e lacultura ladina?L’assessore lascia la macchinain divieto di sosta perché nonha il dono dell’ubiquità, nonpuò presenziare un dibattito incentro e dopo cinque minutiuna gara di sci a Lacedel, emagari in futuro pure un con-gresso, e riuscire nel frattempoa trovare parcheggio.

Alice Gaspari

PERCHE’ L’ASSESSORE PRENDELA MULTA PER DIVIETO DI SOSTA?

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16 Voci di Cortina Numero 13 giugno 2005

Periodico di vita cittadina, cultura e attualitàDirettore Responsabile: Gianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico Cortina - Maion 146 - Corti-na d’Ampezzo (BL)Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipolitografia Printhouse snc -Pian da Lago, 74 - Cortinad’Ampezzo (BL)Comitato di Redazione: Marina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoLorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Impaginazione: Carla PompaninContatti: [email protected]

cell. 339/6176147Internet: www.comitatocivicocortina.comTesti di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

a cura di Marina Menardi

LA CRISI DELLE OCCHIALERIE IN CADORE

6-mag Alla vigilia della presentazione del piano industriale della Safilo, sitrema per le sorti dello stabilimento di Calalzo, che attualmente dà lavoro a circa 250persone. Rudy Roffarè, segretario provinciale della Femca-Cisl, non nasconde lapropria preoccupazione: “L’azienda sta trasferendo all’estero diverse produzioni epotrebbe decidere dei tagli occupazionali”.

10-mag Purtroppo è andata come previsto: la Safilo, colosso dell’occhiale-ria mondiale e simbolo dell’occhialeria cadorina, ha annunciato ieri la chiusura nonsolo dello stabilimento di Calalzo, ma anche di due fabbriche in provincia di Udine. Unduro colpo per l’economia del Cadore, nonché il crollo di un mito che consideravaimmuni i colossi dalla crisi delle occhialerie di questi ultimi anni. Sono ora a rischio500 posti di lavoro, per i quali scatterà inevitabilmente la mobilità. L’azienda ritienenecessario questo sacrificio per poter continuare ad essere azienda leader nelmercato degli occhiali.

15-mag Disperazione tra gli operai della Safilo, che invocano il sostegno diuno psicologo: la situazione ancora non è chiara, non si sa se il posto di lavoro saràassicurato con il trasferimento nello stabilimento di Longarone oppure no, per alcunisi tratta di una tragedia famigliare. In attesa di notizie certe, i lavoratori hannocostituito un comitato spontaneo con lo scopo di salvare lo stabilimento e di conse-guenza il posto di lavoro.

16-mag Affollata assemblea a Calalzo del Comitato spontaneo degli operaidella Safilo, che chiedono ai politici interventi decisivi subito. “La Safilo per il Cadoreè sacra, come lo è la Fiat per il Piemonte, e noi pretendiamo che il nostro problema siatrattato come quello della Fiat”. Questa la dichiarazione del consigliere comunale diCalalzo Vascellari, che chiede una verifica sul fatto che i costi dello stabilimento inchiusura siano insostenibili.

17-mag Annunciate oggi dai sindacati di categoria due ore di sciopero intutti gli stabilimenti italiani del gruppo Safilo per il 26 maggio, e cinque giorni dopo unagrande manifestazione a Pieve di Cadore con 8 ore di astensione dal lavoro in tuttele occhialerie della Provincia. I sindacati chiedono chiarezza ai dirigenti della Safilosulle attività future e sul reimpiego del personale.

22-mag Turismo, commercio e artigianato a soccorso della crisi dell’oc-chialeria. Daniela Larese Filon, assessore provinciale alle politiche del lavoro, illu-stra come in Provincia ci si stia attivando, attraverso corsi di specializzazione(turismo, informatica, meccanica, alberghiero, operatori socio-sanitari) per contra-stare la crisi dell’occupazione. A Cortina un grande aiuto per la ricollocazione di

molta gente del Cadore.molta gente del Cadore.

27-apr Grande esordio in coppa del mondo di arrampicata sportiva per Luca Zardini“Canon” nella prova di “difficoltà”: l’atleta cortinese, nella prima tappa della competizioneinternazionale svoltasi in Bulgaria, si è piazzato al 5° posto assoluto.Ø Sono stati oltre 18mila gli euro raccolti con l’iniziativa “Fiocchi di neve”, la raccoltadi denaro ideata dal maestro di sci Paolo d’Amico per aiutare le popolazioni colpite dalloTsunami il 26 dicembre scorso. Il denaro è stato consegnato ad “Insieme si può” e verràutilizzato per ricostruire la flotta di pescherecci nel paese di Katarivaripalem, nel distrettodel Prakasam in India.Ø Finalmente, a oltre cinquant’anni dalla fondazione (1954), una sede per l’Associazio-ne donatori di sangue, sezione di Cortina, è stata individuata dall’amministrazione comu-nale nei locali dell’ex casa di riposo.

29-apr De Stefani, presidente del Consorzio Dolomiti e di Cortina Turismo, non confer-ma la nascita di un nuovo consorzio di promozione turistica che dovrebbe coprire tutto ilCadore, Cortina compresa. “Ci sono quattro macro aree – sostiene De Stefani – e sonosufficienti: Dolomiti Stars per l’Agordino, Cortina Turismo, Cadore e l’area dell’ex APT n.2, che comprende Feltrino, Valbelluna e Alpago”.

1-mag Il consigliere di minoranza della Lega Nord, Michele Masini, a commento delbilancio della GIS che prevede un passivo di 1 milione e 650mila euro, fa notare quantopesi su di esso il mantenimento della pista da bob di Ronco. “Il costo di circa 300mila euroall’anno ci pone davanti ad un interrogativo straziante - dice Masini – il bob è una disciplinaasfittica in tutto il mondo, e una comunità piccola come Cortina non può permettersi il lussodi mantenere un impianto così costoso”.

3-mag E’ stata presentata ufficialmente ieri a San Vito l’iniziativa “Dolomiti Card”, unostrumento rivolto alla promozione turistica dell’area di Cortina e di tutto il Cadore chedovrebbe essere operativa già dal prossimo inverno. Con la Card si potrà accedere a untour sciistico in Cadore e Ampezzo, alle Terme delle Dolomiti, agli impianti sportivi diCortina ed altre eventuali strutture convenzionate, oltre ad usufruire gratuitamente deltrasporto urbano ed extra urbano e partecipare, gratuitamente o a prezzo convenzionato,ad eventi e manifestazioni che si svolgeranno nell’area interessata.

9-mag Ancora una variante al progetto di ristrutturazione dell’hotel Savoia: convocataper il 17 maggio una conferenza di servizi a cui parteciperanno la Sovrintendenza ai beniarchitettonici di Venezia, il Genio Civile di Belluno, l’ULSS n. 1, il settore turismodell’amministrazione provinciale, i Vigili del Fuoco e la Prefettura. Un iter che sta diven-tando interminabile.

11-mag La società Codivilla Putti S.r.l. ha premiato ieri, in sala consigliare, i dipendentidell’ospedale con più di 25 anni di servizio. La cerimonia è stata preceduta dalla consegnadi 7 premi di studio a figli di dipendenti per incentivare la loro formazione.

12-mag Ieri sera il Coro Cortina ha tenuto il primo concerto della stagione a Belluno nellasala Giovanni XXXIII. Lo ha fatto per beneficenza su invito dell’Istituto Tecnico Commer-ciale P.F. Calvi in collaborazione con il gruppo “ Insieme si può”, contribuendo alfinanziamento per la costruzione di una scuola superiore nel distretto di Lwero, in Uganda.

13-mag Venerdì, giorno di mercato allo stadio, scioperano gli ambulanti. Piazzale semi-deserto: una bancarella all’entrata di via dello stadio e due all’uscita, qualche passante,mentre i furgoni degli ambulanti sono parcheggiati in stazione per manifestare contro lospostamento del mercato. Numerosa anche la gente presente al sit-in, anch’essa contrariaal decentramento del mercato.Ø Il Sindaco di Cortina non condivide lo sciopero degli ambulanti : “Quella dell’Olim-pico è una zona in fase di sviluppo – dice Giacobbi – presto verrà aperto il nuovo parcogiochi, all’interno dello stadio, e sarà un motivo di attrazione in più”. Le bancarelle, però,continuano ad apparire semideserte.

15-mag Dopo lo sciopero degli ambulanti, sulla questione dello spostamento del mercatointerviene il consigliere di minoranza Alberto Costantini: “Secondo me il mercato non vaubicato né allo stadio e né alla stazione. Esso potrebbe tenersi lungo Corso Italia, una solavolta a settimana. Questo risolverebbe le polemiche sulla creazione di ingorghi ed incidenti,vista l’area pedonale, e accontenterebbe i cittadini che preferiscono il mercato nel centrocittadino. Chiaramente i commercianti dovrebbero pagare qualcosa in più al Comune rispettoa quanto costa ora, per garantire che il servizio sia reso nel miglior modo possibile”.

19-mag Decine di alberi morti al bordo della S.S. 51 di Alemagna tra Cortina e Dobbiaco:un danno ambientale da attribuire al sale usato dall’Anas per la manutenzione delle stradedurante l’inverno. Spiega il direttore del Parco Michele Da Pozzo: “Il sale indebolisce lepiante a tal punto che diventano facile preda di insetti xilofagi, che attaccano solamente lepiante deboli, malate. Quello degli abeti morti al lato della strada è un problema serio che

non compete alle Regole o al Parco, ma all’Anas quale gestore delle strade. Il sale, inoltre, - continua DaPozzo – contribuisce anche alla strage di ungulati: la bestie raggiungono i bordi delle strade, leccano il saledi cui sono ghiotte, e finiscono uccise dalle auto provocando incidenti”.

24-mag Riunione infruttuosa quella tra i sindaci della Valboite, ieri mattina in Comunità Montana, riguardoal problema della viabilità sulla statale 51 di Alemagna. Concordi i sindaci di Valle, Cibiana, Vodo e SanVito per la variante Macchietto-Venas come intervento di indubbia utilità ed interesse per snellire il trafficolungo l’asta del Boite; perplessità invece di Massimo De Luca (Borca) e Giacomo Giacobbi (Cortina), chevedono così incrementare il traffico, compreso quello di mezzi pesanti. Nessun accordo sulla priorità degliinterventi, nonostante le insistenze di Quinto Piol, assessore provinciale, intervenuto come ospite, chesottolinea l’importanza di presentare all’Anas un progetto concreto da inserire nel piano triennale.Ø Inizieranno nei prossimi giorni i lavori di sistemazione di Corso Italia. Assegnati ieri i lavoriall’impresa Deon di Belluno, che ha già realizzato il primo lotto della pavimentazione del centro. Nell’inter-vento dovrebbe rientrare anche la nuova illuminazione del centro.

26-mag Negozi chiusi, pochi bar, solamente qualche ristorante con le cucine in attività e grandi alberghicon le porte sbarrate. Così si presenta Cortina in questo avvio di stagione,un paese quasi fantasma; qualericordo lascerà ai turisti che sopraggiungono in questi giorni?