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VMC: comfort, gestione del calore e dell’umidità
Ing. Luca BarbieriProduct manager Hoval
Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termicoRelatore: Titolo relazione
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Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico Relatore: Titolo relazione
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« I sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) sono impianti che consentono di gestire il ricambiodell'aria di un ambiente con l'esterno. Questo avviene senza l'apertura di finestre o porte, tramite condottedi ventilazione forzata, collegate con gli ambienti interni da aspiratori (per la rimozione dell'aria viziata oinquinata) e da diffusori (per l'immissione di aria nuova)»
Fonte: Wikipedia
Definizione ventilazione meccanica controllata
4Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
Relatore: Titolo relazione
I sistemi che garantiscono un ricambio d’aria vengono descritti nella normativa UNI EN 12792
La normativa prevede la seguente classificazione:
Aerazione Ventilazione
Il ricambio d’aria viene garantito conl’apertura della finestra
La qualità dell’aria dipende dall’utente.
Immissione e ripresa d’aria inambienti.
Il sistema può essere manuale o«meccanizzato»
Introduzione: ricambio d’aria
I vantaggi dei sistemi di ventilazione meccanica controllata sono:
Elevato comfort indoor
Filtrazione dell’aria esterna
Riduzione delle dispersioni di calore per ventilazione
5Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
Relatore: Titolo relazione
La gradevolezza in un ambiente è data da fattori quali: Gradevolezza termica
Qualità dell’aria
Situazione acustica
Grado di umidità (umidità relativa)
L’umidità relativa in una stanza dovrebbe essere compresa nel range 40-60% !
Problemi con umidità troppo bassa < 30% :
irritazione delle vie respiratorie
la polvere in casa aumenta
il clima nelle stanze diventa molto “secco”
il pericolo di infezioni aumenta
Disturbi con umidità troppo alta > 70% :
formazione di condensa nelle parti fredde della casa
formazione di muffa
problemi di odori
danni costruttivi
6Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
Relatore: Titolo relazione
Nelle abitazioni il fenomeno dell’umidità è causato da:
Produciamo in tot. da 6 a 12 l di acqua al giorno
Complessivamente sono ca. 180 l al mese
Questo basta per riempire una vasca da bagno…
Se non si garantisce un´adeguata ventilazione, l’umidita si deposita in mobili, moquette e muri.
Si creano così le condizioni per la formazione di muffa
Inoltre una persona in 4 ore, in una stanza chiusa di 40 m3 causa una concentrazione di CO2 di ca.
1000-2000 ppm
7Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
Relatore: Titolo relazione
L’aria umida si studia tramite il diagramma di Molier:
Dal diagramma di può quindi notare che:
• L’aumento delle temperatura comporta una riduzione dell’umidità relativa
• La riduzione delle temperatura comporta un aumento dell’umidità relativa: attenzione al punto di rugiada
8Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
Relatore: Titolo relazione
Analisi degli 'interventi in un’abitazione da ristrutturare - 1
Nessun intervento:
Comporta un aumento di: Ricambio d’aria naturale Costi di riscaldamento Problemi di formazione di muffa
E una riduzione di: Comfort in ambiente Umidità bassa Qualità dell’aria – dipende dall’utente
9Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Analisi degli 'interventi in un’abitazione da ristrutturare - 2
Isolamento termico & infissi e finestre nuovi:
Comporta un aumento di: Comfort in ambiente Umidità relativa Isolamento acustico Pericolo formazione muffe
E una riduzione di: Costi di riscaldamento Qualità dell’aria – dipende dall’utente
Necessità comunque di un ricambio d’aria naturale
10Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Analisi degli 'interventi in un’abitazione da ristrutturare - 3
Isolamento termico & infissi e finestre nuovi & sistema di ventilazione:
Comporta un aumento di: Ricambio d’aria controllato Comfort in ambiente Valore dell’immobile Qualità dell’aria
E una riduzione di: Costi di riscaldamento Ricambio d’aria naturale
11Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Panoramica normativaPer la progettazione di impianti di ventilazione meccanica controllata attualmente sono in vigore o possono essere adottate 2 normative :
EN 142512008
UNI EN 103391995
Altra normativa in cui viene tratto l’argomento della ventilazione meccanica controllata è la UNI EN 7129
Per ultimo, la Normativa EN 15251 prevede 4 categorie d’aria secondo la quale è possibile variare ( aumentare o diminuire ) la portata d’aria, per adattare la quantità dell’aria esterna ed aria ripresa alle condizioni d’uso della struttura.
Categoria Descrizione
Categoria I Elevata richiesta d’aria - da applicare su strutture dove sono presenti persone molto sensibili come persone con handicap, malate, bambini o persone anziane.
Categoria II Normale richiesta d’aria – da applicare per nuovi edifici e ristrutturazioni.
Categoria II Elevata richiesta d’aria – da applicare per strutture già esistenti .
Categoria IV Strutture al di fuori dalle categorie sopra elencate – questa categoria è da applicare solo per breve periodo dell’anno.
12Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Progettazione di un impianto VMC – Lay out generale
Bocchette di ripresa
Bocchette di immissione
Collettore di distribuzione
Silenziatore
Apparecchio di ventilazione
Canale aria esterna
Canale aria espulsa
13Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Progettazione di un impianto VMC – Posizione macchina
Riguardo la macchina di ventilazione, è fondamentale il locale di montaggio per garantire un buonfunzionamento dell’apparecchio e per non avere problemi di formazione di condensa.
Il locale di montaggio deve essere accessibile per la manutenzione dell’apparecchio diventilazione.
L’apparecchio può essere montato in ogni posizione, visto che non è necessario lo scarico condensa.
Temperatura ambiente 10…45 °C
Umidità aria ambiente 5…65 % r.F.
Punto di rugiada nel locale di montaggio < 12 °C
14Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Progettazione di un impianto VMC – aria esterna
La presa d’aria esterna ha la funzione di portare all’interno dell’edifico l’aria esterna pulita, che aconfronto con l’aria interna dell’ambiente ha un valore basso di inquinanti e un valore di CO2 piùbasso ( CO2 all’aperto ca. 400-600 ppm).
Deve essere anche considerata la direzione dei venti dominanti e la posizione di inquinanti rispettoalla posizione della presa d’aria esterna.
La migliore posizione della presa d’aria è in facciata non irraggiata direttamente dal sole.
E’ assolutamente necessario (per periodi invernali) isolare la tubazione dell’aria esterna, per evitarela formazione di condensa all’esterno del tubo.
15Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Progettazione di un impianto VMC – aria espulsa
L’aria viziata che viene ripresa dagli ambienti come cucina, bagno e WC, dopo avere ceduto tutto il calore sensibile e il calore latente, deve essere espulsa all’esterno della struttura
Portando l’aria espulsa a tetto e allo stesso tempo prelevando l’aria esterna in facciata non ci sono in alcun modo problemi di corti circuiti d’aria tra i due flussi d’aria.
Se entrambe le tubazioni vengono fatte in facciata, la distanza minima consigliata tra la tubazione dell’aria esterna e quella dell’aria espulsa è di 4 metri
16Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
Relatore: Titolo relazione
Le bocchette di immissione devono essere montate nelle stanze primarie che sono le seguenti:
Camera da letto Soggiorno Sala Pranzo Ufficio
In base alla portata d’aria che viene immessa in ambiente e al volume della struttura viene stabilito il ricambio d’aria. In base alla normativa, secondo la quale si progetta il sistema di ventilazione, risultano diversi ricambi d’aria:
Formula di calcolo della ricambio d’aria:
Per avere una qualità dell’aria adeguata in ambiente, si consiglia di progettare tutti sistemi di ventilazione nelle applicazioni residenziali con un ricambio d’aria di almeno 0,5 vol/h.
Progettazione di un impianto VMC – Bocchette di immissione
17Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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La posizione più corretta della bocchetta di immissione deve essere dalla parte opposta della porta d’ingresso della stanza. In questo modo si riesce a raggiungere un lavaggio completo di tutta la stanza.
Fondamentale è che le bocchette di immissione e le tubazioni di immissione ( cosi come tutti gli atri componenti del sistema di VMC ) vengano posate all’interno dell’involucro isolato della casa, per evitare la formazione di condensa all’interno delle tubazioni.
L’aria che viene immessa e sempre più fredda dell’aria presente in ambiente e con il suo peso maggiore tende a cadere e poi si miscela con l’aria in ambiente.
Sulle bocchette di immissione non è necessario montare un filtro, visto che gli apparecchi di ventilazione hanno già un filtro antipolline a bordo.
Progettazione di un impianto VMC – Bocchette di immissione 2
18Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
Relatore: Titolo relazione
Progettazione di un impianto VMC – Bocchette di ripresa
Le bocchette di ripresa vengono montate in locali dove è presente un valore di umidità più elevato o le quantità di sostanze contaminanti ( p. es. polvere, C02, ecc. ) sono maggiori.
Queste tipologie di stanze sono stanze di seconda categoria e sono le seguenti: Bagno WC Ripostiglio Cabina armadio Cucina
L’aria calda e viziata tende a salire verso l’alto della stanza. Per questo motivo le bocchette di ripresa si devono prevedere:
a parete in alto a soffitto
Su tutte le bocchette di ripresa si consiglia il montaggio del filtro lavabile a protezione delle tubazioni e della macchina di VMC
19Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Il collettore di distribuzione ha la funzione di dividere il flusso principale in flussi d’aria più piccoli ( portate di circa 30 m3/h ), portate tramite tubazioni flessibili alle bocchette nelle stanze
Per un impianto di VMC è presente sempre almeno un collettore per l’aria immessa e un collettore per l’aria ripresa.
I collettori devono essere sempre accessibili per i seguenti motivi:
Taratura dell’impianto di ventilazione Manutenzione del sistema di distribuzione d’aria
Una problematica da non sottovalutare è il passaggio di rumori da un locale all’altro attraverso il sistema di distribuzione dell’impianto di VMC.
Per evitare il passaggio di rumori vengono inseriti all’interno dei collettori dei separatori acustici.
Progettazione di un impianto VMC – Collettore di distribuzione
20Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Sistemi con distribuzione a T comportano alcuni problemi: La pulizia dei singoli tubi diventa abbastanza complicata,
visto che nella maggior parte dei casi questi stacchi a T non sono accessibili
Avendo degli stacchi a T, senza materiale fonoassorbente, i rumori possono transitare senza grosse difficoltà tra una stanza e l’altra
Queste tubazioni sono spesso tubazioni in acciaio zincato, e di dimensioni notevoli ( DN100, DN125, DN 150 in base alla portata ) – problemi di montaggio e passaggi
Progettazione di un impianto VMC – Sistemi di distribuzione 2
Soluzione più usata: Lunghezza massima delle tubazioni ca. 18m. Montaggio rapido e pulito. Tubazioni flessibili occupano solo spazio in un cavedio di
salita. Non ci sono problemi di passaggio di rumore tra i locali
21Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Tipologie di scambiatore di calore: piastre a flusso incrociato
Pro Rendimenti sul recupero sensibile fino al 90% Recupero principalmente del calore sensibile Scarsa o assente contaminazione dei flussi Non si hanno parti in movimento Basse cadute di pressione Facile pulizia dello scambiatore
Contro: Recupero del calore latente se la temperatura della superficie
dello scambiatore scende sotto la temperatura di rugiada dell’aria estratta
Necessario un pre-riscaldo con temperature esterne troppo basse per evitare formazione di ghiaccio nell’angolo freddo dello scambiatore
Formazione di condensa che deve essere espulsa dalla macchina Non è possibile montare la macchina in ogni posizione
22Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Tipologie di scambiatore di calore: rotore entalpico
Pro Recuperatore entalpico con recupero del calore sensibile e calore
latente Recupero dell’umidità in periodo invernale - possibile ridurre o di
annullare l’uso di dispositivi di umidificazione Non serve uno scarico condensa – è possibile ogni posizione di
montaggio Nessun pericolo di formazione di ghiaccio all’interno dell’apparecchio Nessun tipo di preriscaldo necessario Funzionamento 24 ore su 24 – anche nei mesi invernali
Contro: Possibile contaminazione tra i due flussi Maggiori parti meccaniche presenti nella macchina Rendimenti sul solo recupero sensibile inferiori (85%)
23Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
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Processi di funzionamento: piastre a flusso incrociato
1. Scambiatore interrato
2. Recupero del calore
3. Umidità nelle stanze
In alcune condizioni climatiche con:
- Temperature esterne basse
- Umidità dell’aria esterna bassa
L‘aria immessa nelle stanze potrebbe non trovarsi nel campo di gradevolezza
24Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
Relatore: Titolo relazione
Processi di funzionamento: rotore entalpico
1. – (preriscaldo non necessario)
2. Recupero del calore e dell’umidità
3. Umidità nelle stanze
Anche in condizioni climatiche con:
- Temperature esterne basse
- Umidità dell’aria esterna bassa
L‘aria immessa nelle stanze potrebbe si trova nel campo di gradevolezza
25Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
Relatore: Titolo relazione
Funzionamento estivo
Si hanno due possibilità: Climatizzazione mediante impianti ad aria che raffrescando e deumidificano l’aria dell’ambiente
(aria condizionata) Raffrescamento tramite impianti radianti a pavimento o soffitto -> problema del controllo
dell’umidità relativa -> con l’abbassarsi della temperatura, l’umidità relativa aumenta -> occorre fare attenzione a non raggiungere condizioni di temperatura di rugiada (formazione di condensa)
Potrebbe essere necessario prevedere dei sistemi di deumidificazione. Per raffreddare l’aria si può invece:
Nelle ore notturne, il flusso d’aria ingresso by-passa lo scambiatore per evitare che si riscaldi col calore ceduto dall’aria calda dell’ambiente, che viene invece espulsa direttamente
Quando l’aria esterna è più calda di quella in ambiente, vengono aumentati i giri dello scambiatore di calore. In questo modo viene recuperato il freddo in ambiente
26Convegno ANTA - Milano, 25/11/2015 - Edifici ad alta efficienza energetica: l'involucro edilizio e l'impianto termico
Relatore: Titolo relazione
Taratura di un impianto VMC
• Poiché a volte l’apparecchio non è sempre montatocentralmente le tubazioni di distribuzione hanno diverselunghezze.
• Per garantire la portata richiesta in ogni ambiente ènecessario una taratura dell’impianto, agendo suidiaframmi dei collettori di distribuzione
• La taratura deve essere fatta sia per l’aria immessa che perl’aria di ripresa.
• In base alle singole lunghezze delle tubazioni vienecalcolata la perdita di carico.
• In base alla perdita di carico vengono inseriti dei diaframmiper distribuire in modo corretto la portata d’aria richiestaper le singole bocchette.